[Stml2] [stml2] [16.09 rev 01] Fuga

Coral Nimosit coral.nimosit a gmail.com
Mar 3 Ott 2017 08:52:24 CEST


Salve ciurmaglia, mi sono accordo di non aver ancora inviato in lista il
mio brano con le modifiche indicate da voi. Eccolo, se c'è altro fatemelo
sapere.

PS: ricordatevi di dare un'occhiata (ed un feedback) all'ultima ipotesi
sulla nuova sim. ciao


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Brano: 16.09 rev01
Titolo: Fuga
Autore: Comandante Nimosit (Riccardo)
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USS Novalis - Ponte di Comando
D.T 26/03/2396 ore 14.00 D.S. 73231.73

Nimosit era furioso.
E la cosa non capitava tanto spesso.
C'erano molte ragioni per essere furiosi, riflettè osservando le attività
febbrili dei suoi uomini in plancia. Primo, due dei loro ufficiali
superiori erano ancora nelle mani di una massa di criminali. Secondo, il
piano di questi ultimi era davvero ben congeniato tanto che se non avessero
trovato alla svelta le loro navi l'avrebbero fatta franca. Terzo, se
l'organizzazione criminale fosse riuscita ad utilizzare il numex25 per i
propri scopi i sempre fragili rapporti tra le varie potenze del quadrante
sarebbero potuti precipitare alla svelta con ripercussioni pesantissime.
Quarto, era furioso con se stesso perchè non era stato in grado di salvare
sia la squadra di sbarco che Kuz e Di Maria.

A fianco della poltrona del capitano, sulla quale era momentaneamente
seduto, c'era Thevek che lo studiava con la coda dell'occhio.

"Non avresti potuto fare di più." - Sussurrò lei. - "Anzi, non avremmo
potuto fare di più, non ne abbiamo avuto il tempo. Non flagellare te
stesso, li troveremo."

Quinto......quella donna era peggio di un bioscanner! Riusciva a
trapassarlo da parte a parte, cogliendo al volo quello che stava provando.
Dannazione.
La guardò, cercando di allentare la stretta alla mascella.

"Hai ragione. Come sempre! Dobbiamo concentrarci sulle ricerche."

In quel momento entrò in plancia un malconcio Sev. Fece appena due passi
dentro il ponte di comando che Nimosit gli si parò davanti.

"Dove pensa di andare ridotto così comandante?" - Fece, dandogli del lei.
"Non ha sentito il capitano per caso? Vada in infermeria e si faccia
visitare. E curare, avrà almeno un paio di costole rotte!!"

"Una sola per la verità."
"Testardo Bajoriano! Come hai fatto a sgattaiolare dalle mani del capitano!"
"E' in infermeria che sta torchiando Oxila e Romanov."
Nimosit aiutò Sev a prendere posto sulla poltrona del primo ufficiale.
"Piano, così mi romperai anche le altre costole!" Si lamentò il capo della
sicurezza sedendosi.
"Era quella l'idea!" - Rispose il numero uno. - "Cosa stiamo cercando di
preciso."
"Cargo a lungo raggio, credo. Non conosco nè la classe, nè gli armamenti nè
i sistemi difensivi."
"Un pò pochino, direi."
"Secondo me faranno ritorno alla stazione N5 prima di prendere il largo."
Intervenne Thevek.
"Avrebbe senso. Potrebbero imbarcare materiali, persone o altro."
"Perderebbero tempo. E se avessero già avvisato i complici di lasciare la
base? Rischiamo di trovarci davanti una scatola vuota mentre loro se ne
sono già andati." Fece notare Nimosit.

"Certo, ma non abbiamo altro a disposizione, non una scia di curvatura,
solo la stazione N5."

Il primo ufficiale ci pensò su un attimo.
"Timoniere, diriga sulla base stellare N5, massima curvatura possibile. Se
il comandante Borodin si lamenta......lo ignori! Tempo di arrivo previsto?"
L'altro armeggió con la consolle prima di rispondere.
"Tre ore e sedici minuti, signore."
"Hai tre ore per rimetterti in piedi, torna in infermeria, avremo bisogno
di te.....intero." - si rivolse a Sev. - "Chiederemo supporto tattico al
Comando di Flotta e nel frattempo io e Dwalla cominceremo a studiare il
piano d'azione per quando arriveremo alla stazione. Avremo poco tempo e
nessun margine d'errore."

