[Stml20] [11.10] - Kuwano - La tregua di cristallo

Luca Bonetti bonneuber a gmail.com
Sab 27 Dic 2014 23:55:23 CET


Ciao a tutti, ecco qui il mio brano ... più corto di come lo volevo ma più
lungo di come avevo inizialmente immaginato ...
Benchè il brano non mi piaccia eccessivamente, ho concluso la missione,
lasciando parecchi "sbocchi" per un eventuale seconda parte ...spero vi
piaccia.

PS: In un brano precedente si diceva che la forza Borg era stata castrata
per benino ... io ho pensato però che questo numero fosse ancora
"relativamente" alto, quindi comunque ci sono ancora un paio di sfere e
simili ...

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U.S.S. Marconi - Plancia - 06 luglio 2394 – Pochi attimi dopo

Il Capitano Shran ponderò la decisione per una frazione di secondo.

Sicuramente l'idea di spazzare definitivmente via la Borg e i suoi colleghi
con un paio di siluri ben piazzati lo allettava parecchio, ma qualcosa, un
presentimento che dalle viscere gli risaliva fino alle antenne gli diceva
che il ruolo della Borg non era ancora terminato. Senza contare che
infierire su  un nemico così malmesso non faceva parte del suo stile e una
piccola parte di lui agognava di vedere il volto inespressivo della donna
deturpato dalla sconfitta.

“Mettiamogli i bastoni fra le ruote, ma per il momento limitiamoci a quello
… - affermò alfine, con espressione soddisfatta. - … teniamo comunque i
siluri in caldo e facciamo in modo che anche loro ne siano al corrente. Non
vorrei che si facessero strane idee ...”

Un paio di Ufficiali di Plancia si scambiarono una breve occhiata.
Probabilmente, dopo quello che era successo, si aspettavano una decisione
diversa, ma nessuno proferì parola. Dal iniziò prontamente a far danzare le
abili mani sulla propria consolle.


Flashback - Ammiraglia del Dominio - 06 luglio 2394 - ore 08.19

La plancia fu invasa da una serie di scintille dopo essere stata centrata
direttamente da uno dei phasers della sfera.

Con un'agile gesto, Odo evitò l'esplosione di un condotto di
raffreddamento, mentre il Vorta che lo accompagnava si gettava a mo' di
scudo direttamente sul condotto danneggiato. Senza dubbio una maldestra
manovra volta ad impressionare il mutaforma.

“Dannazione! - imprecò il Vorta, tenendosi il braccio lievemente ferito
mentre si rialzava da terra. - Gli ordigni Federali dovevano essere già
esplosi, qualcosa è …”

Quasi come a volerlo sbeffeggiare, la plancia venne invasa da una una
potente luce proprio in quel momento. Odo non perse nemmeno un secondo.

“Che le navi più vicine si occupino di fare piazza pulita di ciò che è
rimasto dell'Unimatrice … - ordinò prima di sapere qual'era stato l'esito
dell'esplosione - … il resto si concentri sulle navi sfuggite
all'esplosione.”

Un'altro colpo proveniente dalla sfera Borg scosse nuovamente la plancia
della nave ammiraglia, prima che un paio di altre navi accorressero al
supporto, facendo esplodere la sfera in uno spettacolare attacco
coordinato.

“A quanto sembra il sovraccarico della rete ha provocato un inaspettato
effetto collaterale … - intervenne il Vorta - … la capacità di adattamento
Borg è molto meno efficiente della norma, ma non durerà ancora per molto!”


U.S.S. Marconi - Infermeria - 06 luglio 2394 – Ore 08:22

Charles girò lievemente la testa di lato con un mugugno. Un suono ovattato
giunse alle sue orecchie. Parole. Frammenti di conversazione proferiti da
una voce relativamente familiare.

“... segni vitali apparentemente stabili ...”

Socchiuse gli occhi, riportando la testa alla posizione iniziale, ma fu
solamente quando la luce gli ferì gli occhi che parecchi ricordi iniziarono
a tornare a galla.

La Nave di Fuoco, i Borg, l'unimatrice e soprattutto un carrello pieno
zeppo di impianti pronti per essere installati sul suo corpo.

In una frazione di secondo, l'adrenalina schizzò a mille e il cuore iniziò
a battergli come se volesse fuggirgli dal petto. Spalancò gli occhi e
inspirò a pieni polmoni, quasi come se stesse emergendo da una lunghissima
apnea per poi sollevarsi di scatto, andando quasi a cozzare con la fronte
del Dottor Kuwano intento ad esaminarlo.

“Ehi! - affermò il medico balzando all'indietro, sorpreso dalla repentina
ascesa del giovane timoniere – stia attento!”

