[Stml2] [16.11 - Scontro finale - Cmd Nimosit/Riccardo
Coral Nimosit
coral.nimosit a gmail.com
Lun 22 Gen 2018 09:18:25 CET
Bene gente, spero che la vostra pazienza sia ripagata, spero vi piaccia il
mio brano. Una precisazione doverosa, in principio doveva essere la prima
parte di un post più grande a conclusione della missione e dell'esperienza
Novalis. Poi per varie ragioni che Michele ha spiegato non è andata così,
almeno per il momento. Questo brano di fatti chiude l'azione cominciata nel
brano di Silvia, ma non chiude definitivamente l'esperienza Novalis. Per
questo credo sia necessario un ultimo sforzo, che vedremo come organizzare.
Per il momento vi auguro buona lettura e soprattutto segnalate errori o
incongruenze (spero non ve ne siano). Ciao
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Brano: 16.11
Titolo: Scontro finale
Autore: Comandante Coral Nimosit
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Base stellare N5
D.S. 73232.04 - D.T. 26/03/2396 ore 16.45
=^= Murray a Nimosit! =^= Era il capitano della Sequoia.
"Qui Nimosit, la ascolto signore."
=^= La Novalis è in grossa difficoltà, abbiamo ricevuto adesso un SOS.
Dobbiamo partire immediatamente. Lasceremo la Magellano a guardia della
stazione. Pensavo volesse saperlo. =^=
Quelle parole furono una mazzata per il primo ufficiale. I suoi timori
erano fondati dunque. Dovevano andare in soccorso della Novalis, subito!
Bastò uno sguardo d'intesa con Sev accanto a lui per decidere il da farsi.
" Capitano verremo anche io ed il comandante Sev, pronti a
teletrasportarci."
=^= Lo immaginavo. State pronti. =^= Fu la risposta dell'altro. Dopo pochi
secondi scomparvero in un turbinio colorato.
Appena furono a bordo Murray diede loro qualche particolare in più, anche
se la comunicazione ricevuta dalla Novalis era stata comprensibilmente
corta e concitata. Il percorso che li divideva dall'ammiraglia della flotta
era relativamente breve ma per Nimosit sarebbe durato un eternità.
Settore 961- margini dello spazio della Federazione
Uss Novalis - plancia - contemporaneamente
"Signor Oxila manovre evasive. Allontaniamoci dalla Gaariga!"
In un primo momento avevano tentato di avvicinarsi il più possibile alla
grande nave cargo romulana per cercare di darle il colpo di grazia e
metterla definitivamente fuori uso, ma la comunicazione criptata arrivata
proprio dalla Gaariga aveva imposto un repentino cambio di strategia. Kuz e
Di Maria erano a bordo! Se avessero colpito ancora la nave avrebbero
rischiato di uccidere i loro compagni, non sapendo dove questi si
trovassero.
"Voglio sapere dove sono!" Ruggì Kuribayashi rivolto ai suoi ufficiali. Se
i due avessero avuto ancora i propri combadge sarebbe stato uno scherzo
rintracciarli, ma in quelle condizioni il tutto era reso molto più
complicato.
"Sto inviando un messaggio criptato verso il comandante Kuz, almeno credo."
Intervenne l'ufficiale tattico.
I colpi della Gaariga si erano fatti nuovamente più precisi e potenti.
Settore 961- margini dello spazio della Federazione
Nave da carico Gaariga - nello stesso momento
"Dannazione!" - Pensò Kuz - "Non riusciranno mai a trovarci qua dentro." -
Rovistó nell'angusta stanzetta per alcuni secondi finché non trovo quello
che stava cercando, proprio accanto al grosso breen. Un disgregatore. - "A
te non serve più." Poi legó un po' alla meglio le mani dell'altro dietro la
schiena e gli tappò la bocca. E uscì. Doveva trovare Di Maria.
Uss Novalis - plancia - contemporaneamente
"Signor Romanov, quando potrà essere qui la Sequoia?"
