[Stml21] 23.04 - Dubbi

Bryn Lwellelyn bryn.lwellelyn a gmail.com
Mer 12 Feb 2020 10:08:48 CET


È un brano molto riflessivo. A me è piaciuto. Gli altri hanno letto?

Il lun 10 feb 2020, 22:18 Vanessa Marchetti <hazyel91 a gmail.com> ha scritto:

> Lo so, quello che leggerete esula un po’ da quanto scritto sinora..
> incentrando la narrazione su due personaggi e sui loro dubbi.. volevo in
> realtà creare una sorta di dossier dubbi da parte di più membri di DS16, ma
> alla fine, come al solito, mi sono dilungata.. avrei potuto continuare
> facendo un pezzo più lungo ed impegnativo, ma sono già in ritardo
> megagalattico.. senza contare che più vado avanti su una teoria e più
> stronco eventuali sbocchi creativi di altri dopo di me.. quindi meglio
> rimanere, per il momento, cauta.. spero vi piaccia e mi perdoniate
> l’assenza dei vostri PG..
>
>
>
>
>
> ****************************************** Brano: 23-04
> ******************************************
>
> *DS16G – 20/11/2399 – ore 18.09 – Alloggio Tenente Durani*
>
> Durani non aveva molta voglia di lavarsi, sebbene il suo corpo lo
> necessitasse per ristorarsi dopo più di un’ora infilata nello spazio
> angusto di quel condotto di ventilazione, al termine del suo già prolungato
> turno di servizio.
>
> Ci era entrata, pressoché controvoglia, quando aveva capito che era
> l’unica del terzetto di ufficiali a poterlo fare.
>
> Aveva, in pratica, obbedito ad ordini celati, in quanto nemmeno
> esplicitati, e, soprattutto, al suo buon senso.
>
> Si era perciò rimangiata ogni tipo di brontolio od osservazione sul fatto
> di come avevano anche solo potuto pensare Riccardi e Th’Tharek che non
> fosse del tutto disdicevole per una Klingon ficcarsi in quel pertugio
> ristretto a fungere da cavia esploratrice?
>
> In tutte le culture, persino quella Terrestre, quelle funzioni da segugio
> erano lasciate ad animali o a personale considerato inferiore alla casata
> dei guerrieri.
>
> Il fatto di aver vissuto tanti anni in cattività lontana dal suo pianeta
> natale ed a contatto con la molteplicità culturale permeante l’Accademia
> della Flotta Stellare, aveva permesso a Durani di sorvolare sulla
> indecorosità della situazione per molti esponenti della sua specie.
>
> Inoltre, ci teneva lei, per prima, a trovare qualche traccia utile: c’era
> qualcosa che le lambiccava il cervello.. qualcosa che non riusciva a
> mettere a fuoco.. e che, come un tarlo, la tormentava..
>
> Sperava di rintracciare qualche elemento utile nel condotto di
> ventilazione, ma, a occhio e croce, era stato un buco nell’acqua: Riccardi
> aveva deciso di proseguire le indagini coi suoi, ma la griglia di uscita,
> da lei stessa scovata, sbucava in un ambiente troppo ampio per essere in
> qualche modo d’aiuto.
>
> E probabilmente era proprio quella frustrazione che più le dava fastidio..
> non il fatto di esser strisciata in quello spazio angusto e polveroso, per
> quanto ripulito dal personale apposito secondo schemi di diagnostica e
> controllo periodico.
>
> Anche perché.. e Durani lasciò per un momento le sue preoccupazioni.. a
> dirla tutta, anche quando si era incontrata l’ultima volta, al di fuori
> della stazione, col suo giovane compagno Koroth, avevano consumato un
> violento atto di passione in uno spazio non molto superiore a quello del
> condotto di ventilazione.
>
> La base si era appena salvata da una possibile pandemia, la quarantena era
> stata un male necessario, ma sofferto.. ed occorreva ad entrambi una
> valvola di sfogo: a lei per scaricare la tensione, a lui per sbarazzarsi
> della preoccupazione per la di lei incolumità.
>
> Il bisnonno Kheldas avrebbe disapprovato. Lasciarsi prendere dagli impulsi
> emozionali in pubblico non era tipico dei Kanjis. La loro Casata era nota
> per il grande autocontrollo, magari scarso per altri popoli, ma ben
> superiore alla media Klingon. Era quello che li aveva da sempre resi una
> delle famiglie guerriere più temute e rispettate.
