[Stml21] [T'Lani - 20.08] Tessere di mosaico
Ramar Roberts
robertsramar a gmail.com
Mar 14 Ago 2018 19:33:56 CEST
Scusate per il ritardo del commento, a me il brano è piaciuto molto, sempre
più intricata la faccenda, mi piace;)
Il sab, 11 ago 2018, 05:04 Monica Miodini <hannadegliiapigi a hotmail.it> ha
scritto:
> Ramar è in gamba, vedrai che ti scagionerà presto !
>
> Monica
>
> Ottieni Outlook per Android <https://aka.ms/ghei36>
>
> ------------------------------
> *From:* Stml21 <stml21-bounces a gioco.net> on behalf of Elena Fuccelli <
> mf9115 a mclink.it>
> *Sent:* Friday, August 10, 2018 6:47:18 PM
> *To:* Deep Space 16 Gamma
> *Subject:* Re: [Stml21] [T'Lani - 20.08] Tessere di mosaico
>
> On Fri, 10 Aug 2018 00:43:36 +0200
> "Franco Carretti" <rogal_dothrak a mail.com> wrote:
> > Interessante, adesso sospettiamo anche di T9Lani... che casino :D
> Spero che l ufficiale scientifico scopra prima o poi anche che le
> molecole non appartengono a
> allo stesso loro universo...
>
> Ciao!;-D
> Elena
>
> > Brava Elena Sent: Thursday, August 09, 2018 at 8:39 PM From:
> >"Elena Fuccelli" <mf9115 a mclink.it> To: "Deep Space 16 Gamma"
> ><stml21 a gioco.net> Subject: [Stml21] [T9Lani - 20.08] Tessere di
> >mosaico On Mon, 23 Jul 2018 12:31:51 +0200 "Franco Carretti"
> ><rogal_dothrak a mail.com> wrote: > Un po9 breve ma non ero certo di
> >cosa scrivere. Ci sono un po9 di >cose che non mi tornano: 1. Il
> >cambio di realtà dovrebbe >influenzare non solo gli incarichi,
> >ma anche la posizione dei >personaggi. Shran dalla poltrona di
> >comando dovrebbe ritrovarsi in >quella delal sezione scientifica al
> >cambio di realtà, >altrimenti si accorgerebbero subito che
> >qualcosa non va... invece >devono vedere delle riprese per capirlo.
> >2. Il cambio non è >solo sulla stazione. In un brano (20.04)
> >il Capitano Riccardi deve >parlare con l9ammiragliato quindi il
> >cambio dev9essere in tutto >l9universo altrimenti appena chiamato
> >l9ammiraglio gli avrebbero >chiesto che fine avesse fatto Shran 3.
> >Cosa succede durante lo >scambio di realtà? La realtà A
> >si interrompe e va in >pausa? Se così non fosse le riprese
> >dovrebbero registrare la >realtà B e quindi dovrebbero vedere
> >cos9è successo... e >il tempo? si accorgono che hanno perso un
> >giorno? 3. Mi pare un po9 >improbabile che non trovino Durani, l9ho
> >tirata un po9 per le lunghe >impegnandoli in riunioni, ma hanno la
> >posizione di Durani >quand9è sparita, si suppone che dopo poco
> >la trovino nella >scatola anche se la scatoal amschera la sua
> >posizione. Insomma >non è semplice, spero che vi basti come
> >proseguo della trama. Posto con un giorno di ritardo... Spero mi
> >perdonerete. Ho trovato qualche difficoltà con le incongruenze
> >fra i vari pezzi. Rispetto al pezzo precedente, ho fatto
> >temporalmente un passo indietro. Si svolge prima della riunione con
> >gli ambasciatori che era alla fine del pezzo precedente. Spero che
> >sia tutto chiaro... --------------------------------------- INIZIO
> >TRASMISSIONE -------------------------------------- Stiva di carico
> >3 - 18/03/2398 ore 17.15 (NB: prima della riunione di cui al pezzo
> >precedente) Lì per lì non aveva capito dove si
> >trovasse. Era al buio. Le mancava l’aria e la testa le faceva
> >male, ma ignorò il dolore. Le mani non erano di nessuna
> >utilità, legate come erano dietro la schiena. Anche le gambe
> >erano legate e piegate contro un muro che dava la sensazione fredda
> >del metallo attraverso la tuta. In bocca sentiva il sapore di un