"Almeno dodici minuti, non possono farcela prima secondo i miei calcoli."
Kuribayashi sospirò.
"Allora signori vediamo di trovarli questi dodici minuti!"
La situazione della nave era compromessa. Scudi al 14%. Phaser off line e
sistemi di puntamento dei siluri disabilitati. Falle nello scafo dai ponti
3 a 8. Gondola di dritta pesantemente danneggiata. Molti feriti anche gravi
e decine di morti. Gli specialisti dell'infermeria, guidati dal comandante
Thevek, erano al lavoro senza posa per cercare di stabilizzare i feriti più
gravi ma le operazioni erano rese estremamente difficoltose dalle
condizioni della nave. Su alcuni ponti erano nati piccoli focolai di
incendio che i sistemi automatici di spegnimento non sempre erano in grado
di soffocare. Piccole squadre formate da personale dell'equipaggio era al
lavoro per sopperire alle mancanze di questi sistemi.
Borodin ed i suoi lavoravano febbrilmente per disabilitare ogni componente
elettronico non essenziale, per cercare di limitare al massimo il consumo
energetico, al fine di destinare quanto più possibile ai sistemi
essenziali. Il supporto vitale era stato disattivato in molte sezioni.
Ogni membro dell'equipaggio che era in grado di dare una mano stava dando
un contributo senza badare troppo alle proprie condizioni fisiche, cercando
di essere utile il più possibile per salvare le vite dei colleghi e degli
amici.
"Abbiamo i phaser!" Annunciò ad un certo punto Romanov non senza una vena
di soddisfazione nella voce.
"Mi aggiorni comandante." Chiese Kuribayashi, mentre l'altro armeggiava
alla sua consolle alla velocità della luce.
"Alcuni banchi phaser sono tornati online, non molti ma ce li faremo
bastare! Siluri ancora fuori gioco. Scudi anteriori al 21%, giù in
ingegneria stanno facendo miracoli! La gondola di dritta non risponde,
quella di sinistra è all'18%, quella centrale al 63%. Scudi di poppa
collassati. Un altro colpo là dietro....." Lasciò la frase in sospeso, ma
non ci fu bisogno di finirla per capire cosa sarebbe potuto succedere se un
colpo diretto avesse colpito direttamente lo scafo della nave già
danneggiata.
"Va bene. Signor Oxila dovrà manovrare la nave tenendo sempre la prua verso
la Gaariga, chiaro?"
"Ci proverò capitano."
"Signore! Una chiamata in arrivo dalla Sequoia."
"Sullo schermo." - La faccia tirata del primo ufficiale apparve sullo
schermo principale. "Numero uno! Non era sulla Base Stellare N5?" Commentò
sogghignando Kuribayashi.
=^=Il mio posto è con voi capitano, ormai dovrebbe conoscermi! Arriveremo
tra poco più di 5 minuti, avete già recuperato Kuz e Di Maria?=^=
"Non ancora, non riusciamo ad individuarli, abbiamo stabilito una
comunicazione precaria e chiesto di fornirci una posizione di entrambi, la
più precisa possibile. Ma non sarà facile."
=^=Potremmo pensarci noi, appena saremo lì.=^=
"Bene. Fate presto. Kuribayashi chiudo."
USS Sequoia - plancia - contemporaneamente
"Non avrai in mente una delle tue idee geniali, vero?" - Sussurrò Sev,
preoccupato, dietro le spalle di Nimosit. - "Dimmi di no!"
"Oh si, e tu ne farai parte!" Fece il primo ufficiale in rimando.
"Lo temevo."
"Capitano, suggerisco di dividere le nostre strade appena saremo sul campo
di battaglia." Fece Nimosit rivolto al superiore.
"La ascolto."
"La Sequoia darà supporto tattico alla Novalis, mentre io ed il comandante
Sev prenderemo una navetta e ci occuperemo di teletrasportare a bordo i
nostri due compagni prigionieri sulla Gaariga."
