[Stml21] [15.11 - Manuela Garcia - Tutti hanno dei nemici...]

federico pirazzoli cmdrtkar a gmail.com
Gio 9 Apr 2015 08:03:37 CEST


A me il pezzo é piaciuto...finalmente sto iniziando a capirci qualcosa :-)
Complimenti
--
Inviato da myMail per Android
martedì, 07 aprile 2015, 01:18PM +02:00 da Ileana <manuelagarciads16 a gmail.com>:
>Ok ragazzi, ho ritardato brutalmente al mio primo brano su questa lista...
>Lungi da trovare scuse per il mio ritardo, vi dico solo che la mia
>prima settimana di turno è stata anche la mia prima settimana da ex
>fumatrice dopo 14 anni... pensavo di riuscire a scrivere e invece
>niente...
>Poi c'è stata Pasqua... vabbe insomma... bando alle ciance spero che
>il mio brano vi piaccia!!
>Buona lettura,
>Ileana
>======================================
>Da qualche parte nello spazio e nel tempo
>“Come avevo intuito abbiamo un problema.”
>“Spiegaci” rispose una voce debole ma sicura di se stessa
>“Il Viaggiatore, quello che abbiamo rimosso dalla stazione, è sparito
>al nostro controllo.”
>“Come diavolo ha fatto – questa volta era il Grande Maestro che
>parlava e con un tono di voce abbastanza alterato – ma soprattutto,
>perché i Viaggiatori del tempo stanno cercando di ostacolarci in
>questo modo? Non gli abbiamo forse dimostrato già altre volte la
>nostra forza superiore?”
>“Grande Maestro, il nostro Angelo sta raggiungendo la sua massima
>potenza distruttiva. Dobbiamo agire ora, non possiamo più aspettare.”
>Tagliò corto una terza voce…
>“Va bene, sì, hai ragione Primo Rama. Speriamo solo che queste bolle
>che si sono formate non  ci creino problemi… questa situazione è così
>troppo anomala…” rispose il Grande Maestro cercando a fatica di
>nascondere la sua preoccupazione per la riuscita del loro piano.
>USS Fearless – Plancia di comando - 14 Maggio 2394 - Ore 17:18
>“Tenente Vok rapporto!” Urlò Tomphson non appena si accorse che le
>luci in Plancia non si sarebbero riaccese automaticamente come era
>successo le due volte prima.
>“Capitano non sappiamo cosa sia stato” rispose questa celermente
>“Tenente Chelak, lei sa dirmi qualcosa di più?”
>“Capitano – rispose questo visibilmente scosso – non ho avuto tempo di
>finire le analisi, l’ultima cosa rilevata è stata la vicinanza di una
>bolla a curvatura al contenimento dell’antimateria ma… saremmo esplosi
>all’istante se fosse successo qualcosa là”
>“Capitano – si intromise la Tyler con un filo di voce – Capitano, la
>Fearless sembra… morta… dagli strumenti di plancia non esce una
>scintilla, né una scarica di corrente, non c’è nulla… è come se fosse
>spenta da… sempre…” il timoniere finì la sua frase bisbigliando, gli
>ufficiali intorno a lei quasi avevano fatto fatica ad ascoltarne le
>ultime parole. Fortunatamente la plancia era al buio e nessuno poté
>mai vedere l’ espressione di puro terrore che aveva negli occhi.
>Nessuno prese la parola subito: passarono istanti in cui tutti si
>guardarono intorno per cercare di scoprire una piccola fiammella, una
>piccola scintilla che potesse far capire loro che erano ancora vivi o
>che lo erano stati fino a quel momento. Ma era vero, quella plancia
>pareva spenta da tempo.
>Un lungo e profondo sospiro del Capitano ruppe per un istante quel
>surreale silenzio.
>Base Stellare 16 Gamma – Passeggiata – Contemporaneamente
>“L’abbiamo perso maledizione!” gridò uno degli uomini della squadra di sicurezza
>“Ma avete visto quanto somigliava al Capitano? Incredibile… ” fece eco
>un altro uomo mentre abbassava la sua arma.
>Riccardi era rimasto immobile, basito, incredulo della facilità con
>cui quell’impostore era riuscito a sfuggirgli. Anche lui alla fine
>abbassò l’arma, ma i suoi occhi rimasero vigili e fissi sul punto in
>cui l’uomo era svanito.
>“Capo, è andato… chissà dove si è teletrasportato ormai – disse il
>terzo uomo della squadra di sicurezza avvicinandosi ad Alessandro –
>cerchiamo di stanarlo attraverso i sensori della stazione...”
>Il Tenente Riccardi, però, non era affatto convinto della spiegazione
>dei suoi uomini.
>Chi poteva permettersi un teletrasporto così efficiente e piccolo da
>stare su un polsino?
>Forse quello sul polsino era un comunicatore?
>E in questo caso, il suo complice era anche lui a bordo della stazione?
