[Stml20] 12.00 L'Arca di Noé (...)
Capitano Shran
cap.shran a gmail.com
Lun 12 Gen 2015 15:07:15 CET
dhò
======================================
Capitano Shran
USS Marconi
======================================
Email: cap.shran a gmail.com
Starfleet Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
USS Marconi:
http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Marconi/main.php?include=home.php
CV:
http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=199
Skype: dolcevoloo
======================================
"Occhio per occhio, ed il mondo diventa cieco.."
Il giorno 12 gennaio 2015 15:04, federico pirazzoli <cmdrtkar a gmail.com> ha
scritto:
> Spiacente Capitano...Dal è al momento disperso...dovrà attendere l'arrivo
> del nuovo Ufficiale Superiore (ed organizzarsi da solo il trasferimento,
> visto che il suo schiavetto F.F.XO sta facendo campeggio...)
>
> Thanks!
>
> PS per chi se lo chiedesse, Rekon è più gentile con Julie Berthier perché
> la associa mentalmente alla figlia morta...
>
> *_________________________________________________________________________*
> *Da*: Comandante del sommergibile *Sea Tiger*
> *A*: Ufficio Approvvigionamenti Arsenale di Cavite, Filippine.
> *Tramite*: Comando Forze Subacquee.
> *Oggetto*: Carta igienica.
> *#1*. Il 6 giugno 1941 questa nave ha inoltrato una richiesta di 150
> rotoli di carta igienica. Il 16 dicembre 1941 detta richiesta è stata
> restituita con la stampigliatura: "Materiale sconosciuto. Richiesta
> annullata."
> *#2*. Il Comandante del sommergibile *Sea Tiger* non può fare a meno di
> domandarsi cosa viene usato all'Approvvigionamento di Cavite in
> sostituzione di questo "materiale sconosciuto", un tempo perfettamente noto
> a questo Comando.
> _________________________________________________________________________
>
> Il giorno 12 gennaio 2015 14:54, Capitano Shran <cap.shran a gmail.com> ha
> scritto:
>
> Aia aia aia un Caitiano a bordo!!
>>
>> =^= Capitano a Sicurezza! Dal, si liberi subito di quel tizio!! =^=
>>
>> Fede, il teaser è bellissimoo!! Per me va bene così, siamo persone
>> intrepide qua a bordo!!
>>
>> Povero povero Resed però :(( e povero il Primo Ufficiale rimpicciolito
>> insieme a Rekon! aahahhahahahah
>>
>>
>> ======================================
>> Capitano Shran
>> USS Marconi
>> ======================================
>> Email: cap.shran a gmail.com
>> Starfleet Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
>> USS Marconi:
>> http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Marconi/main.php?include=home.php
>> CV:
>> http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=199
>> Skype: dolcevoloo
>> ======================================
>> "Occhio per occhio, ed il mondo diventa cieco.."
>>
>> Il giorno 12 gennaio 2015 14:33, federico pirazzoli <cmdrtkar a gmail.com>
>> ha scritto:
>>
>> vabbé...mica è un PG...è un PNG usa e getta, di quelli che normalmente
>>> finiscono morti per l'esplosione di un condotto EPS entro la fine
>>> dell'episodio...
>>>
>>>
>>> *_________________________________________________________________________*
>>> *Da*: Comandante del sommergibile *Sea Tiger*
>>> *A*: Ufficio Approvvigionamenti Arsenale di Cavite, Filippine.
>>> *Tramite*: Comando Forze Subacquee.
>>> *Oggetto*: Carta igienica.
>>> *#1*. Il 6 giugno 1941 questa nave ha inoltrato una richiesta di 150
>>> rotoli di carta igienica. Il 16 dicembre 1941 detta richiesta è stata
>>> restituita con la stampigliatura: "Materiale sconosciuto. Richiesta
>>> annullata."
>>> *#2*. Il Comandante del sommergibile *Sea Tiger* non può fare a meno di
>>> domandarsi cosa viene usato all'Approvvigionamento di Cavite in
>>> sostituzione di questo "materiale sconosciuto", un tempo perfettamente noto
>>> a questo Comando.
>>> _________________________________________________________________________
>>>
>>> Il giorno 12 gennaio 2015 14:31, Franco Carretti <
>>> charles_wyandot a mail.com> ha scritto:
>>>
>>> Mi sa di si e io ti accompagno perchè sicuramente daranno la colpa a me
>>>> :D
>>>>
>>>> *Sent:* Monday, January 12, 2015 at 2:27 PM
>>>> *From:* "federico pirazzoli" <cmdrtkar a gmail.com>
>>>> *To:* "USS Marconi" <stml20 a gioco.net>
>>>> *Subject:* Re: [Stml20] 12.00 L'Arca di Noé (...)
>>>> Grazie...:-) vado a cercare lo spazzolino da denti?
>>>>
>>>>
>>>> *_________________________________________________________________________*
>>>> *Da*: Comandante del sommergibile *Sea Tiger*
>>>> *A*: Ufficio Approvvigionamenti Arsenale di Cavite, Filippine.
>>>> *Tramite*: Comando Forze Subacquee.
>>>> *Oggetto*: Carta igienica.
>>>> *#1*. Il 6 giugno 1941 questa nave ha inoltrato una richiesta di 150
>>>> rotoli di carta igienica. Il 16 dicembre 1941 detta richiesta è stata
>>>> restituita con la stampigliatura: "Materiale sconosciuto. Richiesta
>>>> annullata."
>>>> *#2*. Il Comandante del sommergibile *Sea Tiger* non può fare a meno
>>>> di domandarsi cosa viene usato all'Approvvigionamento di Cavite in
>>>> sostituzione di questo "materiale sconosciuto", un tempo perfettamente noto
>>>> a questo Comando.
>>>>
>>>> _________________________________________________________________________
>>>>
>>>> Il giorno 12 gennaio 2015 14:18, Franco Carretti <
>>>> charles_wyandot a mail.com> ha scritto:
>>>>>
>>>>> Prima di tutto questo teaser è molto figo, seconda cosa questo
>>>>> teaser è molto molto figo.
>>>>> Mi sono piaciuti soprattutto i richiami ad avatar che secondo me è uno
>>>>> dei più bei film fatti nell'ultimo decennio se non oltre.
>>>>> Resed ha avuto il suo momento eroico, che naturalmente non verrà
>>>>> apprezzato. Porello :D
>>>>>
>>>>> Mi è piaciuto anche il tocco di ribellione verso l'ammiragliato
>>>>> nominado un Caitiano :D
>>>>>
>>>>> 10+
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> *Sent:* Monday, January 12, 2015 at 12:42 PM
>>>>> *From:* "federico pirazzoli" <cmdrtkar a gmail.com>
>>>>> *To:* "USS Marconi" <stml20 a gioco.net>
>>>>> *Subject:* [Stml20] 12.00 L'Arca di Noé (...)
>>>>> Ok gente...come al solito il brano ha preso il sopravvento
>>>>> sull'autore ed è diventato "leggermente" più lungo di quanto avessi
>>>>> preventivato.
>>>>>
>>>>> Come vi accennavo il titolo che ho indicato non è completo, quello
>>>>> completo lo metto alla fine insieme ad un paio di riferimenti e
>>>>> riflessioni. Se è troppa carne al fuoco ditemelo, che possiamo tagliare
>>>>> qualcosa...
>>>>> Intanto buon divertimento!
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> *===========================*
>>>>>
>>>>> *Missione: 12*
>>>>>
>>>>> *Titolo: a definire*
>>>>>
>>>>> *==========================*
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> *******************************************
>>>>>
>>>>> *Brano: 12.00 *
>>>>>
>>>>> *Titolo: L'Arca di Noé (...)*
>>>>>
>>>>> *Autore: Tenente Comandante Rekon*
>>>>>
>>>>> *Brano Precendente: n/a*
>>>>>
>>>>> *******************************************
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> *USS Marconi - Sala Tattica del Capitano - 08/01/2395 Ore 12:15 - DS –
>>>>> 72020.58*
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "...e, stando a quanto riferito dall'ultimo dispaccio del Dipartimento
>>>>> per la Gestione del Personale della Flotta, ci sono stati assegnati ventuno
>>>>> sottUfficiali, quattro Ufficiali ed un Ufficiale Superiore a reintegro del
>>>>> personale della Marconi trasferito o deceduto nelle ultime missioni..."
