[Stml2] R: 01-12 - Sulle Tracce Degli Antichi - Ten. Comandante Dwalla Thevek
rihanpat
rihanpat a tiscali.it
Gio 18 Lug 2019 22:22:49 CEST
Bello mi è veramente piaciuto, scusami ma ci sono alcuni punti che non ho capito. Volnar mercati area 89 c'è un pezzo che non capisco ed è 'un cenno d'intesa con Sev è Romanov' ma Aleksej non era rimasto sulla nave o mi sono persa qualcosa? E Nimosit non era su una navetta con Di Maria? Pure qui ad un certo punto Nimosit si rivolge ad Aleksey.Uao ho il potere della bilocazione anzi la trilocazione.PatInviato da Tablet Samsung.
-------- Messaggio originale --------
Da: Silvia Bianchini <ltcomm.sibi a gmail.com>
Data: 17/07/2019 16:12 (GMT+01:00)
A: USS Novalis <stml2 a gioco.net>
Oggetto: [Stml2] 01-12 - Sulle Tracce Degli Antichi - Ten. Comandante Dwalla Thevek
Buongiorno a tutti!ecco il mio pezzo, spero che vi piaccia ;-)fatemi sapere cosa ne pensateBaciSiBi
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Brano:
01.12
Titolo:
Sulle tracce degli antichi
Autore:
Tenente Comandante Dwalla Thevek (Si.Bi)
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*** Volnar
– Controllo Spaziale – 17/07/2398, Ore 10:34- DS 75540.93 ***
=^=
Siete dei pazzi. Davvero credete di farci paura? Voi siete la Federazione, non
agite così. Tra l'altro come pensate che potremmo essere sopravvissuti così a
lungo senza sistemi di difesa? Non sopravvivreste nemmeno un secondo ai nostri
Siluri.=^= Il Klingon gettò la testa indietro in una grassa risata =^= Credo
che manderò comunque una squadra di ricerca. Se i suoi uomini non son già stati
venduti, ci saranno molto utili come ostaggi.. =^=
Relan-Kan si alzò dalla sua postazione in
uno stato di lucida rabbia. La Federazione non aveva la minima giurisdizione
sul loro pianeta eppure si presentavano li. A casa sua! Qualcosa di strano
c’era in quella faccenda, ma avrebbe investigato a fondo. Doveva mettere le
mani sugli agenti della Flotta Stellare a tutti i costi per mantenere la sua
condizione di vantaggio. Se avesse fatto sapere agli altri Clan che i Relan
tenevano in ostaggio personale della Federazione e che lui li stava difendendo
tutti da un orribile destino, il suo prestigio sarebbe aumentato e avrebbe
potuto reclamare un posto al tavolo coi Loran, i Tulun e i Koloi. Era giunto il
momento di lasciare quel lavoro di controllo e passare al giro grosso.
“Mollk!!” sbraitò a pieni polmoni
richiamando il suo sottoposto
“Si signore!” arrivò il klingon correndo
“Voglio una caccia a tappeto, ma discreta.
Ci dovrebbero essere degli agenti della Flotta Stellare. Me li devi portare…
VIVI!. Controlla le aste e tutti i gruppi sospetti arrivati nelle ultime ore”
“anche quelli che sono venuti qui con quei
siluri?”
Aveva subito sospettato di quel gruppetto,
ma avevano risposto correttamente a tutte le sue domande trabocchetto nel caso
avessero mentito su Koloth e quella magnifica romulana gli era stata addosso
come la salsa di chutl sul Targ mentre la trill sventolava il suo bel culetto
intorno a quei siluri. Un sorriso al ricordo di quella piacevole ispezione gli
illuminò parzialmente il viso “naaa inutile perdere tempo con loro e non vorrei
inimicarmi Koloth. Cerca chi ti ho chiesto e non dovremmo fare più questo
lavoro che umilia il nostro prestigio”
***
Volnar – Mercati – Area 89 – 17/07/2398, Ore 10:45- DS 75540.95 ***
Quando Relan-kan aveva analizzato i siluri
che avevano portato come esca li aveva fatti passare senza nessuna difficoltà.
