[Stml21] [16.07 - T'Lani - Arrivo]
Franco Carretti
francocarretti a mail.com
Lun 9 Maggio 2016 21:46:35 CEST
Ottimo lavoro come ti avevo già detto :)
> Sent: Friday, May 06, 2016 at 10:48 PM
> From: "Elena Fuccelli" <mf9115 a mclink.it>
> To: "Deep Space 16 Gamma" <stml21 a gioco.net>
> Subject: [Stml21] [16.07 - T'Lani - Arrivo]
>
> Tanto lo avete sempre saputo che non avrei postato nei tempi, vero?
> [PS, anche io so da sempre che prima o poi mi manderete a quel paese
> ^__^]
>
>
> -----------------------------
> INIZIO TRASMISSIONE
> -----------------------------
>
> IRS Koraga
> Alloggi - 25/07/2395 - Ore 14:45
>
> L'ambasciatore K'ooD aveva posato su un tavolo il cristallo, dopo
> averlo preso da sotto la giacca. Stavolta, aveva preso la precauzione
> di non toccarlo con la mano nuda, anche se, rifletté, probabilmente
> era troppo tardi. I Profeti lo avevano sicuramente individuato tramite
> quell'oggetto. Si chinò a guardarlo. Emanava ancora una traccia di
> luminosità azzurrognola, ma non era differente nell'aspetto da
> qualunque altro cristallo dati che lui avesse visto in vita sua. La
> porta della cabina si spalancò, ed una Klingon dall'aspetto stanco
> entrò nella stanza:
> “Mi ha fatto chiamare, ambasciatore?” - disse la donna. Se si accorse
> della presenza dell'ambasciatrice T'Lani, ancora avvolta nel mantello
> dell'ambasciatore, non ne diede per inteso. Portava una lunga treccia
> di capelli bianchi, acconciata in maniera da ricadere sulla spalla
> sinistra, come era stata la moda almeno trent'anni prima. Il suo
> volto, però, non aveva rughe. Solo i capelli e le ombre sotto i suoi
> occhi parlavano di un'età più avanzata della media su una nave
> Klingon. K'ooD la conosceva appena: solo quel tanto da sapere che
> apparteneva ad uno dei clan più avversi a Durani, e questo lo aveva
> spinto a farla includere nell'equipaggio della nave per quella
> missione. Non si era aspettato che potesse essere realmente utile.
> K'ooD si rizzò in piedi:
> “Q'aplà. Quello che ho chiesto è l'ufficiale scientifico di bordo. Sei
> tu?”
> “Sono Wlaska. E si: quell'onore è mio!” - disse la donna.
> “Allora, Wlaska: dimmi tutto quello che puoi su questo arnese” - disse
> K'ooD, indicando l'oggetto sul tavolo. La donna allungò una mano, ma
> K'ooD le impedì di afferrarlo:
> “Con prudenza! - l'ammonì – C'è molto di più di quello che sembra in
> quel cristallo dati. Non avrei bisogno di te, altrimenti”
> Wlaska gli scoccò un'occhiata indagatrice, ma ritirò la mano. La
> infilò invece in una tasca della sua divisa, da cui trasse un
> tricorder. L'accese, passando il sensore più volte sopra l'oggetto,
> quindi osservò per qualche istante i dati che scorrevano sul piccolo
> schermo alla base. Scosse la testa:
> “Questo cristallo dati... Beh, sembra effettivamente un cristallo
> dati! - disse – I dati presenti risultano registrati tutti in un
> medesimo luogo e periodo di tempo: su Bajor, da poco più di due
> settimane ad un mese fa... Però ci sono altre tracce. Tracce di dati
> più antichi, che sono stati cancellati. Nulla di strano: i cristalli
> dati sono spesso riutilizzati dozzine o centinaia di volte, ma...” -
> osservò di nuovo, con attenzione, lo schermo. Sulla testa, le creste
> sembrarono approfondirsi.
> “Ma?” - l'incalzò K'ooD.
> “Il cristallo dati in sé, è... Sembra... Molto antico!”
> “Quanto antico?”
> La donna scosse la testa, facendo ondeggiare la treccia bianca:
> “Non posso dirlo con precisione: non senza portarlo nel mio
> laboratorio. Sembra avere almeno cinque, seicento anni... Forse anche
> di più. Ma non è possibile! La tecnologia dei cristalli dati risale a
> neanche una cinquantina di anni fa!”