>>>>> riferì Salen, il facente funzioni di Primo Ufficiale, tenendo lo sguardo
>>>>> scuro incollato in quello del suo Capitano.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "Vedo..." commentò Shran, dando una rapida scorsa alla copia del
>>>>> rapporto che il Vulcaniano gli aveva fornito, prima di tornare con lo
>>>>> sguardo all'alieno dal sangue a base di rame. Salen non sarebbe stata
>>>>> esattamente la sua prima scelta come Primo Ufficiale, ma nel Quadrante
>>>>> Gamma i rimpiazzi giungevano a singhiozzo e si era dovuto accontentare di
>>>>> quel giovane e puntiglioso - ma un po' inesperto - Vulcaniano.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Ad ogni modo la cosa aveva anche i suoi lati positivi, come il fatto
>>>>> che Salen era estremamente competente e zelante nel compilare tutti i
>>>>> noiosissimi rapporti per il Comando di Flotta...e poi era uno spasso
>>>>> vederlo scappare per i corridoi della nave inseguito da Rekon, quando il
>>>>> loro iracondo Capo Ingegnere Tellarita era sul piede di guerra per un
>>>>> qualsiasi motivo riguardante la gestione dei turni o degli
>>>>> approvvigionamenti, cosa che capitava almeno un paio di volte a settimana,
>>>>> peraltro.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Dopo un momento di riflessione aggiunse "E che mi dice dell'efficienza
>>>>> della Marconi? Abbiamo bisogno di attraccare a Deep Space 16 Gamma per
>>>>> riparazioni o possiamo proseguire con l’esplorazione del settore 15 Lambda?”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Il Vulcaniano prese un lungo momento prima di rispondere e, con la
>>>>> coda dell’occhio, Shran notò una sorta di vibrazione nelle spalle del
>>>>> subordinato, come se si fosse sforzato di trattenere un fremito prima di
>>>>> rispondere, con voce neutrale ”Stando ai rapporti della Sala Macchine
>>>>> tutti i danni rilevanti sono stati riparati durante la sosta che abbiamo
>>>>> fatto presso le strutture del Dominio, ma abbiamo ancora diverse
>>>>> problematiche coi sistemi energetici secondari. Il Comandante Rekon
>>>>> suggerisce una revisione completa dei sistemi secondari, ma ritengo possa
>>>>> essere posticipata…”
>>>>>
>>>>> “Molto bene, in tal caso verifichi con Deep Space 16 Gamma se vi sono
>>>>> navi in transito in questa zona, per organizzare il trasferimento del
>>>>> nostro personale e continuiamo l’esplorazione…”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Il Capitano della Marconi fu costretto però ad interrompersi, perché
>>>>> dagli altoparlanti installati nel soffitto giunse la voce del Capo della
>>>>> Sicurezza che, con tono controllato, disse =^= Capitano Shran, la sua
>>>>> presenza è richiesta immediatamente in Plancia.=^=
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> *USS Marconi - Plancia - 08/01/2395 Ore 12:17 - DS 72020.59*
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Rapporto!” ordinò Shran, sedendosi sulla poltrona lasciata
>>>>> repentinamente libera dal Mezzo-Cardassiano. Lo schermo visore mostrava
>>>>> unicamente l’effetto ottico delle stelle a velocità di Curvatura e il
>>>>> Capitano si domandò cosa potesse essere successo, per spingere l’Ufficiale
>>>>> tattico a interrompere la loro riunione.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Circa cinque minuti fa abbiamo ricevuto un messaggio di soccorso
>>>>> proveniente dal vicino settore 16 Lambda. Sembrava una richiesta di aiuto
>>>>> automatizzata, ma il laboratorio linguistico sta ancora lavorando
>>>>> all’algoritmo di traduzione. Ho fatto impostare una rotta di
>>>>> intercettazione e richiesto l’accelerazione a Curvat…”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Chi diavolo ha ordinato di accelerare a Curvatura 8 mentre stiamo
>>>>> ricalibrando i flussi di distribuzione?” sbraitò la voce di Rekon,
>>>>> anticipando di un paio di secondi la completa apertura delle porte del
>>>>> Turboascensore, dal quale emerse un infuriato Ingegnere Capo, con la parte
>>>>> superiore dell’uniforme sporca di fuliggine e leggermente bruciacchiata,
>>>>> come se qualcosa gli fosse esploso a breve distanza.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Non ora, Rekon.” lo bloccò fermamente Shran, notando con un certo
>>>>> divertimento il volto impassibile di Salen farsi leggermente più verde,
>>>>> mentre le sue mani si stringevano con forza sul bracciolo della poltrona
>>>>> del Primo Ufficiale “Abbiamo una richiesta di soccorso e stiamo
>>>>> intervenendo…”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Quindi, mentre l’ingegnere Tellarita si spostava brontolando verso lo
>>>>> schermo del controllo danni colpendosi al contempo il comunicatore e
>>>>> cominciando a trasmettere ordini ai suoi subordinati, l’Andriano aggiunse
>>>>> “Siamo a distanza visiva?”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Ancora no, signore…” rispose Julie Berthier, dalla postazione
>>>>> scientifica “siamo appena entrati nel raggio dei sensori a corto raggio
>>>>> e…mon dieu!””
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Cosa, Comandante?” domandò l’Andoriano, con un pizzico di curiosità,
>>>>> osservando la giovane scienziata intenta ad eseguire diverse scansioni,
>>>>> digitando con foga sul display LCARS della postazione scientifica.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Quell’astronave è…enorme!”…disse semplicemente la Betazoide,
>>>>> riportando sullo schermo principale una schematizzazione delle letture dei
>>>>> sensori “forma approssimativamente cilindrica, tendente
>>>>> all’ovoidale……cinquanta chilometri di lunghezza per venti di diametro.
>>>>> Struttura in duranio…i sensori non riescono ad analizzare oltre da questa
>>>>> distanza”…”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Dalla postazione OPS Tara Keane emise un lungo fischio ed anche Rekon,
>>>>> che fino a quel momento era parso impegnato a lavorare col suo team in Sala
>>>>> Macchine, si voltò di scatto verso la collega della Scientifica, la bocca
>>>>> aperta senza però proferire parola.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Anche Shran impiegò diversi secondi ad assimilare la notizia salvo
>>>>> poi, dandosi un contegno, aggiungere “Rileviamo altre navi nel raggio dei
>>>>> sensori?””
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Fu Dal a rispondere alla domanda. Il mezzo Cardassiano, sfruttando le
>>>>> letture dei sensori tattici, si affrettò a rispondere “Nessuna nel raggio
>>>>> dei sensori, ma rilevo diverse scie di Curvatura in allontanamento. Dal
>>>>> tasso di decadimento devono essersi allontanate da meno di venti minuti.”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Quindi, dopo un secondo, aggiunse “Le tracce scompaiono nelle
>>>>> propaggini di una nebulosa di classe 4. Non riusciamo ad analizzare
>>>>> all’interno, quantomeno non da questa distanza…”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Molto bene, passiamo in Allarme Giallo e teniamo gli occhi aperti!”
