[Stml20] R: [12.03 - Capitano Shran] - Questo è l'unico avvertimento che riceverete... Ver2
mokia a libero.it
mokia a libero.it
Mar 3 Feb 2015 21:38:41 CET
Direi che così va bene e il taschino di Tara era proprio il posto dove pensavo
di alloggiarvi, mie cari piccolletti!
se no erro la prossima di turno sono io, vero?
baci
Monica
>----Messaggio originale----
>Da: cap.shran a gmail.com
>Data: 03/02/2015 11.36
>A: "USS Marconi"<stml20 a gioco.net>
>Ogg: [Stml20] [12.03 - Capitano Shran] - Questo è l'unico avvertimento
che riceverete... Ver2
>
>Allora, cara ciurmaglia...
>Ho modificato un pezzo nella parte iniziale specificando che la
>squadra di sicurezza mandata sull'arca è composta da 12 unità. Quindi
>tutti se ne vanno in sala macchine mentre Keane e due uomini della
>sicurezza rimangono a cercare i 'piccoli'. Chiaramente anche se li
>dovessimo trovare subito, dubito che riusciamo a farli tornare grandi
>in fretta...quindi il taschino del Capo Operazioni è sempre più
>probabile :D
>Ho aggiustato la ripetizione che mi ha fatto notare Vanessa nella
>parte del finale messaggio dei nemici...
>
>Per quanto riguarda la Guardia Imperiale Andoriana, penso che la
>spiegazione di quello che ci fanno là nel gamma possa venire quando
>Shran li contatta...
>
>Detto questo, mando la versione 2!
>
>Cià
>
>=====================================
>
>*****************************************
>Brano 12.03
>Titolo: Questo è l’unico avvertimento che riceverete da noi
>Autore: Capitano Shran
>Brano Precedente: Sento la gente morta...
>
>*****************************************
>
>
>
>Nave aliena - camera d'ingresso - 13/01/2395 - Ore 02.45
>
>
>
>Alle parole dell’amico, Chuck si fece scappare un piccolo sorriso e,
>rivolgendosi a lui disse “Ma dai, perché mai il Capo Rekon ti dovrebbe
>dire una cosa del genere? Vivo o morto che sia…” e lo guardò come a
>volerlo consolare. Un’altra lacrimuccia uscì dall’occhio del povero
>boliano, che in quel momento stava evidentemente soffrendo.
>
>“Ma guardalo, maltrattato come l’ultimo degli scemi e guarda come
>piange…” bisbigliò quasi fra sé Kuwano là sotto
>
>“Capo, quel ragazzo ti si è proprio affezionato! – gli fece eco Dal –
>dovresti iniziare a trattarlo un po’ meglio!”
>
>Inutile dire che entrambi si meritarono una bella imprecazione da
>parte del loro Capo Ingegnere, che però seguiva con la coda
>dell’occhio tutti gli spostamenti di Resed. Quest’ultimo nel frattempo
>si era rannicchiato in un angolo di quella stanza attendendo che
>qualcuno gli ordinasse qualcosa da fare, qualunque cosa… Nel mentre,
>il suo amico Chuck gli si era accovacciato vicino in segno di amicizia
>e di supporto. Quella stessa scena si trovò davanti Keane quando
>rientrò dal suo velocissimo giro di perlustrazione: tornata indietro
>con un’aria piuttosto grave, vedendo i due ragazzi rannicchiati in
>quel modo non poté esimersi dal cambiare umore e sorridere.
>
>“Resed, ma che hai fatto? Che sono quegli occhi gonfi?” disse cercando
>di essere carina, ma era visibile la sua tentazione di ridere.
>
>“È-è-è dis-dis-dispia-dispia-dispiaciuto pe-pe ” Chuck avrebbe voluto
>rispondere per conto di Resed, ma non riusciva a tirare fuori una
>frase compiuta avendo come interlocutore la Keane… “è dispiaciuto per
>Rekon?” chiese lei interrompendo quella scena abbastanza pietosa…
>
>Non era necessario aspettare una risposta a questa domanda, in effetti
>era abbastanza evidente…
>
>“Stai tranquillo marinaio, quel tellarita ha la pelle dura, poi non ho
>trovato nessun Ufficiale morto nel mio giro di perlustrazione…
>Sicuramente saranno nascosti da qualche parte, ne sono sicura. A meno
>che – decise di sdrammatizzare un pochino l’atmosfera – a meno che il
>teletrasporto non li ha mai rimaterializzati a bordo dell’arca… e in
>questo caso…” gli occhi di Keane sorridevano, sapeva di aver in
>qualche modo provocato la reazione del ragazzo, che infatti non tardò
>ad arrivare:
>
>“No! – disse – questo non è possibile! Sono sicuro al cento per cento
>di averli portati indietro proprio qua su questa nave ed in questa
>posizione. Vivi o morti devono essere qua…”
>
>A queste parole il Capo Operazioni lo guardò con aria bonaria e gli
>fece un bell’occhiolino…
>
>*Ma che bella scenetta, quasi quasi vomito…* pensò Kuwano da là sotto.
