[Stml21] **** USS Marconi - Chuck 13.01 - Il coraggio dei senza volto ****
federico pirazzoli
cmdrtkar a gmail.com
Lun 7 Set 2015 13:27:20 CEST
Non é un caso che non ci fosse nessuno della Sicurezza!!!
--
Inviato da myMail per Android lunedì, 07 settembre 2015, 01:01PM +02:00 da Maddalena < vampitrill a gmail.com> :
>Mi è piaciuto il punto di vista delle povere sfigatissime comparse
che almeno per una volta non hanno fatto una fine orrenda.
>
>Maddy
>
>Il 07/09/2015 11:59, Ileana ha scritto:
>>*_*
>>
>>
>>======================================
>>Comandante
Manuela Garcia
>>Primo
Ufficiale DeepSpace 16Gamma
>>======================================
>>Email: manuelagarciads16 a gmail.com
>>Starfleet
Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
>>http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/DS16Gamma/main.php
>>Sype:
dolcevoloo
>>======================================
>>
>>Il giorno 7 settembre 2015 11:57,
federico pirazzoli < cmdrtkar a gmail.com > ha
scritto:
>>>Già, senza contare
pargolo, moglie incinta e pargoletta impaziente di
uscire per ridurre il debito pubblico procapite O_o'
>>>Ad ogni buon conto, la prossima volta la
Fearless la prendo io e lascio te appiedata!
>>>--
>>>Inviato da myMail per Android lunedì, 07 settembre 2015, 11:35AM +02:00 da Ileana < manuelagarciads16 a gmail.com >:
>>>
>>>
>>>>Beh... io.... non volevo
bruciarti... ma mi stavano chiedendo:
>>>>"Hai girato il mio brano a DS16?"
>>>>"E adesso?"
>>>>"e adesso??"
>>>>"e adesso???"
>>>>
>>>>........
>>>>
>>>>Vabbè, poi tu tra donne e motori che
scoppiano sei impegnato!! :D
>>>>
>>>>
>>>>======================================
>>>>Comandante
Manuela Garcia
>>>>Primo
Ufficiale DeepSpace 16Gamma
>>>>======================================
>>>>Email: manuelagarciads16 a gmail.com
>>>>Starfleet
Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
>>>>http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/DS16Gamma/main.php
>>>>Sype:
dolcevoloo
>>>>======================================
>>>>
>>>>Il giorno 7 settembre 2015 11:32,
federico pirazzoli < cmdrtkar a gmail.com > ha scritto:
>>>>>acc...bruciato dal
Primo Ufficiale!!!
>>>>>
>>>>>_________________________________________________________________________ Da :
Comandante del sommergibile Sea
Tiger
>>>>>A :
Ufficio Approvvigionamenti
Arsenale di Cavite,
Filippine.
>>>>>Tramite :
Comando Forze Subacquee.
>>>>>Oggetto :
Carta igienica.
>>>>>#1 .
Il 6 giugno 1941 questa nave
ha inoltrato una richiesta
di 150 rotoli di carta
igienica. Il 16 dicembre
1941 detta richiesta è stata
restituita con la
stampigliatura: "Materiale
sconosciuto. Richiesta
annullata."
>>>>>#2 .
Il Comandante del
sommergibile Sea
Tiger non
può fare a meno di
domandarsi cosa viene usato
all'Approvvigionamento di
Cavite in sostituzione di
questo "materiale
sconosciuto", un tempo
perfettamente noto a questo
Comando.
>>>>>_________________________________________________________________________
>>>>>Il giorno 7 settembre 2015
11:03, Ileana < manuelagarciads16 a gmail.com > ha scritto:
>>>>>>Ragazzi, questo è
il brano scritto da
Franco per la USS
Marconi!
>>>>>>Buona lettura!!
