[Stml21] [16.07 - T'Lani - Arrivo]

Maddalena vampitrill a gmail.com
Lun 9 Maggio 2016 19:38:46 CEST


Mi sono piaciuti molto entrambi. Bello il finale della Marconi, bravi!

Maddy

Il 09/05/2016 15:14, Ileana ha scritto:
> Bellissimo brano conclusivo! Pieno di intrighi e commovente nella 
> parte finale!!
> Grandioso! *_*
>
>
> ======================================
> Comandante Manuela Garcia
> Primo Ufficiale DeepSpace 16Gamma
> ======================================
> Email: manuelagarciads16 a gmail.com <mailto:manuelagarciads16 a gmail.com>
> Starfleet Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
> http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/DS16Gamma/main.php
> Sype: dolcevoloo
> ======================================
>
> Il giorno 6 maggio 2016 22:48, Elena Fuccelli <mf9115 a mclink.it 
> <mailto:mf9115 a mclink.it>> ha scritto:
>
>     Tanto lo avete sempre saputo che non avrei postato nei tempi, vero?
>     [PS, anche io so da sempre che prima o poi mi manderete a quel paese
>     ^__^]
>
>
>     -----------------------------
>     INIZIO TRASMISSIONE
>     -----------------------------
>
>     IRS Koraga
>     Alloggi - 25/07/2395 - Ore 14:45
>
>     L'ambasciatore K'ooD aveva posato su un tavolo il cristallo, dopo
>     averlo preso  da sotto la giacca. Stavolta, aveva preso la precauzione
>     di non toccarlo con la mano nuda, anche se, rifletté, probabilmente
>     era troppo tardi. I Profeti lo avevano sicuramente individuato tramite
>     quell'oggetto.  Si chinò a guardarlo. Emanava ancora una traccia di
>     luminosità azzurrognola, ma non era differente nell'aspetto da
>     qualunque altro cristallo dati che lui avesse visto in vita sua. La
>     porta della cabina si spalancò, ed una Klingon dall'aspetto stanco
>     entrò nella stanza:
>     “Mi ha fatto chiamare, ambasciatore?” - disse la donna. Se si accorse
>     della presenza dell'ambasciatrice T'Lani, ancora avvolta nel mantello
>     dell'ambasciatore, non ne diede per inteso. Portava una lunga treccia
>     di capelli bianchi,  acconciata in maniera da ricadere sulla spalla
>     sinistra, come era stata la moda almeno trent'anni prima. Il suo
>     volto, però, non aveva rughe. Solo i capelli e le ombre sotto i suoi
>     occhi parlavano di un'età più avanzata della media su una nave
>     Klingon. K'ooD la conosceva appena: solo quel tanto da sapere che
>     apparteneva ad uno dei clan più avversi a Durani, e questo lo aveva
>     spinto a farla includere nell'equipaggio della nave per quella
>     missione. Non si era aspettato che potesse essere realmente utile.
>     K'ooD si rizzò in piedi:
>     “Q'aplà. Quello che ho chiesto è l'ufficiale scientifico di bordo. Sei
>     tu?”
>     “Sono Wlaska. E si: quell'onore è mio!” - disse la donna.
>     “Allora, Wlaska: dimmi tutto quello che puoi su questo arnese” - disse
>     K'ooD, indicando l'oggetto sul tavolo.  La donna allungò una mano, ma
>     K'ooD le impedì di afferrarlo:
>     “Con prudenza! - l'ammonì – C'è molto di più di quello che sembra in
>     quel cristallo dati. Non avrei bisogno di te, altrimenti”
>     Wlaska gli scoccò un'occhiata indagatrice, ma ritirò la mano. La
>     infilò invece in una tasca della sua divisa, da cui trasse un
>     tricorder. L'accese, passando il sensore più volte sopra l'oggetto,
>     quindi osservò per qualche istante i dati che scorrevano sul piccolo
>     schermo alla base. Scosse la testa:
>     “Questo cristallo dati... Beh, sembra effettivamente un cristallo
>     dati! - disse – I dati presenti risultano registrati tutti in un
>     medesimo luogo e periodo di tempo: su Bajor, da poco più di due
>     settimane ad un mese fa... Però ci sono altre tracce. Tracce di dati
>     più antichi, che sono stati cancellati. Nulla di strano: i cristalli
>     dati sono spesso riutilizzati dozzine o centinaia di volte, ma...” -
>     osservò di nuovo, con attenzione, lo schermo. Sulla testa, le creste
>     sembrarono approfondirsi.
