[Stml20] R: Brano 11.08 - La Nave di Fuoco

Capitano Shran cap.shran a gmail.com
Mer 19 Nov 2014 17:50:11 CET


Sì infatti...e mo voglio proprio vedere come facciamo!

Lucaaaaaaa Ermeeeeeesssss!! Suuuuuuu :P

Ileana
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Capitano Shran
USS Marconi
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Email: cap.shran a gmail.com
Starfleet Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
USS Marconi: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Marconi/main.php?include=home.php
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Skype: dolcevoloo
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"Occhio per occhio, ed il mondo  diventa cieco.."


Il 19 novembre 2014 00:30, mokia a libero.it <mokia a libero.it> ha scritto:
> lo sapevo che quella st....a di 3 di 14 alla fine ci tradiva!!!
> belloooooooo!!!!!!!
> Bravo Federico
>
>
> Monica
>
>
> ----Messaggio originale----
> Da: cmdrtkar a gmail.com
> Data: 17/11/2014 11.28
> A: "USS Marconi"<stml20 a gioco.net>
> Ogg: [Stml20] Brano 11.08 - La Nave di Fuoco
>
>
> Ecco il pezzo...c'erano un po' di cose che non mi convincevano troppo,
> quindi ho provveduto a rimescolare un po' le carte in tavola...
> In particolare ho sistemato un po' la cosa dell'attacco ad una nuova
> struttura, facendo sì che si trattasse dell'Unimatrice della Collettività
> nemica di cui avevamo già distrutto un Nodo, ed immaginando un contemporaneo
> attacco anche al secondo nodo (quello che avevamo incontrato all'inizio).
>
> In questo modo abbiamo solo due collettività coinvolte e lasciamo più spazio
> di azione ad eventuali altre sim che vogliano sfruttare l'ambientazione
> comune...
>
> Spero di non aver scritto troppi strafalcioni...
>
> F
>
>
> **********************************************
> Brano: 11.08
> Titolo: La Nave di Fuoco
> Autore: Tenente Comandante Rekon
>
> **********************************************
>
>
> U.S.S. Marconi - Sala Controllo Comunicazioni - 06 luglio 2394 - ore 05.15
>
> “Non dovrebbe…essere a letto. Signore?” domandò il Tenente Maria Seville,
> notando Rekon intento a lavorare sotto una componente parzialmente smontata
> dei relé di comunicazione subspaziale. L’Umana stava comandando il turno
> notturno in Sala Macchine per lasciare al suo superiore un po’ di riposo
> prima della prossima battaglia, e si era spostata solo ora nella sala che
> ospitava i relé subspaziali solo quando aveva individuato un consumo anomalo
> di energia in quei locali. Non aveva avuto notizia da nessuno che le
> comunicazioni necessitassero di riparazione…o di qualsiasi altra cosa Rekon
> stesse facendo, visto il numero anomalo di cavi dati e condotti energetici
> che stava collegando all’apparecchiatura che aveva scoperto.
>
> “Avrò tempo di dormire quando sarò morto, ragazza!" affermò con un grugnito
> il Tellarita, troppo concentrato su quel che stava facendo anche solo per
> tirar fuori un insulto decente “mi ero appena buttato in branda quando ho
> avuto una folgorazione, quindi eccomi qui…adesso vedi di spicciarti,
> prendimi un modulatore di frequenza e due intensificatori e passameli…”
>
> La giovane ingegnere si affrettò ad eseguire gli ordini ricevuti e,
> individuato nel vicino magazzino dei pezzi di ricambio quanto richiesto, lo
> trasportò nella saletta, sdraiandosi a sua volta sotto l’apparecchiatura per
> passare i pezzi al superiore. I suoi occhi acuti individuarono subito le
> numerose modifiche fatte dal Capo Ingegnere e, benché non avesse idea di
> cosa stesse cercando di fare esattamente, capì che stava trasformando quel
> macchinario in un accumulatore, in grado di trasmettere un impulso
> subspaziale molto più potente delle normali radio.
>
> “Diciamo che è una piccola assicurazione nel caso i nostri amici mezzi
> robotici vogliano farci qualche scherzo…” spiegò stringatamente, notando la
> curiosità della sua seconda, mentre le tozze dita pelose operavano con una
> perizia insospettabile con un minuscolo saldatore laser per fissare il
> componente appena ricevuto. Notando che l’umana non rispondeva, aggiunse più
> bruscamente “Sveglia ragazzina…cosa credi succederebbe ai nostri amici Borg
> se gli sparassimo un singolo impulso, alimentato con tutta l’energia della
> nave, attraverso la loro rete di comunicazione subspaziale?”
>
> Cominciando a capire quale fosse lo scopo di quell’accozzaglia di circuiti,
> condotti, fili e relé, l’Umana si voltò stupita verso l’ingegnere Tellarita
> quindi, chiudendo la bocca, impiegò qualche momento prima di rispondergli
> “Suppongo…che potremmo mettere temporaneamente fuori uso la loro capacità di
> coordinamento interna…”
>
> “E magari friggere anche qualche cervello Borg da fornire al cuoco per la
> cena…” borbottò l’Ingegnere Capo della Marconi, cercando a tentoni la
> sinistra una componente lasciata da parte, mentre con la destra teneva fermo
> quello che sembrava essere un nodo di distribuzione modificato pesantemente.
