[Stml20] R: Re: R: Re: Brano: 11-02 - Lower your shields and surrender your ships

cmdrtkar a libero.it cmdrtkar a libero.it
Lun 4 Ago 2014 18:16:48 CEST


Ha risposto anche Monica...

comunque grazie, lieto di non essere andato troppo fuori personaggi, visto che 
specie Odo per me è una incognita, visto che non lo ho mai sopportato troppo...
Comunque, spero che qualcuno voglia raccogliere il seminato (detto 
diversamente, mo' son razzi del prossimo tirarci fuori dai guai! 
bwahahahahaha!)

F

>----Messaggio originale----
>Da: cap.shran a gmail.com
>Data: 4-ago-2014 18.09
>A: "cmdrtkar a libero.it"<cmdrtkar a libero.it>, "USS Marconi"<stml20 a gioco.net>
>Ogg: Re: [Stml20] R: Re: Brano: 11-02 - Lower your shields and surrender your 
ships
>
>"Grassie ragassuoli" ?? Io ho letto solo il commento di Franco...o
>qualcuno m'è sfuggito?
>
>Adesso veniamo al brano!
>Comandante Rekon, questo brano è a dir poco fantastico! I dialoghi del
>Vorta sono divertenti e realistici (cavolo sembra di averne davvero
>uno davanti ahhahahah), le parole ed i comportamenti di Odo sono
>precisi e...anche la caratterizzazione del Capitano! :)
>Brano ottimo!
>
>Va bene, se vogliamo dirla tutta...neanche Shran aveva voglia di
>sentirsi dire che la resistenza è inutile :| ma sono i doveri di un
>ufficiale della flotta, che volete farci!
>
>Ileana
>======================================
>Capitano Shran
>USS Marconi
> ======================================
>Email: cap.shran a gmail.com
>Starfleet Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
>USS Marconi: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Marconi/main.
php?include=home.php
>CV: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?
id=199
>Skype: dolcevoloo
>======================================
>"Occhio per occhio, ed il mondo  diventa cieco.."
>
>
>Il 04 agosto 2014 17:14, cmdrtkar a libero.it <cmdrtkar a libero.it> ha scritto:
>> Grassie ragassuoli, troppo buoni...comunque nemmeno rekon ci voleva
>> venire...non se ne è andato solo perché vuole litigare a tutti i costi col
>> Primo Jem'Hadar...
>>
>> ----Messaggio originale----
>> Da: charles_wyandot a mail.com
>> Data: 4-ago-2014 17.09
>> A: "cmdrtkar a libero.it"<cmdrtkar a libero.it>
>> Ogg: Re: [Stml20] Brano: 11-02 - Lower your shields and surrender your 
ships
>>
>> Il pezzo è fantastico, per quanto mi riguarda puoi scriverli sempre così
>> lunghi... scorrono come l'olio!
>> Volevo solo precisare che io qui non ci volevo venire...
>>
>> Bravissimo
>>
>>
>>
>>
>> Sent: Monday, August 04, 2014 at 11:02 AM
>> From: "cmdrtkar a libero.it" <cmdrtkar a libero.it>
>> To: stml20 a gioco.net
>> Subject: [Stml20] Brano: 11-02 - Lower your shields and surrender your 
ships
>> Scusate gente, alla fine il pezzo ha preso il sopravvento e - dotato di 
vita
>> propria ed intelligente (più dello scrittore di certo) è cresciuto a
>> dismisura,
>> ben oltre le mie intenzioni.
>> Essendo io un ufficiale federale rispettoso della vita e delel infinite
>> diversità in infinite combinazioni, non potevo ucciderlo...quindi pensateci
>> voi!!!
>>
>> PS è da quando si è parlato di Borg che volevo chiudere un capitolo con
>> questa
>> frase!
>>
>>
>> Federico
>>
>>
>>
>> *****************************************
>> Brano: 11-02
>> Titolo: Lower your shields and surrender your ships
>> Autore: Tenente Comandante Rekon
>>
>> *****************************************
>>
>> U.S.S. Marconi – Sala Macchine - 28 giugno 2394 - ore10.45
>>
>> Rekon era immobile davanti al Nucleo di Curvatura da almeno dieci minuti e,
>> a
>> voler essere del tutto onesti, le pulsazioni luminose blu che l’enorme
>> reattore
>> Materia/Antimateria emanava nel suo funzionamento a pieno regime non
>> facevano
>> assolutamente nulla per migliorare l’aspetto spaventoso che la sua faccia
>> aveva
>> in quel momento.
