[Stml2] [Mex 16.12]: "Ogni oggetto amato è il centro di un paradiso" di Michele/Kuribayashi

Capt. Tetsuya Kuribayashi captkuribayashi a gmail.com
Dom 4 Mar 2018 23:40:01 CET


Ciao a tutti.

E' con imperdonabile ritardo che vi invio il brano di chiusura delle
avventure della Novalis ... purtroppo gli ultimi mesi sono stati davvero
pieni ed estenuanti.
Spero che l'attesa sia valsa a qualcosa...

Nota:
Come discusso in privato con Ric, magari potrebbe essere carino avere un
brano di chiusura da parte di tutti i personaggi.
Che ne pensate?

Buona lettura (spero) ...

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TITOLO: 16.12 - Ogni oggetto amato è il centro di un paradiso
AUTORE: Michele / Kuribayashi
PRECEDENTE: 16.11- Scontro finale
LUOGO: USS Novalis, Utopia Planitia
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*** USS Novalis, Alloggio del Capitano Kuribayashi
01/04/2396, ore 11:09 - D.S. 73249.9 ***
Mentre la USS Novalis era ormeggiata presso Utopia Planitia, cantieri
navali della Flotta Stellare in orbita geosincrona con SOL IV, per ricevere
le riparazioni ai danni subiti durante l’ultima missione, tutti i membri
dell’equipaggio, di ogni sezione e grado, avevano ricevuto l’ordine dal
Comando di Flotta di raccogliere le proprie cose e contestualmente avevano
ricevuto una licenza speciale di tre mesi che avrebbe garantito ai tecnici
la più ampia libertà d’azione durante il loro lavoro. Anche Kuribayashi,
come il resto del suo equipaggio, stava raccogliendo ed impacchettando i
propri effetti personali e visto che per la prima volta nella sua vita
poteva prendersi tutto il tempo che voleva, si concesse il lusso di
indugiare nei propri ricordi, ripercorrendo i propri trascorsi con ogni
oggetto che gli passava per le mani e che poi accuratamente sistemava in
uno dei contenitori d’ordinanza. Era arrivato a metà dell’opera, quando la
sua attenzione venne totalmente catturata da una valigetta di pelle nera
finemente realizzata.

Tetsuya la portò con sé verso il letto, quindi si sedette e se la mise
sulle ginocchia. Poggiò entrambe le mani sulla superficie e le lasciò
scivolare in una lunga e affettuosa carezza, quasi stesse salutando
un’amica che aveva reincontrato dopo tantissimo tempo. Lentamente le sue
mani cercarono le due serrature a scatto dorate e con una lieve e delicata
pressione le fecero scattare all’unisono.  Aprì lentamente il coperchio
rivelando ai suoi occhi il prezioso contenuto, lo Shamisen regalatogli
dalla madre, Miya Naoyuki, e tramandato di generazione in generazione dalla
famiglia materna.

Tetsuya con la massima delicatezza possibile tirò fuori lo strumento e
portatolo al petto cominciò a pizzicarne le corde, suonando una melodia che
gli aveva insegnato la madre quando era ancora bambino.

Ogni nota cominciò ad accendere nella sua memoria ricordi della sua
infanzia, della sua famiglia d’origine, come anche colori, odori e profumi
della sua terra.

“Ogni oggetto amato è il centro di un paradiso.” Esordì una voce nella
stanza.

Tetsuya fu riportato di soprassalto alla realtà ed aprendo gli occhi un
imbarazzato Coral Nimosit stazionare sull’uscio della porta.

“Come, scusi?!”

“Ogni oggetto amato è il centro di un paradiso.” Ripetè Coral.

“Novalis, giusto!”

“Sì, signore …” Sorrise Nimosit “Mi scusi Capitano, non volevo disturbarla
… ho suonato, ma non ricevendo risposta …”

“Nessun problema, si figuri …”

“Cos’è quello strumento? E’ la prima volta che ne vedo uno…”

“E’ uno Shamisen … è appartenuto per generazioni alla mia famiglia da parte
materna. Era da un po’ che non lo suonavo …”

“Ha veramente un suono molto particolare … se non fosse così antico, le
chiederei di potergli dare un’occhiata da vicino …”

“Tenga… ” Gli rispose Tetsuya, porgendoglielo.

