[Stml2] 01.07 - Domande e Favori - Tenente Comandante Dwalla Thevek (Si.Bi.) / Tenente Comandante Cedric Bohr (Roberto)

Coral Nimosit coral.nimosit a gmail.com
Lun 24 Dic 2018 21:49:29 CET


E meno male che non dovevo aspettarmi niente di che.......mi avevi quasi
convinto, ma....naaaaa.....quando ci sei di mezzo tu le cose tendono a
funzionare a dovere. 😁 Il tuo fidanzato dovrà farsene una ragione. 😉
Bravissima, pezzo davvero bello. Sforzo non indifferente quello di cercare
di rimettere al loro posto i pezzi del puzzle!
Mi è piaciuto molto anche il contributo di Roberto. Vedremo come sfruttare
il rapporto tra Bohr e Sev in maniera giusta e calibrata.
Bravi.

Il lun 24 dic 2018, 21:24 Silvia Bianchini <ltcomm.sibi a gmail.com> ha
scritto:

> *Ce l'ho fatta... Il fidanzato me la farà pagare in qualche modo ma ce
> l'ho fatta 😉*
>
> *Grazie a Roberto per la sua parte, spero che vi piaccia perché ho avuto
> un sacco di difficoltà con la mia.... Il riassunto Ve lo farò più avanti
> che ora proprio non riesco...*
>
> Buon Natale!!!!!
>
> Sì.Bi.
>
> *=============================*
>
> *Titolo: 01.07 –“Domande e Favori”*
>
> *Precedente: 01.06 " Forse hanno ritrovato il Guardiamarina Viotti"*
>
> *Autori: Tenente Comandante Dwalla Thevek (Si.Bi.) / Tenente Comandante
> Cedric Bohr (Roberto)*
>
> *=============================*
>
>
>
> **FLASHBACK**
>
> *San Francisco – Accademia della Flotta Stellare*
>
> *Sala Olografica 6*
>
> *28 aprile 2375*
>
>
>
> l due team, denominati Alpha e Beta, avevano un solo fine: prendere
> ilcontrollo della plancia. Dislocati in punti diversi della nave, le
> duesquadre dovevano arrivare entro il tempo impostato. Un countdown
> cheimpietoso scattava.
>
> *-35.*
>
> Bohr Cedric si guardò intorno, il tricoder puntato nel cercare la via
> piùrapida per il team BETA, ma qua e là vi erano ostacoli che rallentavano
> ochiudevano addirittura degli accessi.
>
> "Cadetto Bohr ha trovato una via secondaria?" chiese il suo tutor Sev che
> era più giovane di lui, ma ormai al termine del suo percorso di studiin
> accademia.
>
> "Non esattamente, Signore. Tutte le vie sembrano bloccate" poi fece
> unapausa "forse però se percorriamo il corridoio H3 riusciamo a trovare una
> via per passare"
>
> "si spieghi meglio, cadetto" insistette Sev senza troppo nascondere
> unacerta diffidenza. D'altronde il cadetto si stava diplomando
> nell'ambitodisciplinare Sicurezza e la diffidenza sarebbe dovuta
> diventareun suo tratto professionale inalienabile.
>
> "Ecco" disse il bajoriano di colore "sul corridoio H3 si affacciano
> duecondotti di aerazione. Sono stretti e apparentemente sigillati, ma
> proprioperché sono solo ‘apparentemente’ bloccati, credo che modificando i
> relaysdi controllo possiamo passare attraverso questi condotti."
>
> "Interessante prospettiva: dove ci portano i condotti?" chiese il
> cadettodella Sicurezza
>
> "signore, con tutta onestà forse davanti all'accesso alla plancia.
> Madovremo strisciare"
>
> "odio gli spazi troppo chiusi, ma se non ci sono alternative, procediamo".
>
>
>
> *-25.*
>
> Il blocco d'accesso cedette con un leggero soffio d'aria e gli occhi
> ditutti i membri del team BETA si levarono verso l'alto, verso il buio che
> sipoteva aspettare da un condotto per l'areazione.
>
> "E' sicuro al suo interno?" chiese Sev. Bohr fece un cenno d'assenso
> eaggiunse "se non lo fosse lo scopriremo"
>
> "E resteremo tutti incastrati fino alla scadere del tempo"
>
> Bohr afferrò il portale e, usandolo come leva si alzò fino ad entrare nel
> condotto "Ci vediamo in plancia".
