[Stml21] R: 15.04 - Riccardi -Il cristallo
cmdrtkar a libero.it
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Ven 11 Lug 2014 09:16:30 CEST
L'angelo bello della morte????
Ecco, ora sono preoccupato...
scherzi a parte, il pezzo mi è piaciuto...resto in attesa di altri commenti!
>----Messaggio originale----
>Da: riccardi.ds16 a gmail.com
>Data: 10-lug-2014 21.02
>A: "Deep Space 16 Gamma"<stml21 a gioco.net>
>Ogg: [Stml21] 15.04 - Riccardi -Il cristallo
>
>Ciao,
>ho preparato il brano e l'ho finito con qualche giorno di anticipo.
>Buona lettura!
>---
>
>Infermeria | 14 Maggio 2394 - Ore 15.20
>
>La dottoressa Schwarzwald iniziò a camminare verso il dottor Dal-amar.
>Era consapevole del disagio e della confusione che avevano causato
>venendo sulla stazione. In particolar modo nei confronti del
>poveroufficiale medico capo della stazione che si era ritrovato a curare
>un figlio venuto dal futuro. Ma lei era un medico e le sarebbe stato più
>facile guadagnarsi la fiducia di Sonx e aiutarlo a gestire questa
>situazione decisamente insolita.
>
>Gli altri due ufficiali si scambiarono una rapida occhiata e uscirono
>lasciando i due medici soli.
>
>“Come sta il paziente?” Per rompere il ghiaccio, Rebecca decise di
>utilizzare un approccio formale e professionale.
>
>Dal-amar guardò la dottoressa avvicinarsi, poi puntò gli occhi sul
>paziente e, raccogliendo le informazioni nella sua testa, aggiunse: ”Ad
>una prima scansione si può dire che il paziente è in salute… ma non
>perfetta.”
>
>“Cosa intende dire?” La dottoressa Schwarzwald si chinò sul bioletto per
>osservaresia il paziente sia i monitor.
>
>“Osservi questi parametri vitali.” Prontamente il dottore richiamò su un
>monitor alcuni dati.
>
>Rebecca rimase alcuni secondi ad osservare i parametri vitali. “Capisco…
>ha ragione è strano.”
>
>“Sembra che Toll... .” Dire quel nome provocò nel dottore una sensazione
>di confusione, ansia e preoccupazione per suo figlio. Ma prontamente si
>corresse e riprese a parlare:”Il paziente, in generale è in buona salute
>ma sembra che il corpo abbia subito continui stress fisici, mentali e
>biologici.”
>
>“Ha ragione, questo sembra il quadro clinico di un’avventuriero, di un
>soldato… di uno che scappa ed è braccato… nonè il quadro clinico di un
>normale cittadino della Federazione.” Commentò Rebecca.
>
>“Già… .” Rispose il dottore pieno di ansia.
>
>Rebecca si accorse dell’errore e decise di cambiare strategia:”Ma nel
>complesso il paziente sta bene… è come se qualcosa lo avesse aiutato a
>recuperare ed ad attenuare gli stress che subiva.”
>
>“Indossava una specie di corazza.” Spiegò il dottore.
>
>“Una corazza?”
>
>“Esattamente era una specie di tuta EVA, dotata di innesti binaurali.”
>Il dottor Sonx si voltò verso il figlio guardandolo con aria cupa,
>pensierosa e preoccupata.
>
>“Ora il paziente è sedato?” Chiese la dottoressa avvicinandosi
>nuovamente al bioletto.
>
>“Sì… un buon sonno non può fargli che bene… sembrava sfinito.”
>
>“Capisco.” Schwarzwald attese qualche secondo come per formulare nel
>migliore dei modi la domanda più delicata:”Ha fatto l’analisi del DNA.”
>
>“Sì.” Il dottore sospirò e, per un breve istante, il denobulano rimase a
>guardare quel figlio così alieno e diverso ma, al contempo, così vicino
>e simile a lui:”E’ mio figlio e, dall’analisi dei tessuti cellulari, ha
>circa 13 anni in più di me.”
