[Stml21] [USS Marconi]

Ileana manuelagarciads16 a gmail.com
Sab 3 Ott 2015 13:00:29 CEST


Ragazziiii, questo lo state leggendo? :D
Il 30/set/2015 03:56 PM, "federico pirazzoli" <cmdrtkar a gmail.com> ha
scritto:

> Che efficienza ragazzi...non so come farei senza questa giovane dama!
>
> *_________________________________________________________________________*
> *Da*: Comandante del sommergibile *Sea Tiger*
> *A*: Ufficio Approvvigionamenti Arsenale di Cavite, Filippine.
> *Tramite*: Comando Forze Subacquee.
> *Oggetto*: Carta igienica.
> *#1*. Il 6 giugno 1941 questa nave ha inoltrato una richiesta di 150
> rotoli di carta igienica. Il 16 dicembre 1941 detta richiesta è stata
> restituita con la stampigliatura: "Materiale sconosciuto. Richiesta
> annullata."
> *#2*. Il Comandante del sommergibile *Sea Tiger* non può fare a meno di
> domandarsi cosa viene usato all'Approvvigionamento di Cavite in
> sostituzione di questo "materiale sconosciuto", un tempo perfettamente noto
> a questo Comando.
> _________________________________________________________________________
>
> Il giorno 30 settembre 2015 15:24, Ileana <manuelagarciads16 a gmail.com>
> ha scritto:
>
>> Caro Capitano, non voglio sempre batterti sul tempo, è solo che io lavoro
>> davanti al computer :D
>>
>> Questo il brano della controparte (Monica) scritto per la Marconi,
>> buona lettura!
>>
>> ======================================
>>
>> *USS Marconi - Plancia - 24/07/2395 Ore 18:00*
>>
>>
>>
>> Il pericolo di schiantarsi su quel pianeta sconosciuto era stato evitato
>> all’ultimo secondo.
>>
>> Certo si erano inabissati in quel caldo oceano verdastro per alcuni
>> minuti ma, Rekon e i suoi uomini, erano riusciti a trovare quel po’
>> d’energia sufficiente per uscire da quel liquido, che essendo a base di
>> acido non era il massimo per lo scafo della Marconi.
>>
>> Adesso, la sagoma lineare e metallica della nave stellare faceva uno
>> strano contrasto con quell’antico paesaggio, arido e pianeggiante, su cui
>> Shran aveva deciso di “parcheggiarla”. Il Capitano non si sentiva per
>> niente tranquillo con la nave su quella pianura assolata, completamente
>> allo scoperto, ma non avendo avuto modo di sapere se il pianeta era abitato
>> o no, almeno in quella parte di deserto sperava di non incontrare nessuno.
>> Dopo l’ultima esperienza non aveva voglia di affrontare un altro primo
>> contatto non desiderato. Aveva dato la precedenza alle riparazioni: gli
>> bastava il minimo per tornare in orbita e far funzionare gli scudi.
>>
>> Shran si guardò intorno: in plancia era rimasta Durani, con l’ordine di
>> monitorare le vicinanze e Berthier che coordinava la Tattica, con quel poco
>> che i sensori riuscivano a leggere per colpa di quel forte campo magnetico
>> emesso dal pianeta. Salen alla postazione OPS, lasciata libera da Keane,
>> che si era catapultata in Sala Macchine per aiutare con le riparazioni e il
>> secondo di Wyandot, cui aveva concesso qualche ora di riposo, poiché
>> spiaggiati com’erano, le sue capacità erano del tutto inutili.
>>
>> Dal era in Infermeria, dove le sue attenzioni erano tutte per
>> l’attentatore Jabin, che grazie alle “amorevoli “cure di Kuwano, si stava
>> riprendendo dai colpi ricevuti dal capo della sicurezza della Marconi. Dal
>> sapeva di aver esagerato, ma quel traditore era andato così vicino a
>> eliminare lui e tutti i suoi compagni, che era stato preso da un eccesso di
>> rabbia e Keiji aveva faticato per rendere presentabile il bajoriano, prima
>> che il Capitano arrivasse per l’interrogatorio.
>>
>> “Come sta?” chiese al medico senza distogliere lo sguardo.
