[Stml2] [16.05 - Un passo avanti.. un passo indietro - Tenente full grade Lan Oxila (Mauro) / Tenente Comandante Denay Kuz (Ilenia)]

Coral Nimosit coral.nimosit a gmail.com
Mar 6 Giu 2017 10:25:27 CEST


Ciao Mauro, ho letto il tuo brano a 4 mani con Ilenia, è sicuramente un bel
brano, bello lungo, quindi mi riservo una lettura ulteriore e più
approfondita. Sicuramente ci sono ottimi spunti per il resto
dell'equipaggio. Da valutare il cambio di away team da come lo aveva
immaginato Silvia nel suo brano precedente, anche se non credo possa essere
un problema, anche perchè ha il suo senso narrativo. Ma sarà lei a dircelo.
Unico appunto, che non toglie niente al brano intendiamoci, è relativo al
nome della navetta utilizzata da Oxila e gli altri. Uno, non avrei usato un
runabout che è un mezzo robusto ma vecchiotto, forse sarebbe meglio un
altro tipo navetta tra quelle a disposizione della Novalis (faccio una
ricerchina e ve lo faccio sapere); due, il nome del runabout non è in linea
con quelli imbarcati dalla Novalis. Novalis era un filosofo antico e le
navette hanno tutte nomi di filosofi. Ripeto, non è una cosa determinante,
ma è giusto per far filare tutto liscio, nel solco della tradizione ^_*.
Comunque anche su questo vi faccio sapere. ciao

Il giorno 5 giugno 2017 20:38, Mauro Fenzio <oxila79 a gmail.com> ha scritto:

> Ecco il brano
> Visto e considerato che non mi aspettavo di avere il turno così presto e
> soprattutto considerati gli impegni, che ovviamente si sono presentati
> tutti in queste settimane. Per riuscire a presentare il brano mi sono
> avvalso della collaborazione di Ilenia e abbiamo optato per un brano a
> quattro mani.
>  Buona lettura ^_^
>
>
>
>
> *****************************************
>
> Brano: 16.05
>
> Titolo: Un passo avanti.. un passo indietro
>
> Autori: Tenente full grade Lan Oxila (Mauro) / Tenente Comandante Denay
> Kuz (Ilenia)
>
> *****************************************
>
> USS Novalis -  Ufficio del Capitano
>
> D.T. 21/03/2396  Ore 11:30 - D.S. 73217.75
>
> Kuribayashi era intento al proprio lavoro, leggendo una serie di rapporti
> giunti sia dalla sezione medica, sia dalla sezione scientifica. Era
> completamente preso dallo studio dei dati che gli erano stati inviati, ma
> sollevò lo sguardo verso l’entrata non appena sentì il sensore della porta.
>
> “Avanti” il Capitano osservò Nimosit mentre entrava nell’ufficio salutando
> formalmente, poi con un aggraziato movimento della mano gli indicò la
> poltroncina “Sono consapevole che sta già iniziando a prepare tutto il
> necessario per la sua missione, ma sono giunto alla conclusione che sia il
> caso di modificare la squadra in partenza per la base commerciale KS99”
>
> Nimosit si sporse un po’ più in avanti, con una certa curiosità
> “Modificare la squadra della missione, signore?”
>
> Kuribayashi annuì appena “Sono persuaso dall’idea che sia più sicuro
> inviare lei, il Comandante Thevek, il tenente Sev ed il tenente junior
> grade Ayace”
>
> “Posso chiederle il motivo di questo cambio di idea?” Nimosit era
> piuttosto curioso, incrociò le braccia al petto ed osservò dritto in volto
> il proprio ufficiale in comando “Come mai ha deciso di togliere dalla
> squadra l’ufficiale medico capo e l’ufficiale tattico capo?”
>
> Kuribayashi girò lo schermo per permettere anche a Nimosit di osservare i
> dati “La nube di Zaffiro non sembra affatto un giardino di rose profumate..
> sono state rilevate forti campi di radiazioni, nonché tracce di alcune
> materie instabili non ancor ben determinate.. purtroppo le scansioni sono
> fortemente disturbate ed i nostri astrofisici potranno essere più precisi
> una volta che saremo molto più vicini alla Nube. La situazione potrebbe
> facilmente esporre l’equipaggio a radiazioni o campi magnetici pericolosi,
> tanto che le sezioni mediche e scientifiche concordano sulla necessità di
> predisporre tutta una serie di contromisure preventive all’insorgere di
> tali rischi. Mi spiace ma il dottor Di Maria sarà cruciale per la missione
> della Novalis.. la vostra incursione, viceversa, è una missione prettamente
> tattica, quindi la presenza di due membri della sicurezza potrà essere
> cruciale.. la loro capacità di creare fuoco di copertura potrà essere
> indispensabile qualora vi trovaste nella condizione di dover ripiegare”
>
> Nimosit annuì per un attimo “Capisco per Di Maria.. ma il Comandante
> Romanov? Si tratta forse di una punizione per aver violato un suo ordine,
> signore?”
>
> Kuribayashi osservò per qualche istante Nimosit, poi annuì “Capisco
> perfettamente che tale decisione potrebbe in effetti suonare come una sorta
> di punizione, ed infondo potrebbe essere anche utile al Comandante Romanov,
> ma no.. qui non si tratta affatto di una punizione” Kuribayashi voltò
> nuovamente il terminale verso di sé “Se il Comandante Kuz avesse ragione,
> se davvero tutta questa vicenda giri intorno ad un giacimento più o meno
> vasto di Numex25, quante possibilità vi sono che tale giacimento sia
> completamente privo di qualsivoglia controllo?” kuribayashi incrociò le
> braccia al petto “E’ una supposizione, ma sulla quale metto una certa
> sicurezza.. se davvero esiste un giacimento con una sostanza talmente tanto
> rara da poter rendere chiunque talmente ricco e potente da poter vivere di
> rendita, non pensa che si sarebbe portati a fare di tutto per proteggere
> quel giacimento nei confronti di chiunque?”
>
> “Quindi teme che quando vi troverete sul posto potreste attirare su di voi
> attenzioni poco gradite?”
>
> “Il rischio ovviamente c’è. Non posso escludere che siano stati approntati
> dei sistemi per individuare e segnalare la presenza di ficcanasi nell’area,
> come non posso escludere che non siano state approntate delle trappole ad
> hoc.. ecco perché la presenza di un tattico esperto potrebbe divenire
> cruciale per noi” la voce di Kuribayashi appariva sempre calma e misurata,
> segno di aver raggiunto quella decisione dopo una lunga ponderazione dei
> pro e dei contro.
>
> Nimosit osservò la risolutezza dipinta sul volto del capitano ed annuì
> “Capisco signore”
>
> “Molto bene, in questo caso non la trattengo. Informi gli ufficiali
> superiori del cambio di piani. In libertà..”