>>>>> ordinò il Capitano, incrociando le dita delle mani e ponendosi in una
>>>>> posizione di attesa apparentemente calma, tradita solo dal rapido muoversi
>>>>> delle antenne nella massa di ordinati capelli bianchi.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> *USS Marconi - Plancia - 08/01/2395 Ore 12:45 - DS 72020.63*
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> La Marconi uscì dalla Curvatura vicino alla monolitica astronave che,
>>>>> sotto la fioca luce di una stella lontana, procedeva a velocità impulso
>>>>> nello spazio, appena un insetto al confronto del ciclopico vascello alieno.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Sullo schermo visore l’equipaggio della nave stellare poté osservarne
>>>>> lo scafo esterno della grande astronave con attenzione. La struttura, da
>>>>> quella distanza ravvicinata, era semplicemente troppo grande per poter
>>>>> essere osservata tutta insieme, ma era comunque possibile notare alcune
>>>>> enormi protuberanze che sorgevano dalla struttura principale, come fossero
>>>>> colline. Lo scafo esterno appariva spesso e massiccio, ma butterato in
>>>>> numerosi punti da quelli che sembravano danni da impatto e da energia.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Dopo qualche momento di attonito silenzio, il personale di Plancia
>>>>> parve riscuotersi e riprese le proprie attività. Per prima cosa Shran
>>>>> ordinò di ridurre lo zoom dell'immagine, così da avere una visuale
>>>>> d'insieme del vascello.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Visto da questo nuovo angolo, il gigante dello spazio mostrava di
>>>>> avere una forma cilindrica, leggermente arrotondata alle estremità e più
>>>>> gonfia verso poppa. Quelle che ad una prima occhiata era sembrata una
>>>>> montagna d'acciaio, ora si mostrava per ciò che era, ossia una semisfera di
>>>>> circa mezzo chilometro di diametro situata a circa un terzo della lunghezza
>>>>> del vascello. La semisfera non era una sola, ma ve ne erano dodici disposte
>>>>> a raggiera lungo il perimetro del cilindro. Cinque delle cupole erano
>>>>> spaccate e annerite, ma le altre sembravano intatte.
>>>>>
>>>>> Più indietro, in corrispondenza del punto di maggior diametro della
>>>>> nave, era possibile vedere quanto rimaneva di quattro enormi torri, ognuna
>>>>> di più di un chilometro di diametro alla base, e tutte troncate ad
>>>>> un'altezza di circa millesettecento metri, come se l'astronave avesse
>>>>> tentato di attraversare un passaggio più stretto dell'altezza delle torri e
>>>>> le stesse fossero state spezzate.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Ciò che però colpì più di tutto l'occhio di Shran, fu un grande foro
>>>>> ad imbuto sulla prua della nave, un foro largo più di cinque chilometri e
>>>>> profondo altrettanto, che si apriva come una enorme bocca verso la Marconi.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "Che diavolo é quello?" domandò ad alta voce l'Andoriano, forse per
>>>>> scrollarsi di dosso la sensazione di atavico disagio che quella cavità -
>>>>> così simile alle bocche dei grandi Serpenti dei Ghiacci di Andoria - gli
>>>>> generava.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "Forse una baia di attracco?" propose Tara, non troppo convinta in
>>>>> quanto la posizione frontale avrebbe reso più complesse le manovre di
>>>>> atterraggio e decollo più complesse a vascello in movimento.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "No, é un collettore di pulviscolo e gas stellari..." affermò però
>>>>> Rekon, che pareva essersi scrollato di dosso rapidamente lo stupore per ciò
>>>>> che avevano trovato e che, ora, stava cercando di farsi un'idea della
>>>>> struttura del vascello, un'enorme, dannatissimo Collettore di Bussard.."
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "Ritiene sia la fonte di carburante di quella nave?" domandò Julie,
>>>>> che come sempre pareva avere un minimo di titubanza a rapportarsi con
>>>>> l'iroso Tellarita, anche se questi era di norma più tranquillo nei suoi
>>>>> confronti, almeno rispetto al suo standard.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "Ci puoi scommettere i tuoi gradi, bambina..." rispose Rekon,
>>>>> sovrapponendo all'immagine una sorta di schema a raggiera che, dal fondo
>>>>> del buco a prua, portava alle dodici semisfere e da esse ai quattro piloni
>>>>> e verso il fondo della nave "e deve servire un bel po' di gas per
>>>>> alimentare quei reattori a fusione..." aggiunse, indicando le semisfere.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "Reattori nucleari?" domandò incuriosito Dal, osservando le letture
>>>>> dei sensori. Lui non aveva grandi competenze ingegneristiche, ma non capiva
>>>>> come Rekon fosse giunto a quella conclusione, visto che i sensori non erano
>>>>> in grado di penetrare le enormi cupole sigillate e quelle rotte non
>>>>> contenevano nulla se non enormi masse di duranio fuso.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "Ma certo, che accidenti d'altro dovrebbero essere?" ribatté stizzito
>>>>> il Tellarita, aggiungendo poi in tono più accademico "la forma sferica é un
>>>>> sistema di sicurezza in assenza di campi di forza. Probabilmente le sfere -
>>>>> per metà dentro e per metà fuori dallo scafo - sono cave e al centro vi é
>>>>> un catalizzatore di reazione tenuto in sospensione magnetica…ho sentito che
>>>>> diverse tecnologie usano allo scopo grosse Sfere di Berilio. La reazione
>>>>> avviene al centro, attraverso la fusione fredda dei gas raccolti e
>>>>> trasportati lungo questi condotti...infine l'energia é trasferita al
>>>>> reattore ad impulso posteriore e alle quattro torri, che probabilmente
>>>>> erano supporti per un proiettore di campo di Curvatura...altrimenti non
>>>>> avrebbe senso lo schema dei danni subiti da quei reattori rotti..."
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Ma il resto dell'equipaggio sembrava troppo stupito per sentire il
>>>>> resto della descrizione, tanto che fu lo stesso Capitano Shran a domandare
>>>>> "Proiettore di campo...di Curvatura? Cioè quella cosa aveva delle gondole
>>>>> di Curvatura appese a quelle specie di torri?"
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "Beh...no...non delle gondole..." rispose il Capo Ingegnere,
>>>>> fraintendendo il senso della domanda (o quantomeno ignorando l'incredulità
>>>>> del tono), forse perché stava lavorando sui controlli della propria
>>>>> consolle. Subito all'immagine dell'astronave aliena si sovrappose un enorme
>>>>> anello, collegato da alte torri allo scafo principale lì dove si trovavano
>>>>> i monconi di pilone "...più probabilmente un sistema a circolo, come i
>>>>> vecchi vascelli Vulcaniani pre-Federali...dubito potesse accelerare oltre
>>>>> Curvatura 3, ma funzionale considerata la massa da spostare..."
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Seguì un lungo momento di silenzio, interrotto dalla voce del facente
>>>>> funzioni di Primo Ufficiale che, inaspettatamente, mise in luce un elemento
>>>>> importante della vicenda, affermando "Quindi, tecnicamente, questo é un
>>>>> vascello a Curvatura ed é possibile stabilire un Primo Contatto..."
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> *USS Marconi - Sala Tattica del Capitano 08/01/2395 Ore 15:00 - DS
>>>>> 72020.89*
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "Con una navetta?" Ripeté perplesso Shran, sollevando lo sguardo sul
>>>>> Comandante Salen, che stava in piedi di fronte a lui e aveva appena finito
>>>>> di riferirgli le conclusioni preliminari che il team di Plancia aveva
>>>>> raggiunto dopo più di due ore di analisi della nave aliena.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "Sì signore..." confermò il Facente Funzioni di Primo Ufficiale "Il
>>>>> signor Rekon ha escluso di poter procedere col teletrasporto.
>>>>> Apparentemente lo spessore e la densità dello scafo rendono troppo
>>>>> difficile e rischiosa la rimaterializzazione...inoltre i sensori risultano
>>>>> sensibilmente imprecisi nelle letture, con un tasso di affidabilità del
>>>>> solo 63.5%..."
