[Stml3] [01-10]: Le conseguenze (Tkar)
Cmdr. Arjian Kenar
arjiankenar a gmail.com
Gio 30 Lug 2015 20:37:39 CEST
OPS ... mi sono confuso.
Sto invecchiando ... mettete sempre numero brano e titolo nell'oggetto dei
vostri brani di gioco ... dateme 'na mano, siate bbboni. :-)
Sistemo subito.
Michele
Il giorno 29 luglio 2015 23:24, Luca Bonetti <bonneuber a gmail.com> ha
scritto:
> Houston, abbiamo un problema ;P Non per fare il rompini ma hai messo
> online il brano di Federico col titolo del mio (che non è mai stato messo
> online) :P
>
> Il giorno 29 luglio 2015 23:09, Cmdr. Arjian Kenar <arjiankenar a gmail.com>
> ha scritto:
>
>> Ciao a tutti.
>> Il brano è online all'URL:
>> http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Seatiger/main.php?include=viewlogs_2.php&missione=93&viewlog=9
>>
>> Michele
>>
>> Il giorno 21 luglio 2015 10:22, Cmdr. Arjian Kenar <arjiankenar a gmail.com
>> > ha scritto:
>>
>>> Bravo, bravo, bravo! :-)
>>>
>>> Michele
>>>
>>> Il giorno 21 luglio 2015 09:35, federico pirazzoli <cmdrtkar a gmail.com>
>>> ha scritto:
>>>
>>>> Ok, bella gente...ecco il nuovo pezzo. Quando l'ho scritto mi ero posto
>>>> come obiettivi di:
>>>>
>>>> 1) sistemare l'incongruenza per la quale spariamo in un'altra
>>>> dimensione ma i "cattivi" della storia vengono dal futuro della nostra
>>>> 2) trovare un pianeta o qualcosa da distruggere che possa attaccarci
>>>> addosso la cattiva nomea che dovremo toglierci
>>>> 3) Dare una prima pennellata di colore all'universo in cui ci troveremo
>>>> bloccati
>>>> 4) Portare avanti il concetto della nave fantasma...
>>>>
>>>> ora vil lascio leggere...ci si becca a fine lenzuolo per un paio di
>>>> riflessioni che vorrei fare con voi per definire il futuro della missione...
>>>>
>>>> *******************************************
>>>> *Brano: 01-10*
>>>> *Titolo: Codice 47*
>>>> *Autore: Tenente Comandante Tkar*
>>>> *Brano Precedente: Le conseguenze*
>>>> *******************************************
>>>>
>>>>
>>>> *U.S.S. Seatiger – Plancia - 24/11/2394 Ore 18:37*
>>>>
>>>> “Ma ho il fondato sospetto che la Seatiger non sia più nella sua
>>>> dimensione di appartenenza.”
>>>>
>>>> Le parole di Anari fecero correre un rivolo di sudore freddo lungo la
>>>> schiena del Capitano della Seatiger. La sua non era stata una bella
>>>> giornata e la commozione cerebrale per la quale era stato trattato in
>>>> emergenza non era esattamente una passeggiata. Non c’era perciò da stupirsi
>>>> se la mente del Trill impiegò esattamente undici secondi per metabolizzare
>>>> le parole dell’Ufficiale Scientifico. Ce ne vollero poi altri nove, prima
>>>> che Arjan decidesse che era meglio sedersi sulla propria poltrona, prima di
>>>> ascoltare il resto “E dove saremmo, di grazia?”
>>>>
>>>> “Questo non saprei dirglielo con esattezza…” rispose la Denobulana,
>>>> mentre gli occhi correvano dal Capitano alla propria consolle, dove
>>>> scorrevano in rapida successione sequenze di stelle ed altri fenomeni
>>>> spaziali “ovvero, so dirle dove siamo…nel Settore 507, ai confini tra i
>>>> Quadranti Gamma e Delta, vicini a dove dovrebbe essere il confine nord
>>>> dello spazio Romulano.”
>>>>
>>>> “Dove dovrebbe essere?” ripeté con tono interrogativo il Capitano
>>>> Kenar…il fatto di essere stati trasportati a mesi di viaggio dal territorio
>>>> della Federazione era già abbastanza preoccupante, ma qualcosa gli diceva
>>>> che – come sostiene il detto - il peggio dovesse ancora arrivare.
>>>>
>>>> “I sistemi stellari dell’Impero Romulano non ci sono…o meglio, ci sono
>>>> ma non sono come dovrebbero essere.” Anari parlava rapidamente, mentre lo
>>>> schermo principale abbandonava la visuale di poppa – dove capeggiava
>>>> lontana la nave aliena che li aveva aggrediti precedentemente – per
>>>> sostituirla ad una mappa galattica, sulla quale venivano riportate in blu
>>>> le ben note composizioni stellari che tutti loro avevano studiato ai corsi
>>>> di Astronomia e Navigazione in Accademia “Eco, vede? Questa è la
>>>> configurazione della nostra Galassia…e questa quella di quella dove ci
>>>> troviamo ora…”
>>>>
>>>> Ad un comando dell’esuberante Denobulana, una serie di nuove stelle
>>>> rosse andò a sovrapporsi all’immagine precedente. In molti casi le stelle
>>>> andavano a sovrapporsi a quelle blu ma, in un numero incalcolabile ad
>>>> occhio di casi, non era così. Interi sistemi solari, ammassi stellari,
>>>> nebulose e anche buchi neri comparvero dal nulla, mentre altri vennero
>>>> semplicemente soppressi.”
>>>>
>>>> “Affascinante…apparentemente si tratta di un’altra dimensione,
>>>> discordante dalla nostra dalle epoche più remote, per aver ottenuto una
>>>> così ampia varianza nella distribuzione dei corpi celesti…” Commentò Tkar,
>>>> che fino a quel momento pareva aver prestato più attenzione all’inseguitore
>>>> che li tallonava che alla spiegazione di Anari.
>>>>
>>>> “Oh sì…” convenne l’Ufficiale Scientifico, accalorandosi a quelle
>>>> parole e dimenticando per un momento la situazione generale “C’è un tasso
>>>> di coincidenza con la nostra dimensione di circa il 37,4%...forse anche
>>>> meno, se le mie proiezioni sulla distribuzione delle Galassie vicine sono
>>>> esatte. Purtroppo i Sensori Astrometrici sono saltati e non ho ancora avuto
>>>> tempo di allinearli, ma già ad occhio nudo direi che il Braccio del
>>>> Sagittario non è lo stesso e…”
>>>>
>>>> “Come diavolo siamo finiti qui?” Chiese allora Kenar, il cui mal di
>>>> testa da post-trauma cranico stava peggiorando esponenzialmente
>>>> all’aumentare della rapidità della parlantina di Anari.
>>>>
>>>> La Denobulana si zittì per diversi secondi, prima di ammettere, con un
>>>> sorriso molto più mesto di prima “Ecco…su questo ci sto ancora lavorando.”
>>>> Poi, dopo un momento di incertezza, aggiunse “Avrei una teoria, ma ho
>>>> bisogno di accedere al nucleo di memoria del Computer, che è attualmente in
>>>> fase di riparazione…”
>>>>
>>>> “Va bene…” disse Kenar, alzandosi in piedi. La Plancia gli stava
>>>> cominciando a girare attorno e voleva evitare di finire stramazzato al
>>>> suolo come Finn, quindi aggiunse “continui a lavorarci, ci riuniremo tra
>>>> due ore per avere il punto della situazione. Io sarò in Sala Tattica se
>>>> avrete bisogno di me…Tkar, a lei la Plancia, veda di scoprire qualcosa su
>>>> quella nave che ci sta inseguendo.”
>>>>
>>>> Quindi si diresse verso il suo ufficio dove, scostando con malagrazia
>>>> un frammento di paratia caduto, si buttò sul divanetto e chiuse gli occhi,
>>>> sperando che gli analgesici che gli erano stati somministrati prima di
>>>> lasciare l’Infermeria facessero rapidamente effetto.
>>>>
>>>>
>>>> *U.S.S. Seatiger – Sala Riunioni - 24/11/2394 Ore 20:45*
>>>>
>>>> Gli Ufficiali Superiori entrarono rapidamente nella sala riunioni della
>>>> Seatiger e, con i visi stanchi, presero posto nelle loro posizioni
>>>> abituali. A parte Kenar e Finn, che avevano riposato un po’, solo Tkar non
>>>> mostrava sul volto segni a testimonianza del lungo turno fino a quel
>>>> momento trascorso e a tutt’ora ben lontano dal terminare.
>>>>
>>>> “Molto bene, signori, iniziamo con la domanda più facile…stato dei
>>>> sistemi?” domandò il Capitano, prendendo la parola e rivolgendosi in
>>>> particolare a Carelli, che si era seduta tra Anari e Tkar, con un gotto di
>>>> caffè in mano. Già il fatto che si trattasse di caffè vero e non di una
>>>> razione di emergenza liofilizzata era una buona cosa, perché significava
>>>> che il sistema dei Replicatori era stato rimesso in funzione.
