[Stml21] [T'Lani - 20.04] - Blow Out

Riccardi riccardi.ds16 a gmail.com
Mar 8 Maggio 2018 19:59:05 CEST


Ciao,
ottimo brano bellissimo!

Il 08/05/2018 09:06, Franco Carretti ha scritto:
> Ottimo brano come sempre... mi è piaciuto il riferimento a Kodos e alla sua
> bellissima e psicopatica figlia :)
> *Sent:* Tuesday, May 08, 2018 at 12:36 AM
> *From:* "Elena Fuccelli" <mf9115 a mclink.it>
> *To:* "Deep Space 16 Gamma" <stml21 a gioco.net>
> *Subject:* [Stml21] [T'Lani - 20.04] - Blow Out
> ---------------------------------
> INIZIO TRASMISSIONE
> ---------------------------------
>
>
> Deep Space 16 Gamma
> Studio del capitano -
> 18/03/2398 - Ore 14:45
>
>
> Il capitano Riccardi sospirò, andando a sedersi sulla poltrona del suo
> studio. Presto l’ammiragliato lo avrebbe contattato per avere un
> rapporto sul fenomeno cui avevano assistito sulla Base Stellare 16
> Gamma. Questo non sarebbe stato un problema, se si fossero limitati a
> chiedere che lui descrivesse i fatti puri e semplici. In data stellare
> tale, alle ore tali, la Base Stellare era stata investita da una
> radiazione elettromagnetica di tipo luminoso di natura e provenienza
> sconosciuta. Alcuni individui avevano apparentemente riportato
> limitate conseguenze neurologiche. E un antico cristallo aveva
> improvvisamente iniziato a brillare nella bottega di un’antiquaria.
> Riccardi scosse la testa. Le sue dita tamburellarono sulla tastiera
> del computer, cercando di mettere in parole quella sensazione, ma il
> cursore rimaneva ostinatamente sullo stesso punto.
> =^= Comandante Rogers a capitano Riccardi =^=
> Premette il comunicatore:
> “Qui Riccardi. Che c’è comandante?”
> =^= Sono in sala comando. Può raggiungermi, per favore? Ho una cosa da
> mostrarle =^=
> “Arrivo”
> Chiuse il monitor con un colpo secco, quindi si diresse alla sala
> comando.
> Si accorse che il personale della sala era tutto raccolto di fronte
> al monitor del comandante Rogers. L’uomo era circondato da ogni parte,
> con alcuni membri di equipaggio che allungavano il collo per guardare
> meglio. Si avvicinò.
> “Cosa c’è di tanto interessante?” - domandò, a voce alta. Ci fu un
> momento di confusione, in cui gli ufficiali di plancia si dispersero
> tornando di corsa verso le loro postazioni.
> “E’ riuscito a scoprire che cosa è successo ieri, comandante?”
> Ramar Rogers si girò appena:
> “No. Ma ho scoperto qualcosa” - disse, premendo un pulsante sulla
> consolle. Sul monitor della sua consolle iniziarono a scorrere delle
> immagini.
> “E’ da ieri che cerco una spiegazione al fenomeno… - iniziò il primo
> ufficiale - I sensori della Base non hanno registrato nulla di
> rilevante. Il tunnel spaziale era chiuso e tutto era tranquillo sia
> prima che dopo. Nessuna nave in arrivo. Allora ho pensato che forse
> quella luce potesse avere una fonte non esterna, ma interna alla Base,
> e mi sono fatto spedire dalla Sicurezza le registrazioni delle
> olocamere del circuito di sorveglianza”
> “E cosa ha trovato?”
> “Guardi”-
> Riccardi fissò il monitor, senza capire. Riconobbe la sala comando il
> giorno prima. Uomini e donne si muovevano a ritroso attorno ai
> computer e alle postazioni della sala, mentre il contatore risaliva
> rapidamente verso le ventuno e diciotto. Riconobbe sé stesso, con la
> giacca dello smoking sbottonata, che conversava con lo stesso Ramar,
> che aiutava Shran ad alzarsi e poi tornava verso il primo ufficiale,
> marciando all’indietro. L’effetto era piuttosto comico, pensò
> Riccardi, senza sorridere.
