[Stml2] [16.01] Una morte poco accidentale

Ilenia De Battisti fulmine791 a gmail.com
Mar 21 Mar 2017 20:15:00 CET


Vi invio il brano relativo al teaser n. 1

Spero che possa piacervi, buona lettura.




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Brano: 16.01

Titolo: Una morte poco accidentale

Autore: Ten. Cmd. Kuz (Ilenia)

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Base Stellare N5 -  Ufficio del Capitano

D.T. 16/02/2396  Ore 13:00 - D.S. 73127.51

Il Comandante Elbrun era in attesa di fronte all’ufficio del Capitano Utoya
con espressione spazientita: il lungo viaggio sulla nave di rifornimenti
tellarita l’aveva decisamente sfibrata, ed ora si ritrovava a dover
attendere per avere un colloquio con l’ennesimo Capitano irritato per la
sua presenza. Appena le porte si aprirono, entrò con passo marziale,
scattando sull'attenti di fronte al superiore.

“Comandante Elbrun a rapporto signore”

“Comandante, sarò franco con lei, non sono affatto felice di questo
controllo. Questa base scientifica è sempre stata all’avanguardia, ma non
potete pretendere che via sia una scoperta al giorno! Le scienze sono
un’arte, non potete pressare il mio equipaggio a rispettare delle
tempistiche troppo stringenti!”

Il Comandante Elbrun sospirò lievemente, da quando aveva ricevuto
l’incarico di supervisore aveva sempre avuto a che fare come le medesime
polemiche, tanto da non farci più caso e rispondere in automatico.

“Capitano, comprendo i suoi timori ma il mio compito è solo quello di
verificare l'efficienza della struttura e il prosieguo degli studi in
corso, lungi da me porvi fretta. Sono qui per osservare e fare rapporto, ed
è esattamente ciò che intendo fare, nulla di più e nulla di meno”

“La sua presenza nei laboratori potrebbe distrarre i membri del mio staff,
abbassandone sensibilmente il rendimento, e questo per me è inaccettabile.
Mi auguro che faccia in fretta a stilare questo tanto agognato rapporto e
se ne torni al Comando!”

“Con tutto il dovuto rispetto Capitano, non posso assicurarle fin da ora
quanto tempo mi occorrerà per il mio lavoro, ma stia tranquillo che non è
mia intenzione disturbare il suo staff”

“Me lo auguro, anche se ho i miei dubbi. Le è stato predisposto un
alloggio, quindi se non ha altro da dirmi è libero di andare. In libertà”

Il Comandante Elbrun saluto formalmente il superiore ed uscì dall’ufficio
osservandosi attorno, per poi dirigersi al primo turbolift disponibile,
scostando una ciocca di capelli dal volto: *Devo decidermi a chiedere una
nuova assegnazione*




Base Stellare N5 -  Ponte E

D.T. 18/03/2396 Ore 23:06 - D.S. 73210.85

*Devo fare in fretta, devo fare in fretta*

Il Comandante Elbrun avanzava correndo per lo stretto corridoio di servizio
del ponte con un’espressione terrorizzata sul volto. Da quando era stata
demandata a quella piccola stazione spaziale, all’incirca un mese fa,
qualcosa gli era parso strano, anche se in effetti non ne comprendesse il
motivo.

Meticolosa e pignola com’era non ci aveva messo molto a capire che questa
base scientifica non era come tutte le altre, ed ora che i suoi dubbi si
erano trasformati in realtà sapeva di avere poco tempo per comunicarlo
all’esterno della base.

*Lui lo sa, sono certo che abbia capito, è da qualche parte e mi sta
aspettando*

Raggiunto l’alloggio per un attimo pensò di essere al sicuro, ma non si
lasciò fuorviare da quell’attimo di ritrovata pace: si portò al terminale e
cercò di aprire un canale direttamente con il Comando di Flotta. Per alcuni
attimi lo schermo si attivò, ma non abbastanza per aprire un canale, poi si
spense.

“Computer, attivare il terminale dell’alloggio assegnato al Capitano Elbrun”

Il computer rimase stranamente muto di fronte alla richiesta del
Comandante, tanto che quest’ultimo iniziò ad agitarsi, ben conscio del
fatto che tutto ciò non fosse affatto normale.