> Notando il movimento, ed immaginando quale fosse il pezzo che il Tellarita
> non trovava, Maria si contorse leggermente per mettersi sul fianco e, dopo
> averlo afferrato, lo mise nella posizione corretta, tenendolo fermo in
> attesa che il superiore terminasse l’assemblaggio della struttura.
>
> Con un ringhio a metà tra il sorpreso ed il soddisfatto, Rekon usò la mano
> libera per recuperare il saldatore, col quale si mise all’opera facendo
> attenzione a non saldare insieme al congegno anche la mano della sua vice.
> La ragazza, d’altro canto, rimase in silenzio per un po’ per ammirare
> l’intricata opera che il suo superiore aveva creato in poche ore quindi,
> colta da un dubbio, domandò “Ma i sistemi di comunicazione Borg saranno
> certamente schermati all’inverosimile per evitare attacchi del genere…come
> faremo a superare una simile protezione?”
>
> “Sfruttando il loro orgoglio, ragazza…” rispose il vecchio ingegnere, con un
> ghigno che – alla breve distanza a cui si trovavano – permise al Tenente
> Seville di vedere con chiarezza le zanne che il Tellarita aveva in bocca
> “come con chiunque altro…”
>
>
> U.S.S. Marconi - Sala Riunioni - 06 luglio 2394 - ore 06.30
>
> Shran sedeva con le dita incrociate avanti a sé, fissando la quasi totalità
> dei suoi Ufficiali Superiori che lo circondavano per l’ultimo briefing prima
> dell’attacco all’Unicomplesso in costruzione che i Borg della fazione loro
> avversaria stavano installando nel Quadrante Gamma. Si sarebbe anche evitato
> quella riunione, ma le notizie che 3di14 aveva inviato loro neppure un'ora
> dopo la fine della riunione precedente avevano richiesto alcuni
> aggiustamenti ed era il momento di condividerli con i suoi uomini.
>
> Gli uomini erano tutti presenti eccetto Rekon, che ancora non si vedeva e
> non aveva dato notizie di sé salvo una breve comunicazione da parte di un
> suo sottoposto che aveva annunciato che il Capo Ingegnere sarebbe arrivato
> appena finito di sistemare una cosa. Le loro facce, poi, esprimevano tutta
> la tensione che quei giorni di continui conflitti avevano generato in loro.
>
> “Molto bene, iniziamo…” commentò l’Andoriano, un po’ seccato, sciogliendo la
> posa contemplativa e poggiando in maniera marziale le spalle allo schienale
> della sedia “come vi é stato comunicato, il nostro obiettivo é molto più
> protetto di quanto pensassimo inizialmente. Ciò comporta che i nostri
> alleati Borg ci forniranno un terzo Cubo di supporto, mentre il Dominio é
> stato costretto a mobilitare due flotte...quelle che avrebbero dovuto darci
> copertura in caso di tradimento. La situazione é però piuttosto incerta,
> quindi datemi uno stato dei sistemi e del nostro grado di preparazione.”
>
> La prima a parlare fu Tara che, come responsabile delle Operazioni, si prese
> carico di riferire anche per conto dell’ingegneria che tutti i sistemi
> primari e secondari erano a posto. “tutti i danni più rilevanti accumulati
> negli ultimi giorni di scontri sono stati riparati….” Riferì, prima di
> aggiungere “abbiamo ancora numerosi sistemi secondari tutt’oggi non
> funzionanti, ma si tratta di moduli non strettamente legati alle capacità
> belliche della nave.” Omise di dire che tra questi sistemi non funzionanti
> rientravano anche il supporto vitale del Ponte 12 e tutti i replicatori
> alimentari, ma la mezza Klingon non parve rammaricarsi più di tanto di tale
> dimenticanza.
>
> Successivamente fu il turno di Dal, che riferì la piena operatività dei
> sistemi tattici, aggiungendo che tutte le armi personali erano state
> rimodulate e che tutto il personale coinvolto nelle opere di contenimento
> degli assalti Borg sarebbe stato dotato anche di disgregatori di fattura
> Klingon e di armi bianche, al fine di aumentare la gamma di armamento a
> disposizione.
>
> “Ci sarebbe anche un’altra cosa…” aggiunse, dopo un momento di riflessione.
> Quando Shran lo invitò a parlare, il mezzo Cardassiano riferì “Non so se il
> Comandante Rekon glielo aveva accennato, ma dalla Sala Macchine hanno
> implementato una subroutine di teletrasporto predisposta per agganciare il
> composto di cui sono fatte le nanosonde Borg e tutte le componenti organiche
> ad esse associate e trasportare il tutto nello spazio attorno alla nave. Si
> tratta di un trucco che potremo tentare probabilmente una sola volta, prima
> che i Borg si adattino, ma dovrebbe permetterci di vuotare la nave da ogni
> Borg a bordo, in caso la situazione diventasse tragica…”
>
> L’ufficiale Andoriano fece cenno di aver capito, ed il Conestabile Odo ne
> approfittò per prendere la parola e riferire "Dopo aver contattato il
> comando Jem’Hadar di Settore, Capitano, mi é stato assicurato che le flotte
> d’assalto ci attendono alle coordinate di rendez vous. Vorrei che un nuovo
> contingente di soldati venisse trasferito a bordo della Marconi agli ordini
> del Primo Ma’Kar…”
>
> Shran lanciò un’occhiata in tralice al Primo Jem’Hadar, che sedeva immobile
> come una statua di roccia accanto al Cambiante. Non poteva certo dire di
> essere lieto di avere a bordo tanti soldati del Dominio, ma doveva ammettere
> che si erano dimostrati estremamente utili nel difendere la nave dagli
> attacchi Borg, quindi non poté che rispondere “Naturalmente,
> Conestabile…proceda pure. E per quanto riguarda le forze Borg nella Nebulosa
> di Marg?”