"Sarete più vulnerabili."
"Forse, ma saremo molto più manovrabili e libereremo voi da
quest'incombenza. Mi creda, è l'unico modo." L'altro ci penso su un istante.
"Signor Yelg." - Fece poi rivolto ad un gaurdiamarina boliano seduto alle
sue spalle. - "Dia assistenza a Nimosit e Sev." Il giovane annuì
silenzioso, si alzò e si diresse rapidamente verso le porte della plancia.
"Prego, seguitemi."
Nimosit si voltò verso Murray, prima di seguire il boliano.
"Grazie capitano. Buona fortuna."
"Anche a voi comandante." *Ve ne servirà.* Pensò poi tra sè, ritornando a
guardare i suoi uomini al lavoro.
USS Novalis - Infermeria 2 ponte 26 - nello stesso momento
Visti i danni pesanti subiti dalla Novalis sui ponti da 3 a 8, Thevek, i
medici, gli infermieri e tutti i pazienti si erano dovuti spostare, con
notevoli difficoltà logistoche, sul ponte 26, all'interno dell'infermeria
2, più piccola di quella principale ma ugualmente ben attrezzata, e integra.
Dwalla era esausta. Ma non poteva e non voleva darlo a vedere. Ed era
ferita. Durante un duro colpo subito dalla nave un guardiamarina vulcaniano
alto 2 metri sbalzato dalla sua postazione le era piombato sulla gamba
destra facendola cadere a terra. Probabilmente aveva una caviglia slogata,
diverse escoriazioni su molte parti del corpo e del sangue rappreso sui
capelli. Ma non c'era stato tempo di medicarla, c'erano feriti ben più
gravi da curare. Arrivavano in continuazione, come un fiume in piena. La
piccola infermeria era quasi al collasso, nonostante si stessero occupando
solo dei casi più gravi, mentre i feriti lievi venivano automaticamente
dirottati verso l'hangar navette 2 sul ponte 28 gestito dal MOE.
Aveva visto morire davanti a lei ufficiali e amici, persone con le quali
poche ore prima aveva cenato, aveva riso e scherzato, o che aveva
semplicemente salutato. Forse, solo grazie all'esperienza come medico e
all'adrenalina che scorreva a fiumi nelle vene era riuscita a relegare
tutte le sensazioni negative in una parte remota della propria mente,
mantenendo la testa vigile e presente. O forse semplicemente non aveva
avuto ancora il tempo di elaborare la cosa.
Le avrebbe fatto davvero comodo, in quel momento, il supporto del dottor Di
Maria. In un lampo pensò a lui, a Denay, chissà dove erano, se stavano
bene. E poi pensò a Nathel, e a Coral! Chissà se li avrebbe mai più rivisti.
"Comandante!" Ma non c'era tempo per quei pensieri. Altri feriti, altro
dolore, altre grida.
"Stendetelo qua!" Indicò un lettino di fortuna addossato alla paratia
esterna, mentre era già impegnata a salvare un'altra vita.
Settore 961- margini dello spazio della Federazione
Nave da carico Gaariga - contemporaneamente
La grande nave da carico era molto robusta e ben armata, per essere un
trasporto. Tuttavia una nave da guerra della Flotta era sempre un brutto
cliente.
Kuz correva. Non c'era più tempo. IL suo compito era chiaro, ma tutt'altro
che semplice. Trovare Di Maria e trascinarlo in quello sgabuzzino. Se
volevano uscire di lì era l'unico modo. Non potendo dare punti di
riferimento alla Novalis senza i loro combadge avrebbero potuto solo essere
in un luogo preciso, sperando di non venir scoperti.
Ma quello che preoccupava soprattutto la giovane trill era un'altra cosa.
Sarebbe riuscita a convincere il dottore a venire via con lei?
Corse più forte.
Tutto intorno a lei era caos, scintille, personale che correva da una parte
all'altra. Doveva stare alla larga da quelli armati e non dare nell'occhio.