>>>>>>
>>>>>>=============================================
>>>>>>
>>>>>>Sala
macchine - USS
Marconi - 24/07/2395
Ore 11:21
>>>>>>Il guardiamarina
Jekal serrò i denti in
un ringhio dovuto allo
sforzo, sentì la
schiena che
scricchiolava
pericolosamente e per
un attimo temette di
crollare, lasciando
che il grosso
macchinario cadesse
schiacciando il Capo
Ingegnere della
Marconi. Lui non aveva
conosciuto
direttamente gli
Allesto, ma si era
unito al grido
d'angoscia, di tutti i
membri
dell'equipaggio,
quando l'Arca era
esplosa. Gli sembrava
ancora di sentire fra
le sue braccia il
Tenente Seville,
mentre la teneva ferma
dopo lo scoppio di
rabbia del vice capo.
L'aveva tenuta stretta
a se, non solo per
lei, ma anche per se
stesso, per non
pensare alla morte di
tutti quegli esseri.
Per alcuni secondi lei
si era abbandonata a
lui sull'orlo delle
lacrime, poi si era
ripresa ridandosi un
contegno e riprendendo
immediatamente a
lavorare.
>>>>>>Lui non c'era
riuscito, aveva
sentito quella rabbia
per tutti i mesi
successivi e l'aveva
tenuta a stento sotto
controllo non
riuscendo a
sfogarla... o a
piangere.
>>>>>>Era stato anche dal
consigliere, come
tutti del resto. Ma la
rabbia rimaneva.
>>>>>>Ora
quella rabbia gli
era servita. Il Capo
Rekon aveva ordinato
a tutti di uscire
dalla sala macchine
per paura di
esplosioni, mentre
si distendeva sotto
i motori per
l'ennesimo miracolo
che, forse, li
avrebbe salvati. Ma
Jekal aveva visto
l'argano di
manutenzione che si
staccava dal suo
sostegno a causa
delle violente
vibrazioni e
rischiava di
schiacciarlo. Senza
pensarci l'aveva
afferrato e,
ruggendo come un
leone inferocito,
aveva arrestato la
sua caduta. Fra
trecento chili di
metallo e il
testardo tellarite
c'erano solo lui e
la sua rabbia.
>>>>>>
>>>>>>Il Marinaio di
seconda classe
Mariucci era
terrorizzato. Provava
quel terrore da quando
l'Arca era esplosa e
si era reso conto che
fra lui e la morte
c'erano solo pochi
centimetri di duranio.
In quei sei mesi di
riparazioni alla base
stellare, il terrore
non si era
affievolito, ma era
solo aumentato. Non
riusciva nemmeno più a
guardare fuori dai
finestroni della
stazione e non era più
andato al bar di prora
per non trovarsi
davanti quelle
finestre panoramiche.
Il suo terrore era
filtrato in tutti gli
aspetti della sua
vita, tanto che alla
fine si era deciso a
preparare una lettera
di richiesta di
congedo per tornare
sulla terra. Non aveva
però ancora avuto
tempo di inviarla e si
era visto costretto a
imbarcarsi di nuovo
sulla Marconi quando
questa aveva lasciato
il bacino di
manutenzione. E il suo
terrore era tornato ad
aumentare sempre di
più, fino al momento
attuale, quando la
nave in avaria aveva
abbandonato l'orbita
del pianeta e si
apprestava a
schiantarsi al suolo.
Sarebbero morti e
tutto sarebbe finito.
>>>>>>Poi Resed l'aveva
spinto di lato e si
era gettato in
scivolata sotto i
motori insieme al capo
ingegnere. Non faceva
nient'altro che
passare gli attrezzi
giusti al momento
giusto. Si bruciava
con le scintille
emesse dal saldatore e
subiva gli insulti del
suo mentore che gli
urlava di andarsene
senza però fare una
piega, ma facendo
guadagnare a Rekon
quell'attimo in più
che poteva servirgli
per compiere il
miracolo. Sopra di
loro, il caitiano
dalla pelliccia nera
di nome Jekal, stava
sorreggendo il
macchinario che
rischiava di ucciderli
soffiando come un
gatto inferocito.
