[Stml20] R: Re: Rekon - Brano 12-12: Perché l'importante nel fare una cosa é la convinzione!

mokia a libero.it mokia a libero.it
Ven 12 Giu 2015 23:10:51 CEST


Ha ragione Ileana: i tuoi titoli sono qualcosa di spettacolare ;-)cmq il pezzo è bello e divertente. Bravo!
Monica




----Messaggio originale----

Da: cap.shran a gmail.com

Data: 12/06/2015 12.29

A: "USS Marconi"<stml20 a gioco.net>

Ogg: Re: [Stml20]	Rekon - Brano 12-12: Perché l'importante nel fare una cosa é la convinzione!



Ottimo lavoro!! [Questo perchè ad Ermes serviva tempo :-) ...ma tanto è inutile, i turni sovrapposti sono un must!]

Quando ho letto della storia di Rekon e Resed mi sono quasi commossa  *_*  alla fine è un sentimentale anche lui...  (-__-)"
Poi mi è piaciuto un sacco anche la descrizione del povero Zarak...secondo me finiremo col portarcelo appresso :D

Sì Vanessa, vorrei vedere Testa che Parla rispondere da saccente a Rekon :P


PS: Federico, penso che i tuoi titoli siano in assoluto i più belli!! :D

Ileana
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Capitano Shran
USS Marconi
 ======================================
Email: cap.shran a gmail.com
Starfleet Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
USS Marconi: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Marconi/main.php?include=home.php
CV: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=199
Skype: dolcevoloo
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"Occhio per occhio, ed il mondo  diventa cieco.."

Il giorno 12 giugno 2015 09:40, Reis Squiretaker <vanessa_reis_squirtaker a outlook.it> ha scritto:




Non direi che sia inconcludente.. anzi.. molto bello.. devo capire la parte 
ingegneristica (non ho quella preparazione).. ma è molto interessante..
 
hai sfruttato il mio assist su Stanlio e Olio.. quindi 10+ ahahaha 
 
due appunti, uno per Ileana.. c’è “appe” quando si parla di Resed che non 
so che vuol dire.. sarà da correggere quando posti il brano online..
 
e uno generico per tutti.. o Testa che Parla si è reso mansueto o al 
confronto di Rekon è un agnellino.. sfruttatelo pure.. l’avevo ideato come 
saccente rompipalle alla Sheldon Cooper quando è in versione “pessima”..
 
Ottimo lavoro Federico!  
 
 
 
========================
Tenente 
Durani della Casata di Kanjis
Ufficiale Tattico Capo
USS Marconi 
NCC-29303
[CV]: 
http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=205
========================



 

From: federico pirazzoli 
Sent: Friday, June 12, 2015 9:22 AM
To: USS 
Marconi 
Subject: [Stml20] Rekon - Brano 12-12: Perché l'importante nel fare 
una cosa é la convinzione!
 

Ok gente, contro ogni aspettativa il pezzo si 
é presentato da solo durante un viaggio della speranza in treno... avevo deciso 
di parlare di tutt'altro, ma alla fine ho optato per approfondire il perché - 
con una intera razza di fanatici a disposizione + siano stati proprio Stanlio e 
Ollio a finire sull'Arca...
Spero vi piaccia anche se - in termini di 
contenuti - é un poco inconcludente!

****************************************************************
Brano: 
12-12
Titolo: perché l'importante nel fare una cosa é la 
convinzione!
Autore: Tenente Comandante Rekon
Brano Precedente: Intrusi 
pericolosi
****************************************************************

