[Stml2] 01-12 - Sulle Tracce Degli Antichi - Ten. Comandante Dwalla Thevek

Ripley Macleods ripleymacleods a gmail.com
Gio 18 Lug 2019 18:57:21 CEST


Bello mi è piaciuto. Dopo ste premesse però manca la parte hot XD


Il 17/07/2019 16:12, Silvia Bianchini ha scritto:
> Buongiorno a tutti!
> ecco il mio pezzo, spero che vi piaccia ;-)
> fatemi sapere cosa ne pensate
>
> Baci
> SiBi
>
> **
>
> *******************************************
>
> *Brano: 01.12*
>
> *Titolo: Sulle tracce degli antichi*
>
> *Autore: Tenente Comandante Dwalla Thevek (Si.Bi)*
>
> *******************************************
>
> **** Volnar – Controllo Spaziale – 17/07/2398, Ore 10:34- DS 75540.93 ****
>
> /=^= Siete dei pazzi. Davvero credete di farci paura? Voi siete la 
> Federazione, non agite così. Tra l'altro come pensate che potremmo 
> essere sopravvissuti così a lungo senza sistemi di difesa? Non 
> sopravvivreste nemmeno un secondo ai nostri Siluri.=^= Il Klingon 
> gettò la testa indietro in una grassa risata =^= Credo che manderò 
> comunque una squadra di ricerca. Se i suoi uomini non son già stati 
> venduti, ci saranno molto utili come ostaggi.. =^= /
>
> Relan-Kan si alzò dalla sua postazione in uno stato di lucida rabbia. 
> La Federazione non aveva la minima giurisdizione sul loro pianeta 
> eppure si presentavano li. A casa sua! Qualcosa di strano c’era in 
> quella faccenda, ma avrebbe investigato a fondo. Doveva mettere le 
> mani sugli agenti della Flotta Stellare a tutti i costi per mantenere 
> la sua condizione di vantaggio. Se avesse fatto sapere agli altri Clan 
> che i Relan tenevano in ostaggio personale della Federazione e che lui 
> li stava difendendo tutti da un orribile destino, il suo prestigio 
> sarebbe aumentato e avrebbe potuto reclamare un posto al tavolo coi 
> Loran, i Tulun e i Koloi. Era giunto il momento di lasciare quel 
> lavoro di controllo e passare al giro grosso.
>
> “Mollk!!” sbraitò a pieni polmoni richiamando il suo sottoposto
>
> “Si signore!” arrivò il klingon correndo
>
> “Voglio una caccia a tappeto, ma discreta. Ci dovrebbero essere degli 
> agenti della Flotta Stellare. Me li devi portare… VIVI!. Controlla le 
> aste e tutti i gruppi sospetti arrivati nelle ultime ore”
>
> “anche quelli che sono venuti qui con quei siluri?”
>
> Aveva subito sospettato di quel gruppetto, ma avevano risposto 
> correttamente a tutte le sue domande trabocchetto nel caso avessero 
> mentito su Koloth e quella magnifica romulana gli era stata addosso 
> come la salsa di chutl sul Targ mentre la trill sventolava il suo bel 
> culetto intorno a quei siluri. Un sorriso al ricordo di quella 
> piacevole ispezione gli illuminò parzialmente il viso “naaa inutile 
> perdere tempo con loro e non vorrei inimicarmi Koloth. Cerca chi ti ho 
> chiesto e non dovremmo fare più questo lavoro che umilia il nostro 
> prestigio”
>
> **** Volnar – Mercati – Area 89 – 17/07/2398, Ore 10:45- DS 75540.95 ****
>
> Quando Relan-kan aveva analizzato i siluri che avevano portato come 
> esca li aveva fatti passare senza nessuna difficoltà. Dwalla con la 
> scusa di moine e carezze al klingon aveva potuto prendere le risposte 
> alle domande trabocchetto direttamente dalla sua mente e il corpo 
> sinuoso di Denay mentre esponeva la merce aveva fatto il resto. Così 
> con un bel lasciapassare erano potuti entrare nella zona dei mercati. 
