[Stml21] [T'Lani - 20.08] Tessere di mosaico
Monica Miodini
hannadegliiapigi a hotmail.it
Ven 10 Ago 2018 21:30:49 CEST
Ramar è in gamba, vedrai che ti scagionerà presto !
Monica
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From: Stml21 <stml21-bounces a gioco.net> on behalf of Elena Fuccelli <mf9115 a mclink.it>
Sent: Friday, August 10, 2018 6:47:18 PM
To: Deep Space 16 Gamma
Subject: Re: [Stml21] [T'Lani - 20.08] Tessere di mosaico
On Fri, 10 Aug 2018 00:43:36 +0200
"Franco Carretti" <rogal_dothrak a mail.com> wrote:
> Interessante, adesso sospettiamo anche di T9Lani... che casino :D
Spero che l ufficiale scientifico scopra prima o poi anche che le
molecole non appartengono a
allo stesso loro universo...
Ciao!;-D
Elena
> Brava Elena Sent: Thursday, August 09, 2018 at 8:39 PM From:
>"Elena Fuccelli" <mf9115 a mclink.it> To: "Deep Space 16 Gamma"
><stml21 a gioco.net> Subject: [Stml21] [T9Lani - 20.08] Tessere di
>mosaico On Mon, 23 Jul 2018 12:31:51 +0200 "Franco Carretti"
><rogal_dothrak a mail.com> wrote: > Un po9 breve ma non ero certo di
>cosa scrivere. Ci sono un po9 di >cose che non mi tornano: 1. Il
>cambio di realtà dovrebbe >influenzare non solo gli incarichi,
>ma anche la posizione dei >personaggi. Shran dalla poltrona di
>comando dovrebbe ritrovarsi in >quella delal sezione scientifica al
>cambio di realtà, >altrimenti si accorgerebbero subito che
>qualcosa non va... invece >devono vedere delle riprese per capirlo.
>2. Il cambio non è >solo sulla stazione. In un brano (20.04)
>il Capitano Riccardi deve >parlare con l9ammiragliato quindi il
>cambio dev9essere in tutto >l9universo altrimenti appena chiamato
>l9ammiraglio gli avrebbero >chiesto che fine avesse fatto Shran 3.
>Cosa succede durante lo >scambio di realtà? La realtà A
>si interrompe e va in >pausa? Se così non fosse le riprese
>dovrebbero registrare la >realtà B e quindi dovrebbero vedere
>cos9è successo... e >il tempo? si accorgono che hanno perso un
>giorno? 3. Mi pare un po9 >improbabile che non trovino Durani, l9ho
>tirata un po9 per le lunghe >impegnandoli in riunioni, ma hanno la
>posizione di Durani >quand9è sparita, si suppone che dopo poco
>la trovino nella >scatola anche se la scatoal amschera la sua
>posizione. Insomma >non è semplice, spero che vi basti come
>proseguo della trama. Posto con un giorno di ritardo... Spero mi
>perdonerete. Ho trovato qualche difficoltà con le incongruenze
>fra i vari pezzi. Rispetto al pezzo precedente, ho fatto
>temporalmente un passo indietro. Si svolge prima della riunione con
>gli ambasciatori che era alla fine del pezzo precedente. Spero che
>sia tutto chiaro... --------------------------------------- INIZIO
>TRASMISSIONE -------------------------------------- Stiva di carico
>3 - 18/03/2398 ore 17.15 (NB: prima della riunione di cui al pezzo
>precedente) Lì per lì non aveva capito dove si
>trovasse. Era al buio. Le mancava l’aria e la testa le faceva
>male, ma ignorò il dolore. Le mani non erano di nessuna
>utilità, legate come erano dietro la schiena. Anche le gambe
>erano legate e piegate contro un muro che dava la sensazione fredda
>del metallo attraverso la tuta. In bocca sentiva il sapore di un
>fetido straccio, e questo, pensò, era un buon segno. Se si
>erano preoccupati che nessuno la sentisse, voleva dire che non