>
> USS Novalis -  Laboratorio astrometrico
>
> D.T. 21/03/2396  Ore 16:03 - D.S. 73218.27
>
> Il tenente Oxila raggiunse il laboratorio con passo spedito, salutando
> decisamente in modo più frettoloso e sbrigativo i vari colleghi che trovò
> nel corridoio: l’espressione del viso era seria e rigida, mentre il
> pensiero andava ad altro. Quasi meccanicamente si osservò attorno in
> silenzio, alla ricerca del Comandante Kuz, quindi le andò incontro
> fermandosi alle sue spalle. Denay si girò ad osservarlo per qualche attimo,
> restando a sua volta in silenzio per qualche istante: non era una telepate,
> ma conosceva abbastanza quel giovane per sapere che in quel momento era
> decisamente arrabbiato.
>
> “Ciao Denay” la voce così bassa di Lan fu solo un’ennesima conferma di
> quanto fosse infuriato “Mi hai fatto chiamare?”
>
> La domanda suonava piuttosto retorica, ma Denay non vi fece
> particolarmente caso, preferendo limitarsi ad annuire “Esattamente, credo
> che le tue conoscenze possano essere utili alle ricerche per
> l’individuazione del punto migliore per cercare la particella Numex25”
>
> Lan sbuffò pesantemente “Si, va bene.. anche perché al momento non credo
> di avere un’altra utilità”
>
> Denay si voltò a guardarlo “Calmati Lan, questo non è né il tempo né il
> luogo per darsi alla rabbia” osservò il laboratorio, sollevata dal
> constatare che in quel momento erano soli all’interno di quella sala.
>
> “Ma a te sembra normale che due ufficiali violino apertamente un ordine
> diretto del capitano del vascello e alla fine, come nulla fosse successo,
> uno di essi venga inviato in missione?”
>
> La domanda di Oxila non stupì affatto Denay che si limitò a scuotere il
> capo sospirando “Appena uscito dal turno in plancia, eh?” osservò
> l’espressione curiosa del giovane betazoide per poi proseguire “Cambio dei
> piani, a partire saranno Nimosit, Thevek, Sev e Ayace. Di Maria e Romanov
> resteranno a farci compagnia qui sulla Novalis”
>
> Lan rimase per qualche attimo a bocca aperta “Ah capisco, e ne sai il
> motivo?”
>
> “Il Dottor di Maria concorda con me che la Nube di Zaffiro potrebbe essere
> pericolosa, per quanto riguarda Romanov non lo so!” Denay chiuse il
> discorso frettolosamente, forse un po’ troppo
>
> “Mi sembra di capire che ora neppure tu ti fidi più di tanto del nuovo
> tattico" la voce di Lan non suonò come una domanda, ma come una
> affermazione ponderata che Kuz non tentò neppure di negare
>
> “Non mi piace chi viola un ordine, tutto qui!”
>
> Lan annuì a Denay per poi far spallucce  “E, comunque, io e te non siamo
> fra i fortunati che partiranno”
>
> Denay sorrise “Non partiremo, ma questo non significa che siamo senza
> lavoro! Vedrai che le nostre giornate saranno comunque molto impegnate” si
> portò nuovamente al terminale, attivando lo schermo con una certa rapidità
> “Questo è il settore in cui potrebbe trovarsi quella sostanza ma è davvero
> un’ area fin troppo grande"
>
> Oxila annuì “Vorresti che preparassi un programma di rotte che possano
> velocizzare la ricerca?”
>
> Denay scosse il capo attivando nuovamente il terminale per far apparire
> tutti i piani di volo che erano riusciti ad individuare “Sei un pilota..
> sei esperto in navigazione.. speravo potessi analizzare questi dati e dirmi
> se trovi qualche anomalia.. qualcosa che possa farti pensare che un'area è
> più importante di un'altra”
>
> Oxila sorrise divertito, mimando un piccolo inchino “Molto bene, le mie
> conoscenze sono a sua disposizione Madame"
>
> Base DS71 -  Hangar Navette 02
>
> D.T. 23/03/2396  Ore 08:06 - D.S. 73222.84
>
> Nimosit venne teletrasportato, assieme al resto della squadra di sbarco
> nel hangar navette 02 della Base Commerciale KS99: ancora sovrappensiero si
> toccò rapidamente il volto, ancora piuttosto stupito di come il dottor Di
> Maria fosse riuscito a modificare l’aspetto di tutto l’equipaggio. A conti
> fatti, chiunque li avesse visti non avrebbe avuto alcun dubbio
> nell'identificare tutti loro come un equipaggio romulano, ed ora mancava
> solo una cosa per rendere quel camuffamento perfetto: una navetta non
> federale.
>
> Osservò per qualche attimo gli altri membri e poi individuò la navetta che
> gli era stata destinata, la Kolga, indicandola poco convinto al resto del
> gruppo: tutti i presenti restarono per qualche istante in silenzio,
> domandandosi se fosse uno scherzo o un tentativo ben architettato per farli
> fuori, poi portarono lo sguardo sugli ingegneri della base con un misto di
> speranza e rassegnazione.
>
> “Ehm.. é quella la navetta requisita?”
>
> “Sì, Comandante. Che ne pensa, potrebbe andare bene?” la voce
> dell’ingegnere suonò piuttosto canzonatoria alle orecchie di Nimosit
>
> “E questa sottospecie di bagnarola sarà in grado di volare?” Nimosit si
> avvicinò ulteriormente alla navetta dando un paio di pacche con le mani
> allo scafo "Perché ho come l'impressione che non sarebbe in grado neppure
> di uscire da questa base?"
>
> Tutti osservarono lo scafo della Kolga ancora decisamente perplessi:
> quella navetta aveva senz'altro avuto giorni migliori, ma ora come ora
> sembrava più che altro un rottame. Era senz'altro uscita da innumerevoli
> combattimenti, che ne avevano segnato mano a mano sempre più lo scafo: non
> vi era uno spazio che non fosse ammaccato, e la cosa non la faceva affatto
> apparire come un velivolo sicuro.
>
> "Comandante, capisco i suoi dubbi, ma le assicuro che l'abbiamo
> controllata, e questa bellezza è ancora in grado non solo di viaggiare, ma
> anche di far fuoco.. casomai fosse necessario"
>
> Nimosit tornò ad osservare l'ingegnere per poi annuire "Bene, cosa può
> dirmi di questa navetta.."
>
> "Beh, signore.. se sta pensando ad un viaggio di piacere, mi sa che dovrà
> ricredersi. Questa navetta è stata fortemente potenziata, la maggior parte
> dell'energia è stata indirizzata ai sistemi difensivi ed offensivi.. oltre
> che ai sistemi propulsivi. Abbiamo tentato di migliorare i sensori ma ci
> siamo riusciti solo a corto raggio, a lungo raggio operano molto al di
> sotto degli standard che applichiamo sulle navette federali"
>
> "Mm.. altro?" lo sguardo di Nimosit tornò ad osservare la navetta
>
> "Beh.. possiamo dire che tutti i sistemi ritenuti poco essenziali sono
> minimali.. il viaggio potrebbe essere scomodo.. e.."
