[Stml2] 02.00 - Il Portale Iconiano

Silvia Bianchini ltcomm.sibi a gmail.com
Lun 9 Mar 2020 16:15:09 CET


Ciao a tutti!
giusto perchè il rallentamento del lavoro da coronavirus ha colpito tutti
ecco con molto anticipo il mio pezzo inaugurale della seconda missione
della Vancouver.
Occorre una piccola premessa: innanzi tutto sarà meglio che tutti dessimo
un'occhiata alla missione 16 della Novalis perchè il cattivo di turno è una
vecchia conoscenza dell'equipaggio. poi vi inviterei a riguardare la
puntata di Voyager 1x09 - Fattori primi in cui fanno la loro comparsa i
Sikariani e una tecnologia molto simile a quella iconiana (ignorando senza
spoiler quanto visto in Picard, in attesa di una pronuncia ufficiale di
ambientazione) e la puntata di DS9 4x22  - Fino alla morte per il portale
iconiano su Vandros IV a cui faccio riferimento nel pezzo.

buona lettura e come sempre se avete dubbio, richieste di modifiche,
proposte di miglioramento e simili basta dirlo ;-)

Ciaoo
SiBi


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*Titolo: 02.00 "il Portale Iconiano"*

*Precedente: -*

*Autori: Silvia/Dwalla*

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**** Quadrante Beta – Sistema Landopras – orbita geostazionaria su
Landopras II*

*USS Vancouver **NX-75722 – **Bar di Prora*

*04/03/2399, Ore 06:47 – D.S. 76170.63****



Dwalla stava guardando dalla grande vetrata il pianeta verde di classe di M
sotto di loro. Come si fosse creato quel pianeta era qualcosa che avrebbe
voluto chiedere a qualche esperto. Il sistema Landopras oltre ad avere una
stella bianca era composto di tre pianeti. Il primo era una supergigante
gassosa, una stella mancata che avrebbe reso il sistema binario e quasi
sicuramente inadatto alla vita. A considerevole distanza, frapposto da una
impenetrabile fascia di asteroidi c’era il pianeta che stava guardando ed
in ultimo il terzo pianeta era un’altra gigante gassosa con due fasce di
anelli intorno altro indizio di lune mancate. Il pianeta che stava
guardando era veramente solo in quel sistema e si trovò a pensare e a
ipotizzare quali fossero le idee sulla cosmologia, quale tensione alle
stelle aveva la civiltà originaria Landoprasiana. Senza lune o pianeti
vicini a cui arrivare come avrebbero immaginato il viaggio stellare? Tutto
sarebbe stato davvero troppo lontano. Quale sarebbe stato il destino di
quella civiltà per sempre isolata dal resto della galassia?

Invece gli Iconiani lo avevano conquistato, migliaia di anni fa detta degli
xeno-paleo-storici, quasi agli albori della loro prima espansione nello
spazio. Qui avevano costruito una civiltà distruggendo completamente quella
precedente e sostituendo praticamente ogni forma vegetale e animale con
quelle a loro familiari. Una distruzione immensa, qualcosa che la
Federazione aveva sempre considerato il principale spauracchio
dell’esplorazione spaziale tanto da ideare la Prima Direttiva proprio per
preservare le unicità. Il tutto perché la tecnologia nel suo incessante
andare avanti non ha nessun limite se non quello messo proprio dalle
persone che la utilizzano. Invece gli iconiani avevano seguito il ciclo
delle cose viventi, lasciando alle spalle solo pochi residui della loro
presenza con costruzioni megalitiche e misteriosi portali. Non fosse per il
fatto che esistevano davvero prove scientifiche della potente tecnologia,
quei residui archeologici le ricordavano un cerchio di pietre considerato
magico dagli antichi terresti che aveva visto con Claud molti anni prima.

*Stovenge? Come diavolo si chiamava?*

“Visto niente di interessante?” la voce di Coral la distrasse dai suoi
pensieri e riprese coscienza della tazza di caffè che teneva in mano

“No, solo che ogni tanto mi viene da pensare ai grandi significati della
vita”

“beata te che ci riesci a pensare a quest’ora” disse lui sbadigliando

“meglio che ci sediamo, ci sono meno chance che tu cada per terra” disse
lei ridacchiando

“ma ce ne sono molte di più che mi addormenti sulla sedia” rispose Coral
divertito.

