[Stml3] [02.05] Carelli - Vuoto
federico pirazzoli
cmdrtkar a gmail.com
Lun 8 Feb 2016 14:23:12 CET
Ottimo lavoro come sempre...secondo me il buon dottore ci é andato giù piano con Carelli perché ha capito che é il solo elemento in grado di impedire ad Anari di saltargli addosso :-)
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Inviato da myMail per Android sabato, 06 febbraio 2016, 09:03PM +01:00 da illu 666 < illu666 a hotmail.com> :
>Ecco il pezzo.
>NB: ho dato arbitrariamente il nome della nostra navetta Waverider in "Remora". chiaramente si può cambiare.
>le ho assegnato capacità di curvatura un po' più alta delle Aeroshuttle delle classe intrepid.
>non ci sono dati ufficiali in memory alpha (in teoria potrebbe essere solo un veicolo atmosferico).
>
>Enjoy
>Massimiliano aka illu aka Carelli
>
>##########################################################################
>[02.05] Carelli - Vuoto
>
>USS Seatiger - Plancia
>29/11/2394, ore 13:57 – Data Stellare 71911.18
>
>La plancia della nave federale era oppressa da una tensione palpabile.
>La porta si aprì per far entrare un'Anari visibilmente preoccupata.
>" Capitano. Il tenente Carelli ha chiamato? "
>" Sì, tenente. Siamo pronti. Appena quell'hangar si aprirà la recupereremo. Lei e
>T'Kar. "
>" E Finn. "
>" Certo. Anche lui. "
>Anari si affrettò alla consolle scientifica.
>" Preparo una scansione approfondita. Non appena saremo nell'hangar li
>teletrasporteremo. "
>" Signor Rashan, voglio tutte le sale teletrasporto attive, pronte per un
>teletrasporto di massa. Allerti anche il dottor Bruce. Potrebbero esserci dei feriti. "
>Rashan si voltò verso il Arjan.
>" Capitano! Picco di energia dalla porta dell'hangar! "
>Immediatamente sul monitor principale fu visibile un fiotto di detriti sparati
>nello spazio. I portelli non esistevano più.
>* Perché un'esplosione? *
>Si domandò Kenar.
>* Qualcosa deve essere andato storto. *
>Si rivolse ad Anari.
>" Anari. Scansioni i detriti. Potrebbe essere stata trascinata fuori. McAllan.
>Ci porti all'interno. "
>" Non c'è, capitano. "
>Disse Anari
>" Meglio così. Appena ha un aggancio stabile la teletrasporti direttamente in
>infermeria. L'esposizione al vuoto non è uno scherzo. "
>La nave si infilò agilmente nello spazio prima occupato dai detriti.
>" Anari... ce l'ha? "
>La voce dell'ufficiale scientifico era desolata.
>" Non c'è, capitano. Non rilevo Droxine da nessuna parte... "
>Arjan lanciò un'occhiata muta all'ufficiale scientifico.
>" Quanto al salto in curvatura? "
>" Tre minuti e sedici secondi, capitano. "
>" Andiamo avanti con la missione. "
>Anari aprì la bocca per protestare. Poi la richiuse. Capiva le ragioni del capitano.
>
>Nave sconosciuta. Locazione sconosciuta.
>29/11/2394, ore 13:51 – Data Stellare 71911.17
>
>Finn Scrutava il suo pubblico mentre suonava. Sembravano tutti bloccati.
>* Oh bé... finché non mi saltano addosso è tutto grasso che cola... *
>E così continuò a cantare e suonare. Stava cominciando a prendere la mano con
>quello strano pianoforte. Aveva un bel suono, ricco e con tonalità profonde.
>Con la coda degli occhi vide due alieni che si avvicinavano. Avevano un aspetto
>vagamente ittico. Come dei pesci umanoidi color malva.
>* Aia... *
>Ma non si fermò.
>Gli alieni raccolsero uno strumento a testa ed iniziarono a suonare, cercando di
>seguirlo.
