[Stml21] [22.02 - Drillrush - Caduta libera]
Monica Miodini
hannadegliiapigi a hotmail.it
Mer 10 Lug 2019 19:50:34 CEST
Ottimo lavoro Comandante 😍👍
Hai proseguito la storia come avrei fatto anch'io !
Brava!!
Monica
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Sent: Wednesday, July 10, 2019 7:25:41 PM
To: Deep Space 16 Gamma
Subject: [Stml21] [22.02 - Drillrush - Caduta libera]
Ecco qui.
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DS16 Gamma – Ufficio del comandante - 20/06/2399, ore 10.49
Gli occhi di Claire seguivano il moto del piccolo fermacarte che rotolava avanti e indietro sulla scrivania. Una sferetta di vetro piena di acqua e polvere bianca, neve nelle intenzioni del suo creatore, il cui supporto giaceva dimenticato all’angolo della scrivania.
Farlo rotolare avanti e indietro la aiutava a pensare, o almeno era ciò che si augurava.
Se lo augurava davvero, perché non aveva la minima idea di come venire fuori da quella situazione. Non sapeva nemmeno se fosse in suo potere fare qualcosa per venirne fuori.
Ora, accettando il comando della stazione quando Shran se n’era andato si era aspettata naturalmente di dover affrontare dei problemi. Erano insiti nel ruolo che per tanto tempo aveva desiderato di ricoprire. In un certo senso, quasi li attendeva con impazienza.
Solo che non si era aspettata questo.
Una missione diplomatica, magari, o una scoperta scientifica. Magari persino una battaglia, perché no. Si tratta di evenienze pratiche che una persona nella sua posizione è addestrata e psicologicamente preparata ad affrontare. Non è piacevole, ma fa parte del lavoro.
Ma questo?
Un’epidemia sulla sua stazione?
Un’epidemia di peste nera sulla sua stazione?
Non sembrava nemmeno plausibile.
La peste nera era quella che sua madre richiamava quando la rimproverava perché non voleva andare a scuola da bambina.
“Nemmeno se ti viene la peste nera puoi restare a casa.”
Non era un’evenienza che si potesse prendere seriamente. Chi mai sano di mente avrebbe potuto prevedere una cosa del genere? La peste nera era scomparsa secoli prima. Nessuno ne aveva più parlato se non come dato storico durante le lezioni di storia terrestre, monito sull’importanza dell’igiene o spauracchio genitoriale.
Se avesse chiesto ad un istruttore in Accademia su come affrontare la situazione ai tempo dei suoi studi, probabilmente le avrebbe riso in faccia.
Come diavolo era possibile che ora la sua sala comando fosse in quarantena per via della peste nera?
Ma soprattutto, come diavolo c’era arrivata la peste nera sulla sua stazione?
Claire fermò il moto della sferetta giusto un attimo prima che finisse giù dalla scrivania e si alzò. Lei aveva più o meno le stesse conoscenze mediche di un piatto di pipius. Forse qualcosa di più, dato che il pipius non era stato addestrato nel primo soccorso e lei sì. In ogni caso, non aveva alcuna possibilità più del pipius di elaborare una cura o essere in qualche modo d’aiuto al nuovo ufficiale medico capo e al suo staff.
Però una cosa poteva farla.
Capire com’era stato possibile che la peste nera ricomparisse dopo secoli. E per di più proprio sulla sua dannatissima stazione.
Ripose il fermacarte sul suo sostegno, prese la porta e tornò in sala comando.
DS16 Gamma – Laboratori scientifici - 20/06/2399, ore 11.01
Bauer non riusciva a credere alla sua fortuna.
O meglio, alla sua abilità.
Tutto stava andando esattamente secondo i piani. E non avrebbe potuto essere altrimenti. Quanti anni aveva passato a programmare quel momento, a prepararsi, a crogiolarsi nel pensiero della vendetta. Ora, dopo tutto quel tempo, finalmente, era il momento. Il momento del suo trionfo, il momento di ottenere giustizia e riconoscimento per suo padre, quando lui il figlio devoto che aveva seguito le orme del genitore ingiustamente denigrato, avrebbe risolto il problema e debellato l’epidemia grazie agli appunti dell’ormai defunto scienziato.
Sarebbe stato un successo e avrebbe costretto tutti, compreso Keldanis, a rimangiarsi i suoi insulti.