>l’avevano portata fuori della Base, o almeno non ancora. Durani
>sentì sorgere dentro di sé una rabbia sorda. Come aveva
>potuto farsi imprigionare da un … come quel bajoriano? Lo
>avrebbe fatto a brani con le sue sole mani non appena fosse riuscita
>a uscire da quel dannato buco in cui l’aveva nascosta. Era in
>gioco quel poco d’onore che la disgrazia della famiglia Kanjis
>le aveva lasciato! Istintivamente aveva teso le gambe attraverso i
>legacci. Urtò la parete, che emise un rumore metallico. Una
>paratia… Si: ora che ci pensava, quel bastardo di bajoriano
>aveva detto qualcosa, mentre lei era ancora semisvenuta per il colpo
>ricevuto. Era qualcosa su una paratia che avrebbe impedito ai sensori
>di trovarla. Allora, non si erano dati tanto da fare per
>sequestrarla: era sempre in quella dannata stiva di carico 3! La
>rabbia che sentiva salì di un altro gradino. Non
>l’avevano neanche considerata un nemico al loro livello, se non
>si erano dati pena di nasconderla meglio! Le gambe si tesero di
>nuovo, urtando contro la paratia. Il suono si trasmise attraverso il
>metallo dritto nel cranio, strappandole un grugnito nello straccio
>che le avevano messo in bocca. Avrebbe fatto pagare a quel… Un
>momento. Quindi, si trovava nell’intercapedine tra la parete
>interna e quella esterna della stiva di carico 3. Il rivestimento
>esterno non avrebbe ceduto facilmente, ma le paratie interne venivano
>collocate in binari ad incastro, per poter effettuare eventuali
>riparazioni ai cavi di collegamento. La paratia contro la quale
>premeva il suo corpo… Adesso, quando l’aveva urtata,
>aveva sentito qualcosa sotto il rumore. Un movimento, forse? I
>legacci penetravano stretti nelle gambe, ma poteva ancora muovere le
>ginocchia. Provò a puntarle contro la parete esterna.
>Inarcò la schiena, portando le ginocchia di nuovo a colpire la
>paratia, e poi ancora e ancora, ignorando le fitte che il rumore le
>faceva penetrare dritto nel cervello. Mancava l’aria e lo
>sforzo quasi le fece inghiottire brani di stoffa. C’era troppo
>poco spazio per colpirla con violenza sufficiente a farla uscire
>dall’incastro, ma la sentiva muoversi, un po’ di
>più ogni volta. Ancora, ancora, maledizione! Per Kahless, per
>la nave che trasporta i morti disonorati al Gret’hor, muoviti,
>muoviti, muoviti! Dopo un tempo che le parve infinito, ad un lato
>della paratia comparve una sottile linea di luce. Si stava
>scardinando, infine! Durani raddoppiò i suoi sforzi, puntando
>verso il bordo luminoso. La paratia infine cedette d’un colpo,
>facendola ruzzolare verso l’interno. Durani si ritrovò
>sul pavimento, faccia a terra, a respirare la polvere e l’unto
>della stiva di carico. Iniziò a strusciare la faccia contro il
>pavimento, cercando di sputare via il bavaglio. Avvertì un
>rumore. La porta della stiva di carico. Stava entrando qualcuno. *
>Sono tornati! * - pensò con rabbia. Ci aveva messo troppo
>tempo! Se solo fosse riuscita a liberarsi di quelle corde infami,
>glie l’avrebbe fatta pagare! Dette uno strattone alle corde,
>cercando di svicolare al riparo di alcune casse. “Durani!
>Tenente Durani!” - sentì chiamare. Riccardi! Riconobbe
>la voce, ma il bavaglio le impediva ancora di parlare. Con uno
>sforzo, la donna rotolò su sé stessa e con entrambe le
>ginocchia colpì le casse che si trovavano di fronte a lei.
