[Stml20] [12.14] Kuwano - L'impresa di Tylca

Luca Bonetti bonneuber a gmail.com
Gio 23 Lug 2015 18:00:15 CEST


Vi ringrazio per i complimenti ... a me questo finale era piaciuto "a 
pezzi" ma sono felice che i due giorni di travaglio per partorire sto 
pezzo siano serviti a qualcosa :D


On 23/07/15 17:58, Capitano Shran wrote:
> Luca questo finale di missione è davvero troppo bello, anche se lascia 
> un pochino di amaro in bocca... ma è la vita!
>
> Mi è piaciuto un sacco anche il pezzo finale tra Shran e Nhial, 
> complimenti!
>
> @Federico: Permesso accordato per l'FT! :)
>
> Ileana
>
>
> ======================================
> Capitano Shran
> USS Marconi
>  ======================================
> Email: cap.shran a gmail.com <mailto:cap.shran a gmail.com>
> Starfleet Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
> USS Marconi: 
> http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Marconi/main.php?include=home.php
> CV: 
> http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=199
> Skype: dolcevoloo
> ======================================
> "Occhio per occhio, ed il mondo  diventa cieco.."
>
> Il giorno 23 luglio 2015 17:37, federico pirazzoli <cmdrtkar a gmail.com 
> <mailto:cmdrtkar a gmail.com>> ha scritto:
>
>     Pezzo impressionante e finale da amaro in bocca, anche se non mi
>     dispiace affatto...avrei forse salvato qualche Allesto e Adesto a
>     caso, ma va bene così...
>
>     Ottimo pezzo!
>
>     Capitano, chiedo il permesso di scrivere un breve FT...
>
>     --
>     Inviato da myMail per Android
>
>     giovedì, 23 luglio 2015, 04:45PM +02:00 da "Franco Carretti"
>     <charles_wyandot a mail.com <mailto:charles_wyandot a mail.com>>:
>
>         Devo dire che il finale mi è piaciuto... non possiamo salvare
>         sempre tutti dopotutto. E' stata una missione tosta, abbiamo
>         subito danni, molti sono morti e abbiamo fallito la missione.
>         Sarebbe bello che questi fatti si riprecuotessero per un po'
>         sui personaggi.
>         Bravo Luca
>         *Sent:* Thursday, July 23, 2015 at 4:22 PM
>         *From:* "Luca Bonetti" <bonneuber a gmail.com
>         <mailto:bonneuber a gmail.com>>
>         *To:* "USS Marconi" <stml20 a gioco.net <mailto:stml20 a gioco.net>>
>
>         *Subject:* [Stml20] [12.14] Kuwano - L'impresa di Tylca
>         Finalmente sono riuscito a terminare il mio brano. Dirò la
>         verità ... ero paritcolarmente in crisi ... ma alla fine ho
>         chiuso la missione ... benchè abbia riscritto la parte di
>         chiusura almeno tre volte ... spero che vi piaccia ...
>
>         Ps: Ringrazio Ileana e Franco per avermi sopportato (e
>         supportato) negli innumerevoli momenti di dubbio degli ultimi
>         giorni ;P
>         Ciao!
>
>         -------------------------------------------------------------------------
>         USS Marconi – Plancia - 13/01/2395 - ore 12:10
>
>         “Stiamo cercando attivamente un nuovo ingaggio – informò
>         Durani dalla propria postazione, senza alzare lo sguardo e
>         continuando imperterrita a sparare in direzione dello sciame
>         di navi che, quasi fossero mosche fastidiose, continuavano a
>         ronzare attorno alla nave generazionale. Gli ordini del
>         Capitano andoriano erano stati chiari, proteggere l’enorme
>         nave generazionale che, ora come ora, sembrava impossibilitata
>         a prodursi in un’altra bordata come quella che aveva eliminato
>         uno dei due incrociatori – alcune delle navi più piccole
>         rispondono al fuoco, ma l’incrociatore non sembra ritenerci
>         avversari degni di nota.”
>         Il secondo incrociatore, quello che non era stato colpito
>         dalla bordata proveniente dalla nave generazionale, malgrado
>         fosse stato comunque danneggiato e azzoppato dall’eterogenea
>         flottiglia capitanata dalla Marconi, non aveva perso lo
>         spirito combattivo e imperterrito continuava la sua marcia
>         verso la nave nemica. Non ci sarebbe voluto molto prima di
>         arrivare in posizione ottimale.