> “Qualcuno potrebbe aver portato un cristallo dati indietro nel tempo?”
> - domandò K'ooD.
> “E per quale motivo qualcuno dovrebbe farlo? – rispose Wlaska, alzando
> le spalle – Un cristallo dati ha bisogno di un supporto di lettura e
> scrittura per funzionare. Cinquecento anni fa, l'avrebbero appeso a un
> lampadario, usato come soprammobile o per decorare il petto di qualche
> idiota. Non certo come cristallo dati”
> “Potrebbero aver portato indietro anche il supporto.”
> “Certo - sbuffò – E' una possibilità. Anche che mio figlio sia ancora
> vivo, è una possibilità. Ma non ci scommetterei di certo.”
> “Oppure... Il materiale di cui è fatto potrebbe essere stato ricavato
> da un manufatto più antico?” - domandò T'Lani, avvicinandosi.
> Wlaska ci pensò su per qualche istante:
> “Questo si... - riconobbe – Durante l'occupazione cardassiana, i
> bajoriani hanno usato tutto quello che potevano per sopravvivere. Se
> sono riusciti a ricavare armi dai materiali più assurdi, potrebbero
> aver tirato fuori il materiale di un cristallo dati da qualcos'altro.
> Che cosa hai in mente, vulcaniana?”
> L'ambasciatrice non rispose. Si limitò a guardare verso K'ooD, che
> intervenne:
> “Va bene così. Wlaska, hai svolto il tuo compito qui con onore. Sono
> sicuro che altri compiti ti aspettano nel tuo laboratorio”
> La donna non si aspettava di essere congedata così bruscamente. Fissò
> alternativamente prima l'ambasciatore, poi il cristallo sul tavolo,
> poi di nuovo l'ambasciatore con una espressione di intensa curiosità
> sul volto, ma dovette comprendere che non avrebbe avuto risposta ad
> alcuna domanda. Alla fine salutò ed infilò la porta, non senza un
> ultimo sguardo in direzione dell'oggetto sul tavolo.
> K'ooD attese che la porta si fosse richiusa dietro a Wlaska prima di
> rivolgersi all'ambasciatrice:
> “Dunque, lei crede che...”
> La donna si sfilò il pesante mantello dell'altro, piegandolo con cura,
> prima di andare a sedersi sulla panca vicino all'oblò. Attraverso lo
> scintillio del campo di forze era visibile chiaramente Bajor, con le
> terre emerse che spuntavano attraverso le nuvole.
> “Sembra così calmo, visto da qui...” - commentò lei. K'ooD non si fece
> fuorviare.
> “Non ci credo!”
> Avanzò di un passo verso di lei:
> “Ho capito che cosa intendeva, quando ha chiesto se poteva essere
> stato ricavato da qualcos'altro. Bella teoria, la sua, lo concedo.
> Risponderebbe alla domanda di come mai un cristallo dati può servire
> da ponte per i Profeti. Ma non ci credo! Per quanto l'occupazione dei
> Cardassiani sia stata pesante, non posso credere che i bajoriani
> abbiano distrutto uno dei loro Cristalli dei Profeti per fabbricare
> dei semplici cristalli dati!”
> T'Lani sospirò:
> “Non è questo il punto. Il cristallo potrebbe essere andato distrutto
> accidentalmente. Tutto è possibile... Anche che si tratti di un
> volgarissimo cristallo dati e che non c'entri niente il fatto che lei
> lo tenesse in mano nel momento esatto in cui i Profeti hanno deciso
> di usare un ambasciatore klingon come loro Emissario. Non lo credo, ma
> non è questo il punto”
> “Uhm... E quale sarebbe allora il punto, secondo lei?”
> “In quello che le hanno detto. Primo: Sisko è scomparso dal loro
> universo e non sanno dove sia finito. Secondo: a quanto pare, c'è un
> secondo tempio... Ossia, un secondo tunnel spaziale, un nuovo
> collegamento tra la nostra realtà e la loro. Ma questo li ha
> spaventati... Perché? Che cosa può arrivare a spaventare i Profeti?”
