[Stml20] R: Brano 11.08 - La Nave di Fuoco

Luca Bonetti bonneuber a gmail.com
Mer 19 Nov 2014 19:01:30 CET


Scusate il ritardo, ma sono stato costretto a leggere il brano a più 
riprese ...
In ogni caso, bravo, davvero bravo ^_^ Il brano mi è piaciuto veramente 
un sacco ... vediamo comunque la faccenda dal lato positivo, le 
riparazioni sono comprese nell'assimilazione ;P


Il 19/11/2014 17:50, Capitano Shran ha scritto:
> Sì infatti...e mo voglio proprio vedere come facciamo!
>
> Lucaaaaaaa Ermeeeeeesssss!! Suuuuuuu :P
>
> Ileana
> ======================================
> Capitano Shran
> USS Marconi
>   ======================================
> Email: cap.shran a gmail.com
> Starfleet Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
> USS Marconi: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Marconi/main.php?include=home.php
> CV: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=199
> Skype: dolcevoloo
> ======================================
> "Occhio per occhio, ed il mondo  diventa cieco.."
>
>
> Il 19 novembre 2014 00:30, mokia a libero.it <mokia a libero.it> ha scritto:
>> lo sapevo che quella st....a di 3 di 14 alla fine ci tradiva!!!
>> belloooooooo!!!!!!!
>> Bravo Federico
>>
>>
>> Monica
>>
>>
>> ----Messaggio originale----
>> Da: cmdrtkar a gmail.com
>> Data: 17/11/2014 11.28
>> A: "USS Marconi"<stml20 a gioco.net>
>> Ogg: [Stml20] Brano 11.08 - La Nave di Fuoco
>>
>>
>> Ecco il pezzo...c'erano un po' di cose che non mi convincevano troppo,
>> quindi ho provveduto a rimescolare un po' le carte in tavola...
>> In particolare ho sistemato un po' la cosa dell'attacco ad una nuova
>> struttura, facendo sì che si trattasse dell'Unimatrice della Collettività
>> nemica di cui avevamo già distrutto un Nodo, ed immaginando un contemporaneo
>> attacco anche al secondo nodo (quello che avevamo incontrato all'inizio).
>>
>> In questo modo abbiamo solo due collettività coinvolte e lasciamo più spazio
>> di azione ad eventuali altre sim che vogliano sfruttare l'ambientazione
>> comune...
>>
>> Spero di non aver scritto troppi strafalcioni...
>>
>> F
>>
>>
>> **********************************************
>> Brano: 11.08
>> Titolo: La Nave di Fuoco
>> Autore: Tenente Comandante Rekon
>>
>> **********************************************
>>
>>
>> U.S.S. Marconi - Sala Controllo Comunicazioni - 06 luglio 2394 - ore 05.15
>>
>> “Non dovrebbe…essere a letto. Signore?” domandò il Tenente Maria Seville,
>> notando Rekon intento a lavorare sotto una componente parzialmente smontata
>> dei relé di comunicazione subspaziale. L’Umana stava comandando il turno
>> notturno in Sala Macchine per lasciare al suo superiore un po’ di riposo
>> prima della prossima battaglia, e si era spostata solo ora nella sala che
>> ospitava i relé subspaziali solo quando aveva individuato un consumo anomalo
>> di energia in quei locali. Non aveva avuto notizia da nessuno che le
>> comunicazioni necessitassero di riparazione…o di qualsiasi altra cosa Rekon
>> stesse facendo, visto il numero anomalo di cavi dati e condotti energetici
>> che stava collegando all’apparecchiatura che aveva scoperto.
>>
>> “Avrò tempo di dormire quando sarò morto, ragazza!" affermò con un grugnito
>> il Tellarita, troppo concentrato su quel che stava facendo anche solo per
>> tirar fuori un insulto decente “mi ero appena buttato in branda quando ho
>> avuto una folgorazione, quindi eccomi qui…adesso vedi di spicciarti,
>> prendimi un modulatore di frequenza e due intensificatori e passameli…”
>>
>> La giovane ingegnere si affrettò ad eseguire gli ordini ricevuti e,
>> individuato nel vicino magazzino dei pezzi di ricambio quanto richiesto, lo
>> trasportò nella saletta, sdraiandosi a sua volta sotto l’apparecchiatura per
>> passare i pezzi al superiore. I suoi occhi acuti individuarono subito le
>> numerose modifiche fatte dal Capo Ingegnere e, benché non avesse idea di
>> cosa stesse cercando di fare esattamente, capì che stava trasformando quel
>> macchinario in un accumulatore, in grado di trasmettere un impulso
>> subspaziale molto più potente delle normali radio.
>>
>> “Diciamo che è una piccola assicurazione nel caso i nostri amici mezzi
>> robotici vogliano farci qualche scherzo…” spiegò stringatamente, notando la
>> curiosità della sua seconda, mentre le tozze dita pelose operavano con una
>> perizia insospettabile con un minuscolo saldatore laser per fissare il
>> componente appena ricevuto. Notando che l’umana non rispondeva, aggiunse più
>> bruscamente “Sveglia ragazzina…cosa credi succederebbe ai nostri amici Borg
>> se gli sparassimo un singolo impulso, alimentato con tutta l’energia della
>> nave, attraverso la loro rete di comunicazione subspaziale?”