>>
>> “Il Reattore è al 98% dell’efficienza nominale, signore…tutti i reattori ad
>> Impulso sono attivi e forniscono energia di emergenza ai sistemi principali
>> e
>> alla Curvatura…” riferì il Tenente Maria Seville, avvicinandosi al proprio
>> superiore con un DiPADD stretto in mano ma senza mettersi sugli attenti. Le
>> era
>> bastato farlo la prima volta, quando gli aveva formalmente passato le
>> consegne
>> come facente funzioni di Capo Ingegnere, per imparare un numero di 
improperi
>> in
>> grado di far arrossire un vecchio Capo Specialista addetto alla dogana in
>> una
>> Stazione Spaziale periferica e non ci teneva a replicare.
>>
>> “Fattore di Curvatura?” domandò semplicemente il Tellarita, deviando
>> finalmente lo sguardo dal moto ipnotico della pulsante luce blu per 
fissarsi
>> sul viso del proprio secondo, che si trovava circa una quindicina di
>> centimetri
>> sopra il suo ad un metro di distanza.
>>
>> “9.65…” rispose l’Umana, senza alcun bisogno di guardare il padd che
>> stringeva
>> in mano “siamo riusciti a stabilizzare il flusso di Plasma alla Gondola di
>> Dritta riuscendo a recuperare un buon .15…ma…” esitò un momento, incerta se
>> riferire o meno il proprio pensiero al superiore.
>>
>> “Non abbiamo tutto il giorno!” la richiamò bruscamente alla realtà Rekon,
>> spostandosi verso la grande consolle di controllo dei sistemi 
ingegneristici
>> posta poco distante ed invitandola implicitamente a seguirlo “se ha 
qualcosa
>> da
>> dire la dica, ma le anticipo che sono troppo vecchio per accettare di 
uscire
>> con una collegiale come lei, quindi può anche risparmiarsi la scenetta da
>> oloromanzo rosa!”
>>
>> Scossa – ma anche divertita – dalle parole di Rekon, la donna trovò infine
>> il
>> coraggio di riferire la propria idea, ritenendo però opportuno precisare
>> innanzitutto “Non seguo quella roba, signore…stavo solo pensando che, se
>> disinserissimo alcune delle funzioni di sicurezza del computer e
>> reinstradassimo l’energia delle stive alla propulsione, forse potremmo
>> ottenere
>> un ulteriore aumento della velocità…”
>>
>> “Bruceremmo metà dei condotti EPS delle stive…” le fece notare l’ingegnere,
>> senza distogliere lo sguardo da alcune righe di programma che stava nel
>> frattempo digitando su di un terminale LCARS.
>>
>> “Lo so, signore…ma abbiamo diversi apparati di stasi portatili…” assentì la
>> donna che, a parte la presenza di alcune merci deperibili stoccate nella
>> Stiva
>> di Carico 5 e un po’ di lavoro Etra per le squadre di manutenzione, non
>> vedeva
>> particolari problemi nel suo piano “dovrebbero essere sufficienti a mettere
>> in
>> sicurezza per diversi giorni i farmaci non replicabili che trasportiamo…il
>> resto del materiale si conserverà anche in una stiva senza energia…”
>>
>> Fu a quel punto, però, che Rekon la sorprese, mostrandole ciò che stava
>> scrivendo e dicendole, con tono tranquillo “In un’altra occasione le avrei
>> dato
>> perfettamente ragione, Maria, ma stavolta credo avremo bisogno dei
>> teletrasporti merce in perfetto stato di efficienza…quindi se vuole provare
>> il
>> suo piano dovrà prima usare un po’ di quel suo grazioso cervello da primate
>> senza coda per trovare un modo di deviare il feedback energetico verso
>> qualche
>> sistema davvero inutile…tipo le docce soniche…”
>>
>> E quindi si allontanò brontolando sulla barbarie delle razze che non
>> sapevano
>> apprezzare un buon bagno di fango e lasciando un esterrefatto ingegnere a
>> fissare quello che aveva tutta l’aria di essere un complesso programma per
>> computer, volto ad interfacciare i sensori interni col teletrasporto per
>> effettuare agganci e trasferimenti nello spazio esterno di qualsiasi massa
>> metallica composta di leghe Borg e di tutte le associate componenti
>> organiche.
>>
>>
>> U.S.S. Marconi – Plancia - 28 giugno 2394 – ore 12.03
>>
>> “Saremo a portata visiva tra due minuti…” annunciò Wyandot, troppo teso
>> persino per ricordarsi della propria timidezza.
>>
>> Tutta la Plancia era illuminata dalla luce lampeggiante dell'Allarme Rosso
>> anche se - già dopo i primi 10 minuti - era stato dato dal Capitano Shran
>> l'ordine di disattivare il segnalatore sonoro per non infastidire le
>> attività
>> di bordo.