>" Grande ragazzi! Avanti! Ritmo! Ritmo! "
>Gli alieni, anche senza capire le parole sembrarono comprendere il senso e si
>impegnarono di più.
>Alla fine il brano giunse al termine. Il loro pubblico li festeggiarono con una
>specie di frinio.
>* Almeno spero che siano l'equivalente degli applausi. In ogni caso sarebbe peggio
>mi tirassero frutta marcia. *
>I suoi compagni gli si avvicinarono ticchettando nella loro lingua.
>" Siamo andati proprio bene. Dobbiamo lavorare un po' sui bassi, ma per essere la
>prima volta abbiamo spaccato. "
>Gli altri risposero con altri ticchettii.
>" Ehh... potremmo mettere su una band. Poi potremmo mettere un bel tour. Tenacious D
>e la sia crew ticchettante... Nella mia carriera ho fatto di peggio... "
>" tkttkk... tk! Certo che suona quel tkakk proprio da schifo. "
>" Zitta... ti sente! "
>" Ma no... non vedi che non capisce un kak. Il traduttore non funziona. "
>" Ahem... "
>I due si voltarono a guardarlo all'unisono.
>" Einsomma... era la prima volta. Posso migliorare. "
>" I due assunsero un colore malva più scuro. "
>* è bello essere dal lato giusto di una gaffe per una volta. *
>" Tu ci capisci? "
>" Sembra che il mio traduttore universale si sia finalmente svegliato. "
>" Ehm scusa... non volevamo offendere. "
>" Nessuna offesa, tranquilli. A questo punto direi che urgono delle presentazioni.
>Piacere, Dewey Finn. Sono il primo ufficiale della nave spaziale federale USS
>Seatiger. "
>" Io sono K'lakhk'k e la mia compagna T'ktklk. Siamo musicisti nella banda musicale
>della nave. "
>" Mmmm sinceramente non credo di riuscire a pronunciare i vostri nomi. Che ne dite
>se vi chiamo Klak e Tak? "
>I due avrebbero probabilmente replicare ma Finn non gliene diede possibilità.
>" Ma siete musicisti. Allora siamo colleghi! "
>" Non aveva detto di essere un ufficiale? "
>" Certo certo. Anche questo. I migliori ufficiali sono anche buoni musicisti. È
>un requisito nella flotta sapete? E modestia a parte io sono uno dei migliori.
>La mia band... "
>tut-tururuttut-tut-tut...
>un debolissimo rumore appena udibile nel brusio di fondo della folla attirò la sua
>attenzione.
>tut-tururuttut-tut-tut...
>" Ma cos'è questo rumore? "
>I suoi nuovo amici lo guardarono confusi.
>" Io non sento nulla. "
>" Nemmeno io. "
>" Ma sì... è come se qualcuno colpisse qualcosa creando un motivetto. Mi è
>familiare... "
>tut-tururuttut-tut-tut...
>Finn si mosse in direzione di una delle pareti della sala.
>tut-tururuttut-tut-tut...
>" Ma questo è... Non è possibile. Ammazza la vecchia col flit?!? "
>Il rumore veniva da un portello di servizio appena visibile.
>" Si può aprire questo? "
>" Veramente non sappiamo se è il caso... "
>Ma Finn aveva già trovato la maniglia e la stava già tirando.
>Ne emerse subito una testa impolverata fino alle orecchie a punta.
>" Signor T'Kar!? Cosa ci fa qua? "
>Il vulcaniano si spolverò generando una nuvoletta di polvere.
>" Cercavo lei. "
>" Bé mi ha trovato. Ed ora? "
>" Ed ora rimaniamo qui.
>" Perché? Anzi, aspetti un attimo... "
>Finn lanciò un'occhiata di sbieco all'altro.