“Ma io, veramente …”

“Coral, durante questi anni le ho affidato a mia vita, quella del mio
equipaggio e la Novalis … pensa davvero che possa avere problemi ad
affidarle anche questo strumento?” Precisò Kuribayashi con un sorriso
rassicurante “Lo prenda.”

Ormai non si poteva tirare in dietro, quindi accettò l’offerta del suo
Capitano e, quasi stesse tenendo in braccio un pargolo, avvicinò lo
strumento al petto e cominciò a pizzicarne le corde delicatamente.

Coral accennò giusto l’inizio di ‘Nothing else matters’, un brano del XX
secolo a cui era molto legato, poi con la stessa delicatezza con cui
l’aveva preso, restituì lo strumento al legittimo proprietario.

“Beh, forse non è proprio adatto a suonare il mio brano preferito, ma ha un
bellissimo suono ….”

“Magari in futuro le posso insegnare qualche brano tradizionale giapponese,
se vuole fare pratica…”

“Magari al rientro dalla licenza.” Rispose Nimosit “A proposito, ha già
deciso dove la passerà, Capitano.”

“Tornerò sicuramente a Nagano, la mia città natale … ma prima dovrò recarmi
a San Francisco.”

“Problemi, signore?”

“L’Ammiraglio Maelstrom vuole vedermi…”

“Se non sono troppo indiscreto, posso chiederle in merito a cosa?”

“Non mi ha anticipato nulla, Coral … quindi sarà una sorpresa anche per me
… anche se …”

“Anche se…?!”

“No, niente ...” Rispose Tetsuya mentre rimetteva lo Shamisen all’interno
della sua custodia.

“L’ordine di liberare gli alloggi non convince neanche lei, vero? Crede che
la dismetteranno?”

“La Novalis è stata pesantemente danneggiata, questo è vero, ma io non
credo che sia arrivato il momento di mandarla in pensione. Magari il
Comando di Flotta, vista comunque l’entità delle riparazioni, potrebbe
optare per un refit anticipato … questo spiegherebbe anche la licenza
speciale di tre mesi … ”

“Me lo auguro, Capitano … sa, sono molto affezionato a questa nave … e con
tutto il rispetto, ho sempre sognato un giorno di prenderne il comando.”

Tetsuya si avvicinò al suo Primo Ufficiale e appoggiandogli una mano sulla
spalla destra, gli sorrise.

“E’ chi le dice che i suoi sogni non diventino realtà!? Magari l’Ammiraglio
Maelstrom vuole vedermi proprio a tal proposito …” E senza dargli la
possibilità di replicare, aggiunse “Mi piacerebbe cenare assieme a tutti
gli ufficiali questa sera … ci pensa lei, Numero Uno?”

“Si, signore … prenoto un tavolo sul miglior ristorante della passeggiata…
ora la lasciò alle sue cose …”

“Grazie, Numero uno.”

Avviatosi verso l’uscita dell’alloggio del Capitano, Nimosit indugiò un
momento sulla soglia e si rivolse nuovamente verso Kuribayashi “Signore …
ci tengo a dirle che … è stato un onore servire sullaN ovalis sotto il suo
comando.” E uscì dalla stanza.

Il commiato di Nimosit suonò come un arrivederci … e in cuor suo, anche se
cercava di scacciare quella strana sensazione, anche Kuribayashi temeva che
quella era stata l’ultima missione della Novalis, almeno sotto il suo
comando.

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END OF TRANSMISSION
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OOOO
Captain Tetsuya Kuribayashi
Commanding Officer USS Novalis NCC-1772
ICQ Combadge: 126295405
Private comunicator: captkuribayashi a gmail.com
Webmaster http://gioco.net/startrek/novalis
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"To explore the new unknown ... and to face the old threats"
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