>>
>> Attualmente l'Andoriano sedeva sulla propria poltrona centrale, in 
posizione
>> apparentemente rilassata ma con le antenne puntate verso lo schermo visore,
>> quasi a rappresentare visivamente l'istinto dell'ufficiale a lanciarsi 
verso
>> la
>> sfida che li attendeva. Sulla poltrona del Primo Ufficiale - lasciata
>> attualmente vacante dalla partenza di Sivaak insieme al Capitano Talia -
>> sedeva
>> invece immobile Odo, che appariva quasi una statua abbozzata con i suoi
>> lineamenti lisci e appena vagamente umanoidi. L'ex Conestabile di Deep 
Space
>> 9
>> aveva parlato molto poco durante il tragitto e solo per risponderr a 
domande
>> specificamente rivoltegli, come se tutti gli anni trascorsi nel Grande
>> Legame
>> dei Cambianti lo avessero reso restio - o forse solo insicuro - nel
>> rapportarsi
>> con i Solidi.
>>
>> All'annuncio del Timoniere, i muscoli di braccia e gambe di Shran agirono
>> quasi in automatico, proiettando in piedi l'Andoriano come se vi fosse 
stata
>> una molla sotto la sua poltrona "Sensori a piena potenza, voglio un'analisi
>> della zona!" ordinò, prima ancora di aver coperto la breve distanza che lo
>> separava dalla postazione del timone, cui si affiancò immediatamente.
>>
>> "Analisi in corso..." rispose il Comandante Berthier, che stava in realtà
>> sondando la zona già da alcuni minuti con l'ausilio di tutti i banchi
>> sensori
>> di prua "Non rilevo tracce di astronavi attive e la traccia di
>> Transcurvatura
>> pare essersi ormai dispersa...ad ogni modo rilevo masse metalliche e 
residui
>> energetici..."
>>
>> Fu in quell'istante che si intromise Dal, che stava esaminando le medesime
>> letture attraverso l'ausilio dei sensori tattici, riferendo "Rivelo masse
>> distinte di dimensione variabile, ma ad occhio direi che nell'area sono
>> presenti i resti di sei caccia d'assalto del Dominio, più un frammento di
>> circa
>> 10.000 metri cubi di massa, composto in leghe tipiche degli scafi Borg..."
>>
>> "Forse una delle navi del Dominio, rimasta in inferiorità numerica, ha
>> tentato
>> di speronare il vascello Borg..." propose il Comandante Keane, dalla
>> consolle
>> OPS, mentre anche lei - come quasi tutti - alternava sguardi alle letture
>> dei
>> sensori a occhiate allo schermo visore principale, che al momento 
continuava
>> a
>> mostrare l'immagine di stelle aliene distorte dal campo di curvatura della
>> nave.
>>
>> "Segni di vita?" domandò allora Shran, facendo al contempo un cenno di
>> assenso
>> alle parole della Mezza-Klingon, come a dire che ne condivideva il
>> contenuto.
>>
>> "Irregolari, ma potrebbero esserci dei sopravvissuti in uno dei relitti..."
>> rispose l'Ufficiale Scientifico Betazoide, mentre il Timoniere annunciava
>> l'arrivo alle coordinate richieste ed il conseguente passaggio a velocità
>> impulso “sto rilevando vitali da questo relitto, probabilmente un Vorta ed
>> un
>> numero non precisato di Jem’Hadar…”
>>
>> Sullo schermo visore comparve, accanto ad un pezzo di scafo dall’aspetto
>> parzialmente sferico, un caccia del Dominio pesantemente danneggiato, con
>> tutta
>> la parte posteriore ed una delle due gondole rimosse. Alla vista, Shran si
>> affrettò ad ordinare “Predisporre le stive di carico 5 e 6 con campi di
>> forza
>> di livello 10…nella cinque trasferite i resti della nave Borg e nella 6 i
>> sopravvissuti. Comandante Berthier, verifichi se è possibile individuare
>> contenitori di Bianco e, se ve ne sono, trasferisca anch’essi alla Stiva 6.
>> Dal, squadre di sicurezza all’esterno di entrambe le stive…”
>>
>> Quindi, voltandosi verso Odo “Conestabile, se vuole seguirmi alla stiva di
>> carico 6, credo dovremo intervenire per evitare problemi.” Quindi,
>> sfiorandosi
>> il comunicatore “Dottor Kuwano, porti una squadra medica alla Stiva di
>> Carico
>> 6, ma non entrate finché non vi avrò raggiunti…Keane, a lei il comando…”
>>
>>
>>
>>
>>
>> U.S.S. Marconi – corridoio antistante la stiva di carico 6 - cinque minuti
>> dopo
>>
>> "Gardiamarina Kelthos, rapporto!" ordinò Dal, quando ancora si trovava a 
sei
>> metri dall'ingresso della stiva di carico, le cui porte sigillate stavano
>> impedendo l'accesso ad una squadra di sei membri della Sicurezza
>> pesantemente
>> armati e ad un contingente medico composto dal Dottor Kuwano e due
>> paramedici.