>“Durani!” - Dei passi la raggiunsero, delle mani le
>cercarono le corde. Tossì, mentre il bavaglio le veniva tolto
>dalla bocca. “Sta bene? - domandò Riccardi, finendo di
>liberarla dalle corde – Che è successo? Chi è
>stato?” “Qualcuno che me la pagherà caro! -
>sibilò la klingon – Ma prima dobbiamo avvertire
>Tara… La comandante Keane. E’ lei che vogliono
>uccidere!” “Cosa? Chi c’è dietro? Chi vuole
>ucciderla?” “Lasci perdere e la chiami, per Kahless! Deve
>avvertirla!” La mano di Riccardi corse al comunicatore:
>“Riccardi a comandante Keane” =^= Qui Keane =^=
>“Dove si trova?” =^= Al momento? Sono nel corridoio
>alloggi degli ufficiali. Perché? =^= “Abbiamo trovato
>Durani. Vada subito nel suo alloggio e non apra a nessuno. Le mando
>immediatamente degli uomini della Sicurezza” =^= Cosa?
>Perché? Ho fatto qualcosa? =^= “No. E’ che non
>voglio che qualcosa sia fatto a lei!” Corridoio alloggi
>ufficiali - 18/03/2398 ore 18,21 =^= No. E’ che non voglio che
>qualcosa sia fatto a lei! =^= La comunicazione si interruppe. Tara
>istintivamente si guardò intorno, mettendo le spalle alla
>parete e la mano sull’impugnatura del suo phaser. Si mosse
>verso il proprio alloggio, sempre controllando il corridoio. Non
>aveva idea di quale minaccia stesse parlando Riccardi, ma
>l’urgenza che aveva sentito nella voce dell’umano le
>aveva detto che doveva essere qualcosa di serio… Che voleva
>dire che Durani era stata trovata? Che cosa le era successo? Il
>pavimento le aveva trasmesso un rumore, come di un passo trattenuto.
>Tara si bloccò, ascoltando l’aria oltre il rumore sordo
>dei macchinari della Base. Forse la comunicazione di Riccardi
>l’aveva fatta diventare paranoica, pensò Tara, ma
>c’era un mezzo per esserne sicuri. Raggiunse il proprio
>alloggio e chiuse la porta dietro di sé. Andò alla
>scrivania ed estrasse dal cassetto il proprio tricorder. Lo accese e
>iniziò a esplorare lo spazio circostante. C’erano segni
>di vita di un umano di sesso femminile dell’alloggio di Claire
>Drillrush – giusto, era di riposo, visto che al primo ufficiale
>sarebbe toccato il turno di notte in sala comando. Mosse il sensore
>in direzione del corridoio, regolandone il raggio. Il tricorder
>segnalò anche un’altra presenza. Klingon. Maschile.
>Fermo, in piedi, non lontano dalle porte del turboascensore. Per un
>istante, Tara pensò che fosse Rogal… Possibile? Non era
>mai venuto a trovarla nel suo alloggio, era troppo facile che un
>altro degli ufficiali li vedesse insieme. Ma se non era lui? Non
>aveva senso che un Klingon si trovasse nel corridoio di fronte agli
>alloggi degli ufficiali. Gli uffici della Delegazione Klingon erano
>distanti da lì. Era quella la minaccia da cui Riccardi
>l’aveva appena messa in guardia? Infermeria - 18/03/2398 ore
>19.00 “Sto bene! Sto bene! - esclamò Durani –
>Quante volte devo ripeterlo?” “Può ripeterlo
>quanto vuole, tenente...” – ribatté il capitano
>Shran. L’uomo era in piedi, accanto al bioletto sul quale
>l’avevano spinta dopo averla teletrasportata dalla Stiva di
>carico 3. Più distante, con le braccia conserte, stava il
>comandante Riccardi. “...Ma finché il dottor Sonx non
>avrà dato il suo assenso, io da qui non le permetterò
>di uscire” - accennò al denobulano che stava
>controllando i dati del biomonitor. “Sono io a dare il permesso
>di uscire dall’infermeria - sottolineò il dottore
>– L’esame sarà più rapido se
>deciderà di collaborare, tenente Durani… Per esempio,
>stando ferma su quel bioletto anziché muoversi continuamente.
>Così non riuscirò mai a prendere le sue letture!”