>
> Lo sapeva benissimo... e probabilmente anche suo fratello Tanas ed i loro
> genitori l’avrebbero rimproverata.
>
> Ma l’istinto e la passione, per una volta, avevano preso il sopravvento e
> Durani ripensò a quegli attimi con nostalgia e piacere.
>
> D’altronde, lei non poteva contare sulle comodità e agiatezze
> dell’ambasciata Klingon su DS16 per godersi attimi di intimità col proprio
> compagno, in assoluta riservatezza.
>
> Come faceva Tara..
>
> La mente di Durani si soffermò, come se volesse distrarsi dalla
> preoccupazioni contingenti, sulla parola compagno.
>
> Era la prima volta che pensava a Koroth in quel modo: la differenza di età
> fra loro non era tanta, ma nemmeno poca, e, cosa non meno importante, fra i
> due era lei la più vecchia.. presto o tardi il suo amante si sarebbe
> stancato.. e la cosa, probabilmente, l’aveva convinta, sin dall’inizio, di
> provare solamente una cotta passeggera.
>
> Così l’aveva venduta a se stessa ed al patriarca della sua Casata, ma il
> vecchio Kheldas aveva sorriso, uno dei rari sorrisi che sfoderava in
> famiglia.. forse aveva intuito prima di lei che la cosa non era così
> superficiale come Durani pensava che fosse?
>
> In effetti, quello fra lei e Koroth era un rapporto strano, nato in un
> momento particolare: quell’alleanza improvvisa dei Muzak durante i Giochi
> della Gioventù, dovuta, in tutto e per tutto, ad un banale scambio di
> battute fra loro due, aveva permesso ai Kanjis di provare di non aver mai
> perso l’onore.
>
> Finalmente era noto a tutti che loro avevano combattuto contro
> un’ingiustizia perpetrata per sete di potere dai K'Ploct e dai solo
> accoliti.. una guerra senza battaglie offensive, in quanto Kheldas non
> aveva mai consentito ad attaccare flottiglie Klingon, ma si era sempre
> difeso dagli attacchi altrui.
>
> Con l’azione dei Muzak, i K’Ploct erano stati messi in scacco ed le loro
> macchinazioni rivelate.
>
> Col passare del tempo, quindi, Durani aveva iniziato a giustificare la sua
> passione come dipendente non solo dalla giovane età di Koroth, e nemmeno
> dalla sua peculiare conformazione fisica, più slanciata e meno tozza
> rispetto agli standard della sua razza, ma intensamente corroborata da un
> profondo sentimento di riconoscenza.
>
> Era indubbio che i Kanjis avessero un debito d’onore da estinguere e
> questo sicuramente era un legame profondo fra i due giovani.
>
> Un vincolo che mai si sarebbe estinto, se non fosse prima stato saldato.
>
> Un legame, tipico della razza Klingon, che, tuttavia, non avrebbe dovuto
> mantenere quell’aspetto sentimentale e passionale fra i due che, invece, lo
> permeava vivamente.
>
> I deboli tentativi di Durani di far desistere Koroth erano naufragati di
> fronte alla testardaggine di quest’ultimo che era stata assolutamente
> encomiabile.
>
> Durani si era detta che il tempo avrebbe affievolito il tutto.. eppure era
> passato già un anno ed il loro legame restava solido.
>
> Lui era giovane.. enormi possibilità di svagarsi con altri elementi di
> sesso femminile le aveva avute, ma non sfruttate.
>
> Allo stesso modo, anche Durani aveva ricevuto avances e proposte da
> elementi del clan di protettori guidati da Stilgar che, al loro arrivo su
> DS16, ci avrebbero messo zero secondi ad eliminarla per il bene dell’Impero.
>
> Ora invece la rispettavano, la temevano ed erano più propensi a voler
> cercare da lei altro che combattimenti con la Bat'leth.
>
> Ciò nonostante, né lei aveva acconsentito, né lui aveva ceduto e la loro
> unione, al posto di disgregarsi per la lontananza, si era cementificata.
>
> Si erano visti pochissimo, e per tempi molto ristretti, eccezion fatta in
> occasione del processo contro i K’Ploct.. processo mai realmente avvenuto
> vista la strage che aveva colpito l’intera Casata di traditori.. gli unici
> a subire l’onta della condanna erano state alcune famiglie minori, semplici
> burattini e seguaci senza onore come i M'untokh.
