[Stml2] 16/x Ri-partenza

Coral Nimosit coral.nimosit a gmail.com
Mar 20 Mar 2018 19:22:08 CET


Ciao Fede, secondo me hai centrato in pieno il senso del brano. È personale
ed é bello, non banale. Mi è piaciuto molto. Bravo.

Il mar 20 mar 2018 18:47 Federico Gotti <federtrek a gmail.com> ha scritto:

> Non mi ricordo la numerazione, se è 16/14 o 16/13 che continua...sorry, mi
> sono perso.
> Scusatemi anche per l'attesa, ma è un periodo lungo e complesso....
>
> *** USS Novalis, Ufficio della Sicurezza
> 01/04/2396, ore 14:28 - D.S. 73249.9 ***
>
> Sev era circondato da addetti della sicurezza che gli domandavano di
> firmare quel trasferimento di materiale, di confermare il sigillo di
> qualche cassa di armi, di approvare il turno di guardia, di approvare
> chissà cosa. Era talmente preso che non si era reso conto che oramai non
> tornava nel suo alloggio da un giorno. In quel momento entrò sua moglie.
> *Allora che faccio? Ti porto la tua candela qui?* Domandò lei
> telepaticamente.
>
> *Appoggialo su quella mensola, dopo lo firmo...* Rispose immediatamente
> per poi rendersi conto. *Ma cosa...? Ah, ciao...*
>
> Ryanis sorrideva, lo conosceva fin troppo bene, gli lanciò uno sguardo e
> basta.
>
> *Mapporc...* pensò istintivamente il bajoriano *Finisco qui e stasera
> ceniamo insieme.*
>
> *Lo giuro!* Pensò nuovamente notando lo sguardo sempre più inquisitorio
> della moglie.
>
> *Sarà il caso...* pensò lei ed uscì.
>
> Sev si scrollò un attimo e si accorse che i suoi uomini lo stavano
> osservando.
>
> "Che c'è? Non avete mai assistito alla cazziata telepatica di una
> moglie?!" Chiese ridendo.
>
> Tutti scoppiarono a ridere. In quel momento Sev li guardò uno alla volta,
> ripensando a tutte le emergenze che avevano dovuto affrontare. E ne avevano
> dovute affrontare veramente tante. E tante altre ne avrebbero ancora
> affrontate.
> Erano i suoi vice, ognuno con una specifica area di competenza, persone a
> cui aveva affidato la propria vita, e la sicurezza della nave, molte più
> volte di quelle che in quel momento si ricordava. Era difficile salutarli.
>
> Con questi pensieri si alzò in piedi sotto lo sguardo incuriosito dei
> vice. Si avvicinò ad una cassa dietro la sua scrivania, la alzò, e rimosse
> la prima lastra del pavimento rivelando un piccolo scompartimento da cui
> prese fuori una bottiglia. Poi si diresse verso il replicatore per
> recuperare i bicchieri.
> Con calma li dispose sulla scrivania, anche sopra a d-padd, e li riempì.
> Sempre in silenzio ne porse uno ad ognuno.
>
> Alzò il proprio bicchiere e disse "Signori, non chiedetemi cosa sia o come
> io l'abbia trovata dentro quel compartimento..." fece una pausa per ridere
> insieme a loro e riprese "Lottare e servire insieme a voi è stato un
> piacere e un privilegio. Non si sa ancora cosa succederà, ma in ogni caso
> ho imparato tanto da ognuno di voi, e questo niente potrà cancellarlo. E
> ora, beviamo!"
>
> Tutti bevvero un sorso per poi tossire quasi all'unisono.
>
> "Ok....questo fa schifo...." Disse Sev tra un colpo di tosse e l'altro.
>
> E tutti risero.
>
> Proprio in quel momento si aprì la porta ed entrò Nimosit. Tutti, tranne
> Sev, si misero sull'attenti e nascosero il bicchiere.
> Il bajoriano non si scompose e salutò i suoi vice mentre recuperava un
> altro bicchiere e lo riempiva..
> Una volta rimasti soli lo porse verso il Primo Ufficiale.
>
> "Ê ottimo, un sorso?"
>
> Nimosit guardò dubbioso il bajoriano ma prese il bicchiere e buttò giù il
> liquido. Immediatamente iniziò a tossire.
>
> "Ma....che...schifo....ma cosa diavolo è?"
>
> Sev si mise a ridere e rispose "Non ne ho idea...l'ho trovato due o tre