>>>>
>>>> “Abbiamo ripristinato la maggior parte dei sistemi essenziali…” rispose
>>>> l’Ingegnere Capo, con un sorriso stanco “Propulsione, comunicazioni e
>>>> sistemi tattici. Abbiamo ancora qualche difficoltà con i Sensori a Lungo
>>>> Raggio, ma si tratta più che altro di eccessiva perdita di risoluzione, non
>>>> andremo a sbattere contro un pianeta per sbaglio…” prese una sorsata di
>>>> caffè, quindi aggiunse “Inutile che aggiunga che, invece, i sistemi
>>>> secondari sono ancora un disastro.”
>>>>
>>>> Kenar fece un cenno d’assenso, quindi aggiunse, volgendosi verso
>>>> l’Ufficiale Medico Capo ed il Consigliere “Ottimo, direi che per il momento
>>>> ci possiamo accontentare. Stato dell’equipaggio?”
>>>>
>>>> Gli interpellati si fissarono un secondo, quindi fu il Dottore a
>>>> rispondere “Diversi contusi, un po’ di fratture e qualche ustione, ma nulla
>>>> di veramente grave. L’equipaggio al momento non risente ancora dello shock
>>>> per il trasferimento in un posto così lontano. Lo stato di Allarme Rosso li
>>>> sta tenendo in allerta e l’adrenalina – finche dura – gli impedirà di farsi
>>>> troppe domande. Ma quando avremo un po’ di calma sarà necessario che lei
>>>> faccia un discorso, signore, che spieghi cosa è accaduto e li
>>>> tranquillizzi.”
>>>>
>>>> “Direi che prima dovrei saperlo io, cosa è accaduto…” borbottò il
>>>> Trill, ringraziando comunque il medico per il rapporto e volgendosi quindi
>>>> verso colei che poteva dare una risposta a quella domanda, oppure
>>>> procurargli un ennesimo mal di testa. O forse entrambe le cose…”Anari?”
>>>>
>>>> Come se fosse il tappo di una bottiglia di spumante agitata in un
>>>> agitatore per vernici, la Denobulana iniziò a parlare a raffica,
>>>> gesticolando per aiutarsi in quella complessa spiegazione – o ipotesi di
>>>> spiegazione – che la sua mente geniale aveva elaborato nelle ultime due
>>>> ore.”
>>>>
>>>> “Sì signore…ebbene, ho analizzato la situazione, anche rivedendo le
>>>> letture dei sensori antecedenti il nostro…trasferimento, e sono giunta alla
>>>> conclusione che siamo stati attratti nell’area di risucchio di un’Onda di
>>>> Spostamento Planare.”
>>>>
>>>> Anari si fermò un istante per valutare la reazione del suo “pubblico”.
>>>> L’occhiata confusa che ricevette dagli astanti, comunque, non parve
>>>> deluderla tanto che – dopo appena un istante di empasse – aggiunse “Quella
>>>> dell’Onda di Spostamento Planare è una teoria che è stata avanzata dal
>>>> alcuni teorici della transcurvatura, come il Professor Jonkins del Daystrom
>>>> Institute, o Ru’Af Ma’Kri, delle Global Warp Industries di Alpha Centauri…”
>>>> spiegò “secondo tale teoria, una esplosione estremamente potente e
>>>> concentrata nel Subspazio dovrebbe generare uno strappo direzionale nel
>>>> tessuto dello spazio-tempo. Ciò permetterebbe di creare una sorta di tunnel
>>>> spaziale artificiale della durata di alcuni minuti…o secondi, a seconda
>>>> delle teorie. Ad ogni modo, questa esplosione genererebbe una sorda di onda
>>>> d’urto nello spazio normale, un’onda destinata poi a riassorbirsi nel giro
>>>> di pochi secondi, trascinando con sé nella propria…risacca… tutto ciò che
>>>> si trova nelle vicinanze del punto dove si apre il tunnel spaziale…”
>>>>
>>>> Questa volta ci vollero diversi secondi prima che qualcuno – Carelli,
>>>> nella fattispecie – mostrasse di aver compreso di cosa si stava parlando
>>>> “In pratica sarebbe come gettare un sasso nell’acqua…per un istante si
>>>> forma il vuoto ed un’onda attorno, poi il tutto viene riassorbito tornando
>>>> come prima…”
>>>>
>>>> “Esatto…” confermò Anari “solo che qui l’esplosione si espande in
>>>> maniera lineare verso due direzioni distinte, quindi in realtà
>>>> il…sasso…genera un tunnel spaziale in grado di portare ciò che si trova nei
>>>> suoi pressi da un capo all’altro dello stesso in pochi secondi…”
>>>>
>>>> Prima che qualcun altro potesse parlare, Tholos li fermò sollevando la
>>>> mano e dicendo “Questo, però, non ha senso.”
>>>>
>>>> “Si spieghi, Comandante…” lo invitò Kenar, osservando incuriosito il
>>>> fremere delle antenne blu del Capo Operazioni.
>>>>
>>>> “Credo siamo tutti d’accordo che siano state le Galeteane a cercare di
>>>> catturarci con questa…Onda di Spostamento Planare, giusto?” domandò in
>>>> maniera retorica l’Andoriano. Non che qualcuno pensasse il contrario, data
>>>> la situazione…in fondo erano stati colpiti insieme all’Arcadia, che – da
>>>> quanto avevano appreso – era uno dei pochi nemici riconosciuti di quel
>>>> popolo nel Quadrante Alfa. Dopo un istante, Tholos aggiunse “Il fatto è che
>>>> l’equipaggio dell’Arcadia ci ha detto che le Galeteane vengono dal futuro…”
>>>>
>>>> “L’Onda di Spostamento Planare genera una frattura nello spazio-tempo,
>>>> quindi in teoria permette di spostarsi sia nello spazio che nel tempo…”
>>>> precisò Anari, interrompendo il collega ed aggiungendo subito dopo “Infatti
>>>> genera un tunnel spaziale, anche se della durata di pochi istanti. E – come
>>>> sappiamo – i tunnel spaziali possono avere anche una componente temporale
>>>> anche importante…”
>>>>
>>>> “Ma, se fossero state le Galeteane, ci avrebbero dovuto trasferire nel
>>>> loro futuro, non in un’altra dimensione…” comprese Kenar, intromettendosi a
>>>> sua volta per bloccare la Denobulana prima che virasse l’argomento di
>>>> discussione sulla meccanica dei Tunnel Spaziali, argomento di certo
>>>> affascinante, ma poco rilevante in quel frangente.
>>>>
>>>> Tholos annuì, soddisfatto che il Capitano avesse colto il suo stesso
>>>> dubbio ed aggiunse “Quindi le ipotesi sono due…o la teoria di Anari è
>>>> sbagliata, o le Galeteane avevano un motivo per spedirci qui anziché
>>>> attirarci nel loro futuro.”
>>>>
>>>> “Non avendo conoscenze specifiche di questa teoria non ho modo di
>>>> valutare la consistenza della teoria del Comandante anari…” intervenne
>>>> Tkar, le mani giunte avanti a sé “ma di certo il Signor Tholos ha ragione.
>>>> Tatticamente parlando, se davvero il popolo Galeteano è responsabile del
>>>> nostro trasferimento, la linea di azione più logica sarebbe stata quella di
>>>> trasportare sia noi che l’Arcadia in una zona sotto controllo di loro forze
>>>> navali in numero ingente, così da distruggerci senza esporsi e senza
>>>> consentirci una possibilità di fuga, come è effettivamente successo.”
>>>>
>>>> Il Vulcaniano tacque un secondo, prima di aggiungere “Tuttavia esiste
>>>> una terza ipotesi…” si prese appena un momento, il tempo necessario a Kenar
>>>> per fargli cenno di proseguire, prima di spiegare “durante gli ultimi
>>>> secondi di funzionamento dei sensori, abbiamo rilevato un importante
>>>> aumento energetico da parte dell’Arcadia. Può darsi quindi che il Capitano
>>>> Khayr ed il sue equipaggio si fossero già trovati di fronte a tale insidia
>>>> ed avessero elaborato delle contromisure. Se così fosse, forse l’attivarsi
>>>> di queste contromisure ha modificato il nostro punto di uscita,
>>>> dirottandoil tunnel spaziale artificiale.”
>>>>
>>>> “Addirittura verso un’altra dimensione?” domandò perplessa Carelli,
>>>> dubbiosa circa quella possibilità ma al momento incapace di formularne
>>>> altre più consistenti.
>>>>
>>>> “In effetti è possibile…” convenne Anari, illuminandosi e sorridendo in
>>>> maniera tipicamente Denobulana all'idea che il collega Vulcaniano le aveva
>>>> dato “Se l’Arcadia avesse in qualche modo contrastato l’onda, avrebbe
>>>> potuto sfuggire alla sua presa, prima di essere trasportata fino al punto
>>>> di destinazione…Per quanto concerne noi, è diverso! Trovandoci sottoposti a
>>>> due onde distinte di forza differente, siamo stati strappati dal flusso di
>>>> ritorno principale e diretti verso l’unico vettore disponibile, ossia il
>>>> flusso d’origine!”