Dwalla con la scusa di moine e carezze al klingon aveva potuto prendere le
risposte alle domande trabocchetto direttamente dalla sua mente e il corpo
sinuoso di Denay mentre esponeva la merce aveva fatto il resto. Così con un bel
lasciapassare erano potuti entrare nella zona dei mercati. Dovevano solo far vedere
la merce a qualche mercante e poi con un po’ di fortuna e trattando un po’ sul
prezzo sarebbero stati invitati ad una delle aste.
Un cenno di intesa con Sev e Romanov e
cominciarono a fare il loro giro, ignorando stoicamente i mercanti di organi,
persone e la peggior feccia della galassia
“Questo posto da i brividi” commentò
sottovoce Denay
“Anche a me… facciamo il nostro lavoro e
andiamocene” rispose Dwalla distogliendo lo sguardo dai quei banchi che
vendevano orrore e miseria.
Stavano girando da qualche minuto e
avevano già parlato con qualche piccolo mercante di armi, ma la loro merce era
di livello molto superiore rispetto ai disgregatori e parti di altri armi a
energia che venivano vendute sulle strade. Un bajoriano vestito con eleganti
abiti di ricca fattura li intercettò prima che potessero parlare con un
mercante cardassiano che si fece muto non appena lo vide. Evidentemente dove
essere un pezzo grosso o almeno far parte di un giro molto più elevato.
Dwalla e Denay si scambiarono un’occhiata
“Buongiorno, voi dovete essere le
bellissime Kanee e Yizrid Mer, le ambasciatrici del famoso Henry Morgan” disse
il bajoriano mellifluo con un inchino “abbiamo saputo della merce che portate”
“Sei informato… le notizie girano in
fretta a quanto pare, ma tu chi saresti?” rispose Dwalla da dura attirando
l’attenzione su di sé e sfoggiando tutto il suo sangue freddo.
“Oh! Che sbadato, mi chiamo Holan Battor,
il mio signore voleva invitarvi ad una importante asta di merci di estremo
valore che si terrà questa sera. Riteniamo che i vostri siluri possano essere estremamente
appetibili e ci auguriamo di riuscire a spuntare il miglio prezzo. Che è quello
che cercate anche voi”
“Si, ma noi cercavamo un compratore
diretto… non mi piace l’idea di pagare una commissione impossibile ad una casa
d’aste”
“me ne rendo conto, ma sono sicuro che se
mi permette di accompagnarvi dal mio signore riuscirete ad avere un equo
accordo. È un uomo estremamente influente qui”
Dwalla mangiò la foglia. Il tirapiedi
aveva fatto notare che senza passare per un’asta sarebbe stato difficile vendere
e quindi aveva spinto un po’ per farli partecipare. Da consumata giocatrice di
poker, Dwalla aveva puntato esattamente al momento giusto, senza mostrarsi
troppo interessata ma neanche totalmente fuori dalle regole di quel mondo
criminale.
“Beh un accordo è quello per cui siamo
qui… speriamo che il tuo signore sia ragionevole. Fai strada”
Il gruppetto si avventurò per i vicoli dei
Mercati di Volnar fino ad arrivare in una grande piazza che serviva uno dei
pochi palazzi signorili della città.
Entrarono superando lo sguardo attento
delle guardie che li avrebbero di sicuro fermati e controllati se non fossero
stati in compagnia del bajoriano.
L’ingresso dava su un cortile interno
chiuso da un colonnato, al centro una statua di donna in marmo teneva in mano
una pistola puntata verso l’ingresso e un giardiniere stava sistemando le
aiuole. Attraversarono il colonnato e salirono le scale al primo piano nobile.
