[Stml3] [01-10]: Le conseguenze (Tkar)

Luca Bonetti bonneuber a gmail.com
Mer 29 Lug 2015 23:24:11 CEST


Houston, abbiamo un problema ;P Non per fare il rompini ma hai messo online
il brano di Federico col titolo del mio (che non è mai stato messo online)
:P

Il giorno 29 luglio 2015 23:09, Cmdr. Arjian Kenar <arjiankenar a gmail.com>
ha scritto:

> Ciao a tutti.
> Il brano è online all'URL:
> http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Seatiger/main.php?include=viewlogs_2.php&missione=93&viewlog=9
>
> Michele
>
> Il giorno 21 luglio 2015 10:22, Cmdr. Arjian Kenar <arjiankenar a gmail.com>
> ha scritto:
>
>> Bravo, bravo, bravo! :-)
>>
>> Michele
>>
>> Il giorno 21 luglio 2015 09:35, federico pirazzoli <cmdrtkar a gmail.com>
>> ha scritto:
>>
>>> Ok, bella gente...ecco il nuovo pezzo. Quando l'ho scritto mi ero posto
>>> come obiettivi di:
>>>
>>> 1) sistemare l'incongruenza per la quale spariamo in un'altra dimensione
>>> ma i "cattivi" della storia vengono dal futuro della nostra
>>> 2) trovare un pianeta o qualcosa da distruggere che possa attaccarci
>>> addosso la cattiva nomea che dovremo toglierci
>>> 3) Dare una prima pennellata di colore all'universo in cui ci troveremo
>>> bloccati
>>> 4) Portare avanti il concetto della nave fantasma...
>>>
>>> ora vil lascio leggere...ci si becca a fine lenzuolo per un paio di
>>> riflessioni che vorrei fare con voi per definire il futuro della missione...
>>>
>>> *******************************************
>>> *Brano: 01-10*
>>> *Titolo: Codice 47*
>>> *Autore: Tenente Comandante Tkar*
>>> *Brano Precedente: Le conseguenze*
>>> *******************************************
>>>
>>>
>>> *U.S.S. Seatiger – Plancia - 24/11/2394 Ore 18:37*
>>>
>>> “Ma ho il fondato sospetto che la Seatiger non sia più nella sua
>>> dimensione di appartenenza.”
>>>
>>> Le parole di Anari fecero correre un rivolo di sudore freddo lungo la
>>> schiena del Capitano della Seatiger. La sua non era stata una bella
>>> giornata e la commozione cerebrale per la quale era stato trattato in
>>> emergenza non era esattamente una passeggiata. Non c’era perciò da stupirsi
>>> se la mente del Trill impiegò esattamente undici secondi per metabolizzare
>>> le parole dell’Ufficiale Scientifico. Ce ne vollero poi altri nove, prima
>>> che Arjan decidesse che era meglio sedersi sulla propria poltrona, prima di
>>> ascoltare il resto “E dove saremmo, di grazia?”
>>>
>>> “Questo non saprei dirglielo con esattezza…” rispose la Denobulana,
>>> mentre gli occhi correvano dal Capitano alla propria consolle, dove
>>> scorrevano in rapida successione sequenze di stelle ed altri fenomeni
>>> spaziali “ovvero, so dirle dove siamo…nel Settore 507, ai confini tra i
>>> Quadranti Gamma e Delta, vicini a dove dovrebbe essere il confine nord
>>> dello spazio Romulano.”
>>>
>>> “Dove dovrebbe essere?” ripeté con tono interrogativo il Capitano
>>> Kenar…il fatto di essere stati trasportati a mesi di viaggio dal territorio
>>> della Federazione era già abbastanza preoccupante, ma qualcosa gli diceva
>>> che – come sostiene il detto - il peggio dovesse ancora arrivare.
>>>
>>> “I sistemi stellari dell’Impero Romulano non ci sono…o meglio, ci sono
>>> ma non sono come dovrebbero essere.” Anari parlava rapidamente, mentre lo
>>> schermo principale abbandonava la visuale di poppa – dove capeggiava
>>> lontana la nave aliena che li aveva aggrediti precedentemente – per
>>> sostituirla ad una mappa galattica, sulla quale venivano riportate in blu
>>> le ben note composizioni stellari che tutti loro avevano studiato ai corsi
>>> di Astronomia e Navigazione in Accademia “Eco, vede? Questa è la
>>> configurazione della nostra Galassia…e questa quella di quella dove ci
>>> troviamo ora…”
>>>
>>> Ad un comando dell’esuberante Denobulana, una serie di nuove stelle
>>> rosse andò a sovrapporsi all’immagine precedente. In molti casi le stelle
>>> andavano a sovrapporsi a quelle blu ma, in un numero incalcolabile ad
>>> occhio di casi, non era così. Interi sistemi solari, ammassi stellari,
>>> nebulose e anche buchi neri comparvero dal nulla, mentre altri vennero
>>> semplicemente soppressi.”
>>>
>>> “Affascinante…apparentemente si tratta di un’altra dimensione,
>>> discordante dalla nostra dalle epoche più remote, per aver ottenuto una
>>> così ampia varianza nella distribuzione dei corpi celesti…” Commentò Tkar,
>>> che fino a quel momento pareva aver prestato più attenzione all’inseguitore
>>> che li tallonava che alla spiegazione di Anari.
>>>
>>> “Oh sì…” convenne l’Ufficiale Scientifico, accalorandosi a quelle parole
>>> e dimenticando per un momento la situazione generale “C’è un tasso di
>>> coincidenza con la nostra dimensione di circa il 37,4%...forse anche meno,
>>> se le mie proiezioni sulla distribuzione delle Galassie vicine sono esatte.
>>> Purtroppo i Sensori Astrometrici sono saltati e non ho ancora avuto tempo
>>> di allinearli, ma già ad occhio nudo direi che il Braccio del Sagittario
>>> non è lo stesso e…”
>>>
>>> “Come diavolo siamo finiti qui?” Chiese allora Kenar, il cui mal di
>>> testa da post-trauma cranico stava peggiorando esponenzialmente
>>> all’aumentare della rapidità della parlantina di Anari.
>>>
>>> La Denobulana si zittì per diversi secondi, prima di ammettere, con un
>>> sorriso molto più mesto di prima “Ecco…su questo ci sto ancora lavorando.”
>>> Poi, dopo un momento di incertezza, aggiunse “Avrei una teoria, ma ho
>>> bisogno di accedere al nucleo di memoria del Computer, che è attualmente in
>>> fase di riparazione…”
>>>
>>> “Va bene…” disse Kenar, alzandosi in piedi. La Plancia gli stava
>>> cominciando a girare attorno e voleva evitare di finire stramazzato al
>>> suolo come Finn, quindi aggiunse “continui a lavorarci, ci riuniremo tra
>>> due ore per avere il punto della situazione. Io sarò in Sala Tattica se
>>> avrete bisogno di me…Tkar, a lei la Plancia, veda di scoprire qualcosa su
>>> quella nave che ci sta inseguendo.”
>>>
>>> Quindi si diresse verso il suo ufficio dove, scostando con malagrazia un
>>> frammento di paratia caduto, si buttò sul divanetto e chiuse gli occhi,
>>> sperando che gli analgesici che gli erano stati somministrati prima di
>>> lasciare l’Infermeria facessero rapidamente effetto.
>>>
>>>
>>> *U.S.S. Seatiger – Sala Riunioni - 24/11/2394 Ore 20:45*
>>>
>>> Gli Ufficiali Superiori entrarono rapidamente nella sala riunioni della
>>> Seatiger e, con i visi stanchi, presero posto nelle loro posizioni
>>> abituali. A parte Kenar e Finn, che avevano riposato un po’, solo Tkar non
>>> mostrava sul volto segni a testimonianza del lungo turno fino a quel
>>> momento trascorso e a tutt’ora ben lontano dal terminare.
>>>
>>> “Molto bene, signori, iniziamo con la domanda più facile…stato dei
>>> sistemi?” domandò il Capitano, prendendo la parola e rivolgendosi in
>>> particolare a Carelli, che si era seduta tra Anari e Tkar, con un gotto di
>>> caffè in mano. Già il fatto che si trattasse di caffè vero e non di una
>>> razione di emergenza liofilizzata era una buona cosa, perché significava
>>> che il sistema dei Replicatori era stato rimesso in funzione.
>>>
>>> “Abbiamo ripristinato la maggior parte dei sistemi essenziali…” rispose
>>> l’Ingegnere Capo, con un sorriso stanco “Propulsione, comunicazioni e
>>> sistemi tattici. Abbiamo ancora qualche difficoltà con i Sensori a Lungo
>>> Raggio, ma si tratta più che altro di eccessiva perdita di risoluzione, non
>>> andremo a sbattere contro un pianeta per sbaglio…” prese una sorsata di
>>> caffè, quindi aggiunse “Inutile che aggiunga che, invece, i sistemi
>>> secondari sono ancora un disastro.”
