[Stml21] 16-00 Di appuntamenti (quasi) romantici e sabotaggi (anche i Capitani Betazoidi nel loro piccolo si inca**ano)
federico pirazzoli
cmdrtkar a gmail.com
Mer 19 Ago 2015 11:43:50 CEST
Ed ecco il (breve) prologo della vicenda per quanto ci concerne. Buona lettura!
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Brano: 16-00
Titolo: Di appuntamenti (quasi) romantici e sabotaggi (anche i Capitani Betazoidi nel loro piccolo si inca**ano)
Autore: Capitano Resh Tomphson
Brano precedente: n/a
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Deep Space 16 Gamma - Passeggiata (Ristorante Ravel) - 23/07/2395 Ore 20:37
Il ristorante era all'altezza della sua fama e l'atmosfera conviviale, anche se piuttosto elegante. Con un sorriso quasi fanciullesco, il Capitano Tomphson prese dal cestello del ghiaccio la bottiglia di vino bianco - un Traminer della regione di Nuova Athene su Alpha Centauri - e si apprestò a riempire i bicchieri per un nuovo giro.
Il gesto fu compiuto con studiata nonchalanche, mentre gli occhi neri non si staccarono mai dalla aggraziata figura di donna che sedeva di fronte a lui, separata da appena un metro di tavolo e centinaia di anni-luce di culture e tradizioni.
Era giovane - difficilmente si sarebbe potuto dire che avesse più di settanta o ottanta anni terrestri - ed il suo incarnato chiaro, appena tendente al verde a causa della composizione a base di rame del suo sangue, risaltava tantissimo sull'elegante abito da sera viola, dotato di uno scollo generoso ma non volgare. Il volto era sottile ed armonioso, dominato da due grandi occhi scuri appena truccati e da due labbra piene, adornate da un rossetto verde metallizzato.
Il verde - si ritrovò a pensare Resh per un istante - doveva essere un colore mai passato di moda su Romulus, visto che anche gli elaborati pendenti in platino che ornavano le delicate orecchie a punta di Vares erano inpreziositi di quelli che parevano smeraldi.
"Alla pacifica convivenza tra i popoli..." affermò il Capitano di Deep Space 16 Gamma, sollevando il bicchiere sino a colmare metà dello spazio che lo separava dalla Subattendente Culturale dell'Ambasciata dell'Impero Stellare Romulano. Mai i suoi occhi si mossero da quelli della giovane donna, come se il seppur impressionante spettacolo della Passeggiata dietro di lei neppure esistesse.
"E ai risultati positivi che la loro collaborazione porta a tutti!" completò il brindisi la Romulana, con una voce delicata che pareva quasi quella di un uccellino. I bicchieri tintinnarono, mentre il pregiato vino centauriano scaldava quella che si prospettava una serata decisamente promettente.
Deep Space 16 Gamma - Passeggiata (Pressi Ambasciata Romulana) - 24/07/2395 Ore 01:53
Resh si allontanò a passo scattante dalla zona dell'Ambasciata Romulana e, senza guardarsi intorno, si avviò fischiettando verso il turboascensore che lo avrebbe condotto al Ponte di Comando.
"Passato una bella serata, Signore?" domandò la voce di Riccardi da una intersezione piuttosto buia, che sarebbe stato opportuno segnalare al servizio manutentivo, se non fosse stata così comoda in mille occasioni.
Il Betazoide non ebbe alcun sussulto sentendo la voce del suo Capo della Sicurezza... Uno dei vantaggi dell'essere un telepate addestrato nelle arti dei Servizi Segreti era che gli capitava molto di rado di venire colto di sorpresa da qualcuno, specie sulla breve distanza. Senza rallentare il passo o voltarsi nella sua direzione, il Capitano Tomphson rispose "Ottima, Comandante...grazie. Mi dica, non dorme mai?"