>>
>> Cominciando a capire quale fosse lo scopo di quell’accozzaglia di circuiti,
>> condotti, fili e relé, l’Umana si voltò stupita verso l’ingegnere Tellarita
>> quindi, chiudendo la bocca, impiegò qualche momento prima di rispondergli
>> “Suppongo…che potremmo mettere temporaneamente fuori uso la loro capacità di
>> coordinamento interna…”
>>
>> “E magari friggere anche qualche cervello Borg da fornire al cuoco per la
>> cena…” borbottò l’Ingegnere Capo della Marconi, cercando a tentoni la
>> sinistra una componente lasciata da parte, mentre con la destra teneva fermo
>> quello che sembrava essere un nodo di distribuzione modificato pesantemente.
>> Notando il movimento, ed immaginando quale fosse il pezzo che il Tellarita
>> non trovava, Maria si contorse leggermente per mettersi sul fianco e, dopo
>> averlo afferrato, lo mise nella posizione corretta, tenendolo fermo in
>> attesa che il superiore terminasse l’assemblaggio della struttura.
>>
>> Con un ringhio a metà tra il sorpreso ed il soddisfatto, Rekon usò la mano
>> libera per recuperare il saldatore, col quale si mise all’opera facendo
>> attenzione a non saldare insieme al congegno anche la mano della sua vice.
>> La ragazza, d’altro canto, rimase in silenzio per un po’ per ammirare
>> l’intricata opera che il suo superiore aveva creato in poche ore quindi,
>> colta da un dubbio, domandò “Ma i sistemi di comunicazione Borg saranno
>> certamente schermati all’inverosimile per evitare attacchi del genere…come
>> faremo a superare una simile protezione?”
>>
>> “Sfruttando il loro orgoglio, ragazza…” rispose il vecchio ingegnere, con un
>> ghigno che – alla breve distanza a cui si trovavano – permise al Tenente
>> Seville di vedere con chiarezza le zanne che il Tellarita aveva in bocca
>> “come con chiunque altro…”
>>
>>
>> U.S.S. Marconi - Sala Riunioni - 06 luglio 2394 - ore 06.30
>>
>> Shran sedeva con le dita incrociate avanti a sé, fissando la quasi totalità
>> dei suoi Ufficiali Superiori che lo circondavano per l’ultimo briefing prima
>> dell’attacco all’Unicomplesso in costruzione che i Borg della fazione loro
>> avversaria stavano installando nel Quadrante Gamma. Si sarebbe anche evitato
>> quella riunione, ma le notizie che 3di14 aveva inviato loro neppure un'ora
>> dopo la fine della riunione precedente avevano richiesto alcuni
>> aggiustamenti ed era il momento di condividerli con i suoi uomini.
>>
>> Gli uomini erano tutti presenti eccetto Rekon, che ancora non si vedeva e
>> non aveva dato notizie di sé salvo una breve comunicazione da parte di un
>> suo sottoposto che aveva annunciato che il Capo Ingegnere sarebbe arrivato
>> appena finito di sistemare una cosa. Le loro facce, poi, esprimevano tutta
>> la tensione che quei giorni di continui conflitti avevano generato in loro.
>>
>> “Molto bene, iniziamo…” commentò l’Andoriano, un po’ seccato, sciogliendo la
>> posa contemplativa e poggiando in maniera marziale le spalle allo schienale
>> della sedia “come vi é stato comunicato, il nostro obiettivo é molto più
>> protetto di quanto pensassimo inizialmente. Ciò comporta che i nostri
>> alleati Borg ci forniranno un terzo Cubo di supporto, mentre il Dominio é
>> stato costretto a mobilitare due flotte...quelle che avrebbero dovuto darci
>> copertura in caso di tradimento. La situazione é però piuttosto incerta,
>> quindi datemi uno stato dei sistemi e del nostro grado di preparazione.”
>>
>> La prima a parlare fu Tara che, come responsabile delle Operazioni, si prese
>> carico di riferire anche per conto dell’ingegneria che tutti i sistemi
>> primari e secondari erano a posto. “tutti i danni più rilevanti accumulati
>> negli ultimi giorni di scontri sono stati riparati….” Riferì, prima di
>> aggiungere “abbiamo ancora numerosi sistemi secondari tutt’oggi non
>> funzionanti, ma si tratta di moduli non strettamente legati alle capacità
>> belliche della nave.” Omise di dire che tra questi sistemi non funzionanti
>> rientravano anche il supporto vitale del Ponte 12 e tutti i replicatori
>> alimentari, ma la mezza Klingon non parve rammaricarsi più di tanto di tale
>> dimenticanza.
>>
>> Successivamente fu il turno di Dal, che riferì la piena operatività dei
>> sistemi tattici, aggiungendo che tutte le armi personali erano state
>> rimodulate e che tutto il personale coinvolto nelle opere di contenimento
>> degli assalti Borg sarebbe stato dotato anche di disgregatori di fattura
>> Klingon e di armi bianche, al fine di aumentare la gamma di armamento a
>> disposizione.
>>
>> “Ci sarebbe anche un’altra cosa…” aggiunse, dopo un momento di riflessione.