>>
>> “Abbiamo un Vorta ferito ed una quindicina di Jem’Hadar nella stiva,
>> signore…”
>> rispose il giovane ufficiale Trill, che imbracciava un fucile Phaser Tipo
>> III e
>> sembrava decisamente sollevato nel cedere il comando al suo superiore 
Mezzo-
>> Cardassiano “non sono in grado di darle né il numero esatto né il loro 
stato
>> di
>> salute perché è stato effettuato un teletrasporto di massa e, a parte due
>> feriti in maniera piuttosto grave, gli altri si sono resi invisibili appena
>> completata la materializzazione. Comunque abbiamo utilizzato le subroutines
>> di
>> sicurezza per rimuovere ogni tipo di arma ad energia ed arma bianca
>> rilevata…”
>>
>> “E non hanno fatto nulla dal momento della materializzazione?” domandò
>> incuriosito Shran, che tallonava di pochi passi indietro il proprio Capo
>> della
>> Sicurezza “Mi sarei aspettato un tentativo di fuga, quantomeno…”
>>
>> “Hanno tentato tre volte di disabilitare il campo di forza e due di
>> penetrare
>> il computer ed i sistemi secondari della stiva, signore…” rispose il
>> Guardiamarina, mettendosi sugli attenti all’arrivo del nuovo Capitano dell’
>> unità, che ancora non aveva avuto modo di incontrare ma del quale aveva
>> ovviamente già sentito parlare “ma il Comandante Rekon aveva già tagliato
>> fuori
>> ogni sistema a parte il supporto vitale, quindi per ora non hanno avuto
>> successo…”
>>
>> “Molto bene, vediamo di chiarire questa situazione…” cominciò a dire l’
>> Andoriano, ma venne interrotto da Odo, giunto subito dopo di lui, che 
pareva
>> avere una sua idea sul da farsi.
>>
>> “Se mi permette, Capitano…” iniziò il Cambiante, con il tono paziente che
>> aveva sviluppato in decenni di vita trascorsa con i Solidi prima su Bajor e
>> poi
>> su Terok Nor/Deep Space Nine “forse se entrassi io per primo potrei evitare
>> eventuali…resistenze…”
>>
>> Shran fu sul punto di obiettare, ma si trattenne, valutando invece la
>> richiesta pervenuta alla luce di quanto effettivamente sapeva sulle
>> dinamiche
>> intercorrenti tra le tre principali razze del Dominio. La gente di Odo era
>> considerata da Vorta e Jem’Hadar alla stregua di divinità e i presenti 
nella
>> stiva non avrebbero mai fatto un atto volontario per contrastare un loro
>> ordine
>> diretto. Far entrare Odo per primo avrebbe certamente chiarito che si
>> trovavano
>> sì su una nave Federale, ma che la presenza della Marconi nello spazio del
>> Dominio era emanazione della diretta volontà dei Fondatori.
>> Convinto di tale ragionamento, il Capitano Shran affermò “Molto bene,
>> Conestabile…lascerò che sia lei a parlare con loro per primo…” poi,
>> riflettendo, ebbe un’altra idea “anzi, forse so come aumentare ancora di 
più
>> la
>> sua presa su di loro…”
>>
>> Ignorando l’occhiata perplessa e leggermente insofferente di Odo – che
>> evidentemente non riteneva di aver bisogno di ulteriori aiuti – Shran si
>> sfiorò
>> il comunicatore e chiamò la Plancia “Shran a Keane. Siamo riusciti a
>> recuperare
>> del Bianco dai relitti?”
>>
>> “Sette casse, signore…” rispose prontamente la donna, che probabilmente in
>> quel momento sedeva sulla sua poltrona “ne avevamo recuperata anche una
>> ottava,
>> ma il suo contenuto è irrecuperabile…”
>>
>> “Sette sono più che sufficienti, non si preoccupi…” rispose l’Andoriano con
>> un
>> ghigno, prima di ordinare “ne trasferisca una qui alle mie coordinate. 
Shran
>> chiudo.”
>>
>> Quindi, voltandosi verso Odo, nel momento esatto in cui una cassa di Bianco
>> veniva materializzata proprio tra i due, aggiunse “Allora, Conestabile…è
>> pronto
>> a fare Babbo Natale?”