>         Le antenne di Shran si mossero più volte, mentre in preda al
>         fervore della battaglia cambiava posizione ancora una volta
>         sul proprio trono al centro della plancia.
>         “Continuate a cercare di attirare l’attenzione di quel
>         gigantesco pezzo di ferraglia. – ordinò portandosi una mano al
>         mento con fare pensieroso,  continuando a fissare l’enorme
>         incrociatore che campeggiava sullo schermo della plancia. –
>         dobbiamo dare un po’ di tempo  ai nostri amici sulla nave
>         generazionale ...”
>         La klingon non replicò verbalmente, limitandosi ad un cenno di
>         assenso col capo continuando a riversare ondate di siluri
>         sull’immenso incrociatore degli Adesto.
>
>         Flashback - Nave Allesto – Zona Motori – 13/01/2395 – 11:40
>
>         I due infiltrati di Adesto erano ancora nascosti, immobili, in
>         attesa dell’occasione che permettesse loro di completare la
>         propria missione.
>         Zarak era riuscito a frenare l’esplosivo impeto di Darsa per
>         quasi due ore oramai, convincendolo non senza fatica ad
>         aspettare, dato che era impossibile completare la missione
>         senza farsi scoprire da quegli impiccioni federali.
>         Però la situazione non poteva durare. Malgrado anche lui fosse
>         a dir poco stremato dal lungo appostamento, Darsa era
>         visibilmente al limite. Pronto a scattare all’interno alla
>         prima opportunità, o a quella che lui riteneva tale,
>         probabilmente venendo scoperto e fallendo miseramente.
>         Doveva trovare il modo di fermarlo, oppure di trovare un modo
>         di allontanarsi senza che il compagno se ne accorgesse, ma
>         l’istinto di sopravvivenza che lo aveva aiutato così bene in
>         precedenza ora invece languiva, probabilmente stremato a sua
>         volta dalla lunga immobilità. L’unica idea che continuava a
>         ronzargli per la mente vedeva il povero Darsa sacrificarsi per
>         salvargli la pellaccia e la cosa non gli piaceva.
>         Certo, lui e il suo compagno di avventure probabilmente si
>         erano salvati solamente perché non aveva spifferato la sua
>         intuizione al Generale Apada, di fatto rendendolo un martire
>         della causa, ma la situazione ora era diversa. Soli, sul suolo
>         nemico, con una missione da compiere. Non avrebbe sacrificato
>         il suo collega per così poco. Non ancora.
>         Qualcosa o meglio qualcuno uscì dalla grotta in cui si erano
>         rintanati i Federali. Un nativo e un umano dalla livrea
>         bluastra, il quale si voltò verso l’alieno alzando un
>         sopracciglio.
>         “Venerdì. – affermò l’asiatico raccogliendo un rametto da
>         terra, puntandoli poi verso la direzione opposta a quella in
>         cui si stava muovendo – tu vai a dare un’occhiata di la,
>         mentre io vado di qua. Teniamoci comunque in contatto visivo.”
>         “Mio nome è Klan. No Venerdì.” – replicò l’alieno con decisione.
>         “Si certo. – replicò Kuwano a dir poco disinteressato,
>         utilizzando il fuscello che stringeva fra le mani come un
>         bastone da passeggio. – Comunque, tu va di la.”
>         Darsa si mosse ancora una volta, cambiando posizione in mezzo
>         alle frasche in modo da diminuire la sua visibilità.
>         “Zarak. – affermò, voltandosi verso il collega – Forse ho
>         scoperto come guadagnarci l’ingresso alla caverna.”
>         “Oh si, nella caverna ci entrerete. - entrmabi alzarono lo
>         sguardo, in modo da poter così vedere il giapponese armato di
>         tricoder, phaser e uno dei suoi inqueitanti sorrisi era giunto
>         a poca distanza da loro. Klan lo stava raggiungendo con ampie
>         falcate. - Ma non come pensate voi.”
>         Zarak non protestò, alzando istantaneamente le mani al cielo
>         sotto lo sguardo stupito del suo collega.