Un bajoriano vestito elegantemente stava parlando con un klingon, ma lo liquidò
con poche parole appena si avvide dei suoi ospiti. Tutto nel suo atteggiamento
emanava potere e controllo. La vistosa cicatrice che scendeva dalla fronte al
labbro per proseguire in una specie di V fin quasi alla tempia non dava nessun
dubbio su chi si trovasse di fronte a loro. Loran-Tuk era il capo clan della
casata Loran, la seconda casata per importanza del pianeta, un grande affarista
e tra le persone più influenti e temute.
Spalancò le braccia andando loro incontro.
Non sarebbe stato facile portarlo via.
***FLASHBACK***
***USS Vancouver – Ufficio del Capitano -
D.T. 15/07/2398 - ore 20:30 – D.S. 75536.59***
“Siamo molto al limite con le regole della
Federazione in effetti” commentò Nimosit
“C’è da dire che Loran-Tuk è ricercato
ufficialmente dall’Impero Klingon. Da un punto di vista legale basterebbe che
Koloth facesse arrivare alla Flotta Stellare una richiesta di cooperazione.
Però Volnar non è soggetta alle leggi della Federazione e portare via qualcuno
da lì non è semplice. Soprattutto uno uomo potente come quello” disse Kuribayashi
“Sì il problema è proprio quello: come lo
porto via di lì?” disse Dwalla “Per arrestarlo ufficialmente non basterebbero
due squadre della sicurezza e laggiù saremo in pochi. Senza considerare che
abbiamo come priorità lo scoprire cosa è quel manufatto che stiamo cercando”
Stettero in silenzio per qualche secondo
poi Nimosit quasi sobbalzò sulla sedia “Ci sono! Bisognerà studiare bene la
cosa e chiederemo al comandante McLeods dei dettagli tecnici, ma sono certo che
funzionerà. Basta marcarlo con un marcatore isolineare con segnale collegato
direttamente con la navetta. Appena attivato il computer lo teletrasporterà via
e attivando un riciclo del buffer di teletrasporto potrete anche allontanarvi
senza che nessuno identifichi la sua presenza a bordo”
“Piano brillante N.1, comandante Thevek
dovrà fare un po’ di pratica chieda a Sev di darle qualche consiglio”
“Si Capitano”
***
Volnar – Palazzo Loran – 17/07/2398, Ore 11:00- DS 75540.98 ***
“Mi avevano detto che avremmo avuto due
affascinanti mercanti di armi, ma non aspettavo così belle”
Dwalla sorrise “E noi speravamo di
incontrarla, Loran-Tuk. Un uomo di potere come lei pensavamo fosse
inarrivabile… anche se la nostra merce è di primordine”
“Si ho sentito, siluri potenziati con nitrato
di metadissicina. Non è qualcosa che si veda spesso…penso che potrete fare
buoni affari all’asta e io potrei aiutarvi” disse mellifluo
“speravamo di vendere direttamente…” disse
Dwalla falsamente sapendo però che l’altro se lo sarebbe aspettato
Loran proruppe in una risata “no no, tutti
gli affari passano attraverso le aste…ma ogni asta si può abilmente manipolare,
con gli amici giusti. Pompare il prezzo al momento giusto, scatenare una corsa
al rialzo… un amico può fare tanto… mi permetterete di esservi amico?” le sue
mani scorsero sulla schiena delle due ufficiali fino a fermarsi sul sedere mentre
i suoi occhi guizzarono tra quelli di Dwalla e quelli di Denay.
Non serviva il contatto fisico e i poteri
di Dwalla per capire cosa intendesse il bajoriano, ma pur trattenendo un moto
di fastidio capì che quella poteva essere l’occasione migliore per portare via
Loran-Tuk. Niente quanto un incontro privato poteva dare loro l’occasione di
marcarlo e teletrasportarlo via.