I due presero posto su due sedie vicine, mentre la sala cominciava a
riempirsi per il turno di colazione.

“Che ne pensi del Professor Amesbury?”

“A parte che ha fatto impazzire Bohr per gli spazi per i suoi macchinari,
Sev per le specifiche di sicurezza legate alla pietra del portale e la
McLeods per le continue richieste di variazione di potenza?” rispose Dwalla
bevendo un sorso di caffè “ho passato fin quasi a mezzanotte a calmare gli
animi”

Coral sorrise accomodandosi meglio, ormai la conosceva da abbastanza tempo
da sapere che quelle erano solo distrazioni “si, beh a parte quello”

“mi preoccupa se proprio vuoi saperlo” disse lei

“preoccupa? Addirittura? È uno dei massimi esperti della storia Iconiana e
la Federazione considera i suoi studi di rilevanza strategica. Pensi che la
Flotta Stellare avrebbe mandato una nave in questo sistema non reclamato da
nessuno, lontano da ogni rotta e a ridosso persino dalla Zona Neutrale
Romulana se non credesse nel suo progetto e nella sua capacità scientifica?”

“Non mi preoccupano le sue conoscenze, ma cosa intendiamo farne di esse e
il professor Amesbury non si rende minimamente conto delle conseguenze
dell’uso di questa tecnologia. Ho letto le sue proteste all’epoca della
Guerra col Dominio per la distruzione di quel portale su Vandros IV. Era
totalmente concentrato sulle scoperte scientifiche, non ha mai neanche per
un secondo considerato le potenzialità di uno strumento simile nelle mani
del Dominio. Ti assicuro che la guerra avrebbe avuto un esito completamente
diverso. Comunque non so… c’è qualcosa in questa storia che non torna e per
rispondere alla tua domanda te ne faccio un’altra: se la Flotta Stellare
credesse veramente nel progetto, non avrebbe mandato una nave scientifica e
una seconda nave a scorta? Vista l’importanza del progetto sarebbe stato
meglio che stiracchiare le nostre attrezzature scientifiche che non sono
state certo pensate per questi scopi”

“Si capisco cosa vuoi dire. Però magari la Flotta Stellare ha pensato che
una sola nave avrebbe dato meno nell’occhio, soprattutto una come la
nostra. Dopotutto è una tecnologia davvero portentosa, pericolosa e ambita.
Non penso che a qualcuno venga voglia di venire a vedere cosa facciamo una
volta vista la nostra capacità offensiva”

“Beh speriamo che le cose rimangano tranquille. Già dalla nostra prima
missione ne siamo usciti ammaccati”

“Penso che ci abbiano mandati qui per una questione di continuità. Siamo
stati noi a recuperare la pietra del portale e siamo una delle poche navi
della flotta a potersela cavare così lontano da tutto e tutti. A proposito
di attrezzature scientifiche, non hai nominato il Tenente Martini. Come se
la cava come ufficiale scientifico capo pro tempore?”

“non l’ho nominata perché con me non ha parlato. Lo sai come è fatta, si è
chiusa nella sua sezione e sta cercando di rispondere ad ogni richiesta di
Amesbury, anche le più folli. Jessica è troppo assertiva e troppo curiosa
per essere un buon capo, ma è un’eccellente scienziata, la migliore che
abbiamo a bordo sicuramente. Non prevedo problemi da lei. Oggi scendete sul
pianeta giusto?”

“bene un pensiero in meno. Sì, anzi devo proprio andare” disse lui alzandosi

“mi raccomando, state attenti”

“cosa vuoi che succeda…”



**** Quadrante Beta – Landopras II*

*Terza isola continentale – 21 km a est del massiccio vulcanico*

*04/03/2399, Ore 08:31 – D.S. 76170.83 ****



L’away team teletrasportato dalla Vancouver si era trovato in una fitta
giungla brulicante di vita, ma che intimorita da quelle presenze
sconosciute per il momento si teneva a distanza.