>
> Sev alzò gli occhi al cielo e loseguìinsieme agli altri
>
>
>
> *-10.*
>
> Un botto improvvisò ruppe il silenzio e la paratia che bloccava la fine
> del condotto cadde
> a terra, con polvere e varie schegge.Le prime gambe ad intravedersi
> dall'alto furono quelle di Bohr. Poi scivolòa terra: la porta della plancia
> rigorosamente sigillata era davanti a loro.
>
> "E questa?" chiese il bajoriano dalla pelle scura.
>
> "Evidentemente il test vuole verificare le nostre capacità
> finoall'ultimo", osservò Sev mentre preoccupato fissava l'altro capo
> delcorridoio da cui provenivano le voci del team Alpha in arrivo.
> "Abbiamopoco tempo, dobbiamo trovare un modo di aprire la porta". E senza
> chiederesi mise a lavorare sul quadro di controllo.Bohr osservava l'operato
> di Sev e si accorse che stava imparando, anche sela porta non stava dando
> alcun segno di cedimento.Poi, si accostò al suo cadetto tutor. "Signore, ha
> un badge comm attivo?"
>
> L'altro bajoriano fece un cenno d'assenso. "Beh, se i controlli della
> portanon sono manomettibili possiamo sempre provare a trasformare il badge
> commin un emettitore di impulsi che, interferendo con i codici di
> sicurezzadella porta, potrebbero mandarne i sistemi di controllo in crash.."
>
> "e quindi aprirsi! Mi piace Bohr, proviamoci" e si staccò dalla divisa
> dicadetto del IV anno il comunicatore e si mise a lavorarci sopra insieme
> alcadetto del I anno.Il team Alpha era all'orizzonte. Avevano già estratto
> i phaser. Eraevidente l'intenzione. Anche se era solo una simulazione si
> sarebbe giocatofino all'ultimo colpo, compresi quelli di phaser settati su
> stordimento.
>
> "Forza, dobbiamo farcela.." disse tra sé Bohr maneggiando con una
> puntinametallica nei circuiti interni del badgecomm.
>
>
>
> *-5.*
>
> La prima raffica di phaser sfiorò la testa di Sev, mentre un membro
> delteam BETA era già a terra colpito
>
> "Non ce la farete mai!!" disse Kruger, capo squadra Alpha. "noi
> abbiamoacquisito i codici di sicurezza della porta. Potete anche
> arrendervie con le mani in alto, nonvogliamo scherzi!" c'era un che di
> beffardo e arrogante nella roca voce delCadetto Kruger.
>
>
>
> *-2.*
>
> Il team Alpha continuava a sparare, ormai distavano poche decine di metri.
>
> I Beta avevano creato una sorta di trincea con gli oggetti disponibili,
> maera una resistenza tipicamente come quella con i Borg: inutile.Un phaser
> colpì la porta lanciando schegge simulate ovunque e
> distogliendol'attenzione di Sev e Bohrper qualche secondo.
>
> "Sev, a lei l'onore!" urlò Bohr cercando di evitare un colpo. Sev
> sembrònon capire, ma afferrò presto il significato della frase quando la
> porta siaprì, mostrando il contenuto della plancia.
>
> Il capitano Semiour al centro sorrise, voltandosi sulla poltroncina.
> "Sietearrivati a -0.45! complimenti!" e gli altri insegnanti che gli
> eranoaccanto applaudirono.
>
> Sev entrò vincitore, seguito da Bohr stanco, ma soddisfatto. I due
> siscambiarono un'occhiata: insieme avevano trovato una via per lavittoria.
> E per una frazione di secondo a Sev parve di elevarequell'attimo come segno
> indelebile nella memoria di lungo termine.
>
>
>
> **FLASHBACK**
>
> *Appartamento Sol III, Seattle*
>
> *04 luglio 2398, ore 00:25*
>
>
>
> "Ti devo parlare" la voce di Selene era ferma, calma, ma priva dialcun
> accenno di affettuosità.
>
> Cedric fece un cenno d'assenso: "Computer spegni riproduzione"
> dissecercando di scrutare nello sguardo della donna che amava almeno
> unpreludio della conversazione che sarebbe seguita. Together with Lovedi
> Billy Higgins, ottimo batterista jazz, si bloccò in una delle fasidi suono
> perfetto, come pensava lo stesso Bohr. Lei parve ringraziarlo con lo
> sguardo, poi disse: "La tua assenza staincidendo su Enara e Buran. Stanno
> iniziando a manifestare disagiemotivi per la mancanza di una figura
> paterna. Devi trovare una soluzione per essere più presente" Concisa,
> efficace e non senzail dono della sintesi, pensò tra sé il bajoriano.