Nave da carico Gaariga
D.T 26/03/2396 - poco dopo

Il volto turbato di Folie apparve sullo schermo del terminale di Kirin; la
chiamata arrivava direttamente dall'altra nave, la Weel.

"Cosa c'è!" Chiese Kirin sgarbatamente, come al solito.
"Sono appena stato informato che quello sciocco di Utoya ha pensato bene di
darsela a gambe dalla base stellare, mentre le procedure di evacuazione
sono ancora in corso. Dovevo immaginarmelo che non avrebbe retto la
tensione." Kirin imprecò in silenzio.
"No, sono io che dovevo immaginarmi che affidare a voi due un qualsiasi
compito ci avrebbe portato solo guai! Dannati federali!"
"Stammi bene a sentire....." Cominciò Folie.
"Apri bene le orecchie stupido federale!" - ruggì Kirin sbattendo sul
tavolo il poderoso pugno. - "La Weel farà rotta sulla base stellare alla
massima curvatura e tu ti accetterai che le operazioni di evacuazione siano
portate a termine nel più breve tempo possibile. Senza il tuo dannato
capitano ad assicurarsi che le navi siano caricate nel modo corretto
rischiamo che tutto il personale segua il suo esempio è lasci sulla base
tutto il Numex25 ancora stivato! È chiaro!?"
Il disgusto dipinto sulla faccia di Folie era alquanto eloquente, ma Kirin,
purtroppo, aveva ragione.
"Abbiamo poco vantaggio sulla Novalis."
"Allora fatelo fruttare!" - lo avvertí Kirin. - "O sarà l'ultimo errore che
commetterai."

USS Novalis - plancia
D.T 26/03/2396 - poco dopo

Kuribayashi entrò in plancia a passo spedito, Nimosit fece appena in tempo
ad alzarsi dalla poltrona del capitano per cedergliela.

"Rapporto!"
Per fortuna Nimosit era riuscito a convincere Sev a fare ritorno in
infermeria e sottoporsi alle cure dei medici. Prima che il capitano potesse
intercettarlo.
"Stiamo procedendo verso la base stellare N5 alla massima curvatura,
signore." - Riferì il primo ufficiale. - "In mancanza di altre tracce da
seguire, riteniamo che sia l'unico punto da cui far partire le ricerche."
"Sulla stazione, ragionevolmente, sono ancora stoccate ingenti quantità di
Numex25 e non crediamo che l'organizzazione se li voglia far scappare."
Intervenne Thevek.
"E se invece avessero già deciso un punto di rendez-vous?" Ribatté
Kuribayashi sollevando le stesse perplessità del suo numero uno.
"Il tempo stringe capitano e far evacuare una base stellare in poche ore è
pressoché impossibile. Se anche stessero evacuando per dirigersi verso un
unico punto di ritrovo, con un po' di fortuna saremmo in grado di
individuare le loro scie di curvatura e seguirle." Spiegò il consigliere.
"Non è molto. Numero uno, è riuscito a contattare la Flotta?"
"Si capitano, la Sequoia e la Magellano saranno in vista della base
stellare tra poco più di due ore."
Kuribayashi annuí soddisfatto, ma tutt'altro che tranquillo. C'erano troppe
incognite in quel piano. Non sapevano quante persone erano coinvolte
nell'organizzazione, né quante erano quelle costrette a lavorarvi! A detta
di Oxila e Romanov dovevano essere centinaia, e potevano solo sperare che
Kuz e Di Maria fossero tra quelle imbarcate nelle navi in fuga. Ciò che
oramai era purtroppo chiaro che un'organizzazione criminale composta anche
da personale della Flotta stava producendo clandestinamente trilitio per
armare siluri così potenti da distruggere anche le navi più corazzate.

Base stellare N5
D.T 26/03/2396 - Un'ora dopo.