>
>
> Deep Space 16 Gamma
> Passeggiata - 25/07/2395 - Ore 14:45
>
> La Passeggiata mostrava una insolita animazione per quell'ora. Strano,
> pensò Tomphson, guardando la folla assieparsi davanti alle vetrate che
> davano verso il tunnel spaziale. Ai suoi sensi di betazoide arrivavano
> ondate di pensieri misti di preoccupazione, paura, eccitazione, che
> non riusciva a districare.
> Come avevano fatto a capire che stava avvenendo qualcosa?
> Qui e là spuntavano le uniformi degli uomini della Sicurezza, ma non
> sembrava che stessero lì per contenere la gente assiepata. Piuttosto,
> pareva che stessero partecipando dell'evento collettivo.
> Tra la folla individuò una sottile figura inguainata in pantaloni neri
> che avanzava verso la vetrata. Gli dava le spalle, ma Tomphson non
> aveva bisogno di vederla in volto per riconoscerla. Alzò una mano e
> toccò una spalla, chiamando:
> “Vares!”
> La romulana si girò:
> “Oh, sei tu! Ti ricordi ancora di me, allora!” - disse.
> Tomphson si morse le labbra.
> “Non ti ho chiamato. Mi dispiace” - riconobbe Resh. La sondò
> delicatamente: non era arrabbiata, non era delusa di essere stata
> ignorata per qualche giorno... Ma era preoccupata. Resh la vide
> voltarsi e schivare un gruppo di persone per arrivare ad un punto meno
> affollato vicino alla vetrata. Resh la seguì, appoggiandosi alla
> balaustra. Lei puntò il dito allo sbocco del tunnel spaziale che si
> apriva come un fiore verso l'esterno del Quadrante Gamma. Il fiore
> continuava ad aprirsi, a contrarsi ed a aprirsi di nuovo.
> “Sono klingon, vero? - gli sussurrò Vares all'orecchio – Navi klingon
> di grosse dimensioni stanno arrivando attraverso il tunnel spaziale.
> Navi armate, in occultamento. La maggior parte delle persone qui
> ricorda quando è iniziata la guerra e sta pensando che stia per
> arrivare qualcosa del genere. Ma in realtà hai organizzato tu questo,
> vero?”
> Resh non rispose.
> “Puoi dirmelo. Non ne parlerò con l'ambasciatore Lamak.”
> Il capitano sospirò. Si guardò intorno, prima di rispondere:
> “Non c'erano navi della Flotta Stellare che potessero giungere in
> tempo per salvare i nostri. Sempre che riescano a salvare i nostri.
> Potrebbero anche ritrovarsi a raccogliere i pezzi e niente altro”
> Vares lo sbirciò:
> “E la Flotta Stellare era d'accordo?”
> “Non ho chiesto autorizzazioni”
> “Cosa?” - la romulana lo guardò stupefatta.
> Resh colse lo sguardo e alzò le spalle. Sorrise, quasi:
> “E allora? Vorrà dire che finirò la mia carriera a fare la guardia ad
> un buco di posto sull'orlo del nulla. Se i klingon torneranno con i
> nostri, ne sarà valsa la pena. Altrimenti... Beh, almeno non sarò
> stato con le mani in mano nel mio studio ad aspettare.”
> Le lunghe ciglia della romulana si abbassarono per un istante:
> “Per quel che vale...Auguri”
> “Grazie - disse – Adesso devo tornare nel mio studio. Ci vediamo
> dopo... Se sarà possibile”
> Lei rispose con un cenno del capo. Resh girò i tacchi e evitando i
> gruppi assiepati sulla Passeggiata, andò ad infilare il
> turboascensore.
>
>
>
> IRS Koraga
> Plancia di comando - 25/07/2395 - Ore 15:15
>
> “Che vuol dire? Quello che vedo è solo un maledetto targ della Flotta
> Stellare!” - il capitano della Koraga. L'uomo era seduto al centro
> della sala comando. In piedi accanto a lui, c'era Wlaska, che faceva
> dondolare la sua lunga treccia bianca vicino alla consolle
> scientifica.
> Sullo schermo centrale campeggiava l'olografia di un uomo biondo,
> dalle sopracciglia pesanti e occhi troppo vicini al naso. Indossava
> una divisa ed i gradi lo identificavano come un sottufficiale della
> Sicurezza.
> “Questo ti spiegherà tutto!”