>
> Nimosit si voltò a guardarli "E cosa, tenente?"
>
> "Beh.. signore, non so cosa trasportassero con questa navetta ma.. beh..
> al suo interno, insomma.." l'ingegnere sembrò cercare le parole migliori
> per esporre il problema "Diciamo che all'interno l'odore è un po'
> pungente.. ma ci si abitua rapidamente"
>
> Nimosit sospirò "Sono certo che andrà bene, del resto siamo in ballo..
> quindi tanto vale che si aprano le danze. La ringrazio per il suo lavoro
> tenente, cercherò di riportarle la bellezza quanto prima.." fece cenno al
> resto della squadra di salire a bordo per poi raggiungerli piuttosto
> dubbioso.
>
> USS Novalis -  Laboratorio astrometrico
>
> D.T. 23/03/2396  Ore 09:15 - D.S. 73222.97
>
>
>
> Denay e Lan erano ancora alle prese con l’analisi incrociata fra i dati
> delle rotte di volo da e per la base con i dati delle telemetrie
> dell’intera Nube di Zaffiro, ricavate sia tramite i dati parziali ottenuti
> dai sensori deĺla Novalis e sia dai dati presenti in database. Quello che
> inizialmente era parso un piccolo lavoro si stava dimostrando un'impresa
> ben più ostica, ma nessuno dei due aveva intenzione di arrendersi: entrambi
> sentivano di essere ad un solo piccolo passo da una grande scoperta, eppure
> per il momento quell’ultimo tassello sembrava voler restare celato.
>
>
>
> “Ci siamo!” Lan alzò la voce in segno di vittoria “Ora so dove possiamo
> iniziare la ricerca"
>
> Denay sobbalzò per l’urlo improvviso di Oxila, al quale lanciò un’occhiata
> di fuoco, ma poi recuperò il proprio aplomb ed annuì “Bene, che cosa hai
> visto di  così interessante?”
>
> Lan sorrise trionfante “L’anomalia che non riuscivo a vedere..” indicò
> rapidamente un punto della mappa e poi sorrise “Vedi quell’area di spazio?
> Noti quante navette vi hanno transitato?”
>
> Denay annuì “ Sì.. é una delle sei aree in cui vi sono state le medie
> maggiori di transito da parte delle navette in ritorno suĺla base"
>
> “Esatto.. ma non ha alcun senso passare per di là! Quell’area è una
> porzione della Nube di Zaffiro decisamente fin troppo soggetta a campi
> gravimetrici e ricca di asteroidi.. passare lì in mezzo vuol dire buttare
> davvero molto tempo.. si potrebbe semplicemente aggirare l’area. Qualsiasi
> pilota, anche il più scarso, ti direbbe che è meglio evitarla..”
>
> Denay andò ad evidenziare tutte le rotte che sono transitate nell’area
> individuata da Lan con espressione pensierosa “Potrebbero essere piloti
> inesperti.. eppure..” portò lo sguardo sul collega “Il passaggio in quella
> zona allungherebbe il viaggio di quasi due ore?”
>
> Lan scosse il capo “No! Al massimo mezz’ora!” osservò la collega mentre
> iniziava a sorridere e ricontrollò curioso i dati dei viaggi identificati e
> poi sorrise ampiamente “E quindi le tempistiche non tornano affatto!”
>
> Denay annuì “C’è una discrepanza di quasi due ore, evidentemente si devono
> essere fermati da qualche parte per far qualcosa.. magari recuperare il
> Numex25?”
>
> Lan diede una leggera pacchetta alla consolle “Deve essere così.. secondo
> me ci siamo.:”
>
> Denay annuì con soddisfazione per poi toccare il comunicatore “Kuz a
> Capitano Kuribayashi: signore, le sto per inviare le coordinate di un’area
> ben determinata della Nube di Zaffiro. Io ed il tenente Oxila abbiamo una
> serie di motivazioni che ci spingono a ritenere che il giacimento ricercato
> possa trovarsi lì”
>
> =^= Kuribayashi a Kuz: Molto bene, attendo il vostro rapporto. Ottimo
> lavoro =^=
>
>
>
>
>
>
>
>
>
> SS Kolga -  Plancia
>
> D.T. 24/03/2396  Ore 12:36 - D.S. 73226.21
>
> Nimosit era al timone e, seppure tentasse con tutte le sue forze di
> ricordare a se stesso che era un ufficiale più che addestrato, che era
> uscito da innumerevoli sfide a testa alta, quell’odore nauseabondo proprio
> non riusciva a reggerlo. Era un po’ meno mefitico in plancia, ma nelle
> altre aree della piccola navetta era davvero qualcosa di insostenibile.
> Avevano anche tentato di migliorare il sistema di ricircolo dell’aria ma
> nulla aveva funzionato: per quanto si sforzassero, quella navetta
> continuava a puzzare come la combinazione di una discarica ed una stalla di
> bovini. Il rumore della porta che veniva aperta lo fece sorridere: non
> aveva bisogno di voltarsi per sapere che Dwalla e Sev lo avevano raggiunto
> e lo stavano guardando in silenzio.
>
>
>
> “Bentornati” Nimosit continuò a prestare la propria attenzione alla
> consolle “Se stavate pensando che qui andasse molto meglio, mi spiace ma ho
> una brutta notizia per voi”
>
> Sev fece un mezzo grugnito per poi sbuffare “E per fortuna che secondo
> quel simpatico ingegnere ci saremmo abituati a tutto questo in men che non
> si dica!”
>
> Dwalla sbuffò avvicinandosi a lui “Non vi lamentare, ricordate che i
> vulcaniani hanno un olfatto molto più sensibile del vostro” fece una
> piccola pausa per poi tornare a guardare il primo ufficiale “Piuttosto,
> come vogliamo organizzarci per questa missione?”
>
> Nimosit si voltò con la poltroncina, ruotando di 180°, poi annuì a Dwalla
> “Ci ho pensato molto e sono giunto alla conclusione che sulla base io
> assumerò il ruolo di capo del gruppo e tu..” osservò Dwalla per poi
> sorriderle “Il mio braccio destro.. tenente Sev e tenente Ayace, sarete la
> nostra security.. tanto per capirci” osservò i due riprendendo
> immediatamente a parlare “Avevo preso in considerazione di porre il
> Comandante Dwalla a capo della nostra fantomatica squadra ma ho preferito
> alla fine lasciare lo schema classico: preferisco che il nostro uomo metta
> tutta la sua attenzione su di me, lasciando quindi che il nostro caro
> consigliere possa analizzare bene le sue reazioni in perfetta autonomia”
>
> “Capisco comandante” Sev annuì alle parole di Nimosit “Ma immagino che
> avremo delle identità sotto copertura, è corretto?”