>     “Ma?” - l'incalzò K'ooD.
>      “Il cristallo dati in sé, è... Sembra... Molto antico!”
>     “Quanto antico?”
>     La donna scosse la testa, facendo ondeggiare la treccia bianca:
>     “Non posso dirlo con precisione: non senza portarlo nel mio
>     laboratorio. Sembra avere almeno cinque, seicento anni... Forse anche
>     di più. Ma non è possibile! La tecnologia dei cristalli dati risale a
>     neanche una cinquantina di anni fa!”
>     “Qualcuno potrebbe aver portato un cristallo dati indietro nel tempo?”
>     - domandò K'ooD.
>     “E per quale motivo qualcuno dovrebbe farlo? – rispose Wlaska, alzando
>     le spalle – Un cristallo dati ha bisogno di un supporto di lettura e
>     scrittura per funzionare. Cinquecento anni fa, l'avrebbero appeso a un
>     lampadario, usato come soprammobile o per decorare il petto di qualche
>     idiota. Non certo come cristallo dati”
>     “Potrebbero aver portato indietro anche il supporto.”
>     “Certo - sbuffò – E' una possibilità. Anche che mio figlio sia ancora
>     vivo, è una possibilità. Ma non ci scommetterei di certo.”
>     “Oppure... Il materiale di cui è fatto potrebbe essere stato ricavato
>     da un manufatto più antico?” - domandò T'Lani, avvicinandosi.
>     Wlaska ci pensò su per qualche istante:
>     “Questo si... - riconobbe – Durante l'occupazione cardassiana, i
>     bajoriani hanno usato tutto quello che potevano per sopravvivere. Se
>     sono riusciti a ricavare armi dai materiali più assurdi, potrebbero
>     aver tirato fuori il materiale di un cristallo dati da qualcos'altro.
>     Che cosa hai in mente, vulcaniana?”
>     L'ambasciatrice non rispose. Si limitò a guardare verso K'ooD, che
>     intervenne:
>     “Va bene così. Wlaska, hai svolto il tuo compito qui con onore. Sono
>     sicuro che altri compiti ti aspettano nel tuo laboratorio”
>     La donna non si aspettava di essere congedata così bruscamente. Fissò
>     alternativamente prima l'ambasciatore, poi il cristallo sul tavolo,
>     poi di nuovo l'ambasciatore con una espressione di intensa curiosità
>     sul volto, ma dovette comprendere che non avrebbe avuto risposta ad
>     alcuna domanda. Alla fine salutò ed infilò la porta, non senza un
>     ultimo sguardo in direzione dell'oggetto sul tavolo.
>     K'ooD attese che la porta si fosse richiusa dietro a Wlaska prima di
>     rivolgersi all'ambasciatrice:
>     “Dunque, lei crede che...”
>     La donna si sfilò il pesante mantello dell'altro, piegandolo con cura,
>     prima di andare a sedersi sulla panca vicino all'oblò. Attraverso lo
>     scintillio del campo di forze era visibile chiaramente Bajor, con le
>     terre emerse che spuntavano attraverso le nuvole.
>     “Sembra così calmo, visto da qui...” - commentò lei. K'ooD non si fece
>     fuorviare.
>     “Non ci credo!”
>     Avanzò di un passo verso di lei:
>     “Ho capito che cosa intendeva, quando ha chiesto se poteva essere
>     stato ricavato da qualcos'altro. Bella teoria, la sua, lo concedo.