> Dovevano solo far vedere la merce a qualche mercante e poi con un po’ 
> di fortuna e trattando un po’ sul prezzo sarebbero stati invitati ad 
> una delle aste.
>
> Un cenno di intesa con Sev e Romanov e cominciarono a fare il loro 
> giro, ignorando stoicamente i mercanti di organi, persone e la peggior 
> feccia della galassia
>
> “Questo posto da i brividi” commentò sottovoce Denay
>
> “Anche a me… facciamo il nostro lavoro e andiamocene” rispose Dwalla 
> distogliendo lo sguardo dai quei banchi che vendevano orrore e miseria.
>
> Stavano girando da qualche minuto e avevano già parlato con qualche 
> piccolo mercante di armi, ma la loro merce era di livello molto 
> superiore rispetto ai disgregatori e parti di altri armi a energia che 
> venivano vendute sulle strade. Un bajoriano vestito con eleganti abiti 
> di ricca fattura li intercettò prima che potessero parlare con un 
> mercante cardassiano che si fece muto non appena lo vide. 
> Evidentemente dove essere un pezzo grosso o almeno far parte di un 
> giro molto più elevato.
>
> Dwalla e Denay si scambiarono un’occhiata
>
> “Buongiorno, voi dovete essere le bellissime Kanee e Yizrid Mer, le 
> ambasciatrici del famoso Henry Morgan” disse il bajoriano mellifluo 
> con un inchino “abbiamo saputo della merce che portate”
>
> “Sei informato… le notizie girano in fretta a quanto pare, ma tu chi 
> saresti?” rispose Dwalla da dura attirando l’attenzione su di sé e 
> sfoggiando tutto il suo sangue freddo.
>
> “Oh! Che sbadato, mi chiamo Holan Battor, il mio signore voleva 
> invitarvi ad una importante asta di merci di estremo valore che si 
> terrà questa sera. Riteniamo che i vostri siluri possano essere 
> estremamente appetibili e ci auguriamo di riuscire a spuntare il 
> miglio prezzo. Che è quello che cercate anche voi”
>
> “Si, ma noi cercavamo un compratore diretto… non mi piace l’idea di 
> pagare una commissione impossibile ad una casa d’aste”
>
> “me ne rendo conto, ma sono sicuro che se mi permette di accompagnarvi 
> dal mio signore riuscirete ad avere un equo accordo. È un uomo 
> estremamente influente qui”
>
> Dwalla mangiò la foglia. Il tirapiedi aveva fatto notare che senza 
> passare per un’asta sarebbe stato difficile vendere e quindi aveva 
> spinto un po’ per farli partecipare. Da consumata giocatrice di poker, 
> Dwalla aveva puntato esattamente al momento giusto, senza mostrarsi 
> troppo interessata ma neanche totalmente fuori dalle regole di quel 
> mondo criminale.
>
> “Beh un accordo è quello per cui siamo qui… speriamo che il tuo 
> signore sia ragionevole. Fai strada”
>
> Il gruppetto si avventurò per i vicoli dei Mercati di Volnar fino ad 
> arrivare in una grande piazza che serviva uno dei pochi palazzi 
> signorili della città.
>
> Entrarono superando lo sguardo attento delle guardie che li avrebbero 
> di sicuro fermati e controllati se non fossero stati in compagnia del 
> bajoriano.
>
> L’ingresso dava su un cortile interno chiuso da un colonnato, al 
> centro una statua di donna in marmo teneva in mano una pistola puntata 
> verso l’ingresso e un giardiniere stava sistemando le aiuole. 
> Attraversarono il colonnato e salirono le scale al primo piano nobile. 
> Un bajoriano vestito elegantemente stava parlando con un klingon, ma 
> lo liquidò con poche parole appena si avvide dei suoi ospiti. Tutto 
> nel suo atteggiamento emanava potere e controllo. La vistosa cicatrice 
> che scendeva dalla fronte al labbro per proseguire in una specie di V 
> fin quasi alla tempia non dava nessun dubbio su chi si trovasse di 
> fronte a loro. Loran-Tuk era il capo clan della casata Loran, la 
> seconda casata per importanza del pianeta, un grande affarista e tra 
> le persone più influenti e temute.