>>
>> “L’hai quasi ucciso questo verme, ma non avevo voglia di vedere qualcuno
>> tirare le cuoia, dopo che abbiamo evitato un disastro: tra qualche minuto
>> si riprenderà. Fammi vedere?” rispose il nipponico prendendo il mento di
>> Dal tra indice e pollice e facendogli girare di lato la faccia, quindi urlò
>> “Infermiera: perché nessuno si è occupato della testa di quest’uomo?” e
>> cominciò ad armeggiare col suo tricorder, lì dov’erano.
>>
>> “Non è niente, non prendertela con lei, sono io che non ho voluto.”
>>
>> “Bravo e complimenti per la tua nuova specializzazione in medicina
>> traumatica: cosa ti ha fatto decidere che non avevi bisogno di cure? Sei un
>> idiota: hai un trauma cranico con i fiocchi e dovresti stare in riposo, non
>> qui a fare il cane da guardia a questo pazzo!”
>>
>> Dal ascoltò la ramanzina del Dottore e quando si fu sfogato, gli disse:
>>
>> “Hai ragione, scusami. Ma non posso, anzi non voglio lasciare solo questo
>> traditore, sino a che non mi dirà perché voleva ammazzarci tutti.”
>>
>>
>>
>> *USS Marconi – Plancia - 24/07/2395 - Ore 18:30*
>>
>>
>> Shran era nel suo ufficio intento a leggere i dati sullo stato delle
>> riparazioni della nave, quando l’addetto alle comunicazioni lo chiamò.
>>
>> =^=Capitano ricevo una chiamata dalla Fearless=^=
>>
>> =^=Molto bene: me la passi subito!=^=
>>
>> =^=Capitano, qui il Comandante Garcia a comando della USS Feraless.=^=
>>
>> =^=Salve Comandante=^= rispose l’andoriano di rimando
>>
>> =^=Capitano, abbiamo delle novità da comunicare. Prima cosa abbiamo
>> trovato il colpevole di quello che vi è successo. Si chiama…=^=
>>
>> =^=Si chiama Jabin ed è di Bajor?=^=
>>
>> =^=Sì Capitano, è esatto. L’avete trovato? Ce l’avete a bordo della
>> Marconi?=^= rispose Manuela con una espressione di assenso. Quell’andoriano
>> le piaceva proprio…
>>
>> =^=Sì signor Garcia. Ce l’abbiamo al sicuro, i miei uomini stanno
>> cercando di interrogarlo ma per il momento senza successo.=^=
>>
>> =^=Bene, adesso veniamo al punto più interessante. Pare che il nostro
>> uomo abbia passato diverso tempo nello stesso settore in cui vi trovate
>> voi… Su Deep Space 16 pensano che da quelle parti ci possano essere dei
>> complici. Anche io penso la stessa cosa, anzi, per quanto mi riguarda il
>> nostro uomo potrebbe anche far parte di una organizzazione criminale. Le
>> passo le coordinate precise del pianeta in questione.=^=
>>
>> Dopo pochi istanti di attesa, l’ufficiale al timone della Marconi
>> ricevette le coordinate, Manuela vide un’espressione di sorpresa negli
>> occhi di Shran:
>>
>> =^=Comandante, queste sono le esatte coordinate in cui siamo atterrati
>> noi… Mi sta dicendo che casualmente siamo finiti nella tana del leone?=^=
>>
>> =^=E’ probabile Capitano, tenga gli occhi aperti quindi mi raccomando.
>> Noi al momento manterremo la curvatura 9 fino a destinazione, e sperando di
>> non avere problemi dovremmo essere da voi tra 3 giorni e 20 ore.=^=
>>
>> =^=Bene Comandante, credo che noi per il momento non andremo da nessuna
>> parte…=^= Shran chiuse la comunicazione con un sorriso amaro ma che fece
>> colpo sulla donna al comando della Fearless.
