[Stml21] R: 19.05 Riccardi - 3 più 1 fa 4

Vane hazyel91 a gmail.com
Mer 11 Ott 2017 23:29:45 CEST


Bel brano, ma una cosa non ho capito.. chi ha visto Durani e chi l’ha colpita? La creatura direi perché un vulcaniano non può sparire e muoversi così velocemente come narrato.. giusto?


========================
Tenente Durani della Casata di Kanjis
Ufficiale Tattico Capo
Deep Space 16 Gamma
========================


Da: Ramar Roberts
Inviato: mercoledì 11 ottobre 2017 21:39
A: Deep Space 16 Gamma
Oggetto: Re: [Stml21] 19.05 Riccardi - 3 più 1 fa 4

Ragazzi per favore, fatemi sapere se le mie email vi arrivano in spam

Il 11-ott-2017 21:15, "Capitano Shran" <cap.shran a gmail.com> ha scritto:
Pure i miei!
Che cavolo!
Dobbiamo scrivere a Michele...


Il 11 ott 2017 21:14, "Rick Maelstrom" <rickmaelstrom a gmail.com> ha scritto:
Confermo che sia i messaggi di Franco sia quelli di Ileana finiscono in spam.
Confermo anche il pezzo doppio.

Ciao

Il 11 ott 2017 9:11 PM, "Capitano Shran" <cap.shran a gmail.com> ha scritto:
Sisi Franco! Il tuo commento l'ho letto ma poi l'ho perso nel tentativo di recuperarlo!


Il 11 ott 2017 21:04, "Ramar Roberts" <robertsramar a gmail.com> ha scritto:
Ottimo brano, lo sviluppo è sempre.più interessante, bravo!

Ps le risposte di Franco mi arrivano come spam, volevo avvisarvi.

Il 11-ott-2017 20:54, "Franco Carretti" <rogal_dothrak a mail.com> ha scritto:
Ti sei accorta che il brano era doppio?
 
Agli altri è arrivato il mio commento?
 
  
Sent: Wednesday, October 11, 2017 at 8:24 PM
From: "Capitano Shran" <cap.shran a gmail.com>
To: "Deep Space 16 Gamma" <stml21 a gioco.net>
Subject: Re: [Stml21] 19.05 Riccardi - 3 più 1 fa 4
Ah quindi è arrivato bene! :D 
 
  
Il 11 ott 2017 20:19, "Riccardi" <riccardi.ds16 a gmail.com> ha scritto: 
Ciao,
grazie del commento!

Il 11/10/2017 20:04, Capitano Shran ha scritto: 
Bellissimo brano! Mi è piaciuta soprattutto la parte iniziale, quella della
lite tra Shran e Riccardi, per un attimo ho pensato che il Capitano avesse
iniziato a sfoderare le sue buone doti da andoriano!
E invece... era tutta una balla!
Bellissimo!

@Franco, il tuo messaggio mi era finito nello spam e nel tentativo di
recuperarlo mi sa che l'ho proprio eliminato :| Quindi sto rispondendo
direttamente alla mail di Fabio...
Mi sa che anche questa mail andrà nello spam della lista, speriamo di no...
ma in caso fatemelo sapere che provo a parlare con l'Ammiraglio in capo! :)

PS: Ho già messo il brano on line, se dovessero uscire richieste di
modifiche le farò direttamente da là.

Buona serata a tutti,
Ileana



‌

======================================
Capitano Shran
DeepSpace16Gamma
  ======================================
Email: cap.shran a gmail.com
Starfleet Italy: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/main.php
DS16Gamma:
http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/DS16Gamma/main.php
CV:
http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=199
Skype: dolcevoloo
======================================
"Occhio per occhio, ed il mondo  diventa cieco.."

Il giorno 11 ottobre 2017 19:11, Riccardi <riccardi.ds16 a gmail.com> ha
scritto:
  
Ciao a tutti,
ecco il mio brano spero che vi piaccia


Deep Space 16 Gamma - Ufficio della sicurezza- 29 giugno 2397 - ore 2.18

Riccardi entrò ad alta velocità nel suo ufficio e guardando i capi sezione
della sicurezza iniziò ad impartire una serie infinita di ordini e comandi
per poi congedarli brutalmente.