>
> Nimosit annuì convinto “Della cosa si è occupato lo stesso Comandante
> Romanov, il quale ha avuto la gentilezza di preparare per ciascuno di voi
> un breve file sui vostri rispettivi alias.. ad ogni modo, la nostra
> presentazione è quella di un gruppo di contrabbandieri emergenti.. non
> abbiamo ancora fatto grandi colpi, ma sembriamo essere desiderosi di
> diventare qualcuno nel mondo della criminalità. Si tratta di una copertura
> a mio avviso molto buona: da un lato non saremo costretti a ricordare
> troppi dati ed inoltre nessuno si insospettirà se, in fin dei conti, non
> abbiamo così tanti agganci”
>
> Dwalla annuì rapidamente “Si, credo che in generale possa funzionare..
> tuttavia immagino che se i nostri alias sono divenuti dei fuorilegge delle
> motivazioni vi siano"
>
> Nimosit annuì “Beh, io.. il Capitano Creek.. a quanto pare sono un
> dongiovanni ed accanito giocatore d’azzardo, ma con una notevole sfortuna..
> almeno nel gioco"
>
> Sev fece un sorriso divertito “Il classico pollo da spennare"
>
> Nimosit ridacchiò “Sì, ma un polletto pericoloso.. visto che a quanto pare
> ho l’abitudine di sovvenzionare i miei vizi con svariati traffici illeciti
> di sostanze illegali e, negli ultimi mesi, con qualche commercio di armi”
> quindi osservò Sev “E comunque non riderei se fossi in te, mio caro
> Tehreek, sai?”
>
> Sev alzò il capo osservando incuriosito il primo ufficiale “Ahia.. e di
> grazia.. cosa ho combinato?”
>
> Nimosit sorrise ancora “Diciamo che la tua predisposizione ad attaccar
> briga un po’ con tutti alla fine dei conti avrebbe finito per metterti nei
> guai.. Sei ricercato per omicidio su Romulus.. classica rissa col morto"
>
> “Che cattivone che sei Tehreek..” la voce divertita di Dwalla fece
> sorridere ambo i colleghi
>
> “Ah.. ma se per quello anche te sei ricercata per omicidio.. mio caro
> consigliere, o meglio mia bella Marvik. A quanto pare la tua peperina
> alias, stanca del controllo un po’ troppo pressante del marito, ha pensato
> bene di farlo fuori e fuggire da Romulus”
>
> Dwalla scosse il capo “Alla faccia.. siamo uno peggio dell’altro"
>
> Nimosit annuì “Si, ma devo dire che sono abbastanza soddisfatto delle
> coperture inventate per noi.. ad ogni modo ripassatevi i file che vi sto
> per inviare perché domani.. finalmente.. si andrà in scena"
>
>
>
>
>
>
>
>
>
> USS Novalis -  Sala tattica
>
> D.T. 24/03/2396  Ore 18:02 - D.S. 73226.71
>
>
>
> Nella sala il silenzio era massimo, mentre i rimanenti ufficiali superiori
> attendevano di poter analizzare la situazione con il Capitano. All’entrata
> del capitano tutti salutarono formalmente il superiore ma sembrava che
> nessuno sentisse la necessità di essere i primi a prendere la parola.
>
>
>
> “Signori.. le analisi hanno segnalato qualcosa di nuovo?”
>
> Kuz prese per prima la parola “Signore, abbiamo ottenuto dei nuovi dati
> dai sensori.. più ci avvicineremo e più potremo essere precisi nelle nostre
> conclusioni, ad ogni modo al momento possiamo classificare tale nebulosa
> come una regione acca primo. Si tratta di regioni di spazio che
> generalmente emettono un quantitativo estremamente basso di radiazione
> elettromagnetica”
>
> “Generalmente?” Di Maria si allungò un po’ nella sua direzione “Quindi non
> sempre.. è corretto?”
>
> Kuz scosse il capo “Si tratta di una classe di nubi interstellari che è
> costituita da idrogeno neutro monoatomico, quindi solitamente è a bassa
> emissione ma può avere dei picchi di emissioni nella banda dei 21 cm..
> quindi a circa 1420 megahertz” fece una piccola pausa
>
> Di Maria si fermò ad osservare per un po’ Kuz “Il corpo degli esseri
> umanoidi può generalmente assorbire senza riportare danni delle onde di
> frequenza compresa tra i 30 ed i 300 megahertz.. quei picchi da 1420 non mi
> piacciono per nulla”
>
> “Ma deve tener conto che lo scafo delle navi stellari riesce a schermare
> parecchio i membri dell’equipaggio” Lan osservò il medico “E la Novalis ha
> senz’altro un ottimo scafo”
>
> “Certo, ma sono dell’idea che sia comunque il caso di limitare
> temporalmente la permanenza nella Nube di Zaffiro e predisporre tutte le
> terapie necessarie per rispondere a possibili esposizioni a tali campi
> elettromagnetici”
>
> Kuribayashi annuì alle parole di Di Maria “Molto bene, si occupi della
> cosa” quindi tornò ad osservare Kuz, in attesa che l’ufficiale scientifico
> prosegua
>
> “Dopo che io ed il tenente Oxila abbiamo individuato l’area che
> probabilmente potrebbe nascondere il giacimento, abbiamo tentato un’analisi
> più specifica di quell’area..”
>
> “E cosa avete trovato?” Kuribayashi osservava un po’ Kuz ed un po’ Oxila
> “Vi sono letture anomale?”
>
> “No signore, non ci sono proprio letture” la risposta di Oxila fece
> voltare tutti nella sua direzione
>
> “Come sarebbe a dire che non vi sono rilevazioni?” Di Maria si sporse
> verso il tavolo della sala tattica
>
> “Beh, abbiamo rilevato forti campi distorsivi che impediscono analisi di
> quell’area della Nube..” Kuz riprese la parola osservando i presenti “A dir
> la verità non possiamo escludere che possano avere origine naturale..”
>
> “Ma è molto più plausibile che siano stati creati artificialmente per
> impedire rilevazioni da parte di navi di passaggio” Romanov osservò i
> presenti “Probabilità che diviene quasi certezza se si tiene conto che, per
> quanto ne sappiamo, questi campi distorsivi si trovano solo in quel
> particolare punto della Nube”
>
> Kuribayashi portò la propria attenzione all’ufficiale tattico capo “Questo
> è il segnale che le nostre preoccupazioni potrebbero essere fondate?
> Rischiamo di trovare qualche sorpresa che ci impedirà di raggiungere il
> possibile giacimento senza farci notare?”
>
> “Molto probabile” la voce di Romanov era sicura e ferma “Ad ogni modo
> questo non significa che non sia possibile studiare un modo per aggirarle.
