[Stml21] (senza oggetto)
[Krynn] Dalamar
dalamar a krynn.it
Mer 8 Ott 2014 08:29:39 CEST
Buongiorno,
scusate non mi ero accorto che fosse un brano... vedo di leggere in
mattinata e di rispondere!
Sorry!
Ermes/Sonx
On 04/10/2014 22.31, Cristina Forzanti wrote:
>
> - La nascita dell'angelo -
>
>
> ***************************
>
> INIZIO TRASMISSIONE
>
> ***************************
>
> Karana stava febbrilmente lavorando al sistema di comunicazione,
> tentando di mantenere attivo il collegamento audio con la Norn, quando
> udi’ le parole del comandante Resh ed alzo’ gli occhi. Cio’ che si
> presentava all’attonita plancia era un’immagine tratta direttamente
> dai testi apocalittici della tradizione terrestre: sullo sfondo rosato
> della nebulosa si vedeva chiaramente il buco nero aspirare due archi
> di puliviscolo che, accelerati dall’attrazione gravitazionale della
> neonata singolarita’, si aprivano a formare due spaventose ali di un
> rosso cupo e minaccioso. Gli ufficiali non ebbero molto tempo per
> contemplare la nascita dell’angelo bello della morte poiche’ la
> situazione era ancora disperata e prima ancora di pensare a come
> risolvere l’ennesimo problema che metteva a rischio l’universo,
> dovevano allontanarsi e mettere in salvo l’equipaggio della malandata
> Norn.
>
> “Comandante Vok, dobbiamo a trainare la Norn a distanza di sicurezza
> dal buco nero, predisponga un raggio traente” chiese il capitano
> Thompson rivolgendosi all’ingegnere.
>
> “Capitano quella maledetta onda di risonanza ha fatto un bel numero
> sui nostri sistemi, non saremo in grado di trainare la Norn fino alla
> stazione; il meglio che possiamo fare e’ darle una spintarella nella
> direzione giusta e venirla a recuperare in un secondo momento,
> l’inerzia la fara’ andare avanti per un bel pezzo. Se anche avessimo
> abbastanza potenza per trainarla, non ci riusciremmo lo stesso visto
> che la loro integrita’ strutturale e’ seriamente compromessa”. Thomson
> non aveva scelta, doveva salvare gli uomini della Norn, la tecnologia
> poteva essere ricostruita; sperando che il suo parigrado si sentisse
> di umore collaborativo si volto’ verso di lui con fare interrogativo.
> “Il suo ingegnere capo ha ragione – disse Shorek alzando gli occhi da
> un monitor che riportava dati in tempo reale sulle condizioni del
> vascello temporale – non abbiamo tempo di salvare la Norn in questo
> momento. Predisponga per il raggio traente per favore. Capitano Shorek
> a Norn, la Fearless sta per attivare un raggio traente ed imprimere
> alla Norn una spinta; massima potenza all’integrita’ strutturale”
>
> “Capitano, consiglio di non superare meta’ impulso o rischiamo di
> rompere la nave in due. Dal momento in cui attiveremo il raggio avremo
> solo trenta secondi di potenza prima di rischiare il sovraccarico.”
> Disse Karana al capitano Resh.
>
> “Timoniere pronto a trainare la Norn in direzione DS16 gamma, rotta
> 349.251. Comandante Vok, attivi il raggio traente”. Un fascio di
> energia blu catturo’ la malandata nave e i due vascelli iniziarono a
> spostarsi; trascorsi i trenta secondi il fascio si spense e la nave
> continuo’ a viaggiare nella stessa direzione “Capitano, ho avvisato la
> stazione di quanto sta succedendo e manderanno la USS Farragout ad
> aiutare la Norn”.
