[Stml21] [22.02 - Drillrush - Caduta libera]

Bryn Lwellelyn bryn.lwellelyn a gmail.com
Mer 10 Lug 2019 19:25:41 CEST


Ecco qui.

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DS16 Gamma – Ufficio del comandante - 20/06/2399, ore 10.49

Gli occhi di Claire seguivano il moto del piccolo fermacarte che rotolava
avanti e indietro sulla scrivania. Una sferetta di vetro piena di acqua e
polvere bianca, neve nelle intenzioni del suo creatore, il cui supporto
giaceva dimenticato all’angolo della scrivania.
Farlo rotolare avanti e indietro la aiutava a pensare, o almeno era ciò che
si augurava.
Se lo augurava davvero, perché non aveva la minima idea di come venire
fuori da quella situazione. Non sapeva nemmeno se fosse in suo potere fare
qualcosa per venirne fuori.

Ora, accettando il comando della stazione quando Shran se n’era andato si
era aspettata naturalmente di dover affrontare dei problemi. Erano insiti
nel ruolo che per tanto tempo aveva desiderato di ricoprire. In un certo
senso, quasi li attendeva con impazienza.
Solo che non si era aspettata questo.
Una missione diplomatica, magari, o una scoperta scientifica. Magari
persino una battaglia, perché no. Si tratta di evenienze pratiche che una
persona nella sua posizione è addestrata e psicologicamente preparata ad
affrontare. Non è piacevole, ma fa parte del lavoro.
Ma questo?
Un’epidemia sulla sua stazione?
Un’epidemia di peste nera sulla sua stazione?
Non sembrava nemmeno plausibile.
La peste nera era quella che sua madre richiamava quando la rimproverava
perché non voleva andare a scuola da bambina.

“Nemmeno se ti viene la peste nera puoi restare a casa.”

Non era un’evenienza che si potesse prendere seriamente. Chi mai sano di
mente avrebbe potuto prevedere una cosa del genere? La peste nera era
scomparsa secoli prima. Nessuno ne aveva più parlato se non come dato
storico durante le lezioni di storia terrestre, monito sull’importanza
dell’igiene o spauracchio genitoriale.
Se avesse chiesto ad un istruttore in Accademia su come affrontare la
situazione ai tempo dei suoi studi, probabilmente le avrebbe riso in
faccia.
Come diavolo era possibile che ora la sua sala comando fosse in quarantena
per via della peste nera?
Ma soprattutto, come diavolo c’era arrivata la peste nera sulla sua
stazione?

Claire fermò il moto della sferetta giusto un attimo prima che finisse giù
dalla scrivania e si alzò. Lei aveva più o meno le stesse conoscenze
mediche di un piatto di pipius. Forse qualcosa di più, dato che il pipius
non era stato addestrato nel primo soccorso e lei sì. In ogni caso, non
aveva alcuna possibilità più del pipius di elaborare una cura o essere in
qualche modo d’aiuto al nuovo ufficiale medico capo e al suo staff.
Però una cosa poteva farla.
Capire com’era stato possibile che la peste nera ricomparisse dopo secoli.
E per di più proprio sulla sua dannatissima stazione.
Ripose il fermacarte sul suo sostegno, prese la porta e tornò in sala
comando.

DS16 Gamma – Laboratori scientifici - 20/06/2399, ore 11.01

Bauer non riusciva a credere alla sua fortuna.
O meglio, alla sua abilità.
Tutto stava andando esattamente secondo i piani. E non avrebbe potuto
essere altrimenti. Quanti anni aveva passato a programmare quel momento, a
prepararsi, a crogiolarsi nel pensiero della vendetta. Ora, dopo tutto quel
tempo, finalmente, era il momento. Il momento del suo trionfo, il momento
di ottenere giustizia e riconoscimento per suo padre, quando lui il figlio
devoto che aveva seguito le orme del genitore ingiustamente denigrato,
avrebbe risolto il problema e debellato l’epidemia grazie agli appunti
dell’ormai defunto scienziato.
Sarebbe stato un successo e avrebbe costretto tutti, compreso Keldanis, a
rimangiarsi i suoi insulti.
Ma prima, naturalmente, doveva lasciare che la situazione si aggravasse
abbastanza. Non c’è nulla di meglio di qualche decina di morti per
risvegliare l’interesse della comunità scientifica.