>Il Capo della sicurezza stava ancora ragionando sull’accaduto quando
>fu scosso dal suono del suo, di comunicatore:
>=^= Tenente Riccardi, rapporto. Ho sentito di disordini sulla
>passeggiata. =^= il nuovo Primo Ufficiale già aveva saputo tutto…
>=^= Sì Comandante. C’è stata una sparatoria e abbiamo anche dei morti,
>Signore. =^=
>=^= Dei morti?! – esclamò incredula la Garcia – Tenente per favore,
>sia più preciso. Che diavolo è successo? =^=
>=^= Abbiamo due uomini morti e uno gravemente ferito. Non fanno parte
>dell’equipaggio e a prima vista non mi sembra facciano parte neanche
>del personale civile della Stazione, credo di non averli mai visti
>prima. L’assassino è fisicamente identico al nostro Capitano e adesso
>si è appena teletrasportato lontano da qua. Stiamo già usando i
>sensori interni di DS16 per stanarlo. Appena ci saranno novità le farò
>rapporto. =^=
>=^= Tenente – Manuela prese la parola scuotendo la testa – i sensori
>della stazione non hanno rilevato nessuna traccia di teletrasporto,
>credo che dobbiamo rivedere il vostro piano d’azione… Aspetto un primo
>rapporto tra 15 minuti. =^=
>Riccardi incrociò gli sguardi dei suoi uomini, se non si trattava di
>teletrasporto, cosa poteva aver allontanato quell’uomo dalla
>Passeggiata e sotto i loro occhi?
>USS Fearless – Plancia di comando - 14 Maggio 2394 - Ore 17:21
>“Capitano Tomphson” una voce calma ruppe il silenzio della plancia. Un
>piccolo bagliore ne ruppe l’oscurità.
>Il Capitano non fece nulla, non si alzò dalla sua poltrona, non parlò,
>non ordinò un rapporto a nessuno dei suoi ufficiali. Rimase seduto,
>guardandosi intorno e cercando di scoprire chi l’avesse chiamato e
>cosa potesse essere quella luce.
>“Fermo là” esclamò a un certo punto la Vok alzando una pistola a fase
>verso quella luce.
>“Tenente, giù quell’arma - l’ufficiale fu prontamente fermata dal suo
>Capitano – non le servirà a nulla, inoltre credo che qualcuno stia
>cercando di aiutarci…”
>Dopo qualche istante, quel bagliore iniziò a trasformarsi in un corpo
>dalle sembianze umane, sembrava quasi che qualcuno stesse cercando di
>teletrasportarsi in quel punto. Ma, chiaramente, là fuori non c’era
>niente e nessuno a distanza di teletrasporto… anzi, diciamo che al di
>fuori dalla Fearless sembrava ci fosse solo il nulla. Quando il
>‘trasporto’ fu completo, tutti riconobbero nell’essere luminoso una
>copia molto ben riuscita del loro Capitano Tomphson…
>“Non abbiate paura, ha ragione il vostro Capitano, sono qui per
>aiutarvi. Non badate al mio aspetto, avevo bisogno immedesimarmi in
>questo corpo e ne ho assunto le sembianze, come il Viaggiatore prima
>di me ha assunto le sembianze di un parente del vostro dottore…”
>“Toll…” disse Chelak tra sé e con un filo di voce.
>“Esatto – continuò il finto Tomphson – proprio lui” rispose con garbo
>il Viaggiatore.
>Resh, che fino ad all’ora aveva ascoltato con calma e mente aperta
>quello che la sua copia stava dicendo, prese finalmente la parola: “Va
>bene. Tu sei un Viaggiatore del tempo: avevo percepito che non fossi
>un umano qualsiasi, come anche, avevo percepito che Toll non fosse
>davvero il figlio del nostro dottore proveniente dal futuro. Ma adesso
>ho bisogno di spiegazioni. E anche molto in fretta visto che sia noi,
>sia la Stazione stiamo per essere spazzati via da una specie di strana
>singolarità.”
>Il Capitano cercava in tutti i modi di rimanere calmo, parlava con
>frasi brevi e respirava profondamente tra una parola e l’altra ma… era
>evidente che smaniava per sapere in che modo quel tizio avrebbe potuto
>aiutarli e soprattutto, perché avrebbe dovuto...
>Il Viaggiatore riprese quindi a parlare:
>“Qualche minuto fa siete entrati, spinti da me, in una bolla di
>curvatura. Una di quelle bolle che stavate cercando di evitare con
>grande maestria. Negli ultimi anni sul nostro pianeta abbiamo fatto
>studi su come governare e gestire questo tipo di fenomeni, dopo che la
>prima volta presero quasi in contropiede uno di noi. Adesso siamo in
>grado di direzionarle, di ingrandirle a nostro piacere, di
>rimpicciolirle. Il nostro semplice piano è quello di inglobare, dopo
>questa nave, anche l’intera Stazione nella bolla e tirarla fuori nel
>momento in cui l’Angelo Bello della Morte non rappresenterà più una
>minaccia. E’ solo a questo punto che mi servirà l’aiuto del secondo
>Viaggiatore, quello che chiamate Toll, che mi sta aspettando sulla
>Stazione, anche se il vostro dottore non lo può più vedere.”
>Questo racconto lasciò un  po’ tutti senza parole sulla plancia della
>Fearless, solo il Capitano parlò dopo qualche attimo: “Io percepisco
>la tua sincerità – disse rivolgendosi al Viaggiatore – ma perché mai
>avreste deciso di aiutarci? Non siete forse voi un popolo superiore?
>La distruzione di una Stazione Spaziale e anche di un intero pianeta,
>cosa potrebbe cambiare nelle vostre vite?”
>“Capitano – rispose subito il Viaggiatore senza batter ciglio e
>spostandosi dall’ altra parte della plancia con passo calmo ma sicuro
>– anche noi di Tau Alpha C abbiamo i nostri nemici… e adesso a
>lavoro.”
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>Comandante Manuela Garcia
>Primo Ufficiale DeepSpace 16Gamma
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>Starfleet Italy:  http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
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>Sype: dolcevoloo
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