Trovò il dottore quasi all'ingresso di uno delle stive di carico,
accovacciato a prestare aiuto a qualcuno.
"Dottore!!" Lo strattonò cercando di attirare la sua attenzione.
"Cosa....ci fai qua?"
"Sono venuta a prenderti. Dobbiamo andarcene, la Novalis...."
"Come faccio a lasciare adesso, sto curando questi feriti! Non vedi?"
"Vedo, ma il capitano ci ha ordinato di farci trovare pronti per il
teletrasporto. Non abbiamo più tempo."
"E lasciamo qui tutti gli altri?" Chiese Di Maria esterrefatto. La sua
vocazione gli imponeva di prestare aiuto a chi ne avesse bisogno.
"So cosa intendi, ma se non ce ne andiamo adesso non posso assicurarti che
lo faremo in un secondo momento. Ed è un ordine diretto."
"Senza di noi distruggeranno questa nave?"
"Non credo, sanno benissimo che ci sono civili a bordo." - Di Maria
tentennò, combattuto. - "Ascolta, noi due potremo essere più utili a tutti
loro se ce andremo da qui. Pensa a quello che abbiamo scoperto, a cosa
abbiamo visto, a cosa sappiano adesso." - Si toccò col dito il lato della
testa in un gesto chiaro. - "Se rimaniamo nessuno della Flotta avrà queste
informazioni e l'organizzazione potrebbe farla franca! Andiamo, vieni."
Prese il dottore sotto braccio e lo aiutà ad alzarsi. L'altro la lasciò
fare, ancora combattutto sul da farsi.
"Eccoli!!" Un urlò rabbioso da qualche metro di distanza, poi un colpo di
disgregatore che si stampò sulla paratia della nave a pochi centimetri
dalle loro teste.
"Ci hanno scoperti!" Fece Kuz, rispondendo al fuoco, mentre spingeva il
dottore a correre verso i corridoi della nave.
"Dove andiamo?" Urlò Di Maria per sovrastare il caos che si era creato.
"Seguimi e occhi aperti!"
Settore 961- margini dello spazio della Federazione
Navetta Oregon - di lì a poco
Appena la Sequoia raggiunse il teatro della battaglia e uscì dalla
curvatura, la navetta con a bordo Nimosit ai comandi e Sev agli armamenti,
lasciò rapidamente l'hangar navette.
La Sequoia, di classe Sovereign, intervenne nel conflitto cercando, per
quanto possibile, di fare da scudo alla Novalis, interponendosi nella linea
di fuoco tra quest'ultima e la Gaariga. I colpi della Sequoia, precisi e
mirati, erano volti a disabilitare la porpulsione e gli armamenti del
cargo, che tuttavia rispondeva all'attacco.
"La Novalis, ci chiama." Annunciò Sev, accanto a Nimosit intento a
manovrare.
"Vi ascoltiamo."
=^=Comandante, vi abbiamo appena inviato lo schema della Gaariga con le
coordinate del punto dal quale abbiamo ricevuto la comunicazione criptata
del comandante Kuz. E' l'unico indizio che abbiamo sulla loro posizione.=^=
"Molto bene signor Romanov, vedremo di farcelo bastare. Nimosit chiudo."
"Cosa facciamo adesso?"
"Aspettiamo e facciamo fuoco."
"Non c'è niente di meglio, prima di cena!" Chiosò Sev, armando i phaser del
piccolo vascello.
Non era riuscito a recuperare i suoi colleghi sul planetoide, pensò
Nimosit, ma questa volta non sarebbe stato lo stesso. Il loro problema
principale era quello di indebolire a tal punto gli scudi della Gaariga
quel tanto che fosse bastato per utilizzare il teletrasporto.
"Dobbiamo fare in modo che i loro scudi cedano, almeno sul lato in cui
prevediamo che Kuz e Di Maria si trovino. Altrimenti niente teletrasporto.
Avverto anche la Sequoia." Sev annuì.