> >fetido straccio, e questo, pensò, era un buon segno. Se si
> >erano preoccupati che nessuno la sentisse, voleva dire che non
> >l’avevano portata fuori della Base, o almeno non ancora. Durani
> >sentì sorgere dentro di sé una rabbia sorda. Come aveva
> >potuto farsi imprigionare da un … come quel bajoriano? Lo
> >avrebbe fatto a brani con le sue sole mani non appena fosse riuscita
> >a uscire da quel dannato buco in cui l’aveva nascosta. Era in
> >gioco quel poco d’onore che la disgrazia della famiglia Kanjis
> >le aveva lasciato! Istintivamente aveva teso le gambe attraverso i
> >legacci. Urtò la parete, che emise un rumore metallico. Una
> >paratia… Si: ora che ci pensava, quel bastardo di bajoriano
> >aveva detto qualcosa, mentre lei era ancora semisvenuta per il colpo
> >ricevuto. Era qualcosa su una paratia che avrebbe impedito ai sensori
> >di trovarla. Allora, non si erano dati tanto da fare per
> >sequestrarla: era sempre in quella dannata stiva di carico 3! La
> >rabbia che sentiva salì di un altro gradino. Non
> >l’avevano neanche considerata un nemico al loro livello, se non
> >si erano dati pena di nasconderla meglio! Le gambe si tesero di
> >nuovo, urtando contro la paratia. Il suono si trasmise attraverso il
> >metallo dritto nel cranio, strappandole un grugnito nello straccio
> >che le avevano messo in bocca. Avrebbe fatto pagare a quel… Un
> >momento. Quindi, si trovava nell’intercapedine tra la parete
> >interna e quella esterna della stiva di carico 3. Il rivestimento
> >esterno non avrebbe ceduto facilmente, ma le paratie interne venivano
> >collocate in binari ad incastro, per poter effettuare eventuali
> >riparazioni ai cavi di collegamento. La paratia contro la quale
> >premeva il suo corpo… Adesso, quando l’aveva urtata,
> >aveva sentito qualcosa sotto il rumore. Un movimento, forse? I
> >legacci penetravano stretti nelle gambe, ma poteva ancora muovere le
> >ginocchia. Provò a puntarle contro la parete esterna.
> >Inarcò la schiena, portando le ginocchia di nuovo a colpire la
> >paratia, e poi ancora e ancora, ignorando le fitte che il rumore le
> >faceva penetrare dritto nel cervello. Mancava l’aria e lo
> >sforzo quasi le fece inghiottire brani di stoffa. C’era troppo
> >poco spazio per colpirla con violenza sufficiente a farla uscire
> >dall’incastro, ma la sentiva muoversi, un po’ di
> >più ogni volta. Ancora, ancora, maledizione! Per Kahless, per
> >la nave che trasporta i morti disonorati al Gret’hor, muoviti,
> >muoviti, muoviti! Dopo un tempo che le parve infinito, ad un lato
> >della paratia comparve una sottile linea di luce. Si stava
> >scardinando, infine! Durani raddoppiò i suoi sforzi, puntando
> >verso il bordo luminoso. La paratia infine cedette d’un colpo,
> >facendola ruzzolare verso l’interno. Durani si ritrovò
> >sul pavimento, faccia a terra, a respirare la polvere e l’unto
> >della stiva di carico. Iniziò a strusciare la faccia contro il
> >pavimento, cercando di sputare via il bavaglio. Avvertì un
> >rumore. La porta della stiva di carico. Stava entrando qualcuno. *
> >Sono tornati! * - pensò con rabbia. Ci aveva messo troppo
> >tempo! Se solo fosse riuscita a liberarsi di quelle corde infami,
> >glie l’avrebbe fatta pagare! Dette uno strattone alle corde,
> >cercando di svicolare al riparo di alcune casse. “Durani!
> >Tenente Durani!” - sentì chiamare. Riccardi! Riconobbe
> >la voce, ma il bavaglio le impediva ancora di parlare. Con uno
> >sforzo, la donna rotolò su sé stessa e con entrambe le
> >ginocchia colpì le casse che si trovavano di fronte a lei.