>
> In quel mese scarso, avevano trascorso numerosi momenti assieme, complice
> il fatto che i Muzak si erano offerti di ospitare i Kanjis fino al completo
> ripristino del loro buon nome ed onore.
>
> Cosa che era avvenuta, in una seduta ristretta dell’Alto Consiglio, a cui
> Durani non aveva potuto partecipare. Si trattava pressoché di un unicum
> della storia Klingon ed i cosiddetti “cerimonieri” si erano dovuti
> addentrare molto indietro nel tempo per trovare qualcosa di idoneo che si
> confacesse alla situazione.
>
> Si era stabilito che solo i Patriarchi potessero partecipare, nessun
> delegato, nessun rappresentante, nessun Consigliere che non fosse capo
> supremo della propria Casata.
>
> Cosa fosse veramente accaduto, Kheldas non gliel’aveva mai rivelato..
> quello che era noto a tutti, invece, fu che, dopo un vibrante discorso da
> parte del Patriarca dei Klaa, l’Imperatore stesso aveva annullato la
> precedente errata decisione del Consiglio, ordinando una serie di azioni
> compensatorie a favore dei Khanjis.
>
> Un onore enorme l’esposizione in prima persona dell’Imperatore, una sorte
> di restauratio imperii a favore della sua Casata.
>
> Eppure, anche nella magnificenza dell’occasione, qualcosa non le
> quadrava.. perché c’erano sempre aspetti che Durani non riusciva a
> cogliere? Nello sguardo di Kheldas oltre all’orgoglio, alla fierezza, alla
> dignità nel vedere ristabilito ciò che ingiustamente era stato tolto, c’era
> un velo di tristezza ed amarezza.. per chi era caduto nella lotta?
>
> Sicuramente, ma c’era altro.. e non sarebbe mai riuscita a scoprirlo da
> sola.
>
> Prima della partenza verso DS16, però, il bisnonno l’aveva presa da parte
> rivelandole quella cosa per lei sconvolgente: i K’Ploct, con tutta la loro
> boria, prepotenza, arroganza.. non erano i veri artefici di quanto avevano
> patito.. il piano del loro Patriarca era astuto e diabolico, ma qualcun
> altro, nell’ombra, aveva consentito che ciò accadesse.
>
> I nemici dei Kanjis avevano perso un nome, un volto, uno stemma, ma
> continuavano ad essere presenti: lei e Tanas, come tutti i supersiti della
> Casata, ne dovevano essere consapevoli.
>
> La cosa l’aveva turbata particolarmente e solo tre ore di passione con
> Koroth erano riuscite a calmare, almeno in parte, la sensazione di disgusto
> ed insofferenza che l’avevano attanagliata.
>
> Quella sensazione di dover combattere contro nemici invisibili era la
> stessa che l’aveva fatta scattare rivedendo le immagini della strage
> compiuta utilizzando il corpo del povero Ramar Roberts a sua completa
> insaputa contro i Vakiris?
>
> O c’era dell’altro?
>
>
>
> *DS16G – 20/11/2399 – ore 19.39 – Ambasciata Vulcaniana*
>
> =^=Comunicazione in entrata dalla USS Wayfarer=^= annunciò il computer di
> bordo
>
> T’Lani non si scompose minimamente.. finì di sorseggiare la sua bevanda e
> si accomodò in un ampio divano a due posti con fare solenne, quasi
> marziale.. se non fosse stata lei, si poteva presumere ad un atteggiamento
> altezzoso, ma chi la conosceva bene, sapeva che non v’era malizia in
> quello: desiderava solo approcciarsi al meglio alla conversazione con la
> sua interlocutrice.
>
> Dopo qualche interminabile momento, diede il suo assenso ad uno dei suoi
> assistenti che digitò sulla consolle: un grazioso schermo con finiture
> richiamanti simboli storici Vulcaniani scese dal soffitto della camera che
> si mise in penombra, con una soffusa luce rosata.
>
> Non era un’amante del genere, ma quell’approccio luminoso le indicava che
> la trasmissione era stata messa sotto protezione anti intercettazioni.
>
> C’era qualcosa che non le tornava pienamente, ma non sapeva identificare
> la fonte del problema, o.. per meglio dire, la problematica essenziale era
> l’enorme carenza di informazioni sui Vakiris e, a maggior ragione, sui
> Dekenekak.