>>>
>>> Kenar fece un cenno d’assenso, quindi aggiunse, volgendosi verso
>>> l’Ufficiale Medico Capo ed il Consigliere “Ottimo, direi che per il momento
>>> ci possiamo accontentare. Stato dell’equipaggio?”
>>>
>>> Gli interpellati si fissarono un secondo, quindi fu il Dottore a
>>> rispondere “Diversi contusi, un po’ di fratture e qualche ustione, ma nulla
>>> di veramente grave. L’equipaggio al momento non risente ancora dello shock
>>> per il trasferimento in un posto così lontano. Lo stato di Allarme Rosso li
>>> sta tenendo in allerta e l’adrenalina – finche dura – gli impedirà di farsi
>>> troppe domande. Ma quando avremo un po’ di calma sarà necessario che lei
>>> faccia un discorso, signore, che spieghi cosa è accaduto e li
>>> tranquillizzi.”
>>>
>>> “Direi che prima dovrei saperlo io, cosa è accaduto…” borbottò il Trill,
>>> ringraziando comunque il medico per il rapporto e volgendosi quindi verso
>>> colei che poteva dare una risposta a quella domanda, oppure procurargli un
>>> ennesimo mal di testa. O forse entrambe le cose…”Anari?”
>>>
>>> Come se fosse il tappo di una bottiglia di spumante agitata in un
>>> agitatore per vernici, la Denobulana iniziò a parlare a raffica,
>>> gesticolando per aiutarsi in quella complessa spiegazione – o ipotesi di
>>> spiegazione – che la sua mente geniale aveva elaborato nelle ultime due
>>> ore.”
>>>
>>> “Sì signore…ebbene, ho analizzato la situazione, anche rivedendo le
>>> letture dei sensori antecedenti il nostro…trasferimento, e sono giunta alla
>>> conclusione che siamo stati attratti nell’area di risucchio di un’Onda di
>>> Spostamento Planare.”
>>>
>>> Anari si fermò un istante per valutare la reazione del suo “pubblico”.
>>> L’occhiata confusa che ricevette dagli astanti, comunque, non parve
>>> deluderla tanto che – dopo appena un istante di empasse – aggiunse “Quella
>>> dell’Onda di Spostamento Planare è una teoria che è stata avanzata dal
>>> alcuni teorici della transcurvatura, come il Professor Jonkins del Daystrom
>>> Institute, o Ru’Af Ma’Kri, delle Global Warp Industries di Alpha Centauri…”
>>> spiegò “secondo tale teoria, una esplosione estremamente potente e
>>> concentrata nel Subspazio dovrebbe generare uno strappo direzionale nel
>>> tessuto dello spazio-tempo. Ciò permetterebbe di creare una sorta di tunnel
>>> spaziale artificiale della durata di alcuni minuti…o secondi, a seconda
>>> delle teorie. Ad ogni modo, questa esplosione genererebbe una sorda di onda
>>> d’urto nello spazio normale, un’onda destinata poi a riassorbirsi nel giro
>>> di pochi secondi, trascinando con sé nella propria…risacca… tutto ciò che
>>> si trova nelle vicinanze del punto dove si apre il tunnel spaziale…”
>>>
>>> Questa volta ci vollero diversi secondi prima che qualcuno – Carelli,
>>> nella fattispecie – mostrasse di aver compreso di cosa si stava parlando
>>> “In pratica sarebbe come gettare un sasso nell’acqua…per un istante si
>>> forma il vuoto ed un’onda attorno, poi il tutto viene riassorbito tornando
>>> come prima…”
>>>
>>> “Esatto…” confermò Anari “solo che qui l’esplosione si espande in
>>> maniera lineare verso due direzioni distinte, quindi in realtà
>>> il…sasso…genera un tunnel spaziale in grado di portare ciò che si trova nei
>>> suoi pressi da un capo all’altro dello stesso in pochi secondi…”
>>>
>>> Prima che qualcun altro potesse parlare, Tholos li fermò sollevando la
>>> mano e dicendo “Questo, però, non ha senso.”
>>>
>>> “Si spieghi, Comandante…” lo invitò Kenar, osservando incuriosito il
>>> fremere delle antenne blu del Capo Operazioni.
>>>
>>> “Credo siamo tutti d’accordo che siano state le Galeteane a cercare di
>>> catturarci con questa…Onda di Spostamento Planare, giusto?” domandò in
>>> maniera retorica l’Andoriano. Non che qualcuno pensasse il contrario, data
>>> la situazione…in fondo erano stati colpiti insieme all’Arcadia, che – da
>>> quanto avevano appreso – era uno dei pochi nemici riconosciuti di quel
>>> popolo nel Quadrante Alfa. Dopo un istante, Tholos aggiunse “Il fatto è che
>>> l’equipaggio dell’Arcadia ci ha detto che le Galeteane vengono dal futuro…”
>>>
>>> “L’Onda di Spostamento Planare genera una frattura nello spazio-tempo,
>>> quindi in teoria permette di spostarsi sia nello spazio che nel tempo…”
>>> precisò Anari, interrompendo il collega ed aggiungendo subito dopo “Infatti
>>> genera un tunnel spaziale, anche se della durata di pochi istanti. E – come
>>> sappiamo – i tunnel spaziali possono avere anche una componente temporale
>>> anche importante…”
>>>
>>> “Ma, se fossero state le Galeteane, ci avrebbero dovuto trasferire nel
>>> loro futuro, non in un’altra dimensione…” comprese Kenar, intromettendosi a
>>> sua volta per bloccare la Denobulana prima che virasse l’argomento di
>>> discussione sulla meccanica dei Tunnel Spaziali, argomento di certo
>>> affascinante, ma poco rilevante in quel frangente.
>>>
>>> Tholos annuì, soddisfatto che il Capitano avesse colto il suo stesso
>>> dubbio ed aggiunse “Quindi le ipotesi sono due…o la teoria di Anari è
>>> sbagliata, o le Galeteane avevano un motivo per spedirci qui anziché
>>> attirarci nel loro futuro.”
>>>
>>> “Non avendo conoscenze specifiche di questa teoria non ho modo di
>>> valutare la consistenza della teoria del Comandante anari…” intervenne
>>> Tkar, le mani giunte avanti a sé “ma di certo il Signor Tholos ha ragione.
>>> Tatticamente parlando, se davvero il popolo Galeteano è responsabile del
>>> nostro trasferimento, la linea di azione più logica sarebbe stata quella di
>>> trasportare sia noi che l’Arcadia in una zona sotto controllo di loro forze
>>> navali in numero ingente, così da distruggerci senza esporsi e senza
>>> consentirci una possibilità di fuga, come è effettivamente successo.”
>>>
>>> Il Vulcaniano tacque un secondo, prima di aggiungere “Tuttavia esiste
>>> una terza ipotesi…” si prese appena un momento, il tempo necessario a Kenar
>>> per fargli cenno di proseguire, prima di spiegare “durante gli ultimi
>>> secondi di funzionamento dei sensori, abbiamo rilevato un importante
>>> aumento energetico da parte dell’Arcadia. Può darsi quindi che il Capitano
>>> Khayr ed il sue equipaggio si fossero già trovati di fronte a tale insidia
>>> ed avessero elaborato delle contromisure. Se così fosse, forse l’attivarsi
>>> di queste contromisure ha modificato il nostro punto di uscita,
>>> dirottandoil tunnel spaziale artificiale.”
>>>
>>> “Addirittura verso un’altra dimensione?” domandò perplessa Carelli,
>>> dubbiosa circa quella possibilità ma al momento incapace di formularne
>>> altre più consistenti.
>>>
>>> “In effetti è possibile…” convenne Anari, illuminandosi e sorridendo in
>>> maniera tipicamente Denobulana all'idea che il collega Vulcaniano le aveva
>>> dato “Se l’Arcadia avesse in qualche modo contrastato l’onda, avrebbe
>>> potuto sfuggire alla sua presa, prima di essere trasportata fino al punto
>>> di destinazione…Per quanto concerne noi, è diverso! Trovandoci sottoposti a
>>> due onde distinte di forza differente, siamo stati strappati dal flusso di
>>> ritorno principale e diretti verso l’unico vettore disponibile, ossia il
>>> flusso d’origine!”
