[Stml20] [12.03 - Capitano Shran] - Questo è l'unico avvertimento che riceverete... Ver2
[Krynn] Dalamar
dalamar a krynn.it
Mar 3 Feb 2015 14:57:44 CET
Pezzo letto e piaciuto, e nel mio ritardo mi sono beccato pure la
versione 2...
Non ho visto cose particolari, quindi per me il pezzo è ok!
Ermes / Dal
On 03/02/2015 11.36, Capitano Shran wrote:
> Allora, cara ciurmaglia...
> Ho modificato un pezzo nella parte iniziale specificando che la
> squadra di sicurezza mandata sull'arca è composta da 12 unità. Quindi
> tutti se ne vanno in sala macchine mentre Keane e due uomini della
> sicurezza rimangono a cercare i 'piccoli'. Chiaramente anche se li
> dovessimo trovare subito, dubito che riusciamo a farli tornare grandi
> in fretta...quindi il taschino del Capo Operazioni è sempre più
> probabile :D
> Ho aggiustato la ripetizione che mi ha fatto notare Vanessa nella
> parte del finale messaggio dei nemici...
>
> Per quanto riguarda la Guardia Imperiale Andoriana, penso che la
> spiegazione di quello che ci fanno là nel gamma possa venire quando
> Shran li contatta...
>
> Detto questo, mando la versione 2!
>
> Cià
>
> =====================================
>
> *****************************************
> Brano 12.03
> Titolo: Questo è l’unico avvertimento che riceverete da noi
> Autore: Capitano Shran
> Brano Precedente: Sento la gente morta...
>
> *****************************************
>
>
>
> Nave aliena - camera d'ingresso - 13/01/2395 - Ore 02.45
>
>
>
> Alle parole dell’amico, Chuck si fece scappare un piccolo sorriso e,
> rivolgendosi a lui disse “Ma dai, perché mai il Capo Rekon ti dovrebbe
> dire una cosa del genere? Vivo o morto che sia…” e lo guardò come a
> volerlo consolare. Un’altra lacrimuccia uscì dall’occhio del povero
> boliano, che in quel momento stava evidentemente soffrendo.
>
> “Ma guardalo, maltrattato come l’ultimo degli scemi e guarda come
> piange…” bisbigliò quasi fra sé Kuwano là sotto
>
> “Capo, quel ragazzo ti si è proprio affezionato! – gli fece eco Dal –
> dovresti iniziare a trattarlo un po’ meglio!”
>
> Inutile dire che entrambi si meritarono una bella imprecazione da
> parte del loro Capo Ingegnere, che però seguiva con la coda
> dell’occhio tutti gli spostamenti di Resed. Quest’ultimo nel frattempo
> si era rannicchiato in un angolo di quella stanza attendendo che
> qualcuno gli ordinasse qualcosa da fare, qualunque cosa… Nel mentre,
> il suo amico Chuck gli si era accovacciato vicino in segno di amicizia
> e di supporto. Quella stessa scena si trovò davanti Keane quando
> rientrò dal suo velocissimo giro di perlustrazione: tornata indietro
> con un’aria piuttosto grave, vedendo i due ragazzi rannicchiati in
> quel modo non poté esimersi dal cambiare umore e sorridere.
>
> “Resed, ma che hai fatto? Che sono quegli occhi gonfi?” disse cercando
> di essere carina, ma era visibile la sua tentazione di ridere.
>
> “È-è-è dis-dis-dispia-dispia-dispiaciuto pe-pe ” Chuck avrebbe voluto
> rispondere per conto di Resed, ma non riusciva a tirare fuori una
> frase compiuta avendo come interlocutore la Keane… “è dispiaciuto per
> Rekon?” chiese lei interrompendo quella scena abbastanza pietosa…
>
> Non era necessario aspettare una risposta a questa domanda, in effetti
> era abbastanza evidente…
>
> “Stai tranquillo marinaio, quel tellarita ha la pelle dura, poi non ho
> trovato nessun Ufficiale morto nel mio giro di perlustrazione…
> Sicuramente saranno nascosti da qualche parte, ne sono sicura. A meno
> che – decise di sdrammatizzare un pochino l’atmosfera – a meno che il
> teletrasporto non li ha mai rimaterializzati a bordo dell’arca… e in
> questo caso…” gli occhi di Keane sorridevano, sapeva di aver in
> qualche modo provocato la reazione del ragazzo, che infatti non tardò
> ad arrivare:
>
> “No! – disse – questo non è possibile! Sono sicuro al cento per cento
> di averli portati indietro proprio qua su questa nave ed in questa
> posizione. Vivi o morti devono essere qua…”
>
> A queste parole il Capo Operazioni lo guardò con aria bonaria e gli
> fece un bell’occhiolino…
>
> *Ma che bella scenetta, quasi quasi vomito…* pensò Kuwano da là sotto.