“Computer, attivare il terminale dell’alloggio assegnato al Capitano Elbrun”

Alle spalle del Comandante, un uomo le toccò la spalla “Lasci stare, non
funzionerà. Le era stato detto di andarsene, è un peccato che non abbia
voluto ascoltare. E’ proprio un gran peccato”

Il Comandante si alzò di scatto, osservando con sguardo terrificato l’uomo
che gli stava di fronte, per poi osservarsi attorno ancora più angosciata
di prima. Non gli vollero che pochi istanti per capire di essere stata
circondata da almeno mezza dozzina di energumeni, e ancor meno per capire
che contro di tutti loro non aveva alcuna speranza.

*Questa è la mia fine*




USS Novalis - Plancia

D.T. 19/03/2396 Ore 16:38 - D.S. 73212.86

Il Comandante Nimosit stava conversando con un certo gusto assieme al
tenente Oxila sulle migliori manovre da adoperare durante un attacco a
sorpresa, mentre il resto della plancia li ascoltava ma senza particolare
interesse: il turno in plancia era iniziato da poco ma si prospettava un
pomeriggio particolarmente noioso, dato che la nave era in viaggio per il
sistema stellare MN9.4 e l’unico incarico era quello di mantenere sotto
controllo le consolle per verificare che non si rilevassero dati anomali.

“Comandante, chiamata in entrata!” esclamò l’ufficiale addetto alle
comunicazioni, quasi sollevato dall’avere finalmente qualcosa da fare
“Arriva direttamente dal Comando di Flotta”

“Sullo schermo, guardiamarina” rispose Nimosit alzandosi in piedi.

Sullo schermo apparve lo sguardo di un contrammiraglio umano piuttosto
sovrappeso e con una barba bianca che lo faceva sembrare ancora più vecchio
di quanto non fosse in realtà: l’ufficiale rimase in silenzio per qualche
istante per poi focalizzare la propria attenzione sul Comandante Nimosit.

“Buongiorno contrammiraglio Wellington, come possiamo aiutarla?” lo incalzò
il Comandante Nimosit, piuttosto sorridente

“Buongiorno Comandante, devo chiedervi di variare il vostro itinerario
purtroppo” fece una breve pausa “Informi il capitano della mia chiamata, e
lo informi che preferirei partecipasse anche lei alla conversazione”

Nimosit annuì prontamente “Certamente, contrammiraglio” quindi sfiorò il
comunicatore “Comandante Nimosit a Capitano, chiamata in entrata dal
Contrammiraglio Wellington, richiede di poter parlare con lei ed il
sottoscritto”

=^= Capitano Kuribayashi a Comandante Nimosit, faccia trasferire la
chiamata nel mio ufficio e mi raggiunga, Capitano out =^=

Nimosit si limitò a fare un cenno all’addetto delle comunicazioni, assegnò
il comando all’ufficiale seduto alla consolle tattica e lasciò la plancia.




USS Novalis - Ufficio Capitano Kuribayashi

D.T. 19/03/2396 Ore 16:44 - D.S. 773212.87

Appena Nimosit entrò in ufficio si andò ad accomodare ad una poltroncina
per seguire la discussione senza disturbare, il Capitano dal canto suo
stava già conversando con il Contrammiraglio Wellington.

“Capisco Contrammiraglio, se vi è qualcosa di urgente che richiede la
nostra presenza saremo lieti di dare una mano”

“Urgente onestamente non saprei, tuttavia preferisco che le cose vengano
fatte il prima possibile. Ci sono cose che non dovrebbero mai accadere, e
quando a morire sono ufficiali così promettenti è ancora peggio”

“Morire?” intervenne Nimosit crucciando il volto

“Ha capito bene Comandante. Stamani siamo stati informati della morte di un
ufficiale della flotta stellare alla Starbase 05, vi ordino di dirigervi lì
e recuperare la salma per riportarla su Sol III”

Il Capitano arcuò appena il sopracciglio destro, per poi fare un piccolo
colpo di tosse e prendere la parola “Potremmo avere qualche delucidazioni
in più sulla morte di questo ufficiale?”

