[Stml2] [16.08] Trappole a catena...
Coral Nimosit
coral.nimosit a gmail.com
Gio 31 Ago 2017 12:13:55 CEST
Scusate gente, ma soprattutto scusa Ilenia, mi sono accorto solo adesso di
non aver letto tutto il tuo brano di missione!!! La mail era troncata e mi
ero perso la parte finale del recupero della squadra da parte della Novalis
(tanto che pensavo di scriverla io...). Non avevo fatto caso al fatto che
dovevo cliccare per far comparire tutto il testo della mail. Ora penso di
averlo letto tutto....^_*. IL giudizio non cambia, ottimo brano. Cambia
quello che scriverò nel seguito. ciao
<https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=webmail>
Mail
priva di virus. www.avast.com
<https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=webmail>
<#DAB4FAD8-2DD7-40BB-A1B8-4E2AA1F9FDF2>
Il giorno 18 agosto 2017 00:29, Ilenia De Battisti <fulmine791 a gmail.com>
ha scritto:
> Salve,
> non so esattamente come ma ho concluso il brano in anticipo.
> Dato che domattina parto per le vacanze e che da quel momento farò
> difficoltà a connettermi, preferisco inviarvelo subito il brano.
> Per le correzioni, se sono semplici e correggibili anche da voi fate pure,
> se servono correzioni mie (devo rimettere le mani sul pezzo) mi spiace ma
> potrò farlo solo dopo il 26.
>
> Buona lettura
>
>
> _______________________________________________________
>
>
> *****************************************
>
> Brano: 16.08
>
> Titolo: Trappole a catena...
>
> Autore: Ten. Cmd. Kuz (Ilenia)
>
> *****************************************
>
>
>
> -Flashback-
>
> (Planetoide) Luogo imprecisato - Installazione di estrazione sul
> planetoide
>
> Area della sicurezza - Stanza Monitoraggio Moduli Ausiliari
>
> D.T 26/03/2396 Ore 11:07 - D.S. 73233.51
>
> Marguè sbadigliò nuovamente, incapace di togliersi di dosso quel
> fastidioso torpore che gli impediva di pensare. Pochi giorni prima aveva
> letteralmente messo in mutande il proprio capo ad una partita di poker,
> nulla di irregolare: aveva vinto quel pollo nel metodo classico, vale a
> dire con un bel bluff, ma in fin dei conti cosa ci aveva guadagnato? Certo,
> quei duemila crediti erano stati un ghiotto bottino, ma tempo due giorni ed
> era stato dirottato a svolgere il lavoro più inutile e noioso di tutta
> l’installazione. Era ancora assorto nei suoi pensieri quando un piccolo bip
> attirò la sua attenzione, una spia si accese per alcuni secondi, poi tornò
> a spegnersi misteriosamente.
>
> Marguè rimase alcuni istanti ad osservare in silenzio la propria vetusta
> consolle: quella spia dovrebbe indicare l’accesso non consentito alla
> struttura che loro avevano demandato al ruolo di modulo ausiliario per il
> teletrasporto, e quell’allarme sonoro avrebbe dovuto proseguire a suonare
> sino a che lui stesso non lo avesse fermato, eppure sia la spia sia
> l’allarme erano durati relativamente pochi attimi. Marguè non aveva mai
> creduto nelle coincidenze, quindi tentò di attivare nuovamente l’allarme
> tramite la consolle ma non accadde nulla: la spia rimase spenta e l’allarme
> muto.
>
> “Primo strike..”
>
> Marguè, di fronte a quella coincidenza, si attivò prontamente per attivare
> il sistema di telecamere del modulo di teletrasporto ausiliario ma anche
> questo risultò offline: per quanto passasse da una telecamera all’altra,
> tutto ciò che sullo schermo appariva era una serie di schermate nere, segno
> che il sistema era stato manomesso o quanto meno non era più funzionante.
>
> “Secondo strike..” sbuffò leggermente “Sempre che quei sistemi non siano
> più funzionanti da chissà quanto tempo”
>
> Marguè riprese a digitare alla consolle per poi controllare, tramite una
> rapida diagnostica, quando i sistemi avevano smesso di funzionare e
> finalmente sorrise soddisfatto “Ambo i sistemi hanno smesso di operare
> pochi minuti fa, vale a dire quando dalla consolle era partito quel rapido
> segnale audio.. quindi non me lo sono inventato” diede una leggera
> pacchetta al bordo della consolle “Strike tre.. ed ora vediamo se riesco ad
> aggirare il problema”
>
> Gli ci volle qualche istante, ma dopo un paio di controlli sulle
> credenziali riuscì ad attivare il sistema di telecamere del modulo
> ausiliario. Finalmente di fronte a lui si attivarono vari schermi, uno dei
> quali mostrava degli umanoidi che percorrevano uno dei corridoi del modulo
> “Tombola!” sfiorò il comando dell’interfono e chiamò il suo capo “Signore,
> abbiamo visite nel modulo di teletrasporto ausiliario”
>
> =^= Arrivo =^=
>
> Marguè continuò ad osservare lo schermo sino all’arrivo del suo capo;
> Kirin aveva il volto un po’ arrossato, non disse nulla ma Marguè non ci
> mise molto a capire che il suo capo appena giunto nel proprio alloggio si
> era buttato nel bere birra come se non esistesse un domani. Sapeva che il
> caro Kirin si era quasi eccitato quando era riuscito a metter la mano su
> quella navetta carica di ufficiali della Flotta Stellare, tra cui vi era
> pure un medico e una scienziata, ma il rischio che ne arrivassero altri lo
> preoccupava un po’.
>
> “Mhh.. solo sei persone? Mi aspettavo qualcosa di meglio dalla flotta! Che
> delusione..” Kirin fece il suo commento con tono sarcastico ma Marguè vide
> nei suoi occhi la preoccupazione
>
> “Cosa dobbiamo fare, avvertiamo il comandante Folie?”
>
> “Un momento, prima dobbiamo renderli inoffensivi..” Kirin focalizzò il
> proprio sguardo sullo schermo, osservando con attenzione Sev e la squadra
> mentre si fermavano, facendo gruppetto “Staranno cercando i loro
> amichetti.. quei federali che abbiamo catturato per ultimi”
>
> “Molto probabile.. il medico e la scienziata si trovano in aree
> completamente schermate, e se non erro anche gli altri lo sono. La loro
> ricerca sarà infruttuosa”
>
> “Al contrario.. loro troveranno il segnale vitale trill” Folie accedette
> proprio in quel momento nella stanza osservando lo schermo “Il primo del
> gruppo lo conosco, è il tenente Nathel Sev.. avranno anche tentato di
> camuffare il suo aspetto rendendolo un orecchie a punta romulano, ma è
> senz’altro lui... c’era da immaginarselo che non se ne sarebbero andati, e
> questo ci porta ad una sola conclusione.. dobbiamo andarcene, è il momento
> di mollare tutto, ma prima liberiamoci di loro”
>
> “Facendogli trovare il nostro laboratorio con la loro scienziata? Sei
> forse impazzito?”
>
> “Non ho mai detto di volergli far trovare il Comandante Kuz, ma
> semplicemente indirizzarli verso l’unico segnale vitale trill che
> troveranno tramite le loro rilevazioni.. ovviamente lo circonderò con altri
> 14 segnali in modo da non insospettirli” Folie si allungò verso Marguè
> iniziando ad armeggiare con la console “Basta che ne creiamo una serie di
> segnali simulati che possa attirarli in trappola”
>
> Marguè spalancò gli occhi stupito “La mia consolle riesce a fare tanto?”
>
> “Se non l’avessi sempre utilizzata come poggia gomiti lo sapresti anche
> tu..” la risposta del Comandante Folie fu secca mentre ancora armeggiava
> tra i comandi “Bene, guardate.. ora quell’uomo segnalerà al tenente che ha
> trovato il segnale trill..” attivò con calma l’audio delle telecamere
> restando in attesa.
>
> Attraverso gli altoparlanti della stanzetta si iniziarono a propagare le
> voci della squadra, ed infine la voce di Sev che, rompendo gli indugi,
> diede gli ordini di ingaggio =^=Usiamo il teletrasporto ma andiamo in un
> posto più riparato. Pensaci tu...=^= dallo schermo si vide che Sev indicò
> un altro membro della squadra prima di proseguire =^=Poi diretti verso
> queste coordinate… Dai sensori sembra ci siano 12-15 persone al massimo,
> oltre ai nostri compagni. Phaser su massimo stordimento=^=
>
> Kirin fece un sorriso compiaciuto osservando gli altri “Troppo facile ci
> sono cascati in pieno”
>
> “Non cantar vittoria, sono soggetti pericolosi” Folie face un paio di
> passo indietro “Basta perder tempo.. andiamo a preparargli il benvenuto”
>
>
>
> (Planetoide) Luogo imprecisato - Installazione di estrazione sul
> planetoide
>
> Area della sicurezza - Stiva ausiliaria “L - 3.4”
>
> D.T 26/03/2396 Ore 11:13 - D.S.