Ma prima, naturalmente, doveva lasciare che la situazione si aggravasse abbastanza. Non c’è nulla di meglio di qualche decina di morti per risvegliare l’interesse della comunità scientifica.
=^= Roberts a Bauer. =^=
“Qui Bauer, signore.”
=^= Ho bisogno che mi invii i dati preliminari che le ho chiesto. Il dottor Ch’Idrani ne ha bisogno al più presto. =^=
“Stavo per inviarli in questo momento, Signore.”
=^= Molto bene, grazie. =^=
“Signore?”
=^= Sì? =^=
Bauer si fermò, modulando attentamente il tono di voce per non lasciar trapelare nulla.
“Signore, crede che la quarantena in sala comando durerà ancora a lungo?”
Dall’altra parte giunse un sospiro. =^= Non lo so. Temo però che potrebbe essere estesa al resto della stazione se la contaminazione si è già estesa. =^=
“Ma non è ancora accaduto, dico bene?”
=^= Per ora no. =^=
* Per ora,* pensò Bauer, trattenendo un mezzo sorriso.
“Capisco, Signore,” disse invece. “Le sto inviando i dati in questo momento.”
=^= Ricevuto, grazie. =^=
La comunicazione venne interrotta e Bauer inviò al suo superiore i dati accuratamente alterati che aveva elaborato.
DS16 Gamma - Sala Comando - 20/06/2399, ore 11.12
“Quello che vorrei capire è in che moda possa essere ricomparsa qui una malattia scomparsa da secoli,” disse Claire, fissando sia il suo ufficiale medico capo che l’ufficiale scientifico a turno. “Com’è possibile una cosa del genere? Da dove è arrivata?”
“Il problema non è tanto dove,” rispose il medico, le antenne leggermente protese in avanti. “Benchè la malattia sia stata completamente debellata sulla Terra, occasionalmente si sono riscontrati nel corso del tempo piccoli focolai, in genere su colonie lontane dalle rotte principali e con qualche genere di difficoltà di approvvigionamento. Visto che la peste polmonare si trasmette anche per via aerea, non è impossibile che sia stata contratta da qualcuno che l’ha portata a bordo.”
“Il problema in realtà è un altro, comandante,” si inserì Roberts.
“E sarebbe?”
“Quando mi sono reso conto di cosa avevamo davanti,” riprese l’andoriano, “ho fatto qualche ricerca. Non mi è mai capitato nella mia carriera di vedere una cosa del genere e le assicuro che ho una certa esperienza di malattie infettive.”
Claire annuì un paio di volte, incitando l’altro a continuare.
“Il periodo di incubazione di questa malattia varia normalmente tra un giorno e una settimana circa.”
La Drillrush aggrottò le sopracciglia. “Sono due tempi molto diversi,” disse. “Io ho avvisato il comando di Flotta, naturalmente. Ma una settimana… ha idea di quante navi transitino da qui in una settimana?”
“Fin troppo dolorosamente bene,” fece Roberts. “Ma qui abbiamo una buona notizia.”
“Che sarebbe?”
“Ho condotto qualche analisi iniziale e io e il dottore crediamo che il particolare ceppo che abbiamo riscontrato a bordo sia anomalo.”
“Anomalo?”
“La sua struttura genetica è differente da qualunque cosa che sia presente in database. Potrebbe trattarsi di una mutazione, è difficile dirlo ora.”
Claire alzò una mano a fermare i due. “Scusatemi, ma non riesco a vedere quale sarebbe la buona notizia.”
Ch’idrani annuì. “Crediamo che il periodo di incubazione sia notevolmente ridotto. Diciamo tra le dieci e le diciotto ore. Il che restringe molto il campo di eventuali ricerche.”
“Ma c’è anche una notizia cattiva,” aggiunse Roberts.
“Normalmente questo tipo di infezione si cura tramite antibiotici. Streptomicina o cloramfenicolo, di solito. Ma, proprio per via della mutazione che abbiamo riscontrato, sembra che questo ceppo sia resistente alle normali terapie.”
“Mi sta dicendo,” domandò lentamente Claire, “che non c’è una cura?”
“No, al momento sembra di no.”
Per qualche istante cadde il silenzio. Prima che qualcuno potesse aggiungere qualcosa, Ch’idrani venne contattato dall’infermeria. Due nuovi casi sulla passeggiata.
-------------- parte successiva --------------
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