>
> Il Cambiante si incupì leggermente al pensiero di quella regione di spazio
> del Dominio caduta in mano ai Borg, ma si affrettò a rispondere “Ho
> provveduto a trasmettere al comando locale le indicazioni su come agire e
> l’ordine di collaborare con la fazione Borg Alleata….” Era evidente che la
> cosa non lo soddisfacesse, tanto che aggiunse “Capitano, non posso negare la
> logica di un attacco coordinato sia al fulcro di transcurvatura che
> all’Unicomplesso, così da non permettere alla Fazione Borg di ridislocare le
> proprie forze, ma devo ammettere di essere preoccupato. Due Flotte del
> Dominio si stanno preparando ad attaccare la Nebulosa di Marg insieme a 5
> Cubi alleati e altrettante si uniranno a noi e ai tre Cubi che ci
> scortano…ma che succederà se i nostri alleati ci tradiranno subito dopo la
> battaglia? Le forze del Dominio più vicine sono state ridislocate per
> proteggere il Grande Legame, come ben sa…”
>
> “Ne sono cosciente, Conestabile, ma non abbiamo altra alternativa che
> accettare l’aiuto dei nostri…alleati…” rispose Shran, che condivideva in
> pieno tutte le titubanze del Cambiante che un tempo aveva servito come Capo
> della Sicurezza di DS9. Il sapere che quasi certamente i Borg li avrebbero
> traditi, però, non cambiava il fatto che avrebbero avuto bisogno del loro
> supporto per sconfiggere il nemico che si era insidiato tanto profondamente
> nel territorio del Dominio. Fu per questo che aggiunse, schiacciando
> leggermente le antenne sul capo canuto “quel che posso consigliarle è di
> lasciare che i nostri alleati si sobbarchino la loro quota di responsabilità
> nello scontro e non restino indietro, lasciando che siano le vostre navi a
> farne le spese…”
>
> Odo fece cenno di sì, e aggiunse “l’ho fatto, ma i Jem’Hadar non sono
> esattamente propensi a non farsi prendere dalla foga della battaglia…”
>
> Forse voleva aggiungere altro, ma non ebbe tempo in quanto una colonna di
> luce verde illuminò la stanza precedendo la materializzazione di 3di14.
> Immediatamente il Primo Ma’Kar e il Comandante Dal si alzarono in piedi,
> reagendo ad una potenziale minaccia, ma il Borg li ignorò fissando lo
> sguardo dell’occhio sano sul Capitano della Marconi e dicendo “Ci troviamo a
> 30 minuti standard dall’area di operazioni. E’ giunto il momento di definire
> la strategia operativa per lo scontro.”
>
> “Naturalmente…” rispose Shran a denti stretti, ben sapendo che sarebbe stato
> inutile protestare con il portavoce della Collettività loro alleata per
> quell’arrivo non annunciato “si accomodi, ho già…”
>
> Ma non potè finire la frase, perché Rekon scelse quel momento per palesarsi
> in sala riunioni parlando nel frattempo al comunicatore “…e finite di
> stabilizzare quel sostegno sul Ponte 5…se quando torno lo trovo ancora
> incrinato giuro che vi infilo nel primo siluro fotonico che trovo e…anzi, vi
> infilo direttamente il siluro fotonico giù per la gola!”
>
> Quindi colpì con la mano pelosa il comunicatore per chiudere la
> conversazione e, solo allora, si prese un istante per guardarsi intorno. Il
> Capitano della Marconi non si aspettava certo dal Tellarita delle scuse per
> il ritardo, ma rimase ugualmente sorpreso quando lo vide quasi scoppiare a
> ridere notando Dal e Ma’Kar in piedi ai due lati di 3di14.
>
> Dal canto suo, il Capo Ingegnere si limitò a grugnire un saluto, prima di
> dirigersi direttamente verso il trio in piedi e dire a Dal e al Primo
> Jem’Hadar “Lasciate in pace questa faccia da replicatore…ho bisogno di lei
> adesso, quindi tenetevi stretto il vostro testosterone, che potrete sfogarlo
> con calma quando ci sarà da combattere…” quindi, rivolgendosi alla Borg
> “molto bene Pi…ho bisogno che tu faccia una cosa per me…”
>
> Il Drone lo fissò con sguardo vacuo, ma non chiese spiegazioni circa il
> nomignolo affibiatole, così il Tellarita continuò “La volta scorsa non
> abbiamo avuto problemi perché non era previsto che comunicassimo con molte
> navi per coordinare l’attacco, ma stavolta ci saranno più di duecento
> vascelli pronti a saltare addosso a quell’embrione di Unicomplesso. I Borg
> hanno già dimostrato di poter bloccare le nostre comunicazioni con facilità
> e di poter violare i nostri protocolli altrettanto rapidamente. Quindi
> adesso tocca a voi…”
>
> “Ciò è rilevante…” rispose 3di14 dopo un momento di riflessione, o forse
> dopo aver comunicato con la propria Collettività “procedete nell’esprimere
> le vostre intenzioni.”