>
> Come facevano i secondi a sapere, con anticipo, del Primo Contatto fra i
> Vakiris ed i Klingon?
>
> Come potevano immaginare che il primo approccio multi specie si sarebbe
> tenuto proprio su DS16 Gamma?
>
> Per quale ragione voler compiere una strage di tal genere proprio su una
> base stellare della Flotta Stellare, adoperando come un burattino proprio
> un ufficiale federale, e non limitarsi ad eliminare i Vakiris,
> infiltrandosi fra loro, nel loro territorio, sulle loro navi?
>
> E quanti Dekenekak potevano esservi a bordo?
>
> Uno solo?
>
> Più di uno?
>
> Uno a bordo della nave Klingon ed uno arrivato in anticipo sulla DS16
> Gamma?
>
> D’altro canto, per essere una persona poco informata sui Dekenekak,
> l’Ambasciatore O’Hucler le era parso sin troppo smanioso di raccontare a
> tutti la loro storia ed il tentativo dell’Unione dei Pianeti Vakiris di
> aiutarli.. ma che confine poteva mai esservi fra aiuto ed intromissione?
>
> Inoltre, possibile che, intesi come corrispondenti della Federazione, il
> loro territorio non fosse mai stato adocchiato dagli esponenti del Dominio?
>
> I Vakiris visivamente non sembravano in grado di poter reggere ad
> un’invasione.. qualcosa non le tornava.
>
> Aveva fatto svolgere attente indagini, ma poco si era scoperto sui Vakiris
> se non che fossero ottimi medici e scienziati ricercatori. Probabilmente
> anche buoni ingegneri, ma poco altro.. nessun aspetto degno di
> approfondimento, se non pennellate qua e là di informazioni superficiali.
>
> Si era fatta dare dai suoi assistenti i resoconti.. o, forse meglio,
> chiamarli rapporti delle loro indagini.. al termine, il suo umore si poteva
> osar dire essere quanto meno seccato dalla scarsità di informazioni.
>
> Non le aveva lette prima della riunione d’emergenza con l’Ambasciatore
> Vakiris e le altre delegazioni, si era basata esclusivamente sul rapporto
> accurato che le era stato sottoposto. Peccato che la ricostruzione, per
> quanto meticolosa e ben fatta, avesse delle fondamenta troppo fragili.
>
> Erano stati contattati degli esuli Rakharan, appartenenti a famiglie
> dissidenti rispetto al Governo in auge.. molti di loro erano già nati in
> territorio federale per poter essere di aiuto: avevano, pertanto, solo dato
> qualche informazione generica.
>
> Lo stesso potevasi dire di quanto ottenuto coi Wadi.. il loro approccio a
> trabocchetti ludici si era scontrato sin da subito con la richiesta di
> informazioni logiche ed obiettive dei Vulcaniani che li avevano etichettati
> come poco utili e le loro informazioni rasentare una perdita di tempo.
>
> Identico deludente risultato era stato ottenuto con gli Skreean ed i
> Paradani.
>
> A completare il quadro erano stati contattati sia i Karemmani, con le
> debite attenzioni vista la loro vicinanza anche politica alle Forze del
> Dominio, sia i Vidiani.
>
> A rileggere i rapporti, T’Lani aveva compreso che qualcosa non le tornava:
> tra le righe aveva intuito che i primi sembravano conoscere i Vakiris, ma
> starne alla larga.. i secondi sembravano stimare molto le loro conoscenze
> mediche di ricerca xeno genetica.
>
> Aveva sul proprio pad un numero consistente di contatti di medici,
> Vulcaniani e non, cui porre alcune domande.. ma c’erano cose che solo i
> vecchi sanno o ricordano.. aspetti e sfumature che si colgono soltanto col
> passare degli anni, dei decenni..
>
> Aveva due luminari, quasi coetanei, su Vulcano, entrambi insegnanti
> all’Accademia delle Scienze, che si sarebbero fatti in quattro per
> aiutarla, ma T’Lani aveva bisogno di altro.
>
> Qualcosa che solo una mente esperta, ma geniale ed abituata a pensare in
> maniera alternativa in ambito medico poteva darle.
>
> Sullo schermo apparve il volto di una donna, molto avanti negli anni, ma
> con un viso liscio, quasi levigato, se non per qualche ruga decisamente
> pronunciata sotto al naso, attorno alla bocca e sul collo. Un ovale
> impreziosito da due occhi azzurrissimi incorniciati da capelli color cenere
> con spruzzate di bianco vivo.