>     Risponderebbe alla domanda di come mai un cristallo dati può servire
>     da ponte per i Profeti. Ma non ci credo! Per quanto l'occupazione dei
>     Cardassiani sia stata pesante, non posso credere che i bajoriani
>     abbiano distrutto uno dei loro Cristalli dei Profeti per fabbricare
>     dei semplici cristalli dati!”
>     T'Lani sospirò:
>     “Non è questo il punto. Il cristallo potrebbe essere andato distrutto
>     accidentalmente. Tutto è possibile... Anche che si tratti di un
>     volgarissimo cristallo dati e che non c'entri niente il fatto che lei
>     lo tenesse in mano nel momento esatto  in cui i Profeti hanno deciso
>     di usare un ambasciatore klingon come loro Emissario. Non lo credo, ma
>     non è questo il punto”
>     “Uhm... E quale sarebbe allora il punto, secondo lei?”
>     “In quello che le hanno detto. Primo: Sisko è scomparso dal loro
>     universo e non sanno dove sia finito. Secondo: a quanto pare, c'è un
>     secondo tempio... Ossia, un secondo tunnel spaziale, un nuovo
>     collegamento tra la nostra realtà e la loro. Ma questo li ha
>     spaventati... Perché? Che cosa può arrivare a spaventare i Profeti?”
>
>
>     Deep Space 16 Gamma
>     Passeggiata - 25/07/2395 - Ore 14:45
>
>     La Passeggiata mostrava una insolita animazione per quell'ora. Strano,
>     pensò Tomphson, guardando la folla assieparsi davanti alle vetrate che
>     davano verso il tunnel spaziale. Ai suoi sensi di betazoide arrivavano
>     ondate di pensieri misti di preoccupazione, paura, eccitazione, che
>     non riusciva a districare.
>     Come avevano fatto a capire che stava avvenendo qualcosa?
>     Qui e là spuntavano le uniformi degli uomini della Sicurezza, ma non
>     sembrava che stessero lì per contenere la gente assiepata. Piuttosto,
>     pareva che stessero partecipando dell'evento collettivo.
>     Tra la folla individuò una sottile figura inguainata in pantaloni neri
>     che avanzava verso la vetrata. Gli dava le spalle, ma Tomphson non
>     aveva bisogno di vederla in volto per riconoscerla. Alzò una mano e
>     toccò una spalla, chiamando:
>     “Vares!”
>     La romulana si girò:
>     “Oh, sei tu! Ti ricordi ancora di me, allora!” - disse.
>     Tomphson si morse le labbra.
>     “Non ti ho chiamato. Mi dispiace” - riconobbe Resh. La sondò
>     delicatamente: non era arrabbiata, non era delusa di essere stata
>     ignorata per qualche giorno... Ma era preoccupata. Resh la vide
>     voltarsi e schivare un gruppo di persone per arrivare ad un punto meno
>     affollato vicino alla vetrata. Resh la seguì, appoggiandosi alla
>     balaustra. Lei puntò il dito allo sbocco del tunnel spaziale che si
>     apriva come un fiore verso l'esterno del Quadrante Gamma. Il fiore
>     continuava ad aprirsi, a contrarsi ed a aprirsi di nuovo.
>     “Sono klingon, vero? - gli sussurrò Vares all'orecchio – Navi klingon
>     di grosse dimensioni stanno arrivando attraverso il tunnel spaziale.
>     Navi armate, in occultamento. La maggior parte delle persone qui
>     ricorda quando è iniziata la guerra e sta pensando che stia per
>     arrivare qualcosa del genere. Ma in realtà hai organizzato tu questo,
>     vero?”
>     Resh non rispose.
>     “Puoi dirmelo. Non ne parlerò con l'ambasciatore Lamak.”
>     Il capitano sospirò. Si guardò intorno, prima di rispondere:
>     “Non c'erano navi della Flotta Stellare che potessero giungere in
>     tempo per salvare i nostri. Sempre che riescano a salvare i nostri.
