[Stml20] [12.14] Kuwano - L'impresa di Tylca

Reis Squiretaker vanessa_reis_squirtaker a outlook.it
Gio 23 Lug 2015 17:34:33 CEST


Beh sicuramente delle ripercussioni ci dovranno essere.. se avremo un consigliere effettivo ci si potrà lavorare.. sempre che i due innesti previsti dal sito avvengano e permangano XD

========================
Tenente Durani della Casata di Kanjis
Ufficiale Tattico Capo
USS Marconi NCC-29303
[CV]: http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=205
========================


From: Franco Carretti 
Sent: Thursday, July 23, 2015 4:45 PM
To: stml20 a gioco.net 
Subject: Re: [Stml20] [12.14] Kuwano - L'impresa di Tylca

Devo dire che il finale mi è piaciuto... non possiamo salvare sempre tutti dopotutto. E' stata una missione tosta, abbiamo subito danni, molti sono morti e abbiamo fallito la missione.
Sarebbe bello che questi fatti si riprecuotessero per un po' sui personaggi.

Bravo Luca
  
Sent: Thursday, July 23, 2015 at 4:22 PM
From: "Luca Bonetti" <bonneuber a gmail.com>
To: "USS Marconi" <stml20 a gioco.net>
Subject: [Stml20] [12.14] Kuwano - L'impresa di Tylca
Finalmente sono riuscito a terminare il mio brano. Dirò la verità ... ero paritcolarmente in crisi ... ma alla fine ho chiuso la missione ... benchè abbia riscritto la parte di chiusura almeno tre volte ... spero che vi piaccia ...

Ps: Ringrazio Ileana e Franco per avermi sopportato (e supportato) negli innumerevoli momenti di dubbio degli ultimi giorni ;P
Ciao!

-------------------------------------------------------------------------
USS Marconi – Plancia - 13/01/2395 - ore 12:10

“Stiamo cercando attivamente un nuovo ingaggio – informò Durani dalla propria postazione, senza alzare lo sguardo e continuando imperterrita a sparare in direzione dello sciame di navi che, quasi fossero mosche fastidiose, continuavano a ronzare attorno alla nave generazionale. Gli ordini del Capitano andoriano erano stati chiari, proteggere l’enorme nave generazionale che, ora come ora, sembrava impossibilitata a prodursi in un’altra bordata come quella che aveva eliminato uno dei due incrociatori – alcune delle navi più piccole rispondono al fuoco, ma l’incrociatore non sembra ritenerci avversari degni di nota.”
Il secondo incrociatore, quello che non era stato colpito dalla bordata proveniente dalla nave generazionale, malgrado fosse stato comunque danneggiato e azzoppato dall’eterogenea flottiglia capitanata dalla Marconi, non aveva perso lo spirito combattivo e imperterrito continuava la sua marcia verso la nave nemica. Non ci sarebbe voluto molto prima di arrivare in posizione ottimale.
Le antenne di Shran si mossero più volte, mentre in preda al fervore della battaglia cambiava posizione ancora una volta sul proprio trono al centro della plancia.
“Continuate a cercare di attirare l’attenzione di quel gigantesco pezzo di ferraglia. – ordinò portandosi una mano al mento con fare pensieroso,  continuando a fissare l’enorme incrociatore che campeggiava sullo schermo della plancia. – dobbiamo dare un po’ di tempo  ai nostri amici sulla nave generazionale ...”
La klingon non replicò verbalmente, limitandosi ad un cenno di assenso col capo continuando a riversare ondate di siluri sull’immenso incrociatore degli Adesto.