>
> L’organizzazione del piano aveva richiesto qualche minuto, ma nonostante
> tutto la squadra capitanata da Sev si muoveva con estrema rapidità:
> sapevano che sarebbero potuti essere rilevati in ogni momento, ma volevano
> salvare i loro amici anche a rischio di rimetterci la vita. Avevano optato
> per teletrasportarsi in quella stanza perchè attigua a quella in cui doveva
> trovarsi Denay, avevano camuffato i propri segni vitali con l’ausilio dei
> tricorder e avevano disattivato le telecamere della stanza per non essere
> visti.
>
> Sev con un collega controllò rapidamente il corridoio per verificare che
> fosse libero, poi con un semplice gesto della mano ordinò al gruppo di
> muoversi, compatto e sicuro sino all’entrata della stanza attigua. Giunti
> alla porta, sfondò la porta con un poderoso calcio facendo una capriola
> all’interno della stessa, seguito dal resto della squadra.
>
> “Fermi tutti.. non costringetemi ad usar….” la voce si abbassò di colpo
> mentre Sev si osservava attorno “..le armi” di fronte a lui l’area appariva
> completamente deserta, non c’era null’altro che fredde pareti di metallo
> prive di finestre
>
> “Devono essersi spostati..” la voce di uno della squadra fece leggermente
> girare Sev
>
> “O potrebbe esser stata una trappola, tutti fuori di qui!” l’ordine di Sev
> fece scattare tutti verso l’uscita, ma prima che facessero due passi un
> flash ed un’esplosione fece crollare tutti a terra, stordendoli.
>
> Ci volle del tempo prima che Sev riuscisse a riprendersi, quanto non era
> in grado di capirlo, ma era stato un tempo sufficiente perchè lui e tutta
> la sua squadra venisse legata e resa inoffensiva; alzò il capo osservando
> le guardie dell’installazione che li tenevano sotto mira.
>
> “Lo sapete che non ne uscirete mai puliti da tutto questo?” Sev osservò
> con sguardo di sfida le guardie “Vi prenderanno e le pagherete tutte,
> compreso il rapimento di ufficiali della Flotta Stellare”
>
> “Un reato più o un reato meno non credo sia così importante a questo
> punto..” Folie si fece avanti portandosi di fronte a Sev “Ad ogni modo
> dubito che tu ei tuoi uomini sarete ancora vivi per vedere come andrà a
> finire”
>
> Sev fissò con disprezzo Folie “Mi fai pena..”
>
> Folie per tutta risposta sferrò un calcio al torace di Sev “Zitto,
> schifoso bajoriano.. i cardassiani avrebbero dovuto sterminarvi tutti
> quando ne hanno avuto la possibilità piuttosto che utilizzarvi come schiavi”
>
> Sev si piegò in due tossicchiando ma incassò al meglio il colpo, riuscendo
> a trattenere il gemito di dolore per non dare alcuna soddisfazione a Folie
> “Noi bajoriani non ci pieghiamo facilmente, se ne renderà conto anche lei”
>
> Uno della squadra non resse alla visione del proprio capo preso a calci e
> scattò in avanti, riuscendo ad investire Folie e colpirlo di spallata; Sev
> se ne accorse troppo tardi, cercò di richiamarlo per farlo arretrare ma non
> fece in tempo e non potè far altro che osservare le guardie ucciderlo a
> colpi di phaser.
>
> Folie si rialzò da terra pulendosi l’uniforme “Un altro gesto come questo
> e mi premurerò che veniate uccisi tutti... e lo stesso trattamento verrà
> riservato anche i vostri amichetti in mano nostra..” si allontanò verso
> l’entrata ma prima di uscire si voltò ad osservarli “Ah.. dimenticavo..
> benvenuti fra noi” detto questo uscì.
>
>
>
> SS Kolga - Plancia
>
> D.T 26/03/2396 Ore 11:24 - D.S.
>
> Nimosit verificò nuovamente le coordinate sulla propria consolle facendo
> una piccola smorfia di disapprovazione, poi iniziò lentamente a fare dei
> giri concentrici per poter valutare l’area dello sbarco. Dwalla si accorse
> quasi subito di quello stato di dubbio in cui era piombato il primo
> ufficiale e si voltò ad osservarlo con attenzione, quasi in attesa che si
> decidesse a parlare.
>
> “Mi sento osservato..” la voce di Nimosit fece sorridere Dwalla
>
> “Questo è il quarto giro che fai sorvolando la zona che ci ha indicato
> Yelen Tzo, pensi che facendone un quinto apparirà per magia qualcosa di
> nuovo?”
>
> “Beh, il tentativo male non farebbe” Nimosit fece un mezzo sorriso prima
> di scuotere il capo “No, solo che qualcosa mi dice che le cose non
> dovrebbero andare così..”
>
> “Che cosa vedi che ti preoccupa?” Dwalla portò a sua volta lo sguardo alla
> consolle “Io non vedo assolutamente nulla”
>
> “Appunto..” rispose rapidamente Nimosit fermando la navetta in posizione
> geostazionaria con il planetoride “Non c’è proprio niente laggiù.. non c’è
> un'installazione dove poter fare il nostro incontro, si tratta
> semplicemente di una zona piuttosto spoglia del terreno”
>
> Dwalla sospirò riflessiva “Forse non avremo accesso a nessuna
> installazione sino a che non avremo parlato con Yelen Tzo..” scosse il capo
> “Non so esattamente perchè abbia scelto questa zona ma qualsiasi motivo lo
> abbia portato qui lo scopriremo probabilmente quando gli parleremo..”
>
> Il bip della consolle fece voltare Nimosit “Comunicazione in entrata come
> solo audio, immagino sia lui” digitò alla consolle per poi attivare gli
> altoparlanti
>
> =^= Finalmente, pensavo aveste cambiato idea =^=
>
> “Non abbiamo cambiato idea” la voce di Nimosit era calma e sicura, ma
> Dwalla si accorse subito che era preoccupato “Allora, perchè hai voluto
> incontrarci proprio qui?”
>
> =^= Un posto vale l’altro dentro questa nebulosa.. l’unica cosa che conta
> è che presto potrò finalmente mettere anche io le mani su questo commercio
> di siluri..=^=
>
> Nimosit e Dwalla si guardarono in faccia “Entrare nell’affare?” si
> guardarono perplessi “Pensavamo di essere noi ad entrare nell’affare e..”
> Nimosit fece una smorfia mentre osservò due navette che a grande velocità
> si portavano contro di loro facendo fuori e mettendo ko i sistemi propulsivi
>
> “E quelli da dove sono apparsi?” chiese Dwalla sorpresa
>
> “Si erano nascosti sfruttando la polarizzazione di quei maledettissimi
> asteroidi, e questa nebulosa gli ha dato una mano!”
>
> =^= Ora, signori.. io posso consegnarvi al capo dell’installazione o
> distruggervi e riferire la vostra prematura quanto inevitabile morte. Siete
> senza propulsione.. ovviamente potreste tentare di alzare gli scudi ed
> utilizzare le vostre armi ma.. non funzioneranno. Non ve ne siete accorti
> ma mentre parlavate con me ho fatto fare qualche piccola modifica al vostro
> rottame. Vi do due minuti.. o vi arrendete o verrete distrutti.. a voi la
> scelta =^=
>
> La comunicazione si chiuse e Nimosit sferrò un colpo alla consolle
> “Avevamo così tanta fretta che non abbiamo verificato se qualcuno avesse
> messo mano alla nostra navetta”
>
> Dwalla sospirò “Non poteva immaginarlo, a conti fatti tuttavia ora ci
> troviamo a fare una scelta.. la resa o la distruzione”
>
> Nimosit abbassò il capo “Oppure la terza…”
>
> Dwalla lo osservò curiosa “La terza opzione? Quale sarebbe la terza
> opzione?”
>
> Nimosit fece un sorriso di sfida “Fingere la resa e prenderci una delle
> loro navette!”
>
> Dwalla spalancò gli occhi “E come pensa di farlo?”
>
> “Ancora non lo so..” Nimosit osservò Dwalla “.. ma vale la pena tentare.
> Vada a svegliare Ayace, non abbiamo molto tempo”
>
> Dwalla si alzò annuendo ed uscì dalla plancia, lasciando Nimosit ad
> osservare attraverso i finestroni lo spettacolo affascinante e al tempo
> stesso inquietante di quella nebulosa.
>
>
>
> (Planetoide) Luogo imprecisato - Installazione di estrazione sul
> planetoide
>
> Area principale - Ufficio del Capo dell’installazione di estrazione
>
> D.T 26/03/2396 Ore 11:57 - D.S.
