[Stml3] 01.13 Tholos - insegiumento
Rashan
rashan.tholos a gmail.com
Ven 25 Set 2015 18:55:50 CEST
Ciao,
ecco il mio brano. Scusate per il ritardo.
Nave Stellare Arcadia – Plancia - 27/11/2394 Ore 04:42
=^=Può farlo?=^= Chiese l’ammiraglio Crom.
Khayr sorrise. Il comandante della squadra navale federale era un tipo
pratico in grado di andare dritto al sodo senza tanti problemi. Era il
tipo di persona che piaceva al comandante della Arcadia.
“Ovviamente.” Rispose Khayr con un secondo sorriso. Seduto immobile e
composto sul trono col teschio appariva potente e deciso al pari di un
ammiraglio della Flotta Stellare.
=^=Ottimo. Ci mettiamo in formazione.=^= Rispose l’ammiraglio.
Khayr si voltò verso Tochiro il quale, al contrario del suo ufficiale
superiore, si muoveva come se avesse un chiodo nel centro della sedia.
L’ingegnere digitava freneticamente comandi nel tentativo di far
funzionare il tutto.
“Allora?” Chiese pacatamente Khayr.
Tochirò saltò giù dalla sedia, fece un breve saltello e con voce
rombante disse:”L’idea è folle.”
“Ma davvero?”
“E mi piace un sacco… devo fare un sacco di altre cose, ma ti assicuro
che ci riusciremo… non è mai stato fatto prima, sei cosciente dei
rischi?” L’ingegnere tornò a sedersi e riprese a lavorare.
Khayr riportò lo sguardo al centro della plancia e, rivolto più a sé
stesso che ai suoi collaboratori,disse:”Lo so, ma ho un debito con la
Seatiger.”
USS Seatiger – Plancia – contemporaneamente
L’esplosione fu terrificante. La supergigante esplose con unlampo
folgorante e la morte iniziò a mietere un’abbondante raccolto alla
velocità della luce. Tutto cosa non poteva muoversi alla velocità di
curvatura fu spazzato via. Anni interi di lavoro, fatica e sacrificio
scomparvero letteralmente nel nulla.
Il capitano Kenar guardò l’evento compiersi sul monitor. Si portò la
mano destra alla bocca poi si guardò le mani. Erano sporche e logore per
il combattimento e in un punto c’era un piccola ferita superficiale,
forse procuratasi mentre ricaricava il phaser. Dalla ferita era sgorgata
una goccia di sangue e il capitano non potè far meno di pensare di
quanto era infinitesima questa goccia rispetto a quanto lui ne aveva
versato. Aveva distrutto un intero sistema stellare e aveva spento
milioni di vite. Con un dolorosissimo gesto mentale ricacciò dentro i
suoi demoni interni e decise di concentrarsi sulla situazione attuale:
avrebbe fatto qualsiasi cosa per salvare il suo equipaggio e la nave.
Come se avesse letto nel pensiero al capitano, T’Kar disse:”La corazzata
nemica è in curvatura in una rotta parallela a curvatura 7.”
*Credevo che una corazzata midiana potesse fare di meglio. * Pensò il
capitano, poi rivolto verso il timoniere e l’ingegnere capo,
aggiunse:”Possiamo distanziarli?”
Carelli era rimasta in plancia e, dopo aver ripristinato la consolle
ingegneria,comandava la sua sezione da quel punto. “Attualmente
viaggiamo a curvatura 7.6 ma a causa dei danni siamo destinati a
rallentare.”
Il timoniere annuì gravemente:”Signore non riuscirò a tenerli distanti a
lungo. “
Prima che il capitano potesse controbattere, l’ingegnere capo parlò per
prima:”Le bobine e il nucleo a curvatura sono gravemente danneggiati,
non possiamo mantenere queste velocità a lungo. “
Kenar annuì grave e aggiunse:”Fate del vostro meglio.”
Il capitano diede un’occhiata alla plancia pesantemente danneggia.
Diverse consolle erano esplose e il pavimento era cosparso di detriti e
componenti isolineari distrutti. Alcuni gel pack bioneurali erano
perforati e stavano riversando una sostanza gelatinosa. Un malconcio
equipaggio lavorava in silenzio sembrando già fantasmi.
Il capitano si voltò verso l’Ops:”Stato dei sistemi?”