>
> Lui stette per pochi secondi in silenzio: " Mi dispiace. Ci
> possoriflettere e cercare una soluzione".
>
> "Non puoi riflettere o cercare una soluzione, ma rifletti e trova"
>
> Lui sorrise, le afferrò il volto tra le mani e le diede un dolcebacio, che
> lei ricambiò un po’ riluttante.
>
> "Puoi contarci" aggiunse venendo interrotto da unacomunicazione sul
> monitor principale.
>
> La scritta ‘Incomingmessage – Personal’ lampeggiava ipnoticamente.
>
> Lui si alzò dal divano e si avvicinò incuriosito al monitor. Digitò
> ilcodice sul touchscreen e lesse il messaggio.
>
> La sua espressione scivolò dalla curiosità alla sorpresa ed
> infineall'attenzione. Si sedette e concentrato rilesse il messaggio.
>
> Poi si voltò verso Selene, prendendo un respiro.
>
> "Devo un favore ad un amico" disse Bohr guardandola negli occhi e sperando
> che lei capisse.
>
> Il silenzio tra i due regnò per il resto del suo soggiorno sulla terra.
>
>
>
> **** Base Spaziale 310 - USS Vancouver- Ufficio del Consigliere - D.T.
> 12/07/2398, ore 04:31- D.S.****
>
>
>
> Dwalla stava guardando dalle finestre del suo ufficio che aveva raggiunto
> dopo aver lasciato l’infermeria, consapevole che ogni tentativo di mettersi
> a dormire non avrebbe portato a nulla. E se doveva passare la notte a
> pensare, meglio farlo nel suo studio.
>
> Erano alla prima missione e stavano affrontando due grossi enigmi, il
> ritrovamento di una navetta e un romulano morto e la scomparsa di un
> guardiamarina della Flotta Stellare. La dinamica degli eventi poteva far
> sembrare che i due misteri fossero collegati, ma Dwalla questa certezza non
> ce l’aveva.
>
> La teoria principale che li collegava era che un agente di qualche tipo si
> fosse sostituito al guardiamarina Viotti, sabotato la nave e infine trovato
> la nebulosa per fare in modo che la navetta con il romulano morto venisse
> trovata e approfittando delle indagini raggiungere la base 310 dal quale
> defilarsi.
>
> A Dwalla questa teoria non aveva mai convinto e un tarlo la arrovellava
> minando la fiducia nelle sue capacità.
>
> In primo luogo, escludendo tutto l’equipaggio che veniva dalla Novalis e
> su cui quindi aveva avuto modo di condurre esami approfonditi, sui restanti
> 49 tra marinai, sottufficiali e ufficiali di bordo aveva condotto una
> valutazione estremamente competente. Era anche vero che sulla Guardiamarina
> Viotti aveva messo un segnale sulla scheda per un controllo più
> approfondito, ma non era stato l’unico membro dell’equipaggio. Ricordava
> perfettamente la sua seduta di valutazione con la Guardiamarina e l’aveva
> segnalata solo per le difficoltà relazionali. Non certo per mancanza di
> fiducia. Aveva superato brillantemente tutte le domande e anche l’esame
> mentale. Dwalla non aveva quindi alcun dubbio. La persona su cui aveva
> fatto la valutazione era senza ombra di dubbio il Guardiamarina Viotti. E
> allora, quando era avvenuta la sostituzione, se una sostituzione era
> avvenuta? Solamente alla partenza da Utopia Planitia correndo un grave
> rischio.
>
> Inoltre considerando il così poco tempo avuto avrebbe reso pressoché
> impossibile per questo agente piazzare il dispositivo che era stato
> ritrovato. Da questo era logicamente conseguente cheil dispositivo doveva
> essere stato messo quasi sicuramente prima e ciò avrebbe reso praticamente
> impossibile scoprire chi fosse stato a piazzarlo.
>
> La mente di Dwalla si spostava quindi sul suo secondo grande dubbio. Quale
> era lo scopo di quel dispositivo. Che fosse stato messo li per trovare una
> navetta in una nebulosa non aveva senso. Il sabotatore aveva fatto una
> scommessa molto azzardata in una galassia così grande. Anche sapendo a
> grandi linee dove la nave si sarebbe diretta, non aveva alcun controllo su
> quanto tempo sarebbe stato necessario per infliggere quel tipo di danno ad
> un pezzo così schermato e quanto tempo sarebbe stato necessario per
> scoprirlo, considerando che Losail lo aveva cercato per quasi tre giorni.