>" 'Ammazza la vecchia col flit'?! T'Kar, lei conosce il motivetto di 'Ammazza la
>vecchia col flit'. Si rende conto? "
>" Dovendo attirare la sua attenzione ho considerato più corretto utilizzare un
>riferimento musicale. Con Anari avrei utilizzato la successione di Fibonacci. O il
>codice Morse. Un un processo comunicativo è vitale prendere in considerazione la
>ricevente ottimizzando l'efficienza del trasporto dati. "
>Si difese il vulcaniano. Ma Finn era implacabile.
>" Certo certo ma... 'ammazza la vecchia col flit', si rende conto? "
>" Vogliamo tornare alla crisi in corso? "
>" E sia... ma non riuscirò più a guardarla come prima. Lei ha scosso le mie
>certezze sui vulcaniani. "
>T'Kar sospirò e raddrizzò la schiena come per darsi un contegno. Finn avrebbe
>potuto giurare che il suo viso avesse una tinta più verde del solito, ma forse
>erano solo le luci.
>" Non riesco a comunicare con Seatiger, ma credo di aver capito il motivo per cui
>la nave è deserta. Devono aver avuto un guasto agli smorzatori inerziali. Capisce
>le implicazioni? "
>Finn rabbrividì.
>" Certamente. "
>Rispose con voce grave.
>T'Kar continuò ad esporre.
>" Dal momento che questa sala è invece occupata è ovvio presumere che qui gli
>smorzatori funzionino correttamente. E poiché questa gente rimane qui nonostante
>la nave sia ferma deduco che abbiano paura che riparta. Probabilmente a causa di
>una rotta programmata ed automatizzata. Quindi... "
>" ...Rimaniamo qua. "
>" Corretto. "
>" Uhm posso presentarle dei miei nuovi amici? Questi sono Klak e Tak. Ragazzi? Vi
>presento il signor T'Kar. Una gran testa. "
>L'ufficiale passò sopra la presentazione dell'altro, improvvisamente interessato.
>" Lei riesce a comunicare con loro? "
>" Sì, il traduttore l'ha sfangata e... "
>Ma T'Kar stava già armeggiando con il tricorder.
>" Database linguistico sincronizzato. Questo ci apre molte opzioni. Ottimo lavoro,
>signore. "
>" Ehm grazie. Ho solo parlato. "
>" Attività nella quale, ho notato, eccelle. "
>" Grazie. Era un complimento, vero? "
>
>Da qualche parte
>29/11/2394, ore 14:01 – Data Stellare 71911.19
>
>Droxine cercava di contenere la nausea. Era costretta in uno spazio angusto
>completamente al buio che vorticava in modo folle.
>Si puntellò meglio ed accese il tricorder. La debole luce che emanava lo schermo
>era probabilmente l'ultima che avrebbe mai visto.
>=^= Diario personale del capo ingegnere. Registro questo messaggio nell'improbabile
>caso che venga ritrovato. E per distrarmi. =^=
>Droxine deglutì.
>=^= Un delle paure più profonde di chi prende la via dello spazio è morire nel
>vuoto, al freddo. Soffocando lentamente. Tutta la nostra tecnologia ci protegge ma
>la paura è sempre lì. Per quanto tu ami lo spazio quel terrore ti segue sempre.
>Appena un passo dietro di te. Bene... eccomi qua. L'aria è già viziata, la
>temperatura sta crollando e solo pochi centimetri di materiale mi separano da una
>decompressione esplosiva. =^=
>Ansimò. L'aria si stava facendo veramente troppo pesante o era una crisi di panico?
>=^= In tutto questo riesco a pensare solo una cosa. Se sopravvivo uccido il
>comandante Finn! =^=
>
>*** Flashback ***
>Hangar della nave sconosciuta – 4 minuti prima
>
>Droxine si diresse alla consolle di servizio dell'hangar.
>Era proprio vicino ad una specie di sgabuzzino. Avrebbe aperto i portelli di
>attracco e sarebbe schizzata nella stanzetta. Non serviva che fosse completamente
>ermetico. La Seatiger l'avrebbe tratta in salvo in pochi secondi. La decompressione
>avrebbe ripulito a sufficienza l'hangar. Semplice ed elegante.