>>>
>>> Ci fu un momento di esitazione, poi la scienziata – notando che stavolta
>>> nessuno era riuscito a seguirla nel proprio volo pindarico - aggiunse un
>>> esempio a mo’ di spiegazione “Immaginate la situazione così: Noi e
>>> l’Arcadia eravamo sottoposti all'effetto di una sorta di onda, che ci stava
>>> trasportando verso un punto preciso dello spazio-tempo. Se è come
>>> ipotizzato da Tkar, il solo modo che l’Arcadia avesse per liberarsi era di
>>> generare un’onda inversa, attraverso un’emissione di energia controllata
>>> dal proprio Disco Deflettore. Facendo così, la nave del Capitano Khayr ha
>>> ottenuto due effetti: quello principale – naturalmente – è quello di
>>> trovarsi per un momento fuori dall’effetto dell’Onda di Spostamento,
>>> rientrando quindi nello spazio normale. Ma ha anche generato una seconda
>>> Onda, che ha colpito noi, deviandoci verso l’unica altra possibile fonte di
>>> attrazione, ovvero il punto da cui è originato il Tunnel spaziale…”
>>>
>>> “Sì, ora capisco…” annuì Tholos, facendosi pensieroso “il punto di
>>> origine del Tunnel spaziale, ovvero il luogo dove avviene l’esplosione
>>> subspaziale, è collegato - oltre che ai due punti di uscita del tunnel
>>> stesso – anche ad un altro punto…quello da dove è stata innescata e
>>> direzionata l’esplosione…e questo terzo punto può tranquillamente essere
>>> diverso dagli altri due…”
>>>
>>> “E…hem…certo…” si sentì in dovere di dire il Comandante Finn, che in
>>> realtà in quella riunione aveva fino a quel momento presenziato senza dare
>>> nessun genere di contributo. In realtà non aveva capito praticamente nulla
>>> di quanto detto ed avrebbe pagato tonnellate di Lathinum per qualcuno che
>>> glielo spiegasse in un linguaggio comprensibile “e questo, naturalmente,
>>> significa che…”
>>>
>>> “Che l’azione di disimpegno dell’Arcadia ci ha fortunatamente permesso
>>> di trovare chi c’è dietro questa storia…ovvero chi sta realmente
>>> orchestrando la guerra che le Galeteane vogliono scatenare contro la
>>> Federazione!” esclamò Anari, ancora su di giri per la scoperta.
>>>
>>> Finn tirò mentalmente un sospiro di sollievo per essersi salvato dal
>>> dover chiedere una umiliante spiegazione, ma Kenar lanciò invece
>>> un’occhiata perplessa alla Denobulana, chiedendo “E mi dica,
>>> Comandante…come è giunta alla conclusione che ci deve essere una
>>> terza…fazione a tirare le fila di questa faccenda?”
>>>
>>> “Per via dell’Arcadia, ovviamente!” rispose convinta Anari, prima di
>>> aggiungere “Sappiamo che l’hanno costruita da zero partendo dagli schemi
>>> tecnici della Hood…e sappiamo che – per i loro standard – è una nave
>>> abbastanza potente, diciamo non inferiore alla media delle loro. Ora, cosa
>>> ne consegue? Ovviamente che il loro livello tecnologico non può essere
>>> troppo diverso dal nosro, giusto?”
>>>
>>> Si trattava di una deduzione logica, quindi nessuno la interruppe mentre
>>> continuava “Ebbene…per la nostra tecnologia – e per traslazione panche per
>>> la loro, a questo punto – un’Onda di Spostamento Planare è pura
>>> fantascienza. I nostri migliori teorici della Curvatura l’hanno ipotizzata
>>> come possibilità, ma non è mai stato avviato neppure uno studio di
>>> fattibilità…e sappiamo quanti anni sono che è attivo il Progeto
>>> Transcurvatura…”
>>>
>>> “Di conseguenza lei ritiene che una terza fazione, dotata di mezzi
>>> tecnologici superiori, stia sfruttando Galatea ed i suoi folli piani di
>>> conquista al fine di indebolire o distruggere la Federazione…” comprese
>>> Tkar, e nel suo tono si poteva riscontrare approvazione per il processo
>>> logico che aveva condotto a quella deduzione ”ma chi, e a che scopo?”
>>>
>>> “Due domande interessanti…” convenne Kenar, il cui sguardo era ora
>>> ancora più cupo dell’inizio della riunione, e non per una questione di mal
>>> di testa “e credo sia ora di trovare ad esse risposte. Comandante Finn, lei
>>> sa cos'è un Codice 47?”
>>>
>>>
>>> *Nave Stellare Arcadia – Plancia - 24/11/2394 Ore 18:37*
>>>
>>> “E i Federali?”
>>> Tochiro e Meeme si scambiarono un occhiata, insicuri su come continuare.
>>> Impossibilitati a dare una risposta.
>>>
>>> Khayr conosceva bene il suo migliore amico…quando faceva quella faccia
>>> significava brutte notizie…e brutte, quando già ti trovavi disperso su una
>>> nave fantasma in avaria, con per sola compagnia un’aliena senza bocca ed un
>>> ologramma bidimensionale schiacciato, non era una bella cosa…
>>>
>>> “Quando l’onda Galeteana ci ha raggiunto, ho fato appena in tempo ad
>>> attivare la contro-onda…” spiegò nel frattempo l’ologramma, incrociando le
>>> corte braccia al petto sproporzionatamente largo ed annuendo tra sé, in un
>>> movimento che avrebbe anche rischiato di fargli cadere gli occhiali
>>> “ovviamente non avevo il tempo di inviare le specifiche alla Seatiger, ma
>>> speravo che l’effetto del nostro impulso fosse sufficiente a liberare
>>> entrambe le navi, visto che eravamo così vicini…”
>>>
>>> “E invece?” domandò semplicemente il pirata di nero vestito, mentre con
>>> un’occhiata al visore cercava di capire dalle stelle visibili dove si
>>> trovassero.
>>>
>>> “Noi siamo sfuggiti all’Onda…” confermò Tochiro, mentre Meeme si
>>> rialzava, iniziando a trafficare col computer principale dell’Arcadia
>>> “siamo usciti nello spazio normale a circa 15 anni-luce dal punto in cui ci
>>> trovavamo, con uno sfasamento temporale di tre giorni nel futuro…della nave
>>> federale, però, nessuna traccia…”
>>>
>>> “Se sono finiti in quell'Inferno, mi auguro riescano a cavarsela meglio
>>> di noi…” borbottò il pirata spaziale, mentre un velo di tristezza gli
>>> adombrava il volto guercio, al ricordo dei tristi eventi del passato,
>>> eventi che lo avevano segnato nel profondo come mai era successo prima.
>>>
>>>
>>> Nave Stellare Arcadia – Sala Mensa – Flashback
>>>
>>> C’era festa quella sera sull'Arcadia. La nave pirata aveva appena
>>> distrutto un convoglio di rifornimenti militari per una base segreta
>>> Galeteana e – al contempo – si era impadronita di parecchie utili merci e
>>> diversi tipi di cibi freschi, una rarità molto apprezzata dall'eterogeneo
>>> equipaggio.
>>>
>>> Khayr aveva ordinato che – con quel ben di Dio – si facesse una grande
>>> festa e nessuno si era tirato indietro. Ora la festa era al suo culmine e
>>> sembrava che nulla potesse andar male, fin quando l’intero mondo parve
>>> capovolgersi, mentre la nave veniva prima colpita e poi intrappolata da una
>>> violenta emissione energetica che fece saltare l’energia principale e la
>>> maggior parte dei sistemi.
>>>
>>> “Rapporto!” Gridò Khayr, colpendo il primo comunicatore che gli capitò a
>>> tiro e cercando al contempo di rialzarsi in piedi per raggiungere la
>>> Plancia.
>>>
>>> “Prima che qualcuno potesse rispondere, però, la nave venne scossa da
>>> una esplosione molto più facilmente identificabile, quella di un colpo di
>>> arma a particelle che raggiunge uno scafo indifeso.
>>>
>>> Il Capitano dell’Arcadia impiegò pochissimo a raggiungere la Plancia, ma
>>> quel tempo fu sufficiente a percepire almeno altri quindici scossoni, segno
>>> evidente che qualcuno stava giocando al tiro al bersaglio con loro.
>>>
>>> “Capitano, meno male che è qui!” gridò Akari, uno dei <vecchi>
>>> dell’equipaggio, al quale era stato in quel momento affidato il comando
>>> “non so cosa sia successo, ma siamo circondati da navi Galeteane. Abbiamo
>>> la propulsione ad impulso e stiamo cercando di evitare di essere bloccati,
>>> ma abbiamo perso scudi ed armi.
>>>
>>> Con una rapida occhiata ai sensori, Khayr comprese che la situazione era
>>> effettivamente tragica: l’Arcadia aveva subito gravi danni ed era
>>> circondata da almeno trenta navi nemiche, che a turno le sparavano addosso
>>> come Cacciatori Matsumoto raccolti attorno ad un grosso buco nel terreno,
>>> all'interno del quale era intrappolata una pericolosa – ma ormai indifesa –
>>> Bestia Tamari.
>>>
>>> Un nuovo scossone li interruppe, mentre un colpo diretto li fece cadere
>>> a terra tutti.
>>>
>>> “Propulsione ad Impulso fuori uso!” gridò il timoniere, comicamente
>>> aggrappato alla propria consolle “Una nave nemica ci è quasi addosso!”
>>>
>>> Khayr chiuse l’occhio sano, in attesa del colpo di grazia, ma invece
>>> percepì un tonfo sordo, come quello di metallo che grattava sul metallo.