>
> “Le mie intenzioni?” borbottò il Tellarite, perplesso. Notò di certo
> l’occhiataccia che Shran gli stava lanciando alle spalle del Borg, ma non
> sembrò darvi peso. Invece aggiunse “E’ molto semplice, Pi…voi siete i Borg,
> no? Conoscete le capacità dei vostri cugini dell’altra Collettività e sono
> certo che abbiate nella vostra mente collettiva le risorse e le capacità
> impedire loro di violare le vostre comunicazioni. Questo vuol dire che ci
> dovete fornire l’accesso ad un vostro canale di comunicazione Borg da
> sfruttare per coordinare le attività delle flotte del Dominio impegnate
> nelle due battaglie e dei Cubi che le assisteranno. Inoltre dovete
> impegnarvi a mantenerlo aperto e a garantirne l’inviolabilità da parte dei
> nostri avversari!”
>
> Le facce degli umanoidi presenti nella sala in quel non esprimevano bei
> sentimenti verso il Tellarita, Ma Rekon aveva gli occhi piantati in quello
> della Borg e non batté ciglio finché questa, dopo una conversazione
> silenziosa e piuttosto lunga con la propria Collettività, non assentì
> affermando “Ciò può essere fatto. Noi apriremo una delle nostre frequenze di
> comunicazione protette ai vascelli impiegati negli scontri, al fine di
> garantire l’efficienza delle operazioni tattiche.”
>
> “Ecco, questa sì che è efficienza…” borbottò il Tellarita, dando una bella
> pacca sulla spalla alla Borg e facendola barcollare leggermente. Quindi,
> usando la mano con cui l’aveva colpita, la spinse verso la porta e disse
> “dobbiamo coordinare più di 500 navi, quindi non c’è tempo da perdere. Qui
> fuori c’è la mia vice che aspetta istruzioni in merito. Datti da fare! E tu,
> faccia a punta, vai con lei!”
>
> Seppur perplessa, la Borg si apprestò ad ottemperare avviandosi alla porta,
> seguita rapidamente dal Primo Jem’Hadar, che si mosse non appena ebbe
> ricevuto da Odo una conferma non verbale dell’ordine dell’ingegnere.
>
> Quando la porta si fu richiusa alle spalle della Borg, Shran disse, con voce
> gelida “Ebbene, Comandante Rekon…quando pensava di informarci della sua
> decisione di far dipendere tutte le nostre comunicazioni dai nostri
> alleati?”
>
> Il Tellarite non si scompose particolarmente e, raggiungendo con calma il
> proprio posto attorno al tavolo, rispose “L’intenzione era di dirvelo prima
> che arrivasse faccia di latta, ma me la son trovata già tra i piedi…o facevo
> così o la teletrasportavo fuori bordo. Ma basta con queste scemenze. Maria
> non potrà tenercela lontana per più di qualche minuto e abbiamo cose serie
> di cui parlare…”
>
> “Più serie dell’aver consegnato ai nostri prossimi potenziali nemici la
> nostra capacità di reazione e coordinamento?” domandò incredula il
> Comandante Keane, mentre il Dottor Kuwano e Dal si limitavano a fissarlo con
> sguardo perplesso.
>
> “Bah…mi serviva l’accesso alla loro rete subspaziale. Ho preparato uno
> scherzetto che dovrebbe essere in grado di friggere tutta la loro rete di
> comunicazione per almeno una decina di minuti, ma non posso recapitargli la
> supposta senza un passaggio d’entrata, vi pare?”
>
> Le facce degli ufficiali esprimevano chiaramente tutto lo stupore generato
> da quelle parole e Shran, completamente dimentico della precedente
> arrabbiatura, assottigliò lo sguardo e disse solo “Vada avanti, Rekon…”
>
>
>  U.S.S. Marconi - Plancia - 06 luglio 2394 - ore 07.00
>
> “Stiamo uscendo dalla Curvatura, signore…” annunciò il Timoniere senza
> voltarsi.
>
> “I sensori rilevano la flotta del Dominio ed un vascello Borg Classe Cubo
> già schierata, salvo un incrociatore che si sta muovendo per venirci
> incontro…”
> “Il Tenente Wyandot é pronto per il trasferimento sulla Nave di fuoco?"
> domandò Shran, voltando leggermente le antenne verso la postazione delle
> comunicazioni ed utilizzando un termine che era venuto fuori durante la
> riunione strategica del giorno prima.
>
> 3di14 aveva infatti evidenziato come, a differenza di un anello di un nodo
> di transcurvatura, un Un i complesso era una struttura estremamente solida e
> con sistemi ridondanti, tanto che non sarebbe stato affatto sufficiente
> schiantarvi contro un nucleo di curvatura per distruggerlo.