>
>
>
> “Sarebbe logico provare ad attirare la loro attenzione” disse Salen
> dopo qualche minuto di silenzio
>
> “Signor Salen, voglio essere gentile con lei, che comunque è il mio
> Primo Ufficiale – parlò a quel punto il dottore visibilmente seccato
> da tutta quella faccenda – ma cosa pensa stesse facendo finora il
> Tellarita? E quell’imbecille di ragazzino pensava di sentire le voci…
> Incredibile…”
>
> “Dai riproviamoci…” suggerì Dal e subito dopo gridò
>
> “TAAAAARAAAAAAAAAAAAA”
>
> “TAAARAAAAAAAAAAAAAAAAAAA” così forte che i presenti dovettero
> ripararsi le orecchie con le mani…
>
> A quel secondo richiamo, il Tenente Comandante Keane si fermò di
> scatto: lei e il Capo Masai stavano elaborando un piano d’azione, ma,
> all’improvviso, la donna sentì una voce che la chiamava… e a dire la
> verità quella voce le era anche abbastanza familiare. Si guardò
> intorno sospettosa per qualche istante, poi si rivolse di nuovo al
> Capo Masai:
>
> “Quindi, dicevamo… tu, Chuck e dieci uomini della squadra di sicurezza
> andrete tutti con Resed in sala macchine per cercare di non far
> esplodere il nucleo di questa nave. Più tempo passa senza muoverci più
> pericolosa diventa. Io invece, ho una questione da risolvere qua, vi
> raggiungerò il prima possibile…”
>
> Keane aveva intenzione di capire da dove arrivasse quella voce che
> l’aveva chiamata… era sicuramente del Capo della Sicurezza: dovunque
> fosse era intenzionata a trovarlo. Sarebbe rimasta là con un paio di
> uomini della sicurezza…
>
> “Eehhh, hai visto come si fa con le donne?” disse Dal a Kuwano mentre
> gli dava delle piccole gomitate sul braccio in segno di vittoria.
>
>
>
> USS Marconi – Plancia - 13/01/2395 - Ore 03.00
>
> La Plancia della Marconi era praticamente privata di tutti i suoi
> Ufficiali superiori, il che poteva essere normale considerato
> l’orario, ma la realtà, purtroppo, era diversa. A bordo erano rimasti
> solo il Capitano Shran, che in quel momento si trovava nel suo studio
> ad elaborare piani di attacco che in realtà tardavano ad arrivare, e
> il nuovo Ufficiale Tattico che in quel momento si trovava in Plancia
> al posto di comando. Le sonde erano state appena inviate verso la
> nebulosa, quello fu il loro primo tentativo di capire contro chi
> avevano a che fare. Ma per avere dei primi risultati, se mai quelle
> sonde fossero tornate indietro, avrebbero dovuto attendere. L’attesa
> in quei momenti di allarme è sempre lunga e snervante…
>
> “Guardiamarina, mi metta in comunicazione con Deep Space 16 Gamma su
> una frequenza protetta. - Durani impartì l’ordine all’ufficiale
> addetto alle comunicazioni – e metta il video sul monitor principale”
>
> “Subito signore”
>
>
>
> Deep Space 16 Gamma – Ponte di Comando - Contemporaneamente
>
> Sul ponte di Comando della Stazione DS16, a quell’ora della notte il
> silenzio era rotto soltanto dal Capo Ingegnere che stava terminando
> dei lavori di manutenzione. La Vok ad un certo punto sentì il
> terminale dell’Ufficio del Capitano che suonava, ma ovviamente se ne
> vide bene da andare a rispondere… almeno alla prima chiamata…
>
> Dopo cinque minuti, il computer nell’ufficio ancora mostrava una
> comunicazione in arrivo.
>
> *E va bene – pensò Karana – vediamo chi è che chiama a quest’ora di
> notte…* si tolse i guanti da lavoro e si diresse a grandi falcate
> verso la postazione di Tomphson. La chiamata in arrivo era su delle
> frequenze protette della Flotta, la donna decise di scomodare il suo
> Capitano… finalmente!
>
> =^= Comandante Vok a Capitano =^= lo chiamò al comunicatore sperando
> di non trovarlo a dormire…
>
> =^= Comandante che succede? =^= Tomphson rispose quasi subito, con una
> voce abbastanza allarmata e fortunatamente non assonnata.
>
> =^= Capitano, mi dispiace disturbarla a quest’ora, ma qualcuno sta
> cercando di contattarla su una frequenza protetta e, chiunque sia,
> sono già dieci minuti che il suo terminale squilla… =^=
>
> =^= Va bene, passi la chiamata nel mio alloggio per favore… =^=
>
>
>
> USS Marconi – Plancia - 13/01/2395 - Ore 03.12
>
> “Signore, hanno finalmente risposto da Deep Space 16, il video è sul
> monitor come mi ha chiesto” disse il Guardiamarina addetto alle
> Comunicazioni.
