[Stml2] 16/x Ri-partenza
Federico Gotti
federtrek a gmail.com
Mar 20 Mar 2018 18:47:02 CET
Non mi ricordo la numerazione, se è 16/14 o 16/13 che continua...sorry, mi
sono perso.
Scusatemi anche per l'attesa, ma è un periodo lungo e complesso....
*** USS Novalis, Ufficio della Sicurezza
01/04/2396, ore 14:28 - D.S. 73249.9 ***
Sev era circondato da addetti della sicurezza che gli domandavano di
firmare quel trasferimento di materiale, di confermare il sigillo di
qualche cassa di armi, di approvare il turno di guardia, di approvare
chissà cosa. Era talmente preso che non si era reso conto che oramai non
tornava nel suo alloggio da un giorno. In quel momento entrò sua moglie.
*Allora che faccio? Ti porto la tua candela qui?* Domandò lei
telepaticamente.
*Appoggialo su quella mensola, dopo lo firmo...* Rispose immediatamente per
poi rendersi conto. *Ma cosa...? Ah, ciao...*
Ryanis sorrideva, lo conosceva fin troppo bene, gli lanciò uno sguardo e
basta.
*Mapporc...* pensò istintivamente il bajoriano *Finisco qui e stasera
ceniamo insieme.*
*Lo giuro!* Pensò nuovamente notando lo sguardo sempre più inquisitorio
della moglie.
*Sarà il caso...* pensò lei ed uscì.
Sev si scrollò un attimo e si accorse che i suoi uomini lo stavano
osservando.
"Che c'è? Non avete mai assistito alla cazziata telepatica di una moglie?!"
Chiese ridendo.
Tutti scoppiarono a ridere. In quel momento Sev li guardò uno alla volta,
ripensando a tutte le emergenze che avevano dovuto affrontare. E ne avevano
dovute affrontare veramente tante. E tante altre ne avrebbero ancora
affrontate.
Erano i suoi vice, ognuno con una specifica area di competenza, persone a
cui aveva affidato la propria vita, e la sicurezza della nave, molte più
volte di quelle che in quel momento si ricordava. Era difficile salutarli.
Con questi pensieri si alzò in piedi sotto lo sguardo incuriosito dei vice.
Si avvicinò ad una cassa dietro la sua scrivania, la alzò, e rimosse la
prima lastra del pavimento rivelando un piccolo scompartimento da cui prese
fuori una bottiglia. Poi si diresse verso il replicatore per recuperare i
bicchieri.
Con calma li dispose sulla scrivania, anche sopra a d-padd, e li riempì.
Sempre in silenzio ne porse uno ad ognuno.
Alzò il proprio bicchiere e disse "Signori, non chiedetemi cosa sia o come
io l'abbia trovata dentro quel compartimento..." fece una pausa per ridere
insieme a loro e riprese "Lottare e servire insieme a voi è stato un
piacere e un privilegio. Non si sa ancora cosa succederà, ma in ogni caso
ho imparato tanto da ognuno di voi, e questo niente potrà cancellarlo. E
ora, beviamo!"
Tutti bevvero un sorso per poi tossire quasi all'unisono.
"Ok....questo fa schifo...." Disse Sev tra un colpo di tosse e l'altro.
E tutti risero.
Proprio in quel momento si aprì la porta ed entrò Nimosit. Tutti, tranne
Sev, si misero sull'attenti e nascosero il bicchiere.
Il bajoriano non si scompose e salutò i suoi vice mentre recuperava un
altro bicchiere e lo riempiva..
Una volta rimasti soli lo porse verso il Primo Ufficiale.
"Ê ottimo, un sorso?"
Nimosit guardò dubbioso il bajoriano ma prese il bicchiere e buttò giù il
liquido. Immediatamente iniziò a tossire.
"Ma....che...schifo....ma cosa diavolo è?"