>>> Stupito, si guardò intorno per avere una spiegazione e fu Daiba a dargliela
>>> “Si sono poggiati sulla Sezione a Disco! Stanno cercando di forzare i
>>> boccaporti di accesso!”
>>>
>>> “A tutto l’equipaggio, armatevi e state pronti a respingere un
>>> abbordaggio!” gridò allora il Capitano, aprendo la comunicazione con tutti
>>> i ponti. Quindi, voltandosi verso la consolle di ingegneria, chiese
>>> “Tochiro…i motori?”
>>>
>>> “Ho riallineato il propulsore ad impulso di dritta…” rispose il
>>> tarchiato ingegnere, la lingua stretta tra i denti e copiose gocce di
>>> sudore ad imperlargli il faccione “riavrai la Curvatura tra qualche minuto…”
>>>
>>> “Potremmo non avere qualche minuto!” gli rispose in tono serio Khayr,
>>> mettendosi in prima persona al timone e programmando una rotta che lo
>>> avrebbe portato a passare a poche decine di metri da quella che pareva
>>> l’ammiraglia Galeteana “Tutta la potenza ai campi di integrità
>>> strutturale…ora!”
>>>
>>> Mentre alle sue spalle qualcuno gridava che il nemico aveva fatto
>>> breccia in diversi punti della Sezione a Disco e che si stava già
>>> combattendo su almeno tre Ponti, il Capitano dell’Arcadia accelerò a pieno
>>> Impulso, cogliendo di sorpresa le navi nemiche e lanciandosi in quello che
>>> sembrava un attacco suicida contro la loro Ammiraglia.
>>>
>>> Quando ormai mancavano poche decine di secondi all'impatto i vascelli
>>> Galeteani cominciarono a sparare, ma ormai era tardi. Nonostante fosse
>>> stata colpita in più punti, l’Arcadia passò sotto l’Ammiraglia nemica ad un
>>> quarto della velocità della luce. L’astronave che era ancorata alla Sezione
>>> a Disco, invece, si schiantò sulla propria Ammiraglia alla medesima
>>> velocità, venendo praticamente fatta a pezzi e causando ingenti danni anche
>>> al vascello più grande.
>>>
>>> Nella Plancia dell’Arcadia – come in ogni suo ponte, del resto - tutti
>>> vennero sballottati dalla forza dell’impatto che strappò dallo scafo
>>> esterno lunghe fasce di rivestimento. Appena prima di svenire a causa del
>>> violento urto con una consolle, comunque, Tochiro riuscì a borbottare
>>> “Pazzo!”, prima di attivare la Curvatura, facendo sfrecciare vi a Curvatura
>>> 8 la nera nave stellare.
>>>
>>>
>>> *U.S.S. Seatiger – Plancia - 25/11/2394 Ore 02:00*
>>>
>>> La Seatiger uscì dalla Curvatura in un lampo di luce bianca e, prima
>>> ancora che lo scafo candido del piccolo vascello di Classe Nova entrasse in
>>> contatto con la materia della Nebulosa che occupava quella regione di
>>> spazio, la Gondola di sinistra cominciò a bruciare.
>>>
>>> Mentre il rovente Plasma avvolgeva il metallo affusolato della Gondola,
>>> la nave parve perdere l’asseto e cominciò a ruotare su sé stessa ed attorno
>>> ad un punto del proprio asse principale posto circa a metà della Sezione a
>>> Disco, così che un osservatore esterno avrebbe potuto quasi scambiarla per
>>> una di quelle vecchie stazioni spaziali che sfruttavano il movimento
>>> centrifugo per generare una sorta di gravità artificiale sulla superficie
>>> esterna.
>>>
>>> Quando la violacea nave aliena emerse dalla Curvatura, ormai, l’intera
>>> gondola di Dritta era in fiamme e la maggior parte delle luci di bordo
>>> erano spente, segno che non c’era più energia in quasi tutta la nave.
>>>
>>> Il vascello nemico, un disco grande poco più di un terzo della già non
>>> imponente Sezione a Disco della Seatiger, girò un paio di volte attorno al
>>> vascello federale, prima di decidersi ad avvicinarsi a quella che pareva –
>>> a tutti gli effetti – una nave morente.
>>>
>>> Quando il Comandante Finn sentì il rumore di un teletrasporto trovò la
>>> forza di sollevare lo sguardo dal pavimento dove era disteso ma, attraverso
>>> la spessa coltre di fumo che riempiva la stanza, non riuscì a distinguere
>>> che ombre, oltre ad una serie di luci violacee che – rapide come erano
>>> apparse – scomparvero, lasciando il compito di illuminare quanto restava
>>> della Plancia all’intermittente luce dell’Allarme Rosso ed ai crepitanti
>>> fuochi che si alzavano da varie consolle.
>>>
>>> L’Umano fece per alzarsi in piedi ma, non appena ebbe trovato con la
>>> mano destra un appoggio a cui ancorarsi per fare leva, dovette fermarsi,
>>> mentre i suoi occhi facevano uno sforzo per puntarsi entrambi contro la
>>> canna del fucile che veniva ora puntato a meno di dieci centimetri dal suo
>>> naso.
>>>
>>> “Non muoverti, cane Federale!” gli intimò una voce, in una lingua che il
>>> Tradutore Universale non ebbe difficoltà a comprendere e riportare in
>>> Standard.
>>>
>>> Finn fece come gli veniva detto e – lentamente – ripoggiò entrambe le
>>> mani a terra. Al contempo, però, sollevò lo sguardo lungo il fucile a
>>> particelle che lo teneva sotto tiro e riuscì a vedere chi c’era dietro.
>>> L’essere si sarebbe anche potuto scambiare per un Umano, se non fosse stato
>>> per gli occhi rossi come le braci e per una piccola cresta ossea, che
>>> partiva dalla base delle orecchie salendo fin sopra l’arcata
>>> sopraccigliare, donandogli una fronte alta e spessa ed un aspetto
>>> leggermente demoniaco.
>>>
>>> “Rapporto!” ordinò calmo il proprietario della voce, guardandosi attorno
>>> ma senza mai distogliere completamente l’attenzione dal Primo Ufficiale
>>> della Seatiger.
>>>
>>> “La Plancia è sotto controllo…” rispose una seconda voce, altrettanto
>>> tranquilla, proveniente da un qualche punto vicino alla consolle Operazioni
>>> “l’equipaggio sembra essere ancora vivo, ma tramortito…”
>>>
>>> “Abbiamo l’accesso ai controlli?” chiese l’alieno che teneva sotto tiro
>>> Finn, che a quanto pare era al comando delle operazioni.
>>>
>>> Una terza voce, dalle parti della consolle di Ingegneria, rispose “I
>>> comandi non sono bloccati, ma non riesco ad accedere a nulla…”
>>>
>>> “Forse il Computer principale ha subito danni…” Avanzò una quarta voce,
>>> dai pressi della consolle tattica.
>>>
>>> L’alieno al comando sfiorò un bracciale che aveva al polso sinistro e
>>> disse “Ruk a squadra due…rapporto dalla Sala Macchine.”
>>>
>>> =*=Quaggiù è un macello, signore…deve esserci stata una perdita dal
>>> reattore.=*= riferì una voce, che attraverso il bracciale comunicatore
>>> pareva avere un timbro metallico =*=L’intera Sala Macchine è isolata e
>>> piena di fumi…comunque abbiamo il controllo della sala controllo.=*=
>>>
>>> “Umph…avete riscontrato resistenza?” domandò l’alieno, riportando per un
>>> attimo lo sguardo sull’Ufficiale dal colletto rosso ai suoi piedi.
>>>
>>> =*=No, signore…ci sono tre o quattro ufficiali feriti e piuttosto
>>> storditi che stiamo tenendo sotto tiro, ma la maggior parte dell’equipaggio
>>> di Sala Macchine doveva trovarsi nella stessa, quando c’è stata la perdita
>>> di gas e si sono chiuse le paratie di emergenza.=*= riferì tranquilla la
>>> voce dal timbro metallico, che evidentemente riteneva di non avere problemi.
>>>
>>> “Mi raccomando, barricatevi bene all'interno e tenete gli occhi aperti
>>> per eventuali azioni da parte del resto dell’equipaggio…” ordinò l’alieno,
>>> prima di chiudere la comunicazione e concentrarsi finalmente sul suo
>>> prigioniero dicendo “molto bene, Federale…sei il Capitano di questa nave?”
>>>
>>> “Sono il Comandante Finn, Primo Ufficial della U.S.S. Seatiger, della
>>> Federazione Unita dei Pianeti!” rispose l’interpellato, con tutto
>>> l’orgoglio che la sua posizione prona ed il fucile che gli teneva di mira
>>> la testa gli permetteva di mettere in quelle parole “ed al momento sono
>>> l’Ufficiale più alto in grado a bordo.”