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "E immagino che questo ci impedisca anche letture dettagliate
>>>>> dell'interno della nave..." commentò Shran, facendosi pensoso in volto. Non
>>>>> si trattava certo di un Primo Contatto convenzionale, ma quella aveva tutta
>>>>> l'aria di essere una nave generazionale ed era affascinato dall'idea di
>>>>> conoscere chi aveva avuto la capacità di costruire un'opera ingegneristica
>>>>> simile.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "Sì signore..." confermò il Vulcaniano, aggiungendo poi "Abbiamo
>>>>> appurato la presenza di una moltitudine di forme di vita all'interno, ma
>>>>> non é stato possibile quantificarne il numero o identificarne la
>>>>> tipologia...secondo le nostre stime potrebbero esservi da 50.000 a 500.000
>>>>> forme di vita superiori o assimilabili ad esse, ed un numero dalle 100 alle
>>>>> 1.000 volte superiore di animali. Però i Comandanti Keane, Rekon e Berthier
>>>>> sono riusciti ad individuare un potenziale problema..."
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> 'Perché era già semplice come situazione...' pensò tra sé l'Andoriano,
>>>>> permettendosi un lieve sbuffo che il suo Primo Ufficiale ignorò con fare
>>>>> decisamente Vulcaniano. Ad ogni modo, il viso dalla pelle azzurra rimase
>>>>> assolutamente neutrale quando, dopo un istante, invitò il subordinato ad
>>>>> andare avanti.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Apparentemente le navi che abbiamo individuato in allontanamento dal
>>>>> sistema hanno attaccato l’astronave…le loro armi non sembrano essere state
>>>>> in grado di causare danni rilevanti, ma abbiamo rilevato uno squilibrio
>>>>> nell’erogazione di potenza del Motore ad Impulso…lo squilibrio aumenterà
>>>>> esponenzialmente e, se non verrà corretto, l’intero motore potrebbe
>>>>> esplodere entro sette giorni. I nostri Ufficiali non sono concordi sugli
>>>>> effetti di una simile esplosione, ma il Signor Rekon è stato
>>>>> piuttosto…epico…nel descrivere ciò che ritiene avverrà, ovvero la completa
>>>>> disgregazione dell’atmosfera interna del vascello.”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Fantastico…” borbottò, questa volta a voce abbastanza alta da essere
>>>>> udita, Shran “e, immagino, i nostri sconosciuti amici lì fuori non ne sono
>>>>> a conoscenza?”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “E’ nostra ipotesi che l’attuale equipaggio di quel vascello non
>>>>> possegga le competenze o le risorse per provvedere alla riparazione di tale
>>>>> danno, visto lo stato dei sistemi. Considerando l’età della nave stessa –
>>>>> la datazione quantica stima che sia stata costruita approssimativamente 850
>>>>> anni fa – è anche possibile che l’intero equipaggio sia tenuto in stato di
>>>>> stasi…”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “D’accordo…” concluse il Capitano della Marconi, alzandosi in piedi
>>>>> “Identificate un portello di attracco e faccia predisporre un paio di
>>>>> navette. Per prima manderemo una squadra della Sicurezza col Comandante Dal
>>>>> ed il Dottor Kuwano, per verificare se vi siano pericoli ambientali
>>>>> all’interno. Quindi formerò una squadra di sbarco col Comandante Berthier,
>>>>> il Comandante Rekon e qualcuno dei suoi. Dovremo fare un rapido Primo
>>>>> Contatto con questa gente e – al contempo – aiutarli a risolvere il loro
>>>>> problema ingegneristico.”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> L’Andoriano sembrava piuttosto convinto del piano operativo studiato,
>>>>> ma alle sue parole Salen non si mosse e disse “In realtà, Capitano…”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> *Nave Aliena – corridoio di decontaminazione – tre ore dopo*
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Il Comandante Salen osservava con estrema attenzione ed un po’ di
>>>>> irritazione il complicato lavoro che Rekon stava facendo sul pannello di
>>>>> comando di una porta, non risparmiando insulti a chi quella porta l’aveva
>>>>> progettata, assemblata, montata, manutenuta ed ai loro familiari per le
>>>>> precedenti sette generazioni.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Erano giunti a bordo dell’astronave aliena circa un’ora prima con la
>>>>> seconda navetta, dopo che la squadra di Sicurezza del Comandante Dal aveva
>>>>> aperto una camera stagna ed esplorato i duecento metri di tunnel – diviso
>>>>> in dieci zone di contenimento e decontaminazione – che portavano
>>>>> all’astronave vera e propria. Il Dottor Kuwano aveva analizzato l’atmosfera
>>>>> di quel lungo condotto e, a parte trovarla un po’ stantia, l’aveva
>>>>> dichiarata compatibile con la sopravvivenza dell’equipaggio della Marconi e
>>>>> priva di pericoli batteriologici.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Non è strano che ancora non sia venuto nessuno ad incontrarci?”
>>>>> domandò Dal, quasi stesse riflettendo tra sé e sé ad alta voce. Il
>>>>> Mezzo-Cardassiano imbracciava un fucile Phaser Tipo III e, esattamente come
>>>>> gli altri membri della sua squadra di Sicurezza, osservava con estrema
>>>>> attenzione il pesante portone blindato che ancora li separava dall’interno
>>>>> dell’astronave vera e propria.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Esiste la concreta possibilità che l’intero equipaggio sia in
>>>>> ibernazione…” intervenne il Comandante Berthier, i cui occhi neri
>>>>> osservavano con uguale attenzione il lavoro di precisione di Rekon e della
>>>>> sua squadra di tecnici “questo spiegherebbe anche le strane letture dei
>>>>> segni vitali che abbiamo avuto dalla Plancia…”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “O magari sono tutti morti per il caldo eccessivo e quelli che abbiamo
>>>>> rilevato sono animali…” commentò un po’ cinicamente il Dottor Kuwano. La
>>>>> temperatura in quella zona della nave si aggirava attorno ai trenta gradi
>>>>> centigradi e ciò non faceva nulla per migliorare il suo umore cupo o la sua
>>>>> lingua tagliente.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Prima che Salen potesse rispondere, però, Rekon lanciò quello che
>>>>> poteva essere interpretato come un ruggito di soddisfazione e, un istante
>>>>> dopo, la pesante porta blindata si aprì su di una stanza buia. Le squadre
>>>>> della sicurezza furono le prime ad attraversare il varco, subito seguite
>>>>> dal resto del gruppo, che finì per trovarsi in quella che aveva tutta
>>>>> l’aria di essere una grotta. Il pavimento e le pareti erano rivestite di
>>>>> pietra rossiccia ed erano estremamente irregolari, con un soffitto basso ed
>>>>> irto di stalagmiti.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “E questo sarebbe l’interno di una nave stellare?” borbottò Kuwano,
>>>>> cui fece eco subito Rekon, rispondendo “Forse si aspettava una sala di
>>>>> attesa con morbidi divani in pelle e ballerine di Orione, Dottore?”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Signori, vi prego…” intervenne Salen, cercando di zittire i due
>>>>> Ufficiali prima che il loro punzecchiarsi sfociasse in una rissa verbale.
>>>>> La fortuna arrise al Vulcaniano perché, anche se i due lo ignorarono
>>>>> bellamente, la voce di uno dei membri della sicurezza mandati in
>>>>> avanscoperta verso l’uscita della grotta attirò la loro attenzione.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Venite a vedere!” chiamò il Capo Mosai, che si era fermato appena
>>>>> fuori dalla grotta.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Uscendo, tutto il gruppo poté vedere ciò che aveva stupito l’Umano:
>>>>> l’uscita della grotta si apriva sulla parte bassa del fianco di una
>>>>> montagna e, sotto di loro, si estendeva una enorme foresta, che ricopriva
>>>>> l’intera superficie interna della nave, perdendosi verso l’orizzonte curvo.