> Ventuno e venti. Ramar rallentò la velocità delle immagini.
> Ventuno e diciotto.
> Il monitor si riempì di una luce fortissima. Istintivamente Riccardi
> distolse lo sguardo, proteggendosi gli occhi con il dorso delle mani.
> “Mi vuol dire semplicemente che cosa ha trovato, senza accecarmi!”
> “Chiedo scusa – disse l’ufficiale – Le ho fatto prima vedere le
> immagini che ho ricevuto, non filtrate. Ma adesso inserisco i filtri”
> - promise, e manovrò sulla sua consolle.
> La luminosità si abbassò gradatamente. Quello che appariva come un
> bianco pieno e puro iniziò a riempirsi di linee e di ombre che si
> consolidavano in forme. L’immagine ferma alle 21 e 18 cominciò ad
> assomigliare ad una antica fotografia terrestre. Gli uomini e le donne
> della plancia apparivano congelati in pose assurde. Alcuni avevano le
> mani sugli occhi. Lui si era voltato verso il turboascensore, con il
> volto nascosto nel cavo del braccio.
> Riccardi si stava spazientendo.
> “E allora?”
> “Non l’ho notato neanche io, all’inizio.” - disse, puntando un dito
> sul monitor – Sono io, quello lì, vede capitano?”
> Il capitano si concentrò sulla figura dell’ufficiale. Sbatté le
> palpebre:
> “Che filtri ha usato?” - domandò.
> “Non sono i filtri ad alterare il colore, capitano, glielo posso
> assicurare – disse Ramar – In quel momento e solo in quel momento, la
> mia uniforme è blu...”
>
>
>
> Deep Space 16 Gamma –
> Passeggiata -
> 18/03/2398 - Ore 15:00
>
>
> La passeggiata si stava riempiendo di persone che uscivano dai
> ristoranti per rifluire verso la vetrata o verso la zona delle
> botteghe. Durani si rese conto, passando vicino a vari gruppi, che il
> fenomeno del giorno prima era ancora la notizia più discussa e che il
> capitano avrebbe dovuto presto emanare un comunicato ufficiale, se non
> voleva che le tesi più fantasiose o complottistiche finissero con
> l’affermarsi come verità di fede presso tutte le comunità della Base.
> Si fermò davanti al chiosco di dolci cardassiani. Aveva saltato il
> pranzo per andare all’appuntamento con Rogal.
> Sorrise tra sé. Ne era valsa la pena. E poi, era sicura di aver
> consumato abbastanza calorie da potersi permettere il dolce…
> C’era un bajoriano di fronte alla cassa del chiosco. Aveva pieghe
> profonde ai lati di una bocca carnosa. I capelli erano scuri e folti,
> lasciati piuttosto lunghi sul collo. Portava un coltello alla cintura
> ed il suo orecchino era particolarmente grosso e vistoso. Le ricordava
> qualcosa che aveva letto, a proposito di una gang di ragazzi di Bajor,
> abbandonati o orfani della guerra contro i cardassiani che ad un certo
> punto si erano messi a fare aggressioni e rapine. Ma soprattutto,
> corrispondeva esattamente alla descrizione che le aveva appena fatto
> Rogal, a proposito del bajoriano che aveva venduto un oggetto dalle
> strane caratteristiche all’ambasciatrice klingon.
> L’uomo prese il suo dolce, pagò, e si allontanò dal chiosco,
> camminando con fare distratto in direzione della grande vetrata sullo
> spazio.
> Durani lo seguì, dimenticandosi di avere appetito.
> L’uomo consumava il suo dolce senza badare alle gocce sciolte che
> iniziavano a macchiargli il mento e il davanti della casacca. La
> consigliera si accorse che, fingendo noncuranza, il bajoriano in
> realtà guardava con molta attenzione verso le postazioni della
> sicurezza e aveva cura di girare sempre le spalle agli obiettivi delle
> olocamere di sorveglianza.
> L’uomo si appoggiò alla balaustra sulla vetrata. Un secondo uomo, un
> umano alto con i capelli bianchi raccolti in una coda si appoggiò a
> sua volta alla balaustra, non lontano dall’altro, in una maniera
> troppo apparentemente casuale per esserlo davvero.