>>>
>>> “Ottimo, Comandante Finn…” annuì, apparentemente soddisfatto l’alieno,
>>> facendo un passo indietro senza togliere l’arma dalla traiettoria che
>>> incrociava la sua fronte “io sono Ruk, dell’Egemonia Midiana, e prendo il
>>> comando della tua nave. Ora tu ordinerai al tuo equipaggio di arrendersi
>>> senza opporre resistenza.”
>>>
>>> “Il vostro è un attacco ingiustificato contro un vascello scientifico
>>> della Federazione!” protestò Finn, recuperando la posizione eretta con
>>> movimenti lenti e misurati, per non istigare l’alieno a sparargli contro
>>> “voi…”
>>>
>>> “Noi  abbiamo i nostri buoni motivi.” Ribatté con un sorriso alquanto
>>> cupo l’alieno “motivi che non le interessano. Ordini subito al suo
>>> equipaggio la resa incondizionata.”
>>>
>>> Finn si guardò intorno, cercando con lo sguardo i propri ufficiali ed
>>> accertandosi che stessero bene. Anari era riversa a terra poco nello spazio
>>> tra la sua consolle e lo schermo visore e pareva svenuta, anche se il fumo
>>> e la consolle scientifica stessa rendevano difficile capirne le reali
>>> condizioni. Anche Tkar era a terra, e pareva quasi non respirare. Tholos e
>>> gli altri membri dell’equipaggio di Plancia, invece, si stavano riprendendo
>>> e venivano tenuti sotto tiro dagli Alieni.
>>>
>>> “Almeno mi garantisce che – se ci arrendiamo – non farete del male ai
>>> miei uomini?” chiese il Primo Ufficiale, mentre le spalle si piegavano
>>> leggermente verso il basso come per il peso delle conseguenze della
>>> decisione che si trovava costretto a prendere.
>>>
>>> “Le garantisco che – se non vi arrenderete – la mia nave vi farà saltare
>>> in mille pezzi seduta stante.” Rispose freddamente Ruk, che ormai aveva
>>> capito di avere vinto.
>>>
>>> “Signore! Non può consegnare la Seatiger!” provò a protestare Tholos,
>>> facendo per alzarsi in piedi. Il calcio del fucile di uno degli alieni si
>>> mosse però rapido e l’Andoriano, ancora intontito, non riuscì in alcun modo
>>> ad evitarlo, cadendo a terra come un sacco di patate, pur senza smettere di
>>> protestare “Il regolamento parla…”
>>>
>>> “Il regolamento afferma che non si deve cedere tecnologia federale
>>> segretata ad altre razze!” sbottò stizzito Finn, inalberandosi e facendo
>>> appena un paio di passi verso Tholos, quasi volesse tirargli anche lui un
>>> calcio “la Seatiger è una nave scientifica, non ha armi o tecnologie
>>> rilevanti. Nulla che questi signori non potrebbero procurarsi in un
>>> qualsiasi mercato nero del Quadrante Alfa con un po’ di Lathinum, comunque!”
>>>
>>> L’alieno a capo della squadra d’abbordaggio ridacchiò a quella scena,
>>> quindi disse “Comandante, la prego…deve parlare al suo equipaggio…”
>>> attirando l’attenzione dell’Umano sulla canna del fucile che ancora gli
>>> veniva puntata alle costole.
>>>
>>> “Oh…giusto…” disse Finn, come se per un istante fosse stato troppo preso
>>> dal suo sfogo per ricordarsi cosa stava facendo. Quindi si sfiorò il
>>> comunicatore e disse “A tutto l’equipaggio della Seatiger, qui è il
>>> Comandante Finn che vi parla. Siamo stati abbordati da forze aliene che
>>> hanno preso il controllo delle aree chiave della nave e la minacciano con
>>> le armi. Ci troviamo in una situazione da Codice 47, quindi vi ordino di
>>> comportarvi di conseguenza e non intraprendere azioni personali che possano
>>> mettere a rischio tutti. Finn chiudo!”
>>>
>>> “Molto bravo, Comandante…” annuì Ruk “adesso…”
>>>
>>> L’alieno venne interrotto da un cicalino proveniente dalla consolle
>>> operazioni, dove sulla schermata quasi nera si accese una lucetta
>>> intermittente. Incuriosito, si voltò verso questa, come fece anche l’alieno
>>> che vi si trovava accanto “Di che si tratta?” domandò il comandante della
>>> squadra d’assalto.
>>>
>>> “Oh, quello?” chiese Finn con noncuranza, spostandosi vicino all'alieno
>>> e guardando da sopra la sua spalla “Nulla di che…è solo la spia che segnala
>>> una comunicazione in arrivo…”
>>>
>>> “Ah, va bene…” assentì Ruk, prima di ricordarsi di un dettaglio “ma, un
>>> momento! Se i sistemi non funzionano, come…”
>>>
>>> “Pesce d’aprile!” disse allora Finn, approfittando della posizione di
>>> vantaggio sull'alieno per dargli una spinta e cercare di buttarlo a terra,
>>> mentre diverse cose avvenivano in contemporanea: Tutte le luci della
>>> Plancia si accesero e, mentre gli alieni si guardavano attorno stupiti,
>>> vennero rapidamente messi al tappeto dai vari membri dell’equipaggio.
>>>
>>> Tholos, agendo con una rapidità insospettabile visto il movimento
>>> precedente e la posizione parzialmente supina, colpì con un pugno l’addome
>>> dell’avversario più vicino e - mentre questi si abbassava per il
>>> contraccolpo – lo afferrò con forza per il collo tirandogli ancora più in
>>> basso la testa fino a fargliela cozzare contro la consolle Operazioni con
>>> un tonfo secco.
>>>
>>> L’alieno nei pressi della consolle Tattica sollevò il fucile per sparare
>>> all’Andoriano ma, prima che potesse anche solo pensare di prendere la mira,
>>> Tkar aprì gli occhi e si sollevò in piedi con uno scatto di reni,
>>> effettuando la presa al collo Vulcaniana e strappandogli al contempo l’arma
>>> di mano. Con la stessa, quindi, prese la mira verso il quarto alieno - che
>>> si era voltato per fronteggiare un Guardiamarina della Sezione Tattica che
>>> fino a quel momento si era finto un ingegnere tramortito accanto alla
>>> consolle Ingegneria – e lo colpì alle spalle, mandandolo a schiantarsi
>>> contro la paratia.
>>>
>>> Nel frattempo Finn era a terra, con Ruk chino sopra di lui e le mani
>>> disperatamente impegnate a tenere la canna del fucile lontana dalla propria
>>> faccia. L’Umano stava per gridare aiuto senza più ritegno, quando due
>>> fucili a particelle si posarono sulle tempie dell’alieno.
>>>
>>> Tholos, che reggeva una delle due armi, chiese “Serve aiuto,
>>> Comandante?” mentre Tkar, che teneva saldamente l’altra con una sola mano,
>>> strappò senza sforzo il fucile dalla presa dei due contendenti.
>>>
>>> “Pazzi, avete siglato la vostra condanna a morte!” ringhiò l’alieno,
>>> allontanandosi di colpo da Finn e cercando di correre verso la Sala
>>> Tattica, solo per trovarsi imprigionato in uno scintillante campo di forze
>>> eretto da Anari, che si alzò in piedi mostrando di tenere in mano un
>>> Tricoder.
>>>
>>> “Lei ed i suoi uomini siete in arresto…” gli rispose di rimando Finn,
>>> rialzandosi in piedi con un sorriso eccitato in volto, come un bambino che
>>> ha appena fatto un giro su di una giostra particolarmente spaventosa al
>>> luna park.
>>>
>>> “Lo vedremo…” ringhiò l’alieno, toccando il pulsante di richiamo, che
>>> avrebbe dovuto ritrasferirlo sulla sua nave. Avrebbe dovuto, perché invece
>>> non accadde nulla. “Ma cosa?”
>>>
>>> “Ah…ha presente quella chiamata? Quella che non avremmo dovuto
>>> ricevere?” domandò candida Anari, sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi
>>> da Denobulana. Quindi, mentre la voce di Carelli comunicava che avevano
>>> finito di espellere il gas dalla Sala Macchine e che gli alieni ostili
>>> erano confinati in una stanza adiacente, aggiunse “Era il Capitano Kenar,
>>> che ci informava che la nostra squadra d’assalto aveva terminato di
>>> prendere il controllo della vostra nave…”
>>>
>>>
>>> *Nave Stellare Arcadia – Gondola di Dritta – Flashback (cinque giorni
>>> dopo)*
>>>
>>> Khayr, Tochiro, Meeme il Dottore e altri sette membri dell’equipaggio si
>>> fissarono in silenzio per un lungo momento, cercando di evitare di guardare
>>> negli altri le stesse ferite e la stessa stanchezza che sapevano di avere
>>> addosso.