>>>>> Il cielo sopra di loro era talmente alto da risultare invisibile, ma erano
>>>>> invece visibili diverse “isole” galleggianti, ricche di vegetazione e
>>>>> circondate da numerosi animali volanti che, a giudicare dalle proporzioni e
>>>>> dalla distanza, dovevano avere un’apertura alare di almeno 5 metri.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Mi venisse un accidente…” borbottò Rekon, mentre un intero stormo di
>>>>> quelle creature si abbassava sulla foresta in una picchiata radente, per
>>>>> poi rialzarsi in cielo con creature a sei zampe grandi come un uomo strette
>>>>> tra gli artigli.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Apparentemente l’intera superficie interna è ricoperta di vegetazione
>>>>> e sfrutta un sistema gravitazionale dal centro verso l’esterno…Le isole si
>>>>> trovano verso il centro della struttura…” disse Julie che, intenta ad
>>>>> analizzare col tricoder quanto vedeva, non aveva potuto osservare l’azione
>>>>> di caccia di quei predatori “in quel punto la gravità è quasi pari a zero e
>>>>> credo sia per questo che riescono a restare sospese…”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Ma cos’è questo…un dannato zoo spaziale?” borbottò Kuwano,
>>>>> schiacciando sulla pelle del collo un insetto che vi si era posato “anche
>>>>> le zanzare…”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Sembrerebbe un ecosistema completo, riprodotto all’interno di questa
>>>>> struttura…” Commentò allora il Vulcaniano, notando una colonna di insetti
>>>>> non dissimile dalle formiche terrestri, tranne che per l’avere otto zampe,
>>>>> procedere fino ad un buco nel terreno roccioso “forse al fine di
>>>>> preservarlo?”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “E’ una sorta di Arca di Noè, allora…” commentò allora il Capo Mosai,
>>>>> che col mirino del fucile Phaser stava osservando in lontananza. Quando gli
>>>>> Ufficiali Superiori gli chiesero spiegazioni, l’Umano raccontò loro il mito
>>>>> di Noé che aveva messo in salvo una coppia di ogni tipo di animale dal
>>>>> Diluvio Universale e concluse “Forse lo scopo di questa nave non è
>>>>> dissimile…”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Forse…” convenne il Primo Ufficiale, scrollando le spalle ed
>>>>> osservando il proprio Tricoder “o forse no, ma non lo capiremo certamente
>>>>> restando qui. Comandante Rekon, dove dobbiamo dirigerci per raggiungere la
>>>>> zona dei motori? Se una parte dell’equipaggio è ancora presente su questo
>>>>> vascello e tenta di governarlo, si troverà probabilmente laggiù…”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> *USS Marconi - Plancia - 08/01/2395 Ore 19:30 – DS 72021.4*
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> =^= …e stiamo procedendo verso la poppa della nave. Data la distanza
>>>>> ed il tipo di terreno, stimo impiegheremo circa dodici ore di marcia soste
>>>>> incluse, salvo eventuali problematiche derivanti dal tipo di terreno o
>>>>> dalla fauna locale... =^=
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> =^= Forse di più se dovremo accamparci per la notte...=^= aggiunse
>>>>> Dal, che doveva trovarsi vicino a Salen =^= l’intensità della luce è
>>>>> cambiata da quando siamo qui, quindi probabilmente esiste un sistema
>>>>> temporizzato che genera un ciclo giorno/notte…=^=
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "Disponete dell'attrezzatura necessaria per procedere o vi serve che
>>>>> vi inviamo ulteriori rifornimenti?" domandò Shran, per nulla felice di
>>>>> avere una squadra di ricognizione intenta a campeggiare in una dannata
>>>>> foresta pluviale vasta più di 3.000 chilometri quadrati, con alberi alti
>>>>> centinaia di metri, isole di roccia galleggianti, enormi uccelli predatori
>>>>> e chissà cos'altro.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Prima che il Primo Ufficiale potesse rispondere, però, il Tenente
>>>>> Wyandot parlò col tono sicuro di quando la sua mente era impegnata nel suo
>>>>> ruolo di Timoniere "Signore...rilevo trentacinque tracce di Curvatura in
>>>>> uscita dalla nebulosa...In approccio a Curvatura 5."
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "Matrice energetica sconosciuta, ma compatibile con le tracce rilevate
>>>>> in allontanamento dalla nave aliena..." aggiunse Tara dalla postazione OPS
>>>>> "intercettazione tra un'ora e quindici minuti..."
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "Ci hanno rilevati?" domandò il Capitano Andoriano, che aveva una
>>>>> pessima sensazione da tutta quella situazione.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "Non si direbbe..." rispose la Mezza-Klingon che, appena individuate
>>>>> le navi aliene, aveva iniziato ad analizzarne le letture energetiche e le
>>>>> comunicazioni internave "non rilevo nessuno stato particolare di allerta o
>>>>> un aumento del flusso dati tra loro. Probabilmente la massa della nave
>>>>> aliena ci scherma ai loro sensori da questa distanza."
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "Molto bene, in tal caso continuiamo a non farci vedere..." ribatté
>>>>> Shran, prima di cominciare a dare ordini ai suoi Ufficiali "Signor Wyandot,
>>>>> ci porti il più vicino possibile allo scafo della nave aliena...Comandante
>>>>> Keane, Allarme Giallo..."
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Quindi, dopo alcuni secondi, aggiunse alzando lo sguardo al soffitto
>>>>> "Comandante Salen, abbiamo una piccola flotta di navi sconosciute in
>>>>> avvicinamento... Credo sia opportuno che lei ed i suoi uomini rientrate
>>>>> quanto prima. La riparazione del motore della nave aliena dovrà
>>>>> attendere..."
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Niente.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Shran attese qualche altro secondo prima di ripetere "Comandante
>>>>> Salen, mi riceve?"
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> =^= Mi scusi, Signore...=^= rispose con un certo ritardo il
>>>>> Vulcaniano. La sua voce era neutra e controllata come di consueto, ma
>>>>> qualcosa nel tono fece preoccupare il Capitano della Marconi prima ancora
>>>>> che il subordinato concludesse =^= abbiamo compagnia e non credo di
>>>>> sbagliare affermando che non ci considerino ospiti graditi...=^=
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> *Nave Aliena – Jungla ai piedi della montagna - contemporaneamente*
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "Ma davvero?" borbottò Rekon, osservando la punta d'osso di una
>>>>> freccia lunga più di un metro puntata verso il suo sterno "che voi
>>>>> Vulcaniani aveste un buon udito é evidente, con quelle orecchie
>>>>> puntute...ma non sapevo che ci vedeste così bene..."
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> In un altro momento forse Salen si sarebbe offeso per la battuta del
>>>>> vecchio Tellarita e, magari, avrebbe anche minacciato di fargli rapporto,
>>>>> ma decisamente non era quello il caso.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Gli alieni, muscolosi esseri alti due metri e mezzo e caratterizzati
>>>>> da occhi gialli, arti lunghi, una coda ed una pigmentazione della pelle
>>>>> blu, erano sbucati dal nulla saltando giù da quegli strani uccelli
>>>>> predatori giganti e, dopo un salto di più di dieci metri, avevano fatto una
>>>>> capriola degna dei felini dai quali probabilmente si erano evoluti e li
>>>>> avevano rapidamente circondati, tenendoli sotto tiro con i loro enormi
>>>>> archi di corno e studiandoli con attenzione e vivida curiosità.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "I miei saluti..." disse Salen, avanzando di un passo rispetto ai
>>>>> compagni, ma non sognandosi neppure di ordinare a Dal e ai suoi uomini di
>>>>> abbassare le armi. Poteva anche avere scarsa esperienza di Primo Contatto
>>>>> ed essersi trovato prima del tempo a ricoprire il ruolo di Primo Ufficiale,
>>>>> ma non era uno stupido. Quegli esseri avevano l'apparenza di selvaggi,
>>>>> vestiti di poche strisce di pelle e cuoio, ma il Vulcaniano sapeva che tali
>>>>> culture - di norma - rispettavano la forza e la fermezza, quindi assunse
>>>>> una posa ben eretta mentre aggiungeva "Sono il Comandante Salen, della Nave
>>>>> Stellare della Federazione Marconi...siamo venuti in pace..."
