[Stml20] Brano 11.08 - La Nave di Fuoco
Federico Pirazzoli
cmdrtkar a gmail.com
Lun 17 Nov 2014 18:35:20 CET
Beh...tanto si sapeva che finiva "a schifio", no?
E poi sai che figata farci assimilare tutti? Ti immagini cosa potrebbe insegnare Rekon alla Collettività?
Il 17/nov/2014 16:48 Capitano Shran <cap.shran a gmail.com> ha scritto:
>
> NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!
>
> Finiti così nelle loro grinfie!!! E quel povero di un timoniere, così
> giovane e pieno di talento...che fine farà??
>
> Povero equipaggio sigh sigh sigh
>
> Ileana
>
> ======================================
> Capitano Shran
> USS Marconi
> ======================================
> Email: cap.shran a gmail.com
> Starfleet Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
> USS Marconi: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Marconi/main.php?include=home.php
> CV: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=199
> Skype: dolcevoloo
> ======================================
> "Occhio per occhio, ed il mondo diventa cieco.."
>
> Il 17 novembre 2014 13:06, Capitano Shran <cap.shran a gmail.com> ha scritto:
> > Me lo leggo a brevissimo!
> > ======================================
> > Capitano Shran
> > USS Marconi
> > ======================================
> > Email: cap.shran a gmail.com
> > Starfleet Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
> > USS Marconi: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Marconi/main.php?include=home.php
> > CV: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=199
> > Skype: dolcevoloo
> > ======================================
> > "Occhio per occhio, ed il mondo diventa cieco.."
> >
> >
> > Il 17 novembre 2014 13:01, Franco Carretti <charles_wyandot a mail.com>
> > ha scritto:
> >> Noooooooooooo! Perchè l'hai terminato così?! Mi era presa benissimo!
> >>
> >> Ottimo lavoro Fede
> >>
> >> Sent: Monday, November 17, 2014 at 11:28 AM
> >> From: "federico pirazzoli" <cmdrtkar a gmail.com>
> >> To: "USS Marconi" <stml20 a gioco.net>
> >> Subject: [Stml20] Brano 11.08 - La Nave di Fuoco
> >> Ecco il pezzo...c'erano un po' di cose che non mi convincevano troppo,
> >> quindi ho provveduto a rimescolare un po' le carte in tavola...
> >> In particolare ho sistemato un po' la cosa dell'attacco ad una nuova
> >> struttura, facendo sì che si trattasse dell'Unimatrice della Collettività
> >> nemica di cui avevamo già distrutto un Nodo, ed immaginando un contemporaneo
> >> attacco anche al secondo nodo (quello che avevamo incontrato all'inizio).
> >>
> >> In questo modo abbiamo solo due collettività coinvolte e lasciamo più spazio
> >> di azione ad eventuali altre sim che vogliano sfruttare l'ambientazione
> >> comune...
> >>
> >> Spero di non aver scritto troppi strafalcioni...
> >>
> >> F
> >>
> >>
> >> **********************************************
> >> Brano: 11.08
> >> Titolo: La Nave di Fuoco
> >> Autore: Tenente Comandante Rekon
> >>
> >> **********************************************
> >>
> >>
> >> U.S.S. Marconi - Sala Controllo Comunicazioni - 06 luglio 2394 - ore 05.15
> >>
> >> “Non dovrebbe…essere a letto. Signore?” domandò il Tenente Maria Seville,
> >> notando Rekon intento a lavorare sotto una componente parzialmente smontata
> >> dei relé di comunicazione subspaziale. L’Umana stava comandando il turno
> >> notturno in Sala Macchine per lasciare al suo superiore un po’ di riposo
> >> prima della prossima battaglia, e si era spostata solo ora nella sala che
> >> ospitava i relé subspaziali solo quando aveva individuato un consumo anomalo
> >> di energia in quei locali. Non aveva avuto notizia da nessuno che le
> >> comunicazioni necessitassero di riparazione…o di qualsiasi altra cosa Rekon
> >> stesse facendo, visto il numero anomalo di cavi dati e condotti energetici
> >> che stava collegando all’apparecchiatura che aveva scoperto.
> >>
> >> “Avrò tempo di dormire quando sarò morto, ragazza!" affermò con un grugnito
> >> il Tellarita, troppo concentrato su quel che stava facendo anche solo per
> >> tirar fuori un insulto decente “mi ero appena buttato in branda quando ho
> >> avuto una folgorazione, quindi eccomi qui…adesso vedi di spicciarti,
> >> prendimi un modulatore di frequenza e due intensificatori e passameli…”
> >>
> >> La giovane ingegnere si affrettò ad eseguire gli ordini ricevuti e,
> >> individuato nel vicino magazzino dei pezzi di ricambio quanto richiesto, lo
> >> trasportò nella saletta, sdraiandosi a sua volta sotto l’apparecchiatura per
> >> passare i pezzi al superiore. I suoi occhi acuti individuarono subito le
> >> numerose modifiche fatte dal Capo Ingegnere e, benché non avesse idea di
> >> cosa stesse cercando di fare esattamente, capì che stava trasformando quel
> >> macchinario in un accumulatore, in grado di trasmettere un impulso
> >> subspaziale molto più potente delle normali radio.
> >>
> >> “Diciamo che è una piccola assicurazione nel caso i nostri amici mezzi
> >> robotici vogliano farci qualche scherzo…” spiegò stringatamente, notando la
> >> curiosità della sua seconda, mentre le tozze dita pelose operavano con una
> >> perizia insospettabile con un minuscolo saldatore laser per fissare il
> >> componente appena ricevuto. Notando che l’umana non rispondeva, aggiunse più
> >> bruscamente “Sveglia ragazzina…cosa credi succederebbe ai nostri amici Borg
> >> se gli sparassimo un singolo impulso, alimentato con tutta l’energia della
> >> nave, attraverso la loro rete di comunicazione subspaziale?”