Rimasto solo il capo della sicurezza rimase in piedi ad osservare la sua
scrivania come per meditare la prossima mossa.

“Ha novità?” Chiese il capitano Shran entrando.

“No signore.” Rispose Riccardi senza alzare lo sguardo.

“Come è possibile?” Chiese il capitano.

Alessandro alzò lo sguardo per incrociare quello del superiore che continuò
a parlare: ”Come è possibile che un intruso si muova meglio sulla stazione
di lei e delle sue squadre!?”

“Non lo so signore.” Brontolò il capo della sicurezza.

“Lei mi aveva detto di conoscere ogni singolo passaggio di questo posto.”
Anche il capitano era pesantemente irritato per la situazione e stava
puntando le antenne verso il suo interlocutore come per poterlo scrutare
meglio.

“Sono morti tre dei suoi uomini.” Disse il capitano mettendo il coltello
nella piaga.

“Pensa che non lo sappia?” La frustrazione di Riccardi gli fece sfiorare
l’insubordinazione.

“Allora lo trovi.” Ordinò il capitano, per poi aggiungere: ”O troverò un
nuovo capo della sicurezza.”

Detto ciò l’andoriano uscì.

Rimasto solo Riccardi, scatenò la sua furia dovuta all’impossibilità di
catturare l’intruso e per la perdita di tre dei suoi uomini su una sedia
che impattò con forza contro il muro.


Deep Space 16 Gamma - Ufficio della sicurezza, celle di detenzione- 29
giugno 2397 - ore 2.26

Dalla sua posizione P’Mel poteva veder tutto. Quella posizione gli
permetteva di tenere sotto controllo tutto lo svolgersi dell’infruttuosa
caccia all’uomo lanciata da Riccardi. Il vulcaniano si sentiva al sicuro e,
se avesse avuto delle emozioni, sarebbe stato compiaciuto della sua
intelligenza: si era nascosto nell’unico posto in cui l’avrebbero cercato.

D’improvviso qualcosa lo mise in allarme.  Guardò meglio sul monitor del
dpadd che teneva in mano ma non riuscì a trovare traccia di molti degli
ufficiali superiori. Fece passare le varie telecamere della sicurezza ma
del capitano non c’era traccia da nessuna parte.  Stava per prendere le
immagini dalla sala comando quando lo schermo divenne improvvisamente
nero.  P’Mel controllò il cavo che connetteva il dpadd alla  rete di
sicurezza ma era a posto. Istintivamente decise di andare via, fece per
prendere la borsa, staccò il dpadd e si lanciò fuori dalla cella.

Un campo di forza lo respinse selvaggiamente indietro. Delle luci si
accesero all’improvviso e guardie armate sbucarono da ogni angolo.

Era in trappola.

“E’ stato gentile da parte sua a mettersi in una comoda cella.” Ironizzò il
capitando entrando nella sala accompagnato da Riccardi e Roberts.

“Attendente P’Mel, lei è in arresto con l’accusa di l’omicidio di tre
membri della sicurezza della stazione e alto tradimento.” Alessandro esordì
con la forma classica per poi dire: ”E’ tutto suo capitano.”

“Grazie capo, ottimo lavoro.” Shran si avvicinò al vulcaniano bloccato
nella cella.

P’Mel guardò il capitano e sfoderando tutta la sua logica disse: “Presumo
che il vostro litigo fosse una finzione.”

“Sì.” Ammise il capitano, poi aggiunse: ”Sapevamo che ci stava controllando
tramite un monitor della sicurezza e abbiamo inscenato un finto litigo per
farle abbassare la guardia. Anzi temevo che il lancio della sedia fosse un
po’ troppo teatrale e esagerato ma l’importante è che ha funzionato.”

“Come mi avete scoperto?” Chiese il vulcaniano.

Shran fece un passo in avanti e disse: ”Lei ha lavorato su questa stazione
per più di un anno presso l’ambasciata federale  prima di essere trasferito
sulla stazione Marconi. Conosce molto bene questa stazione e ciò le ha
permesso di muoversi in libertà. “ Un sorriso apparve sul volto del
capitano: ”Inoltre l’ambasciatrice T’Lani conosce bene il suo passato. E’
una donna molto difficile da fregare, infatti sul suo fascicolo ha scritto
una semplice somma algebrica.”

