[Stml2] [16.08] Trappole a catena...
Coral Nimosit
coral.nimosit a gmail.com
Ven 18 Ago 2017 09:00:42 CEST
Ciao Ilenia, grazie di essere riuscita a mandare in lista il tuo brano in
così poco tempo! Invito tutti a leggerlo con attenzione e a commentarlo,
come sempre.
Comincio io....^_*. E' un brano molto lungo e dettagliato, pieno di
informazioni che mi riservo di rileggere attentamente, in modo da
assimilarle tutte per bene. Bello, sicuramente molto bello e ben scritto
secondo me. Direi molto "succoso", nel senso che succedono molte cose e la
narrazione fa un grande passo avanti verso la conclusione fisiologica della
missione. Dà proprio il senso che le cose stiano "precipitando". Brava.
Unico appunto bischero (ovvero di poco conto ^_*), che in fase di revisione
della missione può essere corretto senza fatica, è il fatto che Nimosit e
Thevek si danno del tu mentre nel tuo brano si danno del lei, facendo come
un passo indietro nel loro rapporto.
Il prossimo a scrivere sarò io quindi mi aspetta un bel pò di lavoro ^_^,
anzi colgo l'occasione per riportare la scaletta aggiornata.
- FO (Firt Officer) - Cmd. Coral Nimosit (Riccardo): 16.02
- TAC (Tactical Chief Offier) - Lt. Cmdr. A. Romanov (Pat): 16.03 rev 01
- CNS (Counsellour) - Lt. Cmdr. Dwalla Thevek (Silvia): 16.04
- CONN (Helm Chief Officer) - Lt. Lan Oxila (Mauro): 16.05
- CMO (Medical Chief Officer) - Lt. Cmdr. Otello Di Maria (Otello): 16.06
- SEC (Security Chief Officier) - Lt. Cmdr. Nathel Sev (Federico): 16.07
- SCO (Science Chief Officer) - Lt. Cmdr. Denay Kuz (Ilenia): 16.01, 16.08
- CO (Commanding Officer) - Capt. Tetsuya Kuribayashi (Michele): turno da
recuperare
<https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=webmail>
Mail
priva di virus. www.avast.com
<https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=webmail>
<#m_-5836880665184011866_DAB4FAD8-2DD7-40BB-A1B8-4E2AA1F9FDF2>
Il giorno 18 agosto 2017 00:29, Ilenia De Battisti <fulmine791 a gmail.com>
ha scritto:
> Salve,
> non so esattamente come ma ho concluso il brano in anticipo.
> Dato che domattina parto per le vacanze e che da quel momento farò
> difficoltà a connettermi, preferisco inviarvelo subito il brano.
> Per le correzioni, se sono semplici e correggibili anche da voi fate pure,
> se servono correzioni mie (devo rimettere le mani sul pezzo) mi spiace ma
> potrò farlo solo dopo il 26.
>
> Buona lettura
>
>
> _______________________________________________________
>
>
> *****************************************
>
> Brano: 16.08
>
> Titolo: Trappole a catena...
>
> Autore: Ten. Cmd. Kuz (Ilenia)
>
> *****************************************
>
>
>
> -Flashback-
>
> (Planetoide) Luogo imprecisato - Installazione di estrazione sul
> planetoide
>
> Area della sicurezza - Stanza Monitoraggio Moduli Ausiliari
>
> D.T 26/03/2396 Ore 11:07 - D.S. 73233.51
>
> Marguè sbadigliò nuovamente, incapace di togliersi di dosso quel
> fastidioso torpore che gli impediva di pensare. Pochi giorni prima aveva
> letteralmente messo in mutande il proprio capo ad una partita di poker,
> nulla di irregolare: aveva vinto quel pollo nel metodo classico, vale a
> dire con un bel bluff, ma in fin dei conti cosa ci aveva guadagnato? Certo,
> quei duemila crediti erano stati un ghiotto bottino, ma tempo due giorni ed
> era stato dirottato a svolgere il lavoro più inutile e noioso di tutta
> l’installazione. Era ancora assorto nei suoi pensieri quando un piccolo bip
> attirò la sua attenzione, una spia si accese per alcuni secondi, poi tornò
> a spegnersi misteriosamente.
>
> Marguè rimase alcuni istanti ad osservare in silenzio la propria vetusta
> consolle: quella spia dovrebbe indicare l’accesso non consentito alla
> struttura che loro avevano demandato al ruolo di modulo ausiliario per il
> teletrasporto, e quell’allarme sonoro avrebbe dovuto proseguire a suonare
> sino a che lui stesso non lo avesse fermato, eppure sia la spia sia
> l’allarme erano durati relativamente pochi attimi. Marguè non aveva mai
> creduto nelle coincidenze, quindi tentò di attivare nuovamente l’allarme
> tramite la consolle ma non accadde nulla: la spia rimase spenta e l’allarme
> muto.
>
> “Primo strike..”
>
> Marguè, di fronte a quella coincidenza, si attivò prontamente per attivare
> il sistema di telecamere del modulo di teletrasporto ausiliario ma anche
> questo risultò offline: per quanto passasse da una telecamera all’altra,
> tutto ciò che sullo schermo appariva era una serie di schermate nere, segno
> che il sistema era stato manomesso o quanto meno non era più funzionante.
>
> “Secondo strike..” sbuffò leggermente “Sempre che quei sistemi non siano
> più funzionanti da chissà quanto tempo”
>
> Marguè riprese a digitare alla consolle per poi controllare, tramite una
> rapida diagnostica, quando i sistemi avevano smesso di funzionare e
> finalmente sorrise soddisfatto “Ambo i sistemi hanno smesso di operare
> pochi minuti fa, vale a dire quando dalla consolle era partito quel rapido
> segnale audio.. quindi non me lo sono inventato” diede una leggera
> pacchetta al bordo della consolle “Strike tre.. ed ora vediamo se riesco ad
> aggirare il problema”
>
> Gli ci volle qualche istante, ma dopo un paio di controlli sulle
> credenziali riuscì ad attivare il sistema di telecamere del modulo
> ausiliario. Finalmente di fronte a lui si attivarono vari schermi, uno dei
> quali mostrava degli umanoidi che percorrevano uno dei corridoi del modulo
> “Tombola!” sfiorò il comando dell’interfono e chiamò il suo capo “Signore,
> abbiamo visite nel modulo di teletrasporto ausiliario”
>
> =^= Arrivo =^=
>
> Marguè continuò ad osservare lo schermo sino all’arrivo del suo capo;
> Kirin aveva il volto un po’ arrossato, non disse nulla ma Marguè non ci
> mise molto a capire che il suo capo appena giunto nel proprio alloggio si
> era buttato nel bere birra come se non esistesse un domani. Sapeva che il
> caro Kirin si era quasi eccitato quando era riuscito a metter la mano su
> quella navetta carica di ufficiali della Flotta Stellare, tra cui vi era
> pure un medico e una scienziata, ma il rischio che ne arrivassero altri lo
> preoccupava un po’.
>
> “Mhh.. solo sei persone? Mi aspettavo qualcosa di meglio dalla flotta! Che
> delusione..” Kirin fece il suo commento con tono sarcastico ma Marguè vide
> nei suoi occhi la preoccupazione
>
> “Cosa dobbiamo fare, avvertiamo il comandante Folie?”