> Wlaska premette un pulsante sulla sua consolle e sullo schermo
> tornarono a comparire le immagini dell'attentato. I manifestanti che
> brandivano i loro cartelli e gridavano slogan... E sopra un tetto, un
> cecchino. I sensori si erano concentrati su di lui. I capelli biondo
> cenere erano scarmigliati, ma la sua mira era precisa. Il vorta si
> accasciò a terra, sporcando l'abito della nuova Kai. Il sensore tornò
> a concentrarsi sul cecchino, che rapidamente abbandonò la sua
> posizione e scomparve in un nugolo di particelle.
> “C'è un momento in cui il cecchino si vede molto bene in faccia!” -
> disse Wlaska.
> L'olografia tornò indietro, fino a bloccarsi un istante prima che il
> cecchino scomparisse nel teletrasporto. L'uomo aveva apparentemente
> l'aspetto di un bajoriano, ma Wlaska separò lo schermo, eseguì una
> scansione delle tracce di DNA della microzona rilevata dai sensori
> ritrovando la vera specie cui apparteneva l'umanoide. Dalla olografia
> quindi estrapolò l'immagine dell'assassino e con un filtro cancellò
> gradatamente il falso aspetto bajoriano. Quindi accostò l'immagine a
> quella della foto tratta dagli archivi, con indosso la divisa della
> Flotta. A riprova, estrasse dal file degli archivi il DNA dell'uomo,
> sovrapponendolo a quello della scansione dei sensori. Combaciavano
> perfettamente.
>
>
> Deep Space 16 Gamma
> Studio del capitano - 25/07/2395 - Ore 15:21
>
> “Che succede? Notizie dalla Fearless?” - Resh Tomphson rientrò nel suo
> studio. Ancora una volta, trovò Karana Vok alla sua scrivania, intenta
> a fissare lo schermo del monitor. Mancava solo la tazza da caffè nella
> sua mano, ma Resh non aveva bisogno di esercitare le sue capacità di
> betazoide per percepire la tensione nella mezza klingon.
> “Stavolta no – rispose lei, accennando ad alzarsi dalla postazione –
> Ma non per questo le notizie che ho da darti sono migliori di quelle
> che vengono dalla Fearless”
> Resh le fece cenno di restare dov'era, e andò a sedersi su una delle
> poltroncine per gli ospiti:
> “Spara” - disse, laconico.
> “C'è stato un attentato alla elezione della Kai. E' morto un
> diplomatico”
> “Cosa!” - il capitano sentì il respiro mozzarglisi in gola. Perché,
> pensò, perché non ho dato una scorta? Perché non ho insistito?
> “T'Lani? K'ooD?” - domandò.
> La donna scosse la testa:
> “No. Non sono neanche stati feriti, a quanto risulta -
> Resh respirò di sollievo:
> “Chi è la vittima, allora?”
> “A morire è stato un diplomatico Vorta. Un certo Jedej.”
> “Jedej di Kurill?”
> Karana alzò gli occhi, sorpresa:
> “Non mi dire che lo conosci”
> “No. L'ambasciatrice mi ha parlato di lui giusto prima di partire. In
> effetti, è stato il principale motivo per cui K'ooD e T'Lani hanno
> deciso di partecipare alla cerimonia dell'elezione di Kai Wann. Si sa
> niente degli attentatori?”
> Sul volto della mezza klingon si disegnò una smorfia:
> “Spariti! La sicurezza bajoriana è stata incapace perfino di
> riprenderli!”
> “E si fa chiamare sicurezza?” - commentò sarcastico Tomphson. Poi, più
> serio:
> “Non li avranno trattenuti sul pianeta, spero! Non ho nessuna nave a
> disposizione per andarli a prendere”
> “No, sono tornati a bordo della nave Klingon. Ho parlato con il
> capitano, sono al sicuro”
> “Bene...” - Resh fece per alzarsi.
> “Non ho finito – lo bloccò Karana – Ho seguito la tradizione della
> Flotta Stellare e ti ho dato prima la buona notizia”
> “Se quella era la tua definizione di una buona notizia, devi rivedere
> il tuo vocabolario – sospirò il capitano – Dimmi, sono pronto”
> Karana gettò un'occhiata sul monitor, quindi tornò a guardare il
> capitano:
> “Ho parlato con il comandante. Quando è avvenuto l'attentato su Bajor,
> stavano anche loro tenendo d'occhio la zona con i loro sensori”
> “Hanno visto l'attentatore?”