>> Quando Shran lo invitò a parlare, il mezzo Cardassiano riferì “Non so se il
>> Comandante Rekon glielo aveva accennato, ma dalla Sala Macchine hanno
>> implementato una subroutine di teletrasporto predisposta per agganciare il
>> composto di cui sono fatte le nanosonde Borg e tutte le componenti organiche
>> ad esse associate e trasportare il tutto nello spazio attorno alla nave. Si
>> tratta di un trucco che potremo tentare probabilmente una sola volta, prima
>> che i Borg si adattino, ma dovrebbe permetterci di vuotare la nave da ogni
>> Borg a bordo, in caso la situazione diventasse tragica…”
>>
>> L’ufficiale Andoriano fece cenno di aver capito, ed il Conestabile Odo ne
>> approfittò per prendere la parola e riferire "Dopo aver contattato il
>> comando Jem’Hadar di Settore, Capitano, mi é stato assicurato che le flotte
>> d’assalto ci attendono alle coordinate di rendez vous. Vorrei che un nuovo
>> contingente di soldati venisse trasferito a bordo della Marconi agli ordini
>> del Primo Ma’Kar…”
>>
>> Shran lanciò un’occhiata in tralice al Primo Jem’Hadar, che sedeva immobile
>> come una statua di roccia accanto al Cambiante. Non poteva certo dire di
>> essere lieto di avere a bordo tanti soldati del Dominio, ma doveva ammettere
>> che si erano dimostrati estremamente utili nel difendere la nave dagli
>> attacchi Borg, quindi non poté che rispondere “Naturalmente,
>> Conestabile…proceda pure. E per quanto riguarda le forze Borg nella Nebulosa
>> di Marg?”
>>
>> Il Cambiante si incupì leggermente al pensiero di quella regione di spazio
>> del Dominio caduta in mano ai Borg, ma si affrettò a rispondere “Ho
>> provveduto a trasmettere al comando locale le indicazioni su come agire e
>> l’ordine di collaborare con la fazione Borg Alleata….” Era evidente che la
>> cosa non lo soddisfacesse, tanto che aggiunse “Capitano, non posso negare la
>> logica di un attacco coordinato sia al fulcro di transcurvatura che
>> all’Unicomplesso, così da non permettere alla Fazione Borg di ridislocare le
>> proprie forze, ma devo ammettere di essere preoccupato. Due Flotte del
>> Dominio si stanno preparando ad attaccare la Nebulosa di Marg insieme a 5
>> Cubi alleati e altrettante si uniranno a noi e ai tre Cubi che ci
>> scortano…ma che succederà se i nostri alleati ci tradiranno subito dopo la
>> battaglia? Le forze del Dominio più vicine sono state ridislocate per
>> proteggere il Grande Legame, come ben sa…”
>>
>> “Ne sono cosciente, Conestabile, ma non abbiamo altra alternativa che
>> accettare l’aiuto dei nostri…alleati…” rispose Shran, che condivideva in
>> pieno tutte le titubanze del Cambiante che un tempo aveva servito come Capo
>> della Sicurezza di DS9. Il sapere che quasi certamente i Borg li avrebbero
>> traditi, però, non cambiava il fatto che avrebbero avuto bisogno del loro
>> supporto per sconfiggere il nemico che si era insidiato tanto profondamente
>> nel territorio del Dominio. Fu per questo che aggiunse, schiacciando
>> leggermente le antenne sul capo canuto “quel che posso consigliarle è di
>> lasciare che i nostri alleati si sobbarchino la loro quota di responsabilità
>> nello scontro e non restino indietro, lasciando che siano le vostre navi a
>> farne le spese…”
>>
>> Odo fece cenno di sì, e aggiunse “l’ho fatto, ma i Jem’Hadar non sono
>> esattamente propensi a non farsi prendere dalla foga della battaglia…”
>>
>> Forse voleva aggiungere altro, ma non ebbe tempo in quanto una colonna di
>> luce verde illuminò la stanza precedendo la materializzazione di 3di14.
>> Immediatamente il Primo Ma’Kar e il Comandante Dal si alzarono in piedi,
>> reagendo ad una potenziale minaccia, ma il Borg li ignorò fissando lo
>> sguardo dell’occhio sano sul Capitano della Marconi e dicendo “Ci troviamo a
>> 30 minuti standard dall’area di operazioni. E’ giunto il momento di definire
>> la strategia operativa per lo scontro.”
>>
>> “Naturalmente…” rispose Shran a denti stretti, ben sapendo che sarebbe stato
>> inutile protestare con il portavoce della Collettività loro alleata per
>> quell’arrivo non annunciato “si accomodi, ho già…”
>>
>> Ma non potè finire la frase, perché Rekon scelse quel momento per palesarsi
>> in sala riunioni parlando nel frattempo al comunicatore “…e finite di
>> stabilizzare quel sostegno sul Ponte 5…se quando torno lo trovo ancora
>> incrinato giuro che vi infilo nel primo siluro fotonico che trovo e…anzi, vi
>> infilo direttamente il siluro fotonico giù per la gola!”
>>
>> Quindi colpì con la mano pelosa il comunicatore per chiudere la
>> conversazione e, solo allora, si prese un istante per guardarsi intorno. Il
>> Capitano della Marconi non si aspettava certo dal Tellarita delle scuse per
>> il ritardo, ma rimase ugualmente sorpreso quando lo vide quasi scoppiare a
>> ridere notando Dal e Ma’Kar in piedi ai due lati di 3di14.