>     Potrebbero anche ritrovarsi a raccogliere i pezzi e niente altro”
>     Vares lo sbirciò:
>     “E la Flotta Stellare era d'accordo?”
>     “Non ho chiesto autorizzazioni”
>     “Cosa?” - la romulana lo guardò stupefatta.
>     Resh colse lo sguardo e alzò le spalle. Sorrise, quasi:
>     “E allora? Vorrà dire che finirò la mia carriera a fare la guardia ad
>     un buco di posto sull'orlo del nulla. Se i klingon torneranno con i
>     nostri, ne sarà valsa la pena. Altrimenti... Beh, almeno non sarò
>     stato con le mani in mano nel mio studio ad aspettare.”
>     Le lunghe ciglia della romulana si abbassarono per un istante:
>     “Per quel che vale...Auguri”
>     “Grazie - disse – Adesso devo tornare nel mio studio. Ci vediamo
>     dopo... Se sarà possibile”
>     Lei rispose con un cenno del capo. Resh girò i tacchi e evitando i
>     gruppi assiepati sulla Passeggiata, andò ad infilare il
>     turboascensore.
>
>
>
>     IRS Koraga
>     Plancia di comando - 25/07/2395 - Ore 15:15
>
>     “Che vuol dire? Quello che vedo è solo un maledetto targ della Flotta
>     Stellare!” - il capitano della Koraga. L'uomo era seduto al centro
>     della sala comando. In piedi accanto a lui, c'era Wlaska, che faceva
>     dondolare la sua lunga treccia bianca vicino alla consolle
>     scientifica.
>     Sullo schermo centrale campeggiava l'olografia di un uomo biondo,
>     dalle sopracciglia pesanti e occhi troppo vicini al naso. Indossava
>     una divisa ed i gradi lo identificavano come un sottufficiale della
>     Sicurezza.
>     “Questo ti spiegherà tutto!”
>     Wlaska premette un pulsante sulla sua consolle e sullo schermo
>     tornarono a comparire le immagini dell'attentato. I manifestanti che
>     brandivano i loro cartelli e gridavano slogan... E sopra un tetto, un
>     cecchino. I sensori si erano concentrati su di lui. I capelli biondo
>     cenere erano scarmigliati, ma la sua mira era precisa. Il vorta si
>     accasciò a terra, sporcando l'abito della nuova Kai. Il sensore tornò
>     a concentrarsi sul cecchino, che rapidamente abbandonò la sua
>     posizione e scomparve in un nugolo di particelle.
>     “C'è un momento in cui il cecchino si vede molto bene in faccia!” -
>     disse Wlaska.
>     L'olografia tornò indietro, fino a bloccarsi un istante prima che il
>     cecchino scomparisse nel teletrasporto. L'uomo aveva apparentemente
>     l'aspetto di un bajoriano, ma Wlaska separò lo schermo, eseguì una
>     scansione delle tracce di DNA della microzona rilevata dai sensori
>     ritrovando  la vera specie cui apparteneva l'umanoide. Dalla olografia
>     quindi estrapolò l'immagine dell'assassino e con un filtro cancellò
>     gradatamente il falso aspetto bajoriano. Quindi accostò l'immagine a
>     quella della foto tratta dagli archivi, con indosso la divisa della
>     Flotta. A riprova, estrasse dal file degli archivi il DNA dell'uomo,
>     sovrapponendolo a quello della scansione dei sensori. Combaciavano
>     perfettamente.
>
>
>     Deep Space 16 Gamma
>     Studio del capitano - 25/07/2395 - Ore 15:21
>
>     “Che succede? Notizie dalla Fearless?” - Resh Tomphson rientrò nel suo
>     studio. Ancora una volta, trovò Karana Vok alla sua scrivania, intenta
>     a fissare lo schermo del monitor. Mancava solo la tazza da caffè nella
>     sua mano, ma Resh non aveva bisogno di esercitare le sue capacità di
>     betazoide per percepire la tensione nella mezza klingon.