>>>
>>> Erano sfuggiti all'accerchiamento delle navi Galeteane e – grazie alla
>>> maggiore velocità dell’Arcadia – erano riusciti a seminarle, ma a caro
>>> prezzo. Durante i momenti antecedenti l’impatto con l’Ammiraglia di
>>> Galatea, infatti, circa ottocento aliene erano riuscite a penetrare a bordo
>>> della loro nave, cominciando una terribile battaglia che si era combattuta
>>> ponte dopo ponte, intersezione per intersezione.
>>>
>>> Quasi tutti i membri dell’equipaggio dell’Arcadia erano morti sotto il
>>> fuoco delle terribile armi a raggi Galeteane e, anche se avevano portato
>>> con sé quasi il doppio di nemici, la situazione era rapidamente diventata
>>> insostenibile.
>>>
>>> Khayr aveva guidato la nave in una nebulosa di Classe Mutara e, dopo
>>> aver bloccato gli accessi al computer principale, aveva predisposto una
>>> trappola esplosiva in Plancia, dalla quale lui ed i pochi superstiti
>>> dell’equipaggio si erano salvati all’ultimo secondo, grazie ad un
>>> teletrasporto di emergenza che li aveva condotti in quella zona schermata
>>> della Gondola di Dritta, un luogo praticamente inaccessibile dove
>>> difficilmente le Galeteane li avrebbero cercati.
>>>
>>> “Ci sono ancora una sessantina di quelle maledette a bordo…” commentò
>>> cupo il dottore, stanco di vedere amici e compagni morire “come faremo ad
>>> affrontarli in undici?”
>>>
>>> “Sappiamo che si sono asserragliate in Sala Motori…” commentò uno dei
>>> membri dell’equipaggio “perché non sfruttiamo i Tubi di Jeffries per
>>> raggiungerle da vari punti e farle a pezzi con un fuoco incrociato?”
>>>
>>> “Perché se colpiamo il Nucleo di Curvatura siamo tutti morti, idiota!”
>>> lo rimproverò Tochiro “e poi, credi che non terranno sotto controllo tutti
>>> gli accessi?”
>>>
>>> “Forse con un diversivo…” propose Meeme, parlando come sempre senza
>>> neppure far vibrare la membrana permeabile che aveva nel punto in cui
>>> Leijani e Matsumoto avevano la bocca.
>>>
>>> Khayr, a quelle parole, si fece pensieroso e disse “Sì…faremo così…”
>>>
>>>
>>> *U.S.S. Seatiger – Sala Riunioni - 25/11/2394 Ore 08:00*
>>>
>>> Dopo un breve aggiornamento sullo stato delle riparazioni, il Capitano
>>> Kenar lanciò un’occhiata alla nave dell’Egemonia Midiana, che galleggiava
>>> placida accanto alla Seatiger e disse “Ebbene, signori…cosa abbiamo
>>> scoperto sui nostri ospiti?”
>>>
>>> Fu Tkar, che aveva assunto il comando delle operazioni mentre i colleghi
>>> si erano concessi alcune ore di necessario sonno ristoratore, a riferire
>>> quanto erano riusciti a scoprire i suoi uomini “I nostri ospiti non si sono
>>> dimostrati particolarmente collaborativi, Capitano...” esordì “ma le loro
>>> banche dati ed una rapida analisi genetica hanno comunque contribuito a
>>> dipanare parte del mistero che avvolge la situazione attuale.”
>>>
>>> Kenar gli fece cenno di continuare ed il Vulcaniano disse “L’Egemonia
>>> Midiana non è completamente nuova alla Federazione. Otto punto tre anni fa
>>> un gruppo di circa 5.000 persone, che si identificavano come i
>>> sopravvissuti del pianeta Midia, si presentò ai confini della Federazione
>>> chiedendo asilo. I sopravvissuti affermarono di essere i soli superstiti
>>> del loro pianeta, distrutto da una incursione Borg, ed il Comitato Federale
>>> assegnò loro un piccolo mondo agricolo a circa 9.42 Anni Luce da Tellar,
>>> una colonia che ribattezzarono come Nuova Midia.”
>>>
>>> "Un inganno?" domandò perplesso il Capitano della Seatiger, che a quel
>>> punto non sapeva proprio cosa aspettarsi da questa razza che - se le loro
>>> ipotesi erano corrette - era stata in grado di manipolare un grande Impero
>>> del futuro di un'altra dimensione per aizzarlo contro la Federazione.
>>>
>>> "Temo di non avere dati sufficienti per confermare o smentire questa
>>> supposizione, Capitano..." affermò Tkar, mentre richiamava a video la
>>> posizione del mondo coloniale assegnato ai presunti profughi "all'epoca,
>>> stanti le nostre conoscenze del modus operandi Borg, non abbiamo avuto
>>> motivo di dubitare della veridicità delle loro affermazioni e - anche alla
>>> luce di quanto appreso ora - non è possibile escludere l'ipotesi che si
>>> tratti di una casualità e che ci troviamo di fronte a due percorsi
>>> evolutivi diversi per la medesima specie."
>>>
>>> "Ma, di fatto, questi Midiani ora occupano un mondo situato nel cuore
>>> della Federazione..." fece notare Tholos "un mondo che sarebbe una
>>> incredibile testa di ponte per attacchi verso i nostri mondi
>>> principali...Tellar, Andoria, Vulcano..."
>>>
>>> "Per la precisione, i sopravvissuti Midiani scelsero questo mondo
>>> desertico e scarsamente ospitale in luogo di molte altre opzioni più
>>> facilmente sviluppabili. La giustificazione all'epoca adottata - ovvero che
>>> cercavano un mondo più sicuro anche a costo di sceglierne uno di più
>>> difficile colonizzazione - era perfettamente in linea con la loro
>>> condizione e non dettò sospetti." Chiarì il Tattico "ad oggi, però, si
>>> tratta di una informazione che non può essere ignorata..."
>>>
>>> "Questi Midiani sono più infidi dei Romulani!" Esclamò sdegnato il
>>> Comandante Finn, essendo evidentemente giunto alle proprie conclusioni
>>> sulla faccenda. Dopo le due esperienze in Plancia, il Primo Ufficiale aveva
>>> acquistato un po' di sicurezza, che però avvizzì immediatamente
>>> all'occhiata di Kenar, che lo spinse a rettificare rapidamente "Cioè...se
>>> davvero hanno messo in piedi una cosa del genere, con tanti anni di
>>> preparazione, devono odiarci molto...ma noi nemmeno li conosciamo. Che
>>> possiamo mai avergli fatto di male?"
>>>
>>> “Questa è una domanda interessante…Tkar?” chiese Arjan, evidentemente
>>> girandola all’Ufficiale che aveva analizzato le banche dati recuperate.
>>>
>>> “Questa informazione non è tra quelle che siamo riusciti – fino a questo
>>> momento – a recuperare…” rispose il Vulcaniano senza scomporsi “su mia
>>> iniziativa ho preferito concentrare le analisi dei dati recuperati
>>> sull’aspetto tattico della vicenda, al fine di individuare i rischi per la
>>> nave e nella speranza di trovare conferme alle nostre teorie.”
>>>
>>> “E le ha trovate?” domandò di botto Anari che – per i suoi standard –
>>> era rimasta in silenzio sin troppo a lungo “Ci troviamo di fronte davvero
>>> ad un’Onda di Spostamento Planare?”
>>>
>>> Tkar fissò la Denobulana per un paio di secondi, quasi si aspettasse di
>>> vederla balzare in piedi per continuare a parlare, quindi disse “Ho trovato
>>> conferma del fatto che ci siamo trovati sbalzati nelle immediate vicinanze
>>> di un sistema solare estremamente difeso…come potete vedere,” e modificò le
>>> immagini dello schermo visore, riportando quello che pareva essere un
>>> sistema solare composto da una stella supergigante e da una dozzina di
>>> pianeti gassosi che avrebbero fatto passare Giove per un asteroide o poco
>>> più.
>>>
>>> Prima che qualcuno potesse chiedere, il Vulcaniano avviò un programma e
>>> all’immagine del sistema si sovrapposero gli schemi delle rotte di
>>> pattuglia di numerosi vascelli, le orbite di un certo numero di satelliti
>>> di osservazione e la posizione di quelle che parevano essere stazioni
>>> spaziali di intercettazione.
>>>
>>> “Non scherzava, Comandante…” commentò Carelli, con un fischio sommesso.
>>> Avvicinarsi a quel sistema sarebbe stato facile quanto lo era stato
>>> prendere Chin'toka, durante la Guerra del Dominio “quel posto è una dannata
>>> fortezza…”
>>>
>>> Per un momento il Vulcaniano parve combattuto se specificare o meno che
>>> lui non scherzava mai, ma alla fine decise di soprassedere, rispondendo
>>> invece “Il sistema è effettivamente molto ben difeso, per quanto le singole
>>> unità navali impegnate abbiano una potenza di fuoco non molto diversa dalla
>>> nostra. Ciononostante ritengo che le risposte alle nostre domande siano lì,
>>> quindi mi sono preso la liberà di far approntare una sonda di Classe IX,
>>> impostando nei suoi sistemi questa rotta…” e mostrò una nuova traiettoria,
>>> questa volta evidenziata in blu, che passava parabolicamente al di sopra
>>> del sistema evitando le stazioni di rilevamento fisse e intersecando le
>>> traiettorie delle navi di pattuglia ben lontane dalla loro posizione “che
>>> dovrebbe permetterle di trasmetterci una telemetria accurata dello stesso,
>>> con rischi relativamente ridotti per la sonda stessa e sostanzialmente
>>> nulli per noi.”
