[Stml20] R: Re: [12.10] Sento dei passi dietro di noi... - Capitano Shran
Capitano Shran
cap.shran a gmail.com
Mar 26 Maggio 2015 08:17:07 CEST
Uoooooooo!!
Ragazzi chiedo venia...direi che c'è stato qualche ritardo nella lista!!!
:)))
Il 26/mag/2015 12:06 AM, "mokia a libero.it" <mokia a libero.it> ha scritto:
> io però avevo commentato :-((
> solo perchè sono piccola e nera non mi vede nessuno!!!
>
> Monica
>
>
> >----Messaggio originale----
> >Da: cap.shran a gmail.com
> >Data: 25/05/2015 15.19
> >A: "USS Marconi"<stml20 a gioco.net>
> >Ogg: Re: [Stml20] [12.10] Sento dei passi dietro di noi... - Capitano
> Shran
> >
> >Allora! C'è qualcuno oltre Vanessa e Francooo?!?!??!
> >
> >Su con i commenti!
> >
> >======================================
> >Capitano Shran
> >USS Marconi
> > ======================================
> >Email: cap.shran a gmail.com
> >Starfleet Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
> >USS Marconi:
> http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Marconi/main.
> php?include=home.php
> >CV: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?
> id=199
> >Skype: dolcevoloo
> >======================================
> >"Occhio per occhio, ed il mondo diventa cieco.."
> >
> >
> >Il 24 maggio 2015 21:51, Capitano Shran <cap.shran a gmail.com> ha scritto:
> >> La mia idea è che sì, il popolo di Tylca è parecchio bellicoso e
> determinato
> >> a sconfiggere il nemico. Però, vista la loro chiusura sono anche rimasti
> >> parecchio arretrati e quindi ci sta che qualcuno a basso livello non
> sappia
> >> neanche per cosa combattere. Da qui, i due sfigatelli!! :)
> >>
> >> Il 24/mag/2015 07:28 PM, "Franco Carretti" <charles_wyandot a mail.com>
> ha
> >> scritto:
> >>>
> >>> Ottimo lavoro! Direi che siamo a buon punto.
> >>> Mi piace anche il kamikaze cagasotto :D
> >>>
> >>>
> >>>
> >>> > Sent: Sunday, May 24, 2015 at 8:46 AM
> >>> > From: "Capitano Shran" <cap.shran a gmail.com>
> >>> > To: "USS Marconi" <stml20 a gioco.net>
> >>> > Subject: [Stml20] [12.10] Sento dei passi dietro di noi... - Capitano
> >>> > Shran
> >>> >
> >>> > Ecco in extremis il mio brano!
> >>> >
> >>> > Buona lettura ragazzi, e buona domenica!
> >>> >
> >>> > ======================================
> >>> >
> >>> > USS Marconi – Plancia - 13 gennaio 2395 - Ore 9.38
> >>> >
> >>> > Non appena venne dato l’allarme dei missili nemici in arrivo, Durani
> >>> > si mise in allerta alla sua postazione.
> >>> >
> >>> > In realtà la klingon non l’aveva mai abbandonata la sua postazione,
> ma
> >>> > quando c’era da combattere il suo viso prendeva una espressione
> >>> > incredibilmente concentrata e tutti i suoi muscoli diventavano sodi e
> >>> > tesi. Contemporaneamente gli occhi della donna si rilassavano e
> >>> > infondevano sicurezza in chiunque la guardasse all’opera.
> >>> >
> >>> > Ma questa volta la sua battaglia durò molto poco, in men che non si
> >>> > dica l’artiglieria andoriana intercettò con una facilità disarmante
> >>> > tutti quei missili che Tylca aveva indirizzato verso la Marconi,
> >>> > lasciandola quasi delusa.