Flashback - Nave Allesto – Zona Motori – 13/01/2395 – 11:40

I due infiltrati di Adesto erano ancora nascosti, immobili, in attesa dell’occasione che permettesse loro di completare la propria missione.
Zarak era riuscito a frenare l’esplosivo impeto di Darsa per quasi due ore oramai, convincendolo non senza fatica ad aspettare, dato che era impossibile completare la missione senza farsi scoprire da quegli impiccioni federali.
Però la situazione non poteva durare. Malgrado anche lui fosse a dir poco stremato dal lungo appostamento, Darsa era visibilmente al limite. Pronto a scattare all’interno alla prima opportunità, o a quella che lui riteneva tale, probabilmente venendo scoperto e fallendo miseramente.
Doveva trovare il modo di fermarlo, oppure di trovare un modo di allontanarsi senza che il compagno se ne accorgesse, ma l’istinto di sopravvivenza che lo aveva aiutato così bene in precedenza ora invece languiva, probabilmente stremato a sua volta dalla lunga immobilità. L’unica idea che continuava a ronzargli per la mente vedeva il povero Darsa sacrificarsi per salvargli la pellaccia e la cosa non gli piaceva.
Certo, lui e il suo compagno di avventure probabilmente si erano salvati solamente perché non aveva spifferato la sua intuizione al Generale Apada, di fatto rendendolo un martire della causa, ma la situazione ora era diversa. Soli, sul suolo nemico, con una missione da compiere. Non avrebbe sacrificato il suo collega per così poco. Non ancora.
Qualcosa o meglio qualcuno uscì dalla grotta in cui si erano rintanati i Federali. Un nativo e un umano dalla livrea bluastra, il quale si voltò verso l’alieno alzando un sopracciglio.
“Venerdì. – affermò l’asiatico raccogliendo un rametto da terra, puntandoli poi verso la direzione opposta a quella in cui si stava muovendo – tu vai a dare un’occhiata di la, mentre io vado di qua. Teniamoci comunque in contatto visivo.”
“Mio nome è Klan. No Venerdì.” – replicò l’alieno con decisione. 
“Si certo. – replicò Kuwano a dir poco disinteressato, utilizzando il fuscello che stringeva fra le mani come un bastone da passeggio. – Comunque, tu va di la.”
Darsa si mosse ancora una volta, cambiando posizione in mezzo alle frasche in modo da diminuire la sua visibilità.
“Zarak. – affermò, voltandosi verso il collega – Forse ho scoperto come guadagnarci l’ingresso alla caverna.”
“Oh si, nella caverna ci entrerete. - entrmabi alzarono lo sguardo, in modo da poter così vedere il giapponese armato di tricoder, phaser e uno dei suoi inqueitanti sorrisi era giunto a poca distanza da loro. Klan lo stava raggiungendo con ampie falcate. - Ma non come pensate voi.”
Zarak non protestò, alzando istantaneamente le mani al cielo sotto lo sguardo stupito del suo collega.

Nave Allesto – Caverna  – 13/01/2395 – 12:12

“Siamo stati colpiti. Di nuovo. - informò in tono decisamente scocciato H5T67 – Siamo sicuri che il vostro Capitano vi rivoglia vivi?”
Il tellarita in formato tascabile iniziò a borbottare qualcosa, ma la sua probabile catena di insulti venne però immediatamente interrotta da Tara, che sembrava oramai essere diventata la mediatrice ufficiale fra i due.
“La Marconi sta facendo tutto quello che è in suo potere per aiutarci. Senza il suo intervento avremmo subito danni decisamente più ingenti. Probabilmente anche l’altro incrociatore …”
“Correzione. – puntualizzò l’intelligenza artificiale, interrompendola. – La Marconi ha indubbiamente partecipato ma sono stato io a distruggere l’incrociatore. – A Tara parve di avvertire distintamente una nota di orgoglio nelle parole dell’intelligenza artificiale – E gran parte del lavoro su questo incrociatore lo stanno facendo i tizi dalla pelle blu. Sbaglio o la Federazione dovrebbe essere composta da elementi di Elite?”
“Giuro che quando questa storia sarà finita ti smonto pezzo per pezzo!” inveì Rekon alzando il piccolo pugno in segno di sfida.
“Va bene, va bene … - intervenne nuovamente Tara. Probabilmente era solo un’impressione, ma aveva il presentimento che l’intelligenza artificiale provasse qualche piacere perverso nel far arrabbiare il tellarita. Sempre che ciò fosse possibile. – non è questo il momento di discutere. Qualcuno ha visto il dottor Kuwano?”
I presenti si scambiarono sguardi interrogatori, privi di una risposta da dare alla mezza Klingon.
“Avete chiamato?” affermò la voce trionfante del dottore proveniente dall’ingresso della grotta, seguito a poca distanza da Klan, intento a condurre all’interno una coppia di individui, dall’aspetto appartenenti alle milizie di Adesto. 
“Li abbiamo trovati qui fuori. – affermò il medico indicando col pollice i due prigionieri alle sue spalle, porgendo a Tara l'ordigno con cui i due pensavano di far esplodere la nave – con quello …”
Darsa decise di provare il tutto per tutto in quell'istante. Con un colpo di reni riuscì a divincolarsi dalla stretta di Klan,gettandosi a capofitto sull'ordigno.