Plancia nave Adesto - 13/01/2395 - ore 11:00
"I nostri volontare hanno raggiunto la nave Allesto?" domandò Tylca, 
osservando lo schermo che mostrava i resti fumanti della loro navetta, 
vaporizzata dai Phaser dell'odiata nave Federale.
"Abbiamo avuto conferma di un Teletrasporto multiplo...ma riteniamo 
che solo due dei volontari inviati in missione siano riusciti a raggiungere il 
profano suolo nemico..." rispose titubante l'addetto ai sensori, prima di 
aggiungere "Purtroppo le radiazioni ionizzate della battaglia rendono 
impossibile ricostruire l'identità di chi é stato trasferito..."
"Di certo il Generale Apada non si é lasciato sfuggire l'opportunità 
di distruggere il nostro atavico nemico..." si affrettò ad intercedere Xaulir, 
che fungeva da Secondo in Comando di Tylca "Con lui alla guida anche di un solo 
uomo, la riuscita della missione é praticamente certa..."
La somma autorità degli Adesto fece un cenno secco di assenso, prima 
di concentrare il proprio sguardo sullo schermo di Plancia, che in questo 
momento riproduceva l'immagine della fastidiosa Marconi e della flottiglia che 
l'aveva raggiunta ed assistita nell'ultimo scontro. Dopo un lungo silenzio 
aggiunse "Mettete in allerta la flotta principale. É giunto il momento di 
occuparci di questi impiccioni simpatizzanti della promisquità 
razziale!"

Flashback - navetta Adesto - alcune ore prima
A Zarak quella missione non piaceva, non piaceva nemmeno un po'. Era 
stato scelto per una missione di infiltrazione sulla nave degli odiati Allesto 
per la sua capacità di pilota, ma questo non significava smaniasse per prendervi 
parte.
Certo lui, a differenza degli altri che erano dei Commando, non 
sarebbe dovuto sbarcare su quel piccolo mondo impuro ed infetto, ma ciò non lo 
tranquillizzava affatto. Non c'erano molte possibilità che la squadra di sbarco 
- anche nel caso avesse avuto successo - sopravvivesse alla distruzione della 
mostruosa nave generazionale...e se loro fossero morti, di certo Tylca avrebbe 
preteso che anche lui si togliesse la vita, per rispetto degli onorati 
caduti.
E la cosa, dal punto di vista di Tylca, era pure giusta...solo che 
Zarak alla sua vita ci teneva assai...
*Magari potrei...sparire prima che la nave generazionale venga 
distrutta...* si disse l'Adesto, lanciando un'occhiata furtiva ai comandi della 
navetta. Si trattava di un modello estremamente avanzato, dotato anche di 
propulsione a Curvatura. Certo, l'autonomia era limitata, ma la loro gente aveva 
i dividuato molti mondi abitati in quella regione di spazio...*E un pilota abile 
come me può sempre trovare un impiego, no?* si disse con malcelato orgoglio, 
mentre un ghigno di superiorità gli attraversava il viso nello stesso momento in 
cui le sue agili mani guidavano la navetta in uno slalom folle tra i resti di 
alcuni veicoli distrutti nei precedenti scontri con la Marconi.
Il Generale Apada, che stava controllando per l'ultima volta il piano 
di sabotaggio con l'esperto di esplosivi Darsa, dovette cogliere quel ghigno e 
scambiarlo per orgoglio per il far parte di quella eroica missione perché lo 
gratificò con un sorriso soddisfatto, prima di congedare il suo sottoposto, che 
immediatamente si diresse al teletrasporto nel locale di poppa, per caricarvi il 
carico di esplosivi.
*Oh beh...dovrò sacrificarli lasciandoli lì...* si disse il pilota, 
riducendo al minimo l'energia della navetta per non essere rilevato ora che la 
battaglia - con l'arrivo di nuove navi nemiche - si era praticamente conclusa. 
*Ma sono certo che saranno lieti di dare la vita per la Causa, no?*aggiunse tra 
sé e sé, spegnendodel tutto i motori e lasciando che fosse il moto inerziale a 
condurli fino al bersaglio senza attirare le attenzioni indesiderate della nave 
Federale.
Cullato da questo senso di sicurezza fu quasi per caso che Zarak, 
osservando i dati energetici della Marconi, si accorse di quel che stava per 
accadere. I sensori passivi della navetta lessero infatti un picco energetico 
nella griglia degli armamenti della nave federale e - a livello totalmente 
inconscio - l'Adesto seppe che erano spacciati: non c'erano altri possibili 
bersagli oltre a loro e il riavvio dei sistemi della navetta avrebbe richiesto 
troppo tempo.
In modalità pilota automatico si alzò dalla sua postazione e - 
dicendo un vago "Vado a controllare una cosa..." si diresse con quattro rapide 
falcate al vano di poppa. Qui vide Darsa che finiva di sistemare il carico sul 
teletrasporto e - senza dargli il tempo di parlare - disse "Il Generale ha 
ordinato di trasferirci ora con l'esplosivo!" e, presa la posizione, attivò il 
comando remoto di trasferimento giusto un paio di secondi prima che la navetta 
venisse disintegrata dal fuoco della Marconi.
*Vivo per un pelo!* fu il suo primo pensiero dopo essersi 
materializzato in un hangar di attracco.