Entrando in iperventilazione, Chuck volse lo sguardo verso Keiji e la sua
giovane assistente poco lontana, riuscendo però a biascicare solamente un
paio di parole confuse.

“D-d-dottore! Co-come ...”

Il medico volse gli occhi al cielo, lasciandosi andare ad un profondo
sospiro.

“Si calmi, Signor Wyandot ... - gli ordinò in tono calmo ma comunque
spigoloso, riportando la sua attenzione sullo strumento che aveva fra le
mani. -  Lei e buona parte dei colleghi in servizio sulla Nave di Fuoco
siete stati recuperati dai Comandanti Dal e Keane ...”

Chuck si diede un'occhiata intorno. Notando altri membri della squadra
assegnata alla Nave di Fuoco all'interno dell'infermeria invasa dai feriti
dei precedenti scontri. Molti erano in procinto di riprendere conoscenza.
Non potè fare a meno di notare però, alcune assenze.

“Sono arrivati giusto in tempo … - continuò Kuwano mentre Chuck cercava
ancora di individuare i colleghi con lo sguardo - … forse la sua ansia
sarebbe stata curata ...”

“Non si preoccupi … - lo rassicurò la giovane assistente con un sorriso,
intervenendo prima che il medico orientale potesse fare danni con la sua
lingua velenosa – non ci sono nanomacchine nel suo corpo ...”


USS Marconi – Plancia - Contemporaneamente

La Marconi si produsse in una serie di maestose manovre volte a evitare gli
ammassi di detriti sospinti dall'esplosione verso lo spazio profondo.

“Una coppia di sfere convergono verso la nostra posizione – sentenziò il
Comandante Keane dalla sua posizione, per poi proseguire immediatamente –
Sono danneggiate, ma non so quanto ...”

“Ci avviciniamo a distanza di tiro …” si intromise Dal senza alzare lo
sguardo dalla propria consolle.

“Manovre evasive.” replicò secco il capitano andoriano.

La nave evitò con una cabrata ed un rapido rollio un paio di colpi
provenienti dalla sfera alle sue spalle, subendone però altrettanti. Forse,
se ci fosse stato Chuck al timone anche quelli sarebbero andati a vuoto.

“Signore, la nave del connestabile si frappone fra noi e le sfere!”

“Connestabile la ringrazio per l'aiuto.”

=^= Si figuri Capitano. Vedo che è lanciato in un inseguimento … =^=

“Si. Con un po' di fortuna …”

=^= Mi occuperò io delle sfere … - il mutaforma interruppe il capitano
andoriano - … ma dobbiamo fare in fretta. La loro capacità di adattamento
tornerà agli usuali livelli a breve! =^=


Cubo Borg – Sezione Lambda 7 – Poco Dopo

Nel silenzio più assoluto una coppia di droni attraversò il corridoio,
senza degnare di nota un terzo Borg impegnato ad estrarre gli impianti da
un quarto drone troppo danneggiato per essere ancora operativo. Durante
l’esplosione dell’unimatrice il cubo aveva subito ingenti danni,
specialmente in quella sezione. Danni di certo non fatali ma che avevano
azzoppato la nave, impossibilitandola ad utilizzare la transcurvatura,
almeno per il momento e il vascello stava perciò tentando di allontanarsi
dalla zona dello scontro vinto a metà. Una delle collettività avversarie
infatti era stata assimilata, malgrado la cocente sconfitta subita per mano
di quella strana alleanza Dominio-Federazione quel giorno si era raggiunto
un obbiettivo che la collettività a cui apparteneva 3di14 agognava da mesi.

3di14 fece la sua comparsa sbucando da chissà dove e dirigendosi verso un
angolo illuminato dalla caratteristica luce verdastra prodotta dalle
alcove. Probabilmente, avendo assolto il proprio compito primario, il drone
utilizzato come portavoce della collettività avrebbe atteso nuove
istruzioni rigenerandosi, ma ad un certo punto bloccò il suo cammino senza
una ragione apparente, volgendo la testa di lato.

Passarono solo pochi secondi prima l’intera struttura vibrasse, una, due
volte in rapida successione.

La Borg non si mosse, fissando il corridoio vuoto davanti a se mentre nuove
informazioni le venivano comunicate attraverso la collettività.


USS Marconi – Plancia - 06 luglio 2394 – Ore 08:25

“Bersaglio colpito. – affermò Dal senza alzare gli occhi dalla propria
consolle – Il cubo sembra essersi fermato.”

“Ottimo … - rispose Shran quasi immediatamente, alzandosi dalla propria
poltrona- … aprite un canale, ma rimanete comunque all'erta.”