>
>Ufficio del capitano Thomson- Ore 15.40
>
>Il capitano Thomson aveva la brutta sensazione che questa situazione
>sarebbe peggiorata e che la prima battaglia l’avrebbe combattuta contro
>un collega. Il breve incontro con l’ambasciatrice l’aveva aiutato a
>farsi un’idea migliore della situazione e ora era pronto.
>
>“Siete andati direttamente in infermeria.” Non era una domanda ma
>un’affermazione, quella era la sua stazione e il capitano Thomson voleva
>dimostrare al suo interlocutore che lui sapeva ogni cosa che accadeva a
>bordo.
>
>“Esattamente.” Il capitano Shorek rispose con noncuranza e tranquillità,
>poi aggiunse:”Volevamo conoscere subito il presunto viaggiatore temporale.”
>
>“Bene.”Il capitano della stazione si chinò leggermente sulla scrivania
>come per avvicinarsi al suo interlocutore:”Ho ricevuto ordini molto
>precisi e dettagliati dall’ammiraglio Aubrey e, in ogni caso, voglio
>assicurarle la massima collaborazione mia e dei miei uomini.”
>
>“La ringrazio capitano.” Shorek annuì e, come forma di cortesia,
>aggiunse:”Siamo qui per aiutarvi a gestire la situazione.”
>
>“Molto bene. Benvenuto a bordo.” Thomson si alzò e porse la mano al collega.
>
>Hangar 1-14 Maggio 2394 - Ore 15.50
>
>“E’ roba nostra.” Commentò Karana.
>
>“Come fa a dirlo?” Il guardiamarina Kennerporse una chiave al superiore
>e poi si mise a guardare il pannello smontato. All’interno c’erano vari
>attuatori che regolavano l’apertura della porta e una serie di sensori
>per l’analisi dell’integrità strutturale. I componenti sembravano di
>origine federale ma molte razze utilizzavano sistemi simili lasciando al
>giovane ingegnere poche possibilità di confutare o confermare la tesi
>del superiore.
>
>Karana disinserì una specie di pannello e collegò un condensatore
>energetico. Kenner prontamente afferrò il condensatore dall’altro lato e
>iniziò a spingere per farlo entrare nell’alloggiamento. I blocchi
>meccanici si serrarono con uno scatto e il condensatore iniziò a
>riversare energia nella navetta.
>
>“Ora capisco… il condensatore.” Esclamò il giovane guardiamarina, poi
>indicando il condensatore, aggiunse:”Molte razze possono avere
>componenti simili ai nostri ma è molto improbabile che abbiano i nostri
>stessi attacchi. Il condensatore si è connesso senza problemi… quindi la
>navetta è della Federazione.”
>
>Karana sorrise al sottoposto rispondendo:”Il suo ragionamento fila… ma a
>dire il vero ho capito chein questa navetta c’è tecnologia federale
>appena l’ho vista.”
>
>“Davvero? E come?”
>
>“Da tante piccole cose.” Karana fece una breve pausa ed entrò
>all’interno della navetta seguita dal sottoposto. “Guardi, ad esempio la
>disposizione interna.” Il comandante indicò il posto di pilotaggio:”La
>postazione del comandante è a sinistra mentre il navigatore siede a
>destra… e questo deriva dalla tradizione federale.”
>
>Kenner annuì.
>
>Karana continuò a parlare:”Sulla destra c’è un replicatore e il resto
>dell’arredamento ricorda una navetta federale.” Il comandante raggiunse
>l’area risposo e aprì uno dei letti:”Anche questo letto è di chiara
>origine federale e il resto della sistemazione. Mentre, esternamente, la
>disposizione dei razzi di manovra, dei motori ad impulso e a curvatura
>assomiglia a molte nostre navette.”
>
>Infine il comandante si rivolse al guardiamarina:”Ma la prova del nove
>l’ho avuta inserendo il condensatore energetico.”
>
>“Quindi se è una versione futura delle nostre navette sarà molto
>difficile da riattivare.”Disse una voce alle loro spalle.
>
>“Oh salve comandante Riccardi, ottima deduzione.” Karana accolse
>prontamente il collega seguito da un altro ufficiale.