>
> =^=Ambasciatrice T’Lani, quale onore=^= esordì la donna mentre accarezzava
> la testa di un cane
>
> “Debbo dire che riesce sempre a stupirmi Ammiraglio”
>
> =^=Stupire una Vulcaniana è già difficile, una del suo rango ed
> esperienza, praticamente impossibile.. quale necessità angustia il vostro
> cervello da riesumare una vecchissima amicizia come la mia?=^=
>
> “Affermare la nostra anzianità non aiuta. Sebbene possa dire che
> invecchiate bene quanto noi Vulcaniani.. siamo quasi coetanee e mi sembrate
> in ottima forma”
>
> =^=Se la mia mente non gioca brutti scherzi, sono più giovane io di cinque
> o sei anni.. e per quanto riguarda le mie giunture, cigolano che è un
> piacere.. quindi non direi che possiamo paragonare le nostre due
> anzianità.. io me la cavo con i miei intrugli medici.. nulla in confronto
> alla pura e semplice genetica Vulcaniana.. ma dubito che tu mi abbia
> chiamato per questo motivo.. risentire un’amica dei tempi che furono che
> non senti da tempo immemore=^=
>
> “Touchè.. come direste voi umani, e specialmente quel vecchio volpone di
> Picard..”
>
> =^=O suvvia.. T’Lani.. è in pensione pure lui da almeno quindici anni.. ci
> manca poco che apriamo il reparto geriatrico.. le mie primavere stanno
> diventando troppe.. sto inseguendo la vecchia canaglia di McCoy.. cosa hai
> da chiedermi?=^=
>
> “Mi domandavo se nella tua carriera o nelle tue ricerche da pensionata,
> prima di imbarcarti sulla USS Wayfarer, tu abbia avuto modo di conoscere o
> di avere informazioni su due specie del Quadrante Gamma: i Vakiris ed i
> Dekenekak”
>
> L’umana, il Vice Ammiraglio in pensione, Vanessa Reis Squiretaker, prima
> spalancò gli occhi, poi li socchiuse e parve riflettere a lungo.. così a
> lungo che T’Lani si trovò involontariamente a sollevare un sopracciglio
> pensierosa e perplessa.
>
> Era una cosa che, solitamente, in pubblico, si sforzava di non fare per
> mantenere assoluto aplomb e non dar modo all’interlocutore di turno di
> percepire in lei alcunché.. ma in quell’occasione non era sicura che la
> donna stesse ancora sentendola o si fosse assopita..
>
> All’improvviso la vide saltare su in piedi con il cane tutto scodinzolante
> intorno..
>
> =^=Eureka.. ci sono.. non mi dicevano niente questi nomi Dekenekak e
> Vakiris.. ma poi mi sono ricordata.. i Vakiris dovrebbero essere una specie
> di enormi scarafaggi ciechi che gesticolano.. il problema è che, da quanto
> ricordo, in realtà vedono benissimo, hanno una visione proveniente da non
> mi chiedere che punto del loro corpo.. non sono occhi veri e propri, ma un
> sistema visivo lo hanno.. a cui aggiungono il movimento degli arti
> superiori per focalizzare distanze e conformazioni degli spazi in cui si
> trovano.. hanno colonizzato, se così si può dire, un piccolo sistema
> solare.. indicativamente più piccolo di quello che ruota al Sole
> Terrestre..=^=
>
> “A parte la vista, questo concorda con le informazioni in mio possesso”
>
> =^=Aspetta che non ho finito.. a dispetto delle loro apparenti deficienze
> visive ed abilità tattili, sono invece ottimi analizzatori, studiosi,
> ricercatori, e scienziati dediti alle sperimentazioni più disparate.. per
> loro gli esperimenti su creature viventi sono assolutamente la norma..
> prendono cavie e svolgono i loro test di potenziamento fisico e mentale.. o
> qualunque cosa che li passi in mente..=^=
>
> “Questo come lo sai? Noi abbiamo appena avuto un Primo Contatto con loro..”
>
> =^=Noi sì, ma alcune specie del Gamma direi di no.. =^=
>
> “Che intendi dire? Tutti quelli da noi contattati hanno dato risposte
> evasive..”