“gradiremmo molto essere vostre amiche… ma
prima occupiamoci degli affari. Per il piacere abbiamo tutta la notte…” disse
sensualmente Dwalla
“Si, non vorremmo essere distratte dai
nostri doveri” continuò Denay facendogli gli occhi dolci, mentre Oxila dietro
di loro stringeva i pugni trattenuto solo dallo sguardo duro di Sev.
“Aspettare renderà solo migliore il nostro
piacere… beh non indugiamo. Le vostre guardie possono portare i siluri e
riposare nei sotterranei dove si svolgeranno le aste. Voi potete seguirmi, a
breve inizierà un banchetto dove potrete conoscere venditori e acquirenti. L’asta
si svolgerà dalle ore 14:30” disse porgendo il braccio ad entrambe
“mmm avevo proprio un languorino” disse
Dwalla attirando l’attenzione di Loran in modo tale che Denay potesse
comunicare con gli altri le ultime disposizioni
“Andiamo cosa stiamo aspettando” disse la
trill pochi istanti dopo
***
Volnar – Mercati - 17/07/2398, Ore 14:30- DS 75541.38 ***
La squadra guidata da Nimosit era riuscita
a schivare le attenzioni delle guardie klingon per diverse ore. Da quando il
capitano lo aveva avvisato degli sviluppi avevano concordato di ritirarsi solo
se necessario perché dalle ultime comunicazioni di Sev la squadra 1 era
riuscita a infiltrarsi nella casa d’aste. Dovevano resistere nelle strade
ancora per un po’.
I suoi pensieri vennero interrotti da un
segnale di Romanov. Nemici in avvicinamento.
“teniamoli impegnati. Dileguiamoci e
raduniamoci al punto 17” comunicò tramite intercomm
*e speriamo che facciano in fretta*
***
Volnar – Palazzo Loran – Sotterranei delle Aste - 17/07/2398, Ore 17:22- DS
75541.72 ***
Il banchetto era stato abbastanza noioso,
ma il dover presenziare all’asta aveva messo le due di pessimo umore anche se
lo dissimulavano molto bene. Vedere cosa veniva messo all’asta poi le aveva
profondamente disgustate e rese piene di orrore. Armi, schiavi e schiave,
batteri mortali, tecnologie proibite. Avevano provato a prendere nota di chi
acquistava quei prodotti, ma le aste erano completamente private indicate con
codici identificativi che impedivano a chiunque di sapere chi avesse venduto e
chi avesse comprato. Una cosa che avrebbero potuto chiedere a Loran quando lo
avessero avuto dietro il campo di forza di una cella.
Ad ogni nuovo pezzo Denay controllava
furtivamente sul suo tricorder per verificare la compatibilità con quello che
stavano cercando. Al pezzo 37 dell’asta i valori impazzirono. Le due si
guardarono frementi di eccitazione perchè stavano per scoprire cosa avevano
seguito per tutto questo tempo.
Lo sguardo di Dwalla si fece un po’ deluso
quando il banditore mostrò quello che sembrava una pietra priva di valore, Denay
invece che continuava a controllare sul tricorder quasi scattò in piedi.
“non ci posso credere…” disse infine
mentre terminava la frase all’unisono con il banditore “una pietra di un
portale iconiano!”
“non una pietra qualsiasi” aggiunse il
banditore la cui voce giungeva dagli altoparlanti “ma la pietra centrale del
cerchio. Si dice che con le giuste attrezzature sia possibile sfruttare la
frequenza di questa pietra per viaggiare nel tempo. Gli Iconiani usavano i
portali per muoversi senza navi stellari a portata di oltre 20.000 anni luce. Immaginate
muoversi con cinque passi attraverso l’intera galassia! La base d’asta è di mille
barre di lathinum”
Le due si guardarono. già mille barre era
una cifra astronomica, ma le offerte cominciarono a fioccare da tutte le parti
“Contatta il Capitano e Nimosit sulla
linea sicura. Dobbiamo informarli subito!”
-------------- parte successiva --------------
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