[Stml21] Marconi [13.05] Jaran Dal - Negli Abissi

Ileana manuelagarciads16 a gmail.com
Lun 22 Feb 2016 18:46:46 CET


Cari ragazzi, ecco il brano che Ermes ha mandato sulla Marconi!
Buona lettura

Ileana

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Brano: 13.05

Titolo: Negli abissi

Autore: Tenente Jaran C. Dal

Brano precedente: 13.04 Complicazioni (esattamente ciò d­i cui avevamo
bisogno)

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*U.S.S. Marconi – Plancia – 28/07/2395, o­re 13:40*


"Situazione?" chiese il capitano Shran.

Erano inmmersi nel mare acido di Leinos III da venti minuti, il tutto per
proteggersi dalle navi del Dominio. Fu Tara Keane a rispondere "Per ora la
struttura tiene, ma alcuni ponti hanno segnalato erosioni dello scafo in
alcuni settori"

"Se non sono settori vitali, evacuateli e sigillateli, meglio non rischiare"

disse l'andoriano le cui antenne erano puntate sul capo operazioni poi si
voltò Durani e Dal che stavano osservando la console tattica "Cosa mi dite
della navi del Dominio?"

"Sono ancora in orbita bassa" disse Dal "...e sembra ci stiano seguendo"

"Come mai non ci sparano più? Il mare ci sta dando protezione?"

Durani alzò lo sguardo dalla console "Sì capitano, ci siamo immersi ad un
profondità di circa centottant’otto metri, se anche ci bombardano la massa
d'acqua sopra di noi è sufficiente a disperdere i colpi d'energia"

"Siamo fortunati che il Dominio non usi più armi solide" commentò il mezzo
cardassiano.

"Se fossimo veramente fortunati non saremmo in questo schifo di mare acido,
ragazzo!" il capo ingegnere fece il suo ingresso in plancia uscendo dal
turbo ascensore.

"Capitano" il tellarite si posizionò di fronte a Shran "vedrò di essere
chiari, onde evitare di essere frainteso o non ascoltato ho pensato di
venire fino a qui per dirle che..." Rekon fece una pausa e guardò il suo
comandante, le antenne dell'andoriano si puntarono sull'ingegnere capo, poi
il tellarite diede sfogo alle proprie rimostranze "...le ho detto mille
volte che questa nave è stata fatta per volare nello spazio, non, e ripeto
non, per navigare in un mare per lo più un mare di acido!!"

Il tellarite durante la sua sfuriata aveva sputacchiato un po' ovunque
probabilmente anche in faccia al capitano, Dal era convito che l'andoriano
avrebbe strangolato il capo ingegnere, invece con sorpresa del capo della
sicurezza, Shran si passò la mano sul volto, poi guardò il suo sottoposto
"Comandante Rekon, questo sarà il mio primo e unico avviso: non provi mai
più a parlarmi in quel modo, ora se ne torni alla sala macchine, vorrei
arrestarla ma purtroppo so che lei è, probabilmente, il miglior ingegnere a
bordo di questo vascello e mi serve dove è più utile, ovvero in ingegneria
e non in un cella."

Shran fece una pausa "Ora comandante"

Rekon rimase stupito dalla reazione del capitano, cosa che non avveniva
spesso, l'intera plancia era in silenzio mentre il tellarite girò i tacchi
e senza proferire parola inforcò la porta del turbo ascensore. L'
andorariano si alzò dalla poltrona di comando e, sistemandosi la divisa si
avvicinò alla consolle delle operazione "Comandante Keane, voglio che
esegua delle simulazioni e delle stime, su quanto possiamo rimanere ancora
qui sotto prima che la Marconi sia compromessa in maniera definitiva"

"Inizio subito signore" rispose la mezza klingon.

"Tattico e sicurezza"

Dal e Durani si misero praticamente sull'attenti.

"Voglio che studiate un piano di disimpegno per quando usciremo da questo
mare di acido, se possibile provate a contattare la Fearless per coordinare
una eventuale azione evasiva"

"Si signore" risposero all'unisono i due ufficiali.

"Signor Wyandot" l'andoriano si era spostato alle spalle del timoniere
"Cerchi di mantenere quanta più acqua possibile tra noi e le navi del
dominio, e si prepari ad eseguire le manovre che il comandante Durani le
darà una volta che usciremo da questo acido.

"Ci conti capitano" rispose il giovane tenente.


*U.S.S. Fearless – Plancia – 28/07/2395, o­re 13:25*


"Situazione?" chiese il comandante Garcia.

"A quanto pare la Marconi è in difficoltà, è stata costretta ad immergersi
in quel mare acido..." Karana continuò a digitare qualcosa sulla consolle
davanti a lei.

"Il Dominio?

"Le due navi che sono entrate dall'orbita restano in posizione,
all'inseguimento dell Marconi, ma hanno smesso di bombardare."

