[Stml20] R: Re: [12.10] Sento dei passi dietro di noi... - Capitano Shran

mokia a libero.it mokia a libero.it
Mar 26 Maggio 2015 00:05:46 CEST


io però avevo commentato :-((
solo perchè sono piccola e nera non mi vede nessuno!!!

Monica


>----Messaggio originale----
>Da: cap.shran a gmail.com
>Data: 25/05/2015 15.19
>A: "USS Marconi"<stml20 a gioco.net>
>Ogg: Re: [Stml20] [12.10] Sento dei passi dietro di noi... - Capitano	Shran
>
>Allora! C'è qualcuno oltre Vanessa e Francooo?!?!??!
>
>Su con i commenti!
>
>======================================
>Capitano Shran
>USS Marconi
> ======================================
>Email: cap.shran a gmail.com
>Starfleet Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
>USS Marconi: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Marconi/main.
php?include=home.php
>CV: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?
id=199
>Skype: dolcevoloo
>======================================
>"Occhio per occhio, ed il mondo  diventa cieco.."
>
>
>Il 24 maggio 2015 21:51, Capitano Shran <cap.shran a gmail.com> ha scritto:
>> La mia idea è che sì, il popolo di Tylca è parecchio bellicoso e 
determinato
>> a sconfiggere il nemico. Però, vista la loro chiusura sono anche rimasti
>> parecchio arretrati e quindi ci sta che qualcuno a basso livello non sappia
>> neanche per cosa combattere. Da qui, i due sfigatelli!! :)
>>
>> Il 24/mag/2015 07:28 PM, "Franco Carretti" <charles_wyandot a mail.com> ha
>> scritto:
>>>
>>> Ottimo lavoro! Direi che siamo a buon punto.
>>> Mi piace anche il kamikaze cagasotto :D
>>>
>>>
>>>
>>> > Sent: Sunday, May 24, 2015 at 8:46 AM
>>> > From: "Capitano Shran" <cap.shran a gmail.com>
>>> > To: "USS Marconi" <stml20 a gioco.net>
>>> > Subject: [Stml20] [12.10] Sento dei passi dietro di noi... - Capitano
>>> > Shran
>>> >
>>> > Ecco in extremis il mio brano!
>>> >
>>> > Buona lettura ragazzi, e buona domenica!
>>> >
>>> > ======================================
>>> >
>>> > USS Marconi – Plancia - 13 gennaio 2395 - Ore 9.38
>>> >
>>> > Non appena venne dato l’allarme dei missili nemici in arrivo, Durani
>>> > si mise in allerta alla sua postazione.
>>> >
>>> > In realtà la klingon non l’aveva mai abbandonata la sua postazione, ma
>>> > quando c’era da combattere il suo viso prendeva una espressione
>>> > incredibilmente concentrata e tutti i suoi muscoli diventavano sodi e
>>> > tesi. Contemporaneamente gli occhi della donna si rilassavano e
>>> > infondevano sicurezza in chiunque la guardasse all’opera.
>>> >
>>> > Ma questa volta la sua battaglia durò molto poco, in men che non si
>>> > dica l’artiglieria andoriana intercettò con una facilità disarmante
>>> > tutti quei missili che Tylca aveva indirizzato verso la Marconi,
>>> > lasciandola quasi delusa.
>>> >
>>> > “Capitano, le navi Andoriane hanno messo KO tutti i missili” disse
>>> > l’Ufficiale Tattico Capo dopo qualche attimo di esitazione
>>> >
>>> > “Molto bene - rispose Shran con sollievo tradendo anche un po’ di
>>> > orgoglio andoriano. Si voltò quindi verso il suo amico Nhial che gli
>>> > rispose prontamente con un simpatico occhiolino… - Tenente a lei la
>>> > plancia, io mi allontano un attimo” e si diresse verso il suo studio
>>> > facendo cenno all’amico di seguirlo.
>>> >
>>> > Non appena il Capitano della Marconi si fu allontanato, Durani si
>>> > allontanò dalla sua postazione per prendere posto sulla sua poltrona.
>>> > Di certo la postura della guerriera non era molto femminile: anche
>>> > vestendo la divisa della Federazione, molto più comoda di un qualunque
>>> > vestito Klingon, la donna si mise seduta come se avesse avuto in dosso
>>> > un’armatura da un quintale. Schiena dritta e appoggiata allo
>>> > schienale, gambe divaricate davanti a lei che formavano con le
>>> > ginocchia un preciso angolo retto… non la si vedeva praticamente mai
>>> > con le gambe accavallate e di sicuro non lo avrebbe fatto in quel
>>> > momento. Per un attimo spostò l’attenzione sulle sue gambe per
>>> > controllare con discrezione che i pugnali fossero al loro posto,
>>> > infine strinse fugacemente nel pugno il suo jinaq. Quando fu sicura
>>> > che tutto fosse a posto, fece un lungo respiro di orgoglio e si
>>> > godette il suo nuovo ma momentaneo ruolo.