>>
>>
>>
>> *USS Marconi – cella detenzione 1 - 24/07/2395 Ore 19:00*
>>
>>
>>
>> *Il bajoriano Jabin, seduto sul letto della cella con il capo chino,
>> continuava a ripetere una litania, dondolandosi lentamente avanti e
>> indietro, ormai da mezz’ora, cioè da quando Kuwano l’aveva dichiarato
>> stabile e dimesso dalla sua infermeria.*
>>
>> *Dal, di guardia davanti all’ingresso della cella si era stancato di
>> osservare la scena: non sarebbe stata di certo qualche preghiera ai Profeti
>> che l’avrebbero salvato. L’accusa era tra le peggiori che un’ufficiale
>> della Flotta potesse subire: tradimento!*
>>
>> *E almeno in tre l’avevano visto mentre cercava di portare a termine
>> quello che i suoi complici avevano progettato, in altre parole la
>> distruzione della Marconi. Non avevano fatto i conti però con le capacità
>> del suo equipaggio di reagire tempestivamente alle situazioni più disperate
>> e alla loro capacità di porvi rimedio.*
>>
>> *Shran entrò nell’area detentiva seguito da Durani e si fermò davanti
>> alla cella N°1:*
>>
>> *“Capitano la stavo aspettando: non ho voluto toglierle il privilegio
>> d’interrogarlo.”*
>>
>> *“Grazie Dal. Jabin !” disse Shran cercando l’attenzione del bajoriano,
>> che però non pose fine alle litanie.*
>>
>> *“Jabin, adesso basta. Non sono disposto a tollerare questo suo
>> atteggiamento: è finita, l’abbiamo scoperta e il suo piano è fallito. Mi
>> dica il perché e chi sono i suoi complici a Deep Space 16!” e nella sua
>> voce si leggeva la collera verso quell’uomo che aveva tradito tutti valori
>> su cui aveva fondato la sua vita.*
>>
>> *Jabin, come scosso da quel richiamo perentorio, tacque all’istante e
>> smise di dondolarsi, alzò lo sguardo verso l’andoriano e con un filo di
>> voce disse: “Mi dispiace.”*
>>
>> *Durani fu sorpresa da questo pentimento, di cui dubitava fortemente.*
>>
>> *“Se le dispiace allora confessi, dica chi sono i responsabili e forse
>> riceverà clemenza al processo.” Incalzò Shran cercando di mantenere un tono
>> più conciliante.*
>>
>> *Jabin si alzò e si avvicinò alla barriera invisibile che lo teneva
>> rinchiuso nella sua cella.*
>>
>> *“No Capitano: mi dispiace d’aver fallito. Ma dopo di me i Profeti ne
>> manderanno altri, fino a che la nostra causa non trionferà e Bajor non
>> tornerà ai bajoriani!”*
>>
>> *“Cosa sta dicendo? Bajor è già dei bajoriani!” intervenne Dal che, vista
>> la sua metà bajoriana, si sentiva maggiormente coinvolto.*
>>
>> *“Non ho niente da aggiungere sennonché sono pronto ad accettare il
>> castigo che merito per il mio fallimento.” Disse Jabin e con fierezza si
>> rimise seduto e riprese le litanie.*
>>
>> *“Ehi tu come osi, ti caverò fuori tutto quello che sai …” Dal stava per
>> entrare nella cella, pronto a qualsiasi sistema per estorcere informazioni
>> dal prigioniero ma Shran lo fermò.*
>>
>> *“Fermò Dal, in questo momento non otterremo nulla da lui: è convinto di
>> aver avuto ordini direttamente dai Profeti e lei sa bene che, contro certe
>> convinzioni religiose, non c’è niente che si possa dire per riportarlo alla
>> ragione.”*
>>
>> *“Capitano me lo lasci per qualche minuto: conosco dei sistemi cui non
>> saprà resistere.” Disse Durani, fremente per lo sdegno di aver di fronte il
>> traditore.*
>>
>> *“No Tenente, non ci sporcheremo le mani del suo sangue ignobile. Non
>> appena torneremo operativi lo riporteremo alla Base e se ne occuperà la
>> Flotta ed io farò in modo che ottenga la massima pena. Andiamo, torniamo ai
>> nostri doveri: signor Dal voglio che sia costantemente sorvegliato, non
>> vorrei che cercasse di sottrarsi al castigo dei suoi Profeti!”*
>>
>>
>>
>> *USS Marconi - Sala Macchine- 25/07/2395 Ore 03:10*
>>
>>
>>
>> *Rekon era ormai esausto, l’età avanzata e lo sforzo compiuto ore prima
>> per salvare la nave, l’avevano come svuotato da ogni energia, ma non
>> voleva, anzi non poteva cedere alla stanchezza. Per fortuna la Keane si era
>> unita alla sua sezione, rispolverando le sue capacità ingegneristiche,
>> mettendo mano a diversi guasti e, in più, organizzando le squadre per le
