[Stml21] 15-09 Partenza brusca a freddo per il Primo Ufficiale

Riccardi riccardi.ds16 a gmail.com
Lun 26 Gen 2015 18:56:55 CET


Ciao,
vi mando il mio contributo. Spero che vi piaccia!!
Sono partito da dove eravamo rimasti con un primo ufficiale che saliva a 
bordo di una stazione incasinata.


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Brano: 15-09
Titolo: Partenza brusca a freddo per il Primo Ufficiale
Autore: Tenente Comandante Alessandro Riccardi
(aka Fabio Manuello)
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Deep Space 16 Gamma – Sala comando - 14 Maggio 2394 - Ore 16:45

Il comandante Garcia non ci aveva capito molto. In quei 5 minuti di 
viaggio dal molo di attracco al turboscensore e, successivamente, dal 
turboascensore alla sala di comando, il dottor Dal-Amar aveva illustrato 
la situazione al nuovo primo ufficiale. Il raccordo era assurdo e 
inquietante, pieno di lacunema, soprattutto, fortemente influenzato dal 
coinvolgimento emotivo del denobulano. Manuela aveva passato gli ultimi 
secondi del viaggio in turboascensore in silenzio come in meditazione al 
fine di ricapitolare mentalmente gli avvenimenti: il figlio del dottore 
era tornato nel passato portando terribili notizie, una strana anomalia 
era comparsa nello spazio, era intervenuta una squadra speciale della 
Federazione incaricata delle anomalie temporali e due navi erano 
gravemente danneggiate. Se questo era il primo giorno di lavoro avrebbe 
fatto meglio a chiedere il trasferimento o meglio ancora il congedo. 
Quella battuta detta fra sé e sé le diede la forza per eliminare la 
stanchezza del viaggio e per affrontare quell’assurda e incasinata 
situazione.

Appena la porta del turbo ascensore si aprì la donna entrò con passo 
fiero e marziale seguita, ad un passo di distanza, dal dottore.

Il comando era affidato al tenente Okison che era chino ad osservare dei 
dati su una consolle con un sottoposto. L’umano notò dei passi provenire 
dalla sue spalle e si voltò incuriosito vedendo il gruppetto avanzare 
verso il centro della stanza.

“Lei chi… .” Fece per dire il tenente ma poi, notò i 3 pallini d’oro sul 
colletto dell’uniforme, e si corresse:”Buongiorno, sono il tenente 
Okison. Ho attualmente il comando della stazione.”

Manuela si avvicinò al sottoposto e rispose:”Buongiorno anche a lei, 
sono il comandante Manuela Garcia. Chiedo il permesso di salire a bordo.”

“Permesso concesso, comandante.” Il tenente rispose prontamente, ma poi 
non sapendo come mettere assieme le parole, aggiunse:” Le cedo il comando?”

Garcia si avvinò al tenente e quasi sottovoce rispose:“No prima 
informiamo il capitano.”

“Molto bene.” Okison si voltò e ordinò:”Comunicazioni aprire un canale 
con la Faerless.”

Il dottore non era andato via, anzi era rimasto nella sala in attesa di 
informazioni riguardo al figlio. Quando sentì le parole del tenente si 
avvicinò alla consolle con la stessa apprensione di un padre che attende 
la nascita del primogenito.

Il denobulano raggiunse la postazione proprio quando l’addetto 
esclamò:”Impossibile aprire un canale sub-spaziale.”

Dal-amar ebbe un colpo, Garicia rimase impassibile e Okison guardò il 
sottoposto esterrefatto. “Ma se abbiamo comunicato con loro fino a pochi 
minuti fa?”

“Sì signore.” Il guardiamarina, un giovane ufficiale fresco di nomina, 
si sentì gli occhi di tre ufficiali contro e, temendo di aver combinato 
qualche casinò, iniziò a digitare comandi frenetici sulla consolle:” Non 
lo so signore il canale è bloccato… interferenze sub-spaziali a larga 
bandastanno interferendo… sto provando a variare la frequenza ma niente.”