>
>
>
>“Sarebbe logico provare ad attirare la loro attenzione” disse Salen
>dopo qualche minuto di silenzio
>
>“Signor Salen, voglio essere gentile con lei, che comunque è il mio
>Primo Ufficiale – parlò a quel punto il dottore visibilmente seccato
>da tutta quella faccenda – ma cosa pensa stesse facendo finora il
>Tellarita? E quell’imbecille di ragazzino pensava di sentire le voci…
>Incredibile…”
>
>“Dai riproviamoci…” suggerì Dal e subito dopo gridò
>
>“TAAAAARAAAAAAAAAAAAA”
>
>“TAAARAAAAAAAAAAAAAAAAAAA” così forte che i presenti dovettero
>ripararsi le orecchie con le mani…
>
>A quel secondo richiamo, il Tenente Comandante Keane si fermò di
>scatto: lei e il Capo Masai stavano elaborando un piano d’azione, ma,
>all’improvviso, la donna sentì una voce che la chiamava… e a dire la
>verità quella voce le era anche abbastanza familiare. Si guardò
>intorno sospettosa per qualche istante, poi si rivolse di nuovo al
>Capo Masai:
>
>“Quindi, dicevamo… tu, Chuck e dieci uomini della squadra di sicurezza
>andrete tutti con Resed in sala macchine per cercare di non far
>esplodere il nucleo di questa nave. Più tempo passa senza muoverci più
>pericolosa diventa. Io invece, ho una questione da risolvere qua, vi
>raggiungerò il prima possibile…”
>
>Keane aveva intenzione di capire da dove arrivasse quella voce che
>l’aveva chiamata… era sicuramente del Capo della Sicurezza: dovunque
>fosse era intenzionata a trovarlo. Sarebbe rimasta là con un paio di
>uomini della sicurezza…
>
> “Eehhh, hai visto come si fa con le donne?” disse Dal a Kuwano mentre
>gli dava delle piccole gomitate sul braccio in segno di vittoria.
>
>
>
>USS Marconi – Plancia - 13/01/2395 - Ore 03.00
>
>La Plancia della Marconi era praticamente privata di tutti i suoi
>Ufficiali superiori, il che poteva essere normale considerato
>l’orario, ma la realtà, purtroppo, era diversa. A bordo erano rimasti
>solo il Capitano Shran, che in quel momento si trovava nel suo studio
>ad elaborare piani di attacco che in realtà tardavano ad arrivare, e
>il nuovo Ufficiale Tattico che in quel momento si trovava in Plancia
>al posto di comando. Le sonde erano state appena inviate verso la
>nebulosa, quello fu il loro primo tentativo di capire contro chi
>avevano a che fare. Ma per avere dei primi risultati, se mai quelle
>sonde fossero tornate indietro, avrebbero dovuto attendere. L’attesa
>in quei momenti di allarme è sempre lunga e snervante…
>
>“Guardiamarina, mi metta in comunicazione con Deep Space 16 Gamma su
>una frequenza protetta. - Durani impartì l’ordine all’ufficiale
>addetto alle comunicazioni – e metta il video sul monitor principale”
>
>“Subito signore”
>
>
>
>Deep Space 16 Gamma – Ponte di Comando - Contemporaneamente
>
>Sul ponte di Comando della Stazione DS16, a quell’ora della notte il
>silenzio era rotto soltanto dal Capo Ingegnere che stava terminando
>dei lavori di manutenzione. La Vok ad un certo punto sentì il
>terminale dell’Ufficio del Capitano che suonava, ma ovviamente se ne
>vide bene da andare a rispondere… almeno alla prima chiamata…
>
>Dopo cinque minuti, il computer nell’ufficio ancora mostrava una
>comunicazione in arrivo.
>
>*E va bene – pensò Karana – vediamo chi è che chiama a quest’ora di
>notte…* si tolse i guanti da lavoro e si diresse a grandi falcate
>verso la postazione di Tomphson. La chiamata in arrivo era su delle
>frequenze protette della Flotta, la donna decise di scomodare il suo
>Capitano… finalmente!
>
>=^= Comandante Vok a Capitano =^= lo chiamò al comunicatore sperando
>di non trovarlo a dormire…
>
>=^= Comandante che succede? =^= Tomphson rispose quasi subito, con una
>voce abbastanza allarmata e fortunatamente non assonnata.
>
>=^= Capitano, mi dispiace disturbarla a quest’ora, ma qualcuno sta
>cercando di contattarla su una frequenza protetta e, chiunque sia,
>sono già dieci minuti che il suo terminale squilla… =^=
>
>=^= Va bene, passi la chiamata nel mio alloggio per favore… =^=
>
>
>
>USS Marconi – Plancia - 13/01/2395 - Ore 03.12
>
>“Signore, hanno finalmente risposto da Deep Space 16, il video è sul
>monitor come mi ha chiesto” disse il Guardiamarina addetto alle
>Comunicazioni.