>
>I due nuovi arrivati entrarono dentro la navetta raggiungendo i due
>ingeneri.
>
>“Questo è il comandante Letok, è arrivato recentemente sulla stazione
>assieme ad altri ufficiali per darci una mano a risolvere la situazione.
>“ Disse Riccardi indicando il vulcaniano. “Il capitano Thomson mi ha
>chiesto di portarlo qui ad esaminare la navetta.”
>
>“Buongiorno comandante, sono il tenente comandante Karana e questo è il
>guardiamarina Kenner.” L’ingegnere capo fece un piccolo passo verso i
>due nuovi arrivati in modo da poter uscire dalla penombra.
>
>“Buongiorno a tutti.” Si presentò Letok. Poi, indicando la navetta,
>aggiunse:”Concordo con le sue deduzioni.”
>
>Malgrado si trovasse di fronte a 3 ufficiali di grado molto più alto del
>suo, la curiosità prevalse e Kenner chiese:”Come mai è più difficile
>analizzare una nostra navetta proveniente dal futuro?”
>
>“Per la prima direttiva temporale.” Rispose prontamente Letok.
>
>“Se è una nostra navetta del futuro significa che, molto probabilmente,
>chi l’ha inviata qui conosce alla perfezione il nostro livello
>tecnologico e le nostre procedure. Per cui avrà sicuramente predisposto
>la navetta a non rilevare la sua tecnologia.” Spiegò Karana.
>
>“Già…e come volevasi dimostrare, mi pare che il vostro condensatore è
>stato appena scaricato.” Riccardi fece un passo verso il portello e
>indicò il condensatore sul quale bippava una luce rossa.
>
>Letok si avvicinò per vedere seguito dall’ingegnere capo della stazione.
>“Confermo, dev’esserci una sub routine che appena ha rilevato il
>condensatore l’ha messo fuori uso assorbendogli tutta la potenza.”
>Analizzò puntualmente Karana.
>
>Poi la voce di Kenner richiamò l’attenzione dei 3 ufficiali superiori.
>“Venute a vedere.”
>
>Riccardi, Karana e Letok si avvicinarono e al giovane guardiamarina.
>Kenner era nella zona di riposo della navetta ed era chino su un letto.
>
>“Cosa hai visto?” Chiese Karana.
>
>“Sembra uno scomparto.” Dietro uno dei letti c’era uno sportello aperto
>che bloccava uno scomparto grande come una piccola cassaforte.
>
>Letok fu il primo ad individuare la camera nella penombra. Il comandante
>si avvicinò a guardiamarina e cercò di scrutare all’interno. Dietro di
>lui Karana aggiunse: “Prima non c’era, dev’essersi aperta mentre il
>condensatore veniva scaricato.”
>
>“Quelle parti sono molto spesse… sembra proprio una camera di
>sicurezza.” Si intromise Riccardi.
>
>Kenner, il più vicino, mise una mano dentro, armeggiò per qualche
>istante nell’oscurità della camera e, alla fine, trovò qualcosa. “Sembra
>uno cristallo dati.” Disse guardando l’oggetto che aveva in mano.
>
>“Questa camera di sicurezza si è aperta quando avete collegato il
>condensatore energetico come da procedura standard.” Letok si voltò
>verso destra e iniziò ad osservare il cristallo che il giovane
>guardiamarina teneva in mano. “Credo che chiunque ha inviato qui questa
>navetta voleva che noi trovassimo questo cristallo. Suggerisco di
>analizzarlo subito.”
>
>Laboratorio scientifico 1-14 Maggio 2394 - Ore 16.20
>
>Malgrado l’insolita tecnologia e alcuni componenti sconosciuti o
>provenienti da altri popoli, Wu aveva fatto ottimi progressi nello
>studio della bio-corazza. La svolta era avvenuta quando aveva iniziato a
>considerare la corazza non come un sistema meccanico-elettronico ma come
>un essere vivente.
>
>“Sembra che la scommessa non la vincerà nessuno.” Disse una voce alle
>sue spalle.
>
>“Perché?” Chiese Wu riconoscendo il comandante Kish.