>>>>
>>>> Ci fu un momento di esitazione, poi la scienziata – notando che
>>>> stavolta nessuno era riuscito a seguirla nel proprio volo pindarico -
>>>> aggiunse un esempio a mo’ di spiegazione “Immaginate la situazione così:
>>>> Noi e l’Arcadia eravamo sottoposti all'effetto di una sorta di onda, che ci
>>>> stava trasportando verso un punto preciso dello spazio-tempo. Se è come
>>>> ipotizzato da Tkar, il solo modo che l’Arcadia avesse per liberarsi era di
>>>> generare un’onda inversa, attraverso un’emissione di energia controllata
>>>> dal proprio Disco Deflettore. Facendo così, la nave del Capitano Khayr ha
>>>> ottenuto due effetti: quello principale – naturalmente – è quello di
>>>> trovarsi per un momento fuori dall’effetto dell’Onda di Spostamento,
>>>> rientrando quindi nello spazio normale. Ma ha anche generato una seconda
>>>> Onda, che ha colpito noi, deviandoci verso l’unica altra possibile fonte di
>>>> attrazione, ovvero il punto da cui è originato il Tunnel spaziale…”
>>>>
>>>> “Sì, ora capisco…” annuì Tholos, facendosi pensieroso “il punto di
>>>> origine del Tunnel spaziale, ovvero il luogo dove avviene l’esplosione
>>>> subspaziale, è collegato - oltre che ai due punti di uscita del tunnel
>>>> stesso – anche ad un altro punto…quello da dove è stata innescata e
>>>> direzionata l’esplosione…e questo terzo punto può tranquillamente essere
>>>> diverso dagli altri due…”
>>>>
>>>> “E…hem…certo…” si sentì in dovere di dire il Comandante Finn, che in
>>>> realtà in quella riunione aveva fino a quel momento presenziato senza dare
>>>> nessun genere di contributo. In realtà non aveva capito praticamente nulla
>>>> di quanto detto ed avrebbe pagato tonnellate di Lathinum per qualcuno che
>>>> glielo spiegasse in un linguaggio comprensibile “e questo, naturalmente,
>>>> significa che…”
>>>>
>>>> “Che l’azione di disimpegno dell’Arcadia ci ha fortunatamente permesso
>>>> di trovare chi c’è dietro questa storia…ovvero chi sta realmente
>>>> orchestrando la guerra che le Galeteane vogliono scatenare contro la
>>>> Federazione!” esclamò Anari, ancora su di giri per la scoperta.
>>>>
>>>> Finn tirò mentalmente un sospiro di sollievo per essersi salvato dal
>>>> dover chiedere una umiliante spiegazione, ma Kenar lanciò invece
>>>> un’occhiata perplessa alla Denobulana, chiedendo “E mi dica,
>>>> Comandante…come è giunta alla conclusione che ci deve essere una
>>>> terza…fazione a tirare le fila di questa faccenda?”
>>>>
>>>> “Per via dell’Arcadia, ovviamente!” rispose convinta Anari, prima di
>>>> aggiungere “Sappiamo che l’hanno costruita da zero partendo dagli schemi
>>>> tecnici della Hood…e sappiamo che – per i loro standard – è una nave
>>>> abbastanza potente, diciamo non inferiore alla media delle loro. Ora, cosa
>>>> ne consegue? Ovviamente che il loro livello tecnologico non può essere
>>>> troppo diverso dal nosro, giusto?”
>>>>
>>>> Si trattava di una deduzione logica, quindi nessuno la interruppe
>>>> mentre continuava “Ebbene…per la nostra tecnologia – e per traslazione
>>>> panche per la loro, a questo punto – un’Onda di Spostamento Planare è pura
>>>> fantascienza. I nostri migliori teorici della Curvatura l’hanno ipotizzata
>>>> come possibilità, ma non è mai stato avviato neppure uno studio di
>>>> fattibilità…e sappiamo quanti anni sono che è attivo il Progeto
>>>> Transcurvatura…”
>>>>
>>>> “Di conseguenza lei ritiene che una terza fazione, dotata di mezzi
>>>> tecnologici superiori, stia sfruttando Galatea ed i suoi folli piani di
>>>> conquista al fine di indebolire o distruggere la Federazione…” comprese
>>>> Tkar, e nel suo tono si poteva riscontrare approvazione per il processo
>>>> logico che aveva condotto a quella deduzione ”ma chi, e a che scopo?”
>>>>
>>>> “Due domande interessanti…” convenne Kenar, il cui sguardo era ora
>>>> ancora più cupo dell’inizio della riunione, e non per una questione di mal
>>>> di testa “e credo sia ora di trovare ad esse risposte. Comandante Finn, lei
>>>> sa cos'è un Codice 47?”
>>>>
>>>>
>>>> *Nave Stellare Arcadia – Plancia - 24/11/2394 Ore 18:37*
>>>>
>>>> “E i Federali?”
>>>> Tochiro e Meeme si scambiarono un occhiata, insicuri su come
>>>> continuare. Impossibilitati a dare una risposta.
>>>>
>>>> Khayr conosceva bene il suo migliore amico…quando faceva quella faccia
>>>> significava brutte notizie…e brutte, quando già ti trovavi disperso su una
>>>> nave fantasma in avaria, con per sola compagnia un’aliena senza bocca ed un
>>>> ologramma bidimensionale schiacciato, non era una bella cosa…
>>>>
>>>> “Quando l’onda Galeteana ci ha raggiunto, ho fato appena in tempo ad
>>>> attivare la contro-onda…” spiegò nel frattempo l’ologramma, incrociando le
>>>> corte braccia al petto sproporzionatamente largo ed annuendo tra sé, in un
>>>> movimento che avrebbe anche rischiato di fargli cadere gli occhiali
>>>> “ovviamente non avevo il tempo di inviare le specifiche alla Seatiger, ma
>>>> speravo che l’effetto del nostro impulso fosse sufficiente a liberare
>>>> entrambe le navi, visto che eravamo così vicini…”
>>>>
>>>> “E invece?” domandò semplicemente il pirata di nero vestito, mentre con
>>>> un’occhiata al visore cercava di capire dalle stelle visibili dove si
>>>> trovassero.
>>>>
>>>> “Noi siamo sfuggiti all’Onda…” confermò Tochiro, mentre Meeme si
>>>> rialzava, iniziando a trafficare col computer principale dell’Arcadia
>>>> “siamo usciti nello spazio normale a circa 15 anni-luce dal punto in cui ci
>>>> trovavamo, con uno sfasamento temporale di tre giorni nel futuro…della nave
>>>> federale, però, nessuna traccia…”
>>>>
>>>> “Se sono finiti in quell'Inferno, mi auguro riescano a cavarsela meglio
>>>> di noi…” borbottò il pirata spaziale, mentre un velo di tristezza gli
>>>> adombrava il volto guercio, al ricordo dei tristi eventi del passato,
>>>> eventi che lo avevano segnato nel profondo come mai era successo prima.
>>>>
>>>>
>>>> Nave Stellare Arcadia – Sala Mensa – Flashback
>>>>
>>>> C’era festa quella sera sull'Arcadia. La nave pirata aveva appena
>>>> distrutto un convoglio di rifornimenti militari per una base segreta
>>>> Galeteana e – al contempo – si era impadronita di parecchie utili merci e
>>>> diversi tipi di cibi freschi, una rarità molto apprezzata dall'eterogeneo
>>>> equipaggio.
>>>>
>>>> Khayr aveva ordinato che – con quel ben di Dio – si facesse una grande
>>>> festa e nessuno si era tirato indietro. Ora la festa era al suo culmine e
>>>> sembrava che nulla potesse andar male, fin quando l’intero mondo parve
>>>> capovolgersi, mentre la nave veniva prima colpita e poi intrappolata da una
>>>> violenta emissione energetica che fece saltare l’energia principale e la
>>>> maggior parte dei sistemi.
>>>>
>>>> “Rapporto!” Gridò Khayr, colpendo il primo comunicatore che gli capitò
>>>> a tiro e cercando al contempo di rialzarsi in piedi per raggiungere la
>>>> Plancia.
>>>>
>>>> “Prima che qualcuno potesse rispondere, però, la nave venne scossa da
>>>> una esplosione molto più facilmente identificabile, quella di un colpo di
>>>> arma a particelle che raggiunge uno scafo indifeso.
>>>>
>>>> Il Capitano dell’Arcadia impiegò pochissimo a raggiungere la Plancia,
>>>> ma quel tempo fu sufficiente a percepire almeno altri quindici scossoni,
>>>> segno evidente che qualcuno stava giocando al tiro al bersaglio con loro.
>>>>
>>>> “Capitano, meno male che è qui!” gridò Akari, uno dei <vecchi>
>>>> dell’equipaggio, al quale era stato in quel momento affidato il comando
>>>> “non so cosa sia successo, ma siamo circondati da navi Galeteane. Abbiamo
>>>> la propulsione ad impulso e stiamo cercando di evitare di essere bloccati,
>>>> ma abbiamo perso scudi ed armi.
>>>>
>>>> Con una rapida occhiata ai sensori, Khayr comprese che la situazione
>>>> era effettivamente tragica: l’Arcadia aveva subito gravi danni ed era
>>>> circondata da almeno trenta navi nemiche, che a turno le sparavano addosso
>>>> come Cacciatori Matsumoto raccolti attorno ad un grosso buco nel terreno,
>>>> all'interno del quale era intrappolata una pericolosa – ma ormai indifesa –
>>>> Bestia Tamari.
>>>>
>>>> Un nuovo scossone li interruppe, mentre un colpo diretto li fece cadere
>>>> a terra tutti.