>
> “Un momento, prima dobbiamo renderli inoffensivi..” Kirin focalizzò il
> proprio sguardo sullo schermo, osservando con attenzione Sev e la squadra
> mentre si fermavano, facendo gruppetto “Staranno cercando i loro
> amichetti.. quei federali che abbiamo catturato per ultimi”
>
> “Molto probabile.. il medico e la scienziata si trovano in aree
> completamente schermate, e se non erro anche gli altri lo sono. La loro
> ricerca sarà infruttuosa”
>
> “Al contrario.. loro troveranno il segnale vitale trill” Folie accedette
> proprio in quel momento nella stanza osservando lo schermo “Il primo del
> gruppo lo conosco, è il tenente Nathel Sev.. avranno anche tentato di
> camuffare il suo aspetto rendendolo un orecchie a punta romulano, ma è
> senz’altro lui... c’era da immaginarselo che non se ne sarebbero andati, e
> questo ci porta ad una sola conclusione.. dobbiamo andarcene, è il momento
> di mollare tutto, ma prima liberiamoci di loro”
>
> “Facendogli trovare il nostro laboratorio con la loro scienziata? Sei
> forse impazzito?”
>
> “Non ho mai detto di volergli far trovare il Comandante Kuz, ma
> semplicemente indirizzarli verso l’unico segnale vitale trill che
> troveranno tramite le loro rilevazioni.. ovviamente lo circonderò con altri
> 14 segnali in modo da non insospettirli” Folie si allungò verso Marguè
> iniziando ad armeggiare con la console “Basta che ne creiamo una serie di
> segnali simulati che possa attirarli in trappola”
>
> Marguè spalancò gli occhi stupito “La mia consolle riesce a fare tanto?”
>
> “Se non l’avessi sempre utilizzata come poggia gomiti lo sapresti anche
> tu..” la risposta del Comandante Folie fu secca mentre ancora armeggiava
> tra i comandi “Bene, guardate.. ora quell’uomo segnalerà al tenente che ha
> trovato il segnale trill..” attivò con calma l’audio delle telecamere
> restando in attesa.
>
> Attraverso gli altoparlanti della stanzetta si iniziarono a propagare le
> voci della squadra, ed infine la voce di Sev che, rompendo gli indugi,
> diede gli ordini di ingaggio =^=Usiamo il teletrasporto ma andiamo in un
> posto più riparato. Pensaci tu...=^= dallo schermo si vide che Sev indicò
> un altro membro della squadra prima di proseguire =^=Poi diretti verso
> queste coordinate… Dai sensori sembra ci siano 12-15 persone al massimo,
> oltre ai nostri compagni. Phaser su massimo stordimento=^=
>
> Kirin fece un sorriso compiaciuto osservando gli altri “Troppo facile ci
> sono cascati in pieno”
>
> “Non cantar vittoria, sono soggetti pericolosi” Folie face un paio di
> passo indietro “Basta perder tempo.. andiamo a preparargli il benvenuto”
>
>
>
> (Planetoide) Luogo imprecisato - Installazione di estrazione sul
> planetoide
>
> Area della sicurezza - Stiva ausiliaria “L - 3.4”
>
> D.T 26/03/2396 Ore 11:13 - D.S.
>
> L’organizzazione del piano aveva richiesto qualche minuto, ma nonostante
> tutto la squadra capitanata da Sev si muoveva con estrema rapidità:
> sapevano che sarebbero potuti essere rilevati in ogni momento, ma volevano
> salvare i loro amici anche a rischio di rimetterci la vita. Avevano optato
> per teletrasportarsi in quella stanza perchè attigua a quella in cui doveva
> trovarsi Denay, avevano camuffato i propri segni vitali con l’ausilio dei
> tricorder e avevano disattivato le telecamere della stanza per non essere
> visti.
>
> Sev con un collega controllò rapidamente il corridoio per verificare che
> fosse libero, poi con un semplice gesto della mano ordinò al gruppo di
> muoversi, compatto e sicuro sino all’entrata della stanza attigua. Giunti
> alla porta, sfondò la porta con un poderoso calcio facendo una capriola
> all’interno della stessa, seguito dal resto della squadra.
>
> “Fermi tutti.. non costringetemi ad usar….” la voce si abbassò di colpo
> mentre Sev si osservava attorno “..le armi” di fronte a lui l’area appariva
> completamente deserta, non c’era null’altro che fredde pareti di metallo
> prive di finestre
>
> “Devono essersi spostati..” la voce di uno della squadra fece leggermente
> girare Sev
>
> “O potrebbe esser stata una trappola, tutti fuori di qui!” l’ordine di Sev
> fece scattare tutti verso l’uscita, ma prima che facessero due passi un
> flash ed un’esplosione fece crollare tutti a terra, stordendoli.
>
> Ci volle del tempo prima che Sev riuscisse a riprendersi, quanto non era
> in grado di capirlo, ma era stato un tempo sufficiente perchè lui e tutta
> la sua squadra venisse legata e resa inoffensiva; alzò il capo osservando
> le guardie dell’installazione che li tenevano sotto mira.
>
> “Lo sapete che non ne uscirete mai puliti da tutto questo?” Sev osservò
> con sguardo di sfida le guardie “Vi prenderanno e le pagherete tutte,
> compreso il rapimento di ufficiali della Flotta Stellare”
>
> “Un reato più o un reato meno non credo sia così importante a questo
> punto..” Folie si fece avanti portandosi di fronte a Sev “Ad ogni modo
> dubito che tu ei tuoi uomini sarete ancora vivi per vedere come andrà a
> finire”
>
> Sev fissò con disprezzo Folie “Mi fai pena..”
>
> Folie per tutta risposta sferrò un calcio al torace di Sev “Zitto,
> schifoso bajoriano.. i cardassiani avrebbero dovuto sterminarvi tutti
> quando ne hanno avuto la possibilità piuttosto che utilizzarvi come schiavi”
>
> Sev si piegò in due tossicchiando ma incassò al meglio il colpo, riuscendo
> a trattenere il gemito di dolore per non dare alcuna soddisfazione a Folie
> “Noi bajoriani non ci pieghiamo facilmente, se ne renderà conto anche lei”
>
> Uno della squadra non resse alla visione del proprio capo preso a calci e
> scattò in avanti, riuscendo ad investire Folie e colpirlo di spallata; Sev
> se ne accorse troppo tardi, cercò di richiamarlo per farlo arretrare ma non
> fece in tempo e non potè far altro che osservare le guardie ucciderlo a
> colpi di phaser.
>
> Folie si rialzò da terra pulendosi l’uniforme “Un altro gesto come questo
> e mi premurerò che veniate uccisi tutti... e lo stesso trattamento verrà
> riservato anche i vostri amichetti in mano nostra..” si allontanò verso
> l’entrata ma prima di uscire si voltò ad osservarli “Ah.. dimenticavo..
> benvenuti fra noi” detto questo uscì.
>
>
>
> SS Kolga - Plancia
>
> D.T 26/03/2396 Ore 11:24 - D.S.
>
> Nimosit verificò nuovamente le coordinate sulla propria consolle facendo
> una piccola smorfia di disapprovazione, poi iniziò lentamente a fare dei
> giri concentrici per poter valutare l’area dello sbarco. Dwalla si accorse
> quasi subito di quello stato di dubbio in cui era piombato il primo
> ufficiale e si voltò ad osservarlo con attenzione, quasi in attesa che si
> decidesse a parlare.
>
> “Mi sento osservato..” la voce di Nimosit fece sorridere Dwalla
>
> “Questo è il quarto giro che fai sorvolando la zona che ci ha indicato
> Yelen Tzo, pensi che facendone un quinto apparirà per magia qualcosa di
> nuovo?”
>
> “Beh, il tentativo male non farebbe” Nimosit fece un mezzo sorriso prima
> di scuotere il capo “No, solo che qualcosa mi dice che le cose non
> dovrebbero andare così..”
