[Stml3] [STML3] BRANO 01.14 - 60 Minuti (Tenente Comandante Tkar)

illu 666 illu666 a hotmail.com
Mar 10 Nov 2015 22:19:35 CET


un pezzo magistrale, oserei dire.
direi che a questo punto siamo pienamente nei binari, pronti per la prossima missione

Massimiliano aka illu aka Carelli



Da: Stml3 <stml3-bounces a gioco.net> per conto di federico pirazzoli <cmdrtkar a gmail.com>
Inviato: lunedì 9 novembre 2015 12.27
A: USS Redoutable
Oggetto: [Stml3] [STML3] BRANO 01.14 - 60 Minuti (Tenente Comandante Tkar)
  
Ok gente, ecco il mio pezzo. Ho cercato di recuperare un po' tutti i fili della vicenda e - dopo averli conditi con un po' di tecnobubble - ho tentato di buttare giù un finale che non paresse un patetico scopiazzamento di  "Caretaker"...
Ovviamente il risultato non mi soddisfa, ma le scadenze incombono e la vita privata al momento é frenetica, quindi non credo di essere in grado di fare di meglio, quindi ecco il pezzo. Come sempre ci vediamo in fondo per commenti e pomodori.

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BRANO: 01.14
TITOLO: 60 minuti 
AUTORE: Tenente Comandante Tkar
BRANO PRECEDENTE: 01.13 – Inseguimento
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USS Competence, Plancia 27/11/2394 Ore 05:00 Data Stellare 
L’Ammiraglio Crom fissò con interesse l’evento che si stava sviluppando sullo schermo visore principale. La visuale era centrata sulla nave pirata Arcadia, attorno alla quale, lentamente, si stava formando una sorta di mini buco nero.
“Letture gravimetriche in aumento esponenziale…” annunciò l’addetto ai sensori, un Terrestre dall’aspetto particolarmente paffuto per la divisa che indossava, ma dotato di un quoziente intellettivo ben al di sopra della norma della sua razza “attualmente sono  pari al 35% di quelle rilevate durante il fenomeno precedente.”
“Forse dovremmo ordinare alla Flotta di generare un campo di Curvatura per mantenerci stabili…” suggerì il Capitano Pearson, dalla poltroncina di solito assegnata al Primo Ufficiale. Pearson era un uomo di buon senso ed un ottimo Capitano, dotato del tatto  giusto a capire quale doveva essere il suo ruolo in quelle occasioni in cui l’Ammiraglio reclamava la Competence come sua Ammiraglia.
“Quanto ancora può essere ampliata quella frattura?” domandò di rimando Crom, alzando appena il tono di voce, affinché il computer della Plancia rilevasse le sue parole come una comunicazione rivolta all’Arcadia, con la quale erano in contatto video su di uno  degli schermi secondari della Plancia.
Sull’altra nave il Capitano Kahyr si volse un istante fuori campo, ascoltando probabilmente la voce del proprio Ingegnere Capo, prima di tornare a fissare l’Alto Ufficiale della Flotta Stellare e rispondere =^=I nostri Motori sono già al 95%...possiamo garantire  una ulteriore riapertura della frattura del 5%, non di più…=^=
“Il salto dovrà essere molto preciso…” fece notare l’Ufficiale Scientifico della Competence, che stava già utilizzando l’enorme capacità di calcolo della nave di Classe Sovereign per elaborare l’esatta equazione che avrebbe permesso alla Flottiglia al comando  dell’Ammiraglio Crom di traslare da un universo all’altro.
“Ci faremo bastare il 40% di riapertura, Capitano Khayr…” rispose Crom, prima di forzarsi a poggiare la schiena sullo schienale della poltrona del Capitano e aggiungere “A tutta la Flotta, generare un campo di Curvatura per controbilanciare gli effetti attrattivi  del Buco Nero e prepararsi ad applicare le equazioni di balzo appena pronte…iniziamo l’operazione “Controffensiva” appena l’Arcadia avrà stabilizzato la frattura con i propri motori a Dark Matter…
Rapidamente giunsero le conferme dalle altre navi. Si trattava di un piano folle, consistente nell’utilizzare l’enorme energia del propulsore alieno montato sulla vecchia Classe Excelsior per forzare una emissione di particelle Cronotoniche in grado di alterare  una porzione di spazio-tempo, riportandola in sostanza indietro nel tempo di alcuni minuti, fino al momento in cui si era manifestata l’ultima Onda di Spostamento Planare.
A quel punto, tutte le navi avrebbero dovuto configurare i loro deflettori per “cavalcare l’onda” senza lasciarsi travolgere e lanciarvisi all’interno, al fine di raggiungere – e possibilmente salvare – la dispersa Seatiger.
Come detto si trattava di un piano folle, che sfidava praticamente ogni legge della fisica spazio-temporale conosciuta dalla Federazione, ma nessuno dei Capitani presenti ebbe il coraggio di dirlo all’Ammiraglio Corm, che si limitò quindi a grugnire di insoddisfazione  a causa della rigidità dello schienale di quella poltrona che – per quanto appartenente alla sua Nave di Bandiera – non era davvero la sua.

USS Competence, Plancia 27/11/2394 Ore 05:15 Data Stellare 
La U.S.S. Competence emerse dall’Onda di Spostamento Planare con un violento scossone e, nel frastuono degli allarmi automatici, il suo Capitano domandò immediatamente “Stato dei sistemi?”
“Nessun danno di rilievo, tutte le navi segnalano lo stato operativo normale…” rispose il Boliano addetto alle Operazioni, provvedendo nel contempo a spegnere le sirene degli allarmi prima che qualcuno dei pezzi grossi se ne lamentasse.
“L’Arcadia?” chiese l’Ammiraglio Crom, tamburellando con le dita sullo schermo di computer della propria postazione, in attesa che qualcuno gli desse informazioni sulla Seatiger.
“Ha appena espulso l’apparato a Dark Matter, apparentemente la frattura rimane stabile…” rispose l’Ufficiale Scientifico “il nucleo resterà attivo per 60 minuti da adesso…”
“Molto bene…” rispose l’Ammiraglio, lieto che le cose stessero andando nel verso giusto, per una volta, e che tutto funzionasse come avevano ipotizzato nonostante la precarietà del piano “ordinate alla U.S.S. Magellan di rimanere a guardia della distorsione.  Le altre navi si preparino alla Curvatura appena individuate le tracce della Seatiger!”
Meno di dieci minuti dopo, tutta la flottiglia con l’eccezione di una nave di Classe Miranda entrò in Curvatura, lasciandosi alle spalle il paesaggio apocalittico di un sistema solare devastato, in cui i gas residui della supernova ancora si espandevano e contraevano,  come in presenza di una marea invisibile.