Rashan alzò lo sguardo. In cuor suo avrebbe fatto di tutto per dare
finalmente una buona notizia al capitano,ma invece disse:”I sensori sono
funzionanti anche se con precisione ridotta … più di prima.Stiamo
rigenerando gli scudi ma con un solo generatore funzionante ci vorrà
tempo. Il supporto vitale funziona a stento su tutti i ponti tranne che
per quello inferiore che abbiamo evacuato. Il laboratorio astrom… .”
T’Kar interruppe brutalmente il collega dicendo:”Capitano,rilevo qualcosa. “
Infermeria nel frattempo
Infine Finn riuscì a portare il comandante Droxine in infermeria.Non che
preferisse la sua compagnia anzi nei minuti precedenti l’aveva
apprezzata eccome!Ma una parvenza di responsabilità(emozione nuova e
completamente sconosciuta in lui) gli aveva suggerito di portare la
ferita in infermeria.Appena il duo entrò nel locale trovò il caos più
completo.Diversi ufficiali e marinai feriti affollavano il locale e lo
staff medico, ridotto a tre infermieri, un dottore e un MOE, aveva fatto
letteralmente dei miracoli.Stavano mettendo ordine nel caos che regnava
in quel posto.
“Precisare la natura dell’emergenza medica.“ Esordì il medico olografico
di emergenza.
”Ferita da arma aliena.” Rispose la donna.
“Bene faccio subito l’analisi.” L’ologramma accompagnò l’ufficiale
superiore all’unico letto disponibile e iniziò ad analizzarla col
tricorder medico. L’analisi fu completa, forse un po’ troppo completa.
L’MOE fece una strana smorfia osservando alcuni parametri vitali e,da
buon medico navigato, aggiunse:”Ma qui c’è del… .”
Finn gli mise il braccio destro attorno le spalle interrompendolo
bruscamente e con tono bonario disse.”Andiamo dottore sia un gentiluomo.
Non è bello indagare sulla vita privata di una signora.”
Droxine fece una faccia strana sentendosi chiamare “Signora”. Il medico
si limitò ad alzare gli occhi e a dire:”Sono un medico non una pettegola
di paese.”
E svincolandosi dall’abbraccio del primo ufficiale aggiunse:”Sono
decisamente poco interessato alle fornicazioni interspecie.”
“FormiCazioni?” Chiese Finn.
Droxin arrossì. Il MOE alzò gli occhi al cielo per la seconda volta
e,con pazienza, iniziò a spiegare.”Si intende l’atto se… .”
Il terzetto comico fu interrotto dalla voce del capitano
all’interfono:=^=Comandante Finn in plancia. Ci sono altre navi nemiche
in avvicinamento.=^=
USS Seatiger – Plancia - 27/11/2394 Ore 05:12
Le navi midiane avevano stretto la Seatiger in una morsa. Altre 7 navi
medie si erano unite alla caccia chiudendo ogni via di fuga. Kenar aveva
semplicemente fatto la cosa più logica. Non poteva continuare a
scappare, prima o poi sarebbe rimasto senza energia o sarebbe stato
raggiunto.Aveva, quindi, cercato un punto difendibile e vi aveva portato
la nave. L’ultima e poca energia rimasta alla curvatura l’avrebbe
indirizzata sugli scudi e sulle armi.
Era uno scontro impari. La Seatiger era una nave scientifica scarsamente
armata e protetta e avrebbe dovuto fronteggiare una corazzata e 7
incrociatori leggeri. Uno scontro decisamente impari, eppure quella
piccola nave scientifica aveva compiuto dei veri e propri miracoli:
aveva combattuto una serie di battaglie impossibili combattendo contro
una flotta, una stazione spaziale e un intero sistema solare e, malgrado
i terribili colpi subiti, si reggeva ancora in piedi pronta all’ultimo
scontro. Nessun capitano poteva chiedere di meglio o di più al suo
equipaggio e alla sua nave. La piccola Seatiger aveva resistito laddove
una nave progettata per la guerra avrebbe avuto difficoltà.
E ora erano arrivati allo scontro finale.
La nave federale era entrata in un campo si asteroidi, l’unico punto
difendibile che avevano trovato a portata e poco dopo furono raggiunti
dalla flottiglia nemica.
La corazzata lanciò due caccia con l’obbiettivo di stanare il nemico ma,
appena entrarono nel campo di asteroidi, furono rapidamente abbattuti da
un tiro di precisione dei phaser della Seatiger.
Passarono alcuni minuti di attesa e poi la corazzata inviò altri 7
caccia. Le navette si avvicinarono in formazione serrata per poi
lanciarsi sparpagliatamente sull’obbiettivo. La Seatiger fu più rapida
lanciò due siluri che esplosero sulla formazione nemica mandandola nel
caos. Una bordata di phaser distrusse i caccia restanti.