>     “Stavolta no – rispose lei, accennando ad alzarsi dalla postazione –
>     Ma non per questo le notizie che ho da darti sono migliori di quelle
>     che vengono dalla Fearless”
>     Resh le fece cenno di restare dov'era, e andò a sedersi su una delle
>     poltroncine per gli ospiti:
>     “Spara” - disse, laconico.
>     “C'è stato un attentato alla elezione della Kai. E' morto un
>     diplomatico”
>     “Cosa!” - il capitano sentì il respiro mozzarglisi in gola. Perché,
>     pensò, perché non ho dato una scorta? Perché non ho insistito?
>     “T'Lani? K'ooD?” - domandò.
>     La donna scosse la testa:
>     “No. Non sono neanche stati feriti, a quanto risulta -
>     Resh respirò di sollievo:
>     “Chi è la vittima, allora?”
>     “A morire è stato un diplomatico Vorta. Un certo Jedej.”
>     “Jedej di Kurill?”
>     Karana alzò gli occhi, sorpresa:
>     “Non mi dire che lo conosci”
>     “No. L'ambasciatrice mi ha parlato di lui giusto prima di partire. In
>     effetti, è stato il principale motivo per cui  K'ooD e T'Lani hanno
>     deciso di partecipare alla cerimonia dell'elezione di Kai Wann. Si sa
>     niente degli attentatori?”
>     Sul volto della mezza klingon si disegnò una smorfia:
>     “Spariti! La sicurezza bajoriana è stata incapace perfino di
>     riprenderli!”
>     “E si fa chiamare sicurezza?” - commentò sarcastico Tomphson. Poi, più
>     serio:
>     “Non li avranno trattenuti sul pianeta, spero! Non ho nessuna nave a
>     disposizione per andarli a prendere”
>     “No, sono tornati a bordo della nave Klingon. Ho parlato con il
>     capitano, sono al sicuro”
>     “Bene...” - Resh fece per alzarsi.
>     “Non ho finito – lo bloccò Karana – Ho seguito la tradizione della
>     Flotta Stellare e ti ho dato prima la buona notizia”
>     “Se quella era la tua definizione di una buona notizia, devi rivedere
>     il tuo vocabolario – sospirò il capitano – Dimmi, sono pronto”
>     Karana gettò un'occhiata sul monitor, quindi tornò a guardare il
>     capitano:
>     “Ho parlato con il comandante. Quando è avvenuto l'attentato su Bajor,
>     stavano anche loro tenendo d'occhio la zona con i loro sensori”
>     “Hanno visto l'attentatore?”
>     “Peggio. Hanno ripreso l'intera scena dallo spazio. Hanno preso le
>     immagini dell'attentatore e lo hanno identificato.”
>     “Perché questa dovrebbe essere una cattiva notizia?” - domandò Resh.
>     “Perché si tratta di un membro della Flotta Stellare. Come Jarad. E
>     come Jarad, fino a qualche settimana fa, è stato di stanza qui su Deep
>     Space 16”
>
>
>     IRS Koraga
>     Plancia di comando - 25/07/2395 - Ore 15:32
>
>
>
>     “Quindi, è un terrestre?” - domandò K'ooD. Il comandante Nu'Hos non
>     aveva tardato a diffondere la notizia, convocando nella plancia di
>     comando i due ambasciatori, che adesso erano in piedi, intenti ad
>     osservare la stessa olografia che Wlaska aveva mostrato a lui pochi
>     minuti prima.
>     “Un targ umano – rispose Nu'Hos - Si chiama Connor. Nato in una
>     colonia, non sulla Terra, ma la scheda non dice molto di più. Quello
>     che ci dice quella fotografia è che la Flotta Stellare è coinvolta, e
>     non potrà negarlo di fronte all'opinione pubblica di Bajor!”
>     Le labbra di T'Lani si piegarono all'ingiù:
>     “Questo risponde alla definizione di salto logico, comandante Nu'Hos.