>>
>> Dal canto suo, il Capo Ingegnere si limitò a grugnire un saluto, prima di
>> dirigersi direttamente verso il trio in piedi e dire a Dal e al Primo
>> Jem’Hadar “Lasciate in pace questa faccia da replicatore…ho bisogno di lei
>> adesso, quindi tenetevi stretto il vostro testosterone, che potrete sfogarlo
>> con calma quando ci sarà da combattere…” quindi, rivolgendosi alla Borg
>> “molto bene Pi…ho bisogno che tu faccia una cosa per me…”
>>
>> Il Drone lo fissò con sguardo vacuo, ma non chiese spiegazioni circa il
>> nomignolo affibiatole, così il Tellarita continuò “La volta scorsa non
>> abbiamo avuto problemi perché non era previsto che comunicassimo con molte
>> navi per coordinare l’attacco, ma stavolta ci saranno più di duecento
>> vascelli pronti a saltare addosso a quell’embrione di Unicomplesso. I Borg
>> hanno già dimostrato di poter bloccare le nostre comunicazioni con facilità
>> e di poter violare i nostri protocolli altrettanto rapidamente. Quindi
>> adesso tocca a voi…”
>>
>> “Ciò è rilevante…” rispose 3di14 dopo un momento di riflessione, o forse
>> dopo aver comunicato con la propria Collettività “procedete nell’esprimere
>> le vostre intenzioni.”
>>
>> “Le mie intenzioni?” borbottò il Tellarite, perplesso. Notò di certo
>> l’occhiataccia che Shran gli stava lanciando alle spalle del Borg, ma non
>> sembrò darvi peso. Invece aggiunse “E’ molto semplice, Pi…voi siete i Borg,
>> no? Conoscete le capacità dei vostri cugini dell’altra Collettività e sono
>> certo che abbiate nella vostra mente collettiva le risorse e le capacità
>> impedire loro di violare le vostre comunicazioni. Questo vuol dire che ci
>> dovete fornire l’accesso ad un vostro canale di comunicazione Borg da
>> sfruttare per coordinare le attività delle flotte del Dominio impegnate
>> nelle due battaglie e dei Cubi che le assisteranno. Inoltre dovete
>> impegnarvi a mantenerlo aperto e a garantirne l’inviolabilità da parte dei
>> nostri avversari!”
>>
>> Le facce degli umanoidi presenti nella sala in quel non esprimevano bei
>> sentimenti verso il Tellarita, Ma Rekon aveva gli occhi piantati in quello
>> della Borg e non batté ciglio finché questa, dopo una conversazione
>> silenziosa e piuttosto lunga con la propria Collettività, non assentì
>> affermando “Ciò può essere fatto. Noi apriremo una delle nostre frequenze di
>> comunicazione protette ai vascelli impiegati negli scontri, al fine di
>> garantire l’efficienza delle operazioni tattiche.”
>>
>> “Ecco, questa sì che è efficienza…” borbottò il Tellarita, dando una bella
>> pacca sulla spalla alla Borg e facendola barcollare leggermente. Quindi,
>> usando la mano con cui l’aveva colpita, la spinse verso la porta e disse
>> “dobbiamo coordinare più di 500 navi, quindi non c’è tempo da perdere. Qui
>> fuori c’è la mia vice che aspetta istruzioni in merito. Datti da fare! E tu,
>> faccia a punta, vai con lei!”
>>
>> Seppur perplessa, la Borg si apprestò ad ottemperare avviandosi alla porta,
>> seguita rapidamente dal Primo Jem’Hadar, che si mosse non appena ebbe
>> ricevuto da Odo una conferma non verbale dell’ordine dell’ingegnere.
>>
>> Quando la porta si fu richiusa alle spalle della Borg, Shran disse, con voce
>> gelida “Ebbene, Comandante Rekon…quando pensava di informarci della sua
>> decisione di far dipendere tutte le nostre comunicazioni dai nostri
>> alleati?”
>>
>> Il Tellarite non si scompose particolarmente e, raggiungendo con calma il
>> proprio posto attorno al tavolo, rispose “L’intenzione era di dirvelo prima
>> che arrivasse faccia di latta, ma me la son trovata già tra i piedi…o facevo
>> così o la teletrasportavo fuori bordo. Ma basta con queste scemenze. Maria
>> non potrà tenercela lontana per più di qualche minuto e abbiamo cose serie
>> di cui parlare…”
>>
>> “Più serie dell’aver consegnato ai nostri prossimi potenziali nemici la
>> nostra capacità di reazione e coordinamento?” domandò incredula il
>> Comandante Keane, mentre il Dottor Kuwano e Dal si limitavano a fissarlo con
>> sguardo perplesso.
>>
>> “Bah…mi serviva l’accesso alla loro rete subspaziale. Ho preparato uno
>> scherzetto che dovrebbe essere in grado di friggere tutta la loro rete di
>> comunicazione per almeno una decina di minuti, ma non posso recapitargli la
>> supposta senza un passaggio d’entrata, vi pare?”
>>
>> Le facce degli ufficiali esprimevano chiaramente tutto lo stupore generato
>> da quelle parole e Shran, completamente dimentico della precedente
>> arrabbiatura, assottigliò lo sguardo e disse solo “Vada avanti, Rekon…”
>>
>>
>>   U.S.S. Marconi - Plancia - 06 luglio 2394 - ore 07.00
>>
>> “Stiamo uscendo dalla Curvatura, signore…” annunciò il Timoniere senza
>> voltarsi.
>>
>> “I sensori rilevano la flotta del Dominio ed un vascello Borg Classe Cubo
>> già schierata, salvo un incrociatore che si sta muovendo per venirci
>> incontro…”
>> “Il Tenente Wyandot é pronto per il trasferimento sulla Nave di fuoco?"
>> domandò Shran, voltando leggermente le antenne verso la postazione delle
>> comunicazioni ed utilizzando un termine che era venuto fuori durante la
>> riunione strategica del giorno prima.