>>> >
>>> > Durani rimase ferma nella sua postazione per pochi minuti, minuti che
>>> > a lei erano sembrati interminabili: non era capace di stare ferma ad
>>> > aspettare chissà cosa senza fare nulla… Iniziò a tamburellare il piede
>>> > per terra, poi guardò quello che stava succedendo alla sua destra, poi
>>> > si concentrò sul lavoro di un ufficiale guardiamarina alla sua
>>> > sinistra sbuffando per la sua lentezza * che roba * pensò tra sé e si
>>> > trattenne per non riprendere quel pover uomo che invece si stava dando
>>> > un grande da fare. Ad un certo punto batté i pugni sulla poltrona e si
>>> > alzò di scatto rimanendo ferma in plancia con le braccia incrociate
>>> >
>>> > *maledizione, i missili sono stati fermati, ma c’è la navetta nemica
>>> > che sta sbarcando * pensò infuriata con se stessa per aver perso tutto
>>> > quel tempo a non fare nulla quando invece qualcosa da fare c’era
>>> > eccome!
>>> >
>>> > “Sottotenente – disse rivolgendosi all’Ufficiale che stava sostituendo
>>> > il timoniere – alla svelta. La navetta nemica è già arrivata
>>> > all’Arca?”
>>> >
>>> > “No Signore, ma sono molto vicini” rispose questo prontamente
>>> >
>>> > Durani corse così alla sua postazione tattica scaraventando a un lato
>>> > il suo sottoposto che nel frattempo aveva preso il suo posto. Un colpo
>>> > di phaser debole ma perfettamente direzionato fece esplodere la
>>> > navetta all’istante…
>>> >
>>> > “Mi scusi - disse Durani al povero ufficiale tattico – ma volevo farlo
>>> > io stessa” e tornò alla sua poltrona.
>>> >
>>> >
>>> >
>>> > Nave aliena – Nei pressi del Villaggio - 13 gennaio 2395 –
>>> > Contemporaneamente
>>> >
>>> > “Diavolo abbiamo fatto appena in tempo”
>>> >
>>> > “Maledizione e adesso come facciamo? Non possiamo più tornare
>>> > indietro. Dobbiamo cercare un altro mezzo per tornare dai nostri…”
>>> >
>>> > “Zarak, la nostra missione la sai ed è molto chiara. Dobbiamo far
>>> > saltare in aria questo posto, il pacco l’abbiamo preso. Non ci manca
>>> > niente, possiamo procedere col piano”
>>> >
>>> > “Ma Darsa, così facendo rimarremo colpiti anche noi dall’esplosione e…”
>>> >
>>> > “Senti, la nostra missione è di distruggere la nave degli Allesto. Hai
>>> > sentito cosa ci ha ordinato Tylca? Dobbiamo preservare la nostra
>>> > purezza e tu con questa paura della morte che stai dimostrando stai
>>> > già facendo fallire il nostro compito. Lui conta su di noi e noi non
>>> > possiamo deluderlo. Adesso cerchiamo di arrivare ai motori e azioniamo
>>> > la bomba, prima che qualcuno provi a fermarci”
>>> >
>>> > “Va bene, hai ragione… da dove dobbiamo andare secondo te?”
>>> >
>>> > Zarak e Darsa erano i due uomini che Tylca aveva mandato sulla nave
>>> > Arca degli Allesto per farla finita una volta per tutte alla loro
>>> > secolare faida. Li avevano cercati per così tanto tempo che adesso non
>>> > potevano perdere questa occasione. I due si erano dovuti
>>> > teletrasportare in emergenza quando la nave di quei federali aveva
>>> > iniziato ad essere un pericolo per la loro missione e adesso avevano
>>> > bisogno di rivedere tutto il loro piano. Tylca gli aveva fornito una
>>> > pianta mediamente accurata di come sarebbe stata la nave nemica dal di
>>> > dentro, ma tutto partiva dalla base che loro sarebbero arrivati ad un
>>> > hangar di attracco Loro invece avevano dovuto usare il teletrasporto
>>> > di emergenza e adesso si trovavano non si sa bene dove. Rimasero per
>>> > qualche minuto a studiare la loro mappa e poi Darsa decise che
>>> > sarebbero dovuti andare verso delle caverne ad Ovest.