U.S.S. Competence, Plancia 27/11/2394 Ore 05:45 Data Stellare 
L’Ammiraglio Crom osservò soddisfatto lo scontro appena conclusosi. Le navi della Flotta Stellare, coadiuvate dall’Arcadia, erano giunte in soccorso della Seatiger appena in tempo per difendere il piccolo vascello scientifico dal cosiddetto coup  de grace e – rapidamente – avevano risolto lo scontro con i vascelli da combattimento Midiani distruggendone un paio e inabilitando gli altri.
Ora che un chiaro messaggio era stato lanciato a questi alieni misteriosi – che per qualche motivo avevano deciso che la Federazione era un loro nemico nonostante non condividessero neppure il medesimo universo – l’Ammiraglio decise di concludere la faccenda  e, dopo avere ordinato di aprire le comunicazioni su tutte le frequenze, si alzò in piedi e disse con piglio deciso “Sono l’ammiraglio Crom, comandante di questa squadra navale. Siete accusati di attacco contro una nave della Flotta Stellare e atti di guerra  contro la Federazione dei Pianeti Uniti e i suoi alleati, vi intimo la resa incondizionata.”
Un messaggio chiaro, recitato da un uomo che - forte dei fatti e della superiorità tattica appena dimostrata - avrebbe accettato un solo tipo di risposta.
=^=Ci arrendiamo...=^= rispose poco dopo il comandante dell'incrociatore Midiano, dando soddisfazione all'Ammiraglio...o almeno così pareva =^=Noi ci arrendiamo ma pretendiamo che­ il capitano Kenar ci venga consegnato p­er il processo contro di lui per Genocidio  contro il nostro popolo.=^=
"Ma che diavolo..." 

U.S.S. Seatiger, Plancia 27/11/2394 Ore 05:45 Data Stellare 
Il Comandante Finn interruppe il proprio immaginario assolo di chitarra e si concentrò sullo schermo visore, come se non capisse bene cosa era stato detto.
Di certo non potevano aver chiesto di processare il Capitano Kenar, no? Erano loro i cattivi che avevano tentato di far invadere la Federazione dalle donne-pianta e li avevano attaccati appena giunti in quel posto. E poi...*Quale genocidio? Abbiamo attaccato  una installazione militare, no?*
Le facce stupite del resto dell’equipaggio e l’espressione inorridita del Capitano, però, sembravano volergli dire che sì, quelle facce da schiaffi dei Midiani avevano davvero detto ciò che aveva sentito.
Finn era quasi certo che il Capitano si sarebbe alzato in piedi furioso per protestare, ma così non era. Kenar si guardava le mani sporche di fuliggine come se vi vedesse sopra qualcosa di orribile e sembrava troppo preso dai propri pensieri per reagire.
*Forse quello è compito del Primo Ufficiale…* si disse, cercando di assumere una espressione seria mentre si avvicinava al Capo Operazioni e gli diceva “Mi apra la comunicazione con l’Ammiraglio Crom e quella gentaglia, Comandante…”
Stupito, Tholos ottemperò alla richiesta e sintonizzò le frequenze di chiamata della Seatiger su quelle usate dagli altri. Appena lo ebbe fatto, Finn ispirò a pieni polmoni e disse “Con il dovuto rispetto, Ammiraglio, credo che questa richiesta sia una emerita  idiozia! Quella gentaglia sta cercando di farci passare per dei criminali e dovremmo insegnargli…”

U.S.S. Competence, Plancia 27/11/2394 Ore 05:46 Data Stellare 
L’Ammiraglio Crom aveva un indice di sopportazione piuttosto alto. In tanti anni di carriera nella Flotta Stellare aveva avuto a che fare con pirati, alieni convinti della propria superiorità, superiori e subordinati di ogni tipo di personalità,  dai più rigidi e scontrosi ai più estroversi ed inopportuni.
Questo gli era stato di grande aiuto in molte occasioni, come un minuto prima quando – grazie al suo enorme autocontrollo – si era trattenuto dall’ordinare al Tattico di lanciare una scarica di Siluri Quantici sulla Plancia dell’Ammiraglia Midiana, il cui Capitano  stava cercando di prenderlo per il naso, raccontando una storia che cozzava ampiamente con i diari della Seatiger recuperati dall’Arcadia.
Prima che potesse rispondere con una delle sue gelide sentenze, però, il Comandante Finn era intervenuto nella conversazione ignorando ogni genere di protocollo e regola della Fotta, con uno sproloquio decisamente inappropriato, vista la situazione.
*Come diavolo è finito a fare il Primo Ufficiale su di una nave come la Seatiger?* si chiese per l’ennesima volta, da quando quella faccenda era cominciata. Finn non aveva né le competenze né il carattere giusto per quell’incarico, cui per altro era approdato  praticamente per sbaglio.
*Beh…forse il carattere potrebbe anche averlo…* si ritrovò a pensare fugacemente, notando l’ardore con cui la ex rock star difendeva il proprio Capitano, che in quel momento sembrava troppo schockato per difendersi da sé *Anche lui ha dovuto prendere una decisione  ben difficile alla sua prima missione…forse con un altro Primo Ufficiale sarebbe stato più facile…*
Nel frattempo, ignaro delle elucubrazioni mentali del comandante della flottiglia Federale, Finn stava continuando ad inveire contro i Midiani =^=…e poi ci avete attaccati appena siamo comparsi qui. Che poi vorrei capire che vi abbiamo fatto…noi della Federazione,  intendo…perché, arrivare a scatenarci addosso quelle pazze delle Galateane…=^=
“Adesso basta, Comandante!” Esclamò infine Crom, osservando preoccupato il cronometro sopra lo schermo visore, che scandiva il tempo rimasto alle navi federali per tornare a casa, prima che i motori a Dark Matter espulsi dall’Arcadia si destabilizzassero facendo  collassare l’Anomalia che fungeva da unico  punto di collegamento col loro universo “La situazione mi è perfettamente chiara, ma al momento non ottempereremo alle richieste dell’Egemonia Midiana. Il Capitano Kenar sarà confinato nel suo alloggio fintanto che  non potrà essere interrogato e giudicato da una commissione di suoi pari e superiori sulla Terra. Se l’Egemonia Midiana sarà ancora interessata alla sua estradizione – nel caso in cui il giudizio emesso dalla Corte Marziale sia di colpevolezza – potrà farne  richiesta allora, secondo le regole della Federazione. Prima, però, dovrà dimostrare che le informazioni in nostro possesso sono errate e che non ha complottato contro la stabilità della Federazione stessa, fornendo assistenza all’Impero Galateano nel suo  tentativo di conquistarci.”
Crom fece una pausa poi, prima che Finn potesse ribattere, aggiunse “Adesso, Comandante, lei assumerà il comando della Seatiger e la metterà in formazione con le altre navi, con le quali ci dirigeremo verso l’Anomalia e la attraverseremo tornando a casa. Una  volta nel nostro universo avvierà le riparazioni più urgenti e – appena potrete procedere in sicurezza – faremo rotta verso la Terra. Crom chiude.”