>
> “Che cosa vedi che ti preoccupa?” Dwalla portò a sua volta lo sguardo alla
> consolle “Io non vedo assolutamente nulla”
>
> “Appunto..” rispose rapidamente Nimosit fermando la navetta in posizione
> geostazionaria con il planetoride “Non c’è proprio niente laggiù.. non c’è
> un'installazione dove poter fare il nostro incontro, si tratta
> semplicemente di una zona piuttosto spoglia del terreno”
>
> Dwalla sospirò riflessiva “Forse non avremo accesso a nessuna
> installazione sino a che non avremo parlato con Yelen Tzo..” scosse il capo
> “Non so esattamente perchè abbia scelto questa zona ma qualsiasi motivo lo
> abbia portato qui lo scopriremo probabilmente quando gli parleremo..”
>
> Il bip della consolle fece voltare Nimosit “Comunicazione in entrata come
> solo audio, immagino sia lui” digitò alla consolle per poi attivare gli
> altoparlanti
>
> =^= Finalmente, pensavo aveste cambiato idea =^=
>
> “Non abbiamo cambiato idea” la voce di Nimosit era calma e sicura, ma
> Dwalla si accorse subito che era preoccupato “Allora, perchè hai voluto
> incontrarci proprio qui?”
>
> =^= Un posto vale l’altro dentro questa nebulosa.. l’unica cosa che conta
> è che presto potrò finalmente mettere anche io le mani su questo commercio
> di siluri..=^=
>
> Nimosit e Dwalla si guardarono in faccia “Entrare nell’affare?” si
> guardarono perplessi “Pensavamo di essere noi ad entrare nell’affare e..”
> Nimosit fece una smorfia mentre osservò due navette che a grande velocità
> si portavano contro di loro facendo fuori e mettendo ko i sistemi propulsivi
>
> “E quelli da dove sono apparsi?” chiese Dwalla sorpresa
>
> “Si erano nascosti sfruttando la polarizzazione di quei maledettissimi
> asteroidi, e questa nebulosa gli ha dato una mano!”
>
> =^= Ora, signori.. io posso consegnarvi al capo dell’installazione o
> distruggervi e riferire la vostra prematura quanto inevitabile morte. Siete
> senza propulsione.. ovviamente potreste tentare di alzare gli scudi ed
> utilizzare le vostre armi ma.. non funzioneranno. Non ve ne siete accorti
> ma mentre parlavate con me ho fatto fare qualche piccola modifica al vostro
> rottame. Vi do due minuti.. o vi arrendete o verrete distrutti.. a voi la
> scelta =^=
>
> La comunicazione si chiuse e Nimosit sferrò un colpo alla consolle
> “Avevamo così tanta fretta che non abbiamo verificato se qualcuno avesse
> messo mano alla nostra navetta”
>
> Dwalla sospirò “Non poteva immaginarlo, a conti fatti tuttavia ora ci
> troviamo a fare una scelta.. la resa o la distruzione”
>
> Nimosit abbassò il capo “Oppure la terza…”
>
> Dwalla lo osservò curiosa “La terza opzione? Quale sarebbe la terza
> opzione?”
>
> Nimosit fece un sorriso di sfida “Fingere la resa e prenderci una delle
> loro navette!”
>
> Dwalla spalancò gli occhi “E come pensa di farlo?”
>
> “Ancora non lo so..” Nimosit osservò Dwalla “.. ma vale la pena tentare.
> Vada a svegliare Ayace, non abbiamo molto tempo”
>
> Dwalla si alzò annuendo ed uscì dalla plancia, lasciando Nimosit ad
> osservare attraverso i finestroni lo spettacolo affascinante e al tempo
> stesso inquietante di quella nebulosa.
>
>
>
> (Planetoide) Luogo imprecisato - Installazione di estrazione sul
> planetoide
>
> Area principale - Ufficio del Capo dell’installazione di estrazione
>
> D.T 26/03/2396 Ore 11:57 - D.S.
>
> Yelen Tzo fece la sua entrata con la stessa espressione in volto del
> grande conquistatore alla fine di una fruttuosa battaglia. Pochi giorni
> prima non si sarebbe mai spinto sino a lì, i rischi erano decisamente
> troppo alti, ma poi tutto era cambiato. Quando per la prima volta quegli
> strani romulani si erano mostrati interessati solamente ai siluri al
> tricobalto era rimasto perplesso: tutti i trafficanti vogliono sempre il
> gingillo più potente, ma nessuno di essi non avrebbe ripiegato anche su
> armamenti meno potenti pur di rientrare dei costi del viaggio intrapreso.
> La curiosità lo aveva portato a contattare per vie traverse proprio il capo
> dell’installazione sul pianeta e ricevere la migliore delle offerte che si
> potesse aspettare: “Consegnameli e vedrò di ricompensarti come meriti”,
> queste erano state le esatte parole che gli erano state dette e che lo
> avevano spinto a recarsi lì.
>
> Ovviamente non era un ingenuo, sapeva che stava trattando con soggetti che
> avrebbero potuto assassinare anche la loro madre se ciò gli avesse portato
> qualche tornaconto, quindi aveva fatto nascondere le sue due navette con i
> tre romulani nascosti a bordo: a dir la verità era rimasto perplesso,
> ricordava che i romulani fossero quattro.. ma l’ultimo, per quanto lo
> avesse cercato e per quanto avesse interrogato a suon di pugni il loro
> capo, sembrava essere sparito nel nulla.
>
> Dal canto suo, Kirin fissava con malcelato disgusto Yelen, soffermandosi
> ad osservarne l’atteggiamento pomposo e gli abiti fin troppo eccentrici che
> indossava. Era stato il Comandante Folie a volere che gli permettesse di
> giungere sino al proprio ufficio, se fosse stato per lui avrebbe preferito
> fare esplodere direttamente le navette con lui dentro, se non altro si
> sarebbe potuto evitare quell’inutile conversazione.
>
> “Buonasera, carissimo Kirin..” Yelen fece qualche passo ancora
> nell’ufficio per dirigersi verso la scrivania “..devo dire che non mi sarei
> mai aspettato di trovare in un’installazione come questa un ufficio così
> ben arredato.. si vede che ha un gusto veramente innato.. ha saputo unire
> così alla perfezione la semplicità e la praticità da fare di questa stanza
> una vera opera d’arte.. un gioiello, direi..”
>
> Kirin si guardò per un attimo attorno, osservando con un cipiglio un po’
> perplesso l’aspetto decisamente spartano del proprio ufficio, quasi
> completamente spoglio se non si considerassero quelle orribili ragnatele
> che pendevano negli angoli della stanza “Si.. un gioiello..” sospirò per
> qualche attimo, aveva sempre detestato chi cercava di imbonirselo con falsi
> complimenti e Yelen non stava facendo eccezione “Si accomodi, parliamo..”
>
> Yelen si accomodò buttandosi flaccidamente sulla poltrona davanti a Kirin,
> suscitando nell’interlocutore un forte desiderio di strangolarlo “Mi lasci
> dire che sarà un piacere entrare in affari con qualcuno che è stato in
> grado di creare un impero così articolato.. un vero e proprio capolavoro di
> efficienza.. un giro di affari che chiunque vorrebbe ma che solo menti
> eccelse come la sua sarebbero in grado di gestire” Yelen fece una piccola
> pausa per poi proseguire “La sua maestria nell’amministrare con il pugno di
> ferro tutti quegli inutili lavoratori è secondo solo alla sua capacità di
> mantenere tutto questo celato agli occhi di quegli stolti della Flotta
> Stellare.. se lo lasci dire, lei è il maestro del sotterfugio”
> “Già.. celato alla Flotta” visti tutti i federali che gli erano piombati
> addosso negli ultimi giorni, non potè far altro che osservare decisamente
> spazientito il tellarite che aveva davanti a sè, soppesando se potesse
> ancora essergli utile o se potesse esser liquidato in qualche modo. Poi
> sospirò ricordando la promessa fatta a Folie e riprese a parlare “Chi sono
> i prigionieri?”