> >>
> >> Cominciando a capire quale fosse lo scopo di quell’accozzaglia di circuiti,
> >> condotti, fili e relé, l’Umana si voltò stupita verso l’ingegnere Tellarita
> >> quindi, chiudendo la bocca, impiegò qualche momento prima di rispondergli
> >> “Suppongo…che potremmo mettere temporaneamente fuori uso la loro capacità di
> >> coordinamento interna…”
> >>
> >> “E magari friggere anche qualche cervello Borg da fornire al cuoco per la
> >> cena…” borbottò l’Ingegnere Capo della Marconi, cercando a tentoni la
> >> sinistra una componente lasciata da parte, mentre con la destra teneva fermo
> >> quello che sembrava essere un nodo di distribuzione modificato pesantemente.
> >> Notando il movimento, ed immaginando quale fosse il pezzo che il Tellarita
> >> non trovava, Maria si contorse leggermente per mettersi sul fianco e, dopo
> >> averlo afferrato, lo mise nella posizione corretta, tenendolo fermo in
> >> attesa che il superiore terminasse l’assemblaggio della struttura.
> >>
> >> Con un ringhio a metà tra il sorpreso ed il soddisfatto, Rekon usò la mano
> >> libera per recuperare il saldatore, col quale si mise all’opera facendo
> >> attenzione a non saldare insieme al congegno anche la mano della sua vice.
> >> La ragazza, d’altro canto, rimase in silenzio per un po’ per ammirare
> >> l’intricata opera che il suo superiore aveva creato in poche ore quindi,
> >> colta da un dubbio, domandò “Ma i sistemi di comunicazione Borg saranno
> >> certamente schermati all’inverosimile per evitare attacchi del genere…come
> >> faremo a superare una simile protezione?”
> >>
> >> “Sfruttando il loro orgoglio, ragazza…” rispose il vecchio ingegnere, con un
> >> ghigno che – alla breve distanza a cui si trovavano – permise al Tenente
> >> Seville di vedere con chiarezza le zanne che il Tellarita aveva in bocca
> >> “come con chiunque altro…”
> >>
> >>
> >> U.S.S. Marconi - Sala Riunioni - 06 luglio 2394 - ore 06.30
> >>
> >> Shran sedeva con le dita incrociate avanti a sé, fissando la quasi totalità
> >> dei suoi Ufficiali Superiori che lo circondavano per l’ultimo briefing prima
> >> dell’attacco all’Unicomplesso in costruzione che i Borg della fazione loro
> >> avversaria stavano installando nel Quadrante Gamma. Si sarebbe anche evitato
> >> quella riunione, ma le notizie che 3di14 aveva inviato loro neppure un'ora
> >> dopo la fine della riunione precedente avevano richiesto alcuni
> >> aggiustamenti ed era il momento di condividerli con i suoi uomini.
> >>
> >> Gli uomini erano tutti presenti eccetto Rekon, che ancora non si vedeva e
> >> non aveva dato notizie di sé salvo una breve comunicazione da parte di un
> >> suo sottoposto che aveva annunciato che il Capo Ingegnere sarebbe arrivato
> >> appena finito di sistemare una cosa. Le loro facce, poi, esprimevano tutta
> >> la tensione che quei giorni di continui conflitti avevano generato in loro.
> >>
> >> “Molto bene, iniziamo…” commentò l’Andoriano, un po’ seccato, sciogliendo la
> >> posa contemplativa e poggiando in maniera marziale le spalle allo schienale
> >> della sedia “come vi é stato comunicato, il nostro obiettivo é molto più
> >> protetto di quanto pensassimo inizialmente. Ciò comporta che i nostri
> >> alleati Borg ci forniranno un terzo Cubo di supporto, mentre il Dominio é
> >> stato costretto a mobilitare due flotte...quelle che avrebbero dovuto darci
> >> copertura in caso di tradimento. La situazione é però piuttosto incerta,
> >> quindi datemi uno stato dei sistemi e del nostro grado di preparazione.”
> >>
> >> La prima a parlare fu Tara che, come responsabile delle Operazioni, si prese
> >> carico di riferire anche per conto dell’ingegneria che tutti i sistemi
> >> primari e secondari erano a posto. “tutti i danni più rilevanti accumulati
> >> negli ultimi giorni di scontri sono stati riparati….” Riferì, prima di
> >> aggiungere “abbiamo ancora numerosi sistemi secondari tutt’oggi non
> >> funzionanti, ma si tratta di moduli non strettamente legati alle capacità
> >> belliche della nave.” Omise di dire che tra questi sistemi non funzionanti
> >> rientravano anche il supporto vitale del Ponte 12 e tutti i replicatori
> >> alimentari, ma la mezza Klingon non parve rammaricarsi più di tanto di tale
> >> dimenticanza.
> >>
> >> Successivamente fu il turno di Dal, che riferì la piena operatività dei
> >> sistemi tattici, aggiungendo che tutte le armi personali erano state
> >> rimodulate e che tutto il personale coinvolto nelle opere di contenimento
> >> degli assalti Borg sarebbe stato dotato anche di disgregatori di fattura
> >> Klingon e di armi bianche, al fine di aumentare la gamma di armamento a
> >> disposizione.
> >>
> >> “Ci sarebbe anche un’altra cosa…” aggiunse, dopo un momento di riflessione.