Quando capì che fra
lui e la morte c'era
ben più di pochi
centimetri di duranio,
era ormai a fianco del
guardiamarina
ringhiando per lo
sforzo. Fra Mariucci e
la morte certa c'era,
e ci sarebbe sempre
stato, l'intero
equipaggio della
Marconi.
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>>Plancia
- USS Marconi -
24/07/2395 Ore 11:26
>>>>>>Il tenente Xo
guardava atterrita lo
schermo principale.
Dalla sua posizione,
così vicina allo
schermo, le sembrava
di essere lei a cadere
nel vuoto verso morte
certa. Si trovava in
plancia per puro caso,
la sua provvisoria
assegnazione agli
approvvigionamenti
della nave, l'aveva
sempre tenuta lontana
dall'azione e dopo
aver assistito alla
distruzione dell'Arca,
pensava di far domanda
per quella
assegnazione in via
definitiva, anche se
questo voleva dire
gettare un'ombra di
disonore sulla sua
famiglia su Andoria.
Una figlia addetta al
magazzino della nave?
Suo padre, soldato
figlio di soldati,
l'avrebbe
disconosciuta per la
sua codardia. Ma la
sua non era paura di
morire.
>>>>>>Aveva visto
l'impotenza di tutti
mentre la corrazzata
Adesto aveva speronato
l'Arca uccidendo tutti
gli Allesto e vedendo
quella scena aveva
compreso la futilità
dell'esistenza.
>>>>>>Nei mesi successivi
aveva incrociato
spesso il comandante
Keane. Il Capo
Operazioni non
controllava quasi mai
il reparto addetto
agli
approvvigionamenti, un
po' perchè si fidava
del resposabile, un
po' perchè era un
lavoro talmente banale
che non era necessaria
nessuna qualifica per
farlo funzionare. Ma
dopo quel terribile
giorno Tara si era
mossa in ogni angolo e
anfratto del suo campo
di competenza e Xo
sapeva perchè. Si era
sentita impotente come
lei e come tutti
quelli della Marconi,
perchè nessuno aveva
potuto fare niente.
Come adesso.
>>>>>>Era a pochi passi
dalla console del
timone quando aveva
sentito la
comunicazione dalla
sala macchine e la
successiva risposta
spaventata del giovane
timoniere. Molti fra i
più giovani ritenevano
il giovane Wyandot un
raccomandato. Un
giorno era
all'accademia e il
giorno dopo era su una
delle ammiraglie della
flotta stellare. Il
suo curriculum pieno
di lacune e il
conteggio minimo delle
ore di volo nei
simulatori, non
facevano altro
renderlo ancora più
sospetto agli occhi
dell'equipaggio. Certo
si era dato da fare da
quando era a bordo e,
nonostante gli
ufficiali di plancia
mostrassero molto
rispetto per le sue
fantomatiche capacità,
il giovane non si era
mai vantato o mostrato
segni di superiorità
verso i colleghi.
Strano per un
raccomandato.
>>>>>>Adesso Xo attendeva
il suolo e la
successiva esplosione
della nave in maniera
rassegnata. Sapeva che
nessuno poteva farci
niente, tutti erano
impotenti.
>>>>>>Poi una scintilla
di luce illuminò quel
buio di depressione in
cui era caduta.
>>>>>>
>>>>>>Il Capitano Shran
era scattato in piedi
urlando ordini e tutti
sembravano danzare
attorno a lui.
Riusciva a sentire
quello che diceva ma
non capiva. Era come
se la depressione
l'avesse resa sorda a
tutto. Quando i primi
scossoni
sconquassarono la nave
vide qualcosa che non
si aspettava. Gli
occhi di Shran erano
due schegge di
risolutezza. Se la
forza di volontà
avesse potuto
sconfiggere le leggi
della fisica e tenere
in orbita la nave, di
certo quell'uomo ci
sarebbe riuscito.