> Al momento siamo ancora a quasi un giorno di viaggio, quindi sarò più
> preciso quando saremo nei pressi dell’area individuata.. solo allora potrò
> dirvi se è fattibile o meno accedere a quello spazio della Nube senza
> attirare troppo l’attenzione”
>
> Kuribayashi annuì “Molto bene, in questo caso sapete cosa fare. In libertà”
>
>
>
>
>
>
>
>
>
> Base Commerciale KS99 -  “La petite rose du désert” Restaurant
>
> D.T. 25/03/2396  Ore 06:21 - D.S. 73228.12
>
>
>
> Giungere sino alla base aveva costretto tutti i membri della squadra a
> sopportare l’odore mefitico che era dentro quella navetta, ma in fin dei
> conti era stato semplice.. attraccare alla base commerciale KS99 era stato
> molto semplice, una manovra di routine per Nimosit.. ricercare qualcuno che
> non vuole essere trovato nel bel mezzo di una base abbandonata da Dio, con
> fuorilegge e psicopatici sparsi un po’ ovunque no, non era affatto facile.
>
> Erano stati costretti a girare per i vari ponti aperti al pubblico
> entrando in bar squallidi e negozi fatiscenti sino a raggiungere il
> Ristorante al ponte 5, dal nome francese di “La petite rose du désert”: mai
> nome sarebbe stato meno consono a quel luogo. Nato dall’immaginazione di un
> giovane ed intraprendente terrestre di origini parigine, realmente convinto
> che l’apertura del suo romantico bistrot alla francese avrebbe dato nuovo
> lustro all'intera base, “La petite rose du désert" si era trasformato in
> meno di un mese in una delle più infime bettole che si potevano trovare in
> quell'area di spazio.
>
> Nimosit, nei panni del Capitano romulano Creek, riuscì quasi per miracolo
> ad evitare di scontrarsi con un giovane tellarita che, senza tante
> cerimonie, era stato sollevato di peso e sbattuto fuori dal locale da due
> possenti klingon decisamente alticci ed in vena di alzare le mani. Lo
> sguardo dei membri dell’equipaggio si spostavano con circospezione in giro,
> sino a che Dwalla non individuò l'obiettivo: Yelen Tzo sedeva al bancone
> con di fronte un boccale ormai quasi completamente vuoto.
>
> Nimosit fece cenno a Sev ed Ayace di prender posto ad un tavolo, poco
> distante dal bancone, in modo da esser pronti ad agire, qualora le
> circostanze lo avessero richiesto, e si diresse con Dwalla al bancone.
>
>
>
> “Yelen.. Yelen Tzo?” la voce di Nimosit era bassa, poco più di un sussurro
>
> Sentendo il proprio nome Tzo non si voltò nemmeno “Dipende.. potrei essere
> chiunque per quello che ti riguarda.. Non ti conosco”
>
> “Ma io conosco te.. e sono certo che potremo fare grandi affari assieme”
> la voce di Nimosit era sempre molto bassa, mentre Dwalla per il momento si
> limitava a guardare il tellarita
>
> “Io non sono interessato, andatevene”
>
> “Kurmark aveva ragione..” intervenne Dwalla “Ci era stato detto che Yelen
> oramai era un aggancio datato, stiamo solo perdendo tempo ed i commerci non
> si fanno da soli. Andiamocene..”
>
> Nimosit osservò per qualche attimo Dwalla, non aveva idea di chi fosse
> quel tale di nome Kurmark ma volle reggerle il gioco e annuire “Gran
> peccato.. la fama che lo precedeva evidentemente è stata piuttosto montata
> e..”
>
> “Un momento!” Yelen si voltò di scatto “Quel vecchio petaQ klingon di
> Kurmark va in giro a sparlare di me?” grugnì con decisione per poi scuotere
> il capo “Me la pagherà!” quindi tornato un po’ calmo, scosse nuovamente il
> capo “Stasera, Gahena Lanfè..” non aggiunse altro e se ne andò
>
> Nimosit attese che Yelen se ne andasse per poi tornare con lo sguardo si
> Dwalla “Kurmark?”
>
> “La concorrenza è l’animo del commercio..” rispose limpidamente a Nimosit
> “Ad ogni modo ha funzionato, no? Il primo passo è fatto..”
>
> “Già.. mettiamola così, si è preso la giornata per contattare le sue fonti
> e scoprire chi siamo..”
>
> “Esatto” rispose con nonchalance Dwalla “Se tutto andrà bene parlerà
> ancora con noi..”
>
> “Oppure ci ritroveremo dei sicari che vorranno la nostra testa..” rispose
> Nimosit osservandola “Ad ogni modo eravamo qui per questo.. ora andiamo,
> preferisco uscire da qui”
>
>
>
>
>
>
>
>
>
> USS Novalis -  Plancia
>
> D.T. 25/03/2396  Ore 14:33 - D.S. 73228.94
>
>
>
> Kuribayashi entrò in plancia mentre gli ufficiali erano già intenti ad
> occuparsi delle varie rilevazioni. Fra gli ufficiali dall’espressione più
> corrucciata vi erano i Tenenti Comandanti Kuz e Di Maria: entrambi gli
> ufficiali continuavano a digitare alla consolle ed a scuotere mestamente il
> capo.
>
>
>
> “Signori, Rapporto”
>
> La richiesta del Capitano fece voltare tutti, ma la prima a far rapporto,
> probabilmente per la frustrazione, fu il Tenente Comandante Kuz “Nulla
> signore, i campi distorsivi in questa area ci impediscono di analizzare
> cosa vi stia davanti a noi! E’ come se vi sia un muro invisibile tra noi e
> lo spazio che ci sta di fronte!”
>
> “Non lo definirei un muro, ma una scatola” la voce di Romanov si sentì
> forte e chiara, tanto che tutti si voltarono verso di lui “Come
> immaginavamo ci sono dei dispositivi artificiali, accuratamente occultati
> all’interno di formazioni naturali, come asteroidi o detriti degli stessi.
> Tali dispositivi non solo fungono da dispositivi per inibire l’utilizzo dei
> sensori.. ma sono quasi certo che una simile griglia ben strutturata sia
> nata per segnalare qualsiasi tentativo di entrare in quest'area della
> Nebulosa”
>
> “Signori.. ho bisogno di sapere cosa vi sia in quest’area senza che venga
> allertato il personale della Base Stellare N5, sempre se siano stati loro a
> predisporre tutto questo apparato di controllo remoto”
>
> “Per la Novalis è impossibile..” Romanov riprese la parola “Se superassimo
> la linea saremmo immediatamente individuati, esattamente come se tentassimo
> di distruggere anche uno solo dei vari dispositivi occultati”
>
> “Quindi ritiene che sia del tutto impossibile aggirare l’ostacolo?” lo
> incalzò Kuribayashi
>
> “No signore, ritengo che sia impossibile per la Novalis, data la sua
> stazza.. ma non per una navetta” Romanov digitò alla propria consolle “Ho
> fatto delle analisi sui dispositivi tramite sensori passivi. Si tratta di
> sistemi buoni, ma non perfetti.. l’impulso ogni tot lascia aperte delle
> piccole finestre che permetterebbero ad una navetta di accedere senza
> essere individuata.. la Novalis sarebbe troppo grossa..”