>>
>>
>> U.S.S. Marconi – Sala Riunioni principale - 30 giugno 2394 – ore 08.05
>>
>> “Diario del Capitano, Data Stellare 71494.07. Per quanto i Jem’Hadar ed il
>> Vorta di nome Maijung abbiano accettato di buon grado la spiegazione di Odo
>> circa la loro presenza ed abbiano promesso di collaborare in tutto e per
>> tutto
>> con l’equipaggio della Marconi, la situazione non è semplice. Il Vorta era
>> seriamente ferito ed il Dottor Kuwano ha dovuto trasportarlo in Infermeria
>> per
>> operarlo, mentre i Jem’Hadar sono stati trattenuti nella stiva di carico 6,
>> attrezzata a caserma di emergenza. Su suggerimento del Conestabile Odo ho
>> autorizzato il Primo Ma’Kar a continuare l’addestramento della sua squadra
>> sul
>> Ponte Ologrammi 1, più che altro per…tenerli buoni, direi. Inutile dire che
>> ciò
>> ha scatenato qualche reazione non entusiasta dell’equipaggio, specie del
>> Comandante Rekon quando è stato costretto a sostituire un’intera porzione
>> della
>> griglia olografica danneggiata durante l’allenamento. Se la situazione non
>> fosse così grave sarebbe stato quasi divertente vederlo mentre minacciava 
il
>> Primo dei Jem’Hadar – alto circa cinquanta centimetri più di lui – di
>> scaraventarlo insieme a tutti i suoi nello spazio. Ad ogni modo stiamo
>> procedendo verso il Settore Epsilon Mairon a Curvatura 9, per indagare 
sull’
>> attività Borg nel settore. Spero che il Vorta, ora che si è ripreso, possa
>> darci qualche notizia aggiornata.”
>>
>> Il Campanello suonò e, ricevuto l’invito ad entrare, sulla porta si
>> stagliarono le figure di Odo, Dal, Maijung, e Ma’Kar. Quest’ultimo sembrava
>> essere particolarmente insofferente alla presenza di Dal, ma bastò
>> un’occhiata
>> del Vorta, che in quel momento era impegnato in un’attenta opera di
>> adorazione
>> del Conestabile Odo, a rimetterlo al suo posto.
>>
>> “Signori, benvenuti…” disse il Capitano, indicando loro il tavolo da
>> riunioni
>> presente, invitandoli implicitamente a sedersi. Avrebbe voluto invitare
>> anche
>> gli altri Ufficiali Superiori, ma in quel momento – con la nave in pieno
>> spazio
>> del Dominio e a caccia di Borg – gli sembrava un azzardo già solo
>> distogliere
>> il Capo della Sicurezza dall’incarico “se volete accomodarvi, credo abbiamo
>> molto di cui parlare…”
>>
>> “Naturalmente, Capitano…” rispose il Vorta, sorridendo in quel modo
>> mellifluo
>> tipico della sua razza e sgradito a buona parte della specie dei quadranti
>> Alfa
>> e Gamma “mi permetta innanzitutto di ringraziare lei e la Federazione per 
il
>> vostro tempestivo…salvataggio. Purtroppo il convoglio di cui faceva parte 
la
>> mia nave ha riscontrato delle…difficoltà non previste nell’attività
>> ordinaria
>> di pattugliamento del nostro Settore di competenza.”
>>
>> *Ed ecco in opera la nobile arte di minimizzare gli aspetti negativi della
>> realtà…* si trovò a pensare l’Andoriano, mentre il suo volto manteneva un
>> aspetto assolutamente impassibile da giocatore di Poker. Evidentemente il
>> Vorta
>> desiderava minimizzare l’accaduto per non apparire in cattiva luce con
>> quello
>> che considerava il suo dio (e che – in quel momento – sembrava a stento
>> trattenersi dallo sbuffare ed alzare gli occhi al cielo), ma questo
>> atteggiamento non avrebbe per nulla facilitato la sua missione.
>>
>> Fortunatamente fu Dal a evidenziare la realtà delle cose, affermando “Direi
>> più che altro che il vostro convoglio è stato fatto a pezzi da un
>> ricognitore
>> Borg classe Sfera, a giudicare dall’analisi dei resti che abbiamo
>> recuperato…”
>>
>> Il Jem’Hadar si mosse a disagio sulla sedia, ma una nuova occhiata del 
Vorta
>> lo tacitò nuovamente. Dal quasi lo compativa, visto che l’intera esistenza
>> dell’
>> essere era incentrata sulla vittoria militare per conto del Dominio,
>> rappresentato in quel momento dal Cambiante accanto a lui.
>>
>> “Può darsi che abbiamo sottovalutato la capacità bellica del nemico in
>> questo
>> specifico frangente…” ammise Maijung, a malincuore, lanciando
>> un’occhiataccia
>> al tattico, che rispose con un sorriso divertito e per nulla preoccupato 
dal
>> risentimento del Vorta “ma, in tutta sincerità, ritengo eccessiva la
>> preoccupazione del Fondatore rispetto alle sorti del Sistema Epsilon
>> Marion…il
>> Dominio ha reagito prontamente e con fermezza all’invasione perpetrata e le
>> assicuro che non saranno una decina di navi nemiche ad impedirci di
>> ristabilire
>> la supremazia nel nostro spazio, anche senza l’aiuto della Federazione.”
>>
>> “La Federazione si trova qui come osservatrice…” rispose immediatamente
>> Shran,
>> facendo ricorso a tutta la propria diplomazia per mantenere un tono civile 
e
>> cercando di nascondere il fremito delle mani che lo aveva colto sentendo
>> parlare di “una decina” di navi Borg. “Abbiamo già affrontato il nemico che
>> vi
>> trovate di fronte ed è un nemico estremamente pericoloso, in grado di
>> diffondersi come un virus e moltiplicare le proprie forze molto 
rapidamente.