U.S.S. Seatiger, Plancia 27/11/2394 Ore 05:47 Data Stellare 
=^=Crom chiude.=^=
“Come diavolo sarebbe che devo mettere agli arresti il Capitano?” sbraitò Finn, parlando sopra le ultime parole dell’Ammiraglio. Fortunatamente il Comandante Tholos ebbe il buon senso di disattivare l’audio della comunicazione in uscita appena notò il pericoloso  rossore delle orecchie del suo Primo Ufficiale, così che la cosa si risolse senza ulteriori incidenti.
Quando le immagini di Crom e del Capitano Midiano furono sostituite dalla vista delle stelle e del resto della flottiglia Federale, Tkar disse “Comandante, credo che sia il caso di ottemperare all’ordine dell’Ammiraglio…” quindi, notando che l’Umano stava per  ribattere, aggiunse “le ricordo che ci troviamo in territorio nemico e che la nostra situazione tattica è estremamente precaria.”
“Ha ragione, signor Finn…” disse allora Kenar, alzandosi in piedi e muovendosi fino al suo Primo Ufficiale, per poggiargli sulla spalla una mano in un gesto di gratitudine. Finn non era esattamente un buon Ufficiale – per lo meno in quanto a preparazione –  ma si stava dimostrando una bella persona e Kenar era lieto di averlo ai suoi comandi. Ora, però, doveva far sì che la sua irruenza non mandasse nuovamente tutto a carte quarantotto “Gli ordini dell’Ammiraglio rispettano semplicemente i regolamenti federali…ed  io ho decisamente bisogno di riposare e riflettere un po’.”
Detto ciò, Kenar si diresse al turboascensore e, in un teso silenzio, gli ufficiali di Plancia cominciarono le operazioni per ritornare finalmente a casa.

Arcadia, Plancia 27/11/2394 Ore 06:05 Data Stellare 
Seduto sul suo scranno, Kahyr osservava le attività di Plancia dell’Arcadia con sguardo imperscrutabile. Tochiro aveva fatto il suo solito miracolo e – in tempo di record – aveva riattivato tutti gli emettitori olografici, restituendo alla nave  il suo equipaggio fantasma. Anzi, dato che tutte le olomatrici erano collegate al computer di Meeme, gli uomini dell’Arcadia ricordavano cos’era successo in loro assenza, come se non fossero mai scomparsi.
“Credi che il Trill avrà problemi, Capitano?” domandò Daiba, avvicinandosi a lui ma tenendosi ad una rispettosa distanza di conversazione.
“No, non penso…” rispose il pirata spaziale, spostando l’occhio sano sul suo giovane interlocutore e regalandogli un leggero sorriso “certo, hanno fatto un bel casino, ma le loro azioni erano motivate dalla necessità di difendere la Federazione. La Flotta Stellare  può anche essere eccessivamente burocratica – come quasi tutti gli eserciti – ma non è composta da stupidi…capiranno.”
Stava per aggiungere altro, quando si accorse che qualcosa sembrava preoccupare la sua addetta ai sensori. “Problemi?” domandò, alzandosi in piedi e raggiungendo Yuki alla postazione sensori.
“Non saprei, Capitano…” rispose la ragazza olografica, scuotendo i capelli per toglierli da davanti agli occhi “Le perturbazioni all’interno del sistema solare distrutto dalla supernova sono aumentate enormemente…non riesco più a rilevare nemmeno la Magellan…”
Khayr rimase turbato a quell’affermazione. Certo, il sistema in cui erano entrati era stato soggetto ad uno sconvolgimento subspaziale estremamente importante e la presenza dell’Anomalia non faceva che complicare il tuto ma…possibile che non rilevassero nepure  il radiofaro della nave Federale rimasta di scorta al reattore a Dark Matter?
Intuendo la sua preoccupazione, anche Meeme si fece avanti e poggiò le lunghe dita affusolate sulla consolle dei sensori, cominciando ad operare sul computer ad una velocità impossibile per qualunque latro membro – olografico o reale – dell’equipaggio. Dopo  qualche secondo, il volto senza bocca della bella aliena si contrasse in ua smorfia allarmata, mentre affermava “Il sistema solare è saturo di Particelle Minowsky!”
"Tutti ai posti di combattimento!" ringhiò cupo il Capitano mezzosangue, facendosi mortalmente serio in volto.