Nave Allesto - zona motori - 13/01/2395 - ore 11:10
"Ciò che state facendo non ha alcun senso, non farete altro che 
velocizzare la disfunzione del sistema ad impulso disattivando le subroutines di 
sicurezza!" protestò la voce meccanica del computer senziente dell'Arca, dopo 
aver udito ciò che Rekon aveva appena ordinato a Resed e Tara di fare.
"Hem...Rekon...sai che odio dover dar ragione a quell'ammasso di 
ferraglia e volti olografici," provò ad interloquire Tara in tono più 
diplomatico, osservando il minuscolo ingegnere che si sporgeva dall'apertura del 
sistema di circuiti che avevano scoperto per tentare di arrestare il 
sovraccarico in corso "ma credo che - stavolta - possa non avere torto. Se 
escludi tutti i circuiti di sicurezza aumenteremo esponenzialmente il tasso di 
sovraccarico sul sistema, riducendo drasticamente il tempo a nostra 
disposizione.. "
"E pensi che non lo sappia, bambina?" domandò la voce brusca di Rekon 
dal comunicatore, facendo sobbalzare Tara per quell'appellativo che nessuno mai 
aveva osato affibiarle, neppure quando aveva davvero cinque o sei anni "Aggiusto 
macchine recalcitanti da prima che i tuoi genitori scoprissero come si fa 
mettere in forno piccole Mezze-Klingon, non serve che mi insegni il 
mestiere...ora escludi quel dannato circuito. Quanto a te, sottospecie di 
frullato digitale saccente, vedi di smettere di rompere o ti riprogrammerò la 
personalità da zero, facendoti credere di essere una bimbetta Ferengi con la 
passione per le trecce!"
"Ma i Ferengi non hanno capelli..." provò ad 
affermare Resed, che giganteggiava immobile sul proprio superiore con un 
incisore laser di precisione in mano ed una espressione confusa in volto.
"Appunto zuccone!" ribatté secca la voce del Tellarita dal taschino 
quindi, diventando serio, l'infegnere aggiunse "Adesso ascoltami bene, 
Resed...dovremo fare un lavoro rapido e di precisione. Mentre Tara terrà 
manualmente sotto controllo la reazione giocando con le barre di contenimento e 
generando sfoghi controllati sui sistemi non essenziali, noi dovremo dirigere il 
surplus energetico verso il sistema di Curvatura che - in questa baracca - é la 
sola cosa in grado di gestirlo."
"Ma l'anello di Curvatura é stato asportato quasi seicento anni fa!" 
provò a protestare H5T67 "non esiste più un sistema di Curvatura!"
"Ecchissenefrega non ce lo metti?" rispose spazientito il Capo 
Ingegnere della Marconi, per poi aggiungere a beneficio principalmente di Resed, 
che avrebbe dovuto essere le sue mani "Quelli che servono a noi sono i condotti 
del Plasma, e quelli ci sono ancora. Ridaremo potenza ai sistemi di contenimento 
dei condotti e vi trasferiremo il surplus energetico, scaricandolo così nello 
spazio. Sbruciacchieremo un po' lo scafo da quelle parti e faremo una bella 
fiammata, ma terremo insieme questa baracca..."
"Ho capito..." annuì l'ingegnere più giovane che - nonostante 
l'inesperienza e l'insicurezza - era abbastanza sveglio da aver attirato 
l'attenzione di Rekon che aveva deciso di prenderlo come suo assistente 
personale, scavalcando molti graduati con più esperienza e portandolo in appe a 
un anno a scalare la gerarchia dei sottufficiali facendolo passare da Marinaio 
semplice a Capo Specialista "cosa devo fare?"
"Purtroppo negli ultimi ottocento anni - con la scusa che non c'era 
più un sistema di Curvatura - qualcuno" e qui lanciò un'occhiataccia alla 
colonba del Computer principale, colpevole di questa mancanza "si é sentito in 
diritto di bloccare la manutenzione dei computer di controllo dei sistemi 
curvatura andati distrutti quando la nave ha perso l'anello. Per questo dovremo 