>> La
>> nostra intenzione è solo quella di fornirvi le conoscenze che abbiamo
>> raccolto
>> sui Borg, al fine di limitare al massimo le vostre perdite in questa
>> battaglia.”
>>
>> “Respingere i Borg nel loro spazio è interesse comune di tutti gli abitanti
>> del Quadrante Gamma, compresa la Federazione.” Affermò semplicemente Odo,
>> sancendo la fine di quel battibecco e rammentando implicitamente a Maijung
>> che
>> il trattato di pace siglato dal Dominio esisteva ed era ancora valido
>> “Perché
>> invece non ci riferisci cosa è accaduto esattamente e quali misure sono
>> state
>> prese? Le voci che mi sono giunte erano frammentarie, ma sono certo che tu
>> abbia la competenza per fornirmi un quadro esaustivo.”
>>
>> *Bastone e carota in un colpo solo…* pensò divertito il Capitano della
>> Marconi, poggiandosi comodamente allo schienale della propria poltrona e
>> osservando il Vorta divenire prima rosso di imbarazzo e poi profondersi in
>> un
>> inchino verso Odo, certamente inorgoglito dal complimento (e, in tutta
>> probabilità, geneticamente incapace di comprendere l’ironia dello stesso).
>>
>> “Le prime tracce di incursioni Borg nel Settore sono state rilevate circa
>> undici mesi fa, Fondatore…” rispose rialzandosi e parlando unicamente ad
>> Odo,
>> che di certo riteneva l’unico essere degno di attenzione nella stanza
>> “inizialmente si trattava di avvistamenti a lungo raggio e di aggressioni a
>> colonie remote. Fu inviata una squadra d’attacco che intercettò e distrusse
>> senza particolare difficoltà un piccolo vascello di forma vagamente
>> cilindrica.”
>>
>> “Un ricognitore Classe Sonda…” commentò Dal, non venendo però minimamente
>> calcolato da Maijung, che si limitò a continuare come se non vi fosse stata
>> alcuna interruzione “per sicurezza lasciammo la forza d’attacco stanziata
>> nel
>> settore per alcuni mesi, durante i quali non accadde nulla. Due mesi fa,
>> però,
>> abbiamo perso i contatti con essa e con il pianeta Magistra 7. Abbiamo
>> inviato
>> una nuova forza d’attacco, composta da 50 caccia, che hanno rivelato
>> presenze
>> aliene nel settore. I caccia hanno affrontato e distrutto il nemico, anche
>> se
>> hanno subito gravi perdite. Poiché il pianeta risultava completamente
>> colonizzato dal nemico, la forza d’attacco ha tentato di distruggerlo ma è
>> stata respinta dalle difese planetarie ed è stata costretta alla ritirata.
>> Successivamente abbiamo rilevato l’arrivo di altre dieci navi nemiche e
>> perso i
>> contatti con altri tre pianeti, tutti nei pressi della Nebulosa di Marg. Il
>> Comando di difesa ha pertanto movimentato un’intera ala della 16° Flotta…”
>> qui
>> fece una pausa, voltandosi verso Shran e Dal, prima di continuare chiarendo
>> “composta da 500 navi tra incrociatori e caccia…a quest’ora l’Ala d’assalto
>> 1
>> avrà annientato ogni traccia di resistenza nemica nel settore.”
>>
>> Dal e Shran si scambiarono uno sguardo d’intesa quando sentirono parlare di
>> una Nebulosa…già due volte, infatti, la Federazione aveva scoperto il
>> tentativo
>> di creare all’interno di nebulose dei Fulcri di Transcurvatura e – se
>> l’Intento
>> dei Borg era quello – poteva solo significare che l’intento i quegli esseri
>> era
>> di creare una testa di ponte per l’assimilazione dell’intero spazio del
>> Dominio.
>>
>> Alla luce di tale riflessione, l’Andoriano domandò “Avete ricevuto notizie
>> della vostra Ala d’assalto?”
>>
>> “Ancora no…” ammise Maijung, per nulla turbato dalla cosa “ma riteniamo
>> dipenda dall’intensa ionizzazione delle zone limitrofe della nebulosa, che
>> ostacolano le comunicazioni a lungo raggio. Per risolvere tale 
inconveniente
>> avevamo predisposto una rete di ripetitori subspaziali, ma – probabilmente 
–
>> le
>> forze invasori li hanno sabotati.”
>>
>> Per nulla rassicurato da quelle parole, Shran scambiò un’occhiata densa di
>> significato con Odo, prima di chiamare la Plancia ordinando “Shran a
>> Plancia…modificare la rotta per dirigere verso la Nebulosa di Marg…massima
>> Curvatura sostenibile e scansioni con tutti i gruppi sensori appena a
>> portata!”