>>>
>>> “Molto bene, Comandante, proceda…” disse kenar, alzandosi per dirigersi
>>> in Plancia “e vediamo di capirci qualcosa in questa situazione…”
>>>
>>>
>>> *Nave Stellare Arcadia – Infermeria – Flashback (sette giorni dopo)*
>>>
>>> Khayr osservava le salme dei suoi uomini, composte sui letti
>>> dell’Infermeria dove il Medico Olografico di Emergenza le aveva deposte
>>> dopo averne accertato la morte. I pochi superstiti dell’Arcadia avevano
>>> infatti dato coraggiosamente la vita in un assalto frontale al Ponte di
>>> Battaglia, per permettere a lui, Tochiro e alla misteriosa Meeme di
>>> accedere ad una delle navette dell’hangar, dalla quale avevano usato il
>>> teletrasporto per in sala macchine e colpire con un’arma a particelle un
>>> contenitore di gas tossico che – spandendosi rapidamente – aveva ucciso
>>> quasi tutte le Galateane a bordo.
>>>
>>> Era stato Khayr stesso a sparare il colpo letale e – se fosse dipeso da
>>> lui – sarebbe rimasto lì ad osservare la nube gialla consumare quelle
>>> dannate piante infestatrici, ma i suoi compagni lo avevano tratto in salvo
>>> all’ultimo secondo.
>>>
>>> Giusto in tempo per sapere che i suoi uomini erano morti tutti… portando
>>> con loro un impressionante numero di nemici, certo, ma tutti morti.
>>>
>>> Anche Tochiro era stato ferito, ma aveva affermato di stare bene e di
>>> non preoccuparsi, perché aveva un piano geniale in mente.
>>>
>>> *Ed ora eccoti qui, amico mio…* si disse il pirata spaziale, fissando il
>>> corpo basso e tozzo disteso sul lettino davanti a lui. La ferita di Tochiro
>>> non era una ferita da nulla, ma un dolorosissimo colpo di un qualche tipo
>>> di arma disgregante ad effetto lento, un’arma che non lasciava scampo e
>>> concedeva alla vittima molto tempo per gustare l’agonia causata dal lento
>>> disgregarsi dei propri organi interni.
>>>
>>> Ma Tochiro era un duro e – nonostante tutto – era rimasto in piedi a
>>> lavorare. Insieme avevano portato la malconcia Arcadia in una vecchia base
>>> segreta del popolo di Meeme, una razza di geniali scienziati portati
>>> all’estinzione dalla sete di espansionismo Galateana. Qui il suo amico
>>> aveva compiuto un qualche strano lavoro, integrando il computer della base
>>> con quello malconcio dell’astronave.
>>>
>>> *Ma a cosa ti è servito, Tochiro?* si disse Khayr *Sarebbe stato meglio
>>> se ti fossi fatto curare…*
>>>
>>> Il MOE aveva affermato che – per quel tipo di ferita – non vi era
>>> rimedio, ma il pirata non gli aveva creduto: per lui Tochiro aveva scelto
>>> di lavorare fino all’ultimo per quella nave che era diventata per tutti
>>> loro il simbolo della libertà.
>>>
>>> Per un altro lungo momento Khayr si concesse di crogiolarsi in quel
>>> dolore lacerante che provava per la morte del suo amico e del suo intero
>>> equipaggio, poi si decise ad alzare lo sguardo verso Meeme, che già da
>>> alcuni minuti era entrata nella stanza e lo fissava in silenzio, rispettosa.
>>>
>>> “Volevi dirmi qualcosa?” chiese, cercando di non far assumere alla voce
>>> un tono troppo duro.
>>>
>>> “Non io…” rispose l’aliena, lasciandolo perplesso. Ormai erano i due
>>> soli superstiti su quella nave fantasma. E allora, chi? “Lui…”
>>>
>>> Il pirata seguì con lo sguardo del suo occhio sano la mano dell’aliena
>>> senza bocca, voltando la testa verso la porta dell’infermeria. Un istante
>>> dopo, non poté impedirsi di spalancare la bocca stupito, vedendo il suo
>>> migliore amico che – con una bottiglia in mano – lo fissava dal basso in
>>> alto con sguardo divertito.
>>>
>>>
>>> *U.S.S. Seatiger – Plancia - 25/11/2394 Ore 13:52*
>>>
>>> “Stiamo ricevendo le prime telemetrie della sonda, Capitano…” annunciò
>>> Anari mentre, al suo solito, canticchiava un qualche motivetto mentre le
>>> mani danzavano sulla consolle scientifica in maniera quasi indipendente.
>>>
>>> “Sullo schermo…” ordinò Kenar, irrigidendo in maniera impercettibile la
>>> schiena ed il collo, in attesa di vedere quel sistema solare dove –
>>> sospettavano – il nemico aveva dislocato il proprio apparato per la
>>> generazione di Onde di Spostamento Planare.
>>>
>>> Dapprima le immagini furono un po’ disturbate, come se il segnale fosse
>>> debole poi, dopo un rapido intervento di Tholos, divennero più nitide. Una
>>> grande stella, parecchi pianeti gassosi ed alcune strutture, impercepibili
>>> ad occhio nudo ma rese evidenti dai sistemi di correzione dell’immagine.
>>>
>>> “Curioso…” commentò la scienziata, giocando ancora per qualche secondo
>>> con la propria strumentazione e continuando a canticchiare un motivetto che
>>> – Finn sperava – nessuno in Plancia avesse riconosciuto come una strofa
>>> particolarmente audace di “My Andorian Baby”. Prima che al Capitano
>>> saltassero i nervi, comunque, la Denobulana aggiunse “Non so spiegare il
>>> perché, ma le reazioni nucleari di quella stella sono anomale…è come se
>>> venissero in qualche modo accentuate…”
>>>
>>> “Accentuate?” domandò il Primo Ufficiale, smettendo immediatamente di
>>> tamburellare con le dita sul bracciolo della propria poltrona “In che
>>> senso?”
>>>
>>> “Come dicevo, non so spiegarlo, ma quella stella ha una produzione
>>> energetica interna molto superiore alla norma per la sua classe stellare.
>>> Inoltre il consumo di materiale reattivo è molto più rapido del normale…il
>>> suo ciclo di vita è in qualche modo stato ridotto circa del 15%...” era
>>> evidente che anche la scienziata stava ancora cercando di raccapezzarsi in
>>> quella situazione.
>>>
>>> “Possiamo avere una visuale ravvicinata sul sole?” domandò Arjan, che
>>> era stato colto da una intuizione non esattamente felice e sperava
>>> ardentemente di sbagliarsi.
>>>
>>> “Possiamo tentare, ma ciò comporterà un rischio di individuazione della
>>> somma dell’ordine del 37.4%” rispose Tkar, impostando comunque i comandi da
>>> remoto per modificare la rotta del piccolo apparato d rilevazione spaziale.
>>>
>>> L’immagine zoomò sul sole e, rapidamente, i suoi contorni si fecero più
>>> definiti sullo sfondo nero dello spazio. I filtri applicati automaticamente
>>> dal computer definivano sempre di più l’immagine dell’immenso astro
>>> ribollente di energia nucleare, finché – quando ormai erano piuttosto
>>> vicini – non fu possibile osservare qualcosa che riuscì a chiudere per
>>> qualche secondo la bocca di tutti, compresa quella di Anari.
>>>
>>> Costruiti attorno al sole, infatti, numerosi anelli metallici formavano
>>> una fitta intelaiatura di contenimento e – in molti punti – quelli che
>>> sembravano sottili fili neri (probabilmente strutture cilindriche di decine
>>> di chilometri di raggio) affondavano letteralmente nella superficie
>>> ribollente dell’astro.
>>>
>>> Dopo qualche minuto, Anari si riprese dallo stupore e – leggendo i
>>> risultati della propria consolle, sulla quale aveva continuato a lavorare
>>> quasi in modalità automatica – disse “Capitano, credo di aver appena
>>> individuato l’apparecchiatura grazie alla quale i Midiani generano l’Onda
>>> di Spostamento Planare.”
>>>
>>> “Mi faccia indovinare…” commentò Kenar “si trova su quell’assurda
>>> struttura attorno al sole…”
>>>
>>> “No, signore…” rispose però la Denobulana, affermando ciò che nessuno di
>>> loro voleva davvero sentirsi dire “non si trova su quell’assurda struttura
>>> attorno al sole…è quell’assurda struttura attorno al sole, ed il sole
>>> parrebbe essere la sua fonte di energia…”
>>>
>>>
>>> *Da qualche parte nello spazio Galateano - Sala del trono – il futuro*
>>>
>>> La Regina Daphne fissò quella figura che fluttuava avanti a lei come un
>>> ologramma poco definito con una ira tale che – se i suoi occhi fossero
>>> stati armi – l’avrebbe trafitta a morte.