>     Sono sicura che quando quell'uomo sarà stato arrestato, confesserà e
>     conosceremo i mandanti del suo crimine. Ma per il momento, direi che è
>     prematuro puntare troppe dita. Piuttosto... Mi piacerebbe trovarlo. ”
>     K'ooD intervenne:
>     “Io avrei un'idea in proposito, veramente”
>     “Quale?”
>     “L'olografia ci dice che l'umano si è fatto teletrasportare...”
>     “Si, ma non sappiamo dove! - disse Nu'Hos – Potrebbe essere da
>     qualunque parte dello spazio, in questo momento!”
>     “Non è detto. I sensori di questa nave in quel momento erano al
>     massimo, non è vero?” - domandò K'ooD.
>     “Certo. E lo sono ancora” - rispose Wlaska.
>     “Questo vuol dire che hanno registrato le forme di vita senzienti  -
>     bajoriani, klingon... ma anche gli umani presenti sul pianeta, con
>     tutte le loro collocazioni. Dubito che i bajoriani sappiano di dover
>     cercare un umano.” - sempre che vogliano cercarlo, aggiunse K'ooD tra
>     sé. C'erano troppe cose strane nella dinamica dell'attentato per non
>     avere dubbi.
>     “Devono essere migliaia!” - protestò Nu'Hos.
>     “Non più di qualche centinaio, comandante – lo corresse T'Lani – e per
>     la maggior parte concentrati nelle università e in un qualche
>     istituzione medica. Sono sicura che escludendo queste entità, gli
>     umani da controllare e rintracciare saranno molto pochi...”
>     Wlaska si chinò sulla sua consolle. Sullo schermo centrale scomparve
>     il volto dell'assassino per essere sostituito dall'immagine del
>     pianeta bajor, immerso in una luce spettrale che lasciò il posto ad un
>     nero illuminato dalle foreste degli agglomerati urbani, dalle lunghe
>     cicatrici delle strade intervallati da vaste lande nere.
>     Wlaska selezionò i gruppi di forme di vita, eliminando gradatamente i
>     bajoriani, i klingon, i ferenghi, finché su tutto il pianeta non
>     rimasero che una manciata di puntini illuminati. La klingon continuò,
>     eliminando dallo schermo le università e gli ospedali. Adesso, tutto
>     quello che rimaneva era...
>     “E' lì!”
>     K'ooD puntò il dito su un luogo della mappa, dove splendeva un isolato
>     punto luminoso. Il puntino era in movimento sulla superficie. Wlaska
>     riportò i sensori alla luce naturale e evidenziò un velivolo che si
>     spostava rapidamente, quasi nascosto dal polo magnetico del pianeta.
>     “Una navetta!” - esclamò K'ooD.
>     “Un trasporto bajoriano” - rilevò T'Lani, che si rivolse al capitano:
>     “Quella navetta non è in grado di affrontare lunghe distanze.
>     Preferirei seguirla con discrezione, piuttosto che intercettarla...
>     Non crede?”
>     Nu'Hos si girò verso i suoi:
>     “Occultamento! - ordinò – Procediamo sulle loro orme. Un quarto
>     d'impulso!”
>     La plancia fu immersa in una luce verdastra. Sullo schermo, la navetta
>     stava uscendo indisturbata dalla ionosfera del pianeta. In silenzio,
>     la seguirono mentre andava ad incontrare una nave più grande, che
>     l'accolse nel suo hangar e partì.
>     “Aumentano la velocità” - avvisò un sottoposto.
>     “Aumentiamola anche noi!” - ordinò Nu'Hos. La nave superò il sistema
>     solare di Bajor. Entrò in curvatura.
>     “Curvatura quattro punto tre! Punto quattro!”
>     “Andiamo!” Voglio stargli sul collo!” - disse Nu'Hos, scoprendo i
>     denti.
>     La caccia continuò. Attraversarono una fascia di asteroidi. La loro
>     preda stava seguendo una rotta erratica, come se il capitano di quella
>     non avesse ancora deciso per dove procedere.