>>
>>
>> U.S.S. Marconi – Plancia - 4 Luglio 2394 – ore 21.35
>>
>> “Diario del Capitano, supplemento. I sensori a lungo raggio stanno
>> scandagliando da ore la Nebulosa di Marg alla ricerca di una qualsiasi
>> traccia
>> di attività spaziale, ma ancora non siamo riusciti a rilevare alcuna nave.
>> Nonostante le rimostranze del mio Capo Ingegnere ho ordinato di accelerare
>> ulteriormente, facendo ricorso alla propulsione di emergenza. Dovremmo
>> essere a
>> portata di scansione a corto raggio entro dodici minuti, salvo
>> complicazioni.”
>>
>> L’aria in Plancia era molto tesa e la presenza di Maijung e del Primo Ma’
Kar
>> (quest’ultimo guardato a vista da due guardie della sicurezza di piantone
>> accanto alle porte del turboascensore e con i fucili phaser imbracciati,
>> benché
>> puntati verso terra) non faceva molto per ridurre lo stato di ansia
>> generale.
>>
>> Fu in quel momento di tensione, proprio mentre Shran faceva il possibile 
per
>> ignorare il chiacchiericcio di Maijung che stava rassicurando Odo sul fatto
>> che
>> al loro arrivo avrebbe potuto constatare coi suoi occhi la completa 
disfatta
>> del nemico, che Rekon sbucò in Plancia come una furia, scostando di peso 
una
>> delle due guardie di sicurezza e dando uno spintone a Ma’Kar – che ringhiò
>> minacciosamente – per poi portarsi davanti al suo Capitano.
>>
>> “Capitano, glielo ho già detto tre volte, ma adesso deve darmi retta. 
Questi
>> accidenti di motori non sono progettati per sforzi così prolungati e –
>> adesso
>> che siamo così vicini allo spazio Borg – lei DEVE ordinare di rallentare,
>> così
>> da permetterci di ristabilire il normale funzionamento del sistema 
curvatura
>> prima di trovarci circondati da Cubi e senza propulsione!” ringhiò il tutto
>> praticamente senza riprendere fiato, anche se trovò comunque il tempo di
>> lanciare al Primo Jem’Hadar un’occhiataccia veramente cattiva che, pur 
senza
>> dire una parola, trasmetteva un chiaro concetto riassumibile in “noi due
>> abbiamo ancora in sospeso quella faccenda della griglia di oloproiettori e 
–
>> quando avrò tempo – per questo ti ritroverai con un’iperchiave infilata 
dove
>> non vorresti mai che fosse!”
>>
>> Maijung rimase preso in contropiede dall’irruenza del Tellarita, ma colse
>> comunque le sue parole, che sottolineavano la convinzione del federale che
>> la
>> Flotta del Dominio inviata in quel settore fosse stata annientata.
>> Probabilmente non molto contento di esse, ci tenne a precisare “Se davvero
>> doveste avere dei problemi alla propulsione, sono certo che una delle 
nostre
>> navi di stanza nel NOSTRO spazio sarà ben lieta di trainarvi fino a Deep
>> Space
>> 16 Gamma…”
>>
>> Rekon fece un vago gesto di stizza a quelle parole, come se una zanzara
>> avesse
>> cominciato a gironzolargli intorno, ma non distolse lo sguardo dagli occhi
>> di
>> Shran finché quest’ultimo non fu costretto a capitolare, affermando “Molto
>> bene…signor Wyandot, rallenti a Curvatura 5…”
>>
>> La Marconi rallentò senza scossoni e, quando ebbe raggiunto quella
>> decisamente
>> più ragionevole velocità, tutti ebbero modo di percepire la mancanza di
>> vibrazioni lungo lo scafo, alla quale si erano probabilmente assuefatti in
>> maniera graduale nei giorni appena trascorsi.
>>
>> “Era ora…” borbottò l’Ingegnere Capo, portandosi alla grande Consolle
>> Ingegneristica e coordinandosi con i suoi per avviare la 
ricristallizzazione
>> della matrice di Dilitio e raffreddare al contempo tutti i sistemi critici.
>>
>> “Il suo Capo Ingegnere è una persona dai modi decisamente…diretti…” 
commentò
>> Odo, che aveva assistito allo scambio di battute tra i due federali (ovvero
>> al
>> monologo del Tellarita) senza dire una parola, ma che sembrava piuttosto
>> divertito dal tutto.
>>
>> “Non me lo dica…” commentò Shran, alzando occhi ed antenne al cielo, forse 
a
>> cercare una pazienza che sapeva essere in rapido esaurimento.
>>
>> Trascorse così un’altra ora, prima che la consolle scientifica iniziasse ad
>> accendersi come un albero di Natale, emettendo alcuni “bip” che, nel
>> silenzio
>> teso della Plancia, attirarono immediatamente l’attenzione di tutti.