>“E’ così…” - Durani si interruppe,
>vedendo lo sguardo severo del capitano - ...Frustrante!” -
>completò. “Quello che io trovo frustrante è non
>capire che cosa stia succedendo sulla mia Base!” -
>brontolò il capitano – Che cosa stanno combinando, i
>Klingon? Che cosa hanno a che spartire con quel bajoriano dalla
>fedina penale lunga da qui al Quadrante Delta? In che rapporto
>è il bajoriano con il cristallo?” Durani scrollò
>le spalle, causando un mugolio di disapprovazione da parte del dottor
>Sonx: “Le ho detto tutto quello che ho sentito nella stiva di
>carico. Non ho riconosciuto il klingon che stava parlando con il
>bajoriano… Posso solo dire che aveva una corazza rossa, uguale
>a quelle della guardia dell’Ambasciatore Rogal”
>“Potrebbe essere lo stesso uomo in agguato nel corridoio
>alloggi ufficiali… Anche lui ha una corazza rossa - suppose
>Riccardi – I miei uomini lo stanno tenendo sotto controllo,
>pronti ad intervenire se dovesse tentare qualcosa contro Tara
>Keane… O chiunque altro, se è per questo” Shran
>iniziò a camminare in su e in giù, parlando a voce
>alta: “Durani ha sentito quella conversazione ore fa –
>disse – Mentre lei era in quella paratia, il comandante Keane
>avrebbe potuto essere aggredita non una ma dieci, venti volte!
>Perché non è ancora successo niente?”
>Tornò a piantarsi di fronte al lettino dove era distesa Durani
>e la fissò dritto negli occhi: “Non c’è
>niente che abbia senso. Tanto per dirne una: perché
>l’hanno lasciata dietro quella paratia? Dovevano sapere che non
>appena fosse stata rilevata la sua assenza, i sensori interni
>sarebbero stati settati al massimo per poter trovare le sue tracce. I
>sensori della Base riescono a vedere attraverso gli scafi delle navi
>più avanzate… Per proteggere la privacy dei passeggeri
>e degli uffici diplomatici a bordo, i sensori interni vengono tenuti
>al minimo, ma il bajoriano doveva sapere che sarebbe stata trovata
>non appena fosse scattato l’allarme per la sua
>scomparsa.” Durani lo fissò: “Sta dicendo che ci
>contava?” “E che ci avrebbe detto tutto quello che aveva
>sentito - assentì Shran – Ma che sia dannato se capisco
>il perché! A che gioco sta giocando… A proposito, come
>si chiama il bajoriano?” - domandò, rivolto a Riccardi.
>“Tra la malavita di Bajor viene chiamato Rillar, ma si tratta
>del nome di un vecchio orfanotrofio distrutto durante la guerra
>– rispose l’umano - Nel database sono elencati almeno una
>dozzina di suoi alias, capitano… Non so quale sia il suo nome
>vero e nemmeno se il nome vero sia tra quelli che gli sono
>attribuiti. I database bajoriani risalenti alla guerra di liberazione
>contro i cardassiani sono a dir poco lacunosi. ”
>“Oh-oh” - fece il dottore. “Cosa?” - Shran si
>girò verso il medico. “Niente… Mi è solo
>venuto in mente che ha l’identità di un uomo senza
>identità – se capite quello che intendo. E’ nato
>in un luogo distrutto da una guerra, non ci sono tracce delle scuole
>che ha fatto o delle persone che ha conosciuto. Una fedina penale
>lunga… Come diceva lei prima? Di qui al Quadrante Delta?
>Può essere falsificata con molta facilità. Molto
>comodo...” - concluse il denobulano. Shran rizzò le
>orecchie: “Sta dicendo che… Potrebbe essere una
>spia?” “Una spia! Una spia di chi?” - fece Durani.
>Sonx alzò le spalle: “E chi lo sa..? E’ solo una
>ipotesi, la mia.” “Una ipotesi che potrebbe spiegare
>perché non mi ha nascosto con più cura… O anche
>ucciso… Quando poteva farlo” - disse Durani.
