[Stml21] [15.11 - Manuela Garcia - Tutti hanno dei nemici...]
Ileana
manuelagarciads16 a gmail.com
Mar 7 Apr 2015 13:18:25 CEST
Ok ragazzi, ho ritardato brutalmente al mio primo brano su questa lista...
Lungi da trovare scuse per il mio ritardo, vi dico solo che la mia
prima settimana di turno è stata anche la mia prima settimana da ex
fumatrice dopo 14 anni... pensavo di riuscire a scrivere e invece
niente...
Poi c'è stata Pasqua... vabbe insomma... bando alle ciance spero che
il mio brano vi piaccia!!
Buona lettura,
Ileana
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Da qualche parte nello spazio e nel tempo
“Come avevo intuito abbiamo un problema.”
“Spiegaci” rispose una voce debole ma sicura di se stessa
“Il Viaggiatore, quello che abbiamo rimosso dalla stazione, è sparito
al nostro controllo.”
“Come diavolo ha fatto – questa volta era il Grande Maestro che
parlava e con un tono di voce abbastanza alterato – ma soprattutto,
perché i Viaggiatori del tempo stanno cercando di ostacolarci in
questo modo? Non gli abbiamo forse dimostrato già altre volte la
nostra forza superiore?”
“Grande Maestro, il nostro Angelo sta raggiungendo la sua massima
potenza distruttiva. Dobbiamo agire ora, non possiamo più aspettare.”
Tagliò corto una terza voce…
“Va bene, sì, hai ragione Primo Rama. Speriamo solo che queste bolle
che si sono formate non ci creino problemi… questa situazione è così
troppo anomala…” rispose il Grande Maestro cercando a fatica di
nascondere la sua preoccupazione per la riuscita del loro piano.
USS Fearless – Plancia di comando - 14 Maggio 2394 - Ore 17:18
“Tenente Vok rapporto!” Urlò Tomphson non appena si accorse che le
luci in Plancia non si sarebbero riaccese automaticamente come era
successo le due volte prima.
“Capitano non sappiamo cosa sia stato” rispose questa celermente
“Tenente Chelak, lei sa dirmi qualcosa di più?”
“Capitano – rispose questo visibilmente scosso – non ho avuto tempo di
finire le analisi, l’ultima cosa rilevata è stata la vicinanza di una
bolla a curvatura al contenimento dell’antimateria ma… saremmo esplosi
all’istante se fosse successo qualcosa là”
“Capitano – si intromise la Tyler con un filo di voce – Capitano, la
Fearless sembra… morta… dagli strumenti di plancia non esce una
scintilla, né una scarica di corrente, non c’è nulla… è come se fosse
spenta da… sempre…” il timoniere finì la sua frase bisbigliando, gli
ufficiali intorno a lei quasi avevano fatto fatica ad ascoltarne le
ultime parole. Fortunatamente la plancia era al buio e nessuno poté
mai vedere l’ espressione di puro terrore che aveva negli occhi.
Nessuno prese la parola subito: passarono istanti in cui tutti si
guardarono intorno per cercare di scoprire una piccola fiammella, una
piccola scintilla che potesse far capire loro che erano ancora vivi o
che lo erano stati fino a quel momento. Ma era vero, quella plancia
pareva spenta da tempo.
Un lungo e profondo sospiro del Capitano ruppe per un istante quel
surreale silenzio.
Base Stellare 16 Gamma – Passeggiata – Contemporaneamente
“L’abbiamo perso maledizione!” gridò uno degli uomini della squadra di sicurezza
“Ma avete visto quanto somigliava al Capitano? Incredibile… ” fece eco
un altro uomo mentre abbassava la sua arma.
Riccardi era rimasto immobile, basito, incredulo della facilità con
cui quell’impostore era riuscito a sfuggirgli. Anche lui alla fine
abbassò l’arma, ma i suoi occhi rimasero vigili e fissi sul punto in
cui l’uomo era svanito.
“Capo, è andato… chissà dove si è teletrasportato ormai – disse il
terzo uomo della squadra di sicurezza avvicinandosi ad Alessandro –
cerchiamo di stanarlo attraverso i sensori della stazione...”
Il Tenente Riccardi, però, non era affatto convinto della spiegazione
dei suoi uomini.
Chi poteva permettersi un teletrasporto così efficiente e piccolo da
stare su un polsino?
Forse quello sul polsino era un comunicatore?
E in questo caso, il suo complice era anche lui a bordo della stazione?