>>
>> “Che succede?” domandò subito Shran che, in poche – rapide – falcate, si 
era
>> spostato dalla consolle ingegneristica a quella scientifica, con
>> l’attenzione
>> di un predatore in caccia.
>>
>> L’Ufficiale Scientifico, forse a causa delle proprie capacità empatiche,
>> ebbe
>> un piccolo sussulto nel percepire l’avvicinamento del superiore ma, con
>> professionalità, si concentrò subito sulle letture dei sensori riferendo 
“Ho
>> delle letture dei sensori di massa dalle propaggini esterne della
>> nebulosa…rilevo un grande campo di detriti, ma le scansioni attive sono
>> deflesse da un campo di polarizzazione che copre l’intera zona…dovremo
>> scendere
>> ad impulso nelle immediate vicinanze per avere dati più precisi…”
>>
>> “Non credo ci sia molto da dire…” affermò sicuro il Vorta, rivolgendosi
>> tanto
>> ad Odo quanto ai federali “quello deve essere il luogo dove le forze ostili
>> sono state schiacciate. Quelli che rilevate non possono che essere i 
relitti
>> dei loro vascelli.”
>>
>> Shran, che aveva invece un brutto presentimento, fu più cauto nell’
affermare
>> “Molto bene. Tenente Wyandot, ci porti ad impulso in quella zona, ma 
prepari
>> manovre di disingaggio ed una rotta di allontanamento a massima curvatura.
>> Signor Dal, appena saremo fuori voglio gli scudi al massimo e le armi in
>> stand-
>> by, e mi faccia una scansione alla ricerca di vascelli Borg o del Dominio…”
>>
>> Pochi minuti dopo, la Marconi usciva dalla curvatura proprio nei lembi
>> esterni
>> della Nebulosa di Marg, e subito il suo Timoniere dovette impostare una
>> manovra
>> di evasione che mise a dura prova gli smorzatori inerziali della grande 
nave
>> stellare per evitare la collisione col relitto di un caccia d’assalto che,
>> sventrato da quelle che sembravano esplosioni di siluri, roteava ormai nel
>> vuoto senza più tracce di energia, lo scafo annerito dal fuoco del plasma
>> ormai
>> estinto.
>>
>> Sullo schermo visore comparvero così le immagini di centinaia di relitti 
non
>> dissimili a quello appena evitato dalla nave di Classe Ambassador, tutti
>> disseminati in una regione di spazio dove sembrava essersi scatenata l’
>> apocalisse.
>>
>> Al centro del campo di relitti vi erano tre enormi Cubi Borg. Uno sembrava
>> ancora efficiente, nonostante diverse facce presentassero i segni di danni
>> da
>> bombardamento, mentre gli altri due erano seriamente danneggiati, con 
intere
>> facciate scavate da crateri troppo grandi per essere stati causati da armi
>> da
>> fuoco convenzionali ed intere sezioni mancanti.
>>
>> Attorno a questi vascelli, apparentemente impegnati in attività di
>> riparazione
>> e recupero componenti dai relitti, erano impegnati alcune centinaia di
>> vascelli
>> di supporto di piccole dimensioni.
>>
>> “Direi che abbiamo trovato la vostra flotta…” commentò con un tono cupo
>> Rekon,
>> osservando lo sfacelo davanti ai suoi occhi. Il Tellarita non aveva nessuna
>> simpatia per il Dominio – e lo aveva dimostrato ampiamente nei giorni
>> passati –
>> ma quello che stava venendo trasmesso sullo schermo era decisamente oltre
>> ogni
>> possibile livello di antipatia personale. Quando poi uno di quei “piccoli”
>> mezzi di supporto intenti nell’analisi dei relitti – in realtà una nave
>> classe
>> Sonda di più di 300 metri di lunghezza – li scansionò con un raggio sensore
>> di
>> colore verde brillante, l’ingegnere concluse la propria frase rivolgendosi 
a
>> Wyandot con un “ragazzo…credo proprio che sia giunto il momento di usare
>> quella
>> rotta di fuga che il Capitano ti aveva chiesto di predisporre…”
>>
>> Proprio in quel momento, senza che nessuno avesse aperto le frequenze di
>> chiamata, gli altoparlanti della Plancia trasmisero una comunicazione
>> subspaziale solo audio, una comunicazione recitata da migliaia di atone 
voci
>> che – in contemporanea – dissero “Noi siamo i Borg, abbiamo analizzato la
>> vostra tecnologia e sappiamo che non potete opporvi a noi. Abbassate i
>> vostri
>> scudi e preparativi ad essere assimilati. Addizioneremo le vostre
>> peculiarità
>> biologiche e tecnologiche alle nostre, la vostra cultura si adatterà a
>> servire
>> noi... la resistenza è inutile."
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