>     “Stanno cercando di confondere le proprie tracce ioniche...Se non li
>     stessimo seguendo fin dall'inizio, a quest'ora li avremmo persi”
>     Di nuovo, a nave nemica uscì dalla curvatura. Spense i motori di
>     dritta, iniziando a avvitare la nave su sé stessa, quindi qualcosa
>     attraversò lo schermo.
>     “Sparano!” - Urlò il tattico della Koraga – Ma non hanno caricato le
>     armi! come è possibile!”
>     “E' un impulso sonico! Ci vedranno!” - gridò Wlaska – Come hanno fatto
>     a capire che eravamo qui!”
>     “Non mi importa, manovre evasive! Alzare gli scudi!” - le paratie
>     della nave risuonarono come un tamburo. Sotto i loro piedi
>     l'impiantito sobbalzò, e K'ooD accorse per sostenere T'Lani.
>     “Energia alle armi! - urlò Nu'Hos – Combatteremo!”
>     La nave vibrò ancora.
>     “Colpo diretto! Scudi al sessanta per cento”
>     “Q'ader, Ha'DI bah! - gridò ancora l comandante – Manovre evasive, ho
>     detto! E sparate! Sparate con tutto quello che abbiamo!”
>     La nave risuonava come un animale ferito ad ogni colpo, ma gli scudi
>     resistevano. Sullo schermo, la nave nemica scomparve dietro degli
>     asteroidi. Una massa di roccia si fuse ai colpi sparati dal tattico,
>     quindi esplose lanciando schegge intorno come una granata.
>     “Le schegge hanno danneggiato il deflettore di dritta!” - disse il
>     tattico. Attese che la nave ricomparisse quindi lanciò una salva di
>     siluri, a raffica. La scia andò a colpire la sezione centrale e un
>     largo squarcio si aprì giusto sopra la zona motori. Qualcosa simile ad
>     una bolla si espanse dalla ferita, esplose in polvere e detriti e
>     ombre che sembravano quelle di umanoidi. La nave si spense, rimanendo
>     inerte e buia sullo sfondo di polveri del campo d'asteroidi.
>     “Colpo diretto!” - esultò Nu'Hos – Ancora uno!”
>     “Basta! - urlò T'Lani – Sospendete il fuoco!”
>     “Tu non dai ordini sulla mia nave, donna!”  - sibilò il comandante.
>     T'Lani si staccò a fatica dal braccio dell'ambasciatore K'ooD ed andò
>     a piantarsi davanti a lui:
>     “Non è un ordine, è una richiesta. Ho capito chi c'è su quella nave. E
>     dobbiamo sospendere il fuoco! Prendetela con un raggio traente!”
>     Grugnendo per il disappunto, Nu'Hos accennò al tattico, che manovrò
>     sulla sua consolle. La nave fu  centrata dal raggio traente.
>     “Ci stanno chiamando” - avvisò Wlaska.
>     “Sullo schermo!” - disse Nu'Hos.
>     L'immagine diventò quella della plancia di una nave. Era invasa dal
>     fumo. Una forma umanoide era riversa a terra, vicino alla poltrona
>     centrale ed era ricoperta di sangue bruno. In mezzo al fumo, emerse la
>     figura di un nuovo umanoide. L'uomo era pallido, sconvolto, con gli
>     occhi che trasudavano odio.
>     “Voi avete violato una nave diplomatica!” - gridò – Ci avete assalito!
>     Pagherete per quello che avete fatto!”
>     K'ooD avanzò di un passo, andando a mettersi di fronte allo schermo:
>     “Io credo di noi, ambasciatore Jedej” - disse – Vede: ci sono delle
>     controindicazioni quando si mette in scena la propria morte! O forse
>     dovrei dire: quella di uno dei suoi cloni?”
>
>
>     IRS Koraga
>     Alloggi - 25/07/2395 - Ore 17,10
>
>     =^=Dunque, ha organizzato l'omicidio del suo clone?=^= - domandò Resh
>     Tomphson dallo schermo del comunicatore.