>>>
>>> La Regina Galateana non era abituata a ricevere un no come risposta, ma
>>> quell’essere insulso aveva osato rifiutare la sua giusta richiesta. Fu
>>> pertanto con furia appena controllata, che affermò “Abbiamo già ottemperato
>>> alla nostra parte dell’accordo, fornendovi ciò che ci avevate richiesto.
>>> Ora pretendo che facciate come vi ho ordinato, trasferendo tutta la mia
>>> Flotta nel passato!”
>>>
>>> =*=Regina Daphne…=*= disse infastidita la figura poi, dopo un momento in
>>> cui parve mordersi la lingua per non dire ciò che gli era passato per la
>>> testa, aggiunse =*=Regina…noi stiamo onorando la nostra parte dell’accordo
>>> così come voi state onorando la vostra. L’Egemonia Midiana trasferirà le
>>> vostre forze, ma non è possibile trasferire la totalità delle vostre truppe
>>> in una sola volta. Il dispendio di energia…=*=
>>>
>>> “Non è affar mio!” ribatté piccata la Regina, mentre il verde della
>>> clorofilla le colorava le gote per la furia appena repressa “Abbiamo
>>> seguito i vostri suggerimenti e provato a racimolare con l’inganno una
>>> posizione di vantaggio sulla Federazione, ma non ha funzionato. Abbiamo
>>> perso anni e risorse inutilmente. Ora si farà come dico io…trasferirete in
>>> massa le nostre forze nel cuore della Federazione e noi li distruggeremo
>>> con la potenza delle nostre armi!”
>>>
>>> =*=Quel che chiedete potrebbe distruggere l’apparato di
>>> trasferimento…=*= affermò frustrato il negoziatore, desiderando
>>> ardentemente di essere dove si trovava la Regina per il gusto di
>>> strangolarla a mani nude e vedere quanto fosse incendiabile quel suo corpo
>>> di pianta antropomorfa =*inoltre l’onda d’urto dello spostamento
>>> distruggerebbe quasi certamente sia il punto di entrata che il punto di
>>> uscita…=*=
>>>
>>> Ma, se quella era l’idea del Midiano per far ragionare Daphne, aveva
>>> sbagliato i conti, perché la Regina rispose seccamente “Non me ne importa
>>> nulla. Se il tuo signore vuole i codici di attivazione di quanto gli
>>> abbiamo fornito, farà ciò che ho ordinato.”
>>>
>>> E chiuse la conversazione.
>>>
>>> Il comandante Heliamphora, che fino a quel momento era rimasta in
>>> silenzio in un angolo della Sala del Trono, si inchinò ancor di più, quando
>>> gli occhi furiosi della Regina si puntarono su di lei. Il fallimento
>>> nell’infiltrazione e quello ancor più recente nel catturare Khayr e la nave
>>> Federal, infatti, facevano di lei un eccellente bersaglio della furia della
>>> sua sovrana.
>>>
>>> “Sei ancora qui?” domandò infatti stizzita la sovrana, poggiando la mano
>>> sul proprio scettro. Ma quello non era il momento di punire il suo
>>> generale. Fu per questo che – prima di perdere il controllo – la Regina
>>> ordinò “Vai a dare gli ordini alla flotta. Che le nostre forze si
>>> raggruppino tutte nel settore Lambda 1. Presto ci prenderemo i mondi
>>> assolati della Federazione!”
>>>
>>> *********************************
>>> *END TRANSMISSION*
>>> *********************************
>>>
>>>
>>>
>>> Ok, eccomi qui...
>>>
>>> Allora, come vi dicevo, la mia idea è che le Galateane sono in realtà
>>> uno strumento di quest'altra razza (l'Egemonia Midiana - razza da me
>>> inventata...spero...il cui nome e descrizione sono ovviamente modificabili
>>> prima della pubblicazione), che per qualche motivo ce l'ha con la
>>> Federazione. Sfruttando quell'enorme apparecchiatura attorno alla
>>> supergigante rossa, i Midiani possono spostare nello spazio, nel tempo e
>>> tra le dimensioni navi e persone, ma questo esaurisce l'energia della
>>> stella.
>>>
>>> Le Galateane vogliono portare la loro intera flotta nel cuore della
>>> Federazione ma ciò distruggerebbe il mondo che i Midiani hanno colonizzato
>>> con l'inganno...d'altra parte, se riusciamo a sabotare la macchina
>>> (distruggerla mi pare molto difficile) rischiamo di mandare in nova il
>>> sole, quindi diventando criminali per il nuovo universo.
>>>
>>> Quanto al nuovo universo, pensavo potesse essere carina come cosa...è il
>>> nostro universo, ma ha avuto una evoluzione totalmente diversa (coincidente
>>> per il 30% a livello di corpi celesti)...chi troveremo e come si sarà
>>> evoluto?
>>>
>>> Parlando col buon Capitano, col quale ho avuto una prima condivisione di
>>> queste idee per capire se quanto avevo buttato giù fosse più o meno in
>>> linea con la sua idea dell'avventura della Seatiger, era venuta uori la
>>> possibilità che l'apparecchiatura "spremistella_come_un_limone (TM)"
>>> potrebbe essere il lascito di una antica razza che la usava come sistema
>>> propulsivo o di esplorazione a lungo raggio. Il suo uso (per millenni,
>>> magari) avrebbe portato numerose stelle al collasso, creando supernovae in
>>> grado di modificare l'aspetto stesso della galassia come la conosciamo
>>> grazie al cambio del'assetto gravitazionale...stavo pensando - ma qui si va
>>> molto oltre quello che volevo fare con questo brano - che una possibile
>>> spiegazione del fenomeno potrebbe essere associata all'Impero Iconiano. Nel
>>> "nostro" universo sappiamo che gli Iconiani svilupparono i portali con i
>>> quali spostarsi tra i loro mondi...e se invece in questo universo, quel
>>> famoso giorno di tanto tempo fa, la Commissione Iconiana per lo Sviluppo di
>>> Tecnologia di Trasporto a Lungo Raggio avesse scelto di avviare il progetto
>>> "Onda di Spostamento Planare", anziché la tecnologia dei Portali?
>>>
>>> Ad ogni modo, in questo Universo in più qui abbiamo di certo un nemico
>>> (l'Egemonia Midiana), che dovremo incontrare per forza perchè a) ha la
>>> tecnologia per farci tornare a casa b) per salvaguardare la Federazione
>>> dobbiamo capire perché ci odia...
>>>
>>> E poi - in teoria - potrebbero esserci le Galateane. Se le dirottassimo
>>> in questa realtà sabotando la macchina, avremmo anche la loro intera flotta
>>> alle calcagna...e poi le Galateane sono piante infestanti, quindi
>>> probabilmente tenteranno di conquistare questa Galassia e, se le abbiamo
>>> portate noi qui per salvare la Federazione, sarebbe nostra responsabilità
>>> porvi rimedio.
>>>
>>> Che ne pensate?
>>>
>>> Fuori di testa?
>>>
>>> Io - intanto - corro a nascondermi in una capsula di salvataggio
>>>
>>> F.
>>>
>>>
>>> *_________________________________________________________________________*
>>> *Da*: Comandante del sommergibile *Sea Tiger*
>>> *A*: Ufficio Approvvigionamenti Arsenale di Cavite, Filippine.
>>> *Tramite*: Comando Forze Subacquee.
>>> *Oggetto*: Carta igienica.
>>> *#1*. Il 6 giugno 1941 questa nave ha inoltrato una richiesta di 150
>>> rotoli di carta igienica. Il 16 dicembre 1941 detta richiesta è stata
>>> restituita con la stampigliatura: "Materiale sconosciuto. Richiesta
>>> annullata."
>>> *#2*. Il Comandante del sommergibile *Sea Tiger* non può fare a meno di
>>> domandarsi cosa viene usato all'Approvvigionamento di Cavite in
>>> sostituzione di questo "materiale sconosciuto", un tempo perfettamente noto
>>> a questo Comando.
>>> _________________________________________________________________________
>>>
>>> _______________________________________________
>>> Stml3 mailing list
>>> Stml3 a gioco.net
>>> http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml3
>>>
>>>
>>
>>
>> --
>> =========================================
>> OOOO
>> Capt. Arjan Kenar
>> Commanding Officer  USS Seatiger NCC-72733
>> ICQ Combadge: 126295405
>> Private comunicator: arjiankenar a gmail.com
>> http://starfleetitaly.it/seatiger
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> Capt. Arjan Kenar
> Commanding Officer  USS Seatiger NCC-72733
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> Private comunicator: arjiankenar a gmail.com
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