Trovare la strada verso lo ziqqurat non era stato facile, ma dopo una
mezzora di cammino si trovarono di fronte la grande struttura di pietra
praticamente inghiottita dalla natura.

Dalla sparizione degli iconiani quel pianeta era sotto l’assoluto dominio
del mondo vegetale

“Piantate i dissuasori lungo tutto il perimetro, non vorrei dover
affrontare una fauna aggressiva” disse Sev ai suoi uomini che cominciarono
subito a montare il materiale richiesto e a piantare ogni 10 metri un palo
metallico.

“È in perfetto stato nonostante il tempo!” esclamò uno degli assistenti del
professore avvicinandosi alla struttura.

“Possiamo entrare nella struttura? Sono ansioso di cominciare, è
effettivamente lo ziqqurat è uno dei più integri che abbia mai visto” disse
Amesbury con eccitazione avvicinandosi e dando una pacca sulla spalla al
suo assistente “sembra anche più intero di quello su Vandros IV”

“Si una volta terminate le operazioni di sicurezza Professore. La
precauzione non è mai troppa” rispose Nimosit

“La struttura esterna è in pietra, ma non riesco a penetrare con le
scansioni” disse la Martini guardando il suo tricoder

“questo perché, sotto la pietra, la struttura interna è in neutronio
solido” commentò lo storico sorridendo senza smettere di esamina le
iscrizioni sulla pietra “non riuscireste a scalfirla nemmeno con una salva
di siluri quantici”

“Facevano le cose per bene gli iconiani” commentò la giovane scienziata
della Vancouver

“Civiltà incredibile!” disse Amesbury visibilmente eccitato

“Ho finito le perlustrazioni di sicurezza. Direi che possiamo procedere”
intervenne Sev che nel frattempo era sopraggiunto

“Bene procediamo come da programma. Entriamo” disse Nimosit radunando i
presenti e procedendo verso l’ingresso



**** Quadrante Beta – Zona neutrale romulana - Nebulosa Par’volis*

*Nave da battaglia Da’hak – classe K’tinga*

*Nello stesso momento ****



La vita a bordo di quel residuato bellico klingon ottenuto in cambio del
rottame di nave romulana che la flotta stellare gli aveva gravemente
danneggiato non era semplice. Kirin sedeva scomodamente sulla poltrona di
comando attendendo nervosamente i risultati delle sonde silenti che aveva
mandato in giro. Dopo la disfatta del settore 961 i tempi erano stati duri,
ma dando fondo ai capitali e ai mezzi che aveva accumulato qua e là erano
riusciti a cavarsela. Il k’tinga che stavano utilizzando era si datato
nelle linee e nel mobilio interno, ma aveva subito un refit totale dei
sistemi con armi aggiornate e scudi di prim’ordine e dall’ultima razzia
fatta in un centro di produzione romulano, uno dei suoi colpi migliori,
avevano messo le mani su un dispositivo di occultamento di ultima
generazione. Doveva ancora un mucchio di barre di lathinum al consorzio
Ferengi di Rhek, ma era fiducioso che le cose stavano finalmente tornando a
girare a suo favore. Quella nave scricchiolante sarebbe stata il punto di
partenza della sua rivincita

“Capitano, stiamo ricevendo i dati delle sonde”

“Ottimo! Abbiamo qualche bersaglio? ho promesso a quel maledetto ferengi
che avrebbe avuto i soldi entro il mese prossimo e siamo ancora a metà
strada. Dobbiamo fare almeno altre quattro razzie a navi mercantili o
rischiamo di ritrovarci in pessime acque”

“abbiamo rilevato tre navi e una di cui non siamo sicuri” disse il suo
sottoposto umano

“in che senso? Spiegati Gunther” disse Kirin

“ci sono due navi vicine, una nave pattuglia romulana e una nave da carico.
Non la attaccherei perché il tempo di risposta della nave pattuglia sarebbe
troppo veloce”

“si, evitiamo di attirare l’attenzione e di danneggiarci, i costi di
riparazione da queste parti sono salatissimi”

“beh allora abbiamo una nave cargo delle miniere di Epsilon Pavonis”

“teniamola in considerazione anche se sarà piena di gas. Contenitori troppo
voluminosi e mercati al ribasso. Dimmi la quarta nave”

“beh non l’abbiamo rilevata finchè non è apparsa in un sistema che stavamo
controllando solo perché l’abbiamo usato per un po’ come base. Una nave
della Flotta Stellare, sembra un modello nuovo”

“questo è molto interessante. Una nave nuova potrebbe ripagare molti
debiti… dove si trova?”