U.S.S. Seatiger, Plancia 27/11/2394 Ore 06:05 Data Stellare 
"Manca ancora molto?" domandò il Comandante Finn, tamburellando un ritmo ansioso sul bracciolo della poltrona del Capitano. Dopo aver preso il comando aveva ricevuto istruzioni circa il dover raggiungere ed attraversare l'Anomalia entro le 06:15  e - da allora - era diventato sempre più ansioso, domandando l'ETA ogni pochi secondi.
Il fatto poi che i sensori a lungo raggio avessero rilevato una imponente flotta Midiana in avvicinamento non aveva fatto nulla per migliorare il suo stato di crescente ansia, finendo per contagiare diversi tra gli ufficiali di Plancia meno esperti. Era questo  il motivo per cui – nonostante fosse stato ordinato un cambio degli addetti di Plancia, Tkar e Tholos erano rimasti alle loro postazioni, così da poter supportare al meglio il neo Primo Ufficiale.
"Saremo all'Anomalia tra due minuti..." rispose pazientemente Tholos, senza distogliere gli occhi dalle ricalibrazioni dei sensori che stava eseguendo. Quella zona di spazio - principalmente a causa loro - era una vera massa di disturbi subspaziali e stavano  praticamente navigando a vista da quando erano scesi ad impulso *peccato che Anari sia ancora in Infermeria...*
"Riceviamo un allarme tattico dall'Arcadia." riferí Tkar, calamitando su di sé praticamente tutti gli sguardi "Il Capitano Khayr ha trasmesso comunicazione a tutte le navi di prepararsi ad un attacco. A quanto pare, le distorsioni che rileviamo sono causate  da una componente artificiale – nota come Particelle Minowsky – utilizzata dalle forze Galateane per eseguire assalti di sorpresa.”
“Occacchio…” riuscì a dire Finn, prima che gli allarmi – attivati dall’Ufficiale tattico – risuonassero sulla nave richiamando tutto il personale ai Posti di Combattimento e comunicassero l’attivazione di quanto restava delle loro capacità belliche.
Volendo venire incontro all’Umano, il Vulcaniano si premurò di avvertirlo di alcuni elementi di valutazione importanti “Ho provveduto ad attivare scudi ed armi, ma le ricordo – Comandante – che disponiamo di un unico generatore di scudi su sei. Ciò riduce l’efficienza  effettiva dei deflettori al 34% della potenza nominale. Inoltre disponiamo di soli quattro banchi Phaser funzionanti e dei soli Lanciasiluri di poppa.”
“Allora speriamo che non ci servano…” rispose Finn, facendo il cenno scaramantico di incrociare le dita della mano destra. La cosa non dovette avere grande successo perché – pochi istanti dopo – diverse sagome di forma simile a delle croci dallo scafo di un  color prugna comparvero sullo schermo visore.
“Manovre Evasive ora!” prese l’iniziativa il nuovo timoniere della Seatiger, un Tenente Umano di nome McAllan, imitando le navi di Classe Defiant che li precedevano ed iniziando una rapida picchiata, che permise loro di evitare il primo attacco delle navi sconosciute.
“Non sembrano Midiani!” protestò stupito Finn, mentre i suoi subordinati reagivano in maniera sostanzialmente autonoma, Tholos trasferendo tutta l’energia disponibile ai sistemi tattici, alla propulsione ed al campo di integrità strutturale e Tkar rispondendo  al fuoco con uno dei Phaser ventrali.
“No, infatti…” convenne imperturbabile Tkar, che in realtà stava avendo qualche difficoltà a coordinare il proprio fuoco di risposta con le manovre decise in assoluta autonomia dal timoniere “ma dai dati trasmessici dal Capitano Khayr prima di essere traslati  in questo universo, c’è una corrispondenza con i veicoli d’assalto Galateani.”
“Galateani?” rispose stupito Tholos, mentre un condotto energetico secondario – probabilmente soggetto ad eccessivo stress strutturale – esplodeva dietro di lui in una innocua cascata di scintille “E come ci sono arrivati qui, se abbiamo distrutto la macchina  che generava l’Onda di Spostamento Planare?”
“Forse sfruttando l’apertura creata dall’Ammiraglio?” si domandò il Comandante Finn, prima di cadere scompostamente sulla poltrona del Capitano a seguito di uno scossone dovuto ad un colpo sugli scudi di dritta. Di certo la situazione non pareva incoraggiante,  visto che ovunque guardasse, sullo schermo, sembravano esserci solo navette viola che sparavano all’impazzata.
“Questo spiegherebbe il motivo per il qual e non riusciamo a prendere contatto con la U.S.S. Magellan…” ribatté Tkar, prima di venie interrotto dalla voce di Kenar che – piombato in Plancia come un Falco, chiese “Rapporto situazione!”
In teoria il Capitano era agli arresti domiciliari. In teoria Finn avrebbe dovuto ordinare che venisse scortato via dalla Plancia e Tkar avrebbe dovuto eseguire tale ordine.
Purtroppo, con la nave danneggiata e circondati da nemici, non c’era molto spazio per la teoria, quindi a nessuno parve strano che Finn si affrettasse a liberare – quasi con gioia – la poltrona centrale riepilogando “Siamo a meno di cinque minuti dall’Anomalia,  ma siamo stati attaccati da quelle che sembrano essere navi Galateane, molte navi Galateane…ah, e siamo circondati da un mucchio di particelle Minestra…”
“Minowski…” corresse automaticamente Tholos, mentre impugnava un estintore portatile per spegnere un piccolo incendio un po’ troppo vicino alla sua gamba.
“…che ci impediscono di usare i sensori. Ah, e forse la Magellan è stata distrutta da queste maledette piante…” concluse Finn, come se nulla lo avesse interrotto.
“Che fa il resto della Flotta?” domandò subito il Capitano della Seatiger, il dolore precedentemente stampato sul visa spazzato via – o più probabilmente accantonato in un remoto angolo del suo essere – a causa del pericolo imminente.
“L’ordine trasmesso è quello di continuare a puntare verso l’Anomalia, signore…” rispose il Capo Operazioni, dopo aver consultato i diari delle comunicazioni “a quanto pare anche le comunicazioni internave stanno avendo difficoltà…”
“La Competence è quasi giunta all’Anomalia, ma ha un nutrito gruppo di avversari addosso…” si intromise l’addetta ai sensori, che stava sostituendo Anari, ancra in coma farmacologico dopo essere stata operata dal MOE “le altre navi sembrano essersi disperse…al  momento non riesco a rilevarle.”
“Signore, credo di avere un corridoio per avvicinarci all’Ammiraglia, se questa carretta riesce a star dietro alla manovra che ho in mente…” affermò quasi a sorpresa il timoniere, facendo sentire per la prima volta la sua voce praticamente dall’inizio di quel  turno per qualcosa che non fosse una semplice comunicazione di ciò che stava facendo.
“Mi stupisca, signor McAllan…” rispose Kenar, mentre le sue labbra si appiattivano in una smorfia decisa.