>>>>
>>>> “Propulsione ad Impulso fuori uso!” gridò il timoniere, comicamente
>>>> aggrappato alla propria consolle “Una nave nemica ci è quasi addosso!”
>>>>
>>>> Khayr chiuse l’occhio sano, in attesa del colpo di grazia, ma invece
>>>> percepì un tonfo sordo, come quello di metallo che grattava sul metallo.
>>>> Stupito, si guardò intorno per avere una spiegazione e fu Daiba a dargliela
>>>> “Si sono poggiati sulla Sezione a Disco! Stanno cercando di forzare i
>>>> boccaporti di accesso!”
>>>>
>>>> “A tutto l’equipaggio, armatevi e state pronti a respingere un
>>>> abbordaggio!” gridò allora il Capitano, aprendo la comunicazione con tutti
>>>> i ponti. Quindi, voltandosi verso la consolle di ingegneria, chiese
>>>> “Tochiro…i motori?”
>>>>
>>>> “Ho riallineato il propulsore ad impulso di dritta…” rispose il
>>>> tarchiato ingegnere, la lingua stretta tra i denti e copiose gocce di
>>>> sudore ad imperlargli il faccione “riavrai la Curvatura tra qualche minuto…”
>>>>
>>>> “Potremmo non avere qualche minuto!” gli rispose in tono serio Khayr,
>>>> mettendosi in prima persona al timone e programmando una rotta che lo
>>>> avrebbe portato a passare a poche decine di metri da quella che pareva
>>>> l’ammiraglia Galeteana “Tutta la potenza ai campi di integrità
>>>> strutturale…ora!”
>>>>
>>>> Mentre alle sue spalle qualcuno gridava che il nemico aveva fatto
>>>> breccia in diversi punti della Sezione a Disco e che si stava già
>>>> combattendo su almeno tre Ponti, il Capitano dell’Arcadia accelerò a pieno
>>>> Impulso, cogliendo di sorpresa le navi nemiche e lanciandosi in quello che
>>>> sembrava un attacco suicida contro la loro Ammiraglia.
>>>>
>>>> Quando ormai mancavano poche decine di secondi all'impatto i vascelli
>>>> Galeteani cominciarono a sparare, ma ormai era tardi. Nonostante fosse
>>>> stata colpita in più punti, l’Arcadia passò sotto l’Ammiraglia nemica ad un
>>>> quarto della velocità della luce. L’astronave che era ancorata alla Sezione
>>>> a Disco, invece, si schiantò sulla propria Ammiraglia alla medesima
>>>> velocità, venendo praticamente fatta a pezzi e causando ingenti danni anche
>>>> al vascello più grande.
>>>>
>>>> Nella Plancia dell’Arcadia – come in ogni suo ponte, del resto - tutti
>>>> vennero sballottati dalla forza dell’impatto che strappò dallo scafo
>>>> esterno lunghe fasce di rivestimento. Appena prima di svenire a causa del
>>>> violento urto con una consolle, comunque, Tochiro riuscì a borbottare
>>>> “Pazzo!”, prima di attivare la Curvatura, facendo sfrecciare vi a Curvatura
>>>> 8 la nera nave stellare.
>>>>
>>>>
>>>> *U.S.S. Seatiger – Plancia - 25/11/2394 Ore 02:00*
>>>>
>>>> La Seatiger uscì dalla Curvatura in un lampo di luce bianca e, prima
>>>> ancora che lo scafo candido del piccolo vascello di Classe Nova entrasse in
>>>> contatto con la materia della Nebulosa che occupava quella regione di
>>>> spazio, la Gondola di sinistra cominciò a bruciare.
>>>>
>>>> Mentre il rovente Plasma avvolgeva il metallo affusolato della Gondola,
>>>> la nave parve perdere l’asseto e cominciò a ruotare su sé stessa ed attorno
>>>> ad un punto del proprio asse principale posto circa a metà della Sezione a
>>>> Disco, così che un osservatore esterno avrebbe potuto quasi scambiarla per
>>>> una di quelle vecchie stazioni spaziali che sfruttavano il movimento
>>>> centrifugo per generare una sorta di gravità artificiale sulla superficie
>>>> esterna.
>>>>
>>>> Quando la violacea nave aliena emerse dalla Curvatura, ormai, l’intera
>>>> gondola di Dritta era in fiamme e la maggior parte delle luci di bordo
>>>> erano spente, segno che non c’era più energia in quasi tutta la nave.
>>>>
>>>> Il vascello nemico, un disco grande poco più di un terzo della già non
>>>> imponente Sezione a Disco della Seatiger, girò un paio di volte attorno al
>>>> vascello federale, prima di decidersi ad avvicinarsi a quella che pareva –
>>>> a tutti gli effetti – una nave morente.
>>>>
>>>> Quando il Comandante Finn sentì il rumore di un teletrasporto trovò la
>>>> forza di sollevare lo sguardo dal pavimento dove era disteso ma, attraverso
>>>> la spessa coltre di fumo che riempiva la stanza, non riuscì a distinguere
>>>> che ombre, oltre ad una serie di luci violacee che – rapide come erano
>>>> apparse – scomparvero, lasciando il compito di illuminare quanto restava
>>>> della Plancia all’intermittente luce dell’Allarme Rosso ed ai crepitanti
>>>> fuochi che si alzavano da varie consolle.
>>>>
>>>> L’Umano fece per alzarsi in piedi ma, non appena ebbe trovato con la
>>>> mano destra un appoggio a cui ancorarsi per fare leva, dovette fermarsi,
>>>> mentre i suoi occhi facevano uno sforzo per puntarsi entrambi contro la
>>>> canna del fucile che veniva ora puntato a meno di dieci centimetri dal suo
>>>> naso.
>>>>
>>>> “Non muoverti, cane Federale!” gli intimò una voce, in una lingua che
>>>> il Tradutore Universale non ebbe difficoltà a comprendere e riportare in
>>>> Standard.
>>>>
>>>> Finn fece come gli veniva detto e – lentamente – ripoggiò entrambe le
>>>> mani a terra. Al contempo, però, sollevò lo sguardo lungo il fucile a
>>>> particelle che lo teneva sotto tiro e riuscì a vedere chi c’era dietro.
>>>> L’essere si sarebbe anche potuto scambiare per un Umano, se non fosse stato
>>>> per gli occhi rossi come le braci e per una piccola cresta ossea, che
>>>> partiva dalla base delle orecchie salendo fin sopra l’arcata
>>>> sopraccigliare, donandogli una fronte alta e spessa ed un aspetto
>>>> leggermente demoniaco.
>>>>
>>>> “Rapporto!” ordinò calmo il proprietario della voce, guardandosi
>>>> attorno ma senza mai distogliere completamente l’attenzione dal Primo
>>>> Ufficiale della Seatiger.
>>>>
>>>> “La Plancia è sotto controllo…” rispose una seconda voce, altrettanto
>>>> tranquilla, proveniente da un qualche punto vicino alla consolle Operazioni
>>>> “l’equipaggio sembra essere ancora vivo, ma tramortito…”
>>>>
>>>> “Abbiamo l’accesso ai controlli?” chiese l’alieno che teneva sotto tiro
>>>> Finn, che a quanto pare era al comando delle operazioni.
>>>>
>>>> Una terza voce, dalle parti della consolle di Ingegneria, rispose “I
>>>> comandi non sono bloccati, ma non riesco ad accedere a nulla…”
>>>>
>>>> “Forse il Computer principale ha subito danni…” Avanzò una quarta voce,
>>>> dai pressi della consolle tattica.
>>>>
>>>> L’alieno al comando sfiorò un bracciale che aveva al polso sinistro e
>>>> disse “Ruk a squadra due…rapporto dalla Sala Macchine.”
>>>>
>>>> =*=Quaggiù è un macello, signore…deve esserci stata una perdita dal
>>>> reattore.=*= riferì una voce, che attraverso il bracciale comunicatore
>>>> pareva avere un timbro metallico =*=L’intera Sala Macchine è isolata e
>>>> piena di fumi…comunque abbiamo il controllo della sala controllo.=*=
>>>>
>>>> “Umph…avete riscontrato resistenza?” domandò l’alieno, riportando per
>>>> un attimo lo sguardo sull’Ufficiale dal colletto rosso ai suoi piedi.
>>>>
>>>> =*=No, signore…ci sono tre o quattro ufficiali feriti e piuttosto
>>>> storditi che stiamo tenendo sotto tiro, ma la maggior parte dell’equipaggio
>>>> di Sala Macchine doveva trovarsi nella stessa, quando c’è stata la perdita
>>>> di gas e si sono chiuse le paratie di emergenza.=*= riferì tranquilla la
>>>> voce dal timbro metallico, che evidentemente riteneva di non avere problemi.
>>>>
>>>> “Mi raccomando, barricatevi bene all'interno e tenete gli occhi aperti
>>>> per eventuali azioni da parte del resto dell’equipaggio…” ordinò l’alieno,
>>>> prima di chiudere la comunicazione e concentrarsi finalmente sul suo
>>>> prigioniero dicendo “molto bene, Federale…sei il Capitano di questa nave?”