>
> “Quelli sono dei contrabbandieri della peggior specie, sono venuti fin da
> me senza alcun invito da parte mia e si sono atteggiati dei grandi
> compratori.. ma io l’ho sentito subito che cercavano soltanto rogne,
> altrimenti come gli sarebbe mai venuto in mente di chiedermi se avessi
> potuto vendergli dei siluri al tricobalto?” Yelen scosse il capo con
> un’espressione drammatica degna solo dei più scadenti teatrini di Orione
> “Ah.. ma io l’ho capito subito che cercavano rogne, volevano solo i siluri
> al tricobalto.. non gli interessava null’altro che quello, ed erano pronti
> ad andarsene a bocca asciutta. Se lo immagina? Non comprare nulla, manco
> hanno tentato di rifarsi dei costi del viaggio.. erano sicuramente pronti a
> venire qui per cercare di entrare nel commercio del trilitrio.. che feccia
> che si nasconde in questo quadrante!”
>
> “Siamo abituati a difenderci da certi individui anche senza che qualcuno
> interferisca” la voce di Kirin risuonò dura e decisa
>
> Yelen alzò un po’ le man di fronte a sé, quasi a difesa “Non mi
> permetterei mai neppure di pensare qualcosa di diverso.. ma quella feccia,
> insultano il mio lavoro. Cosa vuoi farci, sono in pochi quelli che seguono
> ancora la vecchia scuola nel traffico di armi.. questi sbarbatelli di primo
> pelo pensano di potersi prendere ciò che non gli spetta, ed è ovvio che si
> debba intervenire per frenare la loro faccia tosta.. oltretutto il loro
> starnazzare finisce inevitabilmente per attirare gente ben poco gradita..”
> Yelen fece una piccola pausa “Certamente lei e i suoi uomini avreste potuto
> fermarli in poco tempo, del resto un uomo acuto e brillante come lei
> difficilmente si potrebbe mai far prendere in giro da quei tizi.. ma
> diciamo che ho accelerato le cose, in modo che tutto andasse sotto silenzio
> e la Flotta non odorasse puzza di bruciato”
>
> Kirin sospirò, le notizie che stava ottenendo gli interessavano poco o
> nulla, ma proseguì nonostante tutto “Ed immagino che ci consegnerà quei
> quattro individui, come era nei patti…” fece una pausa “Avete fatto loro
> delle foto?”
>
> “Ehm…” Yelen fece una piccola pausa “Solamente tre.. sulla navetta ve ne
> erano solo tre, il quarto credo abbia preso paura e non si sia fidato a
> venire sino a qui.. il che denota che il più intelligente del gruppo fosse
> lui” Yelen prese il proprio padd inviando al terminale di Kirin le foto di
> Nimosit, Dwalla e Ayace camuffati da romulani “Certamente.. come mi avete
> richiesto” fece una piccola pausa “Anche se, come le avevo già detto,
> dubito che lei li abbia già incontrati.. stavano tentando di farsi un nome,
> ma sono solo dei dilettanti senza arte ne parte. Probabilmente, se non
> avessero voluto alzare la cresta, avrebbero passato la loro vita a
> rischiare la cattura per trasportare qualche cassa di fucili phaser da
> contrabbando. Quello che gli manca è proprio la capacità di entrare in un
> giro di un certo livello, non hanno le sue doti ne la sua grande
> perspicacia.. per questo è stato abbastanza semplice catturarli”
>
> Kirin inviò le immagini direttamente a Folie, per poi tornare a fissare
> Yelen “Dove sono?”
>
> “Su una delle mie navette.. i miei gioiellini sono un qualcosa di
> spettacolare, ottimo scafo, ottime armi e ottimi scudi. Sono da qualche
> parte qui nella nebulosa, in attesa di poter consegnarvi i prigionieri..
> ovviamente ci sarebbe quella questione da saldare.. sa, nessuno fa qualcosa
> per nulla”
>
> Kirin osservò per qualche attimo Yelen per poi annuire “Ed esattamente
> cosa vorresti in cambio di tutto questo suo lavoro?”
>
> “Mi faccia essere parte dell’affare.. con le mie conoscenze potrete
> smerciare le vostre armi in tutti e quattro i quadranti con una
> leggerissima spesa per il mio onorario. Pensate, con il mio intervento
> potreste evitare di dover aver a che fare con i clienti e demandare a me il
> compito di farvi diventare tutti spudoratamente ricchi”
>
> Kirin lo osservò per poi scuotere il capo “Ho una proposta..” si alzò
> dalla sedia per poi aggirare la scrivania e raggiungere il ripiano in cui
> vi erano un paio di bicchieri ed una bottiglia con una non precisata
> bevanda fortemente alcolica “Una proposta che definirei definitiva” portò
> la bottiglia con i bicchieri direttamente sulla scrivania fermandosi
> accanto a Yelen
>
> Yelen, vedendo il liquore sulla tavola sorrise soddisfatto, convinto di
> averlo convinto “Mi piacciono le proposte.. mi dica tutto”
>
> Kirin si sporse un po’ verso Yelen portandosi un po’ dietro alle spalle
> del tellarite, quindi gli sussurrò con voce fredda e tagliente “La mia
> proposta è che tu adesso muori..”
>
> Yelen tentò di scattare in piedi ma il movimento di Kirin fu decisamente
> più rapido, in pochi istanti prese in mano il proprio pugnale tagliando la
> gola al tellarita. Kirin osservò il corpo oramai completamente riverso
> sulla scrivania di Yelen iniziando a pulire il proprio coltello “Questa è
> la giusta morte per un maiale del tuo calibro” poi con un calcio fece
> cadere il corpo a terra “Guardia, fa venire qualcuno a pulire tutto questo
> sangue..” tornò al terminale attivando l’interfono
>
> “Comandante Folie, ora che ha quelle dannate foto mi spiega perchè ho
> dovuto sopportare questo insulso maiale?”
>
> =^= Kirin, quelli che ha catturato Yelen sono altri ufficiali della
> Novalis.. uno non lo conosco ma gli altri due per me sono il Comandante
> Nimosit e il Comandante Dwalla. Sa cosa significa? =^=
>
> “Che è tempo di andare.. caricheremo per quanto possibile le nostre due
> navi dotate di occultamento romulano e faremo esplodere il planetoide come
> da accordi”
>
> =^= Molto bene.. io provvederò ad informare il Capitano Utoya in modo che
> anche loro lascino la base. Ci incontreremo con loro al punto di
> rendez-vous concordato secondo i piani, e lì decideremo in che area
> spostarci =^=
>
> “Molto bene.. do avvio alla procedura di sgombero”
>
>
>
> (Planetoide) Luogo imprecisato - Installazione di estrazione sul planetoide
> Area principale - Infermeria primaria per il personale dell’installazione
>
> D.T 26/03/2396 Ore 11:59 - D.S.