> I due scambiarono delle parole, a voce bassa, senza mai guardarsi
> negli occhi, quindi si staccarono contemporaneamente dalla visione
> dello spazio e si allontanarono in due direzioni diverse.
> Durani esitò solo un istante prima di decidere chi seguire.
>
>
> Deep Space 16 Gamma –
> Laboratorio dell’ufficiale scientifico -
> 18/03/2398 - Ore 15:00
>
> Shran depositò con delicatezza l’involto di lana pesante che copriva
> il cristallo sul bancone del laboratorio. Alle sue spalle, l’anziana
> commerciante vulcaniana seguiva tutti i suoi movimenti con espressione
> indecifrabile. Aveva forse paura che lui lo danneggiasse? Se non
> avesse voluto che fossero fatti controlli su quell’oggetto, non
> avrebbe dovuto richiamare su questo l’attenzione del capitano…
> Si schiarì la voce:
> “Da quanto tempo quest’affare è nella sua bottega?” - domandò.
> “Quell’affare è un cristallo silente. Che io sappia, ne esistono solo
> due nella Galassia, e per rispondere alla sua domanda: è in mio
> possesso da molti anni. Ricorda Kodos, il governatore di Tarsus IV?”
> Shran drizzò le antenne.
> “Il macellaio di Tarsus IV, vorrà dire! - esclamò – Ma è stato almeno
> ottant’anni fa!”
> T’Lani chinò il capo, assentendo:
> “Adesso è solo un paragrafo sanguinoso – uno dei tanti - nei libri di
> storia della Federazione. Quando la Flotta Stellare intervenne su
> Tarsus IV, Kodos riuscì a scappare insieme ad una delle sue figlie,
> l’unica che fosse ancora viva dopo i massacri. Fu preso solo qualche
> anno dopo. Per sopravvivere durante la latitanza, la figlia vendette
> piano piano alcuni dei beni che Kodos aveva razziato agli sventurati
> abitanti del pianeta. Io li ho incontrati allora… Lui si faceva
> passare per un ex attore. Sosteneva che il cristallo gli era stato
> donato. Allora ero giovane e ingenua… - un tenue sorriso le increspò
> le labbra - Ma non gli credetti lo stesso, anche se non sapevo chi
> fosse.”
> “Gli abitanti di Tarsus non hanno rivendicato il cristallo?”
> “Dopo tanti anni e tanti morti? No. Nessuno è mai venuto a bussare
> alla mia bottega per rivendicarlo. Non posso escludere che qualcuno lo
> faccia prima o poi, ma come ha detto lei, sono passati più di ottanta
> anni da allora. Del resto, non faceva realmente parte della cultura
> locale. Secondo alcuni testi che ho potuto consultare, il cristallo
> era stato abbandonato su Tarsus IV da viaggiatori di altri mondi. Non
> ho idea di chi fossero. Posso solo dire che l’unico altro cristallo
> uguale a questo di cui sono a conoscenza si trovava in un tempio di
> Bajor, fino a quando il pianeta non fu occupato dai cardassiani. Poi,
> se ne è perduta traccia”
> Era il momento di iniziare le sue analisi, pensò Shran. Prese da un
> cassetto degli occhiali protettivi, e ne regolò il filtro. Porse un
> secondo paio a T’Lani, che scosse la testa:
> “I vulcaniani sono assuefatti alla luce forte”
> “Come vuole” - scrollò le spalle Shran, e sciolse l’involucro.
>
>
> ---------------------------
> FINE TRASMISSIONE
> --------------------------
>
> Non mi bastavano i riferimenti a TOS che sono stati inseriti nel brano
> precedente ^_________^, così ho messo Kodos, governatore di Tarsus IV,
> prendendolo dall'episodio di TOS "La magnificenza del re".
> Il titolo invece richiama il film di Brian De Palma con lo stesso
> nome.
>
> Ciao! ;-D
> Elena
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Ciao
Fabio


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Alessandro Riccardi
Ufficiale Tattico e Capo della Sicurezza
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