> >“Durani!” - Dei passi la raggiunsero, delle mani le
> >cercarono le corde. Tossì, mentre il bavaglio le veniva tolto
> >dalla bocca. “Sta bene? - domandò Riccardi, finendo di
> >liberarla dalle corde – Che è successo? Chi è
> >stato?” “Qualcuno che me la pagherà caro! -
> >sibilò la klingon – Ma prima dobbiamo avvertire
> >Tara… La comandante Keane. E’ lei che vogliono
> >uccidere!” “Cosa? Chi c’è dietro? Chi vuole
> >ucciderla?” “Lasci perdere e la chiami, per Kahless! Deve
> >avvertirla!” La mano di Riccardi corse al comunicatore:
> >“Riccardi a comandante Keane” =^= Qui Keane =^=
> >“Dove si trova?” =^= Al momento? Sono nel corridoio
> >alloggi degli ufficiali. Perché? =^= “Abbiamo trovato
> >Durani. Vada subito nel suo alloggio e non apra a nessuno. Le mando
> >immediatamente degli uomini della Sicurezza” =^= Cosa?
> >Perché? Ho fatto qualcosa? =^= “No. E’ che non
> >voglio che qualcosa sia fatto a lei!” Corridoio alloggi
> >ufficiali - 18/03/2398 ore 18,21 =^= No. E’ che non voglio che
> >qualcosa sia fatto a lei! =^= La comunicazione si interruppe. Tara
> >istintivamente si guardò intorno, mettendo le spalle alla
> >parete e la mano sull’impugnatura del suo phaser. Si mosse
> >verso il proprio alloggio, sempre controllando il corridoio. Non
> >aveva idea di quale minaccia stesse parlando Riccardi, ma
> >l’urgenza che aveva sentito nella voce dell’umano le
> >aveva detto che doveva essere qualcosa di serio… Che voleva
> >dire che Durani era stata trovata? Che cosa le era successo? Il
> >pavimento le aveva trasmesso un rumore, come di un passo trattenuto.
> >Tara si bloccò, ascoltando l’aria oltre il rumore sordo
> >dei macchinari della Base. Forse la comunicazione di Riccardi
> >l’aveva fatta diventare paranoica, pensò Tara, ma
> >c’era un mezzo per esserne sicuri. Raggiunse il proprio
> >alloggio e chiuse la porta dietro di sé. Andò alla
> >scrivania ed estrasse dal cassetto il proprio tricorder. Lo accese e
> >iniziò a esplorare lo spazio circostante. C’erano segni
> >di vita di un umano di sesso femminile dell’alloggio di Claire
> >Drillrush – giusto, era di riposo, visto che al primo ufficiale
> >sarebbe toccato il turno di notte in sala comando. Mosse il sensore
> >in direzione del corridoio, regolandone il raggio. Il tricorder
> >segnalò anche un’altra presenza. Klingon. Maschile.
> >Fermo, in piedi, non lontano dalle porte del turboascensore. Per un
> >istante, Tara pensò che fosse Rogal… Possibile? Non era
> >mai venuto a trovarla nel suo alloggio, era troppo facile che un
> >altro degli ufficiali li vedesse insieme. Ma se non era lui? Non
> >aveva senso che un Klingon si trovasse nel corridoio di fronte agli
> >alloggi degli ufficiali. Gli uffici della Delegazione Klingon erano
> >distanti da lì. Era quella la minaccia da cui Riccardi
> >l’aveva appena messa in guardia? Infermeria - 18/03/2398 ore
> >19.00 “Sto bene! Sto bene! - esclamò Durani –
> >Quante volte devo ripeterlo?” “Può ripeterlo
> >quanto vuole, tenente...” – ribatté il capitano
> >Shran. L’uomo era in piedi, accanto al bioletto sul quale
> >l’avevano spinta dopo averla teletrasportata dalla Stiva di
> >carico 3. Più distante, con le braccia conserte, stava il
> >comandante Riccardi. “...Ma finché il dottor Sonx non
> >avrà dato il suo assenso, io da qui non le permetterò
> >di uscire” - accennò al denobulano che stava
> >controllando i dati del biomonitor. “Sono io a dare il permesso
> >di uscire dall’infermeria - sottolineò il dottore
> >– L’esame sarà più rapido se
> >deciderà di collaborare, tenente Durani… Per esempio,
> >stando ferma su quel bioletto anziché muoversi continuamente.
> >Così non riuscirò mai a prendere le sue letture!”