> >> Quando Shran lo invitò a parlare, il mezzo Cardassiano riferì “Non so se il
> >> Comandante Rekon glielo aveva accennato, ma dalla Sala Macchine hanno
> >> implementato una subroutine di teletrasporto predisposta per agganciare il
> >> composto di cui sono fatte le nanosonde Borg e tutte le componenti organiche
> >> ad esse associate e trasportare il tutto nello spazio attorno alla nave. Si
> >> tratta di un trucco che potremo tentare probabilmente una sola volta, prima
> >> che i Borg si adattino, ma dovrebbe permetterci di vuotare la nave da ogni
> >> Borg a bordo, in caso la situazione diventasse tragica…”
> >>
> >> L’ufficiale Andoriano fece cenno di aver capito, ed il Conestabile Odo ne
> >> approfittò per prendere la parola e riferire "Dopo aver contattato il
> >> comando Jem’Hadar di Settore, Capitano, mi é stato assicurato che le flotte
> >> d’assalto ci attendono alle coordinate di rendez vous. Vorrei che un nuovo
> >> contingente di soldati venisse trasferito a bordo della Marconi agli ordini
> >> del Primo Ma’Kar…”
> >>
> >> Shran lanciò un’occhiata in tralice al Primo Jem’Hadar, che sedeva immobile
> >> come una statua di roccia accanto al Cambiante. Non poteva certo dire di
> >> essere lieto di avere a bordo tanti soldati del Dominio, ma doveva ammettere
> >> che si erano dimostrati estremamente utili nel difendere la nave dagli
> >> attacchi Borg, quindi non poté che rispondere “Naturalmente,
> >> Conestabile…proceda pure. E per quanto riguarda le forze Borg nella Nebulosa
> >> di Marg?”
> >>
> >> Il Cambiante si incupì leggermente al pensiero di quella regione di spazio
> >> del Dominio caduta in mano ai Borg, ma si affrettò a rispondere “Ho
> >> provveduto a trasmettere al comando locale le indicazioni su come agire e
> >> l’ordine di collaborare con la fazione Borg Alleata….” Era evidente che la
> >> cosa non lo soddisfacesse, tanto che aggiunse “Capitano, non posso negare la
> >> logica di un attacco coordinato sia al fulcro di transcurvatura che
> >> all’Unicomplesso, così da non permettere alla Fazione Borg di ridislocare le
> >> proprie forze, ma devo ammettere di essere preoccupato. Due Flotte del
> >> Dominio si stanno preparando ad attaccare la Nebulosa di Marg insieme a 5
> >> Cubi alleati e altrettante si uniranno a noi e ai tre Cubi che ci
> >> scortano…ma che succederà se i nostri alleati ci tradiranno subito dopo la
> >> battaglia? Le forze del Dominio più vicine sono state ridislocate per
> >> proteggere il Grande Legame, come ben sa…”
> >>
> >> “Ne sono cosciente, Conestabile, ma non abbiamo altra alternativa che
> >> accettare l’aiuto dei nostri…alleati…” rispose Shran, che condivideva in
> >> pieno tutte le titubanze del Cambiante che un tempo aveva servito come Capo
> >> della Sicurezza di DS9. Il sapere che quasi certamente i Borg li avrebbero
> >> traditi, però, non cambiava il fatto che avrebbero avuto bisogno del loro
> >> supporto per sconfiggere il nemico che si era insidiato tanto profondamente
> >> nel territorio del Dominio. Fu per questo che aggiunse, schiacciando
> >> leggermente le antenne sul capo canuto “quel che posso consigliarle è di
> >> lasciare che i nostri alleati si sobbarchino la loro quota di responsabilità
> >> nello scontro e non restino indietro, lasciando che siano le vostre navi a
> >> farne le spese…”
> >>
> >> Odo fece cenno di sì, e aggiunse “l’ho fatto, ma i Jem’Hadar non sono
> >> esattamente propensi a non farsi prendere dalla foga della battaglia…”
> >>
> >> Forse voleva aggiungere altro, ma non ebbe tempo in quanto una colonna di
> >> luce verde illuminò la stanza precedendo la materializzazione di 3di14.
> >> Immediatamente il Primo Ma’Kar e il Comandante Dal si alzarono in piedi,
> >> reagendo ad una potenziale minaccia, ma il Borg li ignorò fissando lo
> >> sguardo dell’occhio sano sul Capitano della Marconi e dicendo “Ci troviamo a
> >> 30 minuti standard dall’area di operazioni. E’ giunto il momento di definire
> >> la strategia operativa per lo scontro.”
> >>
> >> “Naturalmente…” rispose Shran a denti stretti, ben sapendo che sarebbe stato
> >> inutile protestare con il portavoce della Collettività loro alleata per
> >> quell’arrivo non annunciato “si accomodi, ho già…”
> >>
> >> Ma non potè finire la frase, perché Rekon scelse quel momento per palesarsi
> >> in sala riunioni parlando nel frattempo al comunicatore “…e finite di
> >> stabilizzare quel sostegno sul Ponte 5…se quando torno lo trovo ancora
> >> incrinato giuro che vi infilo nel primo siluro fotonico che trovo e…anzi, vi
> >> infilo direttamente il siluro fotonico giù per la gola!”
> >>
> >> Quindi colpì con la mano pelosa il comunicatore per chiudere la
> >> conversazione e, solo allora, si prese un istante per guardarsi intorno. Il
> >> Capitano della Marconi non si aspettava certo dal Tellarita delle scuse per
> >> il ritardo, ma rimase ugualmente sorpreso quando lo vide quasi scoppiare a
> >> ridere notando Dal e Ma’Kar in piedi ai due lati di 3di14.