=^= Roberts a Bauer. =^=
“Qui Bauer, signore.”
=^= Ho bisogno che mi invii i dati preliminari che le ho chiesto. Il dottor
Ch’Idrani ne ha bisogno al più presto. =^=
“Stavo per inviarli in questo momento, Signore.”
=^= Molto bene, grazie. =^=
“Signore?”
=^= Sì? =^=

Bauer si fermò, modulando attentamente il tono di voce per non lasciar
trapelare nulla.

“Signore, crede che la quarantena in sala comando durerà ancora a lungo?”
Dall’altra parte giunse un sospiro. =^= Non lo so. Temo però che potrebbe
essere estesa al resto della stazione se la contaminazione si è già estesa.
=^=
“Ma non è ancora accaduto, dico bene?”
=^= Per ora no. =^=

* Per ora,* pensò Bauer, trattenendo un mezzo sorriso.

“Capisco, Signore,” disse invece. “Le sto inviando i dati in questo
momento.”
=^= Ricevuto, grazie. =^=

La comunicazione venne interrotta e Bauer inviò al suo superiore i dati
accuratamente alterati che aveva elaborato.

DS16 Gamma - Sala Comando - 20/06/2399, ore 11.12

“Quello che vorrei capire è in che moda possa essere ricomparsa qui una
malattia scomparsa da secoli,” disse Claire, fissando sia il suo ufficiale
medico capo che l’ufficiale scientifico a turno. “Com’è possibile una cosa
del genere? Da dove è arrivata?”
“Il problema non è tanto dove,” rispose il medico, le antenne leggermente
protese in avanti. “Benchè la malattia sia stata completamente debellata
sulla Terra, occasionalmente si sono riscontrati nel corso del tempo
piccoli focolai, in genere su colonie lontane dalle rotte principali e con
qualche genere di difficoltà di approvvigionamento. Visto che la peste
polmonare si trasmette anche per via aerea, non è impossibile che sia stata
contratta da qualcuno che l’ha portata a bordo.”
“Il problema in realtà è un altro, comandante,” si inserì Roberts.
“E sarebbe?”
“Quando mi sono reso conto di cosa avevamo davanti,” riprese l’andoriano,
“ho fatto qualche ricerca. Non mi è mai capitato nella mia carriera di
vedere una cosa del genere e le assicuro che ho una certa esperienza di
malattie infettive.”
Claire annuì un paio di volte, incitando l’altro a continuare.
“Il periodo di incubazione di questa malattia varia normalmente tra un
giorno e una settimana circa.”
La Drillrush aggrottò le sopracciglia. “Sono due tempi molto diversi,”
disse. “Io ho avvisato il comando di Flotta, naturalmente. Ma una
settimana… ha idea di quante navi transitino da qui in una settimana?”
“Fin troppo dolorosamente bene,” fece Roberts. “Ma qui abbiamo una buona
notizia.”
“Che sarebbe?”
“Ho condotto qualche analisi iniziale e io e il dottore crediamo che il
particolare ceppo che abbiamo riscontrato a bordo sia anomalo.”
“Anomalo?”
“La sua struttura genetica è differente da qualunque cosa che sia presente
in database. Potrebbe trattarsi di una mutazione, è difficile dirlo ora.”
Claire alzò una mano a fermare i due. “Scusatemi, ma non riesco a vedere
quale sarebbe la buona notizia.”
Ch’idrani annuì. “Crediamo che il periodo di incubazione sia notevolmente
ridotto. Diciamo tra le dieci e le diciotto ore. Il che restringe molto il
campo di eventuali ricerche.”
“Ma c’è anche una notizia cattiva,” aggiunse Roberts.
“Normalmente questo tipo di infezione si cura tramite antibiotici.
Streptomicina o cloramfenicolo, di solito. Ma, proprio per via della
mutazione che abbiamo riscontrato, sembra che questo ceppo sia resistente
alle normali terapie.”
“Mi sta dicendo,” domandò lentamente Claire, “che non c’è una cura?”
“No, al momento sembra di no.”

Per qualche istante cadde il silenzio. Prima che qualcuno potesse
aggiungere qualcosa, Ch’idrani venne contattato dall’infermeria. Due nuovi
casi sulla passeggiata.
-------------- parte successiva --------------
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