>
> Spalancò le braccia andando loro incontro.
>
> Non sarebbe stato facile portarlo via.
>
> ****FLASHBACK****
>
> ****USS Vancouver – Ufficio del Capitano - D.T. 15/07/2398 - ore 20:30 
> – D.S. 75536.59****
>
> “Siamo molto al limite con le regole della Federazione in effetti” 
> commentò Nimosit
>
> “C’è da dire che Loran-Tuk è ricercato ufficialmente dall’Impero 
> Klingon. Da un punto di vista legale basterebbe che Koloth facesse 
> arrivare alla Flotta Stellare una richiesta di cooperazione. Però 
> Volnar non è soggetta alle leggi della Federazione e portare via 
> qualcuno da lì non è semplice. Soprattutto uno uomo potente come 
> quello” disse Kuribayashi
>
> “Sì il problema è proprio quello: come lo porto via di lì?” disse 
> Dwalla “Per arrestarlo ufficialmente non basterebbero due squadre 
> della sicurezza e laggiù saremo in pochi. Senza considerare che 
> abbiamo come priorità lo scoprire cosa è quel manufatto che stiamo 
> cercando”
>
> Stettero in silenzio per qualche secondo poi Nimosit quasi sobbalzò 
> sulla sedia “Ci sono! Bisognerà studiare bene la cosa e chiederemo al 
> comandante McLeods dei dettagli tecnici, ma sono certo che funzionerà. 
> Basta marcarlo con un marcatore isolineare con segnale collegato 
> direttamente con la navetta. Appena attivato il computer lo 
> teletrasporterà via e attivando un riciclo del buffer di teletrasporto 
> potrete anche allontanarvi senza che nessuno identifichi la sua 
> presenza a bordo”
>
> “Piano brillante N.1, comandante Thevek dovrà fare un po’ di pratica 
> chieda a Sev di darle qualche consiglio”
>
> “Si Capitano”
>
> **** Volnar – Palazzo Loran – 17/07/2398, Ore 11:00- DS 75540.98 ****
>
> “Mi avevano detto che avremmo avuto due affascinanti mercanti di armi, 
> ma non aspettavo così belle”
>
> Dwalla sorrise “E noi speravamo di incontrarla, Loran-Tuk. Un uomo di 
> potere come lei pensavamo fosse inarrivabile… anche se la nostra merce 
> è di primordine”
>
> “Si ho sentito, siluri potenziati con nitrato di metadissicina. Non è 
> qualcosa che si veda spesso…penso che potrete fare buoni affari 
> all’asta e io potrei aiutarvi” disse mellifluo
>
> “speravamo di vendere direttamente…” disse Dwalla falsamente sapendo 
> però che l’altro se lo sarebbe aspettato
>
> Loran proruppe in una risata “no no, tutti gli affari passano 
> attraverso le aste…ma ogni asta si può abilmente manipolare, con gli 
> amici giusti. Pompare il prezzo al momento giusto, scatenare una corsa 
> al rialzo… un amico può fare tanto… mi permetterete di esservi amico?” 
> le sue mani scorsero sulla schiena delle due ufficiali fino a fermarsi 
> sul sedere mentre i suoi occhi guizzarono tra quelli di Dwalla e 
> quelli di Denay.
>
> Non serviva il contatto fisico e i poteri di Dwalla per capire cosa 
> intendesse il bajoriano, ma pur trattenendo un moto di fastidio capì 
> che quella poteva essere l’occasione migliore per portare via 
> Loran-Tuk. Niente quanto un incontro privato poteva dare loro 
> l’occasione di marcarlo e teletrasportarlo via.
>
> “gradiremmo molto essere vostre amiche… ma prima occupiamoci degli 
> affari. Per il piacere abbiamo tutta la notte…” disse sensualmente Dwalla
>
> “Si, non vorremmo essere distratte dai nostri doveri” continuò Denay 
> facendogli gli occhi dolci, mentre Oxila dietro di loro stringeva i 
> pugni trattenuto solo dallo sguardo duro di Sev.