Plancia Ammiraglia Adesto – Contemporaneamente

“Perché la missione non è ancora stata portata a termine?” grugnì Tylca dalla sua postazione, lanciando un’occhiata di fuoco a Xaulir, il suo sottoposto.
“Non lo so – replicò l’Adesto, fiondandosi sulla consolle a comando dei sensori e costringendo l'addetto a cedergli la postazione – il generale avrebbe dovuto …”
L’ufficiale fu interrotto dal faccione del comandante dell’incrociatore per una frazione di secondo. La comunicazione in arrivo infatti appariva estremamente disturbata e frammentata.
=^= Signore … i nostri scudi … motori e armi … inibite. =^=
Malgrado l pessima qualità della comunicazione, non era difficile intuire che la flottiglia doveva essere riuscita in qualche modo a fermare anche il secondo incrociatore, distruggendone gli scudi e neutralizzandone propulsione ed armi. Certo, la salva lanciata dalla nave generazionale aveva provocato danni di tutt’altro livello, ma comunque anche così quella nave sarebbe rimasta fuori dai piedi per un bel po’.
Tylca letteralmente ruggì, sbattendo violentemente i pugni  contro la propria poltrona, alzandosi di scatto.
=^=Sapete quello che dovete fare!=^= Urlò rivolto verso la figura, prima di dare un nuovo ordine al povero Xaulir. Tylca si voltò verso gli occupanti della plancia, cercando lo sguardo di ogniuno di loro, prima di prodursi in un cenno del capo rivolto alla Prima Esecutrice.
“Così come lo sappiamo anche noi ...”

Uss Marconi – Plancia – 13/01/2395 – 12:28

“Signore! – Durani richiamò l’attenzione del Capitano – Ho individuato una serie di reazioni energetiche all’interno dell’incrociatore!”
“Confermo le letture.”  affermò di rimando Dal.
Shran scattò come una molla, alzandosi istantaneamente dalla propria poltrona.
“Impossibile, abbiamo inibito le loro armi …”
“Credo che abbiano avviato un qualche tipo di meccanismo di autodistruzione!” aggiunse il mezzosangue Cardassiano. L’andoriano spostò lo sguardo in direzione di Chuck, il quale sembrava aver già capito gli ordini, ben prima che Shran desse loro voce e le sue dita già danzavano elegantemente sulla consolle a velocità smodata .
“Dannazione, siamo ancora troppo vicini! Manovre evasive, manovre evasive!”

Nave Allesto – Caverna  – 13/01/2395 – 12:30

“La Marconi è stata coinvolta nell'esplosione dell'incrociatore. - affermò H5T67 , mostrando a Tara la situazione all'esterno della nave. - Ma non sono in grado di verificare lo stato della vostra nave ...”
“Il nostro popolo vincerà. - affermò con sicurezza Darsa,legato come un salame e per qualche strano motivo rivolto verso Resed. Il boliano si allontanò di un passo, a dir poco intimorito – Gli impuri bruceranno nelle fiamme così come i traditori!” concluse, spostando lo sguardo sul suo collega. Era infatti stato l'altro Adesto, qualche minuto prima a fermare la sua corsa verso l'ordigno con uno sgambetto ben piazzato.
“La mia vita è più importante della causa, seppur giusta!” ringhiò di rimando Zarak, beccandosi uno sputo dal compagno.
“Chiudete il becco entrambi! - Urlò il tellarita in formato tascabile,che da un paio di minuti aveva iniziato ad ansimare, mentre il dottore lo esaminava con il proprio tricorder - … oppure ...”
Keiji schioccò la lingua interrompendolo, lasciandosi andare in un imprecazione nella propria lingua natale.
“Kuso! Gli organi hanno iniziato a cedere … dobbiamo riportarla alle sue normali dimensioni il prima possibile!”
Resed, alle parole del medico letteralmente sbiancò, al contrario del diretto interessato, il quale si limitò a fissare il medico orientale.
“Quanto tempo?” domandò il tellarita con cipiglio deciso.
“Venti minuti al massimo.”

Uss Marconi – Plancia – Contemporaneamente

“Situazione!” gridò Shran, riguadagnado la posizione eretta dopo che la vicina esplosione l'aveva fatto rovinare sulla poltrona del comando.
“Scudi dorsali e laterali andati. Quelli che ci restano sono al venti percento di efficienza.” replicò di rimando Durani, la quale lasciò che fosse Dal e completare il rapporto.
“Gli scudi hanno assorbito gran parte dell'esplosione, ma rilevo danni multipli su tutti i ponti. Parecchi feriti, ma nessuna casualità.”
“Signore! - la klingon attirò nuovamente l'attenzione del capitano – L'ammiraglia Adesto … sta convergendo sulla posizione della Nave Generazionale a pieno impulso!”