>
> Kuribayashi annuì “Prossime due finestre temporali?”
>
> Romanov alzò il capo “La prima fra circa due ore signore.. la successiva
> fra circa cinque ore..”
>
> “Molto bene, Kuz, Di Maria e Romanov, andrete voi.. il tenente Oxila vi
> farà da pilota.. state attenti, quando entrerete in quella zona sarete
> completamente soli, nessun colpo di testa... agite sempre nel in piena
> sicurezza e tornate indietro appena si aprirà la finestra.. sono stato
> chiaro?” attese di vederli annuire per poi cennare con il capo “Potete
> andare a prepararvi, in libertà”
>
>
>
>
>
>
>
>
>
> USS Yangtze (Runabout) - Plancia
>
> D.T. 25/03/2396  Ore 16:27 - D.S. 73229.27
>
>
>
> Nella plancia il silenzio era totale, mentre lo sguardo dei vari presenti
> pesava come un macigno sulle spalle di Oxila: il timoniere sapeva che il
> suo lavoro avrebbe dovuto essere impeccabile, o sarebbero stati scoperti e
> tutto il loro piano sarebbe andato a rotoli. Poco più indietro, Romanov
> verificava attraverso la consolle tattica le variazioni dei picchi
> energetici nella griglia dei dispositivi.
>
> “Tenente, è pronto? Manca poco..” Romanov non alzò neppure lo sguardo, ma
> gli altri poterono notare il sorrisetto beffardo che si era disegnato sul
> volto del giovane timoniere
>
> “Sono nato pronto, signore” la risposta di Lan fece sorridere Di Maria e
> Kuz
>
> “Ora!” Romanov diede l’ordine e la navetta, comandanta diligentemente da
> Oxila, scattò in avanti attraversando la stretta finestra individuata da
> Romanov giusto in tempo.
>
> Tutti i membri dell’equipaggio osservarono l’ufficiale tattico capo per
> avere la certezza che il sistema di controllo non li avesse colti sul
> fatto, e dopo il suo assenso iniziarono con le prime rilevazioni, almeno
> sino a che Kuz non proruppe con un mezzo urletto “Non ci posso credere,
> allora è vero?”
>
> Tutti si voltarono a guardarla “Numex25?”
>
> “Si, ed in notevole quantità.. Lan, ti invio le coordinate, possiamo
> avvicinarci leggermente? Vorrei fare un paio di scansioni”
>
>
>
> Oxila annuì brevemente “Certo, abbiamo all’incirca tre ore prima della
> prossima finestra temporale” manovrò con leggiadria il runabout
> avvicinandolo via via sempre di più alle coordinate individuate, mentre
> tutti poterono osservare dal parabrezza anteriore l’enorme mole di un corpo
> celeste che sembrava ingrandirsi via via sempre di più di fronte ai loro
> occhi
>
> “E’ quello ciò che cercavamo?” Di Maria osservava curioso il corpo celeste
> “Non sembra un asteroide, ad ogni modo per il momento sono lieto di
> comunicarvi che le radiazioni sono del tutto sotto controllo”
>
> Kuz scosse il capo “Ha ragione dottore, quello non è affatto un asteroide.
> Si tratta di un pianeta errante.. mi domando solo come possa essere finito
> qui”
>
> Oxila alzò il capo dalla consolle del timone “Pianeta errante?”
>
> “Si, Lan.. un giovane pianeta che è stato espulso dal suo sistema-madre ed
> ora dovrebbe vagare in solitario, si definisce errante per quello.. al
> posto di ruotare attorno ad un sole se ne vaga per la galassia.. ma lui non
> sta vagando affatto, sembra limitarsi a ruotare su se stesso.. non è
> normale”
>
> “Potrebbe essere quello il giacimento che cercavamo, giusto?”
>
> “Si dottore” rispose Kuz mentre digitava ancora alla consolle “Lo potrei
> classificare come un classe K o L..no, deve essere considerato una sorta di
> classe L. E’ un pianeta con una circonferenza di circa 14.101 chilometri,
> troppo grande per un classe K”
>
> “Ma i classe L non si trovano normalmente nell’ecosfera? Cioè, non sono in
> una posizione dal sole tale da renderli possibili candidati alla
> colonizzazione?” chiese Lan osservando la collega
>
> “Si, esatto.. eppure le altre caratteristiche sono tutte corrette.. ha una
> superficie rocciosa, ha un’atmosfera molto limitata e rarefatta ma contiene
> le sostanze che mi sarei aspettata, vale a dire una prevalenza di argon ed
> azoto, oltre ad una parte di ossigeno.. rilevo dell’attività geologica al
> centro del pianeta e dell’energia geotermica in alcune aree della
> superficie.. aree in cui vi sono alcune letture che potrebbero far pensare
> a delle primordiali forme di vita batteriche e..” la consolle di Kuz bippò
> “Signori, le rilevazioni mi indicano che sulla superficie planetaria vi
> siano delle installazioni ben poco naturali.. sugli stessi punti rilevo il
> Numex25”
>
> “Molto bene.. abbiamo trovato quello che volevamo, in fin dei conti è
> stato facile” Di Maria sorride felice osservando la soddisfazione sul volto
> di Kuz
>
> Romanov, che fino a quel momento non era intervenuto, fece un leggero
> grugnito “Troppo facile.. non mi piace” portò lo sguardo sulla propria
> consolle per poi prorompere con un “Maledizione! Tenente Oxila, ci porti
> via di qui! Subito!”
>
> Oxila fece una stretta manovra per allontanarsi dal pianeta errante ma
> presto tutti compresero che era già troppo tardi.
>
>
>
>
>
>
>
>
>
> USS Novalis -  Plancia
>
> D.T. 25/03/2396  Ore 19:21 - D.S. 73229.60
>
> Kuribayashi continuava a muoversi agitato sulla poltroncina del capitano:
> non era un tipo da lasciar trasparire le proprie emozioni, anzi, era
> solitamente un ufficiale estremamente tranquillo, in grado di trasmettere
> la giusta serenità all’equipaggio, eppure aveva la sensazione che qualcosa
> non stesse andando come nei piani.
>
>
>
> "Quanto manca?" rivolto al timoniere
>
> "Manca un quarto d'ora prima che la finestra si apra ancora "
>
> A queste parole il capitano della novalis si alzò iniziando a camminare
> per la pancia osservando le console e cercando di convincersi che quello
> che sentiva era solo il frutto della sua immaginazione.
>
> "Appena usciranno dalla nebulosa voglio essere informato"guardando lo
> schermo davanti a lui
>
> L'aria che si respirava in plancia si faceva ogni minuto piu elettrica
> come se fosse in proncinto di scatenarsi una tempesta.