> >>> >
> >>> > “Capitano, le navi Andoriane hanno messo KO tutti i missili” disse
> >>> > l’Ufficiale Tattico Capo dopo qualche attimo di esitazione
> >>> >
> >>> > “Molto bene - rispose Shran con sollievo tradendo anche un po’ di
> >>> > orgoglio andoriano. Si voltò quindi verso il suo amico Nhial che gli
> >>> > rispose prontamente con un simpatico occhiolino… - Tenente a lei la
> >>> > plancia, io mi allontano un attimo” e si diresse verso il suo studio
> >>> > facendo cenno all’amico di seguirlo.
> >>> >
> >>> > Non appena il Capitano della Marconi si fu allontanato, Durani si
> >>> > allontanò dalla sua postazione per prendere posto sulla sua poltrona.
> >>> > Di certo la postura della guerriera non era molto femminile: anche
> >>> > vestendo la divisa della Federazione, molto più comoda di un
> qualunque
> >>> > vestito Klingon, la donna si mise seduta come se avesse avuto in
> dosso
> >>> > un’armatura da un quintale. Schiena dritta e appoggiata allo
> >>> > schienale, gambe divaricate davanti a lei che formavano con le
> >>> > ginocchia un preciso angolo retto… non la si vedeva praticamente mai
> >>> > con le gambe accavallate e di sicuro non lo avrebbe fatto in quel
> >>> > momento. Per un attimo spostò l’attenzione sulle sue gambe per
> >>> > controllare con discrezione che i pugnali fossero al loro posto,
> >>> > infine strinse fugacemente nel pugno il suo jinaq. Quando fu sicura
> >>> > che tutto fosse a posto, fece un lungo respiro di orgoglio e si
> >>> > godette il suo nuovo ma momentaneo ruolo.
> >>> >
> >>> > Durani rimase ferma nella sua postazione per pochi minuti, minuti che
> >>> > a lei erano sembrati interminabili: non era capace di stare ferma ad
> >>> > aspettare chissà cosa senza fare nulla… Iniziò a tamburellare il
> piede
> >>> > per terra, poi guardò quello che stava succedendo alla sua destra,
> poi
> >>> > si concentrò sul lavoro di un ufficiale guardiamarina alla sua
> >>> > sinistra sbuffando per la sua lentezza * che roba * pensò tra sé e si
> >>> > trattenne per non riprendere quel pover uomo che invece si stava
> dando
> >>> > un grande da fare. Ad un certo punto batté i pugni sulla poltrona e
> si
> >>> > alzò di scatto rimanendo ferma in plancia con le braccia incrociate
> >>> >
> >>> > *maledizione, i missili sono stati fermati, ma c’è la navetta nemica
> >>> > che sta sbarcando * pensò infuriata con se stessa per aver perso
> tutto
> >>> > quel tempo a non fare nulla quando invece qualcosa da fare c’era
> >>> > eccome!
> >>> >
> >>> > “Sottotenente – disse rivolgendosi all’Ufficiale che stava
> sostituendo
> >>> > il timoniere – alla svelta. La navetta nemica è già arrivata
> >>> > all’Arca?”
> >>> >
> >>> > “No Signore, ma sono molto vicini” rispose questo prontamente
> >>> >
> >>> > Durani corse così alla sua postazione tattica scaraventando a un lato
> >>> > il suo sottoposto che nel frattempo aveva preso il suo posto. Un
> colpo
> >>> > di phaser debole ma perfettamente direzionato fece esplodere la
> >>> > navetta all’istante…
> >>> >
> >>> > “Mi scusi - disse Durani al povero ufficiale tattico – ma volevo
> farlo
> >>> > io stessa” e tornò alla sua poltrona.