>> riparazioni in maniera impeccabile, così che finalmente la nave era tornata
>> in sicurezza. Certo c’era ancora molto lavoro, ma se il Capitano lo avesse
>> ordinato, sarebbero potuti tornare in orbita in qualsiasi momento, anche
>> se, per la curvatura ci sarebbe voluto del tempo e, sempre che qualcuno non
>> avesse colto il loro SOS e portato dei pezzi di ricambio, avrebbero dovuto
>> accontentarsi della velocità a impulso. Il vecchio tellarita guardò i volti
>> dei suoi uomini e un po’ si compiacque di se stesso, perché anche tutti
>> quei giovanastri erano stanchi e provati, ma nessuno cedeva di un passo. Si
>> rivolse quindi a Tara:*
>>
>> *“Ragazza, vieni qua.”*
>>
>> *La mezza klingon lasciò il terminale che stava riparando e gli si
>> avvicinò.*
>>
>> *“Che c’è vecchio?” rispose, certa che nessuno si sarebbe preso la
>> libertà di rivolgersi a lui in quel modo, mentre lei se l’era guadagnato,
>> tenendogli testa a una gara di mu’QaDves, tradizionale guerra d’insulti
>> Klingon, in cui Rekon si era contraddistinto con onore, ottenendo il
>> rispetto anche di Durani, che aveva fatto da giudice alla gara.  *
>>
>> *“La situazione ormai è sottocontrollo e questi pivellini sono allo
>> strenuo delle forze: è il caso di rallentare e di cominciare a mandare
>> qualcuno a riposare. Qualche ora di sonno non farà che bene.” Tara si
>> guardò intorno e, anche se lei sopportava bene la fatica grazie alla sua
>> metà Klingon, capiva cosa voleva dire il vecchio Capo Ingegnere.*
>>
>> *“Hai ragione: ci penso io e tu, sarai tra i primi ad andare.” Rekon fece
>> finta di protestare, ma la debolezza delle sue proteste, le fece capire
>> quanto fosse stanco il tellarita e, mentre lo guardava uscire dalla Sala
>> macchine, le venne in mente suo padre, invecchiato precocemente ai tempi
>> del dolore per la morte di suo fratello. Scacciò dalla mente quell’immagine
>> e si riconcentrò su quello che c’era da fare, certa che, come suo padre,
>> anche Rekon si sarebbe ripreso alla grande.*
>>
>>
>>
>> *Pianeta Leinos III - Emisfero Sud - Rifugio sotterraneo 25/07/2395 ore
>> 07.35*
>>
>> *La squadra di ricognizione era appena rientrata alla base e Jira Theris
>> li attendeva nel suo ufficio: purtroppo le forti onde elettromagnetiche
>> emesse dal pianeta, che lo rendevano un perfetto rifugio per la difficoltà
>> dei sensori di penetrarlo, obbligavano altresì a doversi esporre
>> fisicamente con missioni a terra, per accertarsi della situazione.*
>>
>> *E al momento la situazione non era certo quella che avevano progettato.
>> La nave federale avrebbe dovuto esplodere al contatto con l’atmosfera del
>> pianeta, non lasciando testimoni di quello che così pazientemente avevano
>> organizzato. E il martire, che avevano infiltrato tra l’equipaggio, con il
>> compito di assicurarsi che il piano si attuasse o era stato scoperto o,
>> alla fine, aveva tenuto più alla sua vita, che alla causa di Bajor Libero.
>> Se fosse stato così, si sarebbe premunita di fargliela pagare
>> personalmente: la vigliaccheria era dei deboli e non c’era posto per la
>> debolezza, se volevano riuscire nel loro intento.*
>>
>> *Pochi istanti dopo la porta dell’ufficio si aprì, lasciando entrare due
>> dei suoi uomini più fidati, ancora in tenuta da ricognizione.*
>>
>> *“Allora com’è la situazione?”*
>>
>> *“Pessima: la Marconi è sulla pianura di Therios ed esternamente non ha
>> subito danni importanti.”*
>>
>> *“Siete riusciti ad avvicinarvi abbastanza da poter usare i sensori a
>> corto raggio potenziati?”*
>>
>> *“Non abbastanza perché hanno messo uomini di guardia all’esterno della
>> nave e siamo dovuti restare dietro le alture per non farci sorprendere.
>> Sembra però che non abbiano fretta di lasciare il pianeta: forse non
>> possono!”*
>>
>> *“O forse stanno aspettando i rinforzi!” disse Theris “quindi dobbiamo
>> agire il prima possibile: certo così individueranno prima i responsabili
>> dell’esplosione e ci metteranno meno tempo a capire chi c’è dietro, ma
>> ormai siamo pronti ed è ora di dare il via ai giochi!”*
>>
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