>
> D'improvviso la console scientifica emise un marcato bip. Tutti i presenti
> scattarono come molle a quel suono in particolare l'addetto alla console
> stessa che quasi cadde dalla poltroncina. "La finestra è aperta" annunciò
> trafelato "Tra poco dovrebbero uscire"
>
> Ma così non fu. Man mano che i minuti passavano fu chiaro a tutti che i
> loro colleghi non stavano tornando alla neva. Il capitano si portò davanti
> allo schermo frontale osservando l'ammasso davanti a loro "Allora, quanto
> ci mettete? "mormorò sottovoce per poi voltarsi verso l'addetto alla
> scientifica "Voglio una scansione immediata alla ricerca della navetta"
>
> L'addetto alla scientifica osservò il suo capitano "Signore, ci provo ma
> non credo di poter far molto" digitando celermente alla console "La
> finestra mi consente di fare una scansione ma ho un'affidabilità del 2%
> oltre ai duecento metri"
>
> Kuribayashi osservò il suo ufficiale "Lo faccia, non abbiamo molto tempo
> prima che si chiuda del tutto" poi si voltò osservando il capo operazioni
> "Prima che la finestra si chiuda voglio una sonda in quel maledetto campo
> di smorzamento. forza!" tornando a guardare il monitor frontale in attesa
> del ritorno della navetta.
>
> Dopo aver digitato rapidamente alla console l’ingegnere rapportò al suo
> capitano “Signore sonda pronta al lancio. L’ho configurata per registrare
> tutti i dati e inviarceli non appena la finestra si aprirà di nuovo”
> Kuribayashi annuì al suo ufficiale “Lanciate” restando poi ad osservare la
> sonda che attraversava lo spazio entrando nel campo distorsivo.
> “Signore la finestra si sta chiudendo” Rapportò lo scientifico ben sapendo
> cosa questo comportava: la squadra era ufficialmente dispersa.
>
> Kuribayashi si voltò ad osservare i suoi ufficiali “A questo punto non ci
> resta che aspettare” detto questo si allontanò dalla plancia diretto alla
> sala tattica per poter riordinare le idee.
>
>
>
>
>
>
>
>
>
> Base Commerciale KS99 -  “Gahena Lanfè” Saloon
>
> D.T. 25/03/2396  Ore 20:21 - D.S. 73229.72
>
>
>
> Il “Gahena Lanfè” Saloon era il luogo in cui tutti i commerci in qualche
> modo trovavano una conclusione, ma non sempre il finale era quello voluto
> da tutti i partecipanti all’affare: con una nomea ancor peggiore de “La
> petite rose du désert", era divenuto un luogo particolarmente famoso
> nell’installazione perchè, sotto il giusto compenso, il titolare del saloon
> era sempre disponibile ad acconsentire alle richieste dei propri clienti, a
> prescindere che si trattasse di trovare una squillo disponibile o far
> scomparire uno o più cadaveri.
>
> Quando la squadra entrò nel locale, si ritrovò in una zona piuttosto
> scura, suddivisa in tanti piccoli privè che garantivano una grande privacy
> agli avventori. Nimosit storse il naso, non gli piaceva affatto quel posto,
> come agli altri membri della squadra, ma nonostante tutto si incamminò per
> il locale fino ad intravvedere la sagoma di Yelen; si fermò per un attimo,
> facendo un cenno del capo agli altri e dirigendosi successivamente verso di
> lui.
>
> Yelen accolse Numosit con uno sguardo beffardo dipinto sul volto, segno
> che il fantomatico Capitano Creek lo aveva convinto ma non impressionato.
> Era esattamente ciò che desiderava il primo ufficiale: se Yelen li avesse
> ritenuti degli inesperti avrebbe potuto abbassare la guardia, a tutto
> vantaggio della missione.
>
>
>
> “Pensavo che i marmocchi fossero sotto le coperte a quest’ora" la risata
> calzonatoria di Yelen risuonò come una sorta di gracidare, fastidioso e
> decisamente troppo lungo “Prego, il buon Yelen sarà lieto di darvi una
> lezione su come si tengono i commerci.. quelli veri, non le mezze birbonate
> fatte sino ad ora"
>
> Nimosit, con espressione fintamente contrariata, seguì il tellarita nel
> privè “Tu ci sottovaluti, non avremo ancora fatto il colpaccio della vita,
> ma apprendiamo in fretta.. in meno di un’anno diverremo i leader nel campo
> del contrabbando.. vedrai..”
>
>
>
> Fatti pochi passi, ed entrato nel privè, Nimosit dovette ricredersi ed
> accettare il fatto che, in effetti, Yelen non aveva abbassato la guardia
> quanto sperava: nei due lati del piccolo spazio ricavato con l’ausilio dei
> parè vi erano sei grossi energumeni armati, sei boliani dallo sguardo truce.
>
>
>
> “Spero che non vi dispiaccia se ho invitato qualche amico" Yelen mosse le
> mani per indicare le sue guardie del corpo, tanto per sottolineare la sua
> posizione di potere “Ma non perdiamo tempo.. parliamo di affari"
>
> Nimosit e gli altri accedettero nel privè senza lasciar trasparire le loro
> preoccupazioni: Sev ed Ayace predilessero una posizione più laterale, in
> modo da tener d’occhio i boliani, mentre Nimosit e Dwalla si diressero al
> tavolino vicino a dei logori e luridi divanetti.
>
> “Eravamo qui per questo, dopotutto” rispose Dwalla con espressione fiera
> ed autoritaria.
>
> Yelen si avvicinò a sua volta al tavolino, poggiandovi un piccolo
> oloproiettore portatile ed attivandolo rapidamente “Quello che state
> osservando è una carica nucleonica.. un ottimo esplosivo hirogeno
> decisamente potente e con una notevole capacità di dispersione. Si tratta
> di un tipo di esplosivo molto di élite, anche se ne riuscissero a rilevare
> la presenza sarebbero portati immediatamente ad accusare gli hirogeni”
>
> Nimosit scosse il capo “No, non era esattamente a dell’esplosivo che
> stavamo pensando. I nostri acquirenti non sono terroristi, vogliono
> soltanto avere gli strumenti giusti per spiegare a chi tenti di ostacolarli
> che è il caso di girare al largo”
>
> Yelen tornò a trafficare sul piccolo oloproiettore, modificando l’immagine
> “Phaser di tipo III, posso procurarvene un paio di casse.. come immagino
> sappiate è molto simile al tipo II ma ha la forma esteriore di un fucile,
> quindi è molto più accurato ed ha una carica energetica del 50% maggiore
> dell’altr..” Yelen si fermò notando lo scuotere del capo di Dwalla e
> Nimosit “Ed ora che c’è?”
>
> “Mi spiace, ma siamo ben lontano da ciò che cerchiamo noi! Vogliamo armi
> abbastanza potenti da far capire ad una nave della Flotta che gli conviene
> girare al largo, non dirimere qualche piccola scaramuccia a terra” la voce
> di Nimosit si fece sentire bella alta “Abbiamo bisogno di una grande
> potenza di fuoco!”