creare un collegamento di emergenza per riconfigurare una di queste consolle al 
controllo dei condotti EPS di Curvatura..."
"Ma...io non conosco questi sistemi..." provò a protestare il giovane 
Boliano, venendo però interrotto da un grugnito non meglio identificato del 
vecchio tellarita, probabilmente un qualche insulto che il Traduttore Universale 
si era rifiutato di riportare in Standard.
"E secondo te io cosa ci sto a fare qui, lo spettatore?" aggiunse 
subito dopo Rekon, cominciando a frugare tra le cose miniaturizzate di Dal che 
si era fatto lasciare quando gli altri erano andati a farsi deminiaturizzare. 
Con un grugnito tirò fuori un kit da scalata e, dopo aver fissato il gancio 
magnetico al bordo del pannello scoperchiato, si mise a tracolla il fucile 
phaser e cominciò a scendere grugnendo che non aveva più l'età per certe cose ed 
aggiornando H5T67 sull'evoluzione degli insulti Tellariti degli ultimi novecento 
anni.
Navetta Kithomer - 13/01/2395 - ore 11:18
Chuck tirò un enorme sospiro di sollievo quando le abili dita di 
Julie Berthier ebbero riportato anche l'ultimo membro della squadra di sbarco a 
dimensioni normali. Certo, la parte più difficile del lavoro era stata quella di 
acquisire gli schemi del teletrasporto dalla Marconi e caricarli nel sistema, ma 
il giovane timoniere aveva continuato a sudare copiosamente e trattenere 
inconsciamente il fiato anche dopo essere riuscito a reingrandire la scienziata 
Betazoide, che subito aveva preso il controllo della situazione con mano 
sicura.
"Ottimo lavoro, signori..." affermò stoicamente Salen, mentre il 
Dottor Kuwano si preoccupava di analizzare i colleghi alla ricerca di eventuali 
problematiche che il processo di ripristino potesse non aver corretto o - peggio 
ancora - innescato.
Senza aggiungere altro, il Facente Funzioni di Primo Ufficiale 
contattò la Marconi riferendo al Capitano Shran del buon esito del processo di 
deminiaturizzazione e domandando istruzioni circa quel che avrebbero dovuto 
fare.
=^=Credo sia meglio torniate a bordo al più presto...=^= rispose 
senza tanti convenevoli l'Andoriano, mentre una voce fuori campo che Salen non 
conosceva attirava l'attenzione dell'Ufficiale Comandante verso la Postazione 
Tattica =^=Pare che gli Adesto abbiano deciso di fare sul serio 
stavolta....=^=
Alle parole del suo Capitano, il Vulcaniano lanciò un'occhiata allo 
schermo dei sensori della navetta e vide che - in effetti - numerose navi 
stavano convergendo verso la Marconi, compresi anche due enormi vascelli la cui 
taglia faceva impallidire quella dell'incrociatore Federale.
Prima che potesse rispondere, però, il Dottor Kuwano disse "Se adesso 
portiamo via la navetta, potremmo non fare a tempo a deminiaturizzare Rekon 
prima che la sua struttura cellulare abbia un decadimento 
irreversibile..."
"Potreste trasferirvi col teletrasporto mentre io torno col 
nostro amico locale da Rekon insieme ad un paio di gruppi di 
intensificatori...in questo modo dovremmo poterlo trasferire direttamente col 
comando a distanza usando il teletrasporto della navetta..."
"Molto bene, Comandante..." assentì Salen, visto che Shran aveva già 
chiuso la comunicazione per concentrarsi sui preparativi per l'imminente 
battaglia "ci trasferisca sulla Marconi e quindi proceda con la 
deminiaturizzazione del Comandante Rekon..."
******************************
END 
TRANSMISSION
******************************
Ok, gente...lapidatemi pure...
Ps: ho inventato la faccenda dello scarico del sovraccarico nello 
spazio perché mi pareva molto scenografico...ed anche piuttosto utile se uno dei 
prossimi di turno vuole arrostire qualche incrociatore Adesto...
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