> >>
> >> Dal canto suo, il Capo Ingegnere si limitò a grugnire un saluto, prima di
> >> dirigersi direttamente verso il trio in piedi e dire a Dal e al Primo
> >> Jem’Hadar “Lasciate in pace questa faccia da replicatore…ho bisogno di lei
> >> adesso, quindi tenetevi stretto il vostro testosterone, che potrete sfogarlo
> >> con calma quando ci sarà da combattere…” quindi, rivolgendosi alla Borg
> >> “molto bene Pi…ho bisogno che tu faccia una cosa per me…”
> >>
> >> Il Drone lo fissò con sguardo vacuo, ma non chiese spiegazioni circa il
> >> nomignolo affibiatole, così il Tellarita continuò “La volta scorsa non
> >> abbiamo avuto problemi perché non era previsto che comunicassimo con molte
> >> navi per coordinare l’attacco, ma stavolta ci saranno più di duecento
> >> vascelli pronti a saltare addosso a quell’embrione di Unicomplesso. I Borg
> >> hanno già dimostrato di poter bloccare le nostre comunicazioni con facilità
> >> e di poter violare i nostri protocolli altrettanto rapidamente. Quindi
> >> adesso tocca a voi…”
> >>
> >> “Ciò è rilevante…” rispose 3di14 dopo un momento di riflessione, o forse
> >> dopo aver comunicato con la propria Collettività “procedete nell’esprimere
> >> le vostre intenzioni.”
> >>
> >> “Le mie intenzioni?” borbottò il Tellarite, perplesso. Notò di certo
> >> l’occhiataccia che Shran gli stava lanciando alle spalle del Borg, ma non
> >> sembrò darvi peso. Invece aggiunse “E’ molto semplice, Pi…voi siete i Borg,
> >> no? Conoscete le capacità dei vostri cugini dell’altra Collettività e sono
> >> certo che abbiate nella vostra mente collettiva le risorse e le capacità
> >> impedire loro di violare le vostre comunicazioni. Questo vuol dire che ci
> >> dovete fornire l’accesso ad un vostro canale di comunicazione Borg da
> >> sfruttare per coordinare le attività delle flotte del Dominio impegnate
> >> nelle due battaglie e dei Cubi che le assisteranno. Inoltre dovete
> >> impegnarvi a mantenerlo aperto e a garantirne l’inviolabilità da parte dei
> >> nostri avversari!”
> >>
> >> Le facce degli umanoidi presenti nella sala in quel non esprimevano bei
> >> sentimenti verso il Tellarita, Ma Rekon aveva gli occhi piantati in quello
> >> della Borg e non batté ciglio finché questa, dopo una conversazione
> >> silenziosa e piuttosto lunga con la propria Collettività, non assentì
> >> affermando “Ciò può essere fatto. Noi apriremo una delle nostre frequenze di
> >> comunicazione protette ai vascelli impiegati negli scontri, al fine di
> >> garantire l’efficienza delle operazioni tattiche.”
> >>
> >> “Ecco, questa sì che è efficienza…” borbottò il Tellarita, dando una bella
> >> pacca sulla spalla alla Borg e facendola barcollare leggermente. Quindi,
> >> usando la mano con cui l’aveva colpita, la spinse verso la porta e disse
> >> “dobbiamo coordinare più di 500 navi, quindi non c’è tempo da perdere. Qui
> >> fuori c’è la mia vice che aspetta istruzioni in merito. Datti da fare! E tu,
> >> faccia a punta, vai con lei!”
> >>
> >> Seppur perplessa, la Borg si apprestò ad ottemperare avviandosi alla porta,
> >> seguita rapidamente dal Primo Jem’Hadar, che si mosse non appena ebbe
> >> ricevuto da Odo una conferma non verbale dell’ordine dell’ingegnere.
> >>
> >> Quando la porta si fu richiusa alle spalle della Borg, Shran disse, con voce
> >> gelida “Ebbene, Comandante Rekon…quando pensava di informarci della sua
> >> decisione di far dipendere tutte le nostre comunicazioni dai nostri
> >> alleati?”
> >>
> >> Il Tellarite non si scompose particolarmente e, raggiungendo con calma il
> >> proprio posto attorno al tavolo, rispose “L’intenzione era di dirvelo prima
> >> che arrivasse faccia di latta, ma me la son trovata già tra i piedi…o facevo
> >> così o la teletrasportavo fuori bordo. Ma basta con queste scemenze. Maria
> >> non potrà tenercela lontana per più di qualche minuto e abbiamo cose serie
> >> di cui parlare…”
> >>
> >> “Più serie dell’aver consegnato ai nostri prossimi potenziali nemici la
> >> nostra capacità di reazione e coordinamento?” domandò incredula il
> >> Comandante Keane, mentre il Dottor Kuwano e Dal si limitavano a fissarlo con
> >> sguardo perplesso.
> >>
> >> “Bah…mi serviva l’accesso alla loro rete subspaziale. Ho preparato uno
> >> scherzetto che dovrebbe essere in grado di friggere tutta la loro rete di
> >> comunicazione per almeno una decina di minuti, ma non posso recapitargli la
> >> supposta senza un passaggio d’entrata, vi pare?”
> >>
> >> Le facce degli ufficiali esprimevano chiaramente tutto lo stupore generato
> >> da quelle parole e Shran, completamente dimentico della precedente
> >> arrabbiatura, assottigliò lo sguardo e disse solo “Vada avanti, Rekon…”
> >>
> >>
> >> U.S.S. Marconi - Plancia - 06 luglio 2394 - ore 07.00
> >>
> >> “Stiamo uscendo dalla Curvatura, signore…” annunciò il Timoniere senza
> >> voltarsi.
> >>
> >> “I sensori rilevano la flotta del Dominio ed un vascello Borg Classe Cubo
> >> già schierata, salvo un incrociatore che si sta muovendo per venirci
> >> incontro…”
> >> “Il Tenente Wyandot é pronto per il trasferimento sulla Nave di fuoco?"