“Il Comandante Elbrun è morto, a quanto pare, a causa di un sovradosaggio
di droghe, che lo avrebbero portato all’arresto cardiaco” rispose il
contrammiraglio con una smorfia di disapprovazione “Secondo i rapporti, il
Comandante avrebbe rubato delle droghe dai laboratori ed avrebbe esagerato
sulle dosi, non si sa se accidentalmente o a causa di fantomatici propositi
suicidari”

Il Capitano continuò ad osservare l’espressione di Wellington serio in
volto “Ma lei non sembrerebbe crederci, signore”

“No, con tutta onestà non credo ad una singola parola del rapporto che mi è
pervenuto! Conosco il comandate da quando era un semplice guardiamarina, ha
sempre trattato il suo corpo come fosse un tempio! Era allenato, non
eccedeva mai nel cibo o nell’alcool, e mai e poi mai avrebbe fatto uso di
sostanze stupefacenti”

“Quindi vorrebbe capire se c’è qualcosa sotto..” tornò ad incalzarlo Nimosit

“Si, ed il prima possibile! Buon lavoro!” il Contrammiraglio fece un cenno
di saluto e chiuse la comunicazione, lasciando per un attimo i due
ufficiali ad osservarsi in volto.

“Qualunque cosa vi sia sotto non si richiede l’intervento di una nave come
la nostra per un intervento simile, a meno che non si pensi decisamente al
peggio”

“Ha ragione numero uno, torni in plancia e informi il timoniere del cambio
di rotta, andiamo alla starbase 05” rispose Kuribayashi “Massima curvatura,
la questione non mi quadra”



Base Stellare N5 -  Ufficio del Capitano

D.T. 20/03/2396 Ore 08:26 - D.S. 73214.66

Il Capitano Utoya sembrava piuttosto preoccupato, mentre osservava il suo
primo ufficiale che illustrava l’attuale situazione. Era morta una giovane
ufficiale nella sua starbase, questo avrebbe attratto nugoli di curiosi
ficcanaso che avrebbero disturbato gli scienziati e rallentato i lavori.

“Me lo ripeta un’altra volta, cosa è successo a quella dannata ficcanaso
del Comandante Elbrun, Comandante Folie?”

Il Comandante prese fiato per poi tornare ad osservare in volto il suo
ufficiale “Capitano non posso dirle nulla che non le avessi già detto
questa mattina. Il Comandante Elbrun è stata trovata morta nel suo
alloggio, il decesso appariva inizialmente dovuto ad un attacco cardiaco.
Data la giovane età abbiamo provveduto ad un'accurata perquisizione del suo
alloggio, dove abbiamo trovato la presenza di alcolici di contrabbando e
forti dosi di droghe e sedativi, le analisi ematiche hanno confermato che
la giovane aveva fatto uso di una notevole quantità di droghe che l’hanno
condotta alla morte. Si tratta di una tragica tragedia nata probabilmente
da una personalità fragile che non reggendo la tensione ha iniziato a far
uso di sostanze stupefacenti” fece una piccola pausa “Riassumendo, la morte
del Comandante è stato un tragico incidente, nulla di più”

Il Capitano scosse il capo “Eppure qualcosa non mi torna, non mi è apparsa
così fragile ne ho mai visto i sintomi legati all’utilizzo di certe
sostanze!” si alzò andando ai finestroni “Mi sembra impossibile che quella
ragazza abbia fatto una fine simile, siamo certi di aver controllato
tutto?”

Il Comandante annuì nuovamente “Sì, Capitano. Ho già ordinato che si
proceda con la cremazione del corpo e la predisposizione per l’invio dei
resti su Sol III”

“Ed io ho fermato tutto numero uno” rispose il Capitano senza particolare
enfasi “A quanto pare la giovane aveva altri piani per i suoi resti, quindi
una nave verrà a recuperare il suo corpo fra circa una ventina di minuti”

Il Comandante si voltò di scatto “Non ne ero a conoscenza, signore!
Provvederò ad informare la sala controllo e a predisporre il teletrasporto”

Il Capitano si limitò ad annuire “Molto bene, in libertà”

Il Comandante annuì uscendo ma fatti pochi passi in direzione del turbolift
sfiorò il comunicatore “Una nave verrà a recuperare il corpo di quella
donna ed Capitano inizia a fare fin troppe domande, nascondete tutto. Non
voglio che nulla venga allo scoperto mentre facciamo il teletrasporto della
salma”

=^= Ricevuto, e per il capitano?=^=

“E’ un vecchio rintronato che non vedrebbe cosa gli sta intorno neppure se
glielo indicassero, per ora lasciamolo lì. Se dovesse iniziare a fare un
po’ troppe domande farà compagnia a quella ficcanaso nell'aldilà”

=^= Ricevuto Comandante, provvedo immediatamente =^=
-------------- parte successiva --------------
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