U.S.S. Seatiger, Plancia 27/11/2394 Ore 06:09 Data Stellare 
Con una serie di manovre molto ai limiti della fascia di tolleranza dei campi di integrità strutturale, la Seatiger si insinuò attraverso uno schieramento di navi nemiche, riuscendo finalmente a giungere nei pressi del punto d'accesso dell'Anomalia  spaziale che avrebbe potuto portarli a casa. Qui la U.S.S. Competence si stava battendo con la foga di un leone, affrontando sciami di navi Galateane che le vorticavano attorno, tenendo sotto costante pressione i suoi scudi.
Poco distante anche l'Arcadia ed il resto della flottiglia Federale si stava battendo, ma per quante navi nemiche venissero distrutte sempre altre si facevano avanti. Proprio vicino all'orizzonte degli eventi dell'Anomalia, i resti della U.S.S. Magellan ancora  ardevano nello spazio, circondati dai relitti di svariate navi nemiche a memoria della strenue resistenza opposta dalla nave di Classe Nebula prima di venire distrutta.
"Possibile che abbiano movimentato la loro intera flotta?" si domandò stupito Kenar, osservando le migliaia di navi che riempivano lo spazio intorno a loro.
"In effetti si direbbe una deduzione logica..." convenne Tkar "d'altra parte sappiamo che il loro regno nel futuro era condannato. É possibile che abbiano deciso di trasferire tutta la loro gente verso un luogo più prospero e ricco di risorse."
"Come le locuste..." si lasciò scappare Finn, che aveva recuperato il proprio posto sulla poltrona del Primo Ufficiale e pareva ben lieto di non trovarsi più al centro della scena.
"Per lo meno non sembrano aver compreso che l'Anomalia, se correttamente direzionata, potrebbe portarle nel nostro spazio..." affermò Tholos.
A quelle parole tutti guardarono il cronometro di bordo e, come sulle altre navi della Flotta, si resero conto che ormai i motori a dark matter espulsi dall'Arcadia avevano smesso di fungere da alimentazione per l'Anomalia, che sarebbe esistita per soli altri  cinque minuti, dopodiché ogni collegamento con la Federazione sarebbe stato reciso.
Come a voler evidenziare ciò che già tutti pensavano, proprio in quel momento la consolle OPS si illuminò "Messaggio in codice dall'Ammiraglia..." comunicò Tholos, dopo averlo letto brevemente "l'ordine é di impegnare la flotta nemica per i prossimi cinque  minuti e poi ripiegare nell'Anomalia all'ultimo."
"Molto bene signori, fate come se questi fossero i nostri ultimi cinque minuti... cerchiamo di alleggerire un po' la pressione sull'Ammiraglia!"

U.S.S. Seatiger, Plancia 27/11/2394 Ore 06:12 Data Stellare 
Per qualche minuto sembrò veramente che le navi della Flotta Stellare potessero riuscire nell'intento di impegnare la flotta Galateana sino all'ultimo per poi svignarsela attraverso l'Anomalia.
Sfruttando la manovrabilità delle tre navi più piccole e la forza delle tre più grandi, infatti, i Federali erano riusciti a compensare parzialmente l'enorme disparità di mezzi e a farsi strada fin quasi all'Anomalia, avvantaggiandosi del fatto che le navi  Galateane avevano attuato principalmente una strategia di blocco, disperdendosi nell'intero settore per tagliare loro vie di fuga che - in realtà - le navi al comando dell'Ammiraglio Crom stavano proprio ignorando.
Tale situazione di equilibrio precario, purtroppo, venne meno a soli tre minuti dal collasso dell'Anomalia, quando una flotta composta da più di cento navi Midiane irruppe nel Sistema, puntando dritta verso l'Anomalia.
"Chiamata dall'Ammiraglia Midiana alle navi Galateane..." informò Tholos, che tra le altre cose stava monitorando i Canali Subspaziali in cerca di indizi sulle strategie nemiche. "Credo di poter penetrare le loro frequenze riservate..."
"Sullo schermo, e le trasmetta anche alle altre navi su frequenze ultrabasse..." ordinò Kenar, che divideva la propria attenzione tra lo schermo visore, il cronometro con il conto alla rovescia al collasso dell'Anomalia e la situazione tattica generale riportata  sul computer della sua poltrona.
Lo ecgermo visore fu per qualche secondo attraversato da scariche statiche, dopodiché si divise a metà riportando sulla destra l'immagine di un alto Midiano e sulla sinistra quella di una Galateana assisa su una specie di trono.
=^=Cosa significa tutto questo, Regina Daphne?=^= tuonò il Midiano, gli occhi accesi di una furia a stento controllata che risultava evidente anche nel tono della voce =^=Avete portato la vostra intera flotta qui...come avete fatto?=^=
=^=Significa, mio caro Pretore Dren, che il popolo Galateano non é il vostro servo!=^= rispose quella che - apparentemente - era la somma autorità Galateana =^=avevamo un accordo, che voi avete disatteso rifiutando di trasferire la nostra flotta nell'assalto  massiccio alla Federazione, andando ad intralciare i nostri piani di espansione. Così, quando gli scanner multidimensionali hanno rilevato una massiccia Onda di Spostamento Planare, abbiamo deciso di approfittarne. Ora che abbiamo portato qui diecimila navi  da guerra, vedremo se prenderete seriamente in considerazione le nostre volontà!=^=
"Ecco, ci mancavano giusto queste donne pianta psicopatiche..." si lamentò Finn, mentre la discussione sullo schermo continuava senza apparentemente approdare a nulla. La Regina Daphne continuava a blaterare di diritto di espansione delle Galateane, mentre  il Pretore Dren continuava ad ordinare loro di ritirarsi dallo spazio Midiano.
La cosa - che assomigliava tremendamente al litigio tra due bambini viziati - sarebbe anche stata divertente se il cronometro posto sullo schermo visore non stesse segnalando che mancavano due minuti al collasso dell'unico mezzo conosciuto per tornare nel loro  universo.
Certo, questo significava anche che tra due minuti la Federazione sarebbe stata in salvo, ma Kenar non aveva ancora rinunciato del tutto all'idea di salvare i suoi uomini e la sua nave.
*Ma ci sono troppi nemici tra noi e l'Anomalia...ed i Midiani potrebbero sapere dove conduce...* rifletté il Trill *non c'é via di scampo...*
"A meno che..." il volto del Capitano si distese in un sorriso freddo, mentre una idea folle gli si formava in mente "Signor Tholos, mi apra un canale con la nave della Regina Mazoniana...e al contempo preallerti le altre navi della Flotta. Forse abbiamo una  opportunità, ma il nostro dempismo dovrà essere perfetto."
"Canale aperto..." rispose l'Andoriano, osservando incuriosito il proprio Capitano.