> >>> >
> >>> >
> >>> >
> >>> > Nave aliena – Nei pressi del Villaggio - 13 gennaio 2395 –
> >>> > Contemporaneamente
> >>> >
> >>> > “Diavolo abbiamo fatto appena in tempo”
> >>> >
> >>> > “Maledizione e adesso come facciamo? Non possiamo più tornare
> >>> > indietro. Dobbiamo cercare un altro mezzo per tornare dai nostri…”
> >>> >
> >>> > “Zarak, la nostra missione la sai ed è molto chiara. Dobbiamo far
> >>> > saltare in aria questo posto, il pacco l’abbiamo preso. Non ci manca
> >>> > niente, possiamo procedere col piano”
> >>> >
> >>> > “Ma Darsa, così facendo rimarremo colpiti anche noi dall’esplosione
> e…”
> >>> >
> >>> > “Senti, la nostra missione è di distruggere la nave degli Allesto.
> Hai
> >>> > sentito cosa ci ha ordinato Tylca? Dobbiamo preservare la nostra
> >>> > purezza e tu con questa paura della morte che stai dimostrando stai
> >>> > già facendo fallire il nostro compito. Lui conta su di noi e noi non
> >>> > possiamo deluderlo. Adesso cerchiamo di arrivare ai motori e
> azioniamo
> >>> > la bomba, prima che qualcuno provi a fermarci”
> >>> >
> >>> > “Va bene, hai ragione… da dove dobbiamo andare secondo te?”
> >>> >
> >>> > Zarak e Darsa erano i due uomini che Tylca aveva mandato sulla nave
> >>> > Arca degli Allesto per farla finita una volta per tutte alla loro
> >>> > secolare faida. Li avevano cercati per così tanto tempo che adesso
> non
> >>> > potevano perdere questa occasione. I due si erano dovuti
> >>> > teletrasportare in emergenza quando la nave di quei federali aveva
> >>> > iniziato ad essere un pericolo per la loro missione e adesso avevano
> >>> > bisogno di rivedere tutto il loro piano. Tylca gli aveva fornito una
> >>> > pianta mediamente accurata di come sarebbe stata la nave nemica dal
> di
> >>> > dentro, ma tutto partiva dalla base che loro sarebbero arrivati ad un
> >>> > hangar di attracco Loro invece avevano dovuto usare il teletrasporto
> >>> > di emergenza e adesso si trovavano non si sa bene dove. Rimasero per
> >>> > qualche minuto a studiare la loro mappa e poi Darsa decise che
> >>> > sarebbero dovuti andare verso delle caverne ad Ovest.
> >>> >
> >>> >
> >>> >
> >>> > Nave aliena – Villaggio - 13 gennaio 2395 – Contemporaneamente
> >>> >
> >>> > “Tenente, prima che li convinciate a portarci qua quei due, sarebbe
> >>> > meglio che tutti quanti raggiungessimo la sala macchine…” Charles
> >>> > sentì il borbottio di Rekon in sottofondo nel suo comunicatore…
> >>> >
> >>> > =^= Tenente – disse quindi il ragazzo – Re-re-k-ko Rekon ha ragione…
> >>> > credo… =^=
> >>> >
> >>> > Resed appena sentì la voce del suo capo che credeva morto fino a quel
> >>> > momento, ebbe un sussulto di gioia che non passò inosservato agli
> >>> > indigeni che subito gli piantarono delle asce davanti agli occhi.
> >>> >
> >>> > Keane, un po’ contrariata da tutto visto che per lei la priorità
> >>> > assoluta era quella di riunire la squadra di sbarco e visto che ne
> >>> > avevano appena finito di parlare, non poté che cedere =^= Va bene –
> >>> > disse – ma adesso devo parlare con qualcuno =^=
> >>> >
> >>> > =^= C’è qualcuno là che può parlare con noi? =^= la voce di Tara
> >>> > echeggiò nel vuoto e senza risposta.
> >>> >
> >>> > Wyandot incrociò lo sguardo di uno dei suoi aguzzini e gli fece cenno
> >>> > di parlare, o meglio, cercò di fargli cenno di parlare… Quello, che
> >>> > avrà avuto la stessa età del Timoniere della Marconi, gli si avvicinò
> >>> > insospettito e rimase davanti all’umano senza sapere che fare.