> “Peggio. Hanno ripreso l'intera scena dallo spazio. Hanno preso le
> immagini dell'attentatore e lo hanno identificato.”
> “Perché questa dovrebbe essere una cattiva notizia?” - domandò Resh.
> “Perché si tratta di un membro della Flotta Stellare. Come Jarad. E
> come Jarad, fino a qualche settimana fa, è stato di stanza qui su Deep
> Space 16”
>
>
> IRS Koraga
> Plancia di comando - 25/07/2395 - Ore 15:32
>
>
>
> “Quindi, è un terrestre?” - domandò K'ooD. Il comandante Nu'Hos non
> aveva tardato a diffondere la notizia, convocando nella plancia di
> comando i due ambasciatori, che adesso erano in piedi, intenti ad
> osservare la stessa olografia che Wlaska aveva mostrato a lui pochi
> minuti prima.
> “Un targ umano – rispose Nu'Hos - Si chiama Connor. Nato in una
> colonia, non sulla Terra, ma la scheda non dice molto di più. Quello
> che ci dice quella fotografia è che la Flotta Stellare è coinvolta, e
> non potrà negarlo di fronte all'opinione pubblica di Bajor!”
> Le labbra di T'Lani si piegarono all'ingiù:
> “Questo risponde alla definizione di salto logico, comandante Nu'Hos.
> Sono sicura che quando quell'uomo sarà stato arrestato, confesserà e
> conosceremo i mandanti del suo crimine. Ma per il momento, direi che è
> prematuro puntare troppe dita. Piuttosto... Mi piacerebbe trovarlo. ”
> K'ooD intervenne:
> “Io avrei un'idea in proposito, veramente”
> “Quale?”
> “L'olografia ci dice che l'umano si è fatto teletrasportare...”
> “Si, ma non sappiamo dove! - disse Nu'Hos – Potrebbe essere da
> qualunque parte dello spazio, in questo momento!”
> “Non è detto. I sensori di questa nave in quel momento erano al
> massimo, non è vero?” - domandò K'ooD.
> “Certo. E lo sono ancora” - rispose Wlaska.
> “Questo vuol dire che hanno registrato le forme di vita senzienti -
> bajoriani, klingon... ma anche gli umani presenti sul pianeta, con
> tutte le loro collocazioni. Dubito che i bajoriani sappiano di dover
> cercare un umano.” - sempre che vogliano cercarlo, aggiunse K'ooD tra
> sé. C'erano troppe cose strane nella dinamica dell'attentato per non
> avere dubbi.
> “Devono essere migliaia!” - protestò Nu'Hos.
> “Non più di qualche centinaio, comandante – lo corresse T'Lani – e per
> la maggior parte concentrati nelle università e in un qualche
> istituzione medica. Sono sicura che escludendo queste entità, gli
> umani da controllare e rintracciare saranno molto pochi...”
> Wlaska si chinò sulla sua consolle. Sullo schermo centrale scomparve
> il volto dell'assassino per essere sostituito dall'immagine del
> pianeta bajor, immerso in una luce spettrale che lasciò il posto ad un
> nero illuminato dalle foreste degli agglomerati urbani, dalle lunghe
> cicatrici delle strade intervallati da vaste lande nere.
> Wlaska selezionò i gruppi di forme di vita, eliminando gradatamente i
> bajoriani, i klingon, i ferenghi, finché su tutto il pianeta non
> rimasero che una manciata di puntini illuminati. La klingon continuò,
> eliminando dallo schermo le università e gli ospedali. Adesso, tutto
> quello che rimaneva era...
> “E' lì!”
> K'ooD puntò il dito su un luogo della mappa, dove splendeva un isolato
> punto luminoso. Il puntino era in movimento sulla superficie. Wlaska
> riportò i sensori alla luce naturale e evidenziò un velivolo che si
> spostava rapidamente, quasi nascosto dal polo magnetico del pianeta.
> “Una navetta!” - esclamò K'ooD.
> “Un trasporto bajoriano” - rilevò T'Lani, che si rivolse al capitano:
> “Quella navetta non è in grado di affrontare lunghe distanze.
> Preferirei seguirla con discrezione, piuttosto che intercettarla...
> Non crede?”