> >> domandò Shran, voltando leggermente le antenne verso la postazione delle
> >> comunicazioni ed utilizzando un termine che era venuto fuori durante la
> >> riunione strategica del giorno prima.
> >>
> >> 3di14 aveva infatti evidenziato come, a differenza di un anello di un nodo
> >> di transcurvatura, un Un i complesso era una struttura estremamente solida e
> >> con sistemi ridondanti, tanto che non sarebbe stato affatto sufficiente
> >> schiantarvi contro un nucleo di curvatura per distruggerlo.
> >> Mentre stavano valutando le loro alternative, il Primo Ma'Kar aveva
> >> suggerito di schiantarsi contro l'intera nave dopo aver armato l'intera
> >> santabarbara di siluri. A quel punto, Julie aveva tirato fuori la storia
> >> delle navi di fuoco, vascelli a vela di piccole dimensioni che sulla Terra
> >> venivano riempite di pece e poi incendiate, per farle quindi schiantare sui
> >> grandi galeoni da guerra per dare loro fuoco.
> >>
> >> L'idea era piaciuta molto sia a Shran che al Primo Ma'Kar ed era stata
> >> considerata "perseguibile" da 3di14. La borg aveva quindi proposto di dotare
> >> la nave che avrebbero utilizzato di scudi autori modulanti Borg e di
> >> imbottirla di antimateria e detonatori, sfruttando le celle energetiche dei
> >> siluri Borg, molto più efficienti dei siluri fotonici federali. Una volta
> >> decisa la strategia, la Collettività aveva fatto entrare in Trans curvatura
> >> uno dei tre Cubi che scortavano la Marconi, con l'ordine di raggiungere la
> >> flotta del Dominio e approntare la Nave di Fuoco.
> >>
> >> "Sì signore, é già in Sala Teletrasporto 1..." confermò il Comandante Keane
> >> dalla Consolle OPS, mentre sullo schermo veniva ingrandito quello che, fino
> >> a poche ore prima, era stato un incrociatore del Dominio. Il suo scafo
> >> esterno era stato ricoperto di apparecchiature Borg, caratterizzate da un
> >> aspetto decisamente sgraziato e dalla tipica luce verde "saremo a portata
> >> tra 40 secondi."
> >>
> >> Il Capitano della Marconi si voltò verso 3di14, che era ferma in piedi
> >> accanto a lui, e domandò "Tutte le modifiche sono state completate in
> >> tempo?"
> >>
> >> "Come da specifiche..." convenne atona la Borg, lanciandogli un'occhiata
> >> come a dire che la domanda era irrilevante. Poiché l'Andoriano continuava a
> >> fissarla con gli occhi di ghiaccio come a chiedere ulteriori delucidazioni,
> >> però, aggiunse col tono di chi sta perdendo tempo "i detonatori sono
> >> programmati per innescare l'esplosione 0.056 secondi dopo l'impatto dello
> >> scafo con gli scudi dell'UNI complesso, così da massimizzare gli effetti
> >> detonanti. La U.S.S. Marconi riceverà in tempo reale l'aggiornamento sulle
> >> frequenze degli scudi dell'incrociatore denominato Nave di Fuoco, al fine di
> >> procedere al recupero del suo equipaggio prima della distruzione
> >> dell'unità."
> >>
> >> "Molto bene..." approvò l'umanoide dalla pelle blu quindi, pigiato il
> >> comunicatore, disse "Shran a Wyandot, é a bordo? É tutto a posto?"
> >>
> >> "S...sì Capitano..." rispose titubante il ragazzo, che non era evidentemente
> >> ancora passato in modalità pilota "la nave...non avrà molta manovrabilità
> >> con questo carico extra...non c'è un centimetro libero, a parte le
> >> postazioni di Plancia e della Sala Macchine!"
> >>
> >> Shran notò che, mano a mano che parlava, Chuck diventava sempre più sicuro
> >> di sé e non poté trattenere un ghigno, mentre pensava a quanto profondamente
> >> i Borg avessero dovuto modificare i sistemi per permettere a solo 12 persone
> >> di gestire un incrociatore di oltre 600 metri di lunghezza con un livello di
> >> efficienza da loro considerato accettabile. Scuotendo la testa per togliersi
> >> quei pensieri non utili dalla mente, rispose "Tranquillo, vi scopriremo noi.
> >> Marconi chiude."
> >>
> >> "Il Cubo 10247 opererà di supporto alla manovra di speronamento." annunciò
> >> la Borg, nel momento esatto in cui uno dei due Cubi giunti con la Marconi,
> >> quello che li aveva tratti in salvo giorni prima, per la precisione, si
> >> muoveva come un pachiderma dello spazio, andandosi ad affiancare alla Nave
> >> di Fuoco, mentre l'altro raggiungeva il terzo vascello nei pressi della
> >> Flotta del Dominio "Comunicazioni subspaziali stabilite con tutti i
> >> vascelli, compresi quelli dislocati presso la Nebulosa di Marg."
> >>
> >> Il Capitano scambiò un cenno di intesa con il Conestabile, che occupava la
> >> poltrona del Primo Ufficiale e ne usava la strumentazione per controllare lo
> >> stato delle forze del Dominio. Avuta da Odo tacita conferma che tutto era
> >> pronto, ordinò "Comandante Dal, Primo Ma'Kar, allertate i vostri uomini.
> >> Timoniere, ci porti accanto alla Nave di Fuoco e passiamo in allarme rosso.
> >> Comandante Berthier, visuale tattica sullo schermo. Si va!