>>
>> 3di14 aveva infatti evidenziato come, a differenza di un anello di un nodo
>> di transcurvatura, un Un i complesso era una struttura estremamente solida e
>> con sistemi ridondanti, tanto che non sarebbe stato affatto sufficiente
>> schiantarvi contro un nucleo di curvatura per distruggerlo.
>> Mentre stavano valutando le loro alternative, il Primo Ma'Kar aveva
>> suggerito di schiantarsi contro l'intera nave dopo aver armato l'intera
>> santabarbara di siluri. A quel punto, Julie aveva tirato fuori la storia
>> delle navi di fuoco, vascelli a vela di piccole dimensioni che sulla Terra
>> venivano riempite di pece e poi incendiate, per farle quindi schiantare sui
>> grandi galeoni da guerra per dare loro fuoco.
>>
>> L'idea era piaciuta molto sia a Shran che al Primo Ma'Kar ed era stata
>> considerata "perseguibile" da 3di14. La borg aveva quindi proposto di dotare
>> la nave che avrebbero utilizzato di scudi autori modulanti Borg e di
>> imbottirla di antimateria e detonatori, sfruttando le celle energetiche dei
>> siluri Borg, molto più efficienti dei siluri fotonici federali. Una volta
>> decisa la strategia, la Collettività aveva fatto entrare in Trans curvatura
>> uno dei tre Cubi che scortavano la Marconi, con l'ordine di raggiungere la
>> flotta del Dominio e approntare la Nave di Fuoco.
>>
>> "Sì signore, é già in Sala Teletrasporto 1..." confermò il Comandante Keane
>> dalla Consolle OPS, mentre sullo schermo veniva ingrandito quello che, fino
>> a poche ore prima, era stato un incrociatore del Dominio. Il suo scafo
>> esterno era stato ricoperto di apparecchiature Borg, caratterizzate da un
>> aspetto decisamente sgraziato e dalla tipica luce verde "saremo a portata
>> tra 40 secondi."
>>
>> Il Capitano della Marconi si voltò verso 3di14, che era ferma in piedi
>> accanto a lui, e domandò "Tutte le modifiche sono state completate in
>> tempo?"
>>
>> "Come da specifiche..." convenne atona la Borg, lanciandogli un'occhiata
>> come a dire che la domanda era irrilevante. Poiché l'Andoriano continuava a
>> fissarla con gli occhi di ghiaccio come a chiedere ulteriori delucidazioni,
>> però, aggiunse col tono di chi sta perdendo tempo "i detonatori sono
>> programmati per innescare l'esplosione 0.056 secondi dopo l'impatto dello
>> scafo con gli scudi dell'UNI complesso, così da massimizzare gli effetti
>> detonanti. La U.S.S. Marconi riceverà in tempo reale l'aggiornamento sulle
>> frequenze degli scudi dell'incrociatore denominato Nave di Fuoco, al fine di
>> procedere al recupero del suo equipaggio prima della distruzione
>> dell'unità."
>>
>> "Molto bene..." approvò l'umanoide dalla pelle blu quindi, pigiato il
>> comunicatore, disse "Shran a Wyandot, é a bordo? É tutto a posto?"
>>
>> "S...sì Capitano..." rispose titubante il ragazzo, che non era evidentemente
>> ancora passato in modalità pilota "la nave...non avrà molta manovrabilità
>> con questo carico extra...non c'è un centimetro libero, a parte le
>> postazioni di Plancia e della Sala Macchine!"
>>
>> Shran notò che, mano a mano che parlava, Chuck diventava sempre più sicuro
>> di sé e non poté trattenere un ghigno, mentre pensava a quanto profondamente
>> i Borg avessero dovuto modificare i sistemi per permettere a solo 12 persone
>> di gestire un incrociatore di oltre 600 metri di lunghezza con un livello di
>> efficienza da loro considerato accettabile. Scuotendo la testa per togliersi
>> quei pensieri non utili dalla mente, rispose "Tranquillo, vi scopriremo noi.
>> Marconi chiude."
>>
>> "Il Cubo 10247 opererà di supporto alla manovra di speronamento." annunciò
>> la Borg, nel momento esatto in cui uno dei due Cubi giunti con la Marconi,
>> quello che li aveva tratti in salvo giorni prima, per la precisione, si
>> muoveva come un pachiderma dello spazio, andandosi ad affiancare alla Nave
>> di Fuoco, mentre l'altro raggiungeva il terzo vascello nei pressi della
>> Flotta del Dominio "Comunicazioni subspaziali stabilite con tutti i
>> vascelli, compresi quelli dislocati presso la Nebulosa di Marg."
>>
>> Il Capitano scambiò un cenno di intesa con il Conestabile, che occupava la
>> poltrona del Primo Ufficiale e ne usava la strumentazione per controllare lo
>> stato delle forze del Dominio. Avuta da Odo tacita conferma che tutto era
>> pronto, ordinò "Comandante Dal, Primo Ma'Kar, allertate i vostri uomini.
>> Timoniere, ci porti accanto alla Nave di Fuoco e passiamo in allarme rosso.
>> Comandante Berthier, visuale tattica sullo schermo. Si va!
>>
>>
>> Pressi Unimatrice Borg Quadrante Gamma - alcuni minuti dopo
>>
>> I due potenti Drednaught del Dominio, super incrociatori lunghi più di
>> quattro chilometri e ricoperti di torrette di cannoni a Polaroni, furono i
>> primi ad entrare in mischia, guidando l'assalto delle rispettive flotte, che
>> parevano composte da vascelli microscopici al confronto dei due titani del
>> Quadrante Gamma e dei due massicci Cubi Borg che li tallonavano da vicino.