> In poche parole la nave avrebbe potuto essere anche molto lontana da quella
> nebulosa e sarebbe anche potuta essere considerata una soluzione non
> praticabile. Oltretutto il sabotatore si era preso un rischio considerevole
> solamente per trovare una navetta in una nebulosa considerando
> l’impossibilità di controllare il comportamento degli ufficiali superiori,
> che avrebbero anche potuto decidere di tornare al più vicino cantiere dalla
> Flotta.
>
> Ma anche ammesso tutto questo, se si fosse sostituito al Guardiamarina
> Viotti, perché farla ritrovare?
>
> È vero che li per li il dottore aveva ipotizzato che potesse trattarsi di
> un sostituto, ma le indagini successive avevano dato la conferma che era
> effettivamente lei. E che non ricordava nulla degli eventi degli ultimi
> giorni.
>
> Infine arrivava all’ultimo, ma forse più fondamentale dubbio. Quale era la
> motivazione di tutta quella messa in scena? Dwalla si era data mille
> spiegazioni, una meno credibile dell’altra, senza riuscire a darsi una
> soluzione.
>
> Il trillo della porta la distolse dai suoi pensieri
>
> “Avanti”
>
> “Posso?” disse Kuz entrando quasi timidamente
>
> “Prego” disse Dwalla facendola accomodare e andando verso “ti posso
> offrire qualcosa?” disse andando verso il replicatore.
>
> “Una tisana, grazie comandante” disse la giovane sedendosi
>
> “Lascia stare il comandante, vista l’ora direi che possiamo
> tranquillamente darci del tu… quindi che ci fai ancora in piedi?” disse
> Dwalla avvicinandosi con due tazze fumanti e porgendone una alla trill che,
> presa la tazza, annusò sospettosamente la bevanda “è un infuso che ho
> conosciuto su Romulus a base di rodhiola nausicaana che aiuta la
> concentrazione Non ti far fermare dal profumo acidulo…”
>
> “potrei fare la stessa domanda” disse la trill bevendo un sorso rimanendo
> sorpresa dal gusto delicato e dolce.
>
> “solo se ci fossimo incontrate nel bar di prora. Se sei qui è perché hai
> chiesto al computer dove mi trovassi”
>
> “vero… è che c’è qualcosa che non mi torna in tutto questo e dovevo
> parlarne con qualcuno”
>
> “Mi risulta che dormi con un affascinante timoniere, non lo volevi
> svegliare?”
>
> “Si è meritato il suo riposo” disse la trill arrossendo leggermente
>
> Dwalla sorrise complice “non c’è bisogno di aggiungere altro. Cosa hai
> pensato?”
>
> “Continuo a pensare agli eventi, ma l’unica cosa che continua a venirmi in
> mente è che abbiamo portato a spasso un clandestino, ma nonostante tutte le
> ricerche fatte non ho trovato uno straccio di prova a supporto di questa
> teoria” disse la Trill con un tono di frustrazione
>
> “Secondo me stiamo affrontando la questione dal punto di vista sbagliato.
> Non dovrebbe interessarci cosa è stato fatto, ma piuttosto il perché.
> Affrontiamo le cose con ordine e metodo, senza girarci intorno come
> bambini. Dobbiamo dare una risposta a queste domande. Uno: Quale sarebbe il
> movente della Guardiamarina Viotti? Due: Se non avesse nessuna motivazione,
> perché è stata scelta come capro espiatorio? Tre: come abbiamo fatto a non
> accorgerci di un clandestino? Quattro: perché il nostro misterioso
> clandestino ha messo in piedi tutta questa impalcatura di eventi? Cinque:
> Cosa nasconde il romulano e la navetta cardassiana”
>
> “Vuoi aggiungere, perché lo hanno ucciso?”
>
> “Aggiungiamo. E ora proviamo a rispondere a queste domande”
>
> “Partiamo dalla prima, perché la Guardiamarina Viotti avrebbe sabotato la
> Vancouver per trovare una navetta?” disse Denay
>
> “Ho personalmente interrogato la Viotti e ti posso assicurare che non ha
> alcun movente. Sono certa che non sia stata lei… o meglio… sono certa che
> sia stata lei fisicamente, ma che sia stata drogata e forzata a farlo sotto
> ipnosi da farmaci”
>
> “Esistono diversi composti che possono dare questi effetti… ne hai parlato
> con DiMaria?”