>
> Yelen Tzo fece la sua entrata con la stessa espressione in volto del
> grande conquistatore alla fine di una fruttuosa battaglia. Pochi giorni
> prima non si sarebbe mai spinto sino a lì, i rischi erano decisamente
> troppo alti, ma poi tutto era cambiato. Quando per la prima volta quegli
> strani romulani si erano mostrati interessati solamente ai siluri al
> tricobalto era rimasto perplesso: tutti i trafficanti vogliono sempre il
> gingillo più potente, ma nessuno di essi non avrebbe ripiegato anche su
> armamenti meno potenti pur di rientrare dei costi del viaggio intrapreso.
> La curiosità lo aveva portato a contattare per vie traverse proprio il capo
> dell’installazione sul pianeta e ricevere la migliore delle offerte che si
> potesse aspettare: “Consegnameli e vedrò di ricompensarti come meriti”,
> queste erano state le esatte parole che gli erano state dette e che lo
> avevano spinto a recarsi lì.
>
> Ovviamente non era un ingenuo, sapeva che stava trattando con soggetti che
> avrebbero potuto assassinare anche la loro madre se ciò gli avesse portato
> qualche tornaconto, quindi aveva fatto nascondere le sue due navette con i
> tre romulani nascosti a bordo: a dir la verità era rimasto perplesso,
> ricordava che i romulani fossero quattro.. ma l’ultimo, per quanto lo
> avesse cercato e per quanto avesse interrogato a suon di pugni il loro
> capo, sembrava essere sparito nel nulla.
>
> Dal canto suo, Kirin fissava con malcelato disgusto Yelen, soffermandosi
> ad osservarne l’atteggiamento pomposo e gli abiti fin troppo eccentrici che
> indossava. Era stato il Comandante Folie a volere che gli permettesse di
> giungere sino al proprio ufficio, se fosse stato per lui avrebbe preferito
> fare esplodere direttamente le navette con lui dentro, se non altro si
> sarebbe potuto evitare quell’inutile conversazione.
>
> “Buonasera, carissimo Kirin..” Yelen fece qualche passo ancora
> nell’ufficio per dirigersi verso la scrivania “..devo dire che non mi sarei
> mai aspettato di trovare in un’installazione come questa un ufficio così
> ben arredato.. si vede che ha un gusto veramente innato.. ha saputo unire
> così alla perfezione la semplicità e la praticità da fare di questa stanza
> una vera opera d’arte.. un gioiello, direi..”
>
> Kirin si guardò per un attimo attorno, osservando con un cipiglio un po’
> perplesso l’aspetto decisamente spartano del proprio ufficio, quasi
> completamente spoglio se non si considerassero quelle orribili ragnatele
> che pendevano negli angoli della stanza “Si.. un gioiello..” sospirò per
> qualche attimo, aveva sempre detestato chi cercava di imbonirselo con falsi
> complimenti e Yelen non stava facendo eccezione “Si accomodi, parliamo..”
>
> Yelen si accomodò buttandosi flaccidamente sulla poltrona davanti a Kirin,
> suscitando nell’interlocutore un forte desiderio di strangolarlo “Mi lasci
> dire che sarà un piacere entrare in affari con qualcuno che è stato in
> grado di creare un impero così articolato.. un vero e proprio capolavoro di
> efficienza.. un giro di affari che chiunque vorrebbe ma che solo menti
> eccelse come la sua sarebbero in grado di gestire” Yelen fece una piccola
> pausa per poi proseguire “La sua maestria nell’amministrare con il pugno di
> ferro tutti quegli inutili lavoratori è secondo solo alla sua capacità di
> mantenere tutto questo celato agli occhi di quegli stolti della Flotta
> Stellare.. se lo lasci dire, lei è il maestro del sotterfugio”
> “Già.. celato alla Flotta” visti tutti i federali che gli erano piombati
> addosso negli ultimi giorni, non potè far altro che osservare decisamente
> spazientito il tellarite che aveva davanti a sè, soppesando se potesse
> ancora essergli utile o se potesse esser liquidato in qualche modo. Poi
> sospirò ricordando la promessa fatta a Folie e riprese a parlare “Chi sono
> i prigionieri?”
>
> “Quelli sono dei contrabbandieri della peggior specie, sono venuti fin da
> me senza alcun invito da parte mia e si sono atteggiati dei grandi
> compratori.. ma io l’ho sentito subito che cercavano soltanto rogne,
> altrimenti come gli sarebbe mai venuto in mente di chiedermi se avessi
> potuto vendergli dei siluri al tricobalto?” Yelen scosse il capo con
> un’espressione drammatica degna solo dei più scadenti teatrini di Orione
> “Ah.. ma io l’ho capito subito che cercavano rogne, volevano solo i siluri
> al tricobalto.. non gli interessava null’altro che quello, ed erano pronti
> ad andarsene a bocca asciutta. Se lo immagina? Non comprare nulla, manco
> hanno tentato di rifarsi dei costi del viaggio.. erano sicuramente pronti a
> venire qui per cercare di entrare nel commercio del trilitrio.. che feccia
> che si nasconde in questo quadrante!”
>
> “Siamo abituati a difenderci da certi individui anche senza che qualcuno
> interferisca” la voce di Kirin risuonò dura e decisa
>
> Yelen alzò un po’ le man di fronte a sé, quasi a difesa “Non mi
> permetterei mai neppure di pensare qualcosa di diverso.. ma quella feccia,
> insultano il mio lavoro. Cosa vuoi farci, sono in pochi quelli che seguono
> ancora la vecchia scuola nel traffico di armi.. questi sbarbatelli di primo
> pelo pensano di potersi prendere ciò che non gli spetta, ed è ovvio che si
> debba intervenire per frenare la loro faccia tosta.. oltretutto il loro
> starnazzare finisce inevitabilmente per attirare gente ben poco gradita..”
> Yelen fece una piccola pausa “Certamente lei e i suoi uomini avreste potuto
> fermarli in poco tempo, del resto un uomo acuto e brillante come lei
> difficilmente si potrebbe mai far prendere in giro da quei tizi.. ma
> diciamo che ho accelerato le cose, in modo che tutto andasse sotto silenzio
> e la Flotta non odorasse puzza di bruciato”
>
> Kirin sospirò, le notizie che stava ottenendo gli interessavano poco o
> nulla, ma proseguì nonostante tutto “Ed immagino che ci consegnerà quei
> quattro individui, come era nei patti…” fece una pausa “Avete fatto loro
> delle foto?”
>
> “Ehm…” Yelen fece una piccola pausa “Solamente tre.. sulla navetta ve ne
> erano solo tre, il quarto credo abbia preso paura e non si sia fidato a
> venire sino a qui.. il che denota che il più intelligente del gruppo fosse
> lui” Yelen prese il proprio padd inviando al terminale di Kirin le foto di
> Nimosit, Dwalla e Ayace camuffati da romulani “Certamente.. come mi avete
> richiesto” fece una piccola pausa “Anche se, come le avevo già detto,
> dubito che lei li abbia già incontrati.. stavano tentando di farsi un nome,
> ma sono solo dei dilettanti senza arte ne parte. Probabilmente, se non
> avessero voluto alzare la cresta, avrebbero passato la loro vita a
> rischiare la cattura per trasportare qualche cassa di fucili phaser da
> contrabbando. Quello che gli manca è proprio la capacità di entrare in un
> giro di un certo livello, non hanno le sue doti ne la sua grande
> perspicacia.. per questo è stato abbastanza semplice catturarli”
>
> Kirin inviò le immagini direttamente a Folie, per poi tornare a fissare
> Yelen “Dove sono?”
>
> “Su una delle mie navette.. i miei gioiellini sono un qualcosa di
> spettacolare, ottimo scafo, ottime armi e ottimi scudi. Sono da qualche
> parte qui nella nebulosa, in attesa di poter consegnarvi i prigionieri..
> ovviamente ci sarebbe quella questione da saldare.. sa, nessuno fa qualcosa
> per nulla”
>
> Kirin osservò per qualche attimo Yelen per poi annuire “Ed esattamente
> cosa vorresti in cambio di tutto questo suo lavoro?”
>
> “Mi faccia essere parte dell’affare.. con le mie conoscenze potrete
> smerciare le vostre armi in tutti e quattro i quadranti con una
> leggerissima spesa per il mio onorario. Pensate, con il mio intervento
> potreste evitare di dover aver a che fare con i clienti e demandare a me il
> compito di farvi diventare tutti spudoratamente ricchi”
>
> Kirin lo osservò per poi scuotere il capo “Ho una proposta..” si alzò
> dalla sedia per poi aggirare la scrivania e raggiungere il ripiano in cui
> vi erano un paio di bicchieri ed una bottiglia con una non precisata
> bevanda fortemente alcolica “Una proposta che definirei definitiva” portò
> la bottiglia con i bicchieri direttamente sulla scrivania fermandosi
> accanto a Yelen
>
> Yelen, vedendo il liquore sulla tavola sorrise soddisfatto, convinto di
> averlo convinto “Mi piacciono le proposte.. mi dica tutto”
>
> Kirin si sporse un po’ verso Yelen portandosi un po’ dietro alle spalle
> del tellarite, quindi gli sussurrò con voce fredda e tagliente “La mia
> proposta è che tu adesso muori..”