La paura per il figlio, quel figlio così famigliare ma al contempo 
alieno, paralizzò il dottore. Il comandate Garcia fece per fare qualcosa 
ma lasciò campo libero al tenente Okison il quale gestì la situazione in 
maniera impeccabile: si avvinò alla consolle di comunicazione, guardò i 
dati e le informazioni e, dopo aver dedotto che il sottoposto non aveva 
sbagliato, gli mise una mano sulla spalla dicendo:”Non si preoccupi, non 
vedo anomalie nel sistema di comunicazione. Qualcosa ci impedisce di 
comunicare, continui a provare su tutte le frequenze.”

“Qualcosa ci impedisce di vedere.” Fu l’ufficiale scientifico, una 
boliana, a pronunciare quelle parole e a richiamare l’attenzione dei 3 
ufficiali superiori.”Una specie di bolla sub spaziale sta oscurando i 
nostri sensori.”

“Posizione?” ordinò Okison prontamente.

“Sta oscurando l’anomalia e Fearless.” Ripose l’ufficiale scientifico.

“Cerchi di compensare.” Ordinò il tenente, poi rivolto verso il Garcia, 
fece per dire:”Comandante… .”

“Vista la situazione e l’impossibilità di contattare il capitano, assumo 
il comando della stazione.” Rispose ufficialmente il comandante.

“Molto bene.” Rispose il tenente.

Per Garcia la situazione era molto strana e piene di lati oscurie decise 
di andare sul sicuro. Fece alcuni passi verso l’ufficiale scientifico e 
il tenente Okison dicendo:”Voglio che analizziate la situazione. 
Iniziate subito dalle ultime misurazioni dei sensori, dobbiamo scoprire 
cosa è successo e avere più informazioni.”

“Certamente.” Rispose la Boliana che occupava la postazione scientifica.

“Comandante posso suggerire di lanciare delle sonde a lungo raggio?” 
Propose il tenente Okison.

“Che vantaggi avremo?” Chiese il primo ufficiale.

“Forse ho capito, comandante.” Si intromise la Boliana. “Il nostro 
problema è il campo subspaziale che ci impedisce i rilevamenti e il 
ritorno delle informazioni ma se lanciamo delle sonde in sequenza lunga 
un'unica direttrice con delle antenne punto-punto avremo meno difficoltà 
a trasferire le informazioni e le analisi dei sensori. Inoltre potremmo 
anche avere la comunicazione col capitano.”

“Quanto tempo vi serve per preparare le sonde?”

“20 minuti.” Risposero i due ufficiali.

“Ricevuto procedete pure e non sprecate nemmeno un secondo.” Disse 
Garcia. Detto ciò raggiunse il dottore che era rimasto in un angolo con 
aria assente.”Dottore torni in infermeria, non si preoccupi appena avrò 
delle novità la contatterò prontamente.”

“La ringrazio.” Il dottore fece per andare ma il comandante 
aggiunse:”Oltre a lei ci sono altri ufficiali superiori sulla stazione?”

Il denobulano annuì. “Sì c’è anche il capo della sicurezza, il tenente 
comandante Riccardi.”

“Bene, la ringrazio.” Detto ciò Garcia congedò il medico e, quando fu 
sola, attivò la comunicazione:”Garcia a Riccardi.”

Dopo alcuni istanti arrivò la risposta:=^=Dica pure, comandante.=^=

“Sì è accorto dell’arrivo del nuovo primo ufficiale della stazione?” 
Chiese con ironia Manuela.

=^=Certamente, lei è arrivata qui oggi alle ore 16.32.=^= Rispose il 
capo della sicurezza ma, prima che la donna potesse aggiungere altro, 
disse:=^= Non sono potuto venire ad accoglierla perché ero impegnato con 
il controllo doganale delle merci in entrata… ho un certo Ferengi che 
cerca di importare e esportare merci illegali.=^=

“Capisco.” Garcia annuì mentalmente e aggiunse:”Molto bene, appena 
finisce il lavoro di controllo merci mi raggiunga in sala comando.”

=^=Ricevuto, Riccardi chiudo.=^=

Manuela raggiunse il centro della sala e, per la prima volta, si sedette 
sulla poltrona del capitano. Fu per lei una sensazione strana. Da un 
lato provava una sorta di timore, mistero, novità e confusione per 
quella remota stazione spaziale. Si sentiva come un pesce fuor d’acqua, 
come se dovesse affrontare una situazione nuova senza essere preparata o 
addestrata. Forse ad averla fortemente condizionata era stata la 
missione più che la stazione. Ma dall’altra, aver incontrato i colleghi 
che svolgevano con efficienza i loro compiti, e ritrovarsi al comando di 
una stazione federale con tipici computer federale, tipico arredamento 
federale e tipica aria federale, le avevano fortemente smussato 
l’impatto che aveva avuto quando era salita a bordo del più remoto 
avamposto della Federazione.