> >>
> >>
> >> Pressi Unimatrice Borg Quadrante Gamma - alcuni minuti dopo
> >>
> >> I due potenti Drednaught del Dominio, super incrociatori lunghi più di
> >> quattro chilometri e ricoperti di torrette di cannoni a Polaroni, furono i
> >> primi ad entrare in mischia, guidando l'assalto delle rispettive flotte, che
> >> parevano composte da vascelli microscopici al confronto dei due titani del
> >> Quadrante Gamma e dei due massicci Cubi Borg che li tallonavano da vicino.
> >>
> >> Ad attenderli ci erano una dozzina di Cubi e più del doppio di Sfere, oltre
> >> ad un numero imprecisato di vascelli scout. quindi il primo contatto tra le
> >> due forze contrapposte si rivelò essere più che altro un inferno di raggi,
> >> esplosioni e scafi metallici liquefatti dalla devastante potenza delle armi
> >> impiegate.
> >>
> >> Un po' distante dalla mischia, il trio di vascelli composto dalla Marconi,
> >> dal Cubo Borg e dalla Nave di Fuoco stava nel frattempo avanzando verso
> >> l'animatrice aprendosi a forza la strada tra quelle navi nemiche che non
> >> avevano abbandonato la propria posizione difensiva a seguito dell'attacco
> >> della flotta congiunta Dominio-Borg.
> >>
> >> Si trattava principalmente di vascelli di piccole dimensioni (Classe Sonda
> >> ed un paio di Sfere, fino a quel momento), che Chuck aveva evitato con
> >> manovre così ardite che - nonostante le dimensioni minori ed il carico più
> >> leggero - la Marconi aveva faticato ad emulare. Secondo il piano originale,
> >> infatti, le due navi più piccole avrebbero dovuto evitare per quanto
> >> possibile l'ingaggio, lasciando che i Borg avversari si concentrassero -
> >> come da loro programmazione di base - innanzitutto sulla minaccia maggiore,
> >> ovvero sul cubo che le scortava.
> >>
> >> Fino ad ora la strategia si era dimostrata vincente. La Nave di Fuoco era
> >> riuscita - anche grazie alle modifiche implementate dagli alleati - a
> >> sottrarsi o resistere ad ogni attacco, che la Marconi aveva poi attirato su
> >> di sé per il tempo necessario a far intervenire le possenti armi del Cubo.
> >> In questo modo la Nave di Fuoco aveva ricevuto pochissime bordate sugli
> >> scudi modificati, mentre la Marconi era ancora in condizioni relativamente
> >> buone, avendo dovuto respingere un solo abbordaggio quando il Cubo era stato
> >> rallentato dall'assalto combinato di due Sfere.
> >>
> >> Ma la parte difficile del piano veniva solo ora, in vista dell’Unimatrice.
> >>
> >>
> >> U.S.S. Marconi - Plancia - 06 luglio 2394 - ore 07.45
> >>
> >> “Il Primo Ma’Kar conferma che hanno finito di liberare il Ponte 5…” informò
> >> Odo, reggendosi al contempo alla poltrona del Primo Ufficiale mentre gli
> >> scudi della Marconi venivano scossi da una scarica di siluri provenienti da
> >> una Sfera. La nave Borg aveva preso di mira la Nave di Fuoco quando questa
> >> aveva attraversato il limitare esterno dello spazio occupato dall’Unimatrice
> >> nemica, costringendo il Tenente Wyandot a manovre molto oltre il limite
> >> dell’integrità strutturale del vascello che pilotava, per lo meno fin quando
> >> la nave federale non si mise in mezzo, assorbendo coi propri scudi il fuoco
> >> nemico.
> >>
> >> “Scudi dorsali al 41%...” annunciò Dal, mentre le sue mani danzavano sulla
> >> consolle tattica, concentrando il fuoco di tutti i banchi phaser disponibili
> >> verso un unico punto dell’equatore del vascello Borg, nella speranza di
> >> superare per qualche istante le sue difese “Stiamo avendo fluttuazioni nei
> >> campi inibitori del teletrasporto, ponte 11.”
> >>
> >> “Squadre di sicurezza del ponte 11, tenersi pronti a respingere un
> >> abbordaggio…” comunicò rapidamente il Primo Ufficiale Salen, che almomento
> >> aveva ceduto la propria postazione ad Odo e stava occupando una consolle
> >> secondaria “Timoniere, ruoti il nostro asse orizzontale di 180°, così da
> >> esporre gli scudi ventrali al fuoco nemico…”
> >>
> >> “Dove diavolo è il Cubo?” domandò Shran, reggendosi ai braccioli della
> >> propria poltrona e socchiudendo gli occhi, mentre una consolle alle sue
> >> spalle esplodeva in una cascata di scintille dopo il fuoco di risposta della
> >> Sfera.
> >>
> >> “Stiamo incontrando resistenza…” annunciò 3di14, che pareva in grado di
> >> reggersi in piedi senza difficoltà nonostante gli scossoni “è in corso
> >> l’assimilazione della Sfera ST057896. Tempo previsto al completamento
> >> dell’attività: 6.23 minuti.”
> >>
> >> “Potremmo non avere tutto questo tempo!” si irritò il Capitano della
> >> Marconi, ordinando nel contempo a Dal di tentare un fuoco misto di siluri e
> >> phaser sempre sullo stesso punto “distruggete quella dannata Sfera e venite
> >> a darci una mano!”
> >>
> >> “L’assimilazione della Sfera consentirà una maggiore operatività strategica
> >> durante la fase finale dell’avvicinamento…” spiegò concisamente il drone
> >> Borg, ignorando la furia dell’Andoriano come se la considerasse tanto
> >> irrilevante quanto la possibile distruzione della Marconi “Attraverso
> >> l’assimilazione otterremo i codici dei sistemi difensivi e potremo
> >> disattivare temporaneamente le difese perimetrali.”