“Tre più uno fa quattro.” Rispose Riccardi.

“No capo.” Shran scosse la testa, Riccardi e Roberts sorrisero di
rimando: ”Tre più uno non fa quattro fa trentuno come la sezione a cui
P’Mel
appartiene.”

A conferma di tutto ciò il vulcaniano inarcò un sopracciglio.

P’Mel fece per parlare ma il capitano fu più rapido: ”Perché ha ucciso i
miei uomini?”

Shran sputò quelle parole con una tale rabbia e disprezzo da riuscir ad
intaccare il controllo delle emozioni del vulcaniano il quale, dopo un
primo tentennamento, rispose: ”Ho ucciso solo due di loro.” Breve pausa:
”Non
potevo permettere che si instaurino rapporti con quegli alieni… ci
trascineranno nella guerra che stanno combattendo.”

“Di che cosa parla?”

“Non sono quello che sembrano hanno fatto cose orribili comprese
segregazioni razziali.” P’Mel guardò il capo della sicurezza: ”c’è una
creatura a bordo… era con me ed ha ucciso la terza guardia.”

Riccardi con rapidi e occulti gesti diede prontamente ordini ai suoi
sottoposti di continuare la ricerca nel mentre il capitano chiese: ”Che
creatura?”

“E’ la prova di quello che quegli alieni possono fare di male.” Detto ciò
P’Mel schiacciò una capsula che aveva in bocca e liberò il veleno.

Un pochi istanti il prigioniero si accasciò a terra morente.

“Presto.” Ordino il capitano. Ma le guardie anche se accorsero fulminee ma
poterono solo constatare la morte del vulcaniano.


Deep Space 16 Gamma – Alloggio del tenente Duran- 29 giugno 2397 - ore 2.31

Durani, dopo mille trattative, aveva acconsentito ad andarsi a riposare. Il
dottor Damar le aveva dato un forte sedativo dicendole che avrebbe dormito
così profondamente da non far sogni. Eppure, stava sognando e quello che
stava vedendo esulava dall’essere definito incubo.

Era in una piazza molto larga ai cui bordi c’erano una serie di edifici di
forma ovoidale e color verde acqua. Al centro c’era una immensa fontana con
dell’acqua poco profonda. Attorno a sé c’erano cadaveri, migliaia di esseri
rettiliformi erano sparsi qua e là. Erano caduti lì dove la morte li aveva
colti e non erano morti per cause naturali. Ogni corpo aveva delle ferite
profonde simili a quelle che si potevano riscontrare su un campo di
battaglia medioevale e a quelle che si potevano avere per un attacco di
bestie feroci.

Durani si guardò introno. La calma di quel posto era totale. Sarebbe stato
un posto fantastico in cui stare se non ci fossero stati tutti quei morti.
Poi posò lo sguardo su uno dei corpi. D’improvviso tutto cambiò.

Da giorno la scena passò a notte fonda. Vide l’alieno ancora in vita
correre per salvarsi. La cosa terrificante per la Klingon fu vedere
l’intera scena con la prospettiva dell’assassino.  Assisté impotente alla
disperata fuga del rettiloide che terminò in un angolo. Vide la creatura
implorare in una strana lingua pietà.  Poi Durani sentì il suo braccio
alzarsi e assumere la forma di una tentacolo e colpire l’alieno in pieno
petto. L’urlo straziante del ferito sconcertò la donna che cercò di
distogliere lo sguardo per evitare di infierire sulla sua vittima ma, al
contrario, si lanciò sulla preda e la finì a morsi.

Il risveglio della Klingon nella sua stanza fu un piacevole ritorno alla
realtà. Quel sogno l’aveva turbata non poco. Stava cercando di rimettere
assieme le idee quando percepì una voce nella testa:*HAI VISTO?*

Breve pausa poi la voce ricominciò:*AIUTAMI… AIUTACI.*
La Klingon si guardò in torno e, nella penombra della sua camera, vide una
presenza in ombra. Non riusciva a distinguerla bene, sembrava quasi una
enorme piovra. Istintivamente capì che si trattava dell’essere che le stava
parlando nella mente.
“Chi sei?” Chiese l’ufficiale tattico.
*LO IMMAGINI, MI HAI VISTO ALL’OPERA.*
“Perché hai ucciso quegli alieni?”
*NON HO SCELTA… E’ COLPA LORO.*
“Loro chi?”
*I VOSTRI OSPITI.*
Durani rimase a lungo a pensare ma la creatura continuò a parlarne nella
mente:*SONO MALVAGI E NON SONO COSA VOGLIONO SEMBRARE… HANNO SEGREGATO I
LORO MASCHI E NOI….*
La Klingon decise di vederci chiaro, si avvicinò al comando delle luci e
le accese.
Ma si accorse di essere sola nella sua camera.