"Non quando il mio Capitano rischia di ficcarsi nei guai, signore..." rispose serafico il tattico. Era più di un anno che serviva sotto il Betazoide ed aveva ben presto imparato che il modo più semplice per rapportarsi con lui era esprimere la propria opinione schiettamente, anche se si trattava di una critica o di un dissenso.
"Le assicuro, Comandante, che alla mia età non ho bisogno di uno chaperon per una cena..." rispose sorridendo il Capitano di DS16 Gamma, mentre entrambi svoltavano verso l'intersezione 94, da dove si poteva prendere un Turboascensore.
"Ho pensato che avrebbe comunque gradito sapere chi potesse essere interessato alle sue uscite romantiche, signore..." ribatté il Capo della Sicurezza, che sul suo superiore aveva anche imparato che aveva una mania quasi ossessiva per il controllo delle informazioni, tanto da sembrare sempre al corrente di ciò che succedeva prima che avvenisse.
"Questo é un pensiero molto carino da parte sua..." rispose Resh con un mezzo sorriso, prima di infilarsi nel turboascensore.
Riccardi non lo imitò ma, prima che le porte si chiudessero, disse "Comunque, Signore...si aspetti di essere contattato dall'Ambasciatrice T'Lani...se la conosco bene, dubito che le sia sfuggita questa sua uscita...o che non abbia nulla da dire al riguardo!"
Il ghigno del Betazoide divenne ancor più divertito mentre, tenendo aperto l'ascensore con una mano sul sensore di prossimità della porta, rispondeva "Sarà interessante, allora...la mia madre adottiva non ha mai ritenuto necessario farmi quello che voi Umani chiamate..." il discorsetto". Sono curioso di conoscerne la versione Vulcaniana. Pensa che sfrutteranno anche loro l'analogia con le api?" quindi, mentre la compostezza emotiva di Riccardi lasciava il posto ad una certa confusione che la professionalità dell'ufficiale non lasciava trasparire sul volto, aggiunse "Rimarrò in trepidante attesa del suo rapporto, Comandante...buona notte!"
Deep Space 16 Gamma - Ufficio del Capitano - 24/07/2395 Ore 01:58
Resh entrò a passo spedito nel proprio ufficio e, senza neppure guardarsi attorno, domandò "Novità?"
Solo dopo aver acceso la luce, comunque, puntò lo sguardo verso il suo Primo Ufficiale, che lo attendeva comodamente seduta sulla sua poltrona, lo schermo del computer acceso ed un paio di DiPADD posati sul tavolo accanto alla tazza ormai vuota del caffé.
Non che fosse normale che il Primo Ufficiale lavorasse nella stanza del suo superiore quando questi non c'era, ma Resh era stato estremamente scrupoloso nel bonificarla e nell'attrezzarla con alcuni giocattoli ottenuti da vecchi amici nei Servizi e - alle volte - permetteva anche al Comandante Garcia di sfruttarla quando aveva necessità di un po' di...privacy.
"Tutto tranquillo, per ora..." rispose prontamente Manuela, alzandosi in piedi e liberando la scrivania e la poltrona che le erano state messe a disposizione. Da un lato era lieta di quel rapporto così diretto col Capitano, che le consentiva di concentrarsi più sui problemi reali che sulla forma con cui li esponeva, ma dall'altro lo trovava ancora un po' spiazzante "la Stazione é tranquilla e - per oggi - Klingon, Romulani e Cardassiani non si ammazzeranno tra loro...pare. Comunque, per quella faccenda del cargo Tomariano ho fatto come avevamo concordato e ho concesso al suo Capitano quel piccolo extra..."
Tomphson assentì con un cenno del capo. Non gli piacevano particolarmente i Tomariani - che giudicava viscidi mercanti d'armi senza troppi scrupoli -, ma erano maledettamente utili quando si trattava di avere notizie sullo stato di agitazione del Quadrante Gamma e doveva coccolarseli, quando passavano da quelle parti. E, ultimamente, ci passavano abbastanza spesso in virtù del loro accordo commerciale con i Klingon.