> Mentre stavano valutando le loro alternative, il Primo Ma'Kar aveva
> suggerito di schiantarsi contro l'intera nave dopo aver armato l'intera
> santabarbara di siluri. A quel punto, Julie aveva tirato fuori la storia
> delle navi di fuoco, vascelli a vela di piccole dimensioni che sulla Terra
> venivano riempite di pece e poi incendiate, per farle quindi schiantare sui
> grandi galeoni da guerra per dare loro fuoco.
>
> L'idea era piaciuta molto sia a Shran che al Primo Ma'Kar ed era stata
> considerata "perseguibile" da 3di14. La borg aveva quindi proposto di dotare
> la nave che avrebbero utilizzato di scudi autori modulanti Borg e di
> imbottirla di antimateria e detonatori, sfruttando le celle energetiche dei
> siluri Borg, molto più efficienti dei siluri fotonici federali. Una volta
> decisa la strategia, la Collettività aveva fatto entrare in Trans curvatura
> uno dei tre Cubi che scortavano la Marconi, con l'ordine di raggiungere la
> flotta del Dominio e approntare la Nave di Fuoco.
>
> "Sì signore, é già in Sala Teletrasporto 1..." confermò il Comandante Keane
> dalla Consolle OPS, mentre sullo schermo veniva ingrandito quello che, fino
> a poche ore prima, era stato un incrociatore del Dominio. Il suo scafo
> esterno era stato ricoperto di apparecchiature Borg, caratterizzate da un
> aspetto decisamente sgraziato e dalla tipica luce verde "saremo a portata
> tra 40 secondi."
>
> Il Capitano della Marconi si voltò verso 3di14, che era ferma in piedi
> accanto a lui, e domandò "Tutte le modifiche sono state completate in
> tempo?"
>
> "Come da specifiche..." convenne atona la Borg, lanciandogli un'occhiata
> come a dire che la domanda era irrilevante. Poiché l'Andoriano continuava a
> fissarla con gli occhi di ghiaccio come a chiedere ulteriori delucidazioni,
> però, aggiunse col tono di chi sta perdendo tempo "i detonatori sono
> programmati per innescare l'esplosione 0.056 secondi dopo l'impatto dello
> scafo con gli scudi dell'UNI complesso, così da massimizzare gli effetti
> detonanti. La U.S.S. Marconi riceverà in tempo reale l'aggiornamento sulle
> frequenze degli scudi dell'incrociatore denominato Nave di Fuoco, al fine di
> procedere al recupero del suo equipaggio prima della distruzione
> dell'unità."
>
> "Molto bene..." approvò l'umanoide dalla pelle blu quindi, pigiato il
> comunicatore, disse "Shran a Wyandot, é a bordo? É tutto a posto?"
>
> "S...sì Capitano..." rispose titubante il ragazzo, che non era evidentemente
> ancora passato in modalità pilota "la nave...non avrà molta manovrabilità
> con questo carico extra...non c'è un centimetro libero, a parte le
> postazioni di Plancia e della Sala Macchine!"
>
> Shran notò che, mano a mano che parlava, Chuck diventava sempre più sicuro
> di sé e non poté trattenere un ghigno, mentre pensava a quanto profondamente
> i Borg avessero dovuto modificare i sistemi per permettere a solo 12 persone
> di gestire un incrociatore di oltre 600 metri di lunghezza con un livello di
> efficienza da loro considerato accettabile. Scuotendo la testa per togliersi
> quei pensieri non utili dalla mente, rispose "Tranquillo, vi scopriremo noi.
> Marconi chiude."
>
> "Il Cubo 10247 opererà di supporto alla manovra di speronamento." annunciò
> la Borg, nel momento esatto in cui uno dei due Cubi giunti con la Marconi,
> quello che li aveva tratti in salvo giorni prima, per la precisione, si
> muoveva come un pachiderma dello spazio, andandosi ad affiancare alla Nave
> di Fuoco, mentre l'altro raggiungeva il terzo vascello nei pressi della
> Flotta del Dominio "Comunicazioni subspaziali stabilite con tutti i
> vascelli, compresi quelli dislocati presso la Nebulosa di Marg."
>
> Il Capitano scambiò un cenno di intesa con il Conestabile, che occupava la
> poltrona del Primo Ufficiale e ne usava la strumentazione per controllare lo
> stato delle forze del Dominio. Avuta da Odo tacita conferma che tutto era
> pronto, ordinò "Comandante Dal, Primo Ma'Kar, allertate i vostri uomini.
> Timoniere, ci porti accanto alla Nave di Fuoco e passiamo in allarme rosso.
> Comandante Berthier, visuale tattica sullo schermo. Si va!
>
>
> Pressi Unimatrice Borg Quadrante Gamma - alcuni minuti dopo
>
> I due potenti Drednaught del Dominio, super incrociatori lunghi più di
> quattro chilometri e ricoperti di torrette di cannoni a Polaroni, furono i
> primi ad entrare in mischia, guidando l'assalto delle rispettive flotte, che
> parevano composte da vascelli microscopici al confronto dei due titani del
> Quadrante Gamma e dei due massicci Cubi Borg che li tallonavano da vicino.