>
> Yelen alzò il capo divertito “Uh.. voi cercate siluri.. ma non sarete
> troppo piccoli per giocare con certa merce?”
>
> Nimosit lo incalzò “Non solo vogliamo dei siluri, ma i migliori.. vogliamo
> alcune casse di siluri al tricobalto”
>
> Yelen, alle parole di Nimosit, scoppiò a ridere fragorosamente “Certo, e
> io vorrei essere un Klingon alto due metri e mezzo con un vascello tutto
> mio e la possibilità di distruggere tutti coloro che non sopporto.. ma
> purtroppo non si può avere sempre ciò che si vuole”
>
> Dwalla scosse le spalle “Noi sappiamo che c’è chi li commercia, ma
> evidentemente le tue fonti non arrivano sino a lì”
>
> “Oh.. ti sbagli dolcezza, le mie fonti sono giunte sino a lì.. solo che
> non sono mai tornate indietro. Vedi, mia cara, non serve a nulla il latinum
> dopo che si è morti..” Yelen spense l’oloproiettore per poi osservarli
> “Quello che cercate non lo troverete qui, ve lo posso assicurare”
>
> Nimosit si fece interessato “Che cosa significa Yelen?”
>
> Il tellarita osservò i due “Se fossi in voi mi dimenticherei di quei
> siluri ed opterei per traffici più sicuri.. altri come voi sono andati alla
> ricerca di notizie su quel commercio, alcuni avrebbero voluto entrarci.. e
> poi.. l’oblio”
>
> “L’oblio?” chiese Dwalla osservandolo
>
> “Nessuno è mai tornato a raccontare cosa succeda lì, ed io di certo non ci
> tengo a giocarmi l’osso del collo per del trilitrio” Yelen recuperò il
> proprio piccolo oloproiettore portatile per poi scuotere il capo “Se
> rinsavirete e deciderete di prendere altri tipi di armi fatemelo sapere”
> quindi si allontanò
>
> Nimosit studiò rapidamente la situazione, tentare di catturare Yelen
> avrebbe esposto l’intera squadra a vedersela con quei sei boliani armati,
> inoltre lo stesso Yelen certamente aveva indosso quantomeno un phaser, ma
> questo era solo la punta dell'iceberg: se avessero tentato di catturare
> Yelen in pochi attimi si sarebbe sparsa la voce che vi erano dei federali
> sulla base, e loro avrebbero dovuto percorrere mezza installazione solo per
> raggiungere la loro navetta. Il primo ufficiale sospirò, sapeva che il
> rischio non valeva la candela, quindi si limitò a cennare con il capo “Lo
> terrò presente, a presto”, quindi fece cenno al resto del gruppo di
> seguirlo all’uscita, era ora di tornare sulla Novalis.
>
>
>
>
>
>
>
>
> USS Novalis -  Plancia
>
> D.T. 25/03/2396  Ore 21:43 - D.S. 73229.87
>
>
>
> Kuribayashi entrò in plancia osservando i suoi ufficiali. “Signori comodi!
> Rapporto” andandosi a sedere sulla sua poltroncina.
> “Tredici minuti all’apertura della finestra” rapportò lo scientifico senza
> staccare gli occhi dalla console.
> Il capitano prese posto annuendo “Perfetto appena avremo la telemetria
> della sonda sapremo come muoverci” osservando il monitor davanti a lui
> apparentemente tranquillo, ma tradito dal tamburellare delle dita sul
> bracciolo della poltroncina.
> Dopo minuti che sembravano ore l’ingegnere prese la parola “signore ricevo
> i dati dalla sonda. Sta tornando sembra che sia tutta intera. Da un’analisi
> generica sembra che la sonda non abbia rilevato la presenza della Yangtze,
> ma non ha rilevato neppure dei residui che possano far pensare ad una sua
> distruzione “ voltandosi verso il superiore “ comunque sarò in grado di
> dirle di più quando avrò a disposizione i dati fisicamente”
>
> Kuribayashi osservò il monitor della plancia alzandosi “Dovunque sono,
> almeno sono interi. Appena avremo i dati della distesa voglio che una
> squadra di tattici mi raggiunga in sala tattica per approntare un piano di
> recupero.” poi si voltò verso l’addetto alle comunicazioni “Mandi un
> messaggio su canale criptato al Comandante Nimosit. Lo avverta che abbiamo
> degli ufficiali dispersi. Che torni il prima possibile sulla nave” detto
> questo uscì diretto al suo alloggio.
>
>
>
>
>
>
>
> Luogo sconosciuto -  Area imprecisata (superficie planetaria)
>
> D.T. 25/03/2396  Ore 22:26 - D.S. 73229.99
>
>
> Kuz fu la prima a riprendere i sensi “Ma dove diavolo siamo finiti? “disse
> portandosi una mano alla tempia massaggiandosi “..che diavolo di mal di
> testa”
> Oxila iniziò a mugugnare riprendendo i sensi “Denay?” sbatté gli occhi un
> paio di volte guardandosi attorno “Cosa succede? E dove siamo?” cercando di
> alzarsi in piedi per valutare la situazione.
> Romanov era appoggiato, svenuto ad una paratia. Quando si riprese osservò
> i colleghi “State bene?” osservò per un attimo gli altri e poi iniziò a
> controllare le pareti della loro cella “Siamo stati catturati. E
> probabilmente portati su quel pianeta che abbiamo visto, o su di un’altra
> superficie planetaria: non sento nessun rumore riconducibile ad una nave”
> Appena Di Maria riprese i sensi si alzò osservando i colleghi “Qualcuno ha
> bisogno di aiuto medico?” massaggiandosi anch’esso le tempie “Credo che
> siamo stati attaccati da una specie di raggio stordente” sbattendo un paio
> di volte gli occhi per mettere a fuoco la situazione.
>
> Romanov si voltò verso il medico “Chiunque sia stato è dotato di un’ottima
> tecnologia. E ho il sospetto che scopriremo presto di chi siamo ospiti.
> Sento dei passi..”
> Come a confermare le sue parole, dopo alcuni minuti la porta della loro
> cella si aprì, lasciando intravedere tre figure in controluce “Vedo che vi
> siete ripresi. Bentornati fra noi….”
>
>
> <http://www.avg.com/email-signature?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=webmail> Mail
> priva di virus. www.avg.com
> <http://www.avg.com/email-signature?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=webmail>
> <#m_7460235953486317768_DAB4FAD8-2DD7-40BB-A1B8-4E2AA1F9FDF2>
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> _______________________________________________
> Stml2 mailing list
> Stml2 a gioco.net
> http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml2
>
>


-- 
Ciao, Ric


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OOO Cmd. Coral Nimosit
Primo Ufficiale (FO)
Sez. Comando e Navigazione
USS Novalis NCC 1772
coral.nimosit a gmail.com
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                                  N.S.F.
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