"Quanto può resistere lì sotto la nave? Quanto pericoloso è quell'acido?"

"Sinceramente? Non sapevamo neanche che una classe Ambassador potesse
immergersi così tanto, nell'acido poi..."

"Mi dia una stima comandante"

"Secondo dei calcoli approssimativi, direi non più di due ore, prima che lo
scafo della Marconi collassi"

"Vedremo di farcele bastare"

Dalla postazione delle comunicazioni un guardiamarina attirò l'attenzione
del facente funzioni di capitano "Signore, ricevo una trasmissione"

"Origine?"

"E' molto disturbata, sto calibrando, ma credo arrivi dalla USS Marconi"

"Sullo schermo..."

Il guardiamarina scosse la testa "Solo audio signore, mi spiace"

"Apra il canale" la forza dell'abitudine vece voltare l'ufficiale verso lo
schermo principale, che in quel momento visualizzava una ripresa a lunga
distanza delle navi del Dominio. "Qui è la Fearless, mi ricevete?"


*U.S.S. Marconi – Sala Macchine – 28/07/2395, o­re 13:45*


Rekon era tornato in sala macchine imprecando e, anche se non lo avrebbe mai
ammesso, pentendosi della sfuriata fatta davanti al capitano. *Proprio
nessuno capisce che questa nave sta per fare un brutta fine?* batté un
pugno sulla parete del turbo ascensore *Due ore, due ore e mezza al
massimo.... questo è quanto durerà la Marconi se rimaniamo qui sotto, io
posso metterci anche lo sputo per tenere assieme questo vascello ma
dobbiamo uscire da questo acido*

Il turbo ascensore si fermò e le porte si aprirono sulla sala macchine dalla
Marconi, tecnici correvano a destra e sinistra, tamponando, sistemando,
modificando e in alcuni casi costruendo condotti EPS e altri strumenti che
servivano a mantenere in funzione la Marconi. Come il tellarite fece la sua
comparsa subito due sottufficiali gli si fecero incontro, Rekon sfoderò uno
dei suoi migliori ringhi e uno dei due cambiò strada, il secondo invece
dopo un tentennamento proseguì nella sua direzione *Deve essere qualcosa di
veramente importante* pensò l'ingegnere capo.

"Signore" l'umano porse al tellarite un d-pad "questo è il rapporto sulla
tenuta della struttura della nave aggiornato a cinque minuti fa"

Rekon scorse i dati, molte sezioni erano state evacuate e sigillate "Quello
che vedo non mi piace tenente" guardò l'umano "soluzioni?"

Il sottufficiale non sembrò a disagio, lavorava con Rekon da tempo ormai, ed
aveva imparato che essere titubante o nascondere informazioni era
esattamente ciò che il suo capo odiava, quindi senza farsi intimidire diede
la sua risposta "Signore per il momento non abbiamo trovato un modo per
neutralizzare l'acido di questo mare, quindi l'unica soluzione per il
momento è isolare i compartimenti che non reggono all'erosione e cercare di
andarcene da questo mare"

"Quindi non ha una soluzione decente" il tellarite inclinò leggermente di
lato la testa attendendo una replica dal suo interlocutore.

"Non abbiamo una soluzione per l'acido, ma siamo riusciti a sistemare i
motori ad impulso, posso garantirci una accelerazione di 2.5, lo so che non
è la piena potenza del sistema ma è sempre meglio del 0.25 che avevamo fino
a trenta minuti fa."

Rekon sorrise.

"Ottimo, se ne usciamo vivi tu e la tua squadra vi godrete una cassa di
birra romulana...offerta da me!"


*U.S.S. Marconi – Plancia – 28/07/2395, o­re 13:55*


=^= Rekon a plancia =^=

"Qui plancia" rispose Shran "mi dica qualcosa di positivo, comandante"

=^= Capitano abbiamo sistemato nel miglior modo possibile i motori subluce
le possiamo dare una potenza di 2.5 anche se per un breve periodo =^=

"A quanto corrisponde questo 'breve'?" l'andoriano tamburellò con le dita il
poggiolo della sua poltrona.

=^= Cinque minuti e mezzo forse sei =^=

Il capitano sorrise "Ce li faremo bastare, quando saranno disponibili questi
motori?"

=^= E' già tutto in linea =^=

Le antenne dell'andoriano si puntarono sul timoniere che lo stava
osservando, con un cenno del capo Chuck confermò le informazioni del
tellarite.

"Grazie signor Rekon, eccellente lavoro"

=^= Lo so. Rekon chiude. =^=

Shran si sedette sulla sua poltrona e scuotendo la testa sorrise. Dal vide
la scena e anche sul suo viso comparve un sorriso. *Finché il capitano
sorride, allora abbiamo una speranza di cavarcela* pensò l'ufficiale della
sicurezza tornando a guardare la consolle tattica assieme a Durani.