>
> Ad attenderli ci erano una dozzina di Cubi e più del doppio di Sfere, oltre
> ad un numero imprecisato di vascelli scout. quindi il primo contatto tra le
> due forze contrapposte si rivelò essere più che altro un inferno di raggi,
> esplosioni e scafi metallici liquefatti dalla devastante potenza delle armi
> impiegate.
>
> Un po' distante dalla mischia, il trio di vascelli composto dalla Marconi,
> dal Cubo Borg e dalla Nave di Fuoco stava nel frattempo avanzando verso
> l'animatrice aprendosi a forza la strada tra quelle navi nemiche che non
> avevano abbandonato la propria posizione difensiva a seguito dell'attacco
> della flotta congiunta Dominio-Borg.
>
> Si trattava principalmente di vascelli di piccole dimensioni (Classe Sonda
> ed un paio di Sfere, fino a quel momento), che Chuck aveva evitato con
> manovre così ardite che - nonostante le dimensioni minori ed il carico più
> leggero - la Marconi aveva faticato ad emulare. Secondo il piano originale,
> infatti, le due navi più piccole avrebbero dovuto evitare per quanto
> possibile l'ingaggio, lasciando che i Borg avversari si concentrassero -
> come da loro programmazione di base - innanzitutto sulla minaccia maggiore,
> ovvero sul cubo che le scortava.
>
> Fino ad ora la strategia si era dimostrata vincente. La Nave di Fuoco era
> riuscita - anche grazie alle modifiche implementate dagli alleati - a
> sottrarsi o resistere ad ogni attacco, che la Marconi aveva poi attirato su
> di sé per il tempo necessario a far intervenire le possenti armi del Cubo.
> In questo modo la Nave di Fuoco aveva ricevuto pochissime bordate sugli
> scudi modificati, mentre la Marconi era ancora in condizioni relativamente
> buone, avendo dovuto respingere un solo abbordaggio quando il Cubo era stato
> rallentato dall'assalto combinato di due Sfere.
>
> Ma la parte difficile del piano veniva solo ora, in vista dell’Unimatrice.
>
>
> U.S.S. Marconi - Plancia - 06 luglio 2394 - ore 07.45
>
> “Il Primo Ma’Kar conferma che hanno finito di liberare il Ponte 5…” informò
> Odo, reggendosi al contempo alla poltrona del Primo Ufficiale mentre gli
> scudi della Marconi venivano scossi da una scarica di siluri provenienti da
> una Sfera. La nave Borg aveva preso di mira la Nave di Fuoco quando questa
> aveva attraversato il limitare esterno dello spazio occupato dall’Unimatrice
> nemica, costringendo il Tenente Wyandot a manovre molto oltre il limite
> dell’integrità strutturale del vascello che pilotava, per lo meno fin quando
> la nave federale non si mise in mezzo, assorbendo coi propri scudi il fuoco
> nemico.
>
> “Scudi dorsali al 41%...” annunciò Dal, mentre le sue mani danzavano sulla
> consolle tattica, concentrando il fuoco di tutti i banchi phaser disponibili
> verso un unico punto dell’equatore del vascello Borg, nella speranza di
> superare per qualche istante le sue difese “Stiamo avendo fluttuazioni nei
> campi inibitori del teletrasporto, ponte 11.”
>
> “Squadre di sicurezza del ponte 11, tenersi pronti a respingere un
> abbordaggio…” comunicò rapidamente il Primo Ufficiale Salen, che almomento
> aveva ceduto la propria postazione ad Odo e stava occupando una consolle
> secondaria “Timoniere, ruoti il nostro asse orizzontale di 180°, così da
> esporre gli scudi ventrali al fuoco nemico…”
>
> “Dove diavolo è il Cubo?” domandò Shran, reggendosi ai braccioli della
> propria poltrona e socchiudendo gli occhi, mentre una consolle alle sue
> spalle esplodeva in una cascata di scintille dopo il fuoco di risposta della
> Sfera.
>
> “Stiamo incontrando resistenza…” annunciò 3di14, che pareva in grado di
> reggersi in piedi senza difficoltà nonostante gli scossoni “è in corso
> l’assimilazione della Sfera ST057896. Tempo previsto al completamento
> dell’attività: 6.23 minuti.”
>
> “Potremmo non avere tutto questo tempo!” si irritò il Capitano della
> Marconi, ordinando nel contempo a Dal di tentare un fuoco misto di siluri e
> phaser sempre sullo stesso punto “distruggete quella dannata Sfera e venite
> a darci una mano!”
>
> “L’assimilazione della Sfera consentirà una maggiore operatività strategica
> durante la fase finale dell’avvicinamento…” spiegò concisamente il drone
> Borg, ignorando la furia dell’Andoriano come se la considerasse tanto
> irrilevante quanto la possibile distruzione della Marconi “Attraverso
> l’assimilazione otterremo i codici dei sistemi difensivi e potremo
> disattivare temporaneamente le difese perimetrali.”