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Gli esseri si fissarono per qualche secondo, scambiandosi rapide frasi
>>>>> in una lingua incomprensibile. Evidentemente il Traduttore Universale non
>>>>> era ancora in grado di identificare e tradurre il loro linguaggio, quindi
>>>>> Salen si voltò verso Julie che - in quanto telepate - poteva dar loro
>>>>> qualche indizio.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "Le loro menti sono complesse...e in qualche modo interfacciate tra
>>>>> loro..." spiegò la scienziata, dopo aver tentato di focalizzare i propri
>>>>> poteri telepatici sulle creature. Di per sé non era un'impresa che le
>>>>> riuscisse semplice, ma con quegli esseri lo era dieci volte di
>>>>> più...qualcosa, forse una mente grande e potente, la ostacolava. Ad ogni
>>>>> modo una cosa l'aveva percepita chiaramente "ma hanno paura di noi...non
>>>>> dovremmo essere qui..."
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "E hanno ragione..." intervenne Dal, dopo un secondo "stando alle
>>>>> parole del Capitano c'é una minaccia concreta in avvicinamento alla
>>>>> Marconi, dobbiamo affrettarci a tornare indietro..."
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "Prima che ci infilzino con quegli spiedi..." aggiunse Rekon, fissando
>>>>> torvo gli alieni, diversi passi avanti ai membri della sua squadra di
>>>>> ingegneri, che sembrava stesse proteggendo.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "Prendo atto e condivido i vostri suggerimenti, signori..." rispose il
>>>>> Vulcaniano quindi, rivolgendosi agli alieni e parlando in tono calmo e
>>>>> conciliante "ora ce ne andremo, senza commettere atti ostili nei vostri
>>>>> confronti..."
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Non sembrò che in questo caso il Traduttore Universale avesse maggior
>>>>> successo, ma Salen ordinò ai suoi di abbassare i phaser e, mentre parlava,
>>>>> indicò la grotta da cui erano venuti.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Gli alieni parvero capire almeno le intenzioni del Vulcaniano ed
>>>>> approvarle, perché la tensione degli archi si ridusse ed uno di loro,
>>>>> quello che pareva il capo, indicò con una delle quattro lunghe dita della
>>>>> mano verso la montagna.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Facendo un calcolato gesto di fiducia, Salen aprì la mano destra nel
>>>>> saluto Vulcaniano e, dopo aver detto "Spero avremo una occasione migliore
>>>>> per incontrarci e conoscerci..." voltò le spalle agli alieni, dirigendosi
>>>>> verso la grotta.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> *Navetta Lily Sloane - ore 20:35 – DS 72021.53*
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> La navetta con la quale le due squadre erano giunte - in due momenti
>>>>> diversi - alla grande astronave aliena era piuttosto affollata durante la
>>>>> fase di distacco dal portello di attracco, ma nessuno protestò per questo.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "Propulsori laterali spenti, propulsori posteriori in linea..."
>>>>> annunciò Rekon, mentre le tozze dita operavano con consumata abilità sulla
>>>>> tastiera della piccola consolle Ingegneristica "può riportare questa
>>>>> scatola di sardine troppo piena alla Nave, Comandante..."
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Salen, seduto al timone della navetta, fece un cenno di assenso prima
>>>>> di aumentare la spinta orizzontale, facendo percorrere al piccolo vascello
>>>>> un tratto parallelo allo scafo della grande nave aliena. Quindi, mentre
>>>>> attendeva di raggiungere la zona dello scafo al di sotto della quale anche
>>>>> la Marconi si nascondeva, domandò "Quanto manca all'arrivo delle navi
>>>>> aliene?"
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "Impossibile stabilirlo con certezza..." rispose il Comandante
>>>>> Berthier, che si vedeva appena alla consolle scientifica, visto che era
>>>>> praticamente circondata dagli uomini di Dal che facevano del loro meglio
>>>>> per non stare tra i piedi "la nave aliena ha una massa ed emissioni tali da
>>>>> distorcere completamente le nostre letture a medio e lungo raggio...secondo
>>>>> l'ultima stima ricevuta prima del silenzio radio, dovremmo avere ancora una
>>>>> decina di minuti..."
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> "Forse meno!" esclamò in quello stesso istante Dal, agendo in maniera
>>>>> automatica sulla consolle degli armamenti per alzare gli scudi della
>>>>> navetta, mentre un'astronave nera, dalla forma sferica e dotata di due ali
>>>>> esagonali emergeva dall'orizzonte artificiale creato dalla massa del grande
>>>>> vascello che stavano costeggiando.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> *U.S.S. Marconi - Plancia - 1 minuto prima*
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “La navetta si sta sganciando ora dall’attracco…” riferì Tara, gli
>>>>> occhi fissi sulla consolle OPS ed un gotto di Raktajino ormai vuoto posto
>>>>> accanto. Di norma Shran non aveva piacere che il personale di turno
>>>>> consumasse bevande in Plancia ma, dato che quel turno particolare stava
>>>>> durando molto più del previsto, era stato lui stesso a suggerire che tutti
>>>>> assumessero qualcosa di energizzante.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Dannazione, ci stanno mettendo troppo…” protestò il Capitano della
>>>>> Marconi, fissando in cagnesco lo schermo principale ed il grafico
>>>>> tridimensionale che mostrava il movimento della navetta, quasi che fosse
>>>>> l’apparato visivo ad avergli fatto un torto “le navi aliene?”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Continuano a procedere a velocità costante, saranno in zona entro 10
>>>>> minuti…” informò l’addetto alla postazione Tattica, prima di aggiungere in
>>>>> tono allarmato “anzi…hanno appena accelerato…Curvatura 5…6..”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Passarono una decina di secondi appena, poi il Comandante Keane
>>>>> annunciò “Stanno uscendo ora dalla Curvatura! Energizzano le armi!”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Sullo schermo visore apparve uno sciame di astronavi di medie
>>>>> dimensioni e dallo scafo nero simile ad un curioso agglomerato di forme
>>>>> geometriche. Ognuna di esse era composta da una sfera centrale di diametro
>>>>> di circa 50 metri e, ai due lati, erano fissate parallelamente una sorta di
>>>>> “vele” esagonali di diametro circa tre volte tanto.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Gli scafi neri brillarono al momento dell’uscita dalla Curvatura,
>>>>> mentre le navi si mossero in formazione verso la porzione di scafo della
>>>>> grande nave dove si trovava la Marconi. Notando quel movimento, il Capitano
>>>>> Shran ordinò “Scudi!” appena in tempo, prima che una bordata di
>>>>> Disgregatori fuoriuscisse dai cannoni frontali di tre delle sfere, andando
>>>>> ad impattare sulle difese dell’Astronave Federale.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Chiamateli!” ordinò L’Andoriano, scattando in piedi, mentre la
>>>>> Plancia – e con essa l’intera Marconi – rollava sotto i suoi piedi. Meno di
>>>>> un secondo dopo aggiunse “Che ne è della navetta?”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Stanno tentando di disingaggiarsi da una delle navi…” riferì la
>>>>> Mezza-Klingon, mentre la Marconi iniziava ad eseguire le manovre evasive,
>>>>> rese complesse dalla eccessiva vicinanza dello scafo della nave aliena e
>>>>> dal numero di vascelli aggressori impegnati nell’attacco “ma sono
>>>>> dannatamente agili…”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Diamo copertura alla navetta!” ordinò allora Shran, mentre alcune
>>>>> scintille iniziavano a sprizzare dalle consolle secondarie, a causa dei
>>>>> sovraccarichi cui la rete energetica di bordo era sottoposta per dissipare
>>>>> il fuoco nemico “Fuoco con i Phaser, cerchiamo di disabilitare quelle navi
>>>>> senza distruggerle!”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> *Navetta Lily Sloane – Contemporaneamente*
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Scudi al 34%...i nostri Phaser sono inefficaci…” riferì Dal, mentre
>>>>> gli uomini al suo comando si allontanavano dal fondo della nave per evitare
>>>>> un piccolo incendio scoppiato dopo l’ultima bordata. Gli uomini di Rekon,
>>>>> invece, si mossero rapidamente ai controlli ausiliari per interrompere il
>>>>> flusso di plasma che alimentava il fuoco e per manovrare l’estintore
>>>>> portatile recuperato dal kit di emergenza, così da evitare che le fiamme
>>>>> divampassero in tutta la cabina.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “La Marconi ci sta venendo incontro, cerchiamo di spostarci dalla
>>>>> linea di tiro nemica!” suggerì Julie, prima che l’ennesima bordata li
>>>>> sbalzasse dalle relative posizioni, facendo al contempo collassare
>>>>> l’energia principale.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Dannati figli di…” cominciò a grugnire Rekon, cercando di
>>>>> risollevarsi sulla consolle, sulla quale aveva sbattuto violentemente con
>>>>> la spalla destra. Solo l’effetto smaterializzatore del raggio teletrasporto
>>>>> impedì al resto dello stordito personale della navetta di sapere che tipo
>>>>> di mestiere praticassero le madri dell’equipaggio della nave nemica.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> *U.S.S. Marconi - Plancia – Contemporaneamente*
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> La Marconi stava venendo sballottata a più riprese, ma i suoi scudi
>>>>> parevano per il momento in grado di reggere l’impeto dell’improvviso ed
>>>>> assolutamente ingiustificato attacco nemico. Il suo Capitano, che stava
>>>>> combattendo con l’istinto di alzarsi in piedi nel cuore dell’azione e che
>>>>> per questo aveva assunto una minacciosa posizione col busto proteso verso
>>>>> lo schermo principale, stava fissando lo schermo principale come se ciò
>>>>> potesse permettere alla nave di sopraffare il bersaglio più in fretta.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “La navetta è stata colpita…hanno perso scudi e supporto vitale!”