>
> Yelen tentò di scattare in piedi ma il movimento di Kirin fu decisamente
> più rapido, in pochi istanti prese in mano il proprio pugnale tagliando la
> gola al tellarita. Kirin osservò il corpo oramai completamente riverso
> sulla scrivania di Yelen iniziando a pulire il proprio coltello “Questa è
> la giusta morte per un maiale del tuo calibro” poi con un calcio fece
> cadere il corpo a terra “Guardia, fa venire qualcuno a pulire tutto questo
> sangue..” tornò al terminale attivando l’interfono
>
> “Comandante Folie, ora che ha quelle dannate foto mi spiega perchè ho
> dovuto sopportare questo insulso maiale?”
>
> =^= Kirin, quelli che ha catturato Yelen sono altri ufficiali della
> Novalis.. uno non lo conosco ma gli altri due per me sono il Comandante
> Nimosit e il Comandante Dwalla. Sa cosa significa? =^=
>
> “Che è tempo di andare.. caricheremo per quanto possibile le nostre due
> navi dotate di occultamento romulano e faremo esplodere il planetoide come
> da accordi”
>
> =^= Molto bene.. io provvederò ad informare il Capitano Utoya in modo che
> anche loro lascino la base. Ci incontreremo con loro al punto di
> rendez-vous concordato secondo i piani, e lì decideremo in che area
> spostarci =^=
>
> “Molto bene.. do avvio alla procedura di sgombero”
>
>
>
> (Planetoide) Luogo imprecisato - Installazione di estrazione sul planetoide
> Area principale - Infermeria primaria per il personale dell’installazione
>
> D.T 26/03/2396 Ore 11:59 - D.S.
>
> Di Maria era stato diviso dal resto del suo gruppo varie ore prima ed era
> stato spedito senza grandi cerimonie all’interno di una infermeria
> piuttosto ampia e decisamente pulita, assieme ad un gruppo di mediconzoli
> talmente inesperti da risultare paragonabili giusto giusto a dei cadetti al
> primo anno di accademia. In quelle ore aveva provveduto a sistemare
> fratture, curare delle ustioni di primo e secondo grado, occuparsi di
> escoriazioni di diverso genere senza mai emettere suono, ma nel momento in
> cui finalmente si ritrovò libero dal dover seguire qualche paziente, ne
> approfittò per attaccare bottone con alcuni dei suoi improvvisati colleghi.
>
> “Mm.. quello è caffè?”
>
> I due giovani si voltarono ad osservare Di Maria annuendo, mentre il più
> estroverso fece un passo verso l’ufficiale medico capo della Novalis “Sì,
> abbiamo un buon replicatore.. certo, non è il caffè migliore della galassia
> ma ci si fa l’abitudine” fece spallucce “Del resto non credo proprio sia il
> caso di lamentarsi”
>
> “Beh, io un paio di motivi per lamentarmi li avrei.. di certo non l’ho
> deciso io di venire qui!”
>
> I due giovani scoppiarono a ridere divertiti per poi guardarsi in faccia
> “Sotar, hai sentito cosa ha appena detto? Dice che non è stato lui a voler
> venire qui!”
>
> “Già, Turin.. come se qualcuno di noi avesse avuto altra scelta!”
>
> Di Maria si fece curioso “Siete stati catturati anche voi?” fece un paio
> di passi verso i giovani osservando “Quando e come è successo?”
>
> Il primo a prender parola fu Turin, che sospirò mentre ricordava quanto
> era accaduto “Oramai non so neppure io quanto tempo fa successe.. eravamo
> un piccolo cargo civile federale, avevamo fatto alcuni investimenti
> piuttosto sbagliati e pur di fare un po’ di soldi in più avevamo deciso di
> tagliare sul percorso concordato passando attraverso la nebulosa.. io ero
> nel mio alloggio quando successe tutto, quindi non saprei neppure io cosa
> accadde esattamente” fece una pausa “So solo che mentre dormivo fui
> svegliato di botto dal suono dell’allarme rosso, mi vestii in fretta e
> furia e corsi per il corridoio in modo da giungere in infermeria ma.. il
> cargo iniziò ad essere bersagliato da dei forti colpi, forse erano bordate
> di siluri, forse erano phaser.. non saprei” fece un’ultima pausa “So solo
> che dopo qualche minuto sentimmo nell’interfono la voce del capo di questa
> installazione.. un certo Kirin, che ingiunse a tutti di arrendersi o
> saremmo morti”
>
> Di Maria annuì per poi spostare la propria attenzione sull’altro giovane
> “Anche lei era lì?”
>
> Sotar scosse il capo per poi osservare Turin “Noi ci siamo conosciuti qui,
> su questa installazione.. a dirla tutta io ero già qui da un po’ quando è
> arrivato lui, ma non saprei dire da quanto.. tutti i giorni sono uno uguale
> all’altra e ad un certo punto ho perso il conto” fece un piccolo sospiro
> “Facevo parte di una piccola spedizione scientifica.. volevamo analizzare
> la nebulosa anche se non avevamo l’autorizzazione di farlo. Per venire in
> questa maledetta nebulosa abbiamo avuto la brillante idea di programmare un
> viaggio sino ad una nebulosa a poca distanza di Vulcano e poi abbiamo
> modificato la rotta e siamo venuti qui.. chissà per quanto tempo ci hanno
> cercato nel posto sbagliato prima di rinunciare..” sospirò ancora un po’
> depresso “Siamo stati degli sciocchi e ne pago ancora le conseguenze”
>
> “Non ci pensare Sotar..” Turin mise una mano sulla spalla dell’amico
> sorridendogli in modo incoraggiante “Lo sai che non è colpa tua e starci
> male non farà del bene a nessuno..”
>
> Di Maria osservò i due pensieroso “Ma.. i vostri amici? Dove sono gli
> altri dell’equipaggio?”
>
> Turin si irrigidì alla domanda per poi rispondere “Sei stato catturato
> assieme ad altre persone?”
>
> Otello annuì prontamente “Si, dei miei amici a cui tengo molto.. voglio
> sapere cosa ne sarà di loro”
>
> Sotar inclinò un po’ il capo ascoltando Di Maria “C’erano altri medici
> oppure degli scienziati?”
>
> “Non c’erano altri medici, ma c’era una scienziata.. perchè me lo
> chiedete?”
>
> Turin osservò con espressione piena di comprensione Di Maria “Allora sappi
> che la tua amica scienziata verrà trattata bene, esattamente come sarai
> trattato bene tu se non farai stupidaggini..”
>
> “E per gli altri? Cosa ne sarà degli altri che sono stati catturati?”
>
> “Non sopravviveranno più di sei mesi” Sator intervenne con decisione “Al
> massimo un anno, ma nulla di più” fece una piccola pausa per poi riprendere
> “E’ così che funziona, i medici vengono inviati nelle infermerie.. e, dato
> che siamo necessari per curare le guardie, veniamo trattati bene. Abbiamo
> pasti decenti e delle cuccette personali dove poter dormire..”
>
> “Lo stesso vale per gli scienziati…” intervenne Turin “Tutti gli
> scienziati vengono spediti nell'area dei laboratori per portare avanti non
> so quali ricerche, ma sino a che non fanno sciocchezze vengono ben
> alimentati ed hanno diritto a delle cuccette dove dormire” fece una piccola
> pausa “Per quanto riguarda gli altri, vengono inviati nella zona estrattiva
> e costretti a lavorare con dei ritmi massacranti per estrarre quel
> maledetto Numex 25. Di solito muoiono entro i primi sei mesi, i più forti
> sono giunti all’anno.. i miei amici sono morti in molto meno”
>
> Sator osservò Turin sospirando “Forse è stato meglio così, se non altro
> hanno smesso di soffrire ed hanno trovato finalmente la pace..”
>
> “Avete mai pensato di scappare?”
>
> I due osservarono con sguardo allibito Di Maria “E rischiare di finire ai
> lavori forzati? Sei pazzo!”
>
> “Turin ha ragione, lascia perdere amico.. fatti un favore, accetta il
> fatto che dovrai restare qui a tempo indeterminato e ringrazia la tua buona
> stella del fatto che nonostante tutto sarai trattato bene”
>
> Di Maria stava già per rispondere quando uno strano cigolio si iniziò a
> sentire da tutti gli altoparlanti dell’infermeria “Che succede?”