> >>
> >> “Manovre evasive, schema gamma-sette!” ringhiò allora Shran, dopo aver
> >> capito che dovevano cavarsela da soli “Julie, mi dia un buon
> >> bersaglio….Dexter…” rivolto al timoniere “si tenga tra la sfera e la Nave di
> >> Fuoco, cercando di cambiare continuamente lo scudo sottoposto al fuoco
> >> nemico per consentire alla Sala Macchine di riparare i danni…”
> >>
> >> Il timoniere in seconda, un Guardiamarina Umano che si era trovato a dover
> >> gestire le manovre della nave a causa dell’assenza di Chuck, stava per
> >> rispondere affermativamente, ma si bloccò osservando stupefatto la propria
> >> consolle e, dopo un istante, disse “scusi, signore…io..credo di aver perso
> >> la Nave di Fuoco…”
> >>
> >> “Cosa?” domandò Shran, alzandosi in piedi nonostante gli scossoni e
> >> raggiungendo con due falcate il Timone, per controllarne le letture. Non
> >> fece però a tempo perché sullo schermo, proprio nel momento in cui il fuoco
> >> della Marconi faceva avvampare gli scudi Borg, da dietro la sfera comparve
> >> la massiccia sagoma dell’incrociatore del Dominio che – con un volo così
> >> radente da sembrare che i due scafi si stessero sfiorando, scaricò tutta la
> >> potenza dei suoi armamenti ventrali sulla superficie opposta dello scafo
> >> nemico. Evidentemente la Sfera doveva aver concentrato tutta la potenza dei
> >> suoi scudi verso la Marconi, perché il fuoco radente dei cannoni polaronici
> >> della Nave di Fuoco trovò scarsa resistenza, andando ad impattare sullo
> >> scafo nero e grigio con violenza e scavando profondi solchi nel metallo.
> >>
> >> “Grande Chuck!” esclamò con piglio guerriero il Comandante Keane poi,
> >> tornando professionale, aggiunse “gli scudi della Sfera stanno fluttuando.
> >> Perdita di potenza nella sottosezione 11.”
> >>
> >> “Dal…” ebbe appena il tempo di dire il Capitano della Marconi, ma non potè
> >> aggiungere altro. Il Capo della Sicurezza, che aveva notato le medesime
> >> letture della collega, stava già agendo, concentrando tutto il fuoco della
> >> nave federale in quel punto. Dopo pochi secondi, sottoposta ad un
> >> martellamento su due fronti, la Sfera Borg esplose.
> >>
> >> “Ottimo lavoro, signori…”si complimentò Shran, tornando al proprio posto e
> >> lanciando un’occhiata di sfida a 3di14 “adesso torniamo al nostro
> >> bersaglio…se avete finito di fare i vostri comodi, ovviamente…”
> >>
> >> La Borg ignorò completamente la battuta, cui rispose con un atono
> >> “Approntare rotta di avvicinamento 023.011. E’ stato predisposto un
> >> corridoio di approccio sicuro prendendo il controllo delle postazioni
> >> difensive fisse e rivolgendone il fuoco contro i vascelli nemici. Tale fuoco
> >> di supporto sarà disponibile per 86.7 secondi.”
> >>
> >> “Facciamo rotta verso il corridoio!” ordinò allora Shran, mentre il loro
> >> bersaglio cominciava a giganteggiare sullo schermo visore.
> >>
> >> Per quasi un minuto tutto sembrava andare per il meglio, ma l’Andoriano non
> >> si stava facendo illusioni, quindi non rimase deluso quando, a meno di venti
> >> secondi dall’obiettivo, 3di14 annunciò “Due Cubi della fazione avversa
> >> stanno emergendo dalla transcurvatura, a portata di tiro tra 5 secondi.”
> >>
> >> Ci volle appena un secondo di riflessione, prima che il Capitano della
> >> Marconi ordinasse “Tutta la potenza residua agli scudi…attiriamo il loro
> >> fuoco lontano dalla Nave di Fuoco!” quindi, volgendosi verso 3di14 “Non
> >> resisteremo per molto, potete fornirci assistenza?”
> >>
> >> La Borg parve persa nella comunicazione con i propri simili per diversi
> >> secondi, quindi asserì “La Sfera ST057896 fornirà supporto Tattico di
> >> copertura.” E, mentre il Cubo ingaggiava un violento scontro a fuoco col suo
> >> simile, la Sfera recentemente assimilata si mosse dalla posizione di
> >> retroguardia in cui si era posta, aprendo subito il fuoco contro il vascello
> >> che stava fronteggiando la Marconi.
> >>
> >> Per lunghi, interminabili secondi, la Marconi assorbì il fuoco nemico
> >> subendo ingenti danni e non riuscendo a causarne di altrettanto
> >> significativi. Proprio quando Shran si stava chiedendo se fosse il momento
> >> di una ritirata strategica, il Comandante Berthier, che si era dovuta
> >> trasferire alla postazione scientifica ausiliaria dopo che la sua era
> >> esplosa, annunciò “La Nave di Fuoco è a 15 secondi dall’impatto!”
> >>
> >> “Timoniere, sganciamoci dal combattimento…pronti a recuperare l’equipaggio
> >> della Nave di Fuoco!” ordinò allora l’ufficiale Andoriano, mentre la Marconi
> >> compiva una lunga virata superando il Cubo col quale fino a quel momento si
> >> era scontrata. Quindi, rivolto a 3di14 “ordini alla Sfera di fornirci
> >> qualche secondo di copertura!”
> >>
> >> “Pronti al teletrasporto!” annunciò la mezza Klingon, mentre il vascello del
> >> Dominio modificato era lanciato a tutta velocità verso l’Unimatrice.