> >“E’ così…” - Durani si interruppe,
> >vedendo lo sguardo severo del capitano - ...Frustrante!” -
> >completò. “Quello che io trovo frustrante è non
> >capire che cosa stia succedendo sulla mia Base!” -
> >brontolò il capitano – Che cosa stanno combinando, i
> >Klingon? Che cosa hanno a che spartire con quel bajoriano dalla
> >fedina penale lunga da qui al Quadrante Delta? In che rapporto
> >è il bajoriano con il cristallo?” Durani scrollò
> >le spalle, causando un mugolio di disapprovazione da parte del dottor
> >Sonx: “Le ho detto tutto quello che ho sentito nella stiva di
> >carico. Non ho riconosciuto il klingon che stava parlando con il
> >bajoriano… Posso solo dire che aveva una corazza rossa, uguale
> >a quelle della guardia dell’Ambasciatore Rogal”
> >“Potrebbe essere lo stesso uomo in agguato nel corridoio
> >alloggi ufficiali… Anche lui ha una corazza rossa - suppose
> >Riccardi – I miei uomini lo stanno tenendo sotto controllo,
> >pronti ad intervenire se dovesse tentare qualcosa contro Tara
> >Keane… O chiunque altro, se è per questo” Shran
> >iniziò a camminare in su e in giù, parlando a voce
> >alta: “Durani ha sentito quella conversazione ore fa –
> >disse – Mentre lei era in quella paratia, il comandante Keane
> >avrebbe potuto essere aggredita non una ma dieci, venti volte!
> >Perché non è ancora successo niente?”
> >Tornò a piantarsi di fronte al lettino dove era distesa Durani
> >e la fissò dritto negli occhi: “Non c’è
> >niente che abbia senso. Tanto per dirne una: perché
> >l’hanno lasciata dietro quella paratia? Dovevano sapere che non
> >appena fosse stata rilevata la sua assenza, i sensori interni
> >sarebbero stati settati al massimo per poter trovare le sue tracce. I
> >sensori della Base riescono a vedere attraverso gli scafi delle navi
> >più avanzate… Per proteggere la privacy dei passeggeri
> >e degli uffici diplomatici a bordo, i sensori interni vengono tenuti
> >al minimo, ma il bajoriano doveva sapere che sarebbe stata trovata
> >non appena fosse scattato l’allarme per la sua
> >scomparsa.” Durani lo fissò: “Sta dicendo che ci
> >contava?” “E che ci avrebbe detto tutto quello che aveva
> >sentito - assentì Shran – Ma che sia dannato se capisco
> >il perché! A che gioco sta giocando… A proposito, come
> >si chiama il bajoriano?” - domandò, rivolto a Riccardi.
> >“Tra la malavita di Bajor viene chiamato Rillar, ma si tratta
> >del nome di un vecchio orfanotrofio distrutto durante la guerra
> >– rispose l’umano - Nel database sono elencati almeno una
> >dozzina di suoi alias, capitano… Non so quale sia il suo nome
> >vero e nemmeno se il nome vero sia tra quelli che gli sono
> >attribuiti. I database bajoriani risalenti alla guerra di liberazione
> >contro i cardassiani sono a dir poco lacunosi. ”
> >“Oh-oh” - fece il dottore. “Cosa?” - Shran si
> >girò verso il medico. “Niente… Mi è solo
> >venuto in mente che ha l’identità di un uomo senza
> >identità – se capite quello che intendo. E’ nato
> >in un luogo distrutto da una guerra, non ci sono tracce delle scuole
> >che ha fatto o delle persone che ha conosciuto. Una fedina penale
> >lunga… Come diceva lei prima? Di qui al Quadrante Delta?
> >Può essere falsificata con molta facilità. Molto
> >comodo...” - concluse il denobulano. Shran rizzò le
> >orecchie: “Sta dicendo che… Potrebbe essere una
> >spia?” “Una spia! Una spia di chi?” - fece Durani.
> >Sonx alzò le spalle: “E chi lo sa..? E’ solo una
> >ipotesi, la mia.” “Una ipotesi che potrebbe spiegare
> >perché non mi ha nascosto con più cura… O anche
> >ucciso… Quando poteva farlo” - disse Durani.