>
> Nel frattempo, nel caos dovuto ai malfunzionamenti dovuti
> all’esplosione, nessuno si era accorto del fatto che il capitano
> Shorek si era defilato ed era uscito dalla plancia; la sua
> destinazione finale era l’hangar due dove erano costantemente stoccati
> pezzi di ricambio della nave ed alcuni generi di prima necessita’ da
> utilizzare nelle missioni di salvataggio nel quadrante gamma. Il
> vulcaniano, dopo essersi assicurato di non essere stato seguito, si
> chino’, ruoto’ il tacco del suo stivale e ne estrasse un piccolo
> cilindro argentato con un pulsante su un lato. Si trattava di una
> versione miniaturizzata dei piu’ grandi amplificatori di segnale
> generalmente usati per il teletrasporto in condizioni difficili; il
> vulcaniano premette il pulsante e poggio’ a terra l’oggetto. Nel giro
> di pochi istanti si udi’ il rumore del teletrasporto ed una valigia
> grigia, uguale in tutto e per tutto a quelle gia’ presenti
> nell’hangar, si materializzo’. Il capitano ne controllo’ velocemente
> il contenuto e la nascose insieme al resto delle attrezzature: per una
> volta era sollevato di essere stato previdente e di aver impostato il
> computer della Norn per teletrasportare quella valigia dal suo
> alloggio in caso avesse attivato il trasponder presente
> sull’amplificatore. I suoi colleghi umani l’avrebbero considerata
> paranoia ma dopo tutti gli anni passati al comando Shorek sapeva
> perfettamente come a volte la piu’ semplice delle missioni poteva
> necessitare di alcuni specifici oggetti che nel corso degli anni erano
> entrati a far parte di un particolare “kit di primo soccorso
> temporale”. Shorek spero’ di non essere costretto ad usare alcun
> componente del suo kit, tutti pesantemente secretati, ma data la
> gravita’ della situazione dubitava di riuscirvi; dopo un ultimo
> controllo il vulcaniano scivolo’ silenziosamente nei corridoi e
> rientro’ in plancia giusto in tempo per sentire il capitano Thompson
> dividere il lavoro tra i suoi ufficiali.
>
> “Signori, e’ inutile che vi dica che dobbiamo risolvere questa
> situazione, mi rifiuto di credere che l’angelo bello della morte sia
> invincibile; e’ un fenomeno scientifico quindi facciamo cio’ che
> sappiamo fare meglio: studiamolo. Timoniere, rotta verso l’anomalia,
> si mantenga a 100 mila chilometri dall’orizzonte degli eventi.
> Comandante Kish, lei e il suo team dovrete studiare l’anomalia quindi
> mettetevi al lavoro sui dati dei sensori. Comandante Vok, aiuti la
> squadra di Kish e veda se riesce a capire come e’ avvenuta
> l’esplosione, potrebbe risultare utile per capire come fermare
> l’Angelo. Ci riuniremo di nuovo tra quattro ore. Potete andare.”
>
> ____Un’ora dopo, plancia
>
> Il comandante Kish analizzo’ i risultati dell’ultima analisi
> effettuata con i sensori e la sua pelle, da un bell’azzurro acceso
> divenne quasi bianca quando comprese le implicazioni di cio’ che aveva
> scoperto.
>
> “Comandante Vok, puo’ venire un momento? Avrei bisogno di una seconda
> opinione”
>
> Karana si avvicino’ e prese il dpadd che le veniva porto, una rapida
> scorsa all’analisi del pulviscolo attratto dall’Angelo non le rivelo’
> niente e stava per chiedere lumi all’ufficiale scientifico quando i
> suoi occhi si fermarono sull’ultimo valore riportato.
>
> “Particelle cronometriche? Vengono dall’esplosione?”
>
> “Non ne ho idea, in teoria non dovrebbero esistere se non in un
> condotto di transcurvatura ma da quanto ne sappiamo i Borg hanno
> abbandonato questa zona. A questo punto deduco che sia colpa
> dell’esplosione del nucleo della Norn, che conclusione ne trae
> comandante?”
>
> “Che Kahless ci protegga, se il buco nero ne assorbira’ a sufficienza…”
>
> “Iniziera’ ad influire anche sullo scorrere del tempo.” terminarono
> contemporaneamente i due ufficiali.
>
> “E non e’ tutto… guardi la mia analisi dell’anomalia: se fosse un
> normale buco nero non dovrebbe uscirne nulla, giusto? Eppure rilevo
> livelli di particelle di verteron, troppo bassi ma incredibilmente
> simili a quelli rilevati nel tunnel Bajoriano.
>
> “Ha ragione comandante, e’ molto strano. Propongo…” un bip acuto
> distolse l’attenzione dell’ingegnere “Guardiamarina Maddok a
> comandante Vok, signore credo che ci sia una cosa che dovrebbe vedere,
> sono nella sezione due del ponte quattro, condotto otto alpha.”
>
> “Arriviamo”.
>
> Karana e Kish si precipitarono e vennero fermati da Maddok prima di
> entrare nel condotto di Jeoffrey.
>
> “Signori, io non so che sta succedendo ma c’e’ qualche cosa che non
> va. Guardate voi stessi ma qualsiasi cosa facciate, non oltrepassate
> la paratia. I due si affacciarono dalla paratia e videro il
> guardiamarina Denise Merlot, stranamente immobile all’interno del tubo.