>
>“Ho sentito il capitano, ha detto che una squadra di esperti ci aiuterà
>nelle indagini.” L’andoriano si sedette accanto al sottoposto e si mise
>ad osservare la corazza disposta su un tavolo da lavoro. “Hai scoperto
>qualcosa?”
>
>Wu annuì e indicò alcuni pezzi della corazza:”Ho trovato una specie di
>sistema di comunicazione bidirezionale.”
>
>“Ah.”Kish iniziò a scrutare i componenti indicati dal sottoposto. “Di
>che tipo?”
>
>“Sembra che la corazza sia connessa alla nave tramite queste antenne a
>bassa frequenza sub spaziale.” Wu indicò quella che sembrava una serie
>di macchie sulla corazza.
>
>“Infine il sistema invia all’utilizzatore i dati mediante quelle porte
>poste sul collo?” chiese Kish.
>
>“Sì ma non solo.” Wu indicò un altro punto della corazza.”Sembra che ci
>sia anche una seconda comunicazione di tipo neurale a distanza.”
>
>“Quindi sta dicendo che il figlio del dottore è ancora connesso alla
>corazza?”Chiese l’ufficiale scientifico.
>
>“Esattamente.” Wu si voltò verso il superiore e aggiunse:”Ma al contempo
>la corazza è collegata continuamente alla navetta.”
>
>“Cosa?” Kish, come tutti gli altri ufficiali, pensava che la navetta
>fosse spenta.
>
>“Sì c’è un debole collegamento con la navetta. Sembra chela corazza
>riceva informazioni da alcuni sensori passivi sulla navetta.” Rispose
>Wu, poi indicando un monitor, aggiunse.”La corazza riceve un segnale dai
>sensori della navetta ogni circa 11 minuti. Tra poco dovremmo ricevere
>un pacchetto di dati.”
>
>“Bene, voglio vederlo.”
>
>I due rimasero in attesa alcuni minuti, poi sullo schermo apparve una
>forma d’onda crescente.
>
>“E’ strana questa volta sta arrivando molta più informazione.” Wu
>confrontò rapidamente i dati con le precedenti misurazioni:”Non abbiamo
>mai rilevato simili picchi.”
>
>“Già sembra che la navetta abbia rilevato qualcosa.” Commentò Kish.
>
>“E ora la corazza sta trasferendo i dati al Toll.” Spiegò Wu.
>
>Infermeria nel frattempo
>
>Nello stesso istante in cui l’informazione venne rigirata dalla corazza
>all’utente, Toll si alzò di scatto.
>
>Dal-amar e Rebecca erano accanto al denobulano intenti a fare alcune
>analisi e videro il paziente mettersi seduto e aprire gli occhi.
>Entrambi rimasero sbigottiti nel vedere sul volto del ricoverato
>un’espressione di terrore assoluto. La prima a riprendersi fu la
>dottoressa Schwarzwald che si voltò verso i monitor dei parametri vitali.
>
>“Cuore accelerato, pupille dilatate… Sembra in preda al terrore.”
>Analizzò la dottoressa.
>
>Dal-amar fece per parlare ma suo figlio lo battè sul tempo:”L’ANGELO
>BELLO DELLA MORTE… STA ARRIVANDO.”
>
>Detto ciò il denobulano crollò sul bioletto tornando a dormire.
>
>Sala comando nel frattempo.
>
>Il capitano Thomson era appena tornato in plancia dal lungo colloquio
>col capitano Shorek quando l’ufficiale di guardia gli disse:”Capitano i
>sensori a lungo raggio rilevano una nave stellare sconosciuta in
>avvicinamento alla stazione… vola a curvatura 7.”
>
>--
>Ciao
>Fabio
>
>
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>Tenente comandante **0
>Alessandro Riccardi
>Ufficiale Tattico e Capo della Sicurezza
>Deep Space 16,Gamma
>-----------------------------------------
>Comunicazione privata:
>
>riccardi.ds16 a gmail.com
>
>-----------------------------------------
>
>"Sognatori, Plasmatori, Cantanti e Creatori"
>
>cpt Sheridan, John J. Babylon 5
>
>_______________________________________________
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