>>
>> Ad attenderli ci erano una dozzina di Cubi e più del doppio di Sfere, oltre
>> ad un numero imprecisato di vascelli scout. quindi il primo contatto tra le
>> due forze contrapposte si rivelò essere più che altro un inferno di raggi,
>> esplosioni e scafi metallici liquefatti dalla devastante potenza delle armi
>> impiegate.
>>
>> Un po' distante dalla mischia, il trio di vascelli composto dalla Marconi,
>> dal Cubo Borg e dalla Nave di Fuoco stava nel frattempo avanzando verso
>> l'animatrice aprendosi a forza la strada tra quelle navi nemiche che non
>> avevano abbandonato la propria posizione difensiva a seguito dell'attacco
>> della flotta congiunta Dominio-Borg.
>>
>> Si trattava principalmente di vascelli di piccole dimensioni (Classe Sonda
>> ed un paio di Sfere, fino a quel momento), che Chuck aveva evitato con
>> manovre così ardite che - nonostante le dimensioni minori ed il carico più
>> leggero - la Marconi aveva faticato ad emulare. Secondo il piano originale,
>> infatti, le due navi più piccole avrebbero dovuto evitare per quanto
>> possibile l'ingaggio, lasciando che i Borg avversari si concentrassero -
>> come da loro programmazione di base - innanzitutto sulla minaccia maggiore,
>> ovvero sul cubo che le scortava.
>>
>> Fino ad ora la strategia si era dimostrata vincente. La Nave di Fuoco era
>> riuscita - anche grazie alle modifiche implementate dagli alleati - a
>> sottrarsi o resistere ad ogni attacco, che la Marconi aveva poi attirato su
>> di sé per il tempo necessario a far intervenire le possenti armi del Cubo.
>> In questo modo la Nave di Fuoco aveva ricevuto pochissime bordate sugli
>> scudi modificati, mentre la Marconi era ancora in condizioni relativamente
>> buone, avendo dovuto respingere un solo abbordaggio quando il Cubo era stato
>> rallentato dall'assalto combinato di due Sfere.
>>
>> Ma la parte difficile del piano veniva solo ora, in vista dell’Unimatrice.
>>
>>
>> U.S.S. Marconi - Plancia - 06 luglio 2394 - ore 07.45
>>
>> “Il Primo Ma’Kar conferma che hanno finito di liberare il Ponte 5…” informò
>> Odo, reggendosi al contempo alla poltrona del Primo Ufficiale mentre gli
>> scudi della Marconi venivano scossi da una scarica di siluri provenienti da
>> una Sfera. La nave Borg aveva preso di mira la Nave di Fuoco quando questa
>> aveva attraversato il limitare esterno dello spazio occupato dall’Unimatrice
>> nemica, costringendo il Tenente Wyandot a manovre molto oltre il limite
>> dell’integrità strutturale del vascello che pilotava, per lo meno fin quando
>> la nave federale non si mise in mezzo, assorbendo coi propri scudi il fuoco
>> nemico.
>>
>> “Scudi dorsali al 41%...” annunciò Dal, mentre le sue mani danzavano sulla
>> consolle tattica, concentrando il fuoco di tutti i banchi phaser disponibili
>> verso un unico punto dell’equatore del vascello Borg, nella speranza di
>> superare per qualche istante le sue difese “Stiamo avendo fluttuazioni nei
>> campi inibitori del teletrasporto, ponte 11.”
>>
>> “Squadre di sicurezza del ponte 11, tenersi pronti a respingere un
>> abbordaggio…” comunicò rapidamente il Primo Ufficiale Salen, che almomento
>> aveva ceduto la propria postazione ad Odo e stava occupando una consolle
>> secondaria “Timoniere, ruoti il nostro asse orizzontale di 180°, così da
>> esporre gli scudi ventrali al fuoco nemico…”
>>
>> “Dove diavolo è il Cubo?” domandò Shran, reggendosi ai braccioli della
>> propria poltrona e socchiudendo gli occhi, mentre una consolle alle sue
>> spalle esplodeva in una cascata di scintille dopo il fuoco di risposta della
>> Sfera.
>>
>> “Stiamo incontrando resistenza…” annunciò 3di14, che pareva in grado di
>> reggersi in piedi senza difficoltà nonostante gli scossoni “è in corso
>> l’assimilazione della Sfera ST057896. Tempo previsto al completamento
>> dell’attività: 6.23 minuti.”
>>
>> “Potremmo non avere tutto questo tempo!” si irritò il Capitano della
>> Marconi, ordinando nel contempo a Dal di tentare un fuoco misto di siluri e
>> phaser sempre sullo stesso punto “distruggete quella dannata Sfera e venite
>> a darci una mano!”
>>
>> “L’assimilazione della Sfera consentirà una maggiore operatività strategica
>> durante la fase finale dell’avvicinamento…” spiegò concisamente il drone
>> Borg, ignorando la furia dell’Andoriano come se la considerasse tanto
>> irrilevante quanto la possibile distruzione della Marconi “Attraverso
>> l’assimilazione otterremo i codici dei sistemi difensivi e potremo
>> disattivare temporaneamente le difese perimetrali.”