>
> “Merlot, tutto bene li dentro?” chiese una confusa Karana ma fu la
> voce profonda di Maddok a risponderle “Stavamo entrando nel tubo per
> ragiungere il giunto principale della ventilazione e Denise e’ voluta
> entrare per prima; quando si e’ bloccata le sono quasi finito contro.
> Ma che sta succedendo?”
>
> Karana e Kish si scambiarono un’occhiata e alla luce di quanto
> precedentemente scoperto decisero che la situazione era troppo grave
> per attendere la riunione indetta dal capitano di li a tre ore.
>
> “Comandante Vok a plancia, capitano io e il comandante Kish siamo
> arrivati ad alcune conclusioni sull’anomalia e pensiamo sia il caso di
> discuterne al piu’ presto.” A queste parole Resh convoco’
> immediatamente una riunione con tutti gli ufficiali di plancia.
>
> - Sala riunioni – USS Fearless
>
> Kish si avvicino’ al monitor e lo accese mostrando un grafico
> dell’anomalia e della relativa posizione della Fearless e della
> stazione DS16 gamma; tutti gli occhi erano puntati su di lui quando
> inizio’ a parlare.
>
> “Capitano, io e il comandante Karana abbiamo analizzato l’anomalia e
> abbiamo osservato come, al contrario di cio’ che ci si aspetterebbe
> per un buco nero, si possano rilevare basse percentuali di particelle
> di verteroni, simili a quelle analizzate nel tunnel spaziale
> Bajoriano. Questo, unito alla presenza di particelle cronometiche
> consumate dal buco insieme al pulviscolo, porta alla conclusione che
> l’Angelo non e’ un semplice buco nero ma forse addirittura un
> passaggio. Per dove e quando ancora non lo sappiamo ma dobbiamo
> trovare il modo di fermarlo. Infatti, se il buco riuscisse ad
> assorbire tutta la nebulosa, arriverebbe ad una massa critica di
> particelle cronometriche che gli permetterebbe di influenzare lo
> scorrere del tempo. Cio’ che e’ successo al guardiamarina Denise e’ un
> ulteriore sintomo; questi effetti sono gia’ stati incontrati e
> registrati dall’equipaggio della USS Enterprise D al comando di Jean
> Luke Picard. In sostanza ci sono delle “bolle”, create dall’esplosione
> , dove il tempo scorre in modo diverso dal nostro.”
>
> “Cosa proponete di fare?”
>
> “Possiamo modificare i sensori per trovare queste bolle e bordo;
> Picard e i suoi utilizzarono degli emettitori personali di campi di
> forza ma credo che, se il numero di bolle fosse minimo come sospetto
> che sia, sara’ possibile intrappolarle con dei campi di forza
> opportunamente modulati.”
>
> “Comandante ha nulla da aggiungere?” chiese il capitano a Karana che
> nel frattempo aveva ricevuto un aggiornamento sullo stato dell’Angelo.
>
> “Capitano, secondo queste cifre l’anomalia si sta spostando… molto
> lentamente ma lo sta facendo e per di piu’ sembra dirigersi verso la
> stazione. Effettivamente il diario del figlio del dottore comprendeva
> il pezzo dove viene nominata la morte della terra e di buona parte
> della civilta’ umana. Se continua cosi’ ce lo ritroveremo vicino alla
> stazione in un paio di giorni. Dobbiamo fermarlo”
>
> “Concordo – risposte il capitano Thomposon – Capitano Shorek, ha nulla
> da aggiungere?”
>
> Tutti gli occhi si girarono verso il vulcaniano che sedeva tranquillo
> con i polpastrelli delle mani che si toccavano…
>
> ***************************
>
> TO BE CONTINUED
>
> ***************************
>
>
> Nell'ottica di una possibile cooperazione ho inserito l'ideuzza che
> forse le particelle cronometriche provengono da un condotto di
> transcurvatura Borg; se la cosa andrà' a buon fine possiamo
> utilizzarla per legarci l'ingresso dei Borg, altrimenti lasciamo le
> cose come stanno.
>
> Spero che vi piaccia e chiedo scusa al mio ex capitano Shorek per
> quello che gli ho fatto fare; credo che la situazione sia troppo grave
> per riuscire a risolverla senza un po' di tecnologia temporale....
>
> A voi il verdetto
>
> Comandante Karana Vok
>
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