>Doveva solo interpretare il pannello di controllo in lingua aliena. Oh bé.
>Quante consolle aliene aveva utilizzato con successo nella sua carriera?
>Infatti individuò subito un'icona promettente. Quello che sembrava una porta con
>una barra sopra. Sì, avrebbe scommesso su quello.
>Misurò la distanza che la separava dalla porta, si mise in posizione per scattare
>e toccò l'icona.
>Un capo di forza lampeggiò lungo le pareti e sigillò tutto l'hangar.
>Droxine si bloccò.
>* Maledizione! *
>Si era messa in trappola da sola.
>Cercò l'icona per premerla di nuovo ma la consolle si era disattivata.
>I suoi pensieri virarono ad imprecazioni più colorite.
>Toccò il suo comunicatore.
>" Carelli a Seatiger. Rispondete. "
>Nulla.
>* Ma cosa... anche un jammer? Tutto questo non può essere un caso. Questa è una
>vera e propria trappola. Ma per chi? *
>Controllò il tricorder. Mancavano 7 minuti alla partenza della nave. La prospettiva
>di diventare bidimensionale non la solleticava.
>* Non so chi abbia architettato questa cosa ma si accorgerà che il capo ingegnere
>della USS Seatiger è un osso duro. *
>Aveva adocchiato da prima i resti di una navetta. Era completamente andata ma uno
>dei propulsori era quasi del tutto a nudo.
>Il fatto era che buona parte dei detriti arano addossati sulla parete in direzione
>di poppa. Lì il capo di forza sfrigolava cercando tagliare attraverso i rottami
>metallici senza molto successo. Gli emettitori erano già sotto sforzo.
>Avrebbe attivato il propulsore a bassa potenza.
>Gli ugelli, che erano opportunamente orientati verso l'emettitore più vicino ai
>portelli (aha! Errore di progettazione!), avrebbero sovraccaricato il campo. E
>booom.
>Il problema era che lei si sarebbe trovata in una stanza piena di detriti volanti
>ad alta velocità e sparata nello spazio. Non aveva simpatia per le decompressioni
>esplosive, quindi si cercò un contenitore in cui rifugiarsi. Lo trovò quasi subito.
>Era poco più di una bara ma era meglio non avere troppo spazio, altrimenti si
>sarebbe frantumata le ossa rimbalzando sulle pareti. Il materiale sembrava solido
>ed abbastanza spesso. Avrebbe a resistito agli urti. L'aria non sarebbe stato un
>problema: la Seatiger l'avrebbe recuperata quasi subito.
>Ecco qua. Missione compiuta anche questa volta.
>Si affrettò a mettere in pratica il suo piano. Appena attivato il propulsore si
>rifugiò nel contenitore.
>* Non è da tutti scegliere la propria bara. *
>Pensò ridacchiando.
>Chiusa al buio sentiva l'ululato del motore che copriva quasi quello degli scudi
>in agonia.
>Poi l'esplosione. Il rombo del vento accompagnato dall'accelerazione frammenti
>piccoli e grandi picchiettavano sulla superficie esterna. Ne sarebbe bastato uno
>più grosso degli altri. O dotato di sufficiente energia cinetica...
>* Avanti... resisti... *
>Il picchiettio rallentò, fino a terminare del tutto.
>* Aventi ragazzi... mi vedete? *
>Accese il tricorder solo per avere un po' di luce.
>Un minuto passò. Poi due. Che velocità aveva? Quanto si era ancora allontanata
>della Seatiger? Avrebbero già dovuto recuperarla.
>Un'idea le attraversò la mente raggelandola. Lanciò un'analisi sulla scatola che la
>conteneva.
>Le si interruppe il respiro quando capì. Il materiale era un ottimo schermo per i
>sensori. Forse serviva per il trasporto di campioni biologici. Più probabilmente
>contrabbando. La Seatiger l'aveva mancata. Era morta.