>>>>>>Si sentì trascinare
dalla determinazione
del suo capitano e
tutto riscquistò
chiarezza. Keane,
sfruttava le sue
conoscenze della nave
per proteggere ogni
membro dell'equipaggio
tramite campi di
contenimento e nel
contempo apriva i
portelli degli hangar
per permettere alla
nave di rallentare la
sua caduta, grazie
alla fuoriscita
esplosiva dell'aria e
al maggior attrito.
>>>>>>Dal, il capo della
sicurezza, sembrava
ignorare completamente
quella palla
incandescente in cui
si era trasformata la
sua nave a causa
dell'attrito con
l'atmosfera. Non era
di sua competenza
salvare la nave, si
fidava ciecamente
degli altri e
avrebbero pensato loro
a fare tutto il
necessario, lui
sembrava più un
predatore in caccia.
Stava cercando
qualcosa o qualcuno,
ma Xo non avrebbe
saputo dire chi o che
cosa. Aveva solo la
sensazione che
qualsiasi cosa
cercasse l'avrebbe
trovata e poi la
Marconi sarebbe stata
al sicuro.
>>>>>>Durani, la nuova
arrivata, mormorava
una canzone funebre
klingon, ma nonostante
questo si stagliava
ancora più fiera e
risoluta alla sua
postazione. Stava
sparando siluri
disperdendoli
nell'atmosfera come se
tentasse di
distruggere il pianeta
prima di fare una fine
ingloriosa. Xo non
capiva perchè lo
stesse facendo, ma
nessuno sembrava dirle
di smettere. I suoi
occhi ardevano di
furia guerriera,
velati da qualcosa che
poteva solo essere
concentrazione
assoluta. Non erano
colpi a caso, la
giovane andoriana ne
era certa.
>>>>>>Un nuovo scossone e
Xo perse l'equilibro.
Il timoniere l'afferrò
al volo senza smettere
di guardare la console
di navigazione, si
limitò a tenerla
finchè la giovane
istintivamente non
afferrò la poltrona su
cui era seduto. La
navigazione non era la
sua materia, conosceva
solo le basi come
tutti, e quello che il
giovane tenente stava
facendo era
impossibile. Quel
balbettante
raccomandato stava
sfruttando tutto
quello che gli altri
gli stavano fornendo
per rallentare la
nave. Decompressioni,
forza cinetica delle
esplosioni, l'aria
stessa del pianeta che
stava cavalcando come
se fosse su una tavola
da surf. La Marconi si
rifiutava di
arrendersi, il
Capitano e tutti gli
ufficiali superiori si
rifiutavano di
arrendersi, la stessa
Xo serrò le mani sulla
poltrona e si rifiutò
di arrendersi.
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>>Sala
macchine - USS
Marconi -
24/07/2395 Ore
12:45
>>>>>>Jekal
si sentiva morire.
Aveva dolori in
parti del corpo che
non credeva di
avere... persino
alla coda. Era
riuscito a reggere
tutto quel peso solo
grazie a Mariucci
che era apparso
all'improvviso
accanto a lui. Dopo
quelle che
sembravano ore, ma
che in realtà erano
solo pochi minuti,
il capo ingegnere e
il suo pupillo erano
intervenuti
aiutandoli a
riaddirizzare
l'argano mentre
Rekon sbraitava al
comunicatore che i
motori erano di
nuovo online.
>>>>>>Appena
il peso era sparito
si era accasciato a
terra senza nemmeno
il fiato per
parlare. Da quella
posizione vedeva
solo piedi che si
muovevano ovunque ma
non gli importava
molto, la nave era
salva per il momento
e lui aveva
finalmente sfogato
tutta la sua
rabbia.