Deep Space 16 Gamma - Plancia- 29 giugno 2397 - ore 2.41
In plancia la situazione era tranquilla malgrado l’attacco alla sicurezza.
Claire stava coordinando le ricerche coi sensori interni uando il
guardiamarina Tellis al tattico esclamò: ”Comandante rilevo una serie di
esplosioni su una delle navi aliene.”
Il primo ufficiale lasciò immediatamente la consolle sicurezza per
avvicinarsi al tattico: ”C’è un incidente?”
“No… stanno.” Tellis era incredula: ”Stanno combattendo… .”
Drillrush guardò a sua volta la consolle tattica e confermò l’analisi
della sottoposto: ”Si stanno sparando a bordo….” Fu l’analisi incredula del
primo ufficiale e Tellis aggiunse: ”Le altre navi… caricano le armi… .”
Deep Space 16 Gamma - Ufficio della sicurezza- 29 giugno 2397 - ore 2.18

Riccardi entrò ad alta velocità nel suo ufficio e guardando i capi sezione
della sicurezza iniziò ad impartire una serie infinita di ordini e comandi
per poi congedarli brutalmente.

Rimasto solo il capo della sicurezza rimase in piedi ad osservare la sua
scrivania come per meditare la prossima mossa.

“Ha novità?” Chiese il capitano Shran entrando.

“No signore.” Rispose Riccardi senza alzare lo sguardo.

“Come è possibile?” Chiese il capitano.

Alessandro alzò lo sguardo per incrociare quello del superiore che continuò
a parlare: ”Come è possibile che un intruso si muova meglio sulla stazione
di lei e delle sue squadre!?”

“Non lo so signore.” Brontolò il capo della sicurezza.

“Lei mi aveva detto di conoscere ogni singolo passaggio di questo posto.”
Anche il capitano era pesantemente irritato per la situazione e stava
puntando le antenne verso il suo interlocutore come per poterlo scrutare
meglio.

“Sono morti tre dei suoi uomini.” Disse il capitano mettendo il coltello
nella piaga.

“Pensa che non lo sappia?” La frustrazione di Riccardi gli fece sfiorare
l’insubordinazione.

“Allora lo trovi.” Ordinò il capitano, per poi aggiungere: ”O troverò un
nuovo capo della sicurezza.”

Detto ciò l’andoriano uscì.

Rimasto solo Riccardi, scatenò la sua furia dovuta all’impossibilità di
catturare l’intruso e per la perdita di tre dei suoi uomini su una sedia
che impattò con forza contro il muro.


Deep Space 16 Gamma - Ufficio della sicurezza, celle di detenzione- 29
giugno 2397 - ore 2.26

Dalla sua posizione P’Mel poteva veder tutto. Quella posizione gli
permetteva di tenere sotto controllo tutto lo svolgersi dell’infruttuosa
caccia all’uomo lanciata da Riccardi. Il vulcaniano si sentiva al sicuro e,
se avesse avuto delle emozioni, sarebbe stato compiaciuto della sua
intelligenza: si era nascosto nell’unico posto in cui l’avrebbero cercato.

D’improvviso qualcosa lo mise in allarme.  Guardò meglio sul monitor del
dpadd che teneva in mano ma non riuscì a trovare traccia di molti degli
ufficiali superiori. Fece passare le varie telecamere della sicurezza ma
del capitano non c’era traccia da nessuna parte.  Stava per prendere le
immagini dalla sala comando quando lo schermo divenne improvvisamente
nero.  P’Mel controllò il cavo che connetteva il dpadd alla  rete di
sicurezza ma era a posto. Istintivamente decise di andare via, fece per
prendere la borsa, staccò il dpadd e si lanciò fuori dalla cella.