>
> Di Maria era stato diviso dal resto del suo gruppo varie ore prima ed era
> stato spedito senza grandi cerimonie all’interno di una infermeria
> piuttosto ampia e decisamente pulita, assieme ad un gruppo di mediconzoli
> talmente inesperti da risultare paragonabili giusto giusto a dei cadetti al
> primo anno di accademia. In quelle ore aveva provveduto a sistemare
> fratture, curare delle ustioni di primo e secondo grado, occuparsi di
> escoriazioni di diverso genere senza mai emettere suono, ma nel momento in
> cui finalmente si ritrovò libero dal dover seguire qualche paziente, ne
> approfittò per attaccare bottone con alcuni dei suoi improvvisati colleghi.
>
> “Mm.. quello è caffè?”
>
> I due giovani si voltarono ad osservare Di Maria annuendo, mentre il più
> estroverso fece un passo verso l’ufficiale medico capo della Novalis “Sì,
> abbiamo un buon replicatore.. certo, non è il caffè migliore della galassia
> ma ci si fa l’abitudine” fece spallucce “Del resto non credo proprio sia il
> caso di lamentarsi”
>
> “Beh, io un paio di motivi per lamentarmi li avrei.. di certo non l’ho
> deciso io di venire qui!”
>
> I due giovani scoppiarono a ridere divertiti per poi guardarsi in faccia
> “Sotar, hai sentito cosa ha appena detto? Dice che non è stato lui a voler
> venire qui!”
>
> “Già, Turin.. come se qualcuno di noi avesse avuto altra scelta!”
>
> Di Maria si fece curioso “Siete stati catturati anche voi?” fece un paio
> di passi verso i giovani osservando “Quando e come è successo?”
>
> Il primo a prender parola fu Turin, che sospirò mentre ricordava quanto
> era accaduto “Oramai non so neppure io quanto tempo fa successe.. eravamo
> un piccolo cargo civile federale, avevamo fatto alcuni investimenti
> piuttosto sbagliati e pur di fare un po’ di soldi in più avevamo deciso di
> tagliare sul percorso concordato passando attraverso la nebulosa.. io ero
> nel mio alloggio quando successe tutto, quindi non saprei neppure io cosa
> accadde esattamente” fece una pausa “So solo che mentre dormivo fui
> svegliato di botto dal suono dell’allarme rosso, mi vestii in fretta e
> furia e corsi per il corridoio in modo da giungere in infermeria ma.. il
> cargo iniziò ad essere bersagliato da dei forti colpi, forse erano bordate
> di siluri, forse erano phaser.. non saprei” fece un’ultima pausa “So solo
> che dopo qualche minuto sentimmo nell’interfono la voce del capo di questa
> installazione.. un certo Kirin, che ingiunse a tutti di arrendersi o
> saremmo morti”
>
> Di Maria annuì per poi spostare la propria attenzione sull’altro giovane
> “Anche lei era lì?”
>
> Sotar scosse il capo per poi osservare Turin “Noi ci siamo conosciuti qui,
> su questa installazione.. a dirla tutta io ero già qui da un po’ quando è
> arrivato lui, ma non saprei dire da quanto.. tutti i giorni sono uno uguale
> all’altra e ad un certo punto ho perso il conto” fece un piccolo sospiro
> “Facevo parte di una piccola spedizione scientifica.. volevamo analizzare
> la nebulosa anche se non avevamo l’autorizzazione di farlo. Per venire in
> questa maledetta nebulosa abbiamo avuto la brillante idea di programmare un
> viaggio sino ad una nebulosa a poca distanza di Vulcano e poi abbiamo
> modificato la rotta e siamo venuti qui.. chissà per quanto tempo ci hanno
> cercato nel posto sbagliato prima di rinunciare..” sospirò ancora un po’
> depresso “Siamo stati degli sciocchi e ne pago ancora le conseguenze”
>
> “Non ci pensare Sotar..” Turin mise una mano sulla spalla dell’amico
> sorridendogli in modo incoraggiante “Lo sai che non è colpa tua e starci
> male non farà del bene a nessuno..”
>
> Di Maria osservò i due pensieroso “Ma.. i vostri amici? Dove sono gli
> altri dell’equipaggio?”
>
> Turin si irrigidì alla domanda per poi rispondere “Sei stato catturato
> assieme ad altre persone?”
>
> Otello annuì prontamente “Si, dei miei amici a cui tengo molto.. voglio
> sapere cosa ne sarà di loro”
>
> Sotar inclinò un po’ il capo ascoltando Di Maria “C’erano altri medici
> oppure degli scienziati?”
>
> “Non c’erano altri medici, ma c’era una scienziata.. perchè me lo
> chiedete?”
>
> Turin osservò con espressione piena di comprensione Di Maria “Allora sappi
> che la tua amica scienziata verrà trattata bene, esattamente come sarai
> trattato bene tu se non farai stupidaggini..”
>
> “E per gli altri? Cosa ne sarà degli altri che sono stati catturati?”
>
> “Non sopravviveranno più di sei mesi” Sator intervenne con decisione “Al
> massimo un anno, ma nulla di più” fece una piccola pausa per poi riprendere
> “E’ così che funziona, i medici vengono inviati nelle infermerie.. e, dato
> che siamo necessari per curare le guardie, veniamo trattati bene. Abbiamo
> pasti decenti e delle cuccette personali dove poter dormire..”
>
> “Lo stesso vale per gli scienziati…” intervenne Turin “Tutti gli
> scienziati vengono spediti nell'area dei laboratori per portare avanti non
> so quali ricerche, ma sino a che non fanno sciocchezze vengono ben
> alimentati ed hanno diritto a delle cuccette dove dormire” fece una piccola
> pausa “Per quanto riguarda gli altri, vengono inviati nella zona estrattiva
> e costretti a lavorare con dei ritmi massacranti per estrarre quel
> maledetto Numex 25. Di solito muoiono entro i primi sei mesi, i più forti
> sono giunti all’anno.. i miei amici sono morti in molto meno”
>
> Sator osservò Turin sospirando “Forse è stato meglio così, se non altro
> hanno smesso di soffrire ed hanno trovato finalmente la pace..”
>
> “Avete mai pensato di scappare?”
>
> I due osservarono con sguardo allibito Di Maria “E rischiare di finire ai
> lavori forzati? Sei pazzo!”
>
> “Turin ha ragione, lascia perdere amico.. fatti un favore, accetta il
> fatto che dovrai restare qui a tempo indeterminato e ringrazia la tua buona
> stella del fatto che nonostante tutto sarai trattato bene”
>
> Di Maria stava già per rispondere quando uno strano cigolio si iniziò a
> sentire da tutti gli altoparlanti dell’infermeria “Che succede?”
>
> “Una comunicazione a tutta l’area principale”
>
> =^= Kirin ad equipaggio: vi informo che l’attuale situazione ci costringe
> a prendere dei provvedimenti che prima o poi sarebbero comunque divenuti
> inevitabili. Stiamo provvedendo a spostare nelle stive della Weel e della
> Gaariga tutto il materiale attualmente stoccato nelle stive,
> successivamente provvederemo all’evacuazione dell’installazione. Al termine
> della procedura il planetoide verrà distrutto. Tutto il personale medico e
> scientifico sarà graziato e verrà trasportato sulla nave come membro
> effettivo dell’equipaggio. Ogni intemperanza verrà pagata con la vita. =^=
>
> Di Maria sgranò gli occhi, incapace di assimilare rapidamente una simile
> bordata. Il medico fece qualche passo indietro al solo pensiero della fine
> che rischiavano Oxila e Romanov, quindi picchiò con forza il pugno alla
> paratia “Maledizione!”