>>>>
>>>> “Sono il Comandante Finn, Primo Ufficial della U.S.S. Seatiger, della
>>>> Federazione Unita dei Pianeti!” rispose l’interpellato, con tutto
>>>> l’orgoglio che la sua posizione prona ed il fucile che gli teneva di mira
>>>> la testa gli permetteva di mettere in quelle parole “ed al momento sono
>>>> l’Ufficiale più alto in grado a bordo.”
>>>>
>>>> “Ottimo, Comandante Finn…” annuì, apparentemente soddisfatto l’alieno,
>>>> facendo un passo indietro senza togliere l’arma dalla traiettoria che
>>>> incrociava la sua fronte “io sono Ruk, dell’Egemonia Midiana, e prendo il
>>>> comando della tua nave. Ora tu ordinerai al tuo equipaggio di arrendersi
>>>> senza opporre resistenza.”
>>>>
>>>> “Il vostro è un attacco ingiustificato contro un vascello scientifico
>>>> della Federazione!” protestò Finn, recuperando la posizione eretta con
>>>> movimenti lenti e misurati, per non istigare l’alieno a sparargli contro
>>>> “voi…”
>>>>
>>>> “Noi abbiamo i nostri buoni motivi.” Ribatté con un sorriso alquanto
>>>> cupo l’alieno “motivi che non le interessano. Ordini subito al suo
>>>> equipaggio la resa incondizionata.”
>>>>
>>>> Finn si guardò intorno, cercando con lo sguardo i propri ufficiali ed
>>>> accertandosi che stessero bene. Anari era riversa a terra poco nello spazio
>>>> tra la sua consolle e lo schermo visore e pareva svenuta, anche se il fumo
>>>> e la consolle scientifica stessa rendevano difficile capirne le reali
>>>> condizioni. Anche Tkar era a terra, e pareva quasi non respirare. Tholos e
>>>> gli altri membri dell’equipaggio di Plancia, invece, si stavano riprendendo
>>>> e venivano tenuti sotto tiro dagli Alieni.
>>>>
>>>> “Almeno mi garantisce che – se ci arrendiamo – non farete del male ai
>>>> miei uomini?” chiese il Primo Ufficiale, mentre le spalle si piegavano
>>>> leggermente verso il basso come per il peso delle conseguenze della
>>>> decisione che si trovava costretto a prendere.
>>>>
>>>> “Le garantisco che – se non vi arrenderete – la mia nave vi farà
>>>> saltare in mille pezzi seduta stante.” Rispose freddamente Ruk, che ormai
>>>> aveva capito di avere vinto.
>>>>
>>>> “Signore! Non può consegnare la Seatiger!” provò a protestare Tholos,
>>>> facendo per alzarsi in piedi. Il calcio del fucile di uno degli alieni si
>>>> mosse però rapido e l’Andoriano, ancora intontito, non riuscì in alcun modo
>>>> ad evitarlo, cadendo a terra come un sacco di patate, pur senza smettere di
>>>> protestare “Il regolamento parla…”
>>>>
>>>> “Il regolamento afferma che non si deve cedere tecnologia federale
>>>> segretata ad altre razze!” sbottò stizzito Finn, inalberandosi e facendo
>>>> appena un paio di passi verso Tholos, quasi volesse tirargli anche lui un
>>>> calcio “la Seatiger è una nave scientifica, non ha armi o tecnologie
>>>> rilevanti. Nulla che questi signori non potrebbero procurarsi in un
>>>> qualsiasi mercato nero del Quadrante Alfa con un po’ di Lathinum, comunque!”
>>>>
>>>> L’alieno a capo della squadra d’abbordaggio ridacchiò a quella scena,
>>>> quindi disse “Comandante, la prego…deve parlare al suo equipaggio…”
>>>> attirando l’attenzione dell’Umano sulla canna del fucile che ancora gli
>>>> veniva puntata alle costole.
>>>>
>>>> “Oh…giusto…” disse Finn, come se per un istante fosse stato troppo
>>>> preso dal suo sfogo per ricordarsi cosa stava facendo. Quindi si sfiorò il
>>>> comunicatore e disse “A tutto l’equipaggio della Seatiger, qui è il
>>>> Comandante Finn che vi parla. Siamo stati abbordati da forze aliene che
>>>> hanno preso il controllo delle aree chiave della nave e la minacciano con
>>>> le armi. Ci troviamo in una situazione da Codice 47, quindi vi ordino di
>>>> comportarvi di conseguenza e non intraprendere azioni personali che possano
>>>> mettere a rischio tutti. Finn chiudo!”
>>>>
>>>> “Molto bravo, Comandante…” annuì Ruk “adesso…”
>>>>
>>>> L’alieno venne interrotto da un cicalino proveniente dalla consolle
>>>> operazioni, dove sulla schermata quasi nera si accese una lucetta
>>>> intermittente. Incuriosito, si voltò verso questa, come fece anche l’alieno
>>>> che vi si trovava accanto “Di che si tratta?” domandò il comandante della
>>>> squadra d’assalto.
>>>>
>>>> “Oh, quello?” chiese Finn con noncuranza, spostandosi vicino all'alieno
>>>> e guardando da sopra la sua spalla “Nulla di che…è solo la spia che segnala
>>>> una comunicazione in arrivo…”
>>>>
>>>> “Ah, va bene…” assentì Ruk, prima di ricordarsi di un dettaglio “ma, un
>>>> momento! Se i sistemi non funzionano, come…”
>>>>
>>>> “Pesce d’aprile!” disse allora Finn, approfittando della posizione di
>>>> vantaggio sull'alieno per dargli una spinta e cercare di buttarlo a terra,
>>>> mentre diverse cose avvenivano in contemporanea: Tutte le luci della
>>>> Plancia si accesero e, mentre gli alieni si guardavano attorno stupiti,
>>>> vennero rapidamente messi al tappeto dai vari membri dell’equipaggio.
>>>>
>>>> Tholos, agendo con una rapidità insospettabile visto il movimento
>>>> precedente e la posizione parzialmente supina, colpì con un pugno l’addome
>>>> dell’avversario più vicino e - mentre questi si abbassava per il
>>>> contraccolpo – lo afferrò con forza per il collo tirandogli ancora più in
>>>> basso la testa fino a fargliela cozzare contro la consolle Operazioni con
>>>> un tonfo secco.
>>>>
>>>> L’alieno nei pressi della consolle Tattica sollevò il fucile per
>>>> sparare all’Andoriano ma, prima che potesse anche solo pensare di prendere
>>>> la mira, Tkar aprì gli occhi e si sollevò in piedi con uno scatto di reni,
>>>> effettuando la presa al collo Vulcaniana e strappandogli al contempo l’arma
>>>> di mano. Con la stessa, quindi, prese la mira verso il quarto alieno - che
>>>> si era voltato per fronteggiare un Guardiamarina della Sezione Tattica che
>>>> fino a quel momento si era finto un ingegnere tramortito accanto alla
>>>> consolle Ingegneria – e lo colpì alle spalle, mandandolo a schiantarsi
>>>> contro la paratia.
>>>>
>>>> Nel frattempo Finn era a terra, con Ruk chino sopra di lui e le mani
>>>> disperatamente impegnate a tenere la canna del fucile lontana dalla propria
>>>> faccia. L’Umano stava per gridare aiuto senza più ritegno, quando due
>>>> fucili a particelle si posarono sulle tempie dell’alieno.
>>>>
>>>> Tholos, che reggeva una delle due armi, chiese “Serve aiuto,
>>>> Comandante?” mentre Tkar, che teneva saldamente l’altra con una sola mano,
>>>> strappò senza sforzo il fucile dalla presa dei due contendenti.
>>>>
>>>> “Pazzi, avete siglato la vostra condanna a morte!” ringhiò l’alieno,
>>>> allontanandosi di colpo da Finn e cercando di correre verso la Sala
>>>> Tattica, solo per trovarsi imprigionato in uno scintillante campo di forze
>>>> eretto da Anari, che si alzò in piedi mostrando di tenere in mano un
>>>> Tricoder.
>>>>
>>>> “Lei ed i suoi uomini siete in arresto…” gli rispose di rimando Finn,
>>>> rialzandosi in piedi con un sorriso eccitato in volto, come un bambino che
>>>> ha appena fatto un giro su di una giostra particolarmente spaventosa al
>>>> luna park.
>>>>
>>>> “Lo vedremo…” ringhiò l’alieno, toccando il pulsante di richiamo, che
>>>> avrebbe dovuto ritrasferirlo sulla sua nave. Avrebbe dovuto, perché invece
>>>> non accadde nulla. “Ma cosa?”
>>>>
>>>> “Ah…ha presente quella chiamata? Quella che non avremmo dovuto
>>>> ricevere?” domandò candida Anari, sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi
>>>> da Denobulana. Quindi, mentre la voce di Carelli comunicava che avevano
>>>> finito di espellere il gas dalla Sala Macchine e che gli alieni ostili
>>>> erano confinati in una stanza adiacente, aggiunse “Era il Capitano Kenar,
>>>> che ci informava che la nostra squadra d’assalto aveva terminato di
>>>> prendere il controllo della vostra nave…”
>>>>
>>>>
>>>> *Nave Stellare Arcadia – Gondola di Dritta – Flashback (cinque giorni
>>>> dopo)*
>>>>
>>>> Khayr, Tochiro, Meeme il Dottore e altri sette membri dell’equipaggio
>>>> si fissarono in silenzio per un lungo momento, cercando di evitare di
>>>> guardare negli altri le stesse ferite e la stessa stanchezza che sapevano
>>>> di avere addosso.