Quando la Weel arrivò in vista della base stellare N5 il comandante Folie
si rese subito conto cosa avesse significato la precipitosa dipartita del
suo capitano. Quella a cui stava assistendo non era una evacuazione. Era
una fuga.
La notizia della distruzione del planetoide nella nebulosa si era ormai
diffusa. Chiunque, comunque coinvolto nell'organizzazione, stava salvando
il salvabile e stava abbandonando la barca che stava affondando; era più
che evidente. Senza uno schema organizzato, tuttavia, molte cose sarebbero
state lasciate indietro e sarebbero finite nelle mani della Flotta
Stellare. Folie sapeva esattamente quante tonnellate di Numex erano
sistemate nelle stive della stazione e sapeva perfettamente che non
sarebbero stati in grado di trasferirle tutte sulla Weel, già pesantemente
carica del prezioso materiale e degli scienziati che avevano lavorato al
progetto.
Appena la Weel ebbe attraccato, Folie sbarcò da uno dei portelli principali
e si trovò davanti il Breen. Quell'essere lo disgustava, ma purtroppo aveva
ancora bisogno di lui.
"Come procedono le operazioni?" Chiese incamminandosi a passo spedito verso
i turbo ascensori che lo avrebbero condotto ai livelli inferiori, alle
stive di carico, affiancato dal Breen.
"A rilento. Abbiamo dovuto difenderci."
"Difendervi? Da chi!?"
"Il Numex fa gola comandante. Non solo a lei, o a me. Molti su questa
stazione sanno a cosa serve e prima di andarsene vogliono prenderne un po'.
Come una specie di risarcimento."
La situazione era più critica del previsto, allungò il passo. Avevano poco
tempo.

Nave da carico Gaariga in rotta verso il punto di rendez-vous
D.T 26/03/2396 - nello stesso momento

Kuz e Di Maria si erano ritrovati. Evento del tutto casuale, tuttavia
durante le convulse operazioni di sgombero della stazione sul planetoide
alcuni gruppi di scienziati e medici erano stati mescolati per poi essere
di nuovo divisi ed imbarcati sulla Weel e sulla Gaariga, i due vascelli
romulani a disposizione dell'organizzazione.
Il dottore volle prima sincerarsi delle condizioni della collega per poi
scambiare con lei brevemente le informazioni raccolte durante la permanenza
forzata sul planetoide.
"Dobbiamo avvertire la Novalis della nostra posizione." Sentenziò
l'ufficiale scientifico.
"Concordo, anche se non abbiamo idea di quale sia. E soprattutto non
abbiamo idea di come fare ad avere accesso ad un qualche terminale della
nave."
"Cosa sappiamo al momento?" Lo incalzò lei.
"Che il convoglio ha lasciato il planetoide. Ma non conosciamo la rotta."
"Vero. Se io fossi a capo di una organizzazione di questo tipo avrei
sicuramente calcolato evenienze come questa, in pratica vorrei avere un
piano B."
"Quindi sanno già dove dirigersi." - Kuz annuí. - "Un luogo magari dove
ricominciare da capo."
"Probabilmente si."
"Cosa non sappiamo." Fece lui.
"Dove sono detenuti Oxila e Romanov." Caló per un attimo un silenzio
preoccupato.
"Non credo siano a bordo di questa nave, non li ho visti."
"Se non ricordo male le navi dovrebbero essere almeno due, forse sono
sull'altra." La donna annuí, sperando che il dottore avesse ragione. Al
momento non potevano comunicare con i loro colleghi, potevano solo sperare
che stessero bene.
"Che ne pensa degli altri medici?" Chiese infine. Di Maria sbuffò.
"Al di là delle scarse conoscenze direi che sono tutti molto impauriti,
addirittura terrorizzati."
"Possibilità che ci diano una mano?"
"Nessuna. Lo ripetono come un mantra, se stai buono e fai il tuo lavoro
avrai salva la vita è sarai trattato bene altrimenti ti spediscono ai
lavori forzati."
"Già, anche gli scienziati ripetono la stessa storia. Anche da loro non ne
caveremo niente. Dobbiamo comunque provare ad avvertire la Novalis. Se solo
riuscissi a mettere le mani su un pannello, su una consolle....."
=^=Kirin ad equipaggio.=^= - Proprio in quel momento la voce dura del
comandante del vascello fuoriuscì dagli altoparlanti della nave. - =^=Vi
informo che procederemo ad impiegare alcuni di voi in specifiche attività
di supporto agli effettivi della nave. La selezione verrà effettuata dagli
ufficiali stessi, non saranno tollerate defezioni ingiustificate.=^=
Kuz sorrise.