Dopo alcuni istanti in cui si perse nei pensieri, Manuela, iniziò ad 
analizzare i rapporti sulla situazione.

La sala comando rimase in quiete per alcuni interminabili minuti poi il 
tenente Okison si alzò dalla consolle scientifica su cui stava lavorando 
assieme alla tenente Boliana e raggiunse il comandante 
Garcia:”Comandante abbiamo delle novità.”

“Dica.”

Okison annuì e si mise ad illustrare la situazione:”Abbiamo delle novità 
sull’anomalia… si sta spostando.”

“Questo lo sapevamo già.”Rispose il comandante.

Oksin sospirò e tirò la prima bordata:”Sta accelerando.”

Poi tirò la seconda.”Esponenzialmente.”

Garcia rimase impassibile e fece per aprire la bocca. Ma la domanda era 
così scontata che Okson potè batterla sul tempo:”Difficile a dirsi non 
abbiamo dati molto precisi… una prima previsione stima in 46-54 ore e 
l’anomalia sarà qui. Ma è solo una stima… se avessimo dei sensori che 
possono penetrare la bolla sub spaziale potremmo avere delle misurazioni 
precise.”

“Quindi avete capito che l’anomalia si sta spostando perché si sta 
spostando anche la bolla che la contiene?” Intuì il comandante.

“Esatto.”
“Bene, allora non abbiamo molto tempo.”Il comandante guardò fisso negli 
occhi il tenente:”Presto voglio le sonde pronte il prima possibile.”

“Si comandante.” Il tenente ritornò rapidamente ai suoi doveri.

Garcia si alzò dalla poltrona e si diresse verso l’ufficiale addetto al 
controllo del traffico:”Presto guardiamarina chiuda lo spazio aereo 
della stazione, devii il traffico mercantile.
“Si comandante.” Rispose prontamente lui.

Garcia annuì fece un passo indietro e attivò la comunicazione:”Garcia a 
Riccardi.”

=^=Dica pure comandante… sto giusto arrivando in sala comando.=^=

“Negativo, torni indietro. Prepari la stazione per l’evacuazione, tutto 
il personale non essenziale, i civili e le navi mercantili che possono 
salpare devono lasciare la stazione il prima possibile.”

=^=C’è un pericolo immediato?=^=

“No immediato no, passeremo in allarme giallo. Ma tra circa 46 ore 
l’anomalia potrebbe essere qui.”

=^=Ricevuto.=^=

“Molto bene. Se dovesse succedere noi due saremo gli ultimi ad 
abbandonare la stazione.”

L’imbarazzo nelle parole di Alessandro era palpabile:=^=Temo che ci sia 
un problema… l’ambasciatrice T’Lani non può abbandonare la stazione.=^=

“Come?!” Garcia cadde nella poltrona del capitano.

=^=Dei… ehm… problemi di salute le impediscono di lasciare la stazione.=^=

“Capisco.” Garcia era confusa ma sapeva che il capo della sicurezza non 
poteva darle le risposte che cercava. “Inizi subito le operazioni di 
evacuazione… faccia partire tutte le navi che vogliono partire. Il 
personale non essenziale e tutti i civili dovranno iniziare ad 
abbandonare la stazione tra 24 ore.”

=^=Ricevuto.=^=

Appena chiusa la comunicazione, Manuela si ritoccò il badge:”Garcia a 
dottor Dal-Amar.”

=^=Dica comandante.=^=

“E’ vero che l’ambasciatrice T’Lani non può lasciare la stazione?”

=^=Esattamente, possiede degli impianti… .=^=

Garcia tagliò corto:”Dottore non voglio abbandonare una delle più 
importanti ambasciatrici della Federazione su una stazione che potrebbe 
venir distrutta da un buco nero durante il mio primo turno in servizio 
su questa base. Faccia in modo che T’Lani possa partire tra 24 ore.”