>
> “Una comunicazione a tutta l’area principale”
>
> =^= Kirin ad equipaggio: vi informo che l’attuale situazione ci costringe
> a prendere dei provvedimenti che prima o poi sarebbero comunque divenuti
> inevitabili. Stiamo provvedendo a spostare nelle stive della Weel e della
> Gaariga tutto il materiale attualmente stoccato nelle stive,
> successivamente provvederemo all’evacuazione dell’installazione. Al termine
> della procedura il planetoide verrà distrutto. Tutto il personale medico e
> scientifico sarà graziato e verrà trasportato sulla nave come membro
> effettivo dell’equipaggio. Ogni intemperanza verrà pagata con la vita. =^=
>
> Di Maria sgranò gli occhi, incapace di assimilare rapidamente una simile
> bordata. Il medico fece qualche passo indietro al solo pensiero della fine
> che rischiavano Oxila e Romanov, quindi picchiò con forza il pugno alla
> paratia “Maledizione!”
>
>
>
> (Planetoide) Luogo imprecisato - Installazione di estrazione sul planetoide
> Area principale - Area 7G (Complesso di Laboratori)
>
> D.T 26/03/2396 - contemporaneamente
>
> Kuz aveva passato le ultime ore seguendo alcuni scienziati che le stavano
> illustrando la bellezza dell’area dei laboratori con un accenno di orgoglio
> nella voce. Dopo averla portata sino alla loro mensa e averle offerto una
> colazione accettabile, i vari scienziati si erano avvicendati a mostrarle
> ognuno la propria postazione sino a condurla, solo infine, ad una
> postazione ancora vuota.
>
> “E questa sarà la sua postazione, le piace?”
>
> Kuz si osservò attorno per qualche attimo prima di tornare ad a
> focalizzare la propria attenzione sull’ultimo giovane rimasto con lei
> “Veramente non saprei cosa dire, sono un po’ disorientata al momento.. sono
> stata portata qui e non ho ancora capito il perchè”
>
> Il giovane annuì “Posso comprenderlo, ma non si preoccupi.. hanno dato a
> tutti qualche giorno per acclimatarsi, non credo che la tratteranno
> diversamente. Si ricordi che nonostante tutto siamo i fortunati, non le
> faranno del male sino a che lavorerà per loro?”
>
> “Lavorare per loro?” l’idea non piacque affatto a Denay, ma cercò di
> nascondere la cosa per non far insospettire l’altro scienziato “E di quale
> tipo di lavoro si tratterebbe?”
>
> Il giovane sorrise soddisfatto nel sentirsi fare quella domanda “Lei ci è
> stata segnalata come una esobiologa con un master in zootomia e fitotomia,
> per questo vorremmo che lei si occupi di un progetto decisamente delicato
> ma estremamente importante..” il giovane fece una pausa, come se volesse
> aggiungere un po’ di suspence al suo discorso “Lei cosa sa dei tardigradi
> scoperti secoli fa su Sol III?”
>
> Kuz rimase per un attimo perplessa di fronte alla strana domanda “Si
> tratta di un tipo di invertebrati protostomi celomati..” incrociò le
> braccia al petto osservando lo scienziato “Ma dovrà essere più specifico,
> esisteranno quasi un migliaio di sottocategorie, o anche più, ed io non le
> conosco di certo tutte”
>
> “Ma mi sento quasi certo nell’affermare che molto probabilmente sa qual’è
> la caratteristica che ha reso così affascinante lo studio dei tardigradi,
> giusto?”
>
> “Hanno una elevata capacità di sopravvivenza in condizioni estreme” Kuz
> fece una piccola pausa, riflettendo “Secondo gli studi che si sono
> susseguiti nel tempo, i tardigradi sono in grado di sopravvivere quasi
> ovunque.. resistono per quasi un decennio in condizione di totale
> disidratazione, quindi l’assenza periodica di acqua non gli crea alcun
> problema. E’ poco sensibile alle basse temperature, tanto da poter
> resistere parecchi giorni a -200 gradi centigradi. Resistono alla
> pressione, bassa o alta che sia, alle radiazioni, alla mancanza d’ossigeno
> e persino ai raggi UV-A ed ad alcuni raggi UV-B.. ma continuo a non
> comprendere il punto” fece un’altra pausa osservando lo scienziato “Non
> credevo che questa installazione avesse interessi di tipo scientifico…” si
> osservò attorno perplessa “Questa non è una base scientifica”
>
> “Sono interessati a scoperte in ambito scientifico-industriale” lo
> scienziato sorrise soddisfatto “E’ bello che lei sappia già di cosa le
> parlo.. noi abbiamo passato svariato tempo a studiare tutto questo per
> impararlo… e mi dica, cosa sa dell’Oleispira antarctica e l’Alcanivorax
> borkumnensis?”
>
> “Sono dei batteri.. batteri presenti solitamente nei grandi bacini d’acqua
> salata come mari od oceani planetari”
>
> Lo scienziato annuì per poi spronare Kuz a proseguire “E cosa li
> caratterizza?”
>
> Kuz sospirò per qualche istante “Dovrebbero essere capaci di convertire
> gli idrocarburi in acidi grassi, per poi integrarli nella propria membrana
> cellulare.. volendo fare un discorso semplificato, possiamo dire che
> mangiano il petrolio e le sostanze similari..”
>
> Lo scienziato annuì ancora soddisfatto “Molto bene, molto bene
> dottoressa.. sono certo che faremo grandi cose assieme! E per caso sa se ci
> sono differenze fra i due batteri?”
>
> Kuz annuì sempre perplessa “Si, certo.. l’Oleispira resiste a temperature
> minori ed è considerato un ottimo sistema per ripulire i bacini d’acqua
> salata molto freddi dagli idrocarburi”
>
> Lo scienziato si annotò la risposta contento “Questo mi mancava.. dovrò
> assolutamente informare gli altri, in questo modo credo che si potrà
> abbandonare gli studi sull’altro batterio e concentrarci tutti
> sull’Oleispira”
>
> Kuz iniziò a spazientirsi “Mi perdoni, dottor O'reilly, ma continuo a non
> capire quale tipo di lavoro vorreste portare avanti su questa base”
>
> Lo scienziato sembrò per un attimo riconnettersi alla realtà “Mi scusi,
> lei ha ragione.. il fatto è che qui siamo quasi tutti astrofisici o fisici
> teorici.. trovare qualcuno che sia della materia e ne sappia abbastanza per
> rispondere così prontamente alle varie domande è merce rara..” fe una pausa
> “Come ben sa in questa installazione si provvede all’estrazione di un
> particolare materiale che, una volta raffinato, permette la creazione di
> una certa quantità di trilitrio”
>
> “Il Numex 25.. ne sono a conoscenza, ne ho rilevato la presenza”
>
> “Il Numex 25 è una particella di idrocarburo estremamente rara e complessa
> che, solo una volta raffinata può diventare trilitio.. questo significa che
> ad ogni estrazione, solo una piccola quantità è effettivamente Numex 25, la
> maggior parte è un suo sottoprodotto di scarto.. il Numex 20” fece una
> piccola pausa “Inoltre, anche partendo da un certo quantitativo di Numex,
> il procedimento di raffinazione permette di creare una quantità molto bassa
> di trilitio.. il resto è sempre quel dannato Numex 20 che purtroppo, al
> momento non siamo in grado di trasformare a sua volta in trilitio!” lo
> scienziato sembrò infervorarsi per svariati istanti, poi tornò a sorridere
> a Kuz “Ed è qui che abbiamo bisogno di lei.. volevamo sfruttare una
> particolare variante dei batteri Oleispira antarctica e Alcanivorax
> borkumnensis per poterne sfruttare la loro voracità, in quanto queste
> varianti sembrerebbero in grado di riconvertire sia il Numex 20 sia il
> Numex 25 in trilito abbattendo notevolmente le scorie da eliminare..
> purtroppo sono estremamente sensibili come batteri, non sono in grado di
> giungere a completare il ciclo di assimilazione di tali sostanze senza
> perire a causa di esse!” scuote il capo “Infondo sono batteri che si sono
> evoluti per incamerare sostanze decisamente più semplici e meno letali..”
>
> “E qui immagino si inserisca la questione dei tardigradi”
>
> Lo scienziato annuì “Esatto! Quello rappresenta l’unico essere che abbiamo
> individuato in grado di sopravvivere settimane immerso all’interno di
> grandi percentuali di Numex 20 e Numex 25, ma…”
>
> “I tardigradi non mangiano gli idrocarburi e quindi sicuramente non sono
> in grado di dare avvio a quella trasformazione che potrebbe essere compiuta
> dai batteri mangia-idrocarburi”
>
> “Precisamente!” lo scienziato tornò ad infervorarsi “Da una parte abbiamo
> dei batteri che sarebbero in grado di procedere alla creazione di trilitio,
> ma che sono troppo sensibili al Numex 20 e 25, tanto da morire ancor prima
> di aver terminato la conversione in trilitrio.. e dall’altro un esserino
> che saprebbe sopravvivere in quelle sostanze ma che non vi interagisce
> affatto!”