>
> Sul monitor di Plancia della Marconi all’improvviso apparve l’immagine
> del Capitano Tomphson, anche se di notte e anche se quella
> comunicazione era arrivata così all’improvviso, il Capitano si fece
> trovare con una divisa perfetta.
>
> =^= Capitano, sono il Tenente Durani della nave della Federazione, USS
> Marconi. =^=
>
> Tomphson sapeva benissimo chi fosse quella donna… si erano incontrati
> qualche giorno prima proprio a bordo della sua stazione, come avrebbe
> potuto dimenticarla. E si ricordava benissimo anche del Capitano
> Shran, che aveva incontrato sempre là su DS16 circa l’anno prima.
>
>
>
> USS Marconi – Ufficio del Capitano - 13/01/2395 - Ore 03.40
>
> Il tenente Durani bussò alla porta dell’Ufficio del Capitano non
> appena chiusa la chiamata con Tomphson. Se Shran non si fosse
> aspettato da un momento all’altro il rapporto del suo Ufficiale
> Klingon, avrebbe pensato ad un tentativo di aggressione per quanto era
> stato impetuoso il suo ingresso…
>
> L’andoriano capì subito che la donna non portava buone notizie.
>
> Con le braccia conserte, schiena dondolante sulla sedia, sguardo fisso
> e sicuro, Shran invitò Durani a sedersi alla sedia di fronte a lui. I
> modi di quell’uomo erano sempre molto affascinanti, anche nelle
> situazioni di crisi come quella. Difficilmente passava inosservato
> alle donne… ma quella che si trovava davanti era una vera Klingon ed
> in pieno assetto da combattimento…
>
> “Quindi?” Shran chiese a Durani
>
> “Da Deep Space 16 non ci possiamo aspettare nessun aiuto, Capitano.”
> disse lei e Shran non fece una piega, era scontato che nessuno si
> sarebbe mosso, ma comunque avevano fatto bene a provarci…
>
> “La Fearless come sapevamo è ancora in manutenzione – continuò – il
> Falco Romulano e lo Sparviero Klingon non hanno nessuna intenzione di
> immischiarsi in battaglie senza un buon tornaconto. La stessa cosa
> vale per i Cardassiani…”
>
> * …arpie… * pensò Shran, al contrario della Klingon che invece ammise
> di capire benissimo il loro punto di vista.
>
> “Il Capitano però mi ha dato una informazione che forse potrebbe
> interessarci – continuò l’Ufficiale – ossia che due giorni fa alla
> stazione si è fermata una nave della Guardia Imperiale Andoriana. Si
> sono fermati là per dei rifornimenti, erano diretti altrove nel
> quadrante Gamma, ma questo settore è proprio lungo la loro rotta. Ci
> hanno anticipato di poco, probabilmente potremmo ancora contattare
> loro…”
>
> Shran, che aveva appena dato delle arpie a Romulani, Klingon e
> Cardassiani, ebbe un istante di esitazione… non era proprio certo del
> fatto che degli andoriani avrebbero accettato volentieri di aiutarli
> al contrario di quello avevano fatto gli altri, ma qualcosa dentro di
> sé lo rendeva abbastanza ottimista...
>
> “Ottimo – rispose quindi – cercherò di contattarli di persona… -
> disse, comunque pensieroso, il Capitano – torni in Plancia Tenente, io
> arriverò tra qualche minuto.”
>
>
>
> Interno della Nebulosa – Nave Nemica Zama - 13/01/2395 - Ore 04.37
>
> Le sonde lanciate dalla USS Marconi per indagare cosa ci fosse
> all’interno della Nebulosa, furono ovviamente e velocemente
> intercettate dalla flotta nemica che si era riparata proprio là.
>
> Il Capitano della nave Zama, la nave ammiraglia di quella flotta, non
> aveva mai lasciato la nebulosa e aveva seguito tutta la battaglia da
> là dentro: avevano dei sensori con tecnologia più avanzata rispetto a
> quella della Federazione che riusciva a bypassare le interferenze dei
> gas presenti in quell’area di spazio. Il Capitano diede prontamente
> l’ordine ai suoi:
>
> “Distruggete tutte quelle sonde tranne una, voglio mandare ai nostri
> amici là fuori un bel messaggio di avvertimento…”
>
> Sono Tylca e sono a capo della Flotta che avete già incontrato. Voglio
> essere generoso con voi, visto che non ci siamo mai incontrati prima e
> mi piace sempre fare una buona impressione. Andatevene e fatelo anche
> alla svelta. Il mio popolo ed il popolo che state cercando di
> proteggere nella nave generazionale sono in lotta da secoli, vi
> avverto che non vi conviene ostacolarci e non provate neanche ad
> entrare nella nebulosa: ci appartiene… questo è l’unico avvertimento
> che riceverete da noi.
>
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