Sev si mise a ridere e rispose "Non ne ho idea...l'ho trovato due o tre
anni fa, secondo me è li da quando è stata costruita la nave...potrebbe
anche essere un diluente per qualche vernice ora che ci penso..."
"Beh, cacciala via prima di ammazzare qualcuno..." Replicà Nimosit per poi
proseguire "Prima che tu cercassi di uccidermi con una sostanza ignota,
volevo dirti che stasera ci sarà una cena con il Capitano con tutti gli
ufficiali, ti manderò i dettagli appena prenoto."
"Oh cavolo....."
"Che succede? Non è da te rifiutare una cena..."
Sev si lasciò cadere sulla sua sedia e spiegò "Non rientro nel mio alloggio
da non so quanto e Ryanis è venuta stamattina con uno sguardo omicida...."
Nimosit rise e si mise comodo "Ahia, l'hai combinata grossa"
"Aspetta, che non è finita...le ho promesso che l'avrei portata a
cena.....stasera. Non so come le dirò che la rimandiamo."
Nimosit scoppiò in una risata, seguito da Sev.
"Fammi capire, entreresti disarmato senza esitazione in una stanza con
dentro dei klingon inferociti e non sai come dire a tua moglie di una
cena...?"
Sev lo guardò con lo sguardo di un cane bastonato. "Ti prego, dimmi dov'è
questa stanza..."
E risero nuovamente.
Dopo poco rimasero in silenzio guardando l'ufficio.
"Quante sere eh?" Domandò il Primo Ufficiale
"Già...."
"Sai già cosa farai in questa licenza?"
"Penso che mi riposerò...ma non so ancora come. So di certo che mi mancherà
la vecchia signora."
"Come a tutti."
"Sai, penso che tornerò un po' su Bajor, per ripartire, capisci? Rivedere
le colline, le montagne. Fare una vita semplice...Si, penso che un mesetto
me lo passerò li. Sei il benvenuto se vuoi passare a trovarmi, lo sai."
"Grazie Nath, nel caso ti troverò." Disse alzandosi. "Vado a fare altri
giri. Prima della cena."
"Una cosa." Lo richiamò Sev che si era alzato e si avvicinò tendendogli la
mano. "Essere tuo compagni di equipaggio ed essere ai tuoi ordini è stato
un raro privilegio. Ma è niente in confronto al fatto di poterti chiamare
'amico'."
I due si strinsero la mano guardandosi negli occhi senza il bisogno di dire
altro.
Poi con un cenno della testa Nimosit salutò ed uscì, ma si fermò quasi
subito e si voltò.
"Ah, bocca al lupo." E gli fece l'occhiolino ridendo
*** USS Novalis, Alloggio Capo della Sicurezza
01/04/2396, ore 16:37 - D.S. 73249.9 ***
Sev era arrivato davanti al suo alloggio da qualche minuto cercando come
dire alla moglie della cena.
Siccome non trovava il modo decise di andare allo sbaraglio, aprì la porta
e si trovò sua moglie davanti. Che lo aspettava con le braccia incrociate.
"Davvero stai ancora pensando a come dirmi una cosa che so già?" E poi
continuò prima che il marito potesse rispondere. "E davvero pensi non possa
capire?"
"Ehm...."
"Si, ha ragione Nimosit, ti fa meno paura la stanza coi kiingon." Poi lo
baciò mentre la porta si chiudeva alle spalle del bajoriano.
"E ora però vatti a preparare per la cena anche se è presto, sono due
giorni che non so dove ti lavi!"
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Finito.
Spero piaccia, ho avuto tante idee mentre scrivevo spero di non aver fatto
casino e averle mischiate senza senso.
Quello che volevo far trapelare da questo brano era ciò che Sev prova, un
pizzico di malinconia, ma poi affronta tutto con spensieratezza come sempre
ha fatto dai tempi dell'occupazione, consapevole (speranzoso, meglio) che
tutto troverà una sistemazione, e che tutto andrà bene.
Ovviamente attendo commenti e suggerimenti.
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