>
> “E quindi voi vorreste fonderli assieme?” il tono di Kuz era piuttosto
> incerto, come se la scienziata non fosse proprio sicura di voler sapere la
> risposta
>
> “Precisamente”
>
> Kuz scosse per un attimo il capo “Mi perdoni la domanda, ma perché dovrei
> aiutarvi? Solo per avere un accesso alla sala mensa?” si osservò attorno
> “Mi comprenda, io sono stata rapita.. questi individui tengono segregati i
> miei amici.. perchè io dovrei cercare di facilitargli il lavoro?”
>
> Lo scienziato sospirò appoggiandosi con il fondoschiena alla scrivania
> “Oh.. ma io la capisco perfettamente, del resto tutti noi ci siamo posti la
> medesima domanda” si osserva per un attimo attorno “Nessuno di noi è stato
> assunto, siamo stati tutti prelevati con la forza dalle nostre rispettive
> unità e trascinati con la forza qui… nessuno di noi vorrebbe aiutarli ma
> non possiamo scordarci dei nostri amici che si trovano nell’area estrattiva”
>
> “Di cosa sta parlando?”
>
> “I medici e gli scienziati sono trattati con i guanti di velluto, ma gli
> altri finiscono ai lavori forzati per estrarre il Numex 25..” lo scienziato
> osservò il volto di Kuz “Se riuscissimo a creare questo nuovo procedimento
> di estrazione basterebbe molto meno lavoro per avere del trilitio e i
> nostri amici non sarebbero più costretti a spaccarsi la schiena giorno e
> notte! Capisci? Mi ripugna il pensiero di aiutare questi farabutti ma non
> posso girare le spalle alle persone a cui voglio bene”
>
> Denay non fece in tempo a rispondere che un cigolio degli altoparlanti la
> fece voltare di scatto verso di essi. Tutti gli scienziati presenti
> nell’area interruppero immediatamente il proprio lavoro e rimasero in
> attesa.
>
> =^= Kirin ad equipaggio: vi informo che l’attuale situazione ci costringe
> a prendere dei provvedimenti che prima o poi sarebbero comunque divenuti
> inevitabili. Stiamo provvedendo a spostare nelle stive della Weel e della
> Gaariga tutto il materiale attualmente stoccato nelle stive,
> successivamente provvederemo all’evacuazione dell’installazione. Al termine
> della procedura il planetoide verrà distrutto. Tutto il personale medico e
> scientifico sarà graziato e verrà trasportato sulla nave come membro
> effettivo dell’equipaggio. Ogni intemperanza verrà pagata con la vita. =^=
>
> Denay spalancò gli occhi osservando i colleghi, nessuno ebbe il coraggio
> di parlare ma tutti avevano sul volto un’espressione atterrita e spaventata
> per le sorti che sarebbero spettate ai propri amici.
>
>
>
> (Planetoide) Luogo imprecisato - Installazione di estrazione sul planetoide
> Area sicurezza - Zona detentiva (area imprecisata)
>
> D.T 26/03/2396 Ore 12:58 - D.S.
>
> Oxila e Romanov erano rimasti assieme per svariate ore, di tanto in tanto
> una guardia buttava un occhio dentro la loro cella ma per la maggior parte
> del tempo erano completamente soli. Dopo qualche primo momento di assoluto
> silenzio, i due avevano iniziato a discutere su come andarsene da quel
> planetoide il più rapidamente possibile. Unico motivo di dissapore fra i
> due era relativo alla possibilità di cercare gli altri due membri
> dell’equipaggio o lasciarli sul planetoide e partire immediatamente. Lan si
> ostinava a ribadire che non fosse possibile andarsene da quel luogo senza
> aver recuperato Denay ed Otello, ma Aleksey era di un altro parere: come
> tattico difficilmente si faceva guidare dalle emozioni, prediligendo un
> approccio molto più rigido e metodico.
>
> “Tenente, voglio che lei mi ascolti molto attentamente. Non possiamo
> cercare dove sono stati portati i nostri colleghi.. dobbiamo andarcene e
> basta” sollevò una mano per bloccare le recriminazioni di Oxila “Non mi
> ripeta per l’ennesima volta che un ufficiale della flotta non
> abbandonerebbe mai un collega in difficoltà, ed eviti anche di dirmi che se
> i Comandanti Kuz e Di Maria fossero al mio posto non mi lascerebbero mai
> qui. Segua il mio discorso..” portò lo sguardo verso la pesante porta
> “Ipotizzando di riuscire ad aprire quella porta, quanto tempo ritiene che
> avremo per lasciare questa installazione? Le risponderò io.. molto poco,
> mai abbastanza per poter avvertire la Novalis di quanto abbiamo scoperto”
> si fermò per un attimo come a voler lasciare il tempo a Lan di assimilare
> le informazioni “Se davvero decidessimo di metterci alla ricerca dei nostri
> colleghi, li metteremmo ancora più in pericolo e non faremmo mai in tempo a
> raggiungere la nostra navetta.. se invece lasciassimo il planetoide con
> rapidità forse noi non sopravviveremo molto ma avremmo il tempo di lanciare
> un sos che farebbe accorrere qui la Novalis. Ci rifletta, tenente..”
>
> “Capisco signore, ma non mi piace affatto” la voce di Lan era contrariata
> ma sembrava aver deciso di concedere al Comandante il beneficio del dubbio
>
> “Non sempre le scelte che prendiamo possono piacerci, a volte
> semplicemente sono necessarie” Romanov fece un sospiro “Lei è riuscito a
> memorizzare la strada fra questa cella e la navetta?”
>
> Oxila annuì “Sì, come pilota tendo ad avere un’ottima memoria per i
> percorsi”
>
> Romanov annuì appena “Lo immaginavo, ora basterebbe capire come forzare la
> porta.. certo, essere soltanto in due non ci aiuta.. fossimo un po’ più di
> persone sarebbe tutto un’altro discorso”
>
> Lan stava per rispondere, quando la porta venne spalancata di scatto ed i
> due ufficiali poterono vedere con enorme stupore il povero Sev che veniva
> gettato ai loro piedi da due energumeni, che riservarono la stessa premura
> anche agli altri membri della squadra di salvataggio ancora in vita.
>
> Lan sgranò gli occhi “E lei che accidenti ci fa qui?”
>
> Sev alzò il capo facendo un sorriso “Non si capisce?” ammiccò con aria di
> sfida “Siamo qui per salvarvi, no?”
>
> La porta si richiuse di scatto mentre Romanov rimaneva concentrato a
> fissare la porta “Interessante..” quindi osservò Sev “Bene, con l’aiuto suo
> e della sua squadra sono certo che le nostre possibilità siano appena
> aumentate.. oltretutto ora ho potuto osservare attentamente la chiusura di
> questa porta.. possiamo aprirla”
>
> Sev cercò di mettersi seduto facendo una smorfia di dolore, tanto da
> preoccupare un po’ Oxila “Tenente, si sente bene?”
>
> Sev annuì “Credo di avere un paio di costole incrinate, ma non temete..
> sarò pienamente efficiente lo stesso” quindi si voltò verso Romanov “E come
> pensa di farlo?”
>
> Romanov osservò sorridendo le tute che indossavano Sev e gli altri “Una
> mezza idea ce l’ho..”
>
>
>
> Luogo imprecisato della Nube di Zaffiro- Area ricca di asteroidi
>
> SS Burcad - Plancia
>
> D.T 26/03/2396 - contemporaneamente
>
> Vagus si stiracchiò per l’ennesima volta, muovendosi nervosamente sulla
> poltroncina del timone. Era passata oramai un’ora dall’ultima volta che
> aveva udito Yelen e, per quanto cercasse di ripetersi che certi incontri
> possono anche durare svariate ora, continuava ad avere quella sgradita
> sensazione di avere già un cappio attorno al collo. Nel retro della
> navetta, ben legati, vi erano quei tre romulani che erano riusciti a
> catturare e che, ne era convinto, certamente stavano ancora dormendo grazie
> a quella dose elevata di narcotici che gli avevano iniettato.
>
> Riprese a tamburellare con le dita decisamente nervoso, portando
> all’esasperazione il suo collega di viaggio “Vagus, sono ad un passo dallo
> spararti.. io ti ho avvertito!”
>
> “Non capisco come tu faccia a restare così tranquillo, vorrei proprio
> sapere dove diavolo è finito Yelen! A quest’ora avremmo già dovuto
> consegnare quei tizi e andarcene.. ed invece siamo ancora qui!” Vagus si
> voltò verso il collega “Tyver, non posso credere che realmente tu non abbia
> preso in considerazione il rischio che qualcosa sia andato storto”
>
> Tyver sospirò “I piani li sai, dobbiamo dare a Yelen tre ore di tempo in
> tutto.. poi dietrofront e lo lasciamo al suo destino, siamo stati pagati
> per restare al sicuro per tre ore e poi andarcene. Si tratta di un lavoro
> estremamente semplice, non capisco perchè tu debba farti prendere così
> dall’ansia”
>
> Vagus sembrò offendersi alle parole di Tyver “Certo, ma Yelen ci aveva
> garantito che quasi certamente il tutto si sarebbe concluso in mezz’ora, e
> che l’unico motivo per cui aveva fissato un tempo massimo di tre ore era
> per avere la certezza che avesse un ottimo margine di sicurezza! Siamo già
> ad un’ora!”