Incrociatore Galateano Cuore di Galatea - Sala del Trono 27/11/2394 Ore 06:13 Data Stellare 
La Regina era furiosa. Prima quei buffoni dei Midiani venivano a bussare alla sua porta e le mostravano una preda appetibile come la Federazione poi - dopo decenni di preparazione - cambiano idea e le sbattono la porta in faccia.
*Il solo motivo per cui non ti ho già trasformato in polvere cosmica é che voimaledetti avete la tecnologia dell'Onda di Spostamento Planare.* si disse, stringendo le lunghe ed esili dita a pugno per scaricare l'ira ce quel borioso di Pretore le stava facendo  montare dentro.
Stava per rispondere, quando l'immagine del Midiano scomparve in una scarica di statica, venendo rimpiazzata da quella di un membro della Federazione, probabilmente il Capitano di una delle navi che si stavano battendo con la loro flotta.
"Cosa significa tutto questo? Come osi interrompere la mia comunicazione, Umano?" domandò con tono adirato, anche se - in realtà - era piuttosto stupita e curiosa della cosa.
=^=Trill, in realtà...=^= la corresse Kenar, con la sua miglior faccia tosta =^=Ma non é per questo che ho interrotto il vostro simpatico siparietto...l'ho fatto per avvertirti che non otterrai nulla dai Midiani, e per due motivi. Il primo é che l'apparecchiatura  su cui contavate per invadere la Federazione non esiste più e la seconda é che - comunque - i Midiani non vi hanno mai considerati più di un diversivo...=^=
"Un diversivo???" tuonò Daphne "cosa significa???"
Kenar sorrise freddamente, sistemando la parte superiore dell'uniforme mentre rispondeva =^=Ho visto i loro database strategici. Intendevano usarvi come carne da cannone per impegnare le nostre difese e poi colpirci mentre eravamo impegnati a sterminarvi. Ma  hanno cambiato idea quando hanno visto che avevamo scoperto il vostro piccolo complotto e che - comunque - non siete neppure state in grado di aver ragione della sola Arcadia...=^=
"Ora basta!!!" gridò la Regina, alzandosi in piedi nella sua considerevole altezza "distruggeteli tutti! I Federali e i Midiani!"