>>>>
>>>> Erano sfuggiti all'accerchiamento delle navi Galeteane e – grazie alla
>>>> maggiore velocità dell’Arcadia – erano riusciti a seminarle, ma a caro
>>>> prezzo. Durante i momenti antecedenti l’impatto con l’Ammiraglia di
>>>> Galatea, infatti, circa ottocento aliene erano riuscite a penetrare a bordo
>>>> della loro nave, cominciando una terribile battaglia che si era combattuta
>>>> ponte dopo ponte, intersezione per intersezione.
>>>>
>>>> Quasi tutti i membri dell’equipaggio dell’Arcadia erano morti sotto il
>>>> fuoco delle terribile armi a raggi Galeteane e, anche se avevano portato
>>>> con sé quasi il doppio di nemici, la situazione era rapidamente diventata
>>>> insostenibile.
>>>>
>>>> Khayr aveva guidato la nave in una nebulosa di Classe Mutara e, dopo
>>>> aver bloccato gli accessi al computer principale, aveva predisposto una
>>>> trappola esplosiva in Plancia, dalla quale lui ed i pochi superstiti
>>>> dell’equipaggio si erano salvati all’ultimo secondo, grazie ad un
>>>> teletrasporto di emergenza che li aveva condotti in quella zona schermata
>>>> della Gondola di Dritta, un luogo praticamente inaccessibile dove
>>>> difficilmente le Galeteane li avrebbero cercati.
>>>>
>>>> “Ci sono ancora una sessantina di quelle maledette a bordo…” commentò
>>>> cupo il dottore, stanco di vedere amici e compagni morire “come faremo ad
>>>> affrontarli in undici?”
>>>>
>>>> “Sappiamo che si sono asserragliate in Sala Motori…” commentò uno dei
>>>> membri dell’equipaggio “perché non sfruttiamo i Tubi di Jeffries per
>>>> raggiungerle da vari punti e farle a pezzi con un fuoco incrociato?”
>>>>
>>>> “Perché se colpiamo il Nucleo di Curvatura siamo tutti morti, idiota!”
>>>> lo rimproverò Tochiro “e poi, credi che non terranno sotto controllo tutti
>>>> gli accessi?”
>>>>
>>>> “Forse con un diversivo…” propose Meeme, parlando come sempre senza
>>>> neppure far vibrare la membrana permeabile che aveva nel punto in cui
>>>> Leijani e Matsumoto avevano la bocca.
>>>>
>>>> Khayr, a quelle parole, si fece pensieroso e disse “Sì…faremo così…”
>>>>
>>>>
>>>> *U.S.S. Seatiger – Sala Riunioni - 25/11/2394 Ore 08:00*
>>>>
>>>> Dopo un breve aggiornamento sullo stato delle riparazioni, il Capitano
>>>> Kenar lanciò un’occhiata alla nave dell’Egemonia Midiana, che galleggiava
>>>> placida accanto alla Seatiger e disse “Ebbene, signori…cosa abbiamo
>>>> scoperto sui nostri ospiti?”
>>>>
>>>> Fu Tkar, che aveva assunto il comando delle operazioni mentre i
>>>> colleghi si erano concessi alcune ore di necessario sonno ristoratore, a
>>>> riferire quanto erano riusciti a scoprire i suoi uomini “I nostri ospiti
>>>> non si sono dimostrati particolarmente collaborativi, Capitano...” esordì
>>>> “ma le loro banche dati ed una rapida analisi genetica hanno comunque
>>>> contribuito a dipanare parte del mistero che avvolge la situazione attuale.”
>>>>
>>>> Kenar gli fece cenno di continuare ed il Vulcaniano disse “L’Egemonia
>>>> Midiana non è completamente nuova alla Federazione. Otto punto tre anni fa
>>>> un gruppo di circa 5.000 persone, che si identificavano come i
>>>> sopravvissuti del pianeta Midia, si presentò ai confini della Federazione
>>>> chiedendo asilo. I sopravvissuti affermarono di essere i soli superstiti
>>>> del loro pianeta, distrutto da una incursione Borg, ed il Comitato Federale
>>>> assegnò loro un piccolo mondo agricolo a circa 9.42 Anni Luce da Tellar,
>>>> una colonia che ribattezzarono come Nuova Midia.”
>>>>
>>>> "Un inganno?" domandò perplesso il Capitano della Seatiger, che a quel
>>>> punto non sapeva proprio cosa aspettarsi da questa razza che - se le loro
>>>> ipotesi erano corrette - era stata in grado di manipolare un grande Impero
>>>> del futuro di un'altra dimensione per aizzarlo contro la Federazione.
>>>>
>>>> "Temo di non avere dati sufficienti per confermare o smentire questa
>>>> supposizione, Capitano..." affermò Tkar, mentre richiamava a video la
>>>> posizione del mondo coloniale assegnato ai presunti profughi "all'epoca,
>>>> stanti le nostre conoscenze del modus operandi Borg, non abbiamo avuto
>>>> motivo di dubitare della veridicità delle loro affermazioni e - anche alla
>>>> luce di quanto appreso ora - non è possibile escludere l'ipotesi che si
>>>> tratti di una casualità e che ci troviamo di fronte a due percorsi
>>>> evolutivi diversi per la medesima specie."
>>>>
>>>> "Ma, di fatto, questi Midiani ora occupano un mondo situato nel cuore
>>>> della Federazione..." fece notare Tholos "un mondo che sarebbe una
>>>> incredibile testa di ponte per attacchi verso i nostri mondi
>>>> principali...Tellar, Andoria, Vulcano..."
>>>>
>>>> "Per la precisione, i sopravvissuti Midiani scelsero questo mondo
>>>> desertico e scarsamente ospitale in luogo di molte altre opzioni più
>>>> facilmente sviluppabili. La giustificazione all'epoca adottata - ovvero che
>>>> cercavano un mondo più sicuro anche a costo di sceglierne uno di più
>>>> difficile colonizzazione - era perfettamente in linea con la loro
>>>> condizione e non dettò sospetti." Chiarì il Tattico "ad oggi, però, si
>>>> tratta di una informazione che non può essere ignorata..."
>>>>
>>>> "Questi Midiani sono più infidi dei Romulani!" Esclamò sdegnato il
>>>> Comandante Finn, essendo evidentemente giunto alle proprie conclusioni
>>>> sulla faccenda. Dopo le due esperienze in Plancia, il Primo Ufficiale aveva
>>>> acquistato un po' di sicurezza, che però avvizzì immediatamente
>>>> all'occhiata di Kenar, che lo spinse a rettificare rapidamente "Cioè...se
>>>> davvero hanno messo in piedi una cosa del genere, con tanti anni di
>>>> preparazione, devono odiarci molto...ma noi nemmeno li conosciamo. Che
>>>> possiamo mai avergli fatto di male?"
>>>>
>>>> “Questa è una domanda interessante…Tkar?” chiese Arjan, evidentemente
>>>> girandola all’Ufficiale che aveva analizzato le banche dati recuperate.
>>>>
>>>> “Questa informazione non è tra quelle che siamo riusciti – fino a
>>>> questo momento – a recuperare…” rispose il Vulcaniano senza scomporsi “su
>>>> mia iniziativa ho preferito concentrare le analisi dei dati recuperati
>>>> sull’aspetto tattico della vicenda, al fine di individuare i rischi per la
>>>> nave e nella speranza di trovare conferme alle nostre teorie.”
>>>>
>>>> “E le ha trovate?” domandò di botto Anari che – per i suoi standard –
>>>> era rimasta in silenzio sin troppo a lungo “Ci troviamo di fronte davvero
>>>> ad un’Onda di Spostamento Planare?”
>>>>
>>>> Tkar fissò la Denobulana per un paio di secondi, quasi si aspettasse di
>>>> vederla balzare in piedi per continuare a parlare, quindi disse “Ho trovato
>>>> conferma del fatto che ci siamo trovati sbalzati nelle immediate vicinanze
>>>> di un sistema solare estremamente difeso…come potete vedere,” e modificò le
>>>> immagini dello schermo visore, riportando quello che pareva essere un
>>>> sistema solare composto da una stella supergigante e da una dozzina di
>>>> pianeti gassosi che avrebbero fatto passare Giove per un asteroide o poco
>>>> più.
>>>>
>>>> Prima che qualcuno potesse chiedere, il Vulcaniano avviò un programma e
>>>> all’immagine del sistema si sovrapposero gli schemi delle rotte di
>>>> pattuglia di numerosi vascelli, le orbite di un certo numero di satelliti
>>>> di osservazione e la posizione di quelle che parevano essere stazioni
>>>> spaziali di intercettazione.
>>>>
>>>> “Non scherzava, Comandante…” commentò Carelli, con un fischio sommesso.