>
> “Sì, ma qualsiasi cosa fosse non è rimasta traccia… e qui arriviamo alla
> seconda domanda di cui possiamo ipotizzare una risposta. La Viotti è stata
> scelta per due motivi, il primo la sua possibilità di accedere a punti
> sensibili della nave in virtù della sua funzione, la seconda per la sua
> fisiologia benzita. Mi sono informata e i medicinali hanno scarsissimo
> effetto sui benziti in quanto vengono tutti rapidamente dissolti. Quindi
> qualsiasi cosa le abbiano dato è impossibile capire cosa.”
>
> “Arriviamo al terzo punto, come abbiamo fatto a non accorgerci di un
> clandestino?”
>
> “è qualcuno che può passare non visto e ciò riduce molto le possibilità. E
> ora voglio farti una domanda”
>
> “Dimmi”
>
> “Ti viene in mente nessuno in grado di prendere la temperatura degli
> ambienti per eludere i sensori di bordo e allo stesso tempo non essere
> visto?”
>
> Denay ci pensò un attimo prima di illuminarsi “Un sulibano!! Come ho fatto
> a non pensarci!”
>
> “Nessuno di noi ci ha pensato… ma parlando è l’unica soluzione logica”
> disse Dwalla finendo la sua tisana e posando la tazza sul tavolino
> riprendendo poi la parola “Quindi arriviamo alla quarta domanda, come mai
> un sulibano si è imbarcato clandestino per sabotare la Vancouver e drogare
> e ipnotizzare la guardiamarina Viotti per trovare la nebulosa giusta al
> momento giusto?”
>
> “Perché voleva farci trovare la navetta”
>
> “Il che significa che sapeva dove si potesse trovare la navetta o comunque
> voleva farci entrare in contatto con questa o anche solo con il romulano”
>
> “Arriviamo quindi alla quinta domanda?”
>
> “Si anche se la quarta domanda apre ad altre domande. La quinta domanda è
> più semplice in realtà perché ne sappiamo alcuni tasselli. Un romulano su
> una rotta in direzione dell’Unione Cardassiana a bordo di una navetta
> cardassiana vuol dire che voleva passare il confine evitando controlli da
> parte dei Cardassiani. Sappiamo che aveva qualcosa che lo avrebbe fatto
> diventare ricco… quindi proviamo a prendere la mappa stellare…” Dwalla si
> alzò e attivò lo schermo
>
> “Noi siamo qui… non troppo lontani da Betazed. Non mi prendo il disturbo
> di rubare una navetta cardassiana se non devo fare tanta strada… quindi… se
> proviamo a tagliare … la rotta ci porta a…”
>
> “Il mercato libero di Volnar! Uno dei mercati di pirati più importanti
> della galassia il 90% della tecnologia illegale passa da lì”
>
> “Quindi chiunque abbia ucciso il nostro romulano e saccheggiato la sua
> navetta è li che è diretto”
>
> “E se il nostro sulibano è sceso dalla Vancouver probabilmente si sarà
> imbarcato su qualche nave diretta verso Volnar!”
>
> “Bene direi che questa è una pista”
>
>
>
> **** Base Spaziale 310 – Molo di attracco 21*
>
> *- D.T.12/07/2398, ore 06:41- D.S. ****
>
>
>
> Lo shuttle approdò alla base 310. Era un mezzo privato, che aveva
> noleggiato vista la natura non esattamente ufficiale della visita su quel
> remoto avamposto. Si era preso un paio di giorni di franchigia. Per le
> formalità ci sarebbe stato tempo. L'aria che sapeva di estrema
> igienizzazione all'interno della stazione lo sorprese. Tutto sembrava
> perfetto, eppure non lo era. Si guardò attorno nella shuttlebay, quando una
> voce lo richiamò: non fece in tempo a voltarsi che apparve Sev.
>
> "Bohr, grazie di essere venuto. Abbiamo poco tempo, direi che nel
> prenderci un caffè ti aggiornerò della situazione, poi parleremo con il
> capitano".
>
> Cedric sorrise: "Come ai vecchi tempi"
>
> ========================
> Lt. Commander Dwalla Thevek
> Counselor (CNS)
> USS Vancouver - NX 75722
> =========================
> "Se ti guardi sempre indietro non puoi vedere quello che hai davanti"
> ______________________________
> Private comunicator:  ltcomm.sibi a gmail.com
>
> _______________________________________________
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