Un campo di forza lo respinse selvaggiamente indietro. Delle luci si
accesero all’improvviso e guardie armate sbucarono da ogni angolo.

Era in trappola.

“E’ stato gentile da parte sua a mettersi in una comoda cella.” Ironizzò il
capitando entrando nella sala accompagnato da Riccardi e Roberts.

“Attendente P’Mel, lei è in arresto con l’accusa di l’omicidio di tre
membri della sicurezza della stazione e alto tradimento.” Alessandro esordì
con la forma classica per poi dire: ”E’ tutto suo capitano.”

“Grazie capo, ottimo lavoro.” Shran si avvicinò al vulcaniano bloccato
nella cella.

P’Mel guardò il capitano e sfoderando tutta la sua logica disse: “Presumo
che il vostro litigo fosse una finzione.”

“Sì.” Ammise il capitano, poi aggiunse: ”Sapevamo che ci stava controllando
tramite un monitor della sicurezza e abbiamo inscenato un finto litigo per
farle abbassare la guardia. Anzi temevo che il lancio della sedia fosse un
po’ troppo teatrale e esagerato ma l’importante è che ha funzionato.”

“Come mi avete scoperto?” Chiese il vulcaniano.

Shran fece un passo in avanti e disse: ”Lei ha lavorato su questa stazione
per più di un anno presso l’ambasciata federale  prima di essere trasferito
sulla stazione Marconi. Conosce molto bene questa stazione e ciò le ha
permesso di muoversi in libertà. “ Un sorriso apparve sul volto del
capitano: ”Inoltre l’ambasciatrice T’Lani conosce bene il suo passato. E’
una donna molto difficile da fregare, infatti sul suo fascicolo ha scritto
una semplice somma algebrica.”

“Tre più uno fa quattro.” Rispose Riccardi.

“No capo.” Shran scosse la testa, Riccardi e Roberts sorrisero di
rimando: ”Tre più uno non fa quattro fa trentuno come la sezione a cui
P’Mel
appartiene.”

A conferma di tutto ciò il vulcaniano inarcò un sopracciglio.

P’Mel fece per parlare ma il capitano fu più rapido: ”Perché ha ucciso i
miei uomini?”

Shran sputò quelle parole con una tale rabbia e disprezzo da riuscir ad
intaccare il controllo delle emozioni del vulcaniano il quale, dopo un
primo tentennamento, rispose: ”Ho ucciso solo due di loro.” Breve pausa:
”Non
potevo permettere che si instaurino rapporti con quegli alieni… ci
trascineranno nella guerra che stanno combattendo.”

“Di che cosa parla?”

“Non sono quello che sembrano hanno fatto cose orribili comprese
segregazioni razziali.” P’Mel guardò il capo della sicurezza: ”c’è una
creatura a bordo… era con me ed ha ucciso la terza guardia.”

Riccardi con rapidi e occulti gesti diede prontamente ordini ai suoi
sottoposti di continuare la ricerca nel mentre il capitano chiese: ”Che
creatura?”

“E’ la prova di quello che quegli alieni possono fare di male.” Detto ciò
P’Mel schiacciò una capsula che aveva in bocca e liberò il veleno.

Un pochi istanti il prigioniero si accasciò a terra morente.

“Presto.” Ordino il capitano. Ma le guardie anche se accorsero fulminee ma
poterono solo constatare la morte del vulcaniano.


Deep Space 16 Gamma – Alloggio del tenente Duran- 29 giugno 2397 - ore 2.31

Durani, dopo mille trattative, aveva acconsentito ad andarsi a riposare. Il
dottor Damar le aveva dato un forte sedativo dicendole che avrebbe dormito
così profondamente da non far sogni. Eppure, stava sognando e quello che
stava vedendo esulava dall’essere definito incubo.

Era in una piazza molto larga ai cui bordi c’erano una serie di edifici di
forma ovoidale e color verde acqua. Al centro c’era una immensa fontana con
dell’acqua poco profonda. Attorno a sé c’erano cadaveri, migliaia di esseri
rettiliformi erano sparsi qua e là. Erano caduti lì dove la morte li aveva
colti e non erano morti per cause naturali. Ogni corpo aveva delle ferite
profonde simili a quelle che si potevano riscontrare su un campo di
battaglia medioevale e a quelle che si potevano avere per un attacco di
bestie feroci.