Il denobulano fece per protestare:=^= Ma… .=^=

“Ha i suoi ordini dottore, proceda pure.” Taglio corto l’umana.

Da qualche parte nello spazio e nel tempo

“Tutto procede come da programma.”Disse una voce squarciando l’oscurità.

“Bene.” Rispose un’altra voce.

“Presto la stazione sarà distrutta.”

“NO!!” A parlare fu una voce perentoria più ponente e antica.

“Qualcosa non va?” Chiese una delle voci minori.

“Sì sta per succedere qualcosa sulla stazione.”

“Cosa?”

“Non riesco a definirlo ma è qualcosa che potrebbe ostacolarci.”

Hangar 1 – Sala comando - 14 Maggio 2394 - Ore 16:59

“Quanto manca?” Chiese Wanna.

“mancano ancora 2 ore e un minuto, rispetto a prima sono passati appena 
due minuti.” Brontolò il guardiamarina Bhroter. “Intendi chiedermelo 
ogni due minuti per le prossime due ore?”

“Due ore ancora qui dentro.” Si lamento la giovane donna con i gradi di 
sotto tenente.

Bhroter fece un rapido calcolo:”Non mi chiederai quanto manca per altre 
60 volte?”

Lei face qualche passo nell’hangaravvicinandosi alla navetta.”Non mi 
piace stare qui.”

Bhroter, un giovane tellarite, era comodamente appoggiato ad una paratia 
ed era tranquillo e rilassato.

“Preferisci essere in servizio alla dogana o alla passeggiata?”Chiese lui.

“Già.”

“Preferisci faticare?” Chiese lui. “Camminare tutto il giorno per la 
passeggiata o controllare bancali di merci… qua è più tranquillo… non 
dobbiamo fare nulla.”

“Non mi piace stare vicino a quella nave.”Rispose Wanna indicando la 
navetta con cui era arrivato il figlio del dottore.

“Perché’”

“Perché è cosi aliena.” Rispose lei.

“Ma cosa dici!?” brontolò lui. “Questa è una normalissima navetta 
Federale.. al massimo leggermente avanzata ma sempre pura e semplice 
tecnologia della Federazione.” Sul volto del tellarite comparve uno 
strano sorriso:”Mettere due ufficiali a guardia di una navetta… mah che 
spreco, bastava anche un marinaio.”

“E’ il modo di parlare ad un superiore?” Rispose lei. Non era arrabbiata 
ma voleva far girare le scatole all’amico.

“Sei mio ufficiale superiore solo perché hai 6 mesi di anzianità in pi… .”

Un tonfo metallico fece sussultare entrambi. L’addestramento federale si 
risvegliò in entrambi gli ufficiali. Con uno scatto fulmineo afferrarono 
i phaser, selezionarono stordimento e tolsero la sicura. Per alcuni 
istanti di silenzio assoluto rimasero in guardia.

Non successe nulla.

Il tellarite alzò le spalle dicendo:“Sarà qualcuno nella sez... .”

Ma Wanna lo zittì con una mano. Aveva sentito dei rumorisimili ad dei 
passi andare nella loro direzione. Ma fu Bhroter ad individuarne la 
posizione:”Dalla navetta.”

I due si voltarono di scatto con le armi in pugno pronti a fulminare 
chiunque coi phaser. Ma non fecero nulla. Lo stupore paralizzò entrambi.

Un umanoide stava uscendo dalla navetta. Indossava una specie di 
armatura di luce purissima che lo facevano sembrare un dio delle antiche 
leggende. Riflessi d’arcobaleno scintillavano qua e là. Era 
completamente bardato tranne che sul capo.

Fece alcuni passi verso i due ufficiali mentre l’armatura perdeva 
leggermente brillantezza.

“Buongiorno signori… ora la cosa si fa complicata.”

A pronunciare quelle parole fu il capitano Thomson... . Una versione 
molto più vecchia del capitano Thomson.



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Ciao
Fabio


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Tenente comandante **0
Alessandro Riccardi
Ufficiale Tattico e Capo della Sicurezza
Deep Space 16,Gamma
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Comunicazione privata:

riccardi.ds16 at gmail.com

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"Sognatori, Plasmatori, Cantanti e Creatori"

cpt Sheridan, John J. Babylon 5



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