>>>> Avvicinarsi a quel sistema sarebbe stato facile quanto lo era stato
>>>> prendere Chin'toka, durante la Guerra del Dominio “quel posto è una dannata
>>>> fortezza…”
>>>>
>>>> Per un momento il Vulcaniano parve combattuto se specificare o meno che
>>>> lui non scherzava mai, ma alla fine decise di soprassedere, rispondendo
>>>> invece “Il sistema è effettivamente molto ben difeso, per quanto le singole
>>>> unità navali impegnate abbiano una potenza di fuoco non molto diversa dalla
>>>> nostra. Ciononostante ritengo che le risposte alle nostre domande siano lì,
>>>> quindi mi sono preso la liberà di far approntare una sonda di Classe IX,
>>>> impostando nei suoi sistemi questa rotta…” e mostrò una nuova traiettoria,
>>>> questa volta evidenziata in blu, che passava parabolicamente al di sopra
>>>> del sistema evitando le stazioni di rilevamento fisse e intersecando le
>>>> traiettorie delle navi di pattuglia ben lontane dalla loro posizione “che
>>>> dovrebbe permetterle di trasmetterci una telemetria accurata dello stesso,
>>>> con rischi relativamente ridotti per la sonda stessa e sostanzialmente
>>>> nulli per noi.”
>>>>
>>>> “Molto bene, Comandante, proceda…” disse kenar, alzandosi per dirigersi
>>>> in Plancia “e vediamo di capirci qualcosa in questa situazione…”
>>>>
>>>>
>>>> *Nave Stellare Arcadia – Infermeria – Flashback (sette giorni dopo)*
>>>>
>>>> Khayr osservava le salme dei suoi uomini, composte sui letti
>>>> dell’Infermeria dove il Medico Olografico di Emergenza le aveva deposte
>>>> dopo averne accertato la morte. I pochi superstiti dell’Arcadia avevano
>>>> infatti dato coraggiosamente la vita in un assalto frontale al Ponte di
>>>> Battaglia, per permettere a lui, Tochiro e alla misteriosa Meeme di
>>>> accedere ad una delle navette dell’hangar, dalla quale avevano usato il
>>>> teletrasporto per in sala macchine e colpire con un’arma a particelle un
>>>> contenitore di gas tossico che – spandendosi rapidamente – aveva ucciso
>>>> quasi tutte le Galateane a bordo.
>>>>
>>>> Era stato Khayr stesso a sparare il colpo letale e – se fosse dipeso da
>>>> lui – sarebbe rimasto lì ad osservare la nube gialla consumare quelle
>>>> dannate piante infestatrici, ma i suoi compagni lo avevano tratto in salvo
>>>> all’ultimo secondo.
>>>>
>>>> Giusto in tempo per sapere che i suoi uomini erano morti tutti…
>>>> portando con loro un impressionante numero di nemici, certo, ma tutti morti.
>>>>
>>>> Anche Tochiro era stato ferito, ma aveva affermato di stare bene e di
>>>> non preoccuparsi, perché aveva un piano geniale in mente.
>>>>
>>>> *Ed ora eccoti qui, amico mio…* si disse il pirata spaziale, fissando
>>>> il corpo basso e tozzo disteso sul lettino davanti a lui. La ferita di
>>>> Tochiro non era una ferita da nulla, ma un dolorosissimo colpo di un
>>>> qualche tipo di arma disgregante ad effetto lento, un’arma che non lasciava
>>>> scampo e concedeva alla vittima molto tempo per gustare l’agonia causata
>>>> dal lento disgregarsi dei propri organi interni.
>>>>
>>>> Ma Tochiro era un duro e – nonostante tutto – era rimasto in piedi a
>>>> lavorare. Insieme avevano portato la malconcia Arcadia in una vecchia base
>>>> segreta del popolo di Meeme, una razza di geniali scienziati portati
>>>> all’estinzione dalla sete di espansionismo Galateana. Qui il suo amico
>>>> aveva compiuto un qualche strano lavoro, integrando il computer della base
>>>> con quello malconcio dell’astronave.
>>>>
>>>> *Ma a cosa ti è servito, Tochiro?* si disse Khayr *Sarebbe stato meglio
>>>> se ti fossi fatto curare…*
>>>>
>>>> Il MOE aveva affermato che – per quel tipo di ferita – non vi era
>>>> rimedio, ma il pirata non gli aveva creduto: per lui Tochiro aveva scelto
>>>> di lavorare fino all’ultimo per quella nave che era diventata per tutti
>>>> loro il simbolo della libertà.
>>>>
>>>> Per un altro lungo momento Khayr si concesse di crogiolarsi in quel
>>>> dolore lacerante che provava per la morte del suo amico e del suo intero
>>>> equipaggio, poi si decise ad alzare lo sguardo verso Meeme, che già da
>>>> alcuni minuti era entrata nella stanza e lo fissava in silenzio, rispettosa.
>>>>
>>>> “Volevi dirmi qualcosa?” chiese, cercando di non far assumere alla voce
>>>> un tono troppo duro.
>>>>
>>>> “Non io…” rispose l’aliena, lasciandolo perplesso. Ormai erano i due
>>>> soli superstiti su quella nave fantasma. E allora, chi? “Lui…”
>>>>
>>>> Il pirata seguì con lo sguardo del suo occhio sano la mano dell’aliena
>>>> senza bocca, voltando la testa verso la porta dell’infermeria. Un istante
>>>> dopo, non poté impedirsi di spalancare la bocca stupito, vedendo il suo
>>>> migliore amico che – con una bottiglia in mano – lo fissava dal basso in
>>>> alto con sguardo divertito.
>>>>
>>>>
>>>> *U.S.S. Seatiger – Plancia - 25/11/2394 Ore 13:52*
>>>>
>>>> “Stiamo ricevendo le prime telemetrie della sonda, Capitano…” annunciò
>>>> Anari mentre, al suo solito, canticchiava un qualche motivetto mentre le
>>>> mani danzavano sulla consolle scientifica in maniera quasi indipendente.
>>>>
>>>> “Sullo schermo…” ordinò Kenar, irrigidendo in maniera impercettibile la
>>>> schiena ed il collo, in attesa di vedere quel sistema solare dove –
>>>> sospettavano – il nemico aveva dislocato il proprio apparato per la
>>>> generazione di Onde di Spostamento Planare.
>>>>
>>>> Dapprima le immagini furono un po’ disturbate, come se il segnale fosse
>>>> debole poi, dopo un rapido intervento di Tholos, divennero più nitide. Una
>>>> grande stella, parecchi pianeti gassosi ed alcune strutture, impercepibili
>>>> ad occhio nudo ma rese evidenti dai sistemi di correzione dell’immagine.
>>>>
>>>> “Curioso…” commentò la scienziata, giocando ancora per qualche secondo
>>>> con la propria strumentazione e continuando a canticchiare un motivetto che
>>>> – Finn sperava – nessuno in Plancia avesse riconosciuto come una strofa
>>>> particolarmente audace di “My Andorian Baby”. Prima che al Capitano
>>>> saltassero i nervi, comunque, la Denobulana aggiunse “Non so spiegare il
>>>> perché, ma le reazioni nucleari di quella stella sono anomale…è come se
>>>> venissero in qualche modo accentuate…”
>>>>
>>>> “Accentuate?” domandò il Primo Ufficiale, smettendo immediatamente di
>>>> tamburellare con le dita sul bracciolo della propria poltrona “In che
>>>> senso?”
>>>>
>>>> “Come dicevo, non so spiegarlo, ma quella stella ha una produzione
>>>> energetica interna molto superiore alla norma per la sua classe stellare.
>>>> Inoltre il consumo di materiale reattivo è molto più rapido del normale…il
>>>> suo ciclo di vita è in qualche modo stato ridotto circa del 15%...” era
>>>> evidente che anche la scienziata stava ancora cercando di raccapezzarsi in
>>>> quella situazione.
>>>>
>>>> “Possiamo avere una visuale ravvicinata sul sole?” domandò Arjan, che
>>>> era stato colto da una intuizione non esattamente felice e sperava
>>>> ardentemente di sbagliarsi.
>>>>
>>>> “Possiamo tentare, ma ciò comporterà un rischio di individuazione della
>>>> somma dell’ordine del 37.4%” rispose Tkar, impostando comunque i comandi da
>>>> remoto per modificare la rotta del piccolo apparato d rilevazione spaziale.
>>>>
>>>> L’immagine zoomò sul sole e, rapidamente, i suoi contorni si fecero più
>>>> definiti sullo sfondo nero dello spazio. I filtri applicati automaticamente
>>>> dal computer definivano sempre di più l’immagine dell’immenso astro
>>>> ribollente di energia nucleare, finché – quando ormai erano piuttosto
>>>> vicini – non fu possibile osservare qualcosa che riuscì a chiudere per
>>>> qualche secondo la bocca di tutti, compresa quella di Anari.
>>>>
>>>> Costruiti attorno al sole, infatti, numerosi anelli metallici formavano
>>>> una fitta intelaiatura di contenimento e – in molti punti – quelli che
>>>> sembravano sottili fili neri (probabilmente strutture cilindriche di decine
>>>> di chilometri di raggio) affondavano letteralmente nella superficie
>>>> ribollente dell’astro.
>>>>
>>>> Dopo qualche minuto, Anari si riprese dallo stupore e – leggendo i
>>>> risultati della propria consolle, sulla quale aveva continuato a lavorare
>>>> quasi in modalità automatica – disse “Capitano, credo di aver appena
>>>> individuato l’apparecchiatura grazie alla quale i Midiani generano l’Onda
>>>> di Spostamento Planare.”