U.S.S. Seatiger, Plancia 27/11/2394 Ore 06:13 Data Stellare 
"Grazie Regina Daphne..." commentò ironicamente il Capitano Kenar, mentre lo spazio attorno a loro avvampava del fuoco violaceo dei disgregatori Galateani "manovre evasive...timoniere, ci porti all'Anomalia!"
La Seatiger scattò in avanti, sfruttando la propria dimensione ridotta ed agilità per schivare quei colpi che i suoi scudi malandati non sarebbero probabilmente stati in grado di incassare. Attorno al piccolo vascello di Classe Nova, l'inferno si era scatenato.  Viste le consistenze delle forze Galateane e Midiane presenti nel settore, la maggior parte delle forze nemiche erano intente a distruggersi a vicenda, lasciando sui vascelli della Federazione una pressione non indifferente, ma insufficiente ad impedirne l'avanzata  verso l'Anomalia.
"Centocinque secondi al collasso dell'Anomalia, la U.S.S. Venture sta raggiungendo ora l'Orizzonte degli Eventi..." annunciò Tkar, dopo aver scansionato le immediate vicinanze con i sensori tattici. Sullo schermo, intanto, fu per un momento possibile notare  una malconcia nave di Classe Prometheus che - con una gondola in fiamme e numerosi squarci sulla sezione a disco, si immergeva nell'Anomalia, scomparendo.
L'immagine venne rapidamente sostituita dal primo piano di una navetta Mazoniana, che si parò davanti alla Seatiger mentre i suoi disgregatori aprivano il fuoco. Il Tenente McAllen fu lesto a virare, lasciando che la maggior parte dei colpi si disperdesse dietro  la nave e, mentre dai banchi Phaser dorsali saettava un convinto fuoco di risposta, lo schermo visore inquadrò ciò che restava della U.S.S. Magellan.
La nave aveva subito un pesante bombardamento ma - forse perché era riuscita ad espellere il Nucleo di Curvatura - non era esplosa. L' intero disco principale era perforato ed annerito in piú punti e mancava completamente la sovrastruttura del Pod Armi, probabilmente  divelta da una esplosione e poi attratta dall'Anomalia o consumata dall'innesco della Santabarbara.
La Seatiger si era appena lasciata alle spalle il relitto della nave Federale, quando qualcosa attirò l'attenzione dell'addetto alla consolle Scientifica "Signore...durante il passaggio rasente ho rilevato dei segni vitali a bordo del relitto della Magellan!  Sono una trentina, nella zona dell'Infermeria!"
"Cosa?" chiese stupito Finn, voltandosi verso l'addetto che aveva parlato, come se si fosse espresso in una qualche lingua aliena "e nessuno se ne é accorto?
"Probabilmente nessuna delle altre navi ha transitato vicino al relitto quanto noi, signore..." ribatté piuttosto piattamente l'Ufficiale addetto alla postazione Scientifica, denotando così di non far parte della quota di equipaggio composta di fan dei Tenacious  D "la distorsione delle letture qui é molto forte..."
"L'Anomalia si richiuderà tra 75 secondi..." informò Tkar, ritenendo - a ragione - che il Capitano Kenar avrebbe dovuto decidere se procedere verso il passaggio per casa o tentare di salvare quegli uomini e quelle donne che, altrimenti, sarebbero rimasti bloccati  in quell'Universo "Solo la Copetence non ha acora attraversato, ma sta sostenendo un ultimo scontro nei pressi dell'Orizzonte degli Eventi."
"Ce la facciamo a tornare indietro a recuperarli?" domandò il Capitano, la cui espressione era ora tesa a causa della scelta che doveva compiere. Non voleva abbandonare trenta colleghi lì, ma la sua responsibilità andava innanzitutto alla sua nave e all'equipaggio  di cui era responsabile. 
"Dovremo avvicinarci parecchio per trasportarli attraverso queste anomalie, meno di 500 metri dal relitto..." riferì Tholos che - come Capo operazioni - sarebbe stato responsabile della procedura. Inoltre, poiché la nave aveva solo due sale teletrasporto, non  sarebbero riusciti a recuperare tutti in un solo giro "e mi serviranno una ventina di secondi."
Per un solo - lungo - istante, Kenar fu tentato di ordinare di procedere verso l'Anomalia. Se lo avesse fatto, quasi certamente nessuno dei presenti avrebbe contestato la sua decisione, tranne forse il suo Primo Ufficiale. Tkar avrebbe di certo ammesso che  si trattava di una scelta logica, volta a salvaguardare il maggior numero possibile di vite e Tholos avrebbe compreso che si trattava di una scelta di onore, dettata dalla necessità di salvaguardare le persone che gli erano state affidate. Gli altri, probabilmente,  sarebbero stati semplicemente troppo felici di riuscire a tornare a casa per lamentarsi. Ma Dwaley Finn, il Primo Ufficiale che non aveva nessuna ragione logica per esserlo...che avrebbe detto? Quale sarebbe stata la reazione di chi aveva anteposto la salvezza  del proprio Capitano e di pochi altri ufficiali al sicuro ritorno a casa proprio e della propria nave? Cosa avrebbe detto chi aveva fatto a cuor leggero una scelta così sconsideratamente folle eppure così umana?
"Signor McAllen, il suo curriculum sostiene che é un pilota in grado di compiere prodezze al di la' del comune senso della ragionevolezza..." affermò il Capitano, alzandosi in piedi "mi dimostri che non sono solo chiacchiere. Ci porti indietro, orbiti attorno  al relitto della Magellan così vicino da poter vedere le saldature del suo scafo e ci riporti all'Anomalia in tempo per prendere l'ultimo passaggio verso casa. Tholos, recuperi quella gente il più in fretta possibile e lei - Tkar - faccia in modo che nessuno  ci disturbi quando dovremo abbassare gli scudi. Avete quarantasette secondi da ora!"

U.S.S. Seatiger, Plancia 27/11/2394 Ore 06:14 Data Stellare 
Ciò che fece la Seatiger, se qualcuno avesse potuto vederlo, sarebbe stato probabilmente catalogato come folle e impossibile. Dopo aver compiuto una virata così stretta da mandare in crisi gli Smorzatori Inerziali su metà dei ponti, la piccola  nave scientifica si avventò sul relitto della Magellan ad una distanza tale che i suoi stessi progettisti avrebbero probabilmente ritenuto impossibile e - a meno di quindici secondi dal collasso dell'Anomalia, riprese la rotta di casa, inseguita da una sola  nave Mazoniana piuttosto stupefatta.
"Tredici secondi!" annunciò Tholos, mentre la nave veniva scossa da un primo colpo sparato dalla nave inseguitrice, fortunatamente assorbito dagli scudi di poppa.
"Colpo diretto, scudi di poppa al 26%!" riferì Tkar, mentre le mani già si attivavano per rispondere al fuoco con i banchi Phaser ancora operativi in quella sezione della nave "rispondo al fuoco..."
"Se iniziamo delle manovre evasive non raggiungeremo l'Anomalia prima che collassi!" avvertí il Timoniere che - dopo aver selezionato la rotta più diretta per casa, si era limitato a trasferire tutta la potenza disponibile ai motori ad Impulso.
"Energia di emergenza agli scudi di poppa!" ordinò Kenar, mentre la nave veniva scossa da una serie di colpi e l'immagine sullo schermo mutava, per mostrare una ripresa posteriore.
"Otto secondi al collasso dell'Anomalia..." annunciò Tholos, mentre la postazione di Ingegneriaaccanto a lui esplodeva per un sovraccarico, costringendo l'operatrice ad una rapida ritirata verso il centro della Plancia.
"Siamo al 107% di spinta dell'Impulso..." aggiunse il Timoniere, mentre sullo schermo una coppia di Phaser emettevano una lunga scarica, impattando sugli scudi frontali della nave Mazoniana senza però superarli.
Il fuoco di risposta dei Disgregatori violacei non si fece attendere, e questa volta generò una serie di violenti scossoni e di cali di potenza nell'energia principale.
"Abbiamo perso gli scudi, quattro secondi al collasso..." avvertí Tholos, sovrapponendosi a McAllen che informò "Stiamo attraversando l'Anomalia ora. Avvio l'impulso di Curvatura direzionato!"
Nel frattempo, sullo schermo i Phaser della Seatiger lampeggiarono di nuovo attraverso l'Anomalia e - stavolta - furono seguiti da una coppia di siluri che riuscì ad attraversare gli scudi della nave Mazoniana, indeboliti dalla scarica chirurgica.
I siluri raggiunsero due zone critiche della nave nemica, causando altrettante violente esplosioni che - quasi subito - innescarono una serie di deflagrazioni a catena sotto lo scafo. La nave Mazoniana si trasformò quasi immediatamente in una enorme palla di  fuoco, che procedette per inerzia oltre le propaggini dell'Anomalia, prima di esplodere a causa di una violenta frattura del nucleo di Curvatura.
Sulla Plancia della Seatiger, l'attraversamento dei confini dell'Anomalia e la successiva esplosione della nave nemica furono accompagnati da una serie di sorrisi e sospiri di sollievo, che si spensero però rapidamente, quando l'ufficiale scientifico annunciò  che qualcosa non andava.
Ma non serviva dirlo. Lo schermo visore, ancora impostato per la visuale di poppa, stava mostrando uno scenario infernale. L'esplosione di antimateria che aveva annientato la nave nemica, infatti, aveva in qualche modo interagito con il fenomeno che stavano  attraversando, che ora pareva un immenso tunnel dalle pareti avvolte dalle fiamme. Fiamme che si stavano espandendo con rapidità allarmante tutt'attorno al piccolo vascello Federale.
"Ma...che diavolo?" ebbe appena il tempo di domandarsi il Capitano Kenar mentre, dal suo fianco destro, il suo Primo Ufficiale erompeva in un più prosaico "Oh...m***a!"
Dopodiché fu l'inferno.