Inizialmente, non vi fu risposta. Poi dopo una manciata di secondi, una
comunicazione solamente audio fu inviata dalla struttura. Shran riconobbe
la voce di 3di14. Benchè non la potesse vedere, il tono dell’emissario gli
parve decisamente seccato.

=^= Questa sconfitta è irrilevante. – Esordì con fierezza la femmina Borg
senza lasciare il tempo all’andoriano di dire alcunché - L'assimilazione è
inevitabile. La vostra è stata solo ritardata. =^=

“Non credo proprio... - replicò l'andoriano, alzando un dito, quasi volesse
redarguire il drone . - La sconfitta di pochi attimi fa ha dimostrato … “

“Questa sconfitta è irrilevante. - ripetè invece lei come una sorta di
disco rotto, interrompendolo – la collettività ...”

“La collettività non esiste più. - stavolta fu l'andoriano a interrompere
la Borg – Voi avete assimilato una regina, ma questo vi ha semplicemente
tramutato nel bersaglio principale delle rimanenti regine. – l’andoriano
fece una breve pausa, quasi stesse deliberatamente lasciando il tempo alla
Borg di riflettere sulle sue parole, poi incalzò – Quante volte avete
provato ad assimilarci in passato, quando eravate ancora un’entità unica?
Quante volte vi abbiamo mandato a casa con la coda fra le gambe, come
abbiamo fatto poco fa …”

Shran cercò lo sguardo di ognuno degli Ufficiali di Plancia, assegnando
loro una serie di ordini silenziosi. Se il discorso dell’andoriano non
avesse avuto l’effetto sperato, la situazione sarebbe degenerata
rapidamente. Le porte del turbo-ascensore si aprirono con un sibilo,
rivelando la sagoma del giovane timoniere che, imbarazzato dall’ampio
sorriso con cui venne accolto dal Comandante Keane, sgusciò silenziosamente
e rapidamente verso la sua postazione rilevandola dal sostituto.

“La Federazione è e sarà sempre in grado di tenervi testa … - riprese
l’andoriano, avvicinandosi a Wyandot e poggiandogli una mano sulla spalla
in una specie di rassicurante saluto. - … saremo sempre in grado di tirare
fuori il proverbiale coniglio dal cappello, quando serve …”

=^= Sta bluffando. – lo interruppe la Borg – L’exploit di poco fa è stato
frutto del caso e non avete altri assi nella manica. =^=

“Signore …”  intervenne Dal, facendo apparire sullo schermo l’immagine
della nave di Odo intenta a distruggere una delle sfere, lasciandosi però
sfuggire l’altra. L’andoriano lo zittì rapidamente con la mano, esaminando
la sfera che si avvicinava velocmente

“Potrebbe essere. – replicò Shran rivolgendosi alla Borg – Ma anche no.
Siete sicuri di voler rishciare?”

L’andoriano fece rapidamente cenno di chiudere la comunicazione.

“State pronti!”

La sfera superstite continuò ad avvicinarsi a velocità impressionante,
arrivando a distanza di tiro. Tutta la plancia trattenne il fiato per una
manciata di secondi, aspettando sviluppi. Poi la sfera cambiò direzione,
dirigendosi verso il cubo.


Uss Marconi – Plancia - 07 luglio 2394 – Ore 00:25

“Mi hanno appena comunicato che i Borg hanno cessato gli attacchi ai nostri
mondi periferici …” affermò Odo facendo il suo ingresso in plancia, seguito
dal suo entourage.

“Per il momento … - aggiunse Shran - … non si faccia illusioni Odo, appena
si sentiranno abbastanza sicuri ci riproveranno …”

“Ne sono ben conscio … - il mutaforma abbozzò ad un sorriso amaro - … ma
questa … tregua di cristallo … forse ci darà il tempo necessario per
preparare una contromossa  … ”

“Credo che la Federazione sarà felice di aiutarvi … - mentì l’andoriano,
allungando la mano verso il mutaforma. Era ben conscio dopotutto che
nessuno sarebbe stato felice di un’ulteriore collaborazione, nemmeno per
salvaguardarsi dai Borg. Ma le parole successive furono decisamente più
genuine - … è stato un piacere lavorare con lei. Spero di incontrarla
nuovamente, prima o poi …”

Il mutaforma osservò per un secondo la mano tesa dell’andoriano, prima di
stringerla producendosi in un sorriso genuino.

“Lo spero anch’io.”

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Nota: Non ero sicuro di far finire il tutto in questa maniera. Ho avuto un
"flash" riguardo al "discorso" di Shran ma non sono sicuro che, andarsene
così, sia un comportamento "da borg" ... anche in questa situazione ...
ditemi voi se vi sembra una castroneria ...
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