>>> >
>>> >
>>> >
>>> > Nave aliena – Villaggio - 13 gennaio 2395 – Contemporaneamente
>>> >
>>> > “Tenente, prima che li convinciate a portarci qua quei due, sarebbe
>>> > meglio che tutti quanti raggiungessimo la sala macchine…” Charles
>>> > sentì il borbottio di Rekon in sottofondo nel suo comunicatore…
>>> >
>>> > =^= Tenente – disse quindi il ragazzo – Re-re-k-ko Rekon ha ragione…
>>> > credo… =^=
>>> >
>>> > Resed appena sentì la voce del suo capo che credeva morto fino a quel
>>> > momento, ebbe un sussulto di gioia che non passò inosservato agli
>>> > indigeni che subito gli piantarono delle asce davanti agli occhi.
>>> >
>>> > Keane, un po’ contrariata da tutto visto che per lei la priorità
>>> > assoluta era quella di riunire la squadra di sbarco e visto che ne
>>> > avevano appena finito di parlare, non poté che cedere =^= Va bene –
>>> > disse – ma adesso devo parlare con qualcuno =^=
>>> >
>>> > =^= C’è qualcuno là che può parlare con noi? =^= la voce di Tara
>>> > echeggiò nel vuoto e senza risposta.
>>> >
>>> > Wyandot incrociò lo sguardo di uno dei suoi aguzzini e gli fece cenno
>>> > di parlare, o meglio, cercò di fargli cenno di parlare… Quello, che
>>> > avrà avuto la stessa età del Timoniere della Marconi, gli si avvicinò
>>> > insospettito e rimase davanti all’umano senza sapere che fare.
>>> >
>>> > =^= C’è qualcuno? Sono il Tenente Keane e sono qua per aiutare la
>>> > vostra nave a non essere distrutta. =^=
>>> >
>>> > Il ragazzo, di nome Grader, iniziò a guardarsi intorno insospettito
>>> > dal momento che davvero non riusciva a capire da dove venisse quella
>>> > strana voce. Non che non riuscisse a capire quello che stavano
>>> > dicendo, ma non vedendo nessun interlocutore in carne ed ossa davanti
>>> > a sé, era parecchio disorientato.
>>> >
>>> > =^= Rispondetemi per favore =^= continuò Tara
>>> >
>>> > A queste ultime parole, Grader capì che era quello strano aggeggio che
>>> > il suo prigioniero aveva in mano a parlare. Un oggetto metallico non
>>> > può parlare, deve aver pensato, dal momento che lo strappò di mano a
>>> > Charles, provò ad addentarlo e lo scagliò lontanissimo dopo che si
>>> > rese conto che non era commestibile. Altri tre uomini piantarono le
>>> > punte delle loro asce anche davanti agli occhi del povero Timoniere.
>>> >
>>> > Ad un certo punto dal comunicatore uscì uno strano suono, diverso
>>> > dalla voce che avevano sentito fino a quel momento, Resed alzò le
>>> > sopracciglia per lo stupore, Chuck pensava che il suo comunicatore si
>>> > fosse rotto nella seconda caduta e si vedeva spacciato.
>>> >
>>> > In realtà era H5T67 che, capendo la difficoltà della situazione, aveva
>>> > ceduto alle richieste della mezza klingon e stava comunicando con il
>>> > suo popolo in una vecchia lingua, che tutti gli indigeni riconoscevano
>>> > come familiare, anche se in un primo momento sembrava che nessuno la
>>> > riuscisse a capire. Anche se le armi rimanevano belle che piantate
>>> > davanti ai due, tutti sembravano incuriositi e attenti a quello che
>>> > quel metallo stava ‘dicendo’… finchè da lontano il vecchio si alzò dal
>>> > suo giaciglio, si piegò per prendere il comunicatore e iniziò a
>>> > conversare, anche lui in quella strana e antica lingua.
>>> >
>>> > “Credo che avremo problemi con la prima direttiva…” bisbigliò Chuck
>>> > fra sé e Resed annuì
>>> >
>>> > Dopo diversi minuti di conversazione, il vecchio con passo lento ma
>>> > sicuro, arrivò là dove erano tutti. Chiese a Grader di liberare gli
>>> > ostaggi e chiamò tutti i suoi a raccolta. Dispostisi in cerchio, i due
>>> > ragazzi federali da una parte che si massaggiavano i polsi, l’anziano
>>> > raccontò la storia del loro popolo. Solo lui conosceva la verità del
>>> > loro popolo e del loro lungo viaggio, gli era stata raccontata dal
>>> > padre che a sua volta l’aveva ascoltata dal suo padre… Era arrivato il
>>> > momento decisivo, aveva sentito la voce del loro creatore che gli
>>> > parlava da quella lingua che aveva studiato da bambino e che non aveva
>>> > mai più parlato. Bisognava fidarsi ed agire.