>>>>> annunciò il Comandante Keane, mentre una seconda nave si univa al fuoco di
>>>>> sbarramento cui era sottoposta la Marconi.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Siluri sul bersaglio, fuoco!” ordinò allora l’Andoriano quindi,
>>>>> colpendo il canale delle comunicazioni “Shran a Sale Teletrasporto 1 e
>>>>> 2…recuperate l’equipaggio della navetta, e in fretta!”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> *U.S.S. Marconi – Sala teletrasporto 1 – Contemporaneamente*
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> La tensione di quei momenti concitati stava facendo sudare Resed
>>>>> peggio di una sauna e questo non faceva certo bene all’umore del povero
>>>>> Capo. Il Boliano teneva le mani ben salde sulla consolle del Teletrasporto,
>>>>> attendendo che gli scudi venissero abbassati per avviare le procedure di
>>>>> trasferimento di emergenza.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Quando dalla consolle OPS di Plancia giunse l’indicazione che la
>>>>> Marconi aveva disattivato gli scudi ventrali, il giovane ingegnere mosse le
>>>>> dita Blu per avviare la sequenza di smaterializzazione già preimpostata e –
>>>>> meno di duesecondi dopo – quattro colonne di luce blu cominciarono a
>>>>> formarsi sulla pedana del teletrasporto, assumendo gradualmente massa e
>>>>> forma paragonabili a quelle di altrettanti umanoidi.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> ‘Forza bellezza…ancora un paio di secondi…’ implorò mentalmente,
>>>>> cercando di attingere alla sua quota mensile di fortuna per portare a
>>>>> termine quel difficile incarico prima che qualcosa andasse storto in quella
>>>>> situazione così assurdamente complicata.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Ma, ovviamente, non poteva essere così facile. Il processo di
>>>>> rimaterializzazione era già oltre il 30% quando la nave venne scossa da una
>>>>> violenta esplosione, forse dovuta ad un colpo diretto sulla zona non
>>>>> protetta dagli scudi, e i sistemi energetici secondari cedettero uno dopo
>>>>> l’altro, generando un cortocircuito su metà della rete EPS.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> La sala teletrasporto divenne un inferno di scintille e, prima ancora
>>>>> che Resed avesse il tempo di sfoggiare qualcuna delle colorite metafore
>>>>> apprese dal suo mentore Tellarita, le quattro colonne di luce cominciarono
>>>>> a perdere di consistenza mentre la pedana di teletrasporto si spaccava
>>>>> letteralmente in due.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> E la stessa cosa fosse successa un anno prima, probabilmente i quattro
>>>>> ufficiali sarebbero morti. Ma Resed non era più la stessa persona di un
>>>>> anno prima e - ignorando le fiamme che stavano già bruciando parte della
>>>>> superficie LCARS della consolle – agì con prontezza.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Ovviamente non poteva ritrasportare l’equipaggio sulla navetta
>>>>> danneggiata e la Marconi era in quel momento un immenso campo di disturbo
>>>>> per sensori, quindi il Boliano si affrettò a richiamare il database dei
>>>>> salvataggi delle posizioni dell’Away Team durante la missione di sbarco e
>>>>> reinviò i segnali a quelle coordinate, sperando che lo spesso scafo
>>>>> dell’astronave aliena non deteriorasse eccessivamente il già compromesso
>>>>> segnale degli Ufficiali della Marconi.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Un istante dopo il soffitto della Sala Teletrasporto crollò e fu il
>>>>> buio.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> *U.S.S. Marconi - Plancia – Contemporaneamente*
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “La rete EPS secondaria ha ceduto…abbiamo feedback di ritorno su
>>>>> numerosi sistemi!” annunciò un tecnico, verificando i dati che scorrevano
>>>>> rapidi sulla grande consolle ingegneristica posta nella parte posteriore
>>>>> della Plancia.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Li abbiamo?” domandò Shran, rialzandosi in piedi dopo essere caduto a
>>>>> terra a seguito dell’esplosione appena sopportata. Nel frattempo, sullo
>>>>> schermo principale scorreva rapido lo scafo della grande nave aliena,
>>>>> mentre la Marconi si avvitava in una pericolosa manovra di disingaggio
>>>>> sotto le abili mani ci Charles Wyandot.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Abbiamo la squadra di sicurezza e quella ingegneristica…” riferì
>>>>> Tara, spegnendo al contempo alcune scintille che scaturivano dalla sua
>>>>> consolle con un rapido colpo della mano sinistra, avvolta nella manica
>>>>> dell’uniforme “la Sala Teletrasporto 1 è stata colpita dalle esplosioni
>>>>> prima che il Comandante Salen ed il resto degli Ufficiali fossero a bordo…”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> La frase della Mezza-Klingon ghiacciò per un istante la Plancia, ma
>>>>> subito l’addetto alla consolle scientifica aggiunse “Signore, prima del
>>>>> cedimento del Teletrasporto ho rilevato un raggio diretto verso la nave
>>>>> aliena…a quanto pare l’operatore ha agganciato una delle posizioni salvate
>>>>> della squadra di sbarco quando si trovava all’interno e l’ha usata come
>>>>> punto di destinazione…”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Quindi sono lì?” chiese Shran, mentre la Marconi veniva nuovamente
>>>>> colpita, questa volta a scudi alzati, e si dirigeva verso la prua della
>>>>> grande nave aliena.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Impossibile stabilirlo, ma è possibile…” rispose il Caitiano addetto
>>>>> alla sostituzione del Comandante Berthier, prima che il vascello Federale
>>>>> subisse un colpo particolarmente potente, che lo fece inclinare di lato.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Dannazione, allontaniamoci!” decise a malincuore il Capitano della
>>>>> Marconi.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> La grande Nave Stellare cominciò ad allontanarsi ma, prima che potesse
>>>>> entrare in Curvatura, accadde qualcosa. Uno scomparto fino a quel momento
>>>>> invisibile si aprì sulla parte frontale dell’immensa nave aliena e, prima
>>>>> che chiunque potesse chiedersi a cosa servisse, un centinaio di missili
>>>>> furono lanciati verso lo stormo di astronavi nere che si stavano
>>>>> raggruppando per inseguire la Marconi.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Data la distanza i sensori tattici della Marconi ebbero tutto il tempo
>>>>> di rilevare che si trattava di testate nucleari ma gli altri vascelli,
>>>>> molto più vicini, ebbero appena il tempo di accorgersi della minaccia prima
>>>>> di essere investiti dalle esplosioni nella zona dove – non aspettandosi
>>>>> pericolo – tenevano gli scudi al minimo.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> La massiccia detonazione che ne conseguì distrusse sul posto una
>>>>> ventina di navi e le altre, alcune seriamente danneggiate ed altre solo
>>>>> intaccate, pensarono bene di fuggire verso la sicurezza relativa della
>>>>> Nebulosa da cui erano giunte.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> *Nave Aliena – da qualche parte – contemporaneamente*
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Rekon si risvegliò con un fortissimo mal di testa, un dolore
>>>>> lancinante al braccio e il sapore della terra in bocca. Certo, il fatto di
>>>>> essere vivo avrebbe dovuto renderlo lieto, dati i presupposti, ma la prima
>>>>> cosa che gli uscì di bocca fu “Resed…questa volta giuro che ti appendo
>>>>> dentro il Nucleo di Curvatura…”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Pian piano anche gli altri si ripresero e, quando tutte e quattro
>>>>> ebbero accertato di essere ancora vivi, cominciarono a guardarsi intorno.