>
>         Nave Allesto – Caverna  – 13/01/2395 – 12:12
>
>         “Siamo stati colpiti. Di nuovo. - informò in tono decisamente
>         scocciato H5T67 – Siamo sicuri che il vostro Capitano vi
>         rivoglia vivi?”
>         Il tellarita in formato tascabile iniziò a borbottare
>         qualcosa, ma la sua probabile catena di insulti venne però
>         immediatamente interrotta da Tara, che sembrava oramai essere
>         diventata la mediatrice ufficiale fra i due.
>         “La Marconi sta facendo tutto quello che è in suo potere per
>         aiutarci. Senza il suo intervento avremmo subito danni
>         decisamente più ingenti. Probabilmente anche l’altro
>         incrociatore …”
>         “Correzione. – puntualizzò l’intelligenza artificiale,
>         interrompendola. – La Marconi ha indubbiamente partecipato ma
>         sono stato io a distruggere l’incrociatore. – A Tara parve di
>         avvertire distintamente una nota di orgoglio nelle parole
>         dell’intelligenza artificiale – E gran parte del lavoro su
>         questo incrociatore lo stanno facendo i tizi dalla pelle blu.
>         Sbaglio o la Federazione dovrebbe essere composta da elementi
>         di Elite?”
>         “Giuro che quando questa storia sarà finita ti smonto pezzo
>         per pezzo!” inveì Rekon alzando il piccolo pugno in segno di
>         sfida.
>         “Va bene, va bene … - intervenne nuovamente Tara.
>         Probabilmente era solo un’impressione, ma aveva il
>         presentimento che l’intelligenza artificiale provasse qualche
>         piacere perverso nel far arrabbiare il tellarita. Sempre che
>         ciò fosse possibile. – non è questo il momento di discutere.
>         Qualcuno ha visto il dottor Kuwano?”
>         I presenti si scambiarono sguardi interrogatori, privi di una
>         risposta da dare alla mezza Klingon.
>         “Avete chiamato?” affermò la voce trionfante del dottore
>         proveniente dall’ingresso della grotta, seguito a poca
>         distanza da Klan, intento a condurre all’interno una coppia di
>         individui, dall’aspetto appartenenti alle milizie di Adesto.
>         “Li abbiamo trovati qui fuori. – affermò il medico indicando
>         col pollice i due prigionieri alle sue spalle, porgendo a Tara
>         l'ordigno con cui i due pensavano di far esplodere la nave –
>         con quello …”
>         Darsa decise di provare il tutto per tutto in quell'istante.
>         Con un colpo di reni riuscì a divincolarsi dalla stretta di
>         Klan,gettandosi a capofitto sull'ordigno.
>
>         Plancia Ammiraglia Adesto – Contemporaneamente
>
>         “Perché la missione non è ancora stata portata a termine?”
>         grugnì Tylca dalla sua postazione, lanciando un’occhiata di
>         fuoco a Xaulir, il suo sottoposto.
>         “Non lo so – replicò l’Adesto, fiondandosi sulla consolle a
>         comando dei sensori e costringendo l'addetto a cedergli la
>         postazione – il generale avrebbe dovuto …”
>         L’ufficiale fu interrotto dal faccione del comandante
>         dell’incrociatore per una frazione di secondo. La
>         comunicazione in arrivo infatti appariva estremamente
>         disturbata e frammentata.
>         =^= Signore … i nostri scudi … motori e armi … inibite. =^=
>         Malgrado l pessima qualità della comunicazione, non era
>         difficile intuire che la flottiglia doveva essere riuscita in
>         qualche modo a fermare anche il secondo incrociatore,
>         distruggendone gli scudi e neutralizzandone propulsione ed
>         armi. Certo, la salva lanciata dalla nave generazionale aveva
>         provocato danni di tutt’altro livello, ma comunque anche così
>         quella nave sarebbe rimasta fuori dai piedi per un bel po’.
>         Tylca letteralmente ruggì, sbattendo violentemente i pugni
>         contro la propria poltrona, alzandosi di scatto.
>         =^=Sapete quello che dovete fare!=^= Urlò rivolto verso la
>         figura, prima di dare un nuovo ordine al povero Xaulir. Tylca
>         si voltò verso gli occupanti della plancia, cercando lo
>         sguardo di ogniuno di loro, prima di prodursi in un cenno del
>         capo rivolto alla Prima Esecutrice.