"Capito. Concentrerò il fuoco su quell'area." Concluse il bajoriano, mentre
Nimosit manovrava velocemente in direzione del cargo romulano.
Nave da carico Gaariga - contemporaneamente
Sbagliarono strada un paio di volte, allungando il percorso; non era facile
riuscire a riflettere lucidamente con alle calcagna nemici armati fino ai
denti e intorno una nave che stava andando in pezzi. Anche solo rimanere in
piedi era un esercizio complicato. Riuscirono tuttavia a difendersi dagli
assalti utilizzando il disgregatore breen e raggiunsero il locale dal quale
Kuz aveva inviato il segnale alla Novalis. Entrarono e si barricarono
dentro. Il breen legato per terra stava rinvenendo. Col calcio del
disgregatore Kuz lo riportò nel mondo dei sogni.
"Non posso occuparmi anche di te adesso!" - Sentenziò. Poi lanciò l'arma
verso Di Maria che la afferrò al volo. - "Chiunque entri da quella porta
non è qui per farci una visita di cortesia!"
"Me ne occupo io." Dichiarò il dottore armando il disgregatore e puntandolo
dritto verso la porta bloccata. Kuz si rimise al lavoro sul piccolo
terminale di servizio che aveva usato poco prima.
Dall'esterno cominciarono a colpire violentemente la porta per cercare di
sfondarla.
"Non credo che la porta possa reggere a lungo!" Fece Di Maria.
"Ho quasi finito dottore!"
Uss Novalis - plancia - contemporaneamente
"Capitano, comunicazione criptata dalla Gaariga. Kuz e Di MAria pronti al
teletrasporto!" Annunciò Romanov.
"Passi l'informazione a Nimosit signor Romanov!"
"Fatto." Kuribayashi annuì soddisfatto, sperando che il suo secondo
riuscisse a trarre in salvo i due ufficiali.
Navetta Oregon - contemporaneamente
Nonostante la Sequoia stesse martellando la Gaariga ormai da diversi
minuti, la pesante nave romulana rispondeva al fuoco senza sosta. Un colpo
ben assestato raggiunse pure la Oregon. Il contraccolpo fu violento.
"Scudi al 63%!" Urlò Sev.
L'unica tattica possibile per la Oregon era una specie di guerriglia; anche
se teoricamente avevano difronte un cargo la potente nave romulana era
molto ben armata e protetta, ben più di una piccola navetta della Flotta.
Non avrebbero resistito a lungo a colpi diretti, dovevano manovrare
furiosamente avvicinandosi ed allontanandosi ripetutamente senza dare punti
di riferimento ai nemici. Il sostegno da parte della Sequoia, in quella
fase, sarebbe stato determinante.
"Fuoco quando pronto!" - Rispose Nimosit con le fiamme negli occhi. Con i
comandi in pugno si sentiva ancora una volta padrone del suo destino. Stare
in plancia a dare ordini aveva il suo fascino, ammise tra sè, ma
costringeva a riporre sugli altri una fiducia smisurata, e lasciare che
facessero quello che erano addestrati a fare. Era orgoglioso
dell'equipaggio della Novalis, aveva condiviso con ognugno di loro gioie e
dolori, perdite e ferite, e sarebbe andato incontro alla morte per la sua
nave. Ma niente era paragonabile per lui come il pieno controllo di un
vascello, sentirlo tra le proprie mani, percepire che avrebbe potuto fare
tutto quello che avrebbe chiesto. Con quella furia nelle vene puntò dritto
il muso della Oregon sulla Gaariga. - "Fai cedere quegli scudi Nat!!!"
Nave da carico Gaariga - contemporaneamente
Un colpo di disgregatore ed un calcio ben assestato riuscirono a forzare la
porta quel tanto che bastò per riuscire ad aprirla. Tre individui armati
fino ai denti fecero irruzione all'interno giusto in tempo per vedere Kuz e
Di Maria scomparire.