>     K'ooD e T''Lani erano tornati nell'alloggio della nave, dopo che la
>     IRS Koraga aveva trascinato la nave di Jedej fino a Bajor. Quindi la
>     loro nave era ripartita immediatamente.
>     K'ooD assentì, quindi passò la parola alla vulcaniana seduta accanto a
>     lui:
>     “L'idea penso fosse quella di fomentare odio nei bajoriani nei
>     confronti dei federali con il loro coinvolgimento nel tentato omicidio
>     di una Kai che, come Wenn, è ostile alla Federazione. Per rendere
>     tutto più credibile, hanno fatto in modo che un cadavere ci fosse
>     davvero. Un cadavere indiscutibile, quello dell'ambasciatore vorta. ”
>     =^= Non capisco perché lo abbiate riportato a Bajor! - esclamò
>     Tomphson -  Avete detto voi che è molto probabile che ci siano state
>     complicità da parte dei bajoriani =^=
>     “Di una parte della società bajoriana – lo corresse T'Lani – Il
>     processo di un attentato avvenuto sul loro pianeta è comunque di loro
>     competenza. La pubblicità dell'evento dovrebbe impedire che nuove
>     azioni del genere vengano progettate... Almeno a breve termine. Ma
>     avrò cura di spiegarle ancora tutto non appena tornati a bordo di DS
>     16. ”
>     =^= Non ho parlato con il capitano Nu'Hos. Per quando è previsto il
>     vostro arrivo? =^=
>     “Solo qualche ora – rispose K'ooD –  La nostra nave sta per rientrare
>     nel tunnel spaziale. Stiamo tornando a casa.”
>     Tu stai tornando a casa.
>     Lo schermo con il volto del capitano era scomparso. K'ooD si guardò
>     intorno, smarrito.
>     Blu. Bianco accecante. Non liquido. Non solido.
>     "Dove sono?"
>     “Tu-stai-tornando-a-casa”
>     “Lasciatemi andare!” - gridò.
>     “Perché gridi? - il volto della persona che gli era di fronte era di
>     nuovo quello di suo padre. Sapeva con chi aveva a che fare - Tu sarai
>     il nostro emissario. Tu sarai come Sisko”
>     “Io... Perché io? Perché avete scelto me?”
>     Una seconda voce si aggiunse alla prima. Il volto era quello di sua
>     madre:
>     “La tua gente dovrà chiudere il secondo tempio. Dovranno farlo. Se tu
>     sei con noi”
>     “Starai bene con noi” - la voce era infantile. Quella di un bambino
>     che era stato un suo amico a scuola. Era morto da tantissimi anni, di
>     febbre tirelliana.
>     Amici, parenti... Era circondato di volti familiari eppure estranei.
>     Chiuse gli occhi, li riaprì.
>     “Quando la mia gente avrà chiuso il secondo tempio, mi lascerete
>     tornare a casa?”
>     “Questa è casa tua” - disse suo padre.
>     “Questa è casa tua” - confermò la madre.
>
>     IRS Koraga
>     Alloggi - 25/07/2395 - Ore 17:15
>
>     Il lungo mantello klingon era scivolato a terra, facendo leggermente
>     tintinnare le decorazioni metalliche. T'Lani si chinò a raccoglierlo.
>     Questa volta, il corpo del suo vecchio amico era scomparso. Non
>     sarebbe stato facile, pensò lei, far capire al capitano della Koraga
>     che K'ooD era stato preso dai Profeti.  Che aveva sostituito Sisko
>     come loro Emissario.
>     Addio, pensò lei.
>     Spero che ci sia musica, dovunque tu sia. Amico mio, addio.
>
>     --------------------------
>     FINE TRASMISSIONE
>     -------------------------
>
>     Ciao!
>     Elena
>     --
>     "Ambasciatrice T'Lani" - Deep Space 16 Gamma
>     ICQ 33856678
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