“Sistema Landopras”

“bene pronti alla curvatura, intanto monitorala coi sistemi passivi. Io
vado nel mio alloggio a cercare informazioni”



**** Quadrante Beta – Landopras II*

*Terza isola continentale – 21 km a est del massiccio vulcanico*

*Ziqqurat Iconiana*

*04/03/2399, Ore 08:59 – D.S. 76170.89 ****



“La struttura è in perfetto stato. Chissà cosa ha prodotto la distruzione
del portale” disse il tenente Martini guardando gli assistenti del
professor Amesbury lavorare e sistemando delle strutture preparate ad hoc
per ricreare il portale.

“probabilmente uno sbalzo di energia del portale stesso la cui esplosione
deve essere stata contenuta proprio dal guscio. Ho il sospetto che questi
gusci non servissero per proteggere i portali da nemici esterni, ma proprio
a tutela degli abitanti delle zone vicino ai portali”

“Cosa stanno facendo i suoi uomini?”

“se le mie teorie sono corrette proveremo a generare un campo di induzione
spaziale confinato. Ho studiato a lungo le ricerche storiche su Iconia e mi
sono appassionato quando, leggendo il report di viaggio delle USS Voyager,
ho scoperto che una specie del quadrante Delta, i Sikariani, avevano una
tecnologia chiamata traiettore spaziale che gli permetteva di
teletrasportarsi a distanze fino ad un massimo di 40.000 anni luce!” disse
con enfasi Amesbury “vi rendete conto? Il doppio della portata dei portali
iconiani. Quindi ho analizzato a lungo gli studi del capo ingegnere della
Voyager e sulla base delle conoscenze che ho raccolto credo di aver capito
come funziona questa tecnologia, il cui problema principale è contenere il
bombardamento di antineutrini… che però potremmo risolvere sfruttando
proprio la cupola in neutronio solido. Il sogno di una vita… il viaggio
stellare senza viaggi stellari”

“Ci troveremo tutti senza lavoro” disse Nimosit scherzosamente



**** Quadrante Beta – Zona neutrale romulana - Nebulosa Par’volis*

*Nave da battaglia Da’hak – classe K’tinga*

*04/03/2399, Ore 11:17 – D.S. 76171.15 ****



“Abbiamo fatto bingo!!” disse Kirin entrando in plancia. I suoi uomini si
girarono verso di lui

“Vi ricordate la Novalis? Beh… il caro vecchio Capitano Kuribayashi e la
sua ciurma hanno un’altra nave… un modello sperimentale il cui codice di
registro è… tan ta ta dan! Proprio quello che abbiamo rilevato con i nostri
sensori!”

“Una nave sperimentale vale un sacco di soldi! Tutti i nostri piani si
realizzeranno!” disse Gaulvaise

“e non è tutto mio buon amico!” continuò Kirin sorridendo “i miei
informatori mi hanno raccontato che potrebbero avere un pezzo di un portale
iconiano. Lo stesso pezzo che è risultato essere stato trafugato dai
mercati Volnar l’anno scorso! Non avete la minima idea di quanto possa
valere. Potremo permetterci un’intera flotta!”

“Come procediamo?” disse Gunther

“Attiviamo l’occultamento, velocità di crociera. Non devono neanche
lontanamente sospettare che stiamo arrivando. Imposta la rotta Michel
andiamoli a prendere!”





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Lt. Commander Dwalla Thevek
Counselor (CNS)
USS Vancouver - NX 75722
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"Se ti guardi sempre indietro non puoi vedere quello che hai davanti"
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Private comunicator:  ltcomm.sibi a gmail.com
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