>>>>>>Qualcosa
si mosse nel suo
campo visivo. Era un
marinaio bajoriano
salito in
sostituzione da
DS16. Non ricordava
il nome, ma non gli
piaceva il suo
odore. Era
accucciato vicino ad
un condotto del
plasma, una sezione
che non centrava
niente con il guasto
che avevano subito.
La cosa che lo
insospettiva era che
sembrava muoversi
furtivo... qualcosa
non andava. Cercò di
chiamare qualcuno ma
era sfinito.
Riusciva a malapena
a muovere un
braccio, l'altro
sembrava essere
inutilizzabile. Un
paio di volte
arrancò per
afferrare le uniche
gambe che aveva a
portata di mano, non
importava di chi
fossero, ma sentiva
l'urgenza di dirlo a
qualcuno. Afferrò il
pantalone della
divisa ma l'uomo che
li indossava non
sembrò interessarsi
a lui. A mali
estremi, estremi
rimedi. Gli artigli
di Jekal affondarono
nel polpaccio di
Mariucci che si
voltò a guardarlo.
Un ultimo sforzo e
il caitiano gli
indicò il sospetto.
>>>>>>
>>>>>>Mariucci
per la prima volta da
mesi non sentiva più il
terrore attanagliargli
le viscere. Si rese
conto che la vicinanza
dei suoi colleghi lo
rassicurava. Si sentiva
come un lupo in mezzo al
suo branco. Sentiva che
era quello il suo posto,
la morte poteva arrivare
ovunque: sulla Marconi,
su DS16 e persino sulla
Terra. Doveva solo
decidere di affrontarla
insieme agli altri e
lottare. La sola colpa
della morte degli
Allesto erano i loro
nemici, non era il
destino, solo la follia.
Lui poteva solo vivere e
godersi le cose belle e
piangere le cose brutte.
Avere paura si, ma non
provare quel terrore
assurdo che l'aveva
attanagliato fino ad
oggi.
>>>>>>Il
dolore alla gamba gli
fece abbassare lo
sguardo. Jekal gli aveva
infilato gli artigli nel
polpaccio per richiamare
disperatamente la sua
attenzione. Si domandava
come quel caitiano
riuscisse ancora a
muoversi, il Capo Rekon,
che gli aveva dato
un'occhiata mentre gli
altri chiamavano
l'infermieria, aveva
detto che doveva essersi
strappato qualsiasi
tendine o muscolo che
avesse in corpo per
reggere quel tremendo
peso da solo. Eppure era
li, quasi svenuto dal
dolore che indicava in
direzione opposta a dove
era concentrata
l'attenzione di tutti.
>>>>>>Mariucci
si voltò. Il nuovo
marinaio, Jabin, un
bajoriano silenzioso
salito a bordo da DS16
in sostituzione di
alcuni membri
dell'equipaggio, stava
armeggiando con i
condotti al plasma in
un'area in cui uno come
lui non doveva entrare e
soprattutto in un
momento come quello in
cui il guasto era
altrove.
>>>>>>L'unica
cosa che fece fu gridare
un 'Ehi tu!', troppo
stanco per fare altro.
Il bajoriano si voltò
stringendo un cacciavite
sonico e un piccolo
phaser fuori ordinanza.
L'adrenalina iniziò di
nuovo a pompare nel
corpo di Mariucci senza
questa volta portarsi
dietro anche il terrore.
Con lucidità osservò la
mano armata di phaser
puntare contro di lui,
ma poi il traditore
sembrò cambiare idea e
puntare verso la schiena
del capo ingegnere. Il
giovane marinaio si
buttò nel mezzo senza
pensare sapendo di non
aver la forza di
spostare la mole del
grosso tellarite. Ormai
è fatta si disse
guardando il ghigno del
bajoriano.