>
> “Manovre evasive, schema gamma-sette!” ringhiò allora Shran, dopo aver
> capito che dovevano cavarsela da soli “Julie, mi dia un buon
> bersaglio….Dexter…” rivolto al timoniere “si tenga tra la sfera e la Nave di
> Fuoco, cercando di cambiare continuamente lo scudo sottoposto al fuoco
> nemico per consentire alla Sala Macchine di riparare i danni…”
>
> Il timoniere in seconda, un Guardiamarina Umano che si era trovato a dover
> gestire le manovre della nave a causa dell’assenza di Chuck, stava per
> rispondere affermativamente, ma si bloccò osservando stupefatto la propria
> consolle e, dopo un istante, disse “scusi, signore…io..credo di aver perso
> la Nave di Fuoco…”
>
> “Cosa?” domandò Shran, alzandosi in piedi nonostante gli scossoni e
> raggiungendo con due falcate il Timone, per controllarne le letture. Non
> fece però a tempo perché sullo schermo, proprio nel momento in cui il fuoco
> della Marconi faceva avvampare gli scudi Borg, da dietro la sfera comparve
> la massiccia sagoma dell’incrociatore del Dominio che – con un volo così
> radente da sembrare che i due scafi si stessero sfiorando, scaricò tutta la
> potenza dei suoi armamenti ventrali sulla superficie opposta dello scafo
> nemico. Evidentemente la Sfera doveva aver concentrato tutta la potenza dei
> suoi scudi verso la Marconi, perché il fuoco radente dei cannoni polaronici
> della Nave di Fuoco trovò scarsa resistenza, andando ad impattare sullo
> scafo nero e grigio con violenza e scavando profondi solchi nel metallo.
>
> “Grande Chuck!” esclamò con piglio guerriero il Comandante Keane poi,
> tornando professionale, aggiunse “gli scudi della Sfera stanno fluttuando.
> Perdita di potenza nella sottosezione 11.”
>
> “Dal…” ebbe appena il tempo di dire il Capitano della Marconi, ma non potè
> aggiungere altro. Il Capo della Sicurezza, che aveva notato le medesime
> letture della collega, stava già agendo, concentrando tutto il fuoco della
> nave federale in quel punto. Dopo pochi secondi, sottoposta ad un
> martellamento su due fronti, la Sfera Borg esplose.
>
> “Ottimo lavoro, signori…”si complimentò Shran, tornando al proprio posto e
> lanciando un’occhiata di sfida a 3di14 “adesso torniamo al nostro
> bersaglio…se avete finito di fare i vostri comodi, ovviamente…”
>
> La Borg ignorò completamente la battuta, cui rispose con un atono
> “Approntare rotta di avvicinamento 023.011. E’ stato predisposto un
> corridoio di approccio sicuro prendendo il controllo delle postazioni
> difensive fisse e rivolgendone il fuoco contro i vascelli nemici. Tale fuoco
> di supporto sarà disponibile per 86.7 secondi.”
>
> “Facciamo rotta verso il corridoio!” ordinò allora Shran, mentre il loro
> bersaglio cominciava a giganteggiare sullo schermo visore.
>
> Per quasi un minuto tutto sembrava andare per il meglio, ma l’Andoriano non
> si stava facendo illusioni, quindi non rimase deluso quando, a meno di venti
> secondi dall’obiettivo, 3di14 annunciò “Due Cubi della fazione avversa
> stanno emergendo dalla transcurvatura, a portata di tiro tra 5 secondi.”
>
> Ci volle appena un secondo di riflessione, prima che il Capitano della
> Marconi ordinasse “Tutta la potenza residua agli scudi…attiriamo il loro
> fuoco lontano dalla Nave di Fuoco!” quindi, volgendosi verso 3di14 “Non
> resisteremo per molto, potete fornirci assistenza?”
>
> La Borg parve persa nella comunicazione con i propri simili per diversi
> secondi, quindi asserì “La Sfera ST057896 fornirà supporto Tattico di
> copertura.” E, mentre il Cubo ingaggiava un violento scontro a fuoco col suo
> simile, la Sfera recentemente assimilata si mosse dalla posizione di
> retroguardia in cui si era posta, aprendo subito il fuoco contro il vascello
> che stava fronteggiando la Marconi.
>
> Per lunghi, interminabili secondi, la Marconi assorbì il fuoco nemico
> subendo ingenti danni e non riuscendo a causarne di altrettanto
> significativi. Proprio quando Shran si stava chiedendo se fosse il momento
> di una ritirata strategica, il Comandante Berthier, che si era dovuta
> trasferire alla postazione scientifica ausiliaria dopo che la sua era
> esplosa, annunciò “La Nave di Fuoco è a 15 secondi dall’impatto!”
>
> “Timoniere, sganciamoci dal combattimento…pronti a recuperare l’equipaggio
> della Nave di Fuoco!” ordinò allora l’ufficiale Andoriano, mentre la Marconi
> compiva una lunga virata superando il Cubo col quale fino a quel momento si
> era scontrata. Quindi, rivolto a 3di14 “ordini alla Sfera di fornirci
> qualche secondo di copertura!”
>
> “Pronti al teletrasporto!” annunciò la mezza Klingon, mentre il vascello del
> Dominio modificato era lanciato a tutta velocità verso l’Unimatrice.