U.S.S. Seatiger, Plancia 27/11/2394 - Parecchi scosdoni dopo
La prima cosa che il Capitano Kenar percepì riaprendo gli occhi fu che si trovava ancora sulla Seatiger, cosa che gli rivelò - indirettamente - di essere ancora vivo. La seconda fu Tkar che gli iniettava qualcosa, cosa che gli rivelò che era ferito  e che la situazione era tutt'altro che normale.
"Situazione?" riuscí a chiedere, mentre quello che pareva un antidolorifico abbastanza potente gli si diffondeva in corpo, attenuando il generale senso di dolore che non si era neppure reso conto di avere e lasciandolo leggermente stordito.
"La situazione tattica é per il momento sotto controllo," spiegò immediatamente, come se il fatto che l'Ufficiale Tattico capo si fosse messo a fare il crocerossino non fosse già un chiaro indizio in quel senso "il Comandante Finn si sta occupando di organizzare  le riparazioni più urgenti. Lei ha tre costole fratturate ed una nuova commozione cerebrale, ma il simbionte non ha subito danni di sorta."
*La prima buona notizia della giornata...* pensò il Trill, la cui cultura tendeva a dare maggiore importanza alla salvaguardia dei Simbionti che a quella degli Ospiti Uniti. Il modo cauto col quale Tkar gli stava riferendo le informazioni - come se volesse  fargliele assimilare un po' per volta - gli fece però sospettare che fosse una delle poche, quindi chiese "Stato della nave?"
"Non abbiamo subito altri danni rilevanti, a parte quelli dovuti ai combattimenti sostenuti." rivelò inaspettatamente il Vulcaniano. La risposta dovette sorprendere visibilmente il suo superiore, poiché si affrettò ad aggiungere "Apparentemente il campo di  Curvatura che stavamo generando per mantenere la rotta attraverso l'Anomalia ci ha schermati dagli effetti distruttivi innescati dall'esplosione della nave Mazoniana che ci stava incalzando."
"Mi sembra un'ottima notizia..." ribatté cautamente il Capitano, prima di domandare "perché, allora, lei mi sembra una persona con un grosso ma sulla punta della lingua?"
"Perché lei é sempre stato un Ufficiale dotato di ottimo istinto e grande capacità di valutazione delle persone, signore..." ribatté Tkar, lasciando Kenar indeciso sul fatto che gli stesse rispondendo seriamente o lo stesse prendendo in giro con quel suo strano  e velato senso dell'umorismo "Il fenomeno non é riuscito ad intaccare l'integrità della Seatiger, ma lo stesso non si può dire dell'Anomalia che stavamo attraversando. Essa é stata letteralmente consumata dal fenomeno, riportandoci nello spazio normale in  un punto differente rispetto a quello dove riteniamo sia riemerso il resto della Flotta dell'Ammiraglio Crom."
I campanelli di Allarme Rosso nella testa di Kenar cominciarono a risuonare dopo aver udito queste parole, ma il Trill non ebbe tempo di dire nulla prima che il suo subordinato continuasse "siamo stati traslati di circa 150 anni luce, ma l'Anomalia non ha avuto  tempo o energia sufficiente a trasferirci nel nostro Universo."

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END TRANSMISSION
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Ok gente, giusto un paio di precisazioni...
1) mi scuso con Michele, ma ho scritto tutto il pezzo da cellulare e non ho dietro alle spalle ore di sonno sufficienti per mettermi a fare la conversione delle date in date stellari. Appena finito il pezzo per la Hope te ne mando una nuova versione con le  ds e le eventuali correzioni
2) la parte dei sopravvissuti della Magellan l'ho messa per reintegrare l'equipaggio deceduto in missione (medico in primis), quindi - se dovessimo introdurre qualche nuovo pg - si potrebbe sfruttare la cosa.
3) ho voluto portare in questo universo le galateane perché - senza l'aiuto Midiano - sarebbero state una sottotrama morta e sepolta, bloccate nel futuro. Così, invece, hanno una enorme flotta qui e - volendo - potremmo sfruttarle. Inoltre i Midiani (e tutti  quelli che verranno a contatto con le erbacce infestanti) avranno un altro buon motivo per darci la caccia!
4) il finale l'ho traslato di parecchi anni- luce perché sennò non saremmo sopravvissuti :-)
Ok, ho detto tutto. Andate pure di pomodori, che devo fare la zuppa di Plomeek!

LLAP \\//
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