Durani si guardò introno. La calma di quel posto era totale. Sarebbe stato
un posto fantastico in cui stare se non ci fossero stati tutti quei morti.
Poi posò lo sguardo su uno dei corpi. D’improvviso tutto cambiò.

Da giorno la scena passò a notte fonda. Vide l’alieno ancora in vita
correre per salvarsi. La cosa terrificante per la Klingon fu vedere
l’intera scena con la prospettiva dell’assassino.  Assisté impotente alla
disperata fuga del rettiloide che terminò in un angolo. Vide la creatura
implorare in una strana lingua pietà.  Poi Durani sentì il suo braccio
alzarsi e assumere la forma di una tentacolo e colpire l’alieno in pieno
petto. L’urlo straziante del ferito sconcertò la donna che cercò di
distogliere lo sguardo per evitare di infierire sulla sua vittima ma, al
contrario, si lanciò sulla preda e la finì a morsi.

Il risveglio della Klingon nella sua stanza fu un piacevole ritorno alla
realtà. Quel sogno l’aveva turbata non poco. Stava cercando di rimettere
assieme le idee quando percepì una voce nella testa:*HAI VISTO?*

Breve pausa poi la voce ricominciò:*AIUTAMI… AIUTACI.*
La Klingon si guardò in torno e, nella penombra della sua camera, vide una
presenza in ombra. Non riusciva a distinguerla bene, sembrava quasi una
enorme piovra. Istintivamente capì che si trattava dell’essere che le stava
parlando nella mente.
“Chi sei?” Chiese l’ufficiale tattico.
*LO IMMAGINI, MI HAI VISTO ALL’OPERA.*
“Perché hai ucciso quegli alieni?”
*NON HO SCELTA… E’ COLPA LORO.*
“Loro chi?”
*I VOSTRI OSPITI.*
Durani rimase a lungo a pensare ma la creatura continuò a parlarne nella
mente:*SONO MALVAGI E NON SONO COSA VOGLIONO SEMBRARE… HANNO SEGREGATO I
LORO MASCHI E NOI….*
La Klingon decise di vederci chiaro, si avvicinò al comando delle luci e
le accese.
Ma si accorse di essere sola nella sua camera.

Deep Space 16 Gamma - Plancia- 29 giugno 2397 - ore 2.41
In plancia la situazione era tranquilla malgrado l’attacco alla sicurezza.
Claire stava coordinando le ricerche coi sensori interni uando il
guardiamarina Tellis al tattico esclamò: ”Comandante rilevo una serie di
esplosioni su una delle navi aliene.”
Il primo ufficiale lasciò immediatamente la consolle sicurezza per
avvicinarsi al tattico: ”C’è un incidente?”
“No… stanno.” Tellis era incredula: ”Stanno combattendo… .”
Drillrush guardò a sua volta la consolle tattica e confermò l’analisi
della sottoposto: ”Si stanno sparando a bordo….” Fu l’analisi incredula del
primo ufficiale e Tellis aggiunse: ”Le altre navi… caricano le armi… .”


Ecco questo è il mio brano. Ho ipoteizzato che sulla stazione Marconi una
frangia separatista sia entrata in contatto con la sezione 31 e li ha messi
in guardia sui pericoli degli alieni. Ho dovuto mettere come agente della
sezione 31 un vulcaniano perchè nel brano precedente Durani vede delle
orecchie a punta.

Ciao
Fabio


-----------------------------------------
Tenente comandante **0
Alessandro Riccardi
Ufficiale Tattico e Capo della Sicurezza
Deep Space 16,Gamma
-----------------------------------------
Comunicazione privata:

riccardi.ds16 a gmail.com

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"Sognatori, Plasmatori, Cantanti e Creatori"

cpt Sheridan, John J. Babylon 5

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--
Ciao
Fabio


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Tenente comandante **0
Alessandro Riccardi
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GharwI' Rogal del Casato Dothrak
Ambasciatore Klingon presso Deep Space 16 Gamma

[CV]: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=218
===================================
Ho fatto l'errore più grande di tutti... Mi sono civilizzato. (Riddick)

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