Plancia Ammiraglia Adesto – Pochi attimi dopo

Tylca si trovava al centro della plancia, intento a scambiare sguardi con ognuno dei suoi ufficiali, saggiandone la risolutezza.
“Popolo di Adesto. - iniziò con fare a dir poco solenne, lasciando che la sua voce si spargesse per tutta la nave e costringendo i vari addetti ad interrmpere i propri compiti. Aspettò un paio di secondi, poi allargando le braccia in maniera alquanto teatrale continuò. - Il momento è finalmente giunto. Il momento in cui il fuoco purificatore che arde nei nostri cuori ridurrà in cenere i  nostri odiati nemici. Fratelli e sorelle, gioite con me in questa gloriosa giornata in cui noi porteremo a compimento l'impresa che il nostro popolo insegue da secoli. Possiate essere orgogliosi di aver partecipato a questo evento.” ci fu un lungo attimo di silenzio. Un silenzio in cui ogni membro dell'equipaggio recepì il significato delle parole di Tylca. Poi il silenzio fu rapidamente sostituo da un'enorme ovazione in grado di scuotere l'intera nave.

Nave Allesto – Caverna  – 13/01/2395 – 12:40

Il suono di migliaia di colpi e di navi che impattavano più volte contro lo scafo rimbombava come in una cassa di risonanza, generando terrore negl'animi degli vari animali racchiusi nel ventre metallico della nave che, inutilmente, cercavano di sfuggire al loro destino. I super cannoni utilizzati in precedenza, avevano sparato più volte sull'Ammiraglia nemica, la quale però al contrario dell'incrociatore colpito, era stata in grado di assorbire almeno parte del danno, permettendole così di continuare la sua marcia di morte.
“Lo scafo esterno non sopravviverà ad un eventuale impatto con una nave di quella stazza. - informò, in tono quasi contrito H5T67 – vi conviene andarvene.”
Tara si volse verso Klan, il quale appariva visibilmente preoccupato e disorientato.
“Ma non possiamo lasciare morire questa gente!” replicò la mezzosangue klingon.
“Mi dispiace Tara Keane.” replicò nuovamente l'intelligenza artificiale, per la prima volta sembrava quasi cordiale. La mezza klingon cercò di replicare, ma non vi riuscì, venendo rapita da un vortice di luce azzurrognola.
“Peccato. - aggiunse H5T67 una volta solo – Mi sarebbe piaciuto vedere come si sono evoluti ...”
Un'enorme sferragliare metallico, segno di due corpi in collisione, lo interruppe. Poi l'intera nave fu invasa da fiamme ed esplosioni.

Uss Marconi – Ufficio del Capitano - 13/01/2395 – 18:25

Shran se ne stava immobile, con le mani incrociate e le antenne abbassate, ad osservare ciò che restava della nave generazionale. L'impatto con l'ammiraglia nemica era stato così violento da spezzare la lunga arca in due parti disomogenee che, di tanto in tanto, si producevano in nuove esplosioni, malgrado fossero passate ore dall'impatto.
Con una non trascurabile dose di fortuna erano miracolosamente riusciti a riportare indietro la squadra di sbarco sulla Marconi, permettendo il ritorno del Capo Ingegnere alle sue dimensioni normali prima che fosse troppo tardi, ma non erano riusciti a far nulla per il popolo dell'arca. Non riuscendo ad ottenere un aggancio sicuro, in mezzo alla battaglia, l'addetto al teletrasporto aveva operato un teletrasporto a zona, portando a bordo anche Klan e i due prigionieri che ora riposavano nelle celle di sorveglianza. Tre soli individui, unici superstiti di due specie antichissime. Specie ora estitnte. Distruttesi a vicenda sotto i suoi occhi.
I suoi pensieri vennero interrotti dal trillo che segnalava qualcuno alla porta.
“Avanti” affermò, permettendo così al suo amico di lunga data a capo della flotta andoriana di fare il suo ingresso.
“So già quello che stai pensando … - affermò Nihal, mostrando una bottiglia ancora sigillata di brandy andoriano e due bicchieri. – Ma i buoni amici si vedono nel momento del bisogno giusto? - affermò sedendosi di fronte al capitano, approntando i due bicchieri – Sono quelli che ti portano il brandy migliore.”
Shran accennò ad un sorriso stanco, agguantandone uno dei due.
“Già”
_______________________________________________ Stml20 mailing list Stml20 a gioco.net http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml20







====================================
Lt.JG Charles "Chuck" Wyandot
Timoniere
USS Marconi NCC-29303
Skype Combadge: Silente69
Private comunicator: francocarretti a mail.com
[CV]: http://gioco.net/startrek/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=208
===================================
"Vivo la mia vita un quarto di miglio alla volta.
Non mi importa di nient'altro...
per quei dieci secondi io... sono libero" (The Fast and the Furious)


--------------------------------------------------------------------------------
_______________________________________________
Stml20 mailing list
Stml20 a gioco.net
http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml20
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://gioco.net/pipermail/stml20/attachments/20150723/3c6da498/attachment-0001.html>


More information about the Stml20 mailing list