>>> >
>>> >
>>> >
>>> > Nave aliena – Molto vicino al Villaggio - 13 gennaio 2395 – Ore 10:10
>>> >
>>> > “Zarak stai giù. Ci sono delle persone là infondo!” bisbigliò Darsa
>>> > per non farsi sentire fermando il suo compagno sbarrandogli la strada
>>> > con un braccio.
>>> >
>>> > “Diamine quanta gente!” rispose questo con un filo di voce preoccupata
>>> >
>>> > “OK, camminiamo piano e bassi, non facciamo rumore, quelli stanno
>>> > camminando nella nostra stessa direzione.”
>>> >
>>> > “Forse quei due estranei con loro fanno parte della federazione e li
>>> > stanno aiutando ad arrivare in sala macchine… Noi adesso come
>>> > facciamo?”
>>> >
>>> > “Se vanno in quella direzione – rispose Darsa – non possono che
>>> > esserci utili. Li seguiamo fino là, piazziamo la nostra bomba ed
>>> > esploderanno con tutti quanti gli altri.”
>>> >
>>> > Zarak deglutì per il terrore che aveva di morire in quel modo e
>>> > continuò in silenzio a camminare.
>>> >
>>> >
>>> >
>>> > Nave aliena – Oltre il Villaggio – Contemporaneamente
>>> >
>>> > “Chuck, Chuck non ti girare” Resed si avvicinò al suo amico e gli
>>> > parlò pianissimo
>>> >
>>> > “Che succede Resed? Hai un altro piano dei tuoi? E perché non mi
>>> > dovrei girare?” rispose il timoniere con un po’ di sufficienza e,
>>> > ovviamente, girandosi sia a destra che a sinistra…
>>> >
>>> > “Maddai!! Ti ho detto di non girarti!! Senti, credo che ci stanno
>>> > seguendo… sento dei passi dietro di noi…”
>>> >
>>> > “Resed, cerca di stare calmo… anche io ho paura, ma adesso queste
>>> > persone non sono più una minaccia… vedrai che arriveremo in sala
>>> > macchine e poi torneremo subito a casa. Dai ti offro una bella birra
>>> > appena torniamo a bordo…” rispose quello cercando di tranquillizzare
>>> > l’amico.
>>> >
>>> > “No senti Chuck, non è paura… cioè sì è anche un po’ di paura, ma io
>>> > sento davvero dei passi dietro di noi…”
>>> >
>>> > ======================================
>>> >
>>> > A questo punto ho delle considerazioni da fare:
>>> >
>>> > 1) Vanessa, come hai visto la prima parte del mio brano è incentrata
>>> > sulla tua Durani, se c'è qualcosa che non ti piace e che vorresti
>>> > cambiare dimmelo pure. Io ho cercato di farla comportare come un
>>> > normale Klingon, spero vada bene.
>>> >
>>> > 2) Nella missione abbiamo creato tutta una serie di PNG.. in effetti
>>> > sono tantini quindi ho pensato di mandare una lista di tutti prima di
>>> > passare il turno in modo da facilitarne l'uso :)
>>> >
>>> > 3) Io mi sono fatta un'idea della fine di quei due kamikaze dei poveri
>>> > :) non sono andata avanti per non risolvere troppo in fretta la
>>> > questione... se chi viene dopo (cioè Monica) vuole sapere la mia idea
>>> > mi può contattare!!
>>> >
>>> > Adesso sotto con i commenti!
>>> >
>>> > Ciao,
>>> > Ileana
>>> >
>>> > ======================================
>>> > Capitano Shran
>>> > USS Marconi
>>> >  ======================================
>>> > Email: cap.shran a gmail.com
>>> > Starfleet Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
>>> > USS Marconi:
>>> > http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Marconi/main.php?
include=home.php
>>> > CV:
>>> > http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?
id=199
>>> > Skype: dolcevoloo
>>> > ======================================
>>> > "Occhio per occhio, ed il mondo  diventa cieco.."
>>> > _______________________________________________
>>> > Stml20 mailing list
>>> > Stml20 a gioco.net
>>> > http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml20
>>> >
>>>
>>>
>>>
>>>
>>>
>>>
>>> ====================================
>>> Lt.JG Charles "Chuck" Wyandot
>>> Timoniere
>>> USS Marconi NCC-29303
>>> Skype Combadge: Silente69
>>> Private comunicator: francocarretti a mail.com
>>> [CV]: http://gioco.net/startrek/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=208
>>> ===================================
>>> "Vivo la mia vita un quarto di miglio alla volta.
>>> Non mi importa di nient'altro...
>>> per quei dieci secondi io... sono libero" (The Fast and the Furious)
>>> _______________________________________________
>>> Stml20 mailing list
>>> Stml20 a gioco.net
>>> http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml20
>_______________________________________________
>Stml20 mailing list
>Stml20 a gioco.net
>http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml20
>




More information about the Stml20 mailing list