> Nu'Hos si girò verso i suoi:
> “Occultamento! - ordinò – Procediamo sulle loro orme. Un quarto
> d'impulso!”
> La plancia fu immersa in una luce verdastra. Sullo schermo, la navetta
> stava uscendo indisturbata dalla ionosfera del pianeta. In silenzio,
> la seguirono mentre andava ad incontrare una nave più grande, che
> l'accolse nel suo hangar e partì.
> “Aumentano la velocità” - avvisò un sottoposto.
> “Aumentiamola anche noi!” - ordinò Nu'Hos. La nave superò il sistema
> solare di Bajor. Entrò in curvatura.
> “Curvatura quattro punto tre! Punto quattro!”
> “Andiamo!” Voglio stargli sul collo!” - disse Nu'Hos, scoprendo i
> denti.
> La caccia continuò. Attraversarono una fascia di asteroidi. La loro
> preda stava seguendo una rotta erratica, come se il capitano di quella
> non avesse ancora deciso per dove procedere.
> “Stanno cercando di confondere le proprie tracce ioniche...Se non li
> stessimo seguendo fin dall'inizio, a quest'ora li avremmo persi”
> Di nuovo, a nave nemica uscì dalla curvatura. Spense i motori di
> dritta, iniziando a avvitare la nave su sé stessa, quindi qualcosa
> attraversò lo schermo.
> “Sparano!” - Urlò il tattico della Koraga – Ma non hanno caricato le
> armi! come è possibile!”
> “E' un impulso sonico! Ci vedranno!” - gridò Wlaska – Come hanno fatto
> a capire che eravamo qui!”
> “Non mi importa, manovre evasive! Alzare gli scudi!” - le paratie
> della nave risuonarono come un tamburo. Sotto i loro piedi
> l'impiantito sobbalzò, e K'ooD accorse per sostenere T'Lani.
> “Energia alle armi! - urlò Nu'Hos – Combatteremo!”
> La nave vibrò ancora.
> “Colpo diretto! Scudi al sessanta per cento”
> “Q'ader, Ha'DI bah! - gridò ancora l comandante – Manovre evasive, ho
> detto! E sparate! Sparate con tutto quello che abbiamo!”
> La nave risuonava come un animale ferito ad ogni colpo, ma gli scudi
> resistevano. Sullo schermo, la nave nemica scomparve dietro degli
> asteroidi. Una massa di roccia si fuse ai colpi sparati dal tattico,
> quindi esplose lanciando schegge intorno come una granata.
> “Le schegge hanno danneggiato il deflettore di dritta!” - disse il
> tattico. Attese che la nave ricomparisse quindi lanciò una salva di
> siluri, a raffica. La scia andò a colpire la sezione centrale e un
> largo squarcio si aprì giusto sopra la zona motori. Qualcosa simile ad
> una bolla si espanse dalla ferita, esplose in polvere e detriti e
> ombre che sembravano quelle di umanoidi. La nave si spense, rimanendo
> inerte e buia sullo sfondo di polveri del campo d'asteroidi.
> “Colpo diretto!” - esultò Nu'Hos – Ancora uno!”
> “Basta! - urlò T'Lani – Sospendete il fuoco!”
> “Tu non dai ordini sulla mia nave, donna!” - sibilò il comandante.
> T'Lani si staccò a fatica dal braccio dell'ambasciatore K'ooD ed andò
> a piantarsi davanti a lui:
> “Non è un ordine, è una richiesta. Ho capito chi c'è su quella nave. E
> dobbiamo sospendere il fuoco! Prendetela con un raggio traente!”
> Grugnendo per il disappunto, Nu'Hos accennò al tattico, che manovrò
> sulla sua consolle. La nave fu centrata dal raggio traente.
> “Ci stanno chiamando” - avvisò Wlaska.
> “Sullo schermo!” - disse Nu'Hos.
> L'immagine diventò quella della plancia di una nave. Era invasa dal
> fumo. Una forma umanoide era riversa a terra, vicino alla poltrona
> centrale ed era ricoperta di sangue bruno. In mezzo al fumo, emerse la
> figura di un nuovo umanoide. L'uomo era pallido, sconvolto, con gli
> occhi che trasudavano odio.
> “Voi avete violato una nave diplomatica!” - gridò – Ci avete assalito!