>         “Così come lo sappiamo anche noi ...”
>
>         Uss Marconi – Plancia – 13/01/2395 – 12:28
>
>         “Signore! – Durani richiamò l’attenzione del Capitano – Ho
>         individuato una serie di reazioni energetiche all’interno
>         dell’incrociatore!”
>         “Confermo le letture.”  affermò di rimando Dal.
>         Shran scattò come una molla, alzandosi istantaneamente dalla
>         propria poltrona.
>         “Impossibile, abbiamo inibito le loro armi …”
>          “Credo che abbiano avviato un qualche tipo di meccanismo di
>         autodistruzione!” aggiunse il mezzosangue Cardassiano.
>         L’andoriano spostò lo sguardo in direzione di Chuck, il quale
>         sembrava aver già capito gli ordini, ben prima che Shran desse
>         loro voce e le sue dita già danzavano elegantemente sulla
>         consolle a velocità smodata .
>         “Dannazione, siamo ancora troppo vicini! Manovre evasive,
>         manovre evasive!”
>
>         Nave Allesto – Caverna  – 13/01/2395 – 12:30
>
>         “La Marconi è stata coinvolta nell'esplosione
>         dell'incrociatore. - affermò H5T67 , mostrando a Tara la
>         situazione all'esterno della nave. - Ma non sono in grado di
>         verificare lo stato della vostra nave ...”
>         “Il nostro popolo vincerà. - affermò con sicurezza
>         Darsa,legato come un salame e per qualche strano motivo
>         rivolto verso Resed. Il boliano si allontanò di un passo, a
>         dir poco intimorito – Gli impuri bruceranno nelle fiamme così
>         come i traditori!” concluse, spostando lo sguardo sul suo
>         collega. Era infatti stato l'altro Adesto, qualche minuto
>         prima a fermare la sua corsa verso l'ordigno con uno sgambetto
>         ben piazzato.
>         “La mia vita è più importante della causa, seppur giusta!”
>         ringhiò di rimando Zarak, beccandosi uno sputo dal compagno.
>         “Chiudete il becco entrambi! - Urlò il tellarita in formato
>         tascabile,che da un paio di minuti aveva iniziato ad ansimare,
>         mentre il dottore lo esaminava con il proprio tricorder - …
>         oppure ...”
>         Keiji schioccò la lingua interrompendolo, lasciandosi andare
>         in un imprecazione nella propria lingua natale.
>         “Kuso! Gli organi hanno iniziato a cedere … dobbiamo
>         riportarla alle sue normali dimensioni il prima possibile!”
>         Resed, alle parole del medico letteralmente sbiancò, al
>         contrario del diretto interessato, il quale si limitò a
>         fissare il medico orientale.
>         “Quanto tempo?” domandò il tellarita con cipiglio deciso.
>         “Venti minuti al massimo.”
>
>         Uss Marconi – Plancia – Contemporaneamente
>
>         “Situazione!” gridò Shran, riguadagnado la posizione eretta
>         dopo che la vicina esplosione l'aveva fatto rovinare sulla
>         poltrona del comando.
>         “Scudi dorsali e laterali andati. Quelli che ci restano sono
>         al venti percento di efficienza.” replicò di rimando Durani,
>         la quale lasciò che fosse Dal e completare il rapporto.
>         “Gli scudi hanno assorbito gran parte dell'esplosione, ma
>         rilevo danni multipli su tutti i ponti. Parecchi feriti, ma
>         nessuna casualità.”
>         “Signore! - la klingon attirò nuovamente l'attenzione del
>         capitano – L'ammiraglia Adesto … sta convergendo sulla
>         posizione della Nave Generazionale a pieno impulso!”
>
>         Plancia Ammiraglia Adesto – Pochi attimi dopo
>
>         Tylca si trovava al centro della plancia, intento a scambiare
>         sguardi con ognuno dei suoi ufficiali, saggiandone la risolutezza.
>         “Popolo di Adesto. - iniziò con fare a dir poco solenne,
>         lasciando che la sua voce si spargesse per tutta la nave e
>         costringendo i vari addetti ad interrmpere i propri compiti.
>         Aspettò un paio di secondi, poi allargando le braccia in
>         maniera alquanto teatrale continuò. - Il momento è finalmente
>         giunto. Il momento in cui il fuoco purificatore che arde nei
>         nostri cuori ridurrà in cenere i  nostri odiati nemici.