>
>
>
> (Planetoide) Luogo imprecisato - Installazione di estrazione sul planetoide
> Area principale - Area 7G (Complesso di Laboratori)
>
> D.T 26/03/2396 - contemporaneamente
>
> Kuz aveva passato le ultime ore seguendo alcuni scienziati che le stavano
> illustrando la bellezza dell’area dei laboratori con un accenno di orgoglio
> nella voce. Dopo averla portata sino alla loro mensa e averle offerto una
> colazione accettabile, i vari scienziati si erano avvicendati a mostrarle
> ognuno la propria postazione sino a condurla, solo infine, ad una
> postazione ancora vuota.
>
> “E questa sarà la sua postazione, le piace?”
>
> Kuz si osservò attorno per qualche attimo prima di tornare ad a
> focalizzare la propria attenzione sull’ultimo giovane rimasto con lei
> “Veramente non saprei cosa dire, sono un po’ disorientata al momento.. sono
> stata portata qui e non ho ancora capito il perchè”
>
> Il giovane annuì “Posso comprenderlo, ma non si preoccupi.. hanno dato a
> tutti qualche giorno per acclimatarsi, non credo che la tratteranno
> diversamente. Si ricordi che nonostante tutto siamo i fortunati, non le
> faranno del male sino a che lavorerà per loro?”
>
> “Lavorare per loro?” l’idea non piacque affatto a Denay, ma cercò di
> nascondere la cosa per non far insospettire l’altro scienziato “E di quale
> tipo di lavoro si tratterebbe?”
>
> Il giovane sorrise soddisfatto nel sentirsi fare quella domanda “Lei ci è
> stata segnalata come una esobiologa con un master in zootomia e fitotomia,
> per questo vorremmo che lei si occupi di un progetto decisamente delicato
> ma estremamente importante..” il giovane fece una pausa, come se volesse
> aggiungere un po’ di suspence al suo discorso “Lei cosa sa dei tardigradi
> scoperti secoli fa su Sol III?”
>
> Kuz rimase per un attimo perplessa di fronte alla strana domanda “Si
> tratta di un tipo di invertebrati protostomi celomati..” incrociò le
> braccia al petto osservando lo scienziato “Ma dovrà essere più specifico,
> esisteranno quasi un migliaio di sottocategorie, o anche più, ed io non le
> conosco di certo tutte”
>
> “Ma mi sento quasi certo nell’affermare che molto probabilmente sa qual’è
> la caratteristica che ha reso così affascinante lo studio dei tardigradi,
> giusto?”
>
> “Hanno una elevata capacità di sopravvivenza in condizioni estreme” Kuz
> fece una piccola pausa, riflettendo “Secondo gli studi che si sono
> susseguiti nel tempo, i tardigradi sono in grado di sopravvivere quasi
> ovunque.. resistono per quasi un decennio in condizione di totale
> disidratazione, quindi l’assenza periodica di acqua non gli crea alcun
> problema. E’ poco sensibile alle basse temperature, tanto da poter
> resistere parecchi giorni a -200 gradi centigradi. Resistono alla
> pressione, bassa o alta che sia, alle radiazioni, alla mancanza d’ossigeno
> e persino ai raggi UV-A ed ad alcuni raggi UV-B.. ma continuo a non
> comprendere il punto” fece un’altra pausa osservando lo scienziato “Non
> credevo che questa installazione avesse interessi di tipo scientifico…” si
> osservò attorno perplessa “Questa non è una base scientifica”
>
> “Sono interessati a scoperte in ambito scientifico-industriale” lo
> scienziato sorrise soddisfatto “E’ bello che lei sappia già di cosa le
> parlo.. noi abbiamo passato svariato tempo a studiare tutto questo per
> impararlo… e mi dica, cosa sa dell’Oleispira antarctica e l’Alcanivorax
> borkumnensis?”
>
> “Sono dei batteri.. batteri presenti solitamente nei grandi bacini d’acqua
> salata come mari od oceani planetari”
>
> Lo scienziato annuì per poi spronare Kuz a proseguire “E cosa li
> caratterizza?”
>
> Kuz sospirò per qualche istante “Dovrebbero essere capaci di convertire
> gli idrocarburi in acidi grassi, per poi integrarli nella propria membrana
> cellulare.. volendo fare un discorso semplificato, possiamo dire che
> mangiano il petrolio e le sostanze similari..”
>
> Lo scienziato annuì ancora soddisfatto “Molto bene, molto bene
> dottoressa.. sono certo che faremo grandi cose assieme! E per caso sa se ci
> sono differenze fra i due batteri?”
>
> Kuz annuì sempre perplessa “Si, certo.. l’Oleispira resiste a temperature
> minori ed è considerato un ottimo sistema per ripulire i bacini d’acqua
> salata molto freddi dagli idrocarburi”
>
> Lo scienziato si annotò la risposta contento “Questo mi mancava.. dovrò
> assolutamente informare gli altri, in questo modo credo che si potrà
> abbandonare gli studi sull’altro batterio e concentrarci tutti
> sull’Oleispira”
>
> Kuz iniziò a spazientirsi “Mi perdoni, dottor O'reilly, ma continuo a non
> capire quale tipo di lavoro vorreste portare avanti su questa base”
>
> Lo scienziato sembrò per un attimo riconnettersi alla realtà “Mi scusi,
> lei ha ragione.. il fatto è che qui siamo quasi tutti astrofisici o fisici
> teorici.. trovare qualcuno che sia della materia e ne sappia abbastanza per
> rispondere così prontamente alle varie domande è merce rara..” fe una pausa
> “Come ben sa in questa installazione si provvede all’estrazione di un
> particolare materiale che, una volta raffinato, permette la creazione di
> una certa quantità di trilitrio”
>
> “Il Numex 25.. ne sono a conoscenza, ne ho rilevato la presenza”
>
> “Il Numex 25 è una particella di idrocarburo estremamente rara e complessa
> che, solo una volta raffinata può diventare trilitio.. questo significa che
> ad ogni estrazione, solo una piccola quantità è effettivamente Numex 25, la
> maggior parte è un suo sottoprodotto di scarto.. il Numex 20” fece una
> piccola pausa “Inoltre, anche partendo da un certo quantitativo di Numex,
> il procedimento di raffinazione permette di creare una quantità molto bassa
> di trilitio.. il resto è sempre quel dannato Numex 20 che purtroppo, al
> momento non siamo in grado di trasformare a sua volta in trilitio!” lo
> scienziato sembrò infervorarsi per svariati istanti, poi tornò a sorridere
> a Kuz “Ed è qui che abbiamo bisogno di lei.. volevamo sfruttare una
> particolare variante dei batteri Oleispira antarctica e Alcanivorax
> borkumnensis per poterne sfruttare la loro voracità, in quanto queste
> varianti sembrerebbero in grado di riconvertire sia il Numex 20 sia il
> Numex 25 in trilito abbattendo notevolmente le scorie da eliminare..
> purtroppo sono estremamente sensibili come batteri, non sono in grado di
> giungere a completare il ciclo di assimilazione di tali sostanze senza
> perire a causa di esse!” scuote il capo “Infondo sono batteri che si sono
> evoluti per incamerare sostanze decisamente più semplici e meno letali..”