USS Novalis - in avvicinamento alla Base Stellare N5
D.T 26/03/2396 - poco dopo

Contro il parere medico dell'intera equipe sanitaria della nave Sev, Oxila
e Romanov avevano abbandonato l'infermeria e avevano raggiunto gli altri
ufficiali in plancia. Nimosit li aveva ragguagliati sulla situazione.
"Tempo previsto per l'arrivo?" Domandò il capitano Kuribayashi al tattico,
che aveva ripreso la sua naturale posizione.
"Ventidue minuti signore."
"La Sequoia e la Magellano?"
"Tempo stimato di arrivo quarantuno minuti."
"Credo che convenga allentare per una volta i protocolli di sicurezza
signore..." - intervenne Nimosit. - "....direi di uscire dalla curvatura a
ridosso della base stellare, questo dovrebbe garantirci un buon effetto
sorpresa." Kuribayashi annuì grave.
"Tenente Oxila?" Tuonò il capitano.
"Provvedo al ricalcolo immediatamente signore."
"Molto bene. Cosa troveremo secondo voi?"
"Navi in fuga." Intervenne il consigliere Thevek.
"Dobbiamo stabilire su cosa concentrarci. La base stellare o le navi in
fuga." - Le fece eco Nimosit. - "E avremo poco tempo."
"Il primo ufficiale ha ragione, signore." - Fece Romanov dall'alto della
sua postazione. - "Non mi aspetto di trovare vascelli particolarmente
armati, ma una qualche resistenza è possibile. Suggerirei di rendere
inoffensivi gli armamenti ed i sistemi propulsivi delle navi più grandi,
ove ve ne fossero. Pochi colpi ben assestati dovrebbero essere sufficienti
a metterli fuori uso e facilitare il nostro compito."
"In sostanza dobbiamo evitare che i pesci grossi ci scappino via!" Chiosò
infine Sev.
"Sono d'accordo, ma non possiamo abbandonare la stazione." - Poi rivolto
all'ufficiale alle comunicazioni. - "Guardiamarina, contatti la base
stellare N5." L'altro annuì.
"Signore, non rispondono!"
"Riprovi."
"Niente da fare, mi dispiace." Kuribayashi guardò preoccupato prima NImosit
poi Thevek.
"Forse l'ufficiale in comando non è più nelle condizioni di rispondere."
Fece il consigliere, dando voce ai dubbi degli altri ufficiali.
"Signor Romanov, quando usciremo dalla curvatura lei avrà il compito di
individuare le minacce più rilevanti e renderle inoffensive." - Disse
infine Kuribayashi. - "Se possibile, voglio un lavoro pulito e preciso." Il
tattico annuì.
"Signor Oxila, lei si occuperà di manovrare la nave..." - Intervenne
Nimosit anticipando il suo capitano. - "....agganciando tutti gli eventuali
vascelli in allontanamento dalla stazione tracciando le scie di
curvatura...."
".....così potremo inseguirle!" Terminò l'ufficiale di rotta.
"Numero uno..." - Intervenne di nuovo il capitano, grave. - "...con alcune
navette cariche di marines lei lasacerà la Novalis ed attaccherà alla base
stellare. Se necessario, ne acquisirà il comando. Mi sono spiegato?"
"Perfettamente signore." Non sarebbe stata una passeggiata, attraccare,
sbarcare, verificare le condizioni a bordo ed eventualmente assumere il
comando. Il tutto in pochissimo tempo.
"Signore!" - Era Sev. - "Chiedo il permesso di accompagnare il primo
ufficiale." Kuribayashi lo squadrò con la coda dell'occhio. Sapeva che
l'ufficiale alla sicurezza era ancora convalescente e un pò ammaccato e
conosceva la sua proverbiale testardaggine. Ma sarebbe stato un valido
aiuto sul campo.
"Se se la sente....permesso accordato."
"Grazie signore!" Nimosit scosse il capo sorridendo, mentre si alzava per
correre a preparare le squadre di sbarco.
"Bene signori, sappiamo cosa dobbiamo fare." - Concluse Kuribayashi
soddisfato. - "Tempo previsto d'arrivo?"
"Otto minuti signore."