"Diciamo che - da quando la Marconi é ripartita e non ci sono più Klingon che cercano ancora più rogne del solito - le cose sono abbastanza tranquille." concluse l'Umana, prima di cambiare completamente argomento "Come é andata la cena?" gli chiese, strappandolo dalla sua riflessione ad occhi aperti su quanto detestava i Klingon ed il loro assurdo e spesso distorto codice d'onore "com'é questa Vares?"
"Tutti interessati alla mia vita sentimentale su questa stazione, eh?" rise Resh, prima di tornare serio e sprofondarsi su di un divanetto che era stato installato nel suo ufficio e rispondere "Comunque, é come immaginavamo. Una giovane, colta, piacevole dilettante dotata..."
La frase poteva avere mille interpretazioni, ma Capitano e Primo Ufficiale di Deep Space 16 Gamma avevano studiato a fondo la questione fin da quando, un mese prima, la giovane Romulana aveva espresso in maniera piuttosto velata una sorta di interesse per il Betazoide. Quindi Manuela comprese che l'opinione del suo capo, dopo quella uscita, fosse che la giovane Subattendente Culturale dell'Ambasciata dell'Impero Stellare Romulano non fosse una spia della Tal Shiar.
A conferma della sua intuizione, Resh continuò "Non ha l'addestramento mentale di una spia...avrei potuto penetrare la sua mente con facilità, se avessi voluto." ovviamente non lo aveva fatto, non era stato necessario. C'erano molte altre cose a cui bastava fare attenzione e lo sapevano entrambi "No, credo che l'interesse di quella ragazza sia una iniziativa del buon Lamak..."
"Coinciderebbe con le mie informazioni, secondo le quali la famiglia di Vares é da tempo vicina a quella del nostro Ambasciatore..." assentì Manuela, con un cenno del capo. l'Ambasciatore Romulano aveva accesso a molte informazioni riservate e di certo aveva fatto ricerche sul Capitano Tomphson. Per lui non sarebbe stato difficile venire a conoscenza del particolare rispetto ed interesse che il Betazoide provava per la cultura Romulana e poteva essergli sembrato un buon tentativo cercare di farlo avvicinare da una bella, giovane e colta donna. Una donna che rispondesse direttamente a lui.
"Lamak é un gran furbacchione..." convenne Tomphson, prima di aggiungere "mi chiedo se sappia che il suo Primo Assistente Commerciale, Rotar, lo spia per conto della Tal Shiar..."
"Oh..." rispose solo il Comandante Garcia, sollevando un sopracciglio, incuriosita dall'affermazione. Da quando lei e Resh erano giunti sulla stazione si eano impegnati per identificare le spie che inevitabilmente si trovavano a bordo, ma quel nome non era mai saltato fuori prima.
"Era nel ristorante Boliano dall'altro lato del corridoio, col rappresentante commerciale Tsukase e sono stati coinvolti in una estenuante discussione per tutta la sera..." spiegò l'ufficiale, come se il fatto che due rappresentanti commerciali si trovassero a discutere a cena fosse una cosa anomala. In effetti sarebbe stata una cosa assolutamente normale, tenuto anche conto della passione degli Tsukase per il pesce Boliano, se non fosse stato per un dettaglio: le voci - nella fattispecie un Ferengi di nome Rook - dicevano che il Rappresentante Commerciale Tsukase non avesse più nessuna autorità in patria, a causa di uno scandalo scoppiato di recente a causa di alcune bustarelle che pareva avesse intascato.
"Vuoi che lo faccia mettere sotto controllo?" chiese la donna, riferendosi ovviamente ad un controllo diverso da quello che poteva fare il Capo della Sicurezza coi suoi uomini in giallo.
"Non ti ordinerei mai di mettere sotto sorveglianza un diplomatico accreditato dell'Impero Stellare..." ribatté ghignando il Capitano di DS16 quindi, dopo uno sbuffo, si alzò avviandosi alla porta ma aspettando che uscisse prima Manuela, cedendole il passo in uno slancio di cavalleria.