> >>> >
> >>> > =^= C’è qualcuno? Sono il Tenente Keane e sono qua per aiutare la
> >>> > vostra nave a non essere distrutta. =^=
> >>> >
> >>> > Il ragazzo, di nome Grader, iniziò a guardarsi intorno insospettito
> >>> > dal momento che davvero non riusciva a capire da dove venisse quella
> >>> > strana voce. Non che non riuscisse a capire quello che stavano
> >>> > dicendo, ma non vedendo nessun interlocutore in carne ed ossa davanti
> >>> > a sé, era parecchio disorientato.
> >>> >
> >>> > =^= Rispondetemi per favore =^= continuò Tara
> >>> >
> >>> > A queste ultime parole, Grader capì che era quello strano aggeggio
> che
> >>> > il suo prigioniero aveva in mano a parlare. Un oggetto metallico non
> >>> > può parlare, deve aver pensato, dal momento che lo strappò di mano a
> >>> > Charles, provò ad addentarlo e lo scagliò lontanissimo dopo che si
> >>> > rese conto che non era commestibile. Altri tre uomini piantarono le
> >>> > punte delle loro asce anche davanti agli occhi del povero Timoniere.
> >>> >
> >>> > Ad un certo punto dal comunicatore uscì uno strano suono, diverso
> >>> > dalla voce che avevano sentito fino a quel momento, Resed alzò le
> >>> > sopracciglia per lo stupore, Chuck pensava che il suo comunicatore si
> >>> > fosse rotto nella seconda caduta e si vedeva spacciato.
> >>> >
> >>> > In realtà era H5T67 che, capendo la difficoltà della situazione,
> aveva
> >>> > ceduto alle richieste della mezza klingon e stava comunicando con il
> >>> > suo popolo in una vecchia lingua, che tutti gli indigeni
> riconoscevano
> >>> > come familiare, anche se in un primo momento sembrava che nessuno la
> >>> > riuscisse a capire. Anche se le armi rimanevano belle che piantate
> >>> > davanti ai due, tutti sembravano incuriositi e attenti a quello che
> >>> > quel metallo stava ‘dicendo’… finchè da lontano il vecchio si alzò
> dal
> >>> > suo giaciglio, si piegò per prendere il comunicatore e iniziò a
> >>> > conversare, anche lui in quella strana e antica lingua.
> >>> >
> >>> > “Credo che avremo problemi con la prima direttiva…” bisbigliò Chuck
> >>> > fra sé e Resed annuì
> >>> >
> >>> > Dopo diversi minuti di conversazione, il vecchio con passo lento ma
> >>> > sicuro, arrivò là dove erano tutti. Chiese a Grader di liberare gli
> >>> > ostaggi e chiamò tutti i suoi a raccolta. Dispostisi in cerchio, i
> due
> >>> > ragazzi federali da una parte che si massaggiavano i polsi, l’anziano
> >>> > raccontò la storia del loro popolo. Solo lui conosceva la verità del
> >>> > loro popolo e del loro lungo viaggio, gli era stata raccontata dal
> >>> > padre che a sua volta l’aveva ascoltata dal suo padre… Era arrivato
> il
> >>> > momento decisivo, aveva sentito la voce del loro creatore che gli
> >>> > parlava da quella lingua che aveva studiato da bambino e che non
> aveva
> >>> > mai più parlato. Bisognava fidarsi ed agire.
> >>> >
> >>> >
> >>> >
> >>> > Nave aliena – Molto vicino al Villaggio - 13 gennaio 2395 – Ore 10:10
> >>> >
> >>> > “Zarak stai giù. Ci sono delle persone là infondo!” bisbigliò Darsa
> >>> > per non farsi sentire fermando il suo compagno sbarrandogli la strada
> >>> > con un braccio.