>>>>
>>>> “Mi faccia indovinare…” commentò Kenar “si trova su quell’assurda
>>>> struttura attorno al sole…”
>>>>
>>>> “No, signore…” rispose però la Denobulana, affermando ciò che nessuno
>>>> di loro voleva davvero sentirsi dire “non si trova su quell’assurda
>>>> struttura attorno al sole…è quell’assurda struttura attorno al sole, ed il
>>>> sole parrebbe essere la sua fonte di energia…”
>>>>
>>>>
>>>> *Da qualche parte nello spazio Galateano - Sala del trono – il futuro*
>>>>
>>>> La Regina Daphne fissò quella figura che fluttuava avanti a lei come un
>>>> ologramma poco definito con una ira tale che – se i suoi occhi fossero
>>>> stati armi – l’avrebbe trafitta a morte.
>>>>
>>>> La Regina Galateana non era abituata a ricevere un no come risposta, ma
>>>> quell’essere insulso aveva osato rifiutare la sua giusta richiesta. Fu
>>>> pertanto con furia appena controllata, che affermò “Abbiamo già ottemperato
>>>> alla nostra parte dell’accordo, fornendovi ciò che ci avevate richiesto.
>>>> Ora pretendo che facciate come vi ho ordinato, trasferendo tutta la mia
>>>> Flotta nel passato!”
>>>>
>>>> =*=Regina Daphne…=*= disse infastidita la figura poi, dopo un momento
>>>> in cui parve mordersi la lingua per non dire ciò che gli era passato per la
>>>> testa, aggiunse =*=Regina…noi stiamo onorando la nostra parte dell’accordo
>>>> così come voi state onorando la vostra. L’Egemonia Midiana trasferirà le
>>>> vostre forze, ma non è possibile trasferire la totalità delle vostre truppe
>>>> in una sola volta. Il dispendio di energia…=*=
>>>>
>>>> “Non è affar mio!” ribatté piccata la Regina, mentre il verde della
>>>> clorofilla le colorava le gote per la furia appena repressa “Abbiamo
>>>> seguito i vostri suggerimenti e provato a racimolare con l’inganno una
>>>> posizione di vantaggio sulla Federazione, ma non ha funzionato. Abbiamo
>>>> perso anni e risorse inutilmente. Ora si farà come dico io…trasferirete in
>>>> massa le nostre forze nel cuore della Federazione e noi li distruggeremo
>>>> con la potenza delle nostre armi!”
>>>>
>>>> =*=Quel che chiedete potrebbe distruggere l’apparato di
>>>> trasferimento…=*= affermò frustrato il negoziatore, desiderando
>>>> ardentemente di essere dove si trovava la Regina per il gusto di
>>>> strangolarla a mani nude e vedere quanto fosse incendiabile quel suo corpo
>>>> di pianta antropomorfa =*inoltre l’onda d’urto dello spostamento
>>>> distruggerebbe quasi certamente sia il punto di entrata che il punto di
>>>> uscita…=*=
>>>>
>>>> Ma, se quella era l’idea del Midiano per far ragionare Daphne, aveva
>>>> sbagliato i conti, perché la Regina rispose seccamente “Non me ne importa
>>>> nulla. Se il tuo signore vuole i codici di attivazione di quanto gli
>>>> abbiamo fornito, farà ciò che ho ordinato.”
>>>>
>>>> E chiuse la conversazione.
>>>>
>>>> Il comandante Heliamphora, che fino a quel momento era rimasta in
>>>> silenzio in un angolo della Sala del Trono, si inchinò ancor di più, quando
>>>> gli occhi furiosi della Regina si puntarono su di lei. Il fallimento
>>>> nell’infiltrazione e quello ancor più recente nel catturare Khayr e la nave
>>>> Federal, infatti, facevano di lei un eccellente bersaglio della furia della
>>>> sua sovrana.
>>>>
>>>> “Sei ancora qui?” domandò infatti stizzita la sovrana, poggiando la
>>>> mano sul proprio scettro. Ma quello non era il momento di punire il suo
>>>> generale. Fu per questo che – prima di perdere il controllo – la Regina
>>>> ordinò “Vai a dare gli ordini alla flotta. Che le nostre forze si
>>>> raggruppino tutte nel settore Lambda 1. Presto ci prenderemo i mondi
>>>> assolati della Federazione!”
>>>>
>>>> *********************************
>>>> *END TRANSMISSION*
>>>> *********************************
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Ok, eccomi qui...
>>>>
>>>> Allora, come vi dicevo, la mia idea è che le Galateane sono in realtà
>>>> uno strumento di quest'altra razza (l'Egemonia Midiana - razza da me
>>>> inventata...spero...il cui nome e descrizione sono ovviamente modificabili
>>>> prima della pubblicazione), che per qualche motivo ce l'ha con la
>>>> Federazione. Sfruttando quell'enorme apparecchiatura attorno alla
>>>> supergigante rossa, i Midiani possono spostare nello spazio, nel tempo e
>>>> tra le dimensioni navi e persone, ma questo esaurisce l'energia della
>>>> stella.
>>>>
>>>> Le Galateane vogliono portare la loro intera flotta nel cuore della
>>>> Federazione ma ciò distruggerebbe il mondo che i Midiani hanno colonizzato
>>>> con l'inganno...d'altra parte, se riusciamo a sabotare la macchina
>>>> (distruggerla mi pare molto difficile) rischiamo di mandare in nova il
>>>> sole, quindi diventando criminali per il nuovo universo.
>>>>
>>>> Quanto al nuovo universo, pensavo potesse essere carina come cosa...è
>>>> il nostro universo, ma ha avuto una evoluzione totalmente diversa
>>>> (coincidente per il 30% a livello di corpi celesti)...chi troveremo e come
>>>> si sarà evoluto?
>>>>
>>>> Parlando col buon Capitano, col quale ho avuto una prima condivisione
>>>> di queste idee per capire se quanto avevo buttato giù fosse più o meno in
>>>> linea con la sua idea dell'avventura della Seatiger, era venuta uori la
>>>> possibilità che l'apparecchiatura "spremistella_come_un_limone (TM)"
>>>> potrebbe essere il lascito di una antica razza che la usava come sistema
>>>> propulsivo o di esplorazione a lungo raggio. Il suo uso (per millenni,
>>>> magari) avrebbe portato numerose stelle al collasso, creando supernovae in
>>>> grado di modificare l'aspetto stesso della galassia come la conosciamo
>>>> grazie al cambio del'assetto gravitazionale...stavo pensando - ma qui si va
>>>> molto oltre quello che volevo fare con questo brano - che una possibile
>>>> spiegazione del fenomeno potrebbe essere associata all'Impero Iconiano. Nel
>>>> "nostro" universo sappiamo che gli Iconiani svilupparono i portali con i
>>>> quali spostarsi tra i loro mondi...e se invece in questo universo, quel
>>>> famoso giorno di tanto tempo fa, la Commissione Iconiana per lo Sviluppo di
>>>> Tecnologia di Trasporto a Lungo Raggio avesse scelto di avviare il progetto
>>>> "Onda di Spostamento Planare", anziché la tecnologia dei Portali?
>>>>
>>>> Ad ogni modo, in questo Universo in più qui abbiamo di certo un nemico
>>>> (l'Egemonia Midiana), che dovremo incontrare per forza perchè a) ha la
>>>> tecnologia per farci tornare a casa b) per salvaguardare la Federazione
>>>> dobbiamo capire perché ci odia...
>>>>
>>>> E poi - in teoria - potrebbero esserci le Galateane. Se le dirottassimo
>>>> in questa realtà sabotando la macchina, avremmo anche la loro intera flotta
>>>> alle calcagna...e poi le Galateane sono piante infestanti, quindi
>>>> probabilmente tenteranno di conquistare questa Galassia e, se le abbiamo
>>>> portate noi qui per salvare la Federazione, sarebbe nostra responsabilità
>>>> porvi rimedio.
>>>>
>>>> Che ne pensate?
>>>>
>>>> Fuori di testa?
>>>>
>>>> Io - intanto - corro a nascondermi in una capsula di salvataggio
>>>>
>>>> F.
>>>>
>>>>
>>>> *_________________________________________________________________________*
>>>> *Da*: Comandante del sommergibile *Sea Tiger*
>>>> *A*: Ufficio Approvvigionamenti Arsenale di Cavite, Filippine.
>>>> *Tramite*: Comando Forze Subacquee.
>>>> *Oggetto*: Carta igienica.
>>>> *#1*. Il 6 giugno 1941 questa nave ha inoltrato una richiesta di 150
>>>> rotoli di carta igienica. Il 16 dicembre 1941 detta richiesta è stata
>>>> restituita con la stampigliatura: "Materiale sconosciuto. Richiesta
>>>> annullata."
>>>> *#2*. Il Comandante del sommergibile *Sea Tiger* non può fare a meno
>>>> di domandarsi cosa viene usato all'Approvvigionamento di Cavite in
>>>> sostituzione di questo "materiale sconosciuto", un tempo perfettamente noto
>>>> a questo Comando.
>>>>
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>>>> Stml3 a gioco.net
>>>> http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml3
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>>> Capt. Arjan Kenar
>>> Commanding Officer USS Seatiger NCC-72733
>>> ICQ Combadge: 126295405
>>> Private comunicator: arjiankenar a gmail.com
>>> http://starfleetitaly.it/seatiger
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