[Stml20] Keane - 12.11 - Intrusi pericolosi
federico pirazzoli
cmdrtkar a gmail.com
Lun 8 Giu 2015 17:41:14 CEST
A nome degli "ufficiali da sugo" protesto vivamente e dico solo =^=Computer, attivare Protocollo Rekon 176-B=^=
...
...
Protocollo in esecuzione
...
...
Perfetto, ora - all'estinguersi dei segni vitali di Rekon e Kuwano - il computer principale assumerà un misto dei loro tratti caratteriali distintivi!
In bocca al Targh!
--
Inviato da myMail per Android lunedì, 08 giugno 2015, 05:29PM +02:00 da "Reis Squiretaker" < vanessa_reis_squirtaker a outlook.it> :
>A parte Suri (rilevato da Federico), i disse (notati da Franco) ed alcuni
omissis di battitura (che facciamo tutti, me compresa.. rileggendo alcuni brani
online XD) c’è una piccola imprecisione.. nessuno sull’Arca o Isola che dir si
voglia si può definire come Allestiano.. tranne quelli dell’equipaggio
ibernato.. non Klan e soci.. questi sono discendenti innanzitutto di una
relazione fra una Allestiana ed uno di Adesto.. per la rabbia di Tylca.. la loro
progenie fu salvata dall’ibernazione che colpì i genitori ed il resto
dell’equipaggio da un esemplare di una specie umanoide considerata allora
inferiore del pianeta Allesto. Fuori dalla portata di Testa che Parla. Da
quell’unione ibrida e del tutto unica nel suo genere discendono Klan e
soci.
>
>Tatticamente parlando aver messo in mostra i muscoli per poi fermarsi
all’arrivo delle navi andoriane ha un significato (per quello che abbiamo
sviscerato finora).. era un diversivo per far giungere la navetta da sbarco
incolume sull’Isola.. il problema è aver affidato a Stanlio e Olio la missione
di commando ahahah
>
>
>Detto questo ottimo brano.. non vedo l’ora di gustare un po’ di ufficiali
superiori in poltiglia come sughetto su un buon targ
>
>; D
>
>========================
>Tenente
Durani della Casata di Kanjis
>Ufficiale Tattico Capo
>USS Marconi
NCC-29303
>[CV]: http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=205
>========================
>
>From: mokia a libero.it
>Sent: Monday, June 08, 2015 2:51 PM
>To: stml20 a gioco.net
>Subject: [Stml20] Keane - 12.11 - Intrusi
pericolosi
>
>Credevo di non fare in tempo e invece eccolo qua: il
brano è arrivato
>Baci Monca
>
>USS Marconi - Plancia - 13 gennaio 2395 – Ore
10.15
>I
due andoriani, dopo i convenevoli dovuti al lungo periodo in cui non si erano
frequentati, stavano cercando di capire la tattica del loro avversario: perché
gli attacchi erano cessati? Certo l’arrivo della Flotta Andoriana era un forte
deterrente, ma si erano dimostrati sempre molto decisi nel volerli eliminare. E
perché quel tentativo di mandare una navetta sulla Nave-Isola? Per fortuna il
suo Tattico se n’era accorto in tempo e l’aveva distrutta, ma era una manovra
cui non riuscivano a dare una risposta. Erano immersi in diverse congetture
quando Durani chiamò dalla Plancia, richiedendo la presenza del
Capitano.
>“Novità Tenete?” chiese sedendosi alla sua postazione, seguito da Nhial
che si fermò alla sua destra.
>“Abbiamo esaminato i dati dell’ultimo scontro ed è stata rilevata traccia
di un teletrasporto dalla navetta di Adesto verso la
Nave-Isola.
>“Che cosa avranno intenzione di fare?” chiese
Nhial.
>“Forse non riuscendoci dall’esterno, vorranno provare a distruggerla
dall’interno. Dobbiamo avvisare la squadra di sbarco di stare
all’erta.”
>
>Nave aliena - Molto vicino al Villaggio - 13 gennaio 2395 - Ore
10:50
>Il
giovane Wyandot pensava che se la marcia, verso i motori della nave-pianeta,
fosse durata ancora molto, probabilmente sarebbe morto: il ritmo tenuto dagli
indigeni era piuttosto sostenuto e lui era abituato a percorrere enormi
distanze, ma sempre e solo volando. Quando, alzando gli occhi, vide la figura
del Comandante Keane che si stagliava in piedi, davanti all’imboccatura di una
grotta, ringraziò il cielo, che anche stavolta aveva vegliato su di lui. Cinque
minuti dopo i due gruppi si erano riuniti e Tara, essendo il tempo quasi
scaduto, ordinò a Resed di seguirla all’interno, senza dilungarsi in troppe
spiegazioni. Anche il gruppo dei nativi s’inoltrò all’interno della grotta, più
incuriosito, che impaurito da tutte quelle novità.
>Arrivati alla caverna-motore, furono accolti da Rekon che urlò a Resed
“Accidenti a te! Una lumaca rigelliana sarebbe arrivata prima! Vieni qua e
ascolta cosa devi fare!” Il boliano si avvicinò alla consolle, dove il minuscolo
Capo Ingegnere si era sistemato, insieme agli altri ufficiali in miniatura, ed
esclamò:
>“Ma Signore…cosa è successo?”