Il Capo della sicurezza stava ancora ragionando sull’accaduto quando
fu scosso dal suono del suo, di comunicatore:
=^= Tenente Riccardi, rapporto. Ho sentito di disordini sulla
passeggiata. =^= il nuovo Primo Ufficiale già aveva saputo tutto…
=^= Sì Comandante. C’è stata una sparatoria e abbiamo anche dei morti,
Signore. =^=
=^= Dei morti?! – esclamò incredula la Garcia – Tenente per favore,
sia più preciso. Che diavolo è successo? =^=
=^= Abbiamo due uomini morti e uno gravemente ferito. Non fanno parte
dell’equipaggio e a prima vista non mi sembra facciano parte neanche
del personale civile della Stazione, credo di non averli mai visti
prima. L’assassino è fisicamente identico al nostro Capitano e adesso
si è appena teletrasportato lontano da qua. Stiamo già usando i
sensori interni di DS16 per stanarlo. Appena ci saranno novità le farò
rapporto. =^=
=^= Tenente – Manuela prese la parola scuotendo la testa – i sensori
della stazione non hanno rilevato nessuna traccia di teletrasporto,
credo che dobbiamo rivedere il vostro piano d’azione… Aspetto un primo
rapporto tra 15 minuti. =^=
Riccardi incrociò gli sguardi dei suoi uomini, se non si trattava di
teletrasporto, cosa poteva aver allontanato quell’uomo dalla
Passeggiata e sotto i loro occhi?
USS Fearless – Plancia di comando - 14 Maggio 2394 - Ore 17:21
“Capitano Tomphson” una voce calma ruppe il silenzio della plancia. Un
piccolo bagliore ne ruppe l’oscurità.
Il Capitano non fece nulla, non si alzò dalla sua poltrona, non parlò,
non ordinò un rapporto a nessuno dei suoi ufficiali. Rimase seduto,
guardandosi intorno e cercando di scoprire chi l’avesse chiamato e
cosa potesse essere quella luce.
“Fermo là” esclamò a un certo punto la Vok alzando una pistola a fase
verso quella luce.
“Tenente, giù quell’arma - l’ufficiale fu prontamente fermata dal suo
Capitano – non le servirà a nulla, inoltre credo che qualcuno stia
cercando di aiutarci…”
Dopo qualche istante, quel bagliore iniziò a trasformarsi in un corpo
dalle sembianze umane, sembrava quasi che qualcuno stesse cercando di
teletrasportarsi in quel punto. Ma, chiaramente, là fuori non c’era
niente e nessuno a distanza di teletrasporto… anzi, diciamo che al di
fuori dalla Fearless sembrava ci fosse solo il nulla. Quando il
‘trasporto’ fu completo, tutti riconobbero nell’essere luminoso una
copia molto ben riuscita del loro Capitano Tomphson…
“Non abbiate paura, ha ragione il vostro Capitano, sono qui per
aiutarvi. Non badate al mio aspetto, avevo bisogno immedesimarmi in
questo corpo e ne ho assunto le sembianze, come il Viaggiatore prima
di me ha assunto le sembianze di un parente del vostro dottore…”
“Toll…” disse Chelak tra sé e con un filo di voce.
“Esatto – continuò il finto Tomphson – proprio lui” rispose con garbo
il Viaggiatore.
Resh, che fino ad all’ora aveva ascoltato con calma e mente aperta
quello che la sua copia stava dicendo, prese finalmente la parola: “Va
bene. Tu sei un Viaggiatore del tempo: avevo percepito che non fossi
un umano qualsiasi, come anche, avevo percepito che Toll non fosse
davvero il figlio del nostro dottore proveniente dal futuro. Ma adesso
ho bisogno di spiegazioni. E anche molto in fretta visto che sia noi,
sia la Stazione stiamo per essere spazzati via da una specie di strana
singolarità.”
Il Capitano cercava in tutti i modi di rimanere calmo, parlava con
frasi brevi e respirava profondamente tra una parola e l’altra ma… era
evidente che smaniava per sapere in che modo quel tizio avrebbe potuto
aiutarli e soprattutto, perché avrebbe dovuto...
Il Viaggiatore riprese quindi a parlare:
“Qualche minuto fa siete entrati, spinti da me, in una bolla di
curvatura. Una di quelle bolle che stavate cercando di evitare con
grande maestria. Negli ultimi anni sul nostro pianeta abbiamo fatto
studi su come governare e gestire questo tipo di fenomeni, dopo che la
prima volta presero quasi in contropiede uno di noi. Adesso siamo in
grado di direzionarle, di ingrandirle a nostro piacere, di
rimpicciolirle. Il nostro semplice piano è quello di inglobare, dopo
questa nave, anche l’intera Stazione nella bolla e tirarla fuori nel
momento in cui l’Angelo Bello della Morte non rappresenterà più una
minaccia. E’ solo a questo punto che mi servirà l’aiuto del secondo
Viaggiatore, quello che chiamate Toll, che mi sta aspettando sulla
Stazione, anche se il vostro dottore non lo può più vedere.”
Questo racconto lasciò un po’ tutti senza parole sulla plancia della
Fearless, solo il Capitano parlò dopo qualche attimo: “Io percepisco
la tua sincerità – disse rivolgendosi al Viaggiatore – ma perché mai
avreste deciso di aiutarci? Non siete forse voi un popolo superiore?
La distruzione di una Stazione Spaziale e anche di un intero pianeta,
cosa potrebbe cambiare nelle vostre vite?”
“Capitano – rispose subito il Viaggiatore senza batter ciglio e
spostandosi dall’ altra parte della plancia con passo calmo ma sicuro
– anche noi di Tau Alpha C abbiamo i nostri nemici… e adesso a
lavoro.”
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Comandante Manuela Garcia
Primo Ufficiale DeepSpace 16Gamma
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Starfleet Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
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Sype: dolcevoloo
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