Base Stellare N5
D.T 26/03/2396 - Otto minuti dopo

Appena la Novalis uscì dalla curvatura, ormai a ridosso della stazione, si
trovò davanti uno spettacolo surreale. Un via vai febbrile di vascelli di
varie dimensioni in partenza o in fase di aggancio ad essa.  Probabilmente
quella piccola stazione di confine non aveva mai vissuto un'attività così
intensa, riflettè Kuribayashi osservando la scena. Sembravano api intorno
al proprio alveare. Con ogni probabilità stavano cercando di caricare
personale e materiali prima di abbandonare l'area.

"Ci sono diciassette vascelli, signore." Avvertì Romanov.
"Dimensioni?"
"Piccole per lo più, tranne una grossa nave da carico sul lato opposto
della base."
"Allarme giallo, alzate gli scudi ed identificate quella più grande." -
Ruggì il capitano. - "Nimosit e la squadra di sbarco?"
"Hanno appena lasciato l'hangar e si dirigono sulla stazione."
"Molto bene."
"Alcune navette stanno alzando gli scudi e danno energia alle armi,
signore!"
"Cerchiamo solo di renderle inoffensive."
"Ricevuto."
Nel frattempo Oxila manovrava la Novalis per cercare di portarla sul lato
della stazione in cui era attraccata la grande nave da carico. Alcuni colpi
di phaser raggiunsero la nave da guerra della Flotta che assorbì senza
grossi problemi, rispondendo al fuoco con pochi colpi ben diretti.
Una potente bordata andò a segno sulla Novalis.
"Colpo di phaser proveniente dal cargo agganciato. Scudi all'87%" Spiegò il
tattico.
"Ma le navi da carico non dovrebbero avere armi di questa potenza!"
Intervenne Thevek.
"Direi di no, consigliere." Convenne Kuribayashi.
"Il cargo si è sganciato dalla stazione e continua a fare fuoco."
D'un tratto la grossa nave scomparve dallo schermo lasciando gli ufficiali
sorpresi.
"Si è occultata signore!"
"Non perdetela, fuoco ad ampio raggio! Non deve scappare!" Urlò il capitano
ai suoi uomini. Dalla Novalis partì una selva di colpi ad ampio spettro che
spazzò tutto lo spazio che divideva le due navi; molti colpi andarono a
segno grazie anche al fatto che i due vascelli erano molto vicini e quindi
il cargo occultato, pesante e meno manovrabile, aveva poco spazio di
manovra.
Altre bordate provenienti da altri vascelli colpirono la Novalis.
"Scudi al 74%. L'occultamento assorbe molta energia, dubito che possano
resistere a lungo in un tale campo di battaglia!." Puntualizzò Romanov.
Dopo altri colpi andati a segno il grosso cargo ricomparve, l'occultamento
era saltato, evidentemente i phaser della Novalis avevano sortito l'effetto
desiderato.
"Li renda inoffensivi comandante!"
Purtroppo Romanov non ne ebbe il tempo, il grosso cargo entrò in curvatura
proprio un attimo prima che due siluri lo colpissero.
"Seguite la nave da carico!" - urlò Kuribayashi. - "E avvertire la Sequoia
e la Magellano. Che una delle due navi fornisca appoggio a Nimosit e Sev e
l'altra segua noi."