>
> “E qui immagino si inserisca la questione dei tardigradi”
>
> Lo scienziato annuì “Esatto! Quello rappresenta l’unico essere che abbiamo
> individuato in grado di sopravvivere settimane immerso all’interno di
> grandi percentuali di Numex 20 e Numex 25, ma…”
>
> “I tardigradi non mangiano gli idrocarburi e quindi sicuramente non sono
> in grado di dare avvio a quella trasformazione che potrebbe essere compiuta
> dai batteri mangia-idrocarburi”
>
> “Precisamente!” lo scienziato tornò ad infervorarsi “Da una parte abbiamo
> dei batteri che sarebbero in grado di procedere alla creazione di trilitio,
> ma che sono troppo sensibili al Numex 20 e 25, tanto da morire ancor prima
> di aver terminato la conversione in trilitrio.. e dall’altro un esserino
> che saprebbe sopravvivere in quelle sostanze ma che non vi interagisce
> affatto!”
>
> “E quindi voi vorreste fonderli assieme?” il tono di Kuz era piuttosto
> incerto, come se la scienziata non fosse proprio sicura di voler sapere la
> risposta
>
> “Precisamente”
>
> Kuz scosse per un attimo il capo “Mi perdoni la domanda, ma perché dovrei
> aiutarvi? Solo per avere un accesso alla sala mensa?” si osservò attorno
> “Mi comprenda, io sono stata rapita.. questi individui tengono segregati i
> miei amici.. perchè io dovrei cercare di facilitargli il lavoro?”
>
> Lo scienziato sospirò appoggiandosi con il fondoschiena alla scrivania
> “Oh.. ma io la capisco perfettamente, del resto tutti noi ci siamo posti la
> medesima domanda” si osserva per un attimo attorno “Nessuno di noi è stato
> assunto, siamo stati tutti prelevati con la forza dalle nostre rispettive
> unità e trascinati con la forza qui… nessuno di noi vorrebbe aiutarli ma
> non possiamo scordarci dei nostri amici che si trovano nell’area estrattiva”
>
> “Di cosa sta parlando?”
>
> “I medici e gli scienziati sono trattati con i guanti di velluto, ma gli
> altri finiscono ai lavori forzati per estrarre il Numex 25..” lo scienziato
> osservò il volto di Kuz “Se riuscissimo a creare questo nuovo procedimento
> di estrazione basterebbe molto meno lavoro per avere del trilitio e i
> nostri amici non sarebbero più costretti a spaccarsi la schiena giorno e
> notte! Capisci? Mi ripugna il pensiero di aiutare questi farabutti ma non
> posso girare le spalle alle persone a cui voglio bene”
>
> Denay non fece in tempo a rispondere che un cigolio degli altoparlanti la
> fece voltare di scatto verso di essi. Tutti gli scienziati presenti
> nell’area interruppero immediatamente il proprio lavoro e rimasero in
> attesa.
>
> =^= Kirin ad equipaggio: vi informo che l’attuale situazione ci costringe
> a prendere dei provvedimenti che prima o poi sarebbero comunque divenuti
> inevitabili. Stiamo provvedendo a spostare nelle stive della Weel e della
> Gaariga tutto il materiale attualmente stoccato nelle stive,
> successivamente provvederemo all’evacuazione dell’installazione. Al termine
> della procedura il planetoide verrà distrutto. Tutto il personale medico e
> scientifico sarà graziato e verrà trasportato sulla nave come membro
> effettivo dell’equipaggio. Ogni intemperanza verrà pagata con la vita. =^=
>
> Denay spalancò gli occhi osservando i colleghi, nessuno ebbe il coraggio
> di parlare ma tutti avevano sul volto un’espressione atterrita e spaventata
> per le sorti che sarebbero spettate ai propri amici.
>
>
>
> (Planetoide) Luogo imprecisato - Installazione di estrazione sul planetoide
> Area sicurezza - Zona detentiva (area imprecisata)
>
> D.T 26/03/2396 Ore 12:58 - D.S.
>
> Oxila e Romanov erano rimasti assieme per svariate ore, di tanto in tanto
> una guardia buttava un occhio dentro la loro cella ma per la maggior parte
> del tempo erano completamente soli. Dopo qualche primo momento di assoluto
> silenzio, i due avevano iniziato a discutere su come andarsene da quel
> planetoide il più rapidamente possibile. Unico motivo di dissapore fra i
> due era relativo alla possibilità di cercare gli altri due membri
> dell’equipaggio o lasciarli sul planetoide e partire immediatamente. Lan si
> ostinava a ribadire che non fosse possibile andarsene da quel luogo senza
> aver recuperato Denay ed Otello, ma Aleksey era di un altro parere: come
> tattico difficilmente si faceva guidare dalle emozioni, prediligendo un
> approccio molto più rigido e metodico.
>
> “Tenente, voglio che lei mi ascolti molto attentamente. Non possiamo
> cercare dove sono stati portati i nostri colleghi.. dobbiamo andarcene e
> basta” sollevò una mano per bloccare le recriminazioni di Oxila “Non mi
> ripeta per l’ennesima volta che un ufficiale della flotta non
> abbandonerebbe mai un collega in difficoltà, ed eviti anche di dirmi che se
> i Comandanti Kuz e Di Maria fossero al mio posto non mi lascerebbero mai
> qui. Segua il mio discorso..” portò lo sguardo verso la pesante porta
> “Ipotizzando di riuscire ad aprire quella porta, quanto tempo ritiene che
> avremo per lasciare questa installazione? Le risponderò io.. molto poco,
> mai abbastanza per poter avvertire la Novalis di quanto abbiamo scoperto”
> si fermò per un attimo come a voler lasciare il tempo a Lan di assimilare
> le informazioni “Se davvero decidessimo di metterci alla ricerca dei nostri
> colleghi, li metteremmo ancora più in pericolo e non faremmo mai in tempo a
> raggiungere la nostra navetta.. se invece lasciassimo il planetoide con
> rapidità forse noi non sopravviveremo molto ma avremmo il tempo di lanciare
> un sos che farebbe accorrere qui la Novalis. Ci rifletta, tenente..”
>
> “Capisco signore, ma non mi piace affatto” la voce di Lan era contrariata
> ma sembrava aver deciso di concedere al Comandante il beneficio del dubbio
>
> “Non sempre le scelte che prendiamo possono piacerci, a volte
> semplicemente sono necessarie” Romanov fece un sospiro “Lei è riuscito a
> memorizzare la strada fra questa cella e la navetta?”
>
> Oxila annuì “Sì, come pilota tendo ad avere un’ottima memoria per i
> percorsi”
>
> Romanov annuì appena “Lo immaginavo, ora basterebbe capire come forzare la
> porta.. certo, essere soltanto in due non ci aiuta.. fossimo un po’ più di
> persone sarebbe tutto un’altro discorso”
>
> Lan stava per rispondere, quando la porta venne spalancata di scatto ed i
> due ufficiali poterono vedere con enorme stupore il povero Sev che veniva
> gettato ai loro piedi da due energumeni, che riservarono la stessa premura
> anche agli altri membri della squadra di salvataggio ancora in vita.
>
> Lan sgranò gli occhi “E lei che accidenti ci fa qui?”
>
> Sev alzò il capo facendo un sorriso “Non si capisce?” ammiccò con aria di
> sfida “Siamo qui per salvarvi, no?”
>
> La porta si richiuse di scatto mentre Romanov rimaneva concentrato a
> fissare la porta “Interessante..” quindi osservò Sev “Bene, con l’aiuto suo
> e della sua squadra sono certo che le nostre possibilità siano appena
> aumentate.. oltretutto ora ho potuto osservare attentamente la chiusura di
> questa porta.. possiamo aprirla”
>
> Sev cercò di mettersi seduto facendo una smorfia di dolore, tanto da
> preoccupare un po’ Oxila “Tenente, si sente bene?”
>
> Sev annuì “Credo di avere un paio di costole incrinate, ma non temete..