>
> “Aspettare renderà solo migliore il nostro piacere… beh non indugiamo. 
> Le vostre guardie possono portare i siluri e riposare nei sotterranei 
> dove si svolgeranno le aste. Voi potete seguirmi, a breve inizierà un 
> banchetto dove potrete conoscere venditori e acquirenti. L’asta si 
> svolgerà dalle ore 14:30” disse porgendo il braccio ad entrambe
>
> “mmm avevo proprio un languorino” disse Dwalla attirando l’attenzione 
> di Loran in modo tale che Denay potesse comunicare con gli altri le 
> ultime disposizioni
>
> “Andiamo cosa stiamo aspettando” disse la trill pochi istanti dopo
>
> **** Volnar – Mercati - 17/07/2398, Ore 14:30- DS 75541.38 ****
>
> La squadra guidata da Nimosit era riuscita a schivare le attenzioni 
> delle guardie klingon per diverse ore. Da quando il capitano lo aveva 
> avvisato degli sviluppi avevano concordato di ritirarsi solo se 
> necessario perché dalle ultime comunicazioni di Sev la squadra 1 era 
> riuscita a infiltrarsi nella casa d’aste. Dovevano resistere nelle 
> strade ancora per un po’.
>
> I suoi pensieri vennero interrotti da un segnale di Romanov. Nemici in 
> avvicinamento.
>
> “teniamoli impegnati. Dileguiamoci e raduniamoci al punto 17” comunicò 
> tramite intercomm
>
> *e speriamo che facciano in fretta*
>
> **** Volnar – Palazzo Loran – Sotterranei delle Aste - 17/07/2398, Ore 
> 17:22- DS 75541.72 ****
>
> Il banchetto era stato abbastanza noioso, ma il dover presenziare 
> all’asta aveva messo le due di pessimo umore anche se lo dissimulavano 
> molto bene. Vedere cosa veniva messo all’asta poi le aveva 
> profondamente disgustate e rese piene di orrore. Armi, schiavi e 
> schiave, batteri mortali, tecnologie proibite. Avevano provato a 
> prendere nota di chi acquistava quei prodotti, ma le aste erano 
> completamente private indicate con codici identificativi che 
> impedivano a chiunque di sapere chi avesse venduto e chi avesse 
> comprato. Una cosa che avrebbero potuto chiedere a Loran quando lo 
> avessero avuto dietro il campo di forza di una cella.
>
> Ad ogni nuovo pezzo Denay controllava furtivamente sul suo tricorder 
> per verificare la compatibilità con quello che stavano cercando. Al 
> pezzo 37 dell’asta i valori impazzirono. Le due si guardarono frementi 
> di eccitazione perchè stavano per scoprire cosa avevano seguito per 
> tutto questo tempo.
>
> Lo sguardo di Dwalla si fece un po’ deluso quando il banditore mostrò 
> quello che sembrava una pietra priva di valore, Denay invece che 
> continuava a controllare sul tricorder quasi scattò in piedi.
>
> “non ci posso credere…” disse infine mentre terminava la frase 
> all’unisono con il banditore “una pietra di un portale iconiano!”
>
> “non una pietra qualsiasi” aggiunse il banditore la cui voce giungeva 
> dagli altoparlanti “ma la pietra centrale del cerchio. Si dice che con 
> le giuste attrezzature sia possibile sfruttare la frequenza di questa 
> pietra per viaggiare nel tempo. Gli Iconiani usavano i portali per 
> muoversi senza navi stellari a portata di oltre 20.000 anni luce. 
> Immaginate muoversi con cinque passi attraverso l’intera galassia! La 
> base d’asta è di mille barre di lathinum”
>
> Le due si guardarono. già mille barre era una cifra astronomica, ma le 
> offerte cominciarono a fioccare da tutte le parti
>
> “Contatta il Capitano e Nimosit sulla linea sicura. Dobbiamo 
> informarli subito!”
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