> >>> >
> >>> > “Diamine quanta gente!” rispose questo con un filo di voce
> preoccupata
> >>> >
> >>> > “OK, camminiamo piano e bassi, non facciamo rumore, quelli stanno
> >>> > camminando nella nostra stessa direzione.”
> >>> >
> >>> > “Forse quei due estranei con loro fanno parte della federazione e li
> >>> > stanno aiutando ad arrivare in sala macchine… Noi adesso come
> >>> > facciamo?”
> >>> >
> >>> > “Se vanno in quella direzione – rispose Darsa – non possono che
> >>> > esserci utili. Li seguiamo fino là, piazziamo la nostra bomba ed
> >>> > esploderanno con tutti quanti gli altri.”
> >>> >
> >>> > Zarak deglutì per il terrore che aveva di morire in quel modo e
> >>> > continuò in silenzio a camminare.
> >>> >
> >>> >
> >>> >
> >>> > Nave aliena – Oltre il Villaggio – Contemporaneamente
> >>> >
> >>> > “Chuck, Chuck non ti girare” Resed si avvicinò al suo amico e gli
> >>> > parlò pianissimo
> >>> >
> >>> > “Che succede Resed? Hai un altro piano dei tuoi? E perché non mi
> >>> > dovrei girare?” rispose il timoniere con un po’ di sufficienza e,
> >>> > ovviamente, girandosi sia a destra che a sinistra…
> >>> >
> >>> > “Maddai!! Ti ho detto di non girarti!! Senti, credo che ci stanno
> >>> > seguendo… sento dei passi dietro di noi…”
> >>> >
> >>> > “Resed, cerca di stare calmo… anche io ho paura, ma adesso queste
> >>> > persone non sono più una minaccia… vedrai che arriveremo in sala
> >>> > macchine e poi torneremo subito a casa. Dai ti offro una bella birra
> >>> > appena torniamo a bordo…” rispose quello cercando di tranquillizzare
> >>> > l’amico.
> >>> >
> >>> > “No senti Chuck, non è paura… cioè sì è anche un po’ di paura, ma io
> >>> > sento davvero dei passi dietro di noi…”
> >>> >
> >>> > ======================================
> >>> >
> >>> > A questo punto ho delle considerazioni da fare:
> >>> >
> >>> > 1) Vanessa, come hai visto la prima parte del mio brano è incentrata
> >>> > sulla tua Durani, se c'è qualcosa che non ti piace e che vorresti
> >>> > cambiare dimmelo pure. Io ho cercato di farla comportare come un
> >>> > normale Klingon, spero vada bene.
> >>> >
> >>> > 2) Nella missione abbiamo creato tutta una serie di PNG.. in effetti
> >>> > sono tantini quindi ho pensato di mandare una lista di tutti prima di
> >>> > passare il turno in modo da facilitarne l'uso :)
> >>> >
> >>> > 3) Io mi sono fatta un'idea della fine di quei due kamikaze dei
> poveri
> >>> > :) non sono andata avanti per non risolvere troppo in fretta la
> >>> > questione... se chi viene dopo (cioè Monica) vuole sapere la mia idea
> >>> > mi può contattare!!
> >>> >
> >>> > Adesso sotto con i commenti!
> >>> >
> >>> > Ciao,
> >>> > Ileana
> >>> >
> >>> > ======================================
> >>> > Capitano Shran
> >>> > USS Marconi
> >>> > ======================================
> >>> > Email: cap.shran a gmail.com
> >>> > Starfleet Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
> >>> > USS Marconi:
> >>> > http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Marconi/main.php?
> include=home.php
> >>> > CV:
> >>> > http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php
> ?
> id=199
> >>> > Skype: dolcevoloo
> >>> > ======================================
> >>> > "Occhio per occhio, ed il mondo diventa cieco.."
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> >>> > Stml20 mailing list
> >>> > Stml20 a gioco.net
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