>
> “E questo ci porta a concludere che Yelen ed il concetto di tempo non
> vanno d’accordo” la voce di Tyver sembrava stanca, come fosse stanco di
> ripetere sempre le stesse cose “Pensaci, ma se lui stesso ha fissato un
> termine massimo di tre ore evidentemente sapeva che c’era il rischio di
> metterci un po’ più di quanto avesse inizialmente ipotizzato! io me lo
> immagino, starà leccando il fondoschiena al capo dell’installazione.. e tu
> sai quanto parli quando ritiene di doversi comprare qualcuno!”
>
> Vagus annuì, anche se poco convinto, per poi fare un mezzo saltino sul
> posto sentendo il bip provenire dalla consolle “Maledizione..” osservò con
> attenzione la spia per poi tirare un sospiro di sollievo “No, tutto a
> posto.. chiamata in entrata, magari è Yelen”
>
> “Magari è quell’altro ansiolitico di Nordal sulla Tuugag…” osserva lo
> schermo vedendo poi apparire il volto del collega che occupava la
> postazione del timone sull’altra navetta noleggiata da Yelen “Come volevasi
> dimostrare..”
>
> =^= E’ passata un’ora, siamo al doppio del tempo che secondo Yelen sarebbe
> dovuto essere necessario per accordarsi e darci il via libero! Capite
> quello che sto dicendo? Siamo al doppio del tempo ed ho la sgradevole
> sensazione che ci sia qualcosa sotto!! =^=
>
> Vagus sospirò “Lo so, anche io sono preoccupato ma…” portò lo sguardo su
> Tyver
>
> “Rilassati..” Tyver intervenne con il suo fare svogliato e spocchioso
> “Così ti farai venire un infarto.. non che la cosa mi interessi, ma
> preferirei che tirassi le cuoia solo dopo aver finito il lavoro”
>
> =^= Sei un vero bastardo Tyler, se solo ti metto le mani addosso ti
> strappo quel sorrisetto da gradasso! =^=
>
> “Si.. si.. si.. me lo ha già detto, il punto è che prima dovresti
> prendermi” Tyler ridacchiò divertito “E non sei nella condizione di essere
> una minaccia per uno come me” non attese altre risposte e chiuse la
> conversazione
>
> Vagus osservò lo schermo tornare improvvisamente nero e poi sbuffò con
> decisione, portando lo sguardo su Tyver “Tu lo sai che prima o poi quello
> di spara?”
>
> “Non necessariamente” Tyver si stiracchiò continuando ad osservare
> svogliatamente la consolle “Potrei sempre decidere di sparargli io”
>
> Vagus stava per rispondergli quando ebbe la sgradevole sensazione che
> qualcosa gli sfiorasse da dietro la spalla, si voltò di scatto è spalancò
> gli occhi trovandosi di fronte Nimosit, decisamente sveglio e
> sufficientemente furente, sul viso il classico sorrisetto di chi sa che fra
> poco menerà le mani. Vagus tentò di emettere fiato ma il diretto che prese
> in pieno setto nasale lo fece accasciare dapprima sulla consolle e poi a
> terra.
>
> Tyver, sentendo il rumore, tentò di estrarre il phaser per uccidere
> Nimosit, ma fu raggiunto da un paio di montanti di Ayace che lo fecero
> sbattere violentemente contro la paratia ed infine a terra, anche lui privo
> di sensi.
>
> “Molto bene signori, la navetta è nostra.. ma direi che sia il caso di
> legare i nostri due amici” la voce di Nimosit denotava come il primo
> ufficiale fosse ancora eccitato dalla loro azione ben riuscita, mentre
> Ayace stava già provvedendo a legare e i due e trascinarli senza alcun
> indugio fuori dalla plancia.
>
> “Dobbiamo decisamente ringraziare il fatto che quei due i nodi proprio non
> li sapessero fare..” intervenne Dwalla osservandosi attorno “Certo, questa
> non puzza come la Kolga ma.. adesso cosa dovremmo fare?”
>
> Nimosit si sedette ai comandi facendo un colpetto di tosse “Direi che
> dovremmo.. rendere inoffensiva l’altra navetta, tornare al planetoide..
> recuperare Sev ed il resto dell’equipaggio, arrestare i cattivi e tornare a
> casa..” rispose ironicamente Nimosit “Ho scordato qualcosa?”
>
> Dwalla sorrise “Ah.. credo nulla.. ma di grazia, come pensa di fare tutto
> questo?”
>
> Nimosit stava per risponderle quando un bip alla consolle tattica mise sul
> chi vive Ayace, appena tornato in plancia “Signore.. ci sono delle
> navette.. puntano direttamente contro di noi!” piccola pausa “Hanno alzato
> gli scudi e dato energia alle armi, si preparano ad attaccare!”
>
> “Eh.. ci mancavano solo loro!” la voce di Nimosit tornò seria e
> concentrata “Ayace, alzi gli scudi! Massima energia alle armi! Non intendo
> lasciarci la pellaccia senza lottare!” quindi, dopo una pausa “Consigliere,
> si regga.. non sarà un viaggio di piacere..” Nimosit iniziò a pilotare la
> nave per uscire dal campo di asteroidi, puntando verso le coordinate in cui
> si trovava la Novalis.
>
> “Sì Comandante” Ayace digitava sulla consolle continuando a rapportare
> “Anche l’altra navetta che era qui con noi ha alzato gli scudi ed
> energizzato le armi.. puntano a fuggire in direzione della Base Commerciale
> KS99.. non credo che ci daranno alcun aiuto”
>
> “Sono mercenari, la lealtà è un lusso che non possono permettersi..”
> rispose Nimosit digitando alla consolle “Ma noi proviamo comunque ad
> approfittarne, ci dirigeremo in direzione opposta rispetto a loro.. magari
> nel dividersi i compiti perderanno un po’ di tempo” detto questo fece
> schizzare la navetta in avanti, come una scheggia impazzita..”
>
> “Signore, le navette inseguitrici si sono divise e due puntano contro di
> noi..” Ayace si bloccò per un attimo “Mi risulta che la rotta da lei
> impostata ci porterà ben presto a schiantarci contro un meteorite.. è
> sicuro della rotta” la voce del tattico non appariva del tutto sicura,
> denotando una certa tensione
>
> “Certamente, la rotta è corretta” lo incalzò Nimosit ma senza dare alcuna
> spiegazione, sotto lo sguardo forse in parte divertito di Dwalla
>
> “Saremo a portata di tiro fra 8 minuti e…” Ayace fece un’altra piccola
> pausa “Collideremo con l’asteroide fra 10 minuti..”
>
> Dwalla prese posto silenziosa, incrociando le braccia al petto ed osservò
> Nimosit, come se avesse già intuito che cosa il primo ufficiale avrebbe
> fatto. Intanto Nimosit continuava a mantenere la rotta, controllando di
> tanto in tanto la velocità e l’esattezza della rotta.
>
> “Signore, saremo a portata di tiro fra 2 minuti” Ayace si arrese dal
> ripetere le sue perplessità sulla rotta, ormai conscio che il primo
> ufficiale sapesse già del rischio in cui li stava mettendo.
>
> Nimosit annuì concentrandosi alla consolle “Quattro minuti alla
> collisione..” se lo disse meccanicamente, senza neppure accorgersene.
>
> Nella plancia non c’era altro suono se non quello della voce di Ayace che
> di tanto in tanto faceva rapporto sugli inseguitori; la pace venne meno
> solo quando la prima bordata di phaser colpì la navetta facendola
> sussultare.
>
> Nimosit non si voltò nemmeno “Rispondere al fuoco.. una salva di
> microsiluri e poi fare fuoco con i phaser!”
> Ayace non rispose nemmeno ma iniziò ad armeggiare alla consolle “Danni
> agli scudi, sono al 81 per cento, ma anche loro hanno subito dei danni. I
> loro scudi sono scesi al 72 ed al 78 per cento.. e si ritirano.. come mai?”
>
> “Normale, perchè stiamo per schiantarci contro un meteorite..” Nimosit
> annuì ma non si voltò, oramai la navetta era decisamente vicina all’enorme
> meteorite ed il suo campo magnetico aveva iniziato ad attirarla a se.
>
> La consolle del timone si era trasformata improvvisamente in un tripudio
> di lucine gialle e rosse per segnalare il rischio imminente ma Nimosit era
> perfettamente calmo, continuando a controllare l’altitudine “Cinque..