> >“Sarebbe una spia Klingon? - ipotizzò Riccardi. Durani
> >scosse la testa con vigore: “Tutto è possibile, ma
> >è più facile che sia una spia presso i Klingon, che
> >cioé abbia fatto in modo di insinuarsi presso
> >l’ambasciatore o presso qualcuno dei suoi. Rogal è un
> >uomo diffidente, difficile da avvicinare.” “Questo non
> >esclude la possibilità che sia una spia di qualche altro clan
> >Klingon, avverso a Rogal – disse Shran, quindi si rivolse a
> >Riccardi - Dobbiamo trovarlo. Voglio capire esattamente chi è
> >e quali sono le sue intenzioni” “Ho dato ordine di
> >controllare i suoi movimenti dalle olocamere di sicurezza, ma sembra
> >sparito. I programmi di identificazione facciale non lo hanno
> >segnalato in nessuna delle parti comuni della Base nelle ultime
> >ore” - disse Riccardi. “Teletrasporti?” “I
> >miei uomini stanno controllando anche quelli, capitano, ma ci sono
> >molti bajoriani a bordo della Base in questo periodo.”
> >“Dovremmo avvertire Rogal?” - domandò Durani.
> >“Avvertirlo di cosa? - Shran scosse la testa – No. Almeno
> >finché non avremo le idee più chiare su che cosa sta
> >succedendo intorno agli uffici Klingon, non gli diremo niente. Nel
> >frattempo, cercheremo tra gli uomini della guardia
> >dell’ambasciatore l’uomo che era insieme al bajoriano
> >nella stiva di carico 3. E, anzi, tenente Durani: non diremo a
> >nessuno che lei è stata trovata. Fino a nuovo ordine, lei
> >resterà nascosta qui in infermeria.” Alzò una
> >mano per prevenire le obiezioni della donna: “E’ un
> >ordine, tenente. Ufficialmente, lei è ancora scomparsa. In
> >apparenza, continueremo le ricerche per rintracciarla. Non dobbiamo
> >scoprire le nostre carte, facendo sapere a tutti che sappiamo quello
> >che lei ha ascoltato. Tutto chiaro?” Si guardò intorno
> >per ricevere l’assenso dei suoi ufficiali, quindi
> >controllò l’ora: “Ho un appuntamento con tutti gli
> >ambasciatori fra poco, per informarli delle scoperte che abbiamo
> >fatto a proposito dei cristalli… Ma ancora non so fino a che
> >punto posso spingermi con loro” “Potrebbe informare
> >prima, privatamente, l’ambasciatrice di Vulcano -
> >suggerì Sonx – Lei potrebbe consigliarla meglio
> >sull’atteggiamento da tenere con gli altri diplomatici”
> >Shran fece per rispondere al medico, ma sentì suonare il suo
> >comunicatore. =^= Comandante Roberts a capitano =^= “Qui
> >Shran” =^= Credo di avere scoperto qualcosa di interessante sul
> >nostro misterioso cristallo. Posso parlare? =^= disse
> >l’ufficiale scientifico. “Certo. Parli pure” =^=
> >Non ho potuto esaminare il cristallo in sé stesso, per evitare
> >i flash che abbiamo già visto, così mi sono concentrato
> >sulla coperta che lo avvolge. E’ di fabbricazione vulcaniana
> >=^= “Lo sapevamo già” =^= Ho trovato delle
> >molecole organiche fra le sue fibre, e le ho identificate.
> >Appartengono all’ambasciatrice vulcaniana T’Lani. Eppure,
> >sono sicuro che non abbia toccato il panno. Almeno quando era in
> >nostra presenza, non si è neppure avvicinata
> >all’oggetto. =^= Shran scambiò un’occhiata
> >sbalordita con i suoi ufficiali: “E’ sicuro,
> >comandante?” =^= Si, signore. Per sicurezza, ho controllato le
> >olocamere del laboratorio. =^= “Ho capito.” Il capitano
> >chiuse la comunicazione. “Anche T’Lani” -
> >mormorò tra sé. Alzò lo sguardo ad incontrare
> >quello del suo ufficiale medico: “A quanto pare, non posso
> >seguire il suo consiglio, dottore. Non posso fidarmi nemmeno della
> >vulcaniana in questo affare… ”
> > -------------------------------------- FINE TRASMISSIONE
> >------------------------------------- Spero che sia tutto chiaro e
> >che vada bene... Ciao! ;-D Elena -- "Ambasciatrice T9Lani" - Deep
> >Space 16 Gamma ICQ 33856678
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> >grande di tutti... Mi sono civilizzato. (Riddick)
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