>“Sarebbe una spia Klingon? - ipotizzò Riccardi. Durani
>scosse la testa con vigore: “Tutto è possibile, ma
>è più facile che sia una spia presso i Klingon, che
>cioé abbia fatto in modo di insinuarsi presso
>l’ambasciatore o presso qualcuno dei suoi. Rogal è un
>uomo diffidente, difficile da avvicinare.” “Questo non
>esclude la possibilità che sia una spia di qualche altro clan
>Klingon, avverso a Rogal – disse Shran, quindi si rivolse a
>Riccardi - Dobbiamo trovarlo. Voglio capire esattamente chi è
>e quali sono le sue intenzioni” “Ho dato ordine di
>controllare i suoi movimenti dalle olocamere di sicurezza, ma sembra
>sparito. I programmi di identificazione facciale non lo hanno
>segnalato in nessuna delle parti comuni della Base nelle ultime
>ore” - disse Riccardi. “Teletrasporti?” “I
>miei uomini stanno controllando anche quelli, capitano, ma ci sono
>molti bajoriani a bordo della Base in questo periodo.”
>“Dovremmo avvertire Rogal?” - domandò Durani.
>“Avvertirlo di cosa? - Shran scosse la testa – No. Almeno
>finché non avremo le idee più chiare su che cosa sta
>succedendo intorno agli uffici Klingon, non gli diremo niente. Nel
>frattempo, cercheremo tra gli uomini della guardia
>dell’ambasciatore l’uomo che era insieme al bajoriano
>nella stiva di carico 3. E, anzi, tenente Durani: non diremo a
>nessuno che lei è stata trovata. Fino a nuovo ordine, lei
>resterà nascosta qui in infermeria.” Alzò una
>mano per prevenire le obiezioni della donna: “E’ un
>ordine, tenente. Ufficialmente, lei è ancora scomparsa. In
>apparenza, continueremo le ricerche per rintracciarla. Non dobbiamo
>scoprire le nostre carte, facendo sapere a tutti che sappiamo quello
>che lei ha ascoltato. Tutto chiaro?” Si guardò intorno
>per ricevere l’assenso dei suoi ufficiali, quindi
>controllò l’ora: “Ho un appuntamento con tutti gli
>ambasciatori fra poco, per informarli delle scoperte che abbiamo
>fatto a proposito dei cristalli… Ma ancora non so fino a che
>punto posso spingermi con loro” “Potrebbe informare
>prima, privatamente, l’ambasciatrice di Vulcano -
>suggerì Sonx – Lei potrebbe consigliarla meglio
>sull’atteggiamento da tenere con gli altri diplomatici”
>Shran fece per rispondere al medico, ma sentì suonare il suo
>comunicatore. =^= Comandante Roberts a capitano =^= “Qui
>Shran” =^= Credo di avere scoperto qualcosa di interessante sul
>nostro misterioso cristallo. Posso parlare? =^= disse
>l’ufficiale scientifico. “Certo. Parli pure” =^=
>Non ho potuto esaminare il cristallo in sé stesso, per evitare
>i flash che abbiamo già visto, così mi sono concentrato
>sulla coperta che lo avvolge. E’ di fabbricazione vulcaniana
>=^= “Lo sapevamo già” =^= Ho trovato delle
>molecole organiche fra le sue fibre, e le ho identificate.
>Appartengono all’ambasciatrice vulcaniana T’Lani. Eppure,
>sono sicuro che non abbia toccato il panno. Almeno quando era in
>nostra presenza, non si è neppure avvicinata
>all’oggetto. =^= Shran scambiò un’occhiata
>sbalordita con i suoi ufficiali: “E’ sicuro,
>comandante?” =^= Si, signore. Per sicurezza, ho controllato le
>olocamere del laboratorio. =^= “Ho capito.” Il capitano
>chiuse la comunicazione. “Anche T’Lani” -
>mormorò tra sé. Alzò lo sguardo ad incontrare
>quello del suo ufficiale medico: “A quanto pare, non posso
>seguire il suo consiglio, dottore. Non posso fidarmi nemmeno della
>vulcaniana in questo affare… ”
> -------------------------------------- FINE TRASMISSIONE
>------------------------------------- Spero che sia tutto chiaro e
>che vada bene... Ciao! ;-D Elena -- "Ambasciatrice T9Lani" - Deep
>Space 16 Gamma ICQ 33856678
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>http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=218
>=================================== Ho fatto l9errore più
>grande di tutti... Mi sono civilizzato. (Riddick)
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