> quattro.. tre.. due.. uno..”
>
> Nimosit variò di colpo la rotta della navetta spingendo nuovamente al
> massimo i motori: la navetta tremò in maniera quasi convulsa, rischiando
> di far volare a terra Ayace, ma poi schizzò in avanti liberandosi dal giogo
> della gravità di quell’enorme corpo celeste; Nimosit tirò un sospiro di
> sollievo “Se tutto va bene riusciremo ad allontanarci un po’ dalla zona
> prima che riescano a capire che siamo scappati.. e per quel momento saremo
> abbastanza vicini alla nostra nave per poter richiedere loro assistenza” si
> rilassò un po’ alla poltroncina e si passò una mano sul collo “Resta solo
> un problema”
>
> “Che ne sarà degli altri?” intervenne Dwalla osservandolo.
>
>
>
> Base Stellare N5 - Hangar navette 02
>
> D.T. 26/03/2396 - contemporaneamente
>
> Il Capitano Utoya accedette in hangar con passo rapido e cadenzato, mentre
> il suo assistente lo seguiva appuntando rapidamente ogni sua disposizione.
> La partenza del Capitano sembrava aver preso tutti in contropiede, tanto
> che svariati ufficiali avevano tentato di ottenere qualche spiegazione ma
> con scarsissimi risultati.
>
> “Signore, rallenti.. potremmo sapere il motivo della partenza?
> L’equipaggio si sentirà disorientato sapendo che lei, il primo ufficiale e
> l’ufficiale tattico capo siete stati tutti richiamati dal Comando..”
>
> Utoya non sembrò neppure rallentare “Al momento non mi è possibile darle
> alcuna spiegazione, sarà informato come tutto il resto dell'equipaggio”
>
> “Ma Signore…”
>
> “Niente ma, tenente!” Utoya salì sulla navetta “Esegua gli ordini!” detto
> questo chiuse il portello della navetta e lasciò la stazione pochi minuti
> dopo.
>
>
>
>
> (Planetoide) Luogo imprecisato - Installazione di estrazione sul planetoide
> Area sicurezza - Zona detentiva (area imprecisata)
>
> D.T 26/03/2396 Ore 13:26 - D.S.
>
> C’erano voluti svariati minuti perchè Romanov riuscisse a togliere dalla
> tuta della squadra di sicurezza tutte le parti di cui necessitava e poi,
> con l’aiuto di Sev, riuscisse a forzare la porta e permettere a tutta la
> squadra di uscire, ma quando finalmente la pesante porta si scostò i membri
> della Novalis non ci misero che pochi istanti a notare qualcosa di
> parecchio inquietante: di guardie non ve ne era più nemmeno l’ombra,
> rimanevano solo i detenuti all’interno delle varie celle. Oxila si guardò
> attorno perplesso ma non fece in tempo a dire alcunchè che delle forti
> scosse di terremoto li fece cadere tutti a terra, mandando in tilt il
> circuito di sicurezza della base e facendo aprire all’improvviso tutte le
> celle.
>
> “Che diavolo sta succedendo?”
>
> Sev si mosse verso una delle consolle installate sulla parete del
> corridoio digitando rapidamente “Maledizione.. hanno destabilizzato il
> nucleo del planetoide.. qui fra poco esplode tutto e non sappiamo ancora
> dove siano Denay e Othello!”
>
> La voce di Sev mise sull’allerta la squadra, ma nessuno fece in tempo a
> dire nulla perchè la squadre finì per essere investita da una fiumana di
> gente che fuggendo da una parte all’altra cercava di trovare una via di
> fuga da quel luogo.
>
> “Dobbiamo muoverci” la voce di Romanov risuonò fra la folla proprio mentre
> Sev tornava a prestare la propria attenzione alla consolle, digitando
> rapidamente
>
> “Dobbiamo trovare il resto della squadra!” Oxila si osservò attorno
> spostandosi più alla paratia per non rischiare di essere investito da
> quella folla in agitazione
>
> “No, dobbiamo dirigerci da quella parte e cercare una delle nostre
> navette!”
>
> la voce di Sev fece irritare notevolmente Oxila che gli tuonò dietro “E
> lascerebbe indietro due dei nostri sapendo che il planetoide esploderà fra
> poco?”
>
> “No tenente” Sev alzò il capo indicando la consolle “Tutto il personale
> medico e scientifico sono stati caricati su una delle due navi di quei
> farabutti che gestivano questo luogo”
>
> “Si sa dove sono diretti?” chiese Romanov con espressione seria
>
> “No, ma sono partiti già un quarto d’ora fa.. più o meno e..” Sev si
> dovette tenere alla paratia per non cadere “.. quindi sono più al sicuro di
> noi, al momento!”
>
> “Scattiamo.. Tenente Oxila, dato che aveva memorizzato il tragitto, sarà
> lei a farci strada fino all’hangar..”
>
> Romanov iniziò a seguire il gruppo controllandosi attorno dirigendosi
> verso l’area di stoccaggio delle navette, dove potè vedere molti detenuti
> salire su delle navette e darsi alla fuga. Nel mentre le scosse di
> terremoto divennero sempre più potenti e ravvicinate, il planetoide
> sembrava sull’orlo di spaccarsi in due; la squadra della Novalis sapeva che
> il tempo a loro disposizione era dannatamente poco, quindi scattò sulla
> loro navetta il più rapidamente possibile, partendo alla massima velocità
> consentita.
>
> “Fra quanto tempo il pianetoide esploderà?” la domanda di Romanov aveva
> dato voce al dubbio che tutti avevano dentro di se
>
> “Secondo i calcoli..” Sev, preso posto alla tattica, stava digitando alla
> consolle “Quella palla di rocce durerà al massimo due minuti e mezzo”
>
> “Non saremo mai abbastanza lontani per non subirne il contraccolpo!”
> rispose Oxila dal timone “Non credo che la navetta possa reggere!”
>
> Sev annuì osservando il timone “Disattiverò tutti i sistemi non essenziali
> e dirotterò tutta l’energia agi scudi posteriori.. questo aumenterà un po’
> le nostre possibilità..”
>
> “Non sarà comunque sufficiente” intervenne Romanov
>
> “Probabilmente no, ma vale la pena tentare… l’alternativa sarebbe fermarsi
> ed aspettare l’inevitabile, ma non sarebbe di certo da m…” la voce morì
> fra le labbra di Sev quando l'esplosione del planetoide finì per coglierlì
> tutti alla sprovvista, mentre la navetta veniva proiettata con forza in
> avanti. Tutti i presenti sbatterono con forza contro le paratie, mentre le
> consolle iniziarono ad esplodere ed emettere scintille infuocate a mano a
> mano che i guasti si facevano sempre più gravi sulla navetta.
>
> “Situazione!” Romanov tentò di rimettersi in piedi, così come tutti gli
> altri
>
> “Timone fuori uso..” rispose Oxila non riuscendo ad ottenere alcun
> risultato digitando alla consolle
>
> “Come il resto della navetta!” rispose Sev “Sta per esploder..”
>
> Lo scintillio del teletrasporto li avvolse proprio in quell’istante, meno
> di trenta secondi dopo della povera navetta federale non restava che una
> serie di rottami fluttuanti nello spazio.
>
>
>
>
> USS Novalis - Sala teletrasporto 01
>
> D.T 26/03/2396 - contemporaneamente
>
> Romanov, Sev, Oxila ed il resto della squadra si osservarono fra loro per
> qualche attimo: nessuno disse nulla, ma tutti loro erano consapevoli di
> quanto fossero andati vicini a lasciarci la vita. All’apertura della porta,
> scattarono sull'attenti per salutare in modo formale il Capitano
> Kuribayashi, mentre alle sue spalle accedettero alla sala il Comandante
> Nimosit ed il Comandante Dwalla.
>
> “Signori.. rapporto” Kuribayashi spostò lo sguardo sui vari presenti per
> poi soffermarsi su Romanov, che in modo freddo e professionale fece un
> rapporto schietto e completo su quanto era accaduto sul planetoide, ivi
> compreso il fatto che due ufficiali risultassero ancora in mano a quei
> criminali
>
> “Ed ora signore?” la voce di Oxila era tesa “Che cosa facciamo?”
>
> “Andremo a riprenderci i nostri uomini, ovunque essi siano” la voce di
> Kuribayashi era ferma e convinta, tanto da avere quasi un effetto
> rassicurante su tutti i presenti “Per ora andate in infermeria e fatevi
> controllare” quindi si voltò verso Nimosit “Torni in plancia e faccia
> iniziare le ricerche, voglio sapere dove sono i Comandanti Di Maria e Kuz
> entro tre ore”.
>
>
>
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Ciao, Ric
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OOO Cmd. Coral Nimosit
Primo Ufficiale (FO)
Sez. Comando e Navigazione
USS Novalis NCC 1772
coral.nimosit a gmail.com
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N.S.F.
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