>>>>>>
>>>>>>Il
phaser volò via prima di
sparare. Dal apparve dal
nulla. rrivato
probabilmente con un
ascensore secondario
fuori vista, si era
gettato nel vuoto
scavalcando la
ringhiera. Atterrato
come un gatto proprio
davanti all'uomo armato,
aveva piroettato su se
stesso colpendo con un
calcio l'arma che svanì
fra i macchinari. Il
bajoriano si gettò su di
lui come una furia
colpendolo a sorpresa
con un gancio di
sospensione idraulico,
ma fu l'unica cosa che
riuscì a fare prima che
il capo della sicurezza
lo trasformasse in
gelatina con due colpi
ben assestati.
>>>>>>Mariucci
sentì una mano sulla
spalla e un grugnito di
Rekon come
ringraziamento, poi si
accorse che la sua gamba
stava sanguinando
copiosamente e si
accasciò a terra.
>>>>>>"Scusa..."
borbottò Jekal accanto a
lui. Mariucci sorrise e
fece spallucce "Per così
poco?"
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>>Plancia - USS Marconi - 24/07/2395 Ore 12:50
>>>>>>Xo
poggiò la mano sulla
spalla del giovane
timoniere. Erano
tutti e due sudati
come se avessero
corso per dei
chilometri. Era solo
grazie alla giovane
andoriana se Charles
aveva individuato
forse l'unico oceano
del pianeta. Anche
se lei aveva solo
visto un riflesso
del sole su quello
che sembrava uno
specchio d'acqua, si
sentiva come se
avesse contribuito a
salvare la nave. Non
si sentiva più
impotente finalmente
e l'idea di rimanere
in un magazzino
polveroso fu
accantonata.
>>>>>>Il
giovane era riuscito
a fare l'impensabile
rallentando la nave
il più possibile
prima che dalla sala
macchine
comunicassero il
ritorno online dei
motori, ma ormai era
troppo tardi per
scampare alla
gravità, seppur
ridotta, del
pianeta. Con
destrezza aveva
fatto quanto poteva
per raggiungere
l'oceano e far
ammarare la
mastodontica nave.
Adesso stavano
lentamente
inabissandosi ma
sembrava che i guai,
anche se non finiti,
fossero per il
momento diminuiti.
>>>>>>Il
comandante Keane
continuava
imperterrita a
tenere la nave al
sicuro lottando con
le unghie e con i
denti. I sistemi di
integrità
strutturale e gli
scudi furono
potenziati al
massimo. Il Capitano
sembrò
disinteressarsi
della situazione
passando subito ad
altro, sicuro che il
suo capo operazioni
avrebbe fatto quello
che era necessario.
>>>>>>Dal
era sparito senza
che Xo se ne
accorgesse e Durani
sembrava annoiata e
in attesa di fare
qualcosa. Charles
guardava la mano che
aveva sulla spalla e
il viso di Xo come
se fosse la prima
volta che vedeva
un'andoriana... o
una donna qualsiasi.
>>>>>>"Sei
stato
eccezionale..." si
sentì dire, come se
volesse scusarsi per
aver pensato male di
lui e volesse in
qualche modo
premiarlo per aver
salvato la nave.
>>>>>>
>>>>>>Il
giovane avvampò come
un faro nella
nebbia.
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>>======================================
>>>>>>Comandante
Manuela Garcia
>>>>>>Primo
Ufficiale
DeepSpace 16Gamma
>>>>>>======================================
>>>>>>Email: manuelagarciads16 a gmail.com
>>>>>>Starfleet
Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
>>>>>>http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/DS16Gamma/main.php
>>>>>>Sype:
dolcevoloo
>>>>>>======================================
>>>>>>
>>>>>>_______________________________________________
>>>>>>Stml21 mailing list
>>>>>>Stml21 a gioco.net
>>>>>>http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml21
>>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>_______________________________________________
>>>>>Stml21 mailing list
>>>>>Stml21 a gioco.net
>>>>>http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml21
>>>>>
>>>>
>>>>_______________________________________________
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>>>
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>>>
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