>* Non è da tutti scegliere la propria bara. *
>Ma questa volta non rise.
>
>Da qualche parte nello spazio
>Ora
>
>* Ed eccoci qua. *
>L'aria che le usciva di bocca faceva nuvolette. Tremava. Faceva fatica a pensare
>ormai. Era intontita. Non aveva paura. Non più. Non aveva abbastanza ossigeno nel
>sangue per alimentarla.
>* Dormi. Droxine. Non sei abbastanza coraggiosa per incontrare la morte da sveglia. *
>Chiuse gli occhi.
>
>...
>
>Luce. Qualcuno le premeva qualcosa sulla bocca. I suoi polmoni si gonfiarono di
>aria.
>Dolce, deliziosa aria. Non si apprezzano mai le cose necessarie se non quando ti
>vengono tolte.
>Focalizzò a fatica il viso che la fissava dall'alto. Non sembrava contento.
>" Lei è... il nuovo dottore, vero? "
>Mugulò.
>" Symon Bruce. Per servirla. E dico sul serio. Perché a quanto pare sono stato
>rapito per servirla. Dai tempi del ratto delle Sabine questo non promette bene. "
>Brontolò l'altro.
>Droxine non si sentiva in grado di sostenere una conversazione complessa quindi si
>guardò intorno. Riconobbe l'interno.
>" Siamo sulla Remora? "
>Una voce conosciuta venne dalla prua della navicella.
>" Brava! Sembra chele facoltà mentali non siano state intaccate. "
>" Anari! Lo sapevo. Potevi essere solo tu. "
>" Concordo. "
>Sottolineò la voce stizzita del dottore.
>Droxine si alzò dal pavimento dove era sdraiata lottando con le vertigini e si
>affrettò verso la poltrona accanto all'ufficiale scientifico, ignorando un sempre
>più infastidito Symon.
>" 'Grazie, dottore per avermi curata da un serio caso si asfissia e di
>assideramento. Posso alzarmi ora? No? Grazie dottore. Le lo dice lei sono sicura
>che sia la cosa migliore' "
>Le due donne ignorarono bellamente i borbotti dell'uomo.
>" Come hai fatto a trovarmi? Il contenitore era schermato. "
>" Appunto. Ho cercato i contenitori compatibili come dimensioni il cui interno non
>potevo scansionare. "
>" Ma erano tantissimi e dispersi. Inoltre avresti potuto farlo solo a distanza
>ravvicinata. "
>" Bé, non riuscendo a trovarti era ovvio che se non eri nella nave dovevi essere
>fuori. Ho intuito che potessi essere in un contenitore schermato. Quindi ho
>convinto il capitano a farmi fare un tentativo. Poiché la Seatiger era nell'hangar
>non potevo prendere una navetta, quindi ho preso la Remora, dopo aver prelevato il
>dottore... "
>" Mi ha teletrasportato dall'infermeria senza chiedermi niente! Avrei potuto essere
>nel bel mezzo di un'operazione chirurgica! "
>" ...quindi ho creato un algoritmo di scansione ed ho calcolato la rotta con la
>maggior incidenza di detriti della forma e dimensione desiderati. Ed eccoci qua. "
>" Capitano, navetta, rotta, algoritmo... ma quanto tempo è passato? "
>" tre minuti circa. "
>Droxine scosse la testa incredula.
>" Sei incredibile. "
>" Oh non esageriamo. In realtà avevo gli algoritmi pronti. "
>" Ah ecco. Un attimo. Tu hai algoritmi di ricerca di punti ciechi già pronti? "
>" Li faccio come passatempo. Non si sa mai se e quando possano tornare utili. "
>Replicò Anari sulla difensiva.
>" Mia cara... questo è ossessivo-compulsivo, altro che... "
>" Stai forse dicendo che sono pazza? "
>" Se non lo dice lei lo dico io... "
>Interloquì Bruce.
>Anari si voltò verso il dottore con un sorriso.