> Pagherete per quello che avete fatto!”
> K'ooD avanzò di un passo, andando a mettersi di fronte allo schermo:
> “Io credo di noi, ambasciatore Jedej” - disse – Vede: ci sono delle
> controindicazioni quando si mette in scena la propria morte! O forse
> dovrei dire: quella di uno dei suoi cloni?”
>
>
> IRS Koraga
> Alloggi - 25/07/2395 - Ore 17,10
>
> =^=Dunque, ha organizzato l'omicidio del suo clone?=^= - domandò Resh
> Tomphson dallo schermo del comunicatore.
> K'ooD e T''Lani erano tornati nell'alloggio della nave, dopo che la
> IRS Koraga aveva trascinato la nave di Jedej fino a Bajor. Quindi la
> loro nave era ripartita immediatamente.
> K'ooD assentì, quindi passò la parola alla vulcaniana seduta accanto a
> lui:
> “L'idea penso fosse quella di fomentare odio nei bajoriani nei
> confronti dei federali con il loro coinvolgimento nel tentato omicidio
> di una Kai che, come Wenn, è ostile alla Federazione. Per rendere
> tutto più credibile, hanno fatto in modo che un cadavere ci fosse
> davvero. Un cadavere indiscutibile, quello dell'ambasciatore vorta. ”
> =^= Non capisco perché lo abbiate riportato a Bajor! - esclamò
> Tomphson - Avete detto voi che è molto probabile che ci siano state
> complicità da parte dei bajoriani =^=
> “Di una parte della società bajoriana – lo corresse T'Lani – Il
> processo di un attentato avvenuto sul loro pianeta è comunque di loro
> competenza. La pubblicità dell'evento dovrebbe impedire che nuove
> azioni del genere vengano progettate... Almeno a breve termine. Ma
> avrò cura di spiegarle ancora tutto non appena tornati a bordo di DS
> 16. ”
> =^= Non ho parlato con il capitano Nu'Hos. Per quando è previsto il
> vostro arrivo? =^=
> “Solo qualche ora – rispose K'ooD – La nostra nave sta per rientrare
> nel tunnel spaziale. Stiamo tornando a casa.”
> Tu stai tornando a casa.
> Lo schermo con il volto del capitano era scomparso. K'ooD si guardò
> intorno, smarrito.
> Blu. Bianco accecante. Non liquido. Non solido.
> "Dove sono?"
> “Tu-stai-tornando-a-casa”
> “Lasciatemi andare!” - gridò.
> “Perché gridi? - il volto della persona che gli era di fronte era di
> nuovo quello di suo padre. Sapeva con chi aveva a che fare - Tu sarai
> il nostro emissario. Tu sarai come Sisko”
> “Io... Perché io? Perché avete scelto me?”
> Una seconda voce si aggiunse alla prima. Il volto era quello di sua
> madre:
> “La tua gente dovrà chiudere il secondo tempio. Dovranno farlo. Se tu
> sei con noi”
> “Starai bene con noi” - la voce era infantile. Quella di un bambino
> che era stato un suo amico a scuola. Era morto da tantissimi anni, di
> febbre tirelliana.
> Amici, parenti... Era circondato di volti familiari eppure estranei.
> Chiuse gli occhi, li riaprì.
> “Quando la mia gente avrà chiuso il secondo tempio, mi lascerete
> tornare a casa?”
> “Questa è casa tua” - disse suo padre.
> “Questa è casa tua” - confermò la madre.
>
> IRS Koraga
> Alloggi - 25/07/2395 - Ore 17:15
>
> Il lungo mantello klingon era scivolato a terra, facendo leggermente
> tintinnare le decorazioni metalliche. T'Lani si chinò a raccoglierlo.
> Questa volta, il corpo del suo vecchio amico era scomparso. Non
> sarebbe stato facile, pensò lei, far capire al capitano della Koraga
> che K'ooD era stato preso dai Profeti. Che aveva sostituito Sisko
> come loro Emissario.
> Addio, pensò lei.
> Spero che ci sia musica, dovunque tu sia. Amico mio, addio.
>
> --------------------------
> FINE TRASMISSIONE
> -------------------------
>
> Ciao!
> Elena
> --
> "Ambasciatrice T'Lani" - Deep Space 16 Gamma
> ICQ 33856678
> _______________________________________________
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