Navetta Oregon - contemporaneamente
"Nimosit a Novalis!"
=^=La ascolto comandante.=^=
"Kuz e Di Maria recuperati, ripeto li abbiamo recuperati." Nella voce di
Nimosit c'era comprensibile emozione, anche se volutamente trattenuta, per
essere riusciti a rivedere i loro colleghi, dopo troppo tempo. Con abili
manovre la navetta riuscì a disimpegnarsi dal conflitto ed a portarsi a
debita distanza. Nimosit si alzò dalla postazione di navigazione e posò le
mani sulle spalle dei due ufficiali.
"Inutile dire che siamo molto felici di riavervi tra di noi!"
"Vale anche per noi, comandante." Gli fece eco Kuz.
"Come state?" La domanda non era di semplice cortesia ovviamente, Nimosit
voleva sapere sopprattutto da Di Maria le loro reali condizioni
psicofisiche a seguito della prigionia.
"E' stata dura." - Rispose infatti il medico. - "Nel complesso stiamo bene,
anche se visto lo stress subito ci vorrà del tempo." Nimosit annuì grave.
"Abbiamo molte informazioni importanti da comunicare al Comando di Flotta."
Intervenne Kuz, quasi impaziente.
"Lo farete, a tempo debito."
"La Sequoia sta martellando la Gaariga." - Si intromise Sev dalla plancia
per aggiornare gli altri. - "Non sono un tattico, ma non potranno reggere a
lungo."
Nave da carico Gaariga - plancia - nel frattempo
"Signore, non possiamo competere con due navi della Flotta Stellare!"
Il commento era venuto dal suo secondo, ma Kirin ne era più che cosciente.
L'intervento dell'altra nave aveva complicato decisamente le cose. Senza
quella avrebbero potuto assestare il colpo di grazia alla Novalis, ormai
quasi alla deriva, recuperare la Weel e procedere col piano.
"Lo so, dannazione! Non c'è bisogno che tu me lo dica." Rispose truce,
mentre soppesava tutte le possibili conseguenze.
"Imposto una nuova rotta per il punto di rendez-vous signore?" Chiese
incalzandolo l'altro.
"Non ancora. C'è una cosa che devo fare, prima." E si diresse verso la
postazione tattica.
USS Sequoia - Plancia - contemporaneamente
Dopo l'intervento della Sequoia i colpi diretti alla Novalis erano
diminuiti sia in frequenza che intensità.
"Signore!" - il timoniere cercò di richiamare l'attenzione di Murray sullo
schermo. - "La Gaariga sta virando, credo vogliano entrare in curvatura."
"Abbandonano il campo di battaglia, sanno che non reggerebbero a lungo
contro due navi della Flotta, benchè una danneggiata." Intervenne
l'ufficiale tattico a sostegno dell'altro.
"Me l'aspettavo."
"Imposto una rotta di intercettazione?"
"No. Li lasceremo andare, non possiamo fare altro purtroppo." - Rispose in
tutta franchezza il capitano, quasi a smorzare lo stupore dei suoi
sottoposti. - "Il nostro compito primario è portare assistenza alla
Novalis. Nelle condizioni in cui è adesso, è troppo vulnerabile."
"La Gaariga sta dando energia alle armi!" Urlò il timoniere un secondo più
tardi, mentre alcune siluri partirono dal cargo romulano.
"Massima energia agli scudi frontali, prepararsi....."
"Non sono diretti nè a noi nè alla Novalis, signore!"
"Cosa?"
"Confermo." Fece il tattico.
Un attimo dopo la Weel fu centrata in pieno dai siluri lanciati dalla
Gaariga, venendo distrutta. Subito dopo il cargo romulano entrò in
curvatura, lasciando impietriti gli ufficiali della Sequoia.
END OF TRANSMISSION
--
Ciao, Ric
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OOO Cmd. Coral Nimosit
Primo Ufficiale (FO)
Sez. Comando e Navigazione
USS Novalis NCC 1772
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