>>
>> “Manovre evasive, schema gamma-sette!” ringhiò allora Shran, dopo aver
>> capito che dovevano cavarsela da soli “Julie, mi dia un buon
>> bersaglio….Dexter…” rivolto al timoniere “si tenga tra la sfera e la Nave di
>> Fuoco, cercando di cambiare continuamente lo scudo sottoposto al fuoco
>> nemico per consentire alla Sala Macchine di riparare i danni…”
>>
>> Il timoniere in seconda, un Guardiamarina Umano che si era trovato a dover
>> gestire le manovre della nave a causa dell’assenza di Chuck, stava per
>> rispondere affermativamente, ma si bloccò osservando stupefatto la propria
>> consolle e, dopo un istante, disse “scusi, signore…io..credo di aver perso
>> la Nave di Fuoco…”
>>
>> “Cosa?” domandò Shran, alzandosi in piedi nonostante gli scossoni e
>> raggiungendo con due falcate il Timone, per controllarne le letture. Non
>> fece però a tempo perché sullo schermo, proprio nel momento in cui il fuoco
>> della Marconi faceva avvampare gli scudi Borg, da dietro la sfera comparve
>> la massiccia sagoma dell’incrociatore del Dominio che – con un volo così
>> radente da sembrare che i due scafi si stessero sfiorando, scaricò tutta la
>> potenza dei suoi armamenti ventrali sulla superficie opposta dello scafo
>> nemico. Evidentemente la Sfera doveva aver concentrato tutta la potenza dei
>> suoi scudi verso la Marconi, perché il fuoco radente dei cannoni polaronici
>> della Nave di Fuoco trovò scarsa resistenza, andando ad impattare sullo
>> scafo nero e grigio con violenza e scavando profondi solchi nel metallo.
>>
>> “Grande Chuck!” esclamò con piglio guerriero il Comandante Keane poi,
>> tornando professionale, aggiunse “gli scudi della Sfera stanno fluttuando.
>> Perdita di potenza nella sottosezione 11.”
>>
>> “Dal…” ebbe appena il tempo di dire il Capitano della Marconi, ma non potè
>> aggiungere altro. Il Capo della Sicurezza, che aveva notato le medesime
>> letture della collega, stava già agendo, concentrando tutto il fuoco della
>> nave federale in quel punto. Dopo pochi secondi, sottoposta ad un
>> martellamento su due fronti, la Sfera Borg esplose.
>>
>> “Ottimo lavoro, signori…”si complimentò Shran, tornando al proprio posto e
>> lanciando un’occhiata di sfida a 3di14 “adesso torniamo al nostro
>> bersaglio…se avete finito di fare i vostri comodi, ovviamente…”
>>
>> La Borg ignorò completamente la battuta, cui rispose con un atono
>> “Approntare rotta di avvicinamento 023.011. E’ stato predisposto un
>> corridoio di approccio sicuro prendendo il controllo delle postazioni
>> difensive fisse e rivolgendone il fuoco contro i vascelli nemici. Tale fuoco
>> di supporto sarà disponibile per 86.7 secondi.”
>>
>> “Facciamo rotta verso il corridoio!” ordinò allora Shran, mentre il loro
>> bersaglio cominciava a giganteggiare sullo schermo visore.
>>
>> Per quasi un minuto tutto sembrava andare per il meglio, ma l’Andoriano non
>> si stava facendo illusioni, quindi non rimase deluso quando, a meno di venti
>> secondi dall’obiettivo, 3di14 annunciò “Due Cubi della fazione avversa
>> stanno emergendo dalla transcurvatura, a portata di tiro tra 5 secondi.”
>>
>> Ci volle appena un secondo di riflessione, prima che il Capitano della
>> Marconi ordinasse “Tutta la potenza residua agli scudi…attiriamo il loro
>> fuoco lontano dalla Nave di Fuoco!” quindi, volgendosi verso 3di14 “Non
>> resisteremo per molto, potete fornirci assistenza?”
>>
>> La Borg parve persa nella comunicazione con i propri simili per diversi
>> secondi, quindi asserì “La Sfera ST057896 fornirà supporto Tattico di
>> copertura.” E, mentre il Cubo ingaggiava un violento scontro a fuoco col suo
>> simile, la Sfera recentemente assimilata si mosse dalla posizione di
>> retroguardia in cui si era posta, aprendo subito il fuoco contro il vascello
>> che stava fronteggiando la Marconi.
>>
>> Per lunghi, interminabili secondi, la Marconi assorbì il fuoco nemico
>> subendo ingenti danni e non riuscendo a causarne di altrettanto
>> significativi. Proprio quando Shran si stava chiedendo se fosse il momento
>> di una ritirata strategica, il Comandante Berthier, che si era dovuta
>> trasferire alla postazione scientifica ausiliaria dopo che la sua era
>> esplosa, annunciò “La Nave di Fuoco è a 15 secondi dall’impatto!”
>>
>> “Timoniere, sganciamoci dal combattimento…pronti a recuperare l’equipaggio
>> della Nave di Fuoco!” ordinò allora l’ufficiale Andoriano, mentre la Marconi
>> compiva una lunga virata superando il Cubo col quale fino a quel momento si
>> era scontrata. Quindi, rivolto a 3di14 “ordini alla Sfera di fornirci
>> qualche secondo di copertura!”
>>
>> “Pronti al teletrasporto!” annunciò la mezza Klingon, mentre il vascello del
>> Dominio modificato era lanciato a tutta velocità verso l’Unimatrice.