>
>Sul monitor di Plancia della Marconi all’improvviso apparve l’immagine
>del Capitano Tomphson, anche se di notte e anche se quella
>comunicazione era arrivata così all’improvviso, il Capitano si fece
>trovare con una divisa perfetta.
>
>=^= Capitano, sono il Tenente Durani della nave della Federazione, USS
>Marconi. =^=
>
>Tomphson sapeva benissimo chi fosse quella donna… si erano incontrati
>qualche giorno prima proprio a bordo della sua stazione, come avrebbe
>potuto dimenticarla. E si ricordava benissimo anche del Capitano
>Shran, che aveva incontrato sempre là su DS16 circa l’anno prima.
>
>
>
>USS Marconi – Ufficio del Capitano - 13/01/2395 - Ore 03.40
>
>Il tenente Durani bussò alla porta dell’Ufficio del Capitano non
>appena chiusa la chiamata con Tomphson. Se Shran non si fosse
>aspettato da un momento all’altro il rapporto del suo Ufficiale
>Klingon, avrebbe pensato ad un tentativo di aggressione per quanto era
>stato impetuoso il suo ingresso…
>
>L’andoriano capì subito che la donna non portava buone notizie.
>
>Con le braccia conserte, schiena dondolante sulla sedia, sguardo fisso
>e sicuro, Shran invitò Durani a sedersi alla sedia di fronte a lui. I
>modi di quell’uomo erano sempre molto affascinanti, anche nelle
>situazioni di crisi come quella. Difficilmente passava inosservato
>alle donne… ma quella che si trovava davanti era una vera Klingon ed
>in pieno assetto da combattimento…
>
>“Quindi?” Shran chiese a Durani
>
>“Da Deep Space 16 non ci possiamo aspettare nessun aiuto, Capitano.”
>disse lei e Shran non fece una piega, era scontato che nessuno si
>sarebbe mosso, ma comunque avevano fatto bene a provarci…
>
>“La Fearless come sapevamo è ancora in manutenzione – continuò – il
>Falco Romulano e lo Sparviero Klingon non hanno nessuna intenzione di
>immischiarsi in battaglie senza un buon tornaconto. La stessa cosa
>vale per i Cardassiani…”
>
>* …arpie… * pensò Shran, al contrario della Klingon che invece ammise
>di capire benissimo il loro punto di vista.
>
>“Il Capitano però mi ha dato una informazione che forse potrebbe
>interessarci – continuò l’Ufficiale – ossia che due giorni fa alla
>stazione si è fermata una nave della Guardia Imperiale Andoriana. Si
>sono fermati là per dei rifornimenti, erano diretti altrove nel
>quadrante Gamma, ma questo settore è proprio lungo la loro rotta. Ci
>hanno anticipato di poco, probabilmente potremmo ancora contattare
>loro…”
>
>Shran, che aveva appena dato delle arpie a Romulani, Klingon e
>Cardassiani, ebbe un istante di esitazione… non era proprio certo del
>fatto che degli andoriani avrebbero accettato volentieri di aiutarli
>al contrario di quello avevano fatto gli altri, ma qualcosa dentro di
>sé lo rendeva abbastanza ottimista...
>
>“Ottimo – rispose quindi – cercherò di contattarli di persona… -
>disse, comunque pensieroso, il Capitano – torni in Plancia Tenente, io
>arriverò tra qualche minuto.”
>
>
>
>Interno della Nebulosa – Nave Nemica Zama - 13/01/2395 - Ore 04.37
>
>Le sonde lanciate dalla USS Marconi per indagare cosa ci fosse
>all’interno della Nebulosa, furono ovviamente e velocemente
>intercettate dalla flotta nemica che si era riparata proprio là.
>
>Il Capitano della nave Zama, la nave ammiraglia di quella flotta, non
>aveva mai lasciato la nebulosa e aveva seguito tutta la battaglia da
>là dentro: avevano dei sensori con tecnologia più avanzata rispetto a
>quella della Federazione che riusciva a bypassare le interferenze dei
>gas presenti in quell’area di spazio. Il Capitano diede prontamente
>l’ordine ai suoi:
>
>“Distruggete tutte quelle sonde tranne una, voglio mandare ai nostri
>amici là fuori un bel messaggio di avvertimento…”
>
>Sono Tylca e sono a capo della Flotta che avete già incontrato. Voglio
>essere generoso con voi, visto che non ci siamo mai incontrati prima e
>mi piace sempre fare una buona impressione. Andatevene e fatelo anche
>alla svelta. Il mio popolo ed il popolo che state cercando di
>proteggere nella nave generazionale sono in lotta da secoli, vi
>avverto che non vi conviene ostacolarci e non provate neanche ad
>entrare nella nebulosa: ci appartiene… questo è l’unico avvertimento
>che riceverete da noi.
>
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