>“Non è il momento per le spiegazioni, diamoci una
mossa.”
>“Un momento!” intervenne Kuwano” io capisco l’urgenza di evitare che
questa nave esploda, ma se fosse possibile, vorrei evitare di sciogliermi in un
liquido biologico.”
>“Tara, il Dottore ha ragione: non sappiamo per quanto tempo ancora la
nostra struttura molecolare rimarrà stabile e, comunque in queste condizioni,
non serviamo a niente.” Le disse Dal.
>Keane non ci pensò più di un secondo, poi rivolta al giovane timoniere
disse” Charlie tornerai alla navetta con i nostri mini-compagni e se possibile
eseguirai un teletrasporto con la Marconi: secondo il Dottore in questo modo
riacquisteranno le loro dimensioni normali.
>Wyandot, al pensiero di percorrere di nuovo quella distanza a piedi,
sbiancò per la stanchezza che provava in quel momento e non avendo il coraggio
di ammetterlo.
>“Forza Signori il taschino di Charlie vi aspetta.” Disse Tara avvicinando
la mano alla consolle per trasferirli al loro nuovo
ospite.
>“Non se ne parla nemmeno” brontolò Rekon “ questi incapaci non saprebbero
dove mettere le mani: io resto!”
>Ben sapendo che era impossibile far cambiare idea al vecchio tellarita,
Tara disse:
>“Ovviamente dovrai tornare a prendere il nostro cordiale Capo Ingegnere,
se non sarà troppo tardi!” sollevando gli occhi al cielo
esasperata.
>Wyandot fece entrare i suoi compagni nel taschino della sua divisa e si
girò per tornare da dove era venuto.
>“Dove vai?” gli chiese Tara.
>“Alla navetta.” Rispose Chuck confuso.
>“Ma così ci metterai toppo tempo. Klan, potresti portarlo
tu?”
>L’alto allestiano assentì con un lieve cenno del capo e si avvicinò a
Charlie.
>“Volando farai molto prima!”
>“Grazie Signore!” rispose il giovane ritrovando il colore sul viso, prima
impallidito.
>
>Esterno della grotta- poco dopo
>I
due infiltrati di Adesto erano nascosti in attesa del momento giusto per entrare
in azione: tutto era tranquillo da diversi minuti e Darsa si era deciso a
entrare. Improvvisamente dalla grotta uscì uno di quegli alti indigeni, seguito
da uno dei Federali, un po’ affannato. L’indigeno emise un suono modulato, una
specie di richiamo, perché quasi immediatamente, un enorme essere alato planò ai
suoi piedi: con un balzo elegante vi salì in groppa e con la mano destra aiutò
il suo compagno a salirvi dietro di lui. L’animale si librò in volo con pochi e
potenti colpi d’ala e in pochi istanti sparirono dalla loro
visuale.
>“Te l’avevo detto che era presto per entrare!” disse Zarak, che si era
già immaginato scoperto da quello strano essere e tirava un sospiro di
sollievo.
>“D’accordo, ma non possiamo restare qua in eterno: aspetteremo ancora un
po’, m a poi entriamo!” rispose Darsa risoluto a compiere la missione affidata
loro da Tylca.
>
>Nave aliena – Navetta – 11.10
>Klan aveva spinto il suo essere alato alla massima velocità e il viaggio,
verso l’imboccatura della grotta dove era atterrata la navetta della Marconi,
era durato poco più di un quarto d’ora, tempo di cui Chuck aveva goduto ogni
momento: l’ebbrezza del volo era per lui un’esperienza molto appagante. Aveva
convinto Klan ad aspettare fuori e, dopo aver appoggiato delicatamente i suoi
minicolleghi sulla poltrona di fianco alla sua, vide che la consolle di
comunicazione lampeggiava. Era un messaggio da parte di Shran, molto distorto
dalle interferenze, che li avvertiva del probabile invio di uomini di Adesto per
una probabile azione terroristica.
>“Dobbiamo avvertire il Comandante Keane del possibile pericolo.” disse
Dal ma Salen lo interruppe.
>“Prima dobbiamo tornare alla Marconi per effettuare il teletrasporto e
ristabilire la nostra struttura originale.”
>“Potremmo usare quello della navetta.” Suggerì
Berthier.
>“Sono d’accordo: prima torniamo alle nostre dimensioni meglio è. Chi si
offre volontario per vedere se la nostra teoria funziona?” chiese
Kuwano.
>“Mma io non so se sono in grado di farlo!” disse Charlie, che già si
vedeva davanti a Suri a dover giustificare su come aveva dissolto in una
poltiglia biologica, la maggior parte dei suoi ufficiali
superiori.
>“Tranquillo Chuck: la nostra Julie ti guiderà passo per passo.” Disse
Dal, poi girandosi verso la donna “Mi raccomando: non vorrei ritrovarmi più
piccolo di così!”
>“Molto bene: a quanto pare abbiamo il nostro volontario.” Disse secco
Kuwano.
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