>" Suvvia, Doc. si rilassi. In fondo abbiamo salvato il nostro capo ingegnere.
>Secondo me dovrebbe fare più sesso. Tra l'altro la prima cosa che Droxine ha visto
>dopo un'esperienza di quasi morte è stato lei. Se si gioca bene le sue carte sono
>sicura che avrebbe una possibilità. "
>" Anari!! "
>Strillò Droxine arrossendo.
>" Non guardare me. Se ti ricordi la mia parte l'ho già fatta... "
>Il dottore aprì e chiuse la bocca un paio di volte e poi fece una ritirata
>strategica verso il retro della navetta. Sapeva quando era in minoranza e la
>battaglia era persa.
>* Ma non la guerra. Prima o poi qualcuno dovrà pur fare una visita ginecologica. Ed
>allora... *
>Ora che erano sole Anari tornò a rivolgersi a Droxine.
>" Allora come ti senti? Dopo un'esperienza come la tua possono anche esserci
>conseguenze psicologiche. Hai un senso di soffocamento? L'impressione che le pareti
>si chiudano su di te? Claustrofobia? "
>Droxine boccheggiò.
>" Fino ad un attimo fa no... grazie eh? "
>Il tono di Anari si fece più serio.
>" Scherzi a parte, Dro, come ti senti? "
>Droxine rimase un po' in silenzio.
>" Sono arrabbiata. Con me stessa. "
>" Perché? "
>" Ho fatto una serie di stupidaggini in quell'hangar. "
>" Bé, ce l'hai fatta no? Hai permesso alla Seatiger di entrare. "
>" Non è quello. Qualche tempo fa, quando ero molto meno sicura di me, non avrei
>commesso quegli errori. "
>" Nessuno è perfetto, non credere che... "
>" No, ascolta. In questi anni abbiamo fatto cose al limite del possibile ed anche
>oltre. Con il tempo ho cominciato a credere che tutto mi sarebbe stato permesso.
>Sono diventata incurante. Troppo sicura di me. Mi manca la paura, capisci? La paura
>ti tiene in riga, concentrata. In quell'hangar ero così stupidamente sicura che ce
>l'avrei fatta che ho tralasciato accorgimenti che un tempo avrei usato. "
>Sospirò.
>" Lo spazio non aspetta altro che questo. Una distrazione e sei morta. Ed io lo
>ero. Sapevo di esserlo e di essermelo meritato. "
>Droxine si accorse di stare piangendo.
>Anari rimase in silenzio un po' mentre l'amica si sfogava. Poi decise di rompere
>piega deprimente che aveva preso la conversazione.
>" E quindi? Appena tornati sulla Seatiger ci aspetta un giro di vite sui controlli
>di sicurezza? Controlli tecnici maniacali a gogo? "
>Droxine fece una risatina asciugandosi le lacrime.
>" Diavolo, sì. Aspettatevi un fottuto regno del terrore! "
>Risero entrambe.
>" Parlando della Seatiger. Quanto manca ad arrivare? "
>" Ecco... a proposito di quello potremmo avere qualche piccolo problema... "
>Droxine la guardò senza capire.
>" La nave aliena è balzata in curvatura portando via la Seatiger con sé. E noi
>siamo su una nave classe Waverider. "
>Droxine comprese.
>" Curvatura massima 4. a che fattore di curvatura viaggiano loro? "
>" Curvatura 6. "
>" Oh bene. "
>" Ma non sarà un problema giusto? "
>" Bé abbiamo uno scienziato geniale ed un ingegnere in grado di fare miracoli qui,
>giusto? "
>" Mi accorgo di aver gettato parole al vento... "
>" Tranquilla, in quell'hangar era da sola. Ora sei insieme a me. Possiamo veramente
>fare tutto! "
>Droxine alzò gli occhi al cielo.
>" E se proprio non se la dovessimo fare e rimanessimo bloccati nello spazio
>profondo possiamo sempre sollazzarci con il dottore... "
>" ... "
>
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