>
> I teletrasportatori della Marconi stavano per agganciare i segni vitali
> dell’equipaggio della Nave di Fuoco quando accaddero due cose
> contemporaneamente: La Sfera, anziché interporsi tra la nave federale ed il
> Cubo nemico accelerò a tutta velocità verso il secondo avversario, con una
> manovra suicida che danneggiò seriamente anche l’oppositore del Cubo di
> 3di14. Contemporaneamente il primo Cubo, non avendo ostacoli, aprì un
> pesante fuoco di opposizione contro la Marconi, mettendo a segno diversi
> colpi diretti sui suoi scudi dorsali e di poppa e danneggiandola seriamente.
>
> “Rapporto danni!” domandò Salen con voce leggermente incrinata dalla
> tensione, mentre cercava di rialzarsi in piedi evitando di ferirsi
> ulteriormente con i detriti che costellavano il pavimento della Plancia.
>
> “Colpi diretti multipli…” annunciò Dal, che era riuscito miracolosamente a
> reggersi alla propria postazione, nonostante un pezzo di soffitto lo avesse
> colpito in testa lasciandogli una vistosa ferita sullo zigomo e sulla tempia
> destri “Abbiamo perso l’energia principale e gli scudi…teletrasporti in
> avaria…”
>
> “Che diavolo è successo?” domandò allora Shran, reggendosi a fatica al
> timone accanto al quale si trovava ed ignorando stoicamente il dolore al
> fianco sinistro.
>
> “La missione ha avuto esito positivo.” Annunciò semplicemente 3di14,
> rialzandosi in piedi apparentemente illesa nonostante la trave che l’aveva
> colpita sulla spalla corazzata.
>
> Poiché il visore principale non funzionava, il Capitano della Marconi
> dovette fidarsi della parola della Borg, alla quale domandò “Che ne è dei
> membri dell’equipaggio della Nave di Fuoco?” Non che si aspettasse più di
> tanto, ma c’era sempre la possibilità che fossero riusciti ad utilizzare un
> guscio di salvataggio per evitare l’esplosione.
>
> “L’equipaggio è stato recuperato dal nostro Cubo.” Annunciò a sorpresa la
> Drone Borg, sorprendendo tutto l’equipaggio di Plancia, che stava lentamente
> recuperando le proprie postazioni “Il talento dell’Umano Charles Wyandot è
> rilevante, abbiamo provveduto a tutelarlo.”
>
> Lì per lì Shran non comprese il senso della frase della Borg e, preoccupato
> di un nuovo attacco, domandò “Che ne è dei Cubi Nemici?”
>
> “I vascelli nemici non sono rilevanti…” rispose 3di14 e, contemporaneamente,
> lo schermo principale si riaccese mostrando che l’Unimatrice era ancora
> perfettamente integra, sovrastata da un Cubo Borg.
>
> “Ma che diavolo?” Esclamò Tara, cercando al contempo di individuare un banco
> sensori ancora attivo per analizzare il bersaglio e capire perché il loro
> attacco fosse fallito.
>
> “L’Unimatrice ha perso gli scudi ma è integra…” disse allora il tattico
> mezzo Cardassiano, che era riuscito ad ottenere qualche dato dai sensori
> tattici.
>
> “Cosa significa tutto questo?” Domandò Shran, lanciando un’occhiata gelida a
> 3di14 “Avevate detto che eravamo riusciti a distruggere l’Unimatrice!”
>
> “L’obiettivo della missione è stato raggiunto in pieno.” Ribatté la Borg,
> spiegando poi “Abbiamo penetrato le difese dell’Unimatrice e assimilato la
> Regina del Collettivo avversario. Ora il Collettivo avversario non esiste
> più. Noi siamo Borg…”
>
> “Quindi…non ci sono più vascelli Borg nemici?” Domandò il capitano della
> Marconi, allarmato dalla scelta di parole della Borg “Abbiamo vinto la
> battaglia?”
>
> “Consenso.” Affermò la femmina Borg, chiudendo le distanze con l’Andoriano,
> mentre diverse colonne di luce verde illuminavano la penombra della Plancia
> danneggiata rivelando il teletrasporto di numerosi Droni “La vostra
> collaborazione è stata rilevante. Le vostre peculiarità biologiche e
> tecnologiche arricchiranno quelle del nostro Collettivo e ci forniranno un
> vantaggio tattico sugli altri. La resistenza è inutile!”
>
>
> _________________________________________________________________________
> Da: Comandante del sommergibile Sea Tiger
> A: Ufficio Approvvigionamenti Arsenale di Cavite, Filippine.
> Tramite: Comando Forze Subacquee.
> Oggetto: Carta igienica.
> #1. Il 6 giugno 1941 questa nave ha inoltrato una richiesta di 150 rotoli di
> carta igienica. Il 16 dicembre 1941 detta richiesta è stata restituita con
> la stampigliatura: "Materiale sconosciuto. Richiesta annullata."
> #2. Il Comandante del sommergibile Sea Tiger non può fare a meno di
> domandarsi cosa viene usato all'Approvvigionamento di Cavite in sostituzione
> di questo "materiale sconosciuto", un tempo perfettamente noto a questo
> Comando.
> _________________________________________________________________________
>
>
>
> _______________________________________________
> Stml20 mailing list
> Stml20 a gioco.net
> http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml20
>


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