Deep Space 16 Gamma - Sala Riunioni principale - 24/07/2395 Ore 12:30
Ovviamente il suo divertimento non era durato neppure ventiquattro ore...l'invito dell'Ambasciatrice T'Lani a raggiungerlo alle 14:30 del giorno seguente in Ambasciata lo aveva fatto sorridere ed addormentare di umore ancora migliore rispetto a quello che già aveva sviluppato grazie alla bella e produttiva serata che aveva trascorso. In realtà andava piuttosto d'accordo con l'Ambasciatrice T'Lani e la trovava una validissima controparte civile in quel gioco che era la gestione dei rapporti di forza su DS16, ma i loro stili erano piuttosto diversi e lui trovava estremamente stimolanti le discussioni che nascevano da queste diversità...
Il buonumore, ad ogni buon conto, era durato fino circa all'ora di pranzo, quando era stato chiamato dall'addetto alle comunicazioni che lo avvertiva di una chiamata di emergenza in arrivo dalla Marconi.
"Ecco la situazione..." disse brevemente, senza particolari preamboli ed ignorando come al solito i gotti di caffè che i suoi ufficiali avevano portato con loro in sostituzione del certamente meritato pranzo "circa mezz'ora fa abbiamo ricevuto una chiamata di emergenza dalla U.S.S. Marconi, impegnata nell'esplorazione del Settore Lambda 15. A quanto pare la nave, prima di precipitare su di un pianeta, ha riscontrato diverse anomalie ai sistemi. Lo spezzone di registrazione della Plancia che ci hanno inviato, aveva in audio una comunicazione con la Sala Macchine..."
Ciò detto, il Betazoide attivò un comando e avviò a schermo la riproduzione di quanto la Marconi era riuscita a trasmettere loro.
=^= Rekon a Plancia. Qualche idiota su DS16 Gamma ha fatto qualche modifica non autorizzata da me.. stiamo perdendo potenza! E ci sono difformità energetiche un po’ ovunque nel circuito EPS! =^=
Shran fece segno di chiudere la comunicazione quando dal comunicatore iniziarono ad uscire solo più una serie crescente di improperi che persino il traduttore universale della nave si rifiutava di riportare.
Ad accrescere la preoccupazione ci pensò la voce di Chuck:
“Ca.. ca.. capitano.. la nave sta perdendo quota.. siamo in stasi e non riesco a governarla! Non risponde ai comandi!”
La comunicazione si interruppe bruscamente, lasciando sullo schermo nero solo il logo della Federazione.
"Questo é quanto sappiamo..." concluse cupo Resh, fissando tutti i suoi ufficiali per studiarne le reazioni. In particolare osservò il suo Capo Ingegnere, che pareva già sul piede di guerra dopo aver sentito la voce dell'ingegnere Tellarita della Marconi che affermava che la nave aveva avuto una sorta di sabotaggio su Deep Space 16 Gamma "Comandante Garcia, prepari la Fearless per una partenza immediata. Porti con lei il Dottor Sonx, ed i Comandanti Chelak, Riccardi e Chorate. Raggiungerete la Marconi - o quanto ne resta - e porterete aiuto al suo equipaggio. Avete l'autorizzazione a superare il limite di Curvatura 6."
Non serviva che specificasse l'urgenza di quella missione. Tutti i suoi uomini erano ben consapevoli del fatto che, in caso di schianto su un pianeta, spesso la sopravvivenza di un equipaggio era legata a doppio filo alla durata dei sistemi di sostentamento. Ad ogni modo continuò con voce dura "Comandante Vok, lei ed io ci occuperemo di sapere esattamente cosa é successo ai sistemi EPS della Marconi. Se c'é stato un sabotaggio qui a bordo, voglio le p@**e del sabotatore..."
Lo sguardo del Capo Ingegnere gli disse che - se avessero trovato uno o più sabotatori - avrebbe potuto avere il trofeo richiesto, ma la mezza Klingon non avrebbe garantito per lo stato delle restanti appendici degli interessati.
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END TRANSMISSION
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