> sarò pienamente efficiente lo stesso” quindi si voltò verso Romanov “E come
> pensa di farlo?”
>
> Romanov osservò sorridendo le tute che indossavano Sev e gli altri “Una
> mezza idea ce l’ho..”
>
>
>
> Luogo imprecisato della Nube di Zaffiro- Area ricca di asteroidi
>
> SS Burcad - Plancia
>
> D.T 26/03/2396 - contemporaneamente
>
> Vagus si stiracchiò per l’ennesima volta, muovendosi nervosamente sulla
> poltroncina del timone. Era passata oramai un’ora dall’ultima volta che
> aveva udito Yelen e, per quanto cercasse di ripetersi che certi incontri
> possono anche durare svariate ora, continuava ad avere quella sgradita
> sensazione di avere già un cappio attorno al collo. Nel retro della
> navetta, ben legati, vi erano quei tre romulani che erano riusciti a
> catturare e che, ne era convinto, certamente stavano ancora dormendo grazie
> a quella dose elevata di narcotici che gli avevano iniettato.
>
> Riprese a tamburellare con le dita decisamente nervoso, portando
> all’esasperazione il suo collega di viaggio “Vagus, sono ad un passo dallo
> spararti.. io ti ho avvertito!”
>
> “Non capisco come tu faccia a restare così tranquillo, vorrei proprio
> sapere dove diavolo è finito Yelen! A quest’ora avremmo già dovuto
> consegnare quei tizi e andarcene.. ed invece siamo ancora qui!” Vagus si
> voltò verso il collega “Tyver, non posso credere che realmente tu non abbia
> preso in considerazione il rischio che qualcosa sia andato storto”
>
> Tyver sospirò “I piani li sai, dobbiamo dare a Yelen tre ore di tempo in
> tutto.. poi dietrofront e lo lasciamo al suo destino, siamo stati pagati
> per restare al sicuro per tre ore e poi andarcene. Si tratta di un lavoro
> estremamente semplice, non capisco perchè tu debba farti prendere così
> dall’ansia”
>
> Vagus sembrò offendersi alle parole di Tyver “Certo, ma Yelen ci aveva
> garantito che quasi certamente il tutto si sarebbe concluso in mezz’ora, e
> che l’unico motivo per cui aveva fissato un tempo massimo di tre ore era
> per avere la certezza che avesse un ottimo margine di sicurezza! Siamo già
> ad un’ora!”
>
> “E questo ci porta a concludere che Yelen ed il concetto di tempo non
> vanno d’accordo” la voce di Tyver sembrava stanca, come fosse stanco di
> ripetere sempre le stesse cose “Pensaci, ma se lui stesso ha fissato un
> termine massimo di tre ore evidentemente sapeva che c’era il rischio di
> metterci un po’ più di quanto avesse inizialmente ipotizzato! io me lo
> immagino, starà leccando il fondoschiena al capo dell’installazione.. e tu
> sai quanto parli quando ritiene di doversi comprare qualcuno!”
>
> Vagus annuì, anche se poco convinto, per poi fare un mezzo saltino sul
> posto sentendo il bip provenire dalla consolle “Maledizione..” osservò con
> attenzione la spia per poi tirare un sospiro di sollievo “No, tutto a
> posto.. chiamata in entrata, magari è Yelen”
>
> “Magari è quell’altro ansiolitico di Nordal sulla Tuugag…” osserva lo
> schermo vedendo poi apparire il volto del collega che occupava la
> postazione del timone sull’altra navetta noleggiata da Yelen “Come volevasi
> dimostrare..”
>
> =^= E’ passata un’ora, siamo al doppio del tempo che secondo Yelen sarebbe
> dovuto essere necessario per accordarsi e darci il via libero! Capite
> quello che sto dicendo? Siamo al doppio del tempo ed ho la sgradevole
> sensazione che ci sia qualcosa sotto!! =^=
>
> Vagus sospirò “Lo so, anche io sono preoccupato ma…” portò lo sguardo su
> Tyver
>
> “Rilassati..” Tyver intervenne con il suo fare svogliato e spocchioso
> “Così ti farai venire un infarto.. non che la cosa mi interessi, ma
> preferirei che tirassi le cuoia solo dopo aver finito il lavoro”
>
> =^= Sei un vero bastardo Tyler, se solo ti metto le mani addosso ti
> strappo quel sorrisetto da gradasso! =^=
>
> “Si.. si.. si.. me lo ha già detto, il punto è che prima dovresti
> prendermi” Tyler ridacchiò divertito “E non sei nella condizione di essere
> una minaccia per uno come me” non attese altre risposte e chiuse la
> conversazione
>
> Vagus osservò lo schermo tornare improvvisamente nero e poi sbuffò con
> decisione, portando lo sguardo su Tyver “Tu lo sai che prima o poi quello
> di spara?”
>
> “Non necessariamente” Tyver si stiracchiò continuando ad osservare
> svogliatamente la consolle “Potrei sempre decidere di sparargli io”
>
> Vagus stava per rispondergli quando ebbe la sgradevole sensazione che
> qualcosa gli sfiorasse da dietro la spalla, si voltò di scatto è spalancò
> gli occhi trovandosi di fronte Nimosit, decisamente sveglio e
> sufficientemente furente, sul viso il classico sorrisetto di chi sa che fra
> poco menerà le mani. Vagus tentò di emettere fiato ma il diretto che prese
> in pieno setto nasale lo fece accasciare dapprima sulla consolle e poi a
> terra.
>
> Tyver, sentendo il rumore, tentò di estrarre il phaser per uccidere
> Nimosit, ma fu raggiunto da un paio di montanti di Ayace che lo fecero
> sbattere violentemente contro la paratia ed infine a terra, anche lui privo
> di sensi.
>
> “Molto bene signori, la navetta è nostra.. ma direi che sia il caso di
> legare i nostri due amici” la voce di Nimosit denotava come il primo
> ufficiale fosse ancora eccitato dalla loro azione ben riuscita, mentre
> Ayace stava già provvedendo a legare e i due e trascinarli senza alcun
> indugio fuori dalla plancia.
>
> “Dobbiamo decisamente ringraziare il fatto che quei due i nodi proprio non
> li sapessero fare..” intervenne Dwalla osservandosi attorno “Certo, questa
> non puzza come la Kolga ma.. adesso cosa dovremmo fare?”
>
> Nimosit si sedette ai comandi facendo un colpetto di tosse “Direi che
> dovremmo.. rendere inoffensiva l’altra navetta, tornare al planetoide..
> recuperare Sev ed il resto dell’equipaggio, arrestare i cattivi e tornare a
> casa..” rispose ironicamente Nimosit “Ho scordato qualcosa?”
>
> Dwalla sorrise “Ah.. credo nulla.. ma di grazia, come pensa di fare tutto
> questo?”
>
> Nimosit stava per risponderle quando un bip alla consolle tattica mise sul
> chi vive Ayace, appena tornato in plancia “Signore.. ci sono delle
> navette.. puntano direttamente contro di noi!” piccola pausa “Hanno alzato
> gli scudi e dato energia alle armi, si preparano ad attaccare!”
>
> “Eh.. ci mancavano solo loro!” la voce di Nimosit tornò seria e
> concentrata “Ayace, alzi gli scudi! Massima energia alle armi! Non intendo
> lasciarci l
> ...
>
> [Messaggio troncato]
> _______________________________________________
> Stml2 mailing list
> Stml2 a gioco.net
> http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml2
>
>
--
Ciao, Ric
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Primo Ufficiale (FO)
Sez. Comando e Navigazione
USS Novalis NCC 1772
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