> anni fa, secondo me è li da quando è stata costruita la nave...potrebbe
> anche essere un diluente per qualche vernice ora che ci penso..."
>
> "Beh, cacciala via prima di ammazzare qualcuno..." Replicà Nimosit per poi
> proseguire "Prima che tu cercassi di uccidermi con una sostanza ignota,
> volevo dirti che stasera ci sarà una cena con il Capitano con tutti gli
> ufficiali, ti manderò i dettagli appena prenoto."
>
> "Oh cavolo....."
>
> "Che succede? Non è da te rifiutare una cena..."
>
> Sev si lasciò cadere sulla sua sedia e spiegò "Non rientro nel mio
> alloggio da non so quanto e Ryanis è venuta stamattina con uno sguardo
> omicida...."
>
> Nimosit rise e si mise comodo "Ahia, l'hai combinata grossa"
>
> "Aspetta, che non è finita...le ho promesso che l'avrei portata a
> cena.....stasera. Non so come le dirò che la rimandiamo."
>
> Nimosit scoppiò in una risata, seguito da Sev.
>
> "Fammi capire, entreresti disarmato senza esitazione in una stanza con
> dentro dei klingon inferociti e non sai come dire a tua moglie di una
> cena...?"
>
> Sev lo guardò con lo sguardo di un cane bastonato. "Ti prego, dimmi dov'è
> questa stanza..."
>
> E risero nuovamente.
>
> Dopo poco rimasero in silenzio guardando l'ufficio.
>
> "Quante sere eh?" Domandò il Primo Ufficiale
>
> "Già...."
>
> "Sai già cosa farai in questa licenza?"
>
> "Penso che mi riposerò...ma non so ancora come. So di certo che mi
> mancherà la vecchia signora."
>
> "Come a tutti."
>
> "Sai, penso che tornerò un po' su Bajor, per ripartire, capisci? Rivedere
> le colline, le montagne. Fare una vita semplice...Si, penso che un mesetto
> me lo passerò li. Sei il benvenuto se vuoi passare a trovarmi, lo sai."
>
> "Grazie Nath, nel caso ti troverò." Disse alzandosi. "Vado a fare altri
> giri. Prima della cena."
>
> "Una cosa." Lo richiamò Sev che si era alzato e si avvicinò tendendogli la
> mano. "Essere tuo compagni di equipaggio ed essere ai tuoi ordini è stato
> un raro privilegio. Ma è niente in confronto al fatto di poterti chiamare
> 'amico'."
>
> I due si strinsero la mano guardandosi negli occhi senza il bisogno di
> dire altro.
> Poi con un cenno della testa Nimosit salutò ed uscì, ma si fermò quasi
> subito e si voltò.
> "Ah, bocca al lupo." E gli fece l'occhiolino ridendo
>
>
> *** USS Novalis, Alloggio Capo della Sicurezza
> 01/04/2396, ore 16:37 - D.S. 73249.9 ***
>
> Sev era arrivato davanti al suo alloggio da qualche minuto cercando come
> dire alla moglie della cena.
> Siccome non trovava il modo decise di andare allo sbaraglio, aprì la porta
> e si trovò sua moglie davanti. Che lo aspettava con le braccia incrociate.
> "Davvero stai ancora pensando a come dirmi una cosa che so già?" E poi
> continuò prima che il marito potesse rispondere. "E davvero pensi non possa
> capire?"
>
> "Ehm...."
>
> "Si, ha ragione Nimosit, ti fa meno paura la stanza coi kiingon." Poi lo
> baciò mentre la porta si chiudeva alle spalle del bajoriano.
>
> "E ora però vatti a preparare per la cena anche se è presto, sono due
> giorni che non so dove ti lavi!"
>
>
>
> ===========
>
>
> Finito.
> Spero piaccia, ho avuto tante idee mentre scrivevo spero di non aver fatto
> casino e averle mischiate senza senso.
> Quello che volevo far trapelare da questo brano era ciò che Sev prova, un
> pizzico di malinconia, ma poi affronta tutto con spensieratezza come sempre
> ha fatto dai tempi dell'occupazione, consapevole (speranzoso, meglio) che
> tutto troverà una sistemazione, e che tutto andrà bene.
>
> Ovviamente attendo commenti e suggerimenti.
>
>
>
>
>
>
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