>         Fratelli e sorelle, gioite con me in questa gloriosa giornata
>         in cui noi porteremo a compimento l'impresa che il nostro
>         popolo insegue da secoli. Possiate essere orgogliosi di aver
>         partecipato a questo evento.” ci fu un lungo attimo di
>         silenzio. Un silenzio in cui ogni membro dell'equipaggio
>         recepì il significato delle parole di Tylca. Poi il silenzio
>         fu rapidamente sostituo da un'enorme ovazione in grado di
>         scuotere l'intera nave.
>
>         Nave Allesto – Caverna  – 13/01/2395 – 12:40
>
>         Il suono di migliaia di colpi e di navi che impattavano più
>         volte contro lo scafo rimbombava come in una cassa di
>         risonanza, generando terrore negl'animi degli vari animali
>         racchiusi nel ventre metallico della nave che, inutilmente,
>         cercavano di sfuggire al loro destino. I super cannoni
>         utilizzati in precedenza, avevano sparato più volte
>         sull'Ammiraglia nemica, la quale però al contrario
>         dell'incrociatore colpito, era stata in grado di assorbire
>         almeno parte del danno, permettendole così di continuare la
>         sua marcia di morte.
>         “Lo scafo esterno non sopravviverà ad un eventuale impatto con
>         una nave di quella stazza. - informò, in tono quasi contrito
>         H5T67 – vi conviene andarvene.”
>         Tara si volse verso Klan, il quale appariva visibilmente
>         preoccupato e disorientato.
>         “Ma non possiamo lasciare morire questa gente!” replicò la
>         mezzosangue klingon.
>         “Mi dispiace Tara Keane.” replicò nuovamente l'intelligenza
>         artificiale, per la prima volta sembrava quasi cordiale. La
>         mezza klingon cercò di replicare, ma non vi riuscì, venendo
>         rapita da un vortice di luce azzurrognola.
>         “Peccato. - aggiunse H5T67 una volta solo – Mi sarebbe
>         piaciuto vedere come si sono evoluti ...”
>         Un'enorme sferragliare metallico, segno di due corpi in
>         collisione, lo interruppe. Poi l'intera nave fu invasa da
>         fiamme ed esplosioni.
>
>         Uss Marconi – Ufficio del Capitano - 13/01/2395 – 18:25
>
>         Shran se ne stava immobile, con le mani incrociate e le
>         antenne abbassate, ad osservare ciò che restava della nave
>         generazionale. L'impatto con l'ammiraglia nemica era stato
>         così violento da spezzare la lunga arca in due parti
>         disomogenee che, di tanto in tanto, si producevano in nuove
>         esplosioni, malgrado fossero passate ore dall'impatto.
>         Con una non trascurabile dose di fortuna erano miracolosamente
>         riusciti a riportare indietro la squadra di sbarco sulla
>         Marconi, permettendo il ritorno del Capo Ingegnere alle sue
>         dimensioni normali prima che fosse troppo tardi, ma non erano
>         riusciti a far nulla per il popolo dell'arca. Non riuscendo ad
>         ottenere un aggancio sicuro, in mezzo alla battaglia,
>         l'addetto al teletrasporto aveva operato un teletrasporto a
>         zona, portando a bordo anche Klan e i due prigionieri che ora
>         riposavano nelle celle di sorveglianza. Tre soli individui,
>         unici superstiti di due specie antichissime. Specie ora
>         estitnte. Distruttesi a vicenda sotto i suoi occhi.
>         I suoi pensieri vennero interrotti dal trillo che segnalava
>         qualcuno alla porta.
>         “Avanti” affermò, permettendo così al suo amico di lunga data
>         a capo della flotta andoriana di fare il suo ingresso.
>         “So già quello che stai pensando … - affermò Nihal, mostrando
>         una bottiglia ancora sigillata di brandy andoriano e due
>         bicchieri. – Ma i buoni amici si vedono nel momento del
>         bisogno giusto? - affermò sedendosi di fronte al capitano,
>         approntando i due bicchieri – Sono quelli che ti portano il
>         brandy migliore.”
>         Shran accennò ad un sorriso stanco, agguantandone uno dei due.
>         “Già”
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