>
> =^=E per forza.. non posso metterci la mano sul fuoco, anche perché, spero
> e ci conto che mi possano servire ancora per molti anni, ma pare che dietro
> alla loro apparente pacifica cultura similare a quella della Federazione,
> si celano esperti xeno biologi pronti ad utilizzare le proprie conoscenze
> con sperimentazioni eugenetiche prelevando, con la forza se serve,
> filamenti di DNA da testare sui propri simili.. con conseguenze più o meno
> disastrose=^=
>
> “Hai prove di ciò?”
>
> =^=No, ma ho conosciuto uno di quelli che loro chiamano Dekenekak.. o
> quella roba là.. il nome per me risulta impronunciabile.. si tratta di un
> bellissimo ragazzo, anche perché la loro piena maturità non supera i
> vent’anni umani dal punto di vista fisico e non invecchiano stile i Ba’Ku..
> se sai cosa intendo.. questo è dovuto ad una sorta di nebbiolina argentea
> rossastra che pervade i loro corpi separandosene periodicamente per
> motivazioni genetiche che non conosco. Sulla Terra ci fu un periodo storico
> in cui alcuni individui sembravano possedere qualcosa di simile, dal nome
> tipo Patronus, ossia una creatura difensiva posta a tutela dell’incolumità
> fisica del possessore.. ma la cosa non fu mai provata.. quindi etichettata
> come magia prima, invenzione assurda per bambini poi.. Quello che ti posso
> dire è che pochi della sua specie sono sopravvissuti e sono tutti in
> cattività. La maggior parte sono stati catturati e sottoposti ad
> esperimenti..=^=
>
> “Da parte dei Vakiris?”
>
> =^=No.. credo che loro siano solo alcuni dei tanti che hanno tentato di
> sottomettere questo popolo del tutto pacifico.. da quanto posso ricordare,
> il risultato ha portato a due risultati differenti: coloro i quali hanno
> mantenuto inalterate le loro qualità sono fuggiti.. coloro i quali, invece,
> sono stati terribilmente torturati o hanno perso del tutto la ragione, o
> sono diventati pupazzi alla mercé di sicari ed assassini che li utilizzano
> per le loro nefandezze, ma il grosso credo sia rimasto sul loro piccolo
> pianeta natale.. che dovrebbe essere giusto alle porte del sistema degli
> scarafaggi.. si insomma dei Vakiris..=^=
>
> “Questi ultimi dicono che i Dekenekak sono molto aggressivi e farebbero di
> tutto per ucciderli”
>
> =^=Non saprei, ma, anche se fosse, come dar loro torto? Esseri modificati
> geneticamente col terrore di essere nuovamente vivisezionati, o peggio,
> anche dai propri vicini di casa? lo farei anche io.. userei ogni mezzo a
> mia disposizione per difendermi..=^=
>
> “Anche infiltrarsi su una base della Federazione per uccidere un’intera
> delegazione scientifica Vakiris?”
>
> =^=Ne dubito fortemente, ma non lo escluderei se fossero proprio loro gli
> artefici di esperimenti potenzialmente letali=^=
>
> “Spiegati meglio”
>
> =^=Ti ripeto.. gli esuli sono pacifici e riservati.. ne conoscevo solo
> uno, ma da quanto ricordo non vogliono essere trovati e sicuramente non
> agirebbero in tal modo.. quelli fuori di sennò, che io sappia, durano pochi
> mesi dalla loro pazzia.. la ionizzazione corporale se non controllata è
> degenerativa.. il grosso di quel popolo, che già ha subito menomazioni
> eugenetiche, si dovrebbe essere rinchiuso nel pianeta d’origine uccidendo
> tutti coloro che si addentrano su di esso.. restano coloro che sono al
> soldo di assassini e fuorilegge.. solitamente fantocci.. anche se non
> escludo che ci sia qualcuno che si sia messo in proprio utilizzando proprio
> quelle qualità che altri volevano sfruttare.. oppure.. beh oppure è ciò che
> ti frulla nella tua testolina tutta logica Vulcaniana.. il solido è
> cambiato, ma il gassoso no ed ubbidisce al nuovo solido.. per volontà o
> perché costretto=^=
>
> “Che è l’esatto contrario di quanto affermato dall’ambasciatore Vakiris..
> per lui comanda il gassoso”
>
>
>
>
> ========================================
>
> Tenente Durani della Casata di Kanjis
> Ufficiale Tattico Capo
> Deep Space 16 Gamma
>
> ========================================
> _______________________________________________
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