> >>
> >> I teletrasportatori della Marconi stavano per agganciare i segni vitali
> >> dell’equipaggio della Nave di Fuoco quando accaddero due cose
> >> contemporaneamente: La Sfera, anziché interporsi tra la nave federale ed il
> >> Cubo nemico accelerò a tutta velocità verso il secondo avversario, con una
> >> manovra suicida che danneggiò seriamente anche l’oppositore del Cubo di
> >> 3di14. Contemporaneamente il primo Cubo, non avendo ostacoli, aprì un
> >> pesante fuoco di opposizione contro la Marconi, mettendo a segno diversi
> >> colpi diretti sui suoi scudi dorsali e di poppa e danneggiandola seriamente.
> >>
> >> “Rapporto danni!” domandò Salen con voce leggermente incrinata dalla
> >> tensione, mentre cercava di rialzarsi in piedi evitando di ferirsi
> >> ulteriormente con i detriti che costellavano il pavimento della Plancia.
> >>
> >> “Colpi diretti multipli…” annunciò Dal, che era riuscito miracolosamente a
> >> reggersi alla propria postazione, nonostante un pezzo di soffitto lo avesse
> >> colpito in testa lasciandogli una vistosa ferita sullo zigomo e sulla tempia
> >> destri “Abbiamo perso l’energia principale e gli scudi…teletrasporti in
> >> avaria…”
> >>
> >> “Che diavolo è successo?” domandò allora Shran, reggendosi a fatica al
> >> timone accanto al quale si trovava ed ignorando stoicamente il dolore al
> >> fianco sinistro.
> >>
> >> “La missione ha avuto esito positivo.” Annunciò semplicemente 3di14,
> >> rialzandosi in piedi apparentemente illesa nonostante la trave che l’aveva
> >> colpita sulla spalla corazzata.
> >>
> >> Poiché il visore principale non funzionava, il Capitano della Marconi
> >> dovette fidarsi della parola della Borg, alla quale domandò “Che ne è dei
> >> membri dell’equipaggio della Nave di Fuoco?” Non che si aspettasse più di
> >> tanto, ma c’era sempre la possibilità che fossero riusciti ad utilizzare un
> >> guscio di salvataggio per evitare l’esplosione.
> >>
> >> “L’equipaggio è stato recuperato dal nostro Cubo.” Annunciò a sorpresa la
> >> Drone Borg, sorprendendo tutto l’equipaggio di Plancia, che stava lentamente
> >> recuperando le proprie postazioni “Il talento dell’Umano Charles Wyandot è
> >> rilevante, abbiamo provveduto a tutelarlo.”
> >>
> >> Lì per lì Shran non comprese il senso della frase della Borg e, preoccupato
> >> di un nuovo attacco, domandò “Che ne è dei Cubi Nemici?”
> >>
> >> “I vascelli nemici non sono rilevanti…” rispose 3di14 e, contemporaneamente,
> >> lo schermo principale si riaccese mostrando che l’Unimatrice era ancora
> >> perfettamente integra, sovrastata da un Cubo Borg.
> >>
> >> “Ma che diavolo?” Esclamò Tara, cercando al contempo di individuare un banco
> >> sensori ancora attivo per analizzare il bersaglio e capire perché il loro
> >> attacco fosse fallito.
> >>
> >> “L’Unimatrice ha perso gli scudi ma è integra…” disse allora il tattico
> >> mezzo Cardassiano, che era riuscito ad ottenere qualche dato dai sensori
> >> tattici.
> >>
> >> “Cosa significa tutto questo?” Domandò Shran, lanciando un’occhiata gelida a
> >> 3di14 “Avevate detto che eravamo riusciti a distruggere l’Unimatrice!”
> >>
> >> “L’obiettivo della missione è stato raggiunto in pieno.” Ribatté la Borg,
> >> spiegando poi “Abbiamo penetrato le difese dell’Unimatrice e assimilato la
> >> Regina del Collettivo avversario. Ora il Collettivo avversario non esiste
> >> più. Noi siamo Borg…”
> >>
> >> “Quindi…non ci sono più vascelli Borg nemici?” Domandò il capitano della
> >> Marconi, allarmato dalla scelta di parole della Borg “Abbiamo vinto la
> >> battaglia?”
> >>
> >> “Consenso.” Affermò la femmina Borg, chiudendo le distanze con l’Andoriano,
> >> mentre diverse colonne di luce verde illuminavano la penombra della Plancia
> >> danneggiata rivelando il teletrasporto di numerosi Droni “La vostra
> >> collaborazione è stata rilevante. Le vostre peculiarità biologiche e
> >> tecnologiche arricchiranno quelle del nostro Collettivo e ci forniranno un
> >> vantaggio tattico sugli altri. La resistenza è inutile!”
> >>
> >>
> >> _________________________________________________________________________
> >> Da: Comandante del sommergibile Sea Tiger
> >> A: Ufficio Approvvigionamenti Arsenale di Cavite, Filippine.
> >> Tramite: Comando Forze Subacquee.
> >> Oggetto: Carta igienica.
> >> #1. Il 6 giugno 1941 questa nave ha inoltrato una richiesta di 150 rotoli di
> >> carta igienica. Il 16 dicembre 1941 detta richiesta è stata restituita con
> >> la stampigliatura: "Materiale sconosciuto. Richiesta annullata."
> >> #2. Il Comandante del sommergibile Sea Tiger non può fare a meno di
> >> domandarsi cosa viene usato all'Approvvigionamento di Cavite in sostituzione
> >> di questo "materiale sconosciuto", un tempo perfettamente noto a questo
> >> Comando.
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> >> Lt.JG Charles "Chuck" Wyandot
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