*U.S.S. Marconi – Plancia – 28/07/2395, o­re 14:00*



 “Tattico, comunicare alla Fearless che stiamo per riemergere, coordinatevi
per le manovre” Shran  attese il “ricevuto” di Durani, poi si rivolse a
Chuck “Iniziare emersione, motori in accelerazione, avvertire tutte le
postazioni, allarme giallo su tutti i ponti”

Diversi “Sissignore” arrivarono dalle varie postazioni *Nonostante tutto,
questo equipaggio darà sempre il meglio di sé* pensò orgoglioso il capitano
andoriano mentre osservava sullo schermo principale la telemetria e
l’immagini di quel mare acido.


*Kolgrom – Plancia – 28/07/2395, nello stesso dominio*


Il Jem’Hadar analizzò più volte la consolle per essere certo che non ci
fossero false letture, poi si rivolse al suo comandante “Primo” richiamò la
sua attenzione “A quanto pare i federali hanno deciso di uscire dal mare
acido, rilevo che si stanno avvicinando alla superficie”

L’alieno più anziano si avvicinò all’addetto ai sensori verificò i dati e
dopo averli convalidati si voltò verso il comandante Vorta del vascello
“Signore, rilevamento trenta punto quattro, i federali stanno emergendo,
cosa desidera che facciamo?”

Il Vorta si girò verso il suo primo ufficiale “Ohhh! Era ora, iniziavo ad
annoiarmi! Aspettiamo che emergano, poi con il supporto della Vorlon li
abbattiamo non voglio testimoni, non deve rimanere nulla di quella nave”

“Come comandi” il Jem’Hadar iniziò a dare ordini ai vari sottoposti e a
coordinarsi con la nave alleata.


*U.S.S. Marconi – Plancia – 28/07/2395, o­re 14:01*


“Dieci secondi all’emersione capitano” disse Chuck “nove, otto, sette…”

“Tenersi pronti” disse Shran “Impostare i bersagli e prepararsi al fuoco”
ordinò il capitano.

Cinque secondi più tardi la Marconi uscì dal mare acido di Leinos III: la
nave classe Ambassador-Y eruppe, letteralmente, dalle acque corrosive,
diverse paratie dello scafo erano state erose e l’immagine di insieme non
era proprio il massimo della bellezza, ma l’importante era che quella nave
volasse e potesse combattere.

Appena i banchi phaser furono fuori dall’acqua Durani li attivò ed iniziò
uno scontro con la Kolgrom, la più vicina delle due navi del Dominio. La
Marconi iniziò ad essere bombardata dalle armi della Kolgrom.

“Situazione” urlò il capitano sotto una pioggia di scintille provenienti da
varie consolle saltate.

“Gli scudi reggono” urlò Dal per farsi sentire sopra la cacofonia di
esplosioni e suoni che aveva invaso la plancia “Non so per quanto, se anche
la seconda nave del Dominio decide di unirsi allo scontro….” il capo della
sicurezza non finì la frase.

“Situazione della Fearless?”

“Dovrebbe essere qui tra dieci secondi..”


*I cieli sopra Leinos III  – 28/07/2395, o­re 14:02*


Le due navi del Dominio iniziarono l’avvicinamento alla Marconi,
intenzionate a distruggere la nave Federale, la prima in pozione più
avanzata aveva già ingaggiato l’Ambassador, mentre la seconda si teneva più
defilata. Come un falco rigelliano, la Fearless si tuffò nelle nuvole che
la separavano dalle sue prede, in piena accelerazione aprì il fuoco sulla
nave di scorta, scaricandole addosso gran parte del proprio arsenale:
l’intercettore del Dominio, esplose in una nube di fuoco dalla quale la
Fearless emerse come un’araba fenice.

=^= Fearless a Marconi, avete bisogno di assistenza? =^= chiese Manuela.

La Kolgrom, rivelata la presenza della seconda nave federale e avendo perso
la scorta, iniziò una serie di manovre di disimpegno per allontanarsi dai
federali,  ma la Marconi e la Fearless non diedero possibilità di fuga ai
nemici, con un  fuoco incrociato abbatterono anche il secondo vascello del
Dominio.

=^= Qui il capitano Shran della Marconi, grazie per l’assistenza Fearless.
Non abbiamo ancora finito su questo pianeta: stiamo andando a trovare una
base terroristica, se non avete di meglio da fare e volete unirvi a noi,
siete i benvenuti. =^=

Pochi istanti dopo le due navi, una a fianco all’altra, impostarono la rotta
per la base dei terroristi.


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Comandante Manuela Garcia
Primo Ufficiale DeepSpace 16Gamma
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Email: manuelagarciads16 a gmail.com
Starfleet Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/DS16Gamma/main.php
Sype: dolcevoloo
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