Base Stellare N5
D.T 26/03/2396 - contemporanemanete

Le tre navette della Novalis, con a bordo sedici marine scelti oltre a
NImosit e Sev, avevano coperto in pochissimi minuti la distanza tra
l'ammiraglia della Flotta e la stazione, attraccandovi. Nel marasma
generale sembrava che nessuno si fosse accorto dello sbarco, che fu rapido
e preciso. Il caos era completo, agli occhi del primo ufficiale fu evidente
la mancanza di leadership a bordo; un caotico andirivieni di persone
apparentemente indaffarate, che a passo svelto o anche correndo se ne
andavano in giro per la stazione. Molti si affrettavano a lasciarla
imbarcandosi in qualsiasi tipo di vascello ancora agganciato. Era difficile
capire chi fosse un ufficiale della flotta e chi invece un civile,
pochissime le uniformi federali.

"Dividiamoci." - Cominciò Nimosit. - "Sev, tu e altri undici uomini andrete
ai livelli inferiori, alle stive di carico, voglio un rapporto sullo stato
della situazione là sotto. Io e gli altri andremo sul ponte di comando e
cercheremo il capitano Utoya. Se necessario assumeremo il controllo della
stazione."
Sev annuì e con pochi cenni partì in direzione dei turboascensori seguito
dal manipolo di marines armati fino ai denti.
"Venite con me." - Ordinò subito dopo Nimosit agli altri, prendendo la
testa del gruppetto e armando il phaser. - "Settate su stordimento e occhi
aperti; per il momento dovremo considerare questa base come territorio
ostile."

Arrivarono davanti alle porte del centro di comando piuttosto rapidamente e
senza trovare ostacoli. Tuttavia l'ingresso era bloccato. Forse qualcuno si
era asserragliato all'interno.

"Apriamo questa porta." Sussurrò Nimosit all'orecchio di uno dei marines.
Questo annuì e con rapidi gesti, insieme agli altri militari, preparò una
piccola carica che fu posizionata proprio sull'apertura. Poi si
allontanarono velocemente di qualche metro, poco prima che la carica
detonasse e sbloccasse le porte di accesso al ponte di comando. Appena
questo fu spalancato da due marines, un altro gettò all'interno dei
fumogeni che saturarono in pochi istanti tutto l'ambiente poco prima che il
manipolo facesse irruzione, protettto dalle maschere antigas. I marines si
posizionarono velocemente andandosi a piazzare in zone perimetrali
strategiche, dalle quali potevano agilmente controllare tutto l'ambiente.

Appena la nebbia cominciò a diradarsi apparve un ufficiale della Flotta con
le mani alzate che cercava invano di non tossire e di tenere gli occhi
aperti.

"Si identifichi!" Tuonò Nimosit.
"Tenente Chordys! Non sparate, vi prego. Sono andati via, sono andati via
tutti..." E continuò a tossire.La pelle blu tradiva le origini boliane.
"Sono il comandante Nimosit della USS Novalis, dov'è l'ufficiale in
comando, o il suo vice." Chiese sapendo già la risposta.
"Non c'è." - Rispose quasi sorpreso l'altro. - "Se ne sono andati tutti.
Sono l'unico rimasto!" Uno dei marines lo passò al setaccio cercando armi
nascoste, poi scosse la testa in direzione del superiore. Era pulito. Gli
altri avevano già bonificato il ponte di comando e si erano  tolti le
maschere antigas, visto che l'aria era tornata respirabile.
"Signor Chordys, da questo momento assumo io il comando di questa stazione.
Mi sono spiegato?"
"Perfettamente signore, grazie al cielo!" Sembrava sollevato.
=^=Sev a Nimosit.=^=
"Parla pure, ti ascolto. Come è la situazione lì da voi?"
=^=Complicata! Siamo sotto attacco.=^=
*Dannazione* Pensò NImosit.
"Ragguagliami."
=^=Non sembrano in tanti ma sono ben armati, sono asserragliati in alcuni
settori delle stive di carico. Non sarà facile stanarli.=^=
"Evidentemente le stive contengono ancora Numex. Hai bisogno di supporto?"
=^=Al momento no, Sev chiudo.=^=
"Signor Chordys, è pratico di questa sala controllo?" - l'altro annuì
timidamente. - "Molto bene, allora mi illumini, mentre faccio rapporto al
capitano Kuribayashi."

END OF TRANSMISSION

-- 
Ciao, Ric


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OOO Cmd. Coral Nimosit
Primo Ufficiale (FO)
Sez. Comando e Navigazione
USS Novalis NCC 1772
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