A quel punto i midiani cambiarono tattica: gli incrociatori leggeri
accerchiarono il capo di asteroidi e, assieme alla corazzata, iniziarono
a sparare con i cannoni. Colpiti gli asteroidi iniziarono a frantumarsi
e a esplodere. Vedendo che la sua unica difesa si stava sgretolando e,
conscio del fatto che non poteva rispondere al fuoco nascosto nel capo,
Kenar prese la sua decisione:”Usciamo fuori, non voglio fare la fine del
topo in trappola.”
E con queste parole lanciò la Uss Seatiger verso l’ultima battaglia.
Vedendo del movimento le navi midiane cessarono il fuoco e poco dopo la
piccola ma fiera nave federale uscì allo scoperto.
Per un interminabile lunghissimo secondo la Seatiger fronteggiò la
formazione nemica senza che successe nulla.
Poi di colpo la corazzata midiana aprì il fuoco. Una bordata di
precisione che tolse completamente gli scudi alla Seatiger.
Kenar si alzò dalla poltrona, fece alcuni passi verso lo schermo e
disse:”Signor T’Kar non risponda al fuoco, signor Tholos comunichila
nostra resa.”
“Si signore.” Risposero all’unisono i due ufficiali.
Ma il capitano aggiunse:”Mi consegnerò ai midiani come unico
responsabile dell’accaduto.”
Finn raggiunse rapidamente il superiore:”Non può fare questo.”
Ma nel mentre arrivò la risposta midiana:=^=Siete tutti colpevoli, la
nave verrà distrutta con voi a bordo.=^=
Dalla corazzata partì un siluro. Kenar guardò quel singolo colpo e penso
con amarezza che i nemici non volevano nemmeno più sprecare le munizioni.
Lento e inesorabile il siluro iniziò la sua corsa verso la Seatiger ma a
pochi metri dal vascello federale esplose impattando contro un muro
invisibile. Prima che la corazzata potesse reagire il suo fianco destro
venne raggiunto da una formabile bordata di phaser. Dal nulla comparve
una nave stellare di classe Prometheus che inizio a martellare la
potente nave midiana. Corazzata contro corazzata.
Gli incrociatori leggeri midiani cercarono di reagire ma furono
ingaggiati da due navi di classe Defiant, una Intrepid e una strana nave
di classe Excelsior.
Dietro la Seatiger, apparve una nave stellare di classe Sorvereign. Era
la nave di bandiera dell’ammiraglio Crom. La nave iniziò a proteggere la
Seatiger con gli scudi e, come una fortezza, iniziò a supportare con
fuoco di copertura le altre unità della squadra navale.
Ma la battaglia era già stata decisa. La Prometheus iniziò a prevalere
contro la corazzata nemica. Un incrociatore leggero midiano era stato
distrutto dalla furia delle Defiant, un altro era stato disabilitato e i
restanti erano in difficoltà.
Per porre fine al massacro l’ammiraglio Crom inviò un messaggio su tutte
le frequenze:=^= Sono l’ammiraglio Crom, comandante di questa squadra
navale. Siete accusati di attacco contro una nave della Flotta Stellare
e atti di guerra contro la Federazione dei Pianeti Uniti e i suoi
alleati, vi intimo la resa incondizionata.=^=
Poco dopo arrivò la risposta dai midiani:=^=Ci arrendiamo.=^=
Sulla plancia della Seatiger esplose un urlo di gioia. Avevano vinto,
erano sopravvissuti all’attacco midiano.
Tutto lo stress, tutte le preoccupazioni e la tutta paura scomparve di
colpo lasciando il posto ad una gioia incontenibile. Il caos fu così
intenso che il più composto dopo T’Kar fu il comandante Finn che si
limitò a fare un finto assolo di chitarra con un “air giutar”.
Ma la gioia venne improvvisamente interrotta dalla voce del comandante
midiano riprodotta dall’altoparlante:=^=Noi ci arrendiamo ma pretendiamo
che il capitano Kenar ci venga consegnato per il processo contro di lui
per Genocidio contro il nostro popolo.=^=
Kenar crollò sulla sua poltrona e il ricordo della distruzione del
sistema solare gli crollò addosso allo stesso modo.
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Ciao
Fabrizio
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Tenente Comandante
Rashan Tholos
Capo OPS
USS Redoutable
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