>>
>> I teletrasportatori della Marconi stavano per agganciare i segni vitali
>> dell’equipaggio della Nave di Fuoco quando accaddero due cose
>> contemporaneamente: La Sfera, anziché interporsi tra la nave federale ed il
>> Cubo nemico accelerò a tutta velocità verso il secondo avversario, con una
>> manovra suicida che danneggiò seriamente anche l’oppositore del Cubo di
>> 3di14. Contemporaneamente il primo Cubo, non avendo ostacoli, aprì un
>> pesante fuoco di opposizione contro la Marconi, mettendo a segno diversi
>> colpi diretti sui suoi scudi dorsali e di poppa e danneggiandola seriamente.
>>
>> “Rapporto danni!” domandò Salen con voce leggermente incrinata dalla
>> tensione, mentre cercava di rialzarsi in piedi evitando di ferirsi
>> ulteriormente con i detriti che costellavano il pavimento della Plancia.
>>
>> “Colpi diretti multipli…” annunciò Dal, che era riuscito miracolosamente a
>> reggersi alla propria postazione, nonostante un pezzo di soffitto lo avesse
>> colpito in testa lasciandogli una vistosa ferita sullo zigomo e sulla tempia
>> destri “Abbiamo perso l’energia principale e gli scudi…teletrasporti in
>> avaria…”
>>
>> “Che diavolo è successo?” domandò allora Shran, reggendosi a fatica al
>> timone accanto al quale si trovava ed ignorando stoicamente il dolore al
>> fianco sinistro.
>>
>> “La missione ha avuto esito positivo.” Annunciò semplicemente 3di14,
>> rialzandosi in piedi apparentemente illesa nonostante la trave che l’aveva
>> colpita sulla spalla corazzata.
>>
>> Poiché il visore principale non funzionava, il Capitano della Marconi
>> dovette fidarsi della parola della Borg, alla quale domandò “Che ne è dei
>> membri dell’equipaggio della Nave di Fuoco?” Non che si aspettasse più di
>> tanto, ma c’era sempre la possibilità che fossero riusciti ad utilizzare un
>> guscio di salvataggio per evitare l’esplosione.
>>
>> “L’equipaggio è stato recuperato dal nostro Cubo.” Annunciò a sorpresa la
>> Drone Borg, sorprendendo tutto l’equipaggio di Plancia, che stava lentamente
>> recuperando le proprie postazioni “Il talento dell’Umano Charles Wyandot è
>> rilevante, abbiamo provveduto a tutelarlo.”
>>
>> Lì per lì Shran non comprese il senso della frase della Borg e, preoccupato
>> di un nuovo attacco, domandò “Che ne è dei Cubi Nemici?”
>>
>> “I vascelli nemici non sono rilevanti…” rispose 3di14 e, contemporaneamente,
>> lo schermo principale si riaccese mostrando che l’Unimatrice era ancora
>> perfettamente integra, sovrastata da un Cubo Borg.
>>
>> “Ma che diavolo?” Esclamò Tara, cercando al contempo di individuare un banco
>> sensori ancora attivo per analizzare il bersaglio e capire perché il loro
>> attacco fosse fallito.
>>
>> “L’Unimatrice ha perso gli scudi ma è integra…” disse allora il tattico
>> mezzo Cardassiano, che era riuscito ad ottenere qualche dato dai sensori
>> tattici.
>>
>> “Cosa significa tutto questo?” Domandò Shran, lanciando un’occhiata gelida a
>> 3di14 “Avevate detto che eravamo riusciti a distruggere l’Unimatrice!”
>>
>> “L’obiettivo della missione è stato raggiunto in pieno.” Ribatté la Borg,
>> spiegando poi “Abbiamo penetrato le difese dell’Unimatrice e assimilato la
>> Regina del Collettivo avversario. Ora il Collettivo avversario non esiste
>> più. Noi siamo Borg…”
>>
>> “Quindi…non ci sono più vascelli Borg nemici?” Domandò il capitano della
>> Marconi, allarmato dalla scelta di parole della Borg “Abbiamo vinto la
>> battaglia?”
>>
>> “Consenso.” Affermò la femmina Borg, chiudendo le distanze con l’Andoriano,
>> mentre diverse colonne di luce verde illuminavano la penombra della Plancia
>> danneggiata rivelando il teletrasporto di numerosi Droni “La vostra
>> collaborazione è stata rilevante. Le vostre peculiarità biologiche e
>> tecnologiche arricchiranno quelle del nostro Collettivo e ci forniranno un
>> vantaggio tattico sugli altri. La resistenza è inutile!”
>>
>>
>> _________________________________________________________________________
>> Da: Comandante del sommergibile Sea Tiger
>> A: Ufficio Approvvigionamenti Arsenale di Cavite, Filippine.
>> Tramite: Comando Forze Subacquee.
>> Oggetto: Carta igienica.
>> #1. Il 6 giugno 1941 questa nave ha inoltrato una richiesta di 150 rotoli di
>> carta igienica. Il 16 dicembre 1941 detta richiesta è stata restituita con
>> la stampigliatura: "Materiale sconosciuto. Richiesta annullata."
>> #2. Il Comandante del sommergibile Sea Tiger non può fare a meno di
>> domandarsi cosa viene usato all'Approvvigionamento di Cavite in sostituzione
>> di questo "materiale sconosciuto", un tempo perfettamente noto a questo
>> Comando.
>> _________________________________________________________________________
>>
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>> Stml20 a gioco.net
>> http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml20
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