>>>>> Si trovavano in una specie di foresta di selci giganti che praticamente
>>>>> oscuravano il cielo. Il pavimento era di terra quindi, a meno che non
>>>>> fossero stati trasportati nella Serra Idroponica di bordo, dovevano essere
>>>>> di nuovo sulla nave aliena.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> Per prima cosa il Comandante Salen tentò di chiamare la Marconi col
>>>>> Comunicatore, ma lo stesso risultava muto, come se non riuscisse a
>>>>> trasmettere il segnale. Julie aveva appena estratto il Tricoder per cercare
>>>>> di orientarsi, quando il bip dello strumento li allertò dell’avvicinarsi di
>>>>> qualcosa…di qualcosa di molto grosso.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> I quattro Ufficiali della Marconi si affrettarono ad allontanarsi e,
>>>>> nascosti tra le fitte piante, ebbero modo di vedere cosa il Tricoder avesse
>>>>> rilevato. Si trattavva di una colonna di enormi animali, alti circa cinque
>>>>> metri e dotati di otto lunghe zampe. Il corpo era diviso in due sezioni
>>>>> ovoidali e sulla testa, dotata di antenne e mandibole dall’aria letale,
>>>>> spiccavano due grandi occhi composti.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Sembrerebbero quasi degli insetti giganti…” commentò Dal, tenendo le
>>>>> creature sotto tiro col proprio fucile Phaser. Non era certo che l’arma
>>>>> avrebbe avuto effetto su bersagli così grandi, ma di certo aveva più
>>>>> probabilità di riuscita dei phaser Tipo II del resto della squadra.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Già…si muovono anche in fila indiana come le formiche terrestri…”
>>>>> commentò Julie, prima di avere un momento di esitazione e consultare il
>>>>> proprio Tricoder “oh oh…”
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Cosa, bambina?” domandò Rekon, che teneva gli occhietti porcini
>>>>> puntati sulle bestie giganti.
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> “Quelle non sembrano formiche, Comandante…” rispose in tono neutro
>>>>> Salen, che evidentemente era giunto alla stessa conclusione della
>>>>> scienziata “quelle sono lo stesso tipo di formiche che avevo osservato
>>>>> appena giunto sull’astronave aliena…”
>>>>>
>>>>>
>>>>> *******************************
>>>>> *END TRANSMISSION*
>>>>> *******************************
>>>>>
>>>>>
>>>>> Allora, il titolo completo del brano - che non ho scritto all'inizio
>>>>> per non spoilerare - dovrebbe essere:
>>>>>
>>>>> *12.00 L'Arca di Noé (Capitano, mi si è ristretto l'Away Team!)*
>>>>>
>>>>> Ora un paio di considerazioni finali...
>>>>>
>>>>> Per quel che riguarda l'arrivo del nostro nuovo tattico, ho immaginato
>>>>> che non serva tornare su DS16, se è possibile organizzare un rendez vous
>>>>> con un'altra nave (mercanti Ferengi, o un incrociatore Klingon di supporto,
>>>>> magari...).
>>>>>
>>>>> Per il resto, come immagino avrete capito gli alieni sono ispirati a
>>>>> quelli del film Avatar, così come l'ambiente interno dell'astronave è
>>>>> ispirato al mondo di Pandora. Forse l'astronave aliena vi è apparsa
>>>>> esagerata, ma queste dimensioni permettono (se non ho sbagliato i calcoli)
>>>>> una superficie interna sulle "pareti" di un po' meno di 3.600 Km^2...ossia
>>>>> circa come la Valle d'Aosta...mi sembrava il minimo per un ecosistema
>>>>> autonomo. e poi così ho anche trovato una pseudospiegazione scientifica per
>>>>> le isole galleggianti...non so se a livello di trama serviranno a qualcosa,
>>>>> ma sono fighe!
>>>>>
>>>>> Sull'effettivo livello di sviluppo degli alieni non sono entrato (sono
>>>>> parte dell'ecosistema? sono una "devoluzione" della razza che ha creato
>>>>> l'astronave? Sono la stessa razza che ha scelto di abbandonare la
>>>>> tecnologia?), ma ho ipotizzato - sempre sulla falsalinea di Avatar - una
>>>>> sorta di empatia collettiva con l'ambiente, che è poi ciò che ha disturbato
>>>>> le percezioni di Julie...
>>>>>
>>>>> Quanto all'astronave ho voluto darle un aspetto trasandato, come se
>>>>> nessuno fosse più in grado (per mancanza di conoscenze o di tecnologia) di
>>>>> ripararla, perché pensavo ci stesse bene un qualcosa che desse il senso di
>>>>> urgenza nel ritrovare la squadra di sbarco dispersa...ma, come evidenzia
>>>>> l'attivazione di un sistema di arma (automatico?) non è completamente
>>>>> inerte!
>>>>>
>>>>> Infine le astronavi nemiche (lascio a voi spiegare perché sono così
>>>>> apertamente ostili!) sono ovviamente degli enormi TIE Fighter...
>>>>>
>>>>> Vabbé..spero che il pezzo vi sia piaciuto ma, come ho già detto, se
>>>>> credete ci sia troppa carne al fuoco fatemi un fischio e tagliamo qualcosa!
>>>>>
>>>>> Ditemi che ne pensate!
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> *_________________________________________________________________________*
>>>>> *Da*: Comandante del sommergibile *Sea Tiger*
>>>>> *A*: Ufficio Approvvigionamenti Arsenale di Cavite, Filippine.
>>>>> *Tramite*: Comando Forze Subacquee.
>>>>> *Oggetto*: Carta igienica.
>>>>> *#1*. Il 6 giugno 1941 questa nave ha inoltrato una richiesta di 150
>>>>> rotoli di carta igienica. Il 16 dicembre 1941 detta richiesta è stata
>>>>> restituita con la stampigliatura: "Materiale sconosciuto. Richiesta
>>>>> annullata."
>>>>> *#2*. Il Comandante del sommergibile *Sea Tiger* non può fare a meno
>>>>> di domandarsi cosa viene usato all'Approvvigionamento di Cavite in
>>>>> sostituzione di questo "materiale sconosciuto", un tempo perfettamente noto
>>>>> a questo Comando.
>>>>>
>>>>> _________________________________________________________________________
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>>>>> list Stml20 a gioco.net http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml20
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>>>>> Lt.JG Charles "Chuck" Wyandot
>>>>> Timoniere
>>>>> USS Marconi NCC-29303
>>>>> Skype Combadge: Silente69
>>>>> Private comunicator: francocarretti a mail.com
>>>>> [CV]:
>>>>> http://gioco.net/startrek/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=208
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>>>>> "Vivo la mia vita un quarto di miglio alla volta.
>>>>> Non mi importa di